Beretta Mynute Green Box 25 C.S.I Guida d'installazione

Categoria
Misurazione, test
Tipo
Guida d'installazione
MURALI A
CONDENSAZIONE
MURALI
CALDAIA
MYNUTE
GREEN BOX
25 C.S.I.
ISTANTANEE
DA ESTERNO
DA INCASSO
MANUALE INSTALLATORE
2
INDICE
1 AVVERTENZE E SICUREZZE pag. 3
2 DESCRIZIONE DELL'APPARECCHIO pag. 4
2.1 Descrizione pag. 4
2.2 Elementi funzionali della caldaia pag. 5
2.3 Pannello di comando pag. 5
2.4 Materiale a corredo pag. 4
2.5 Dimensioni d'ingombro ed attacchi pag. 6
2.6 Circuito idraulico pag. 6
2.7 Dati tecnici pag. 7/8
2.8 Collegamento termostato ambiente e/o programmatore orario (esterno) pag. 8
2.9 Schema elettrico multifilare pag. 9
3 INSTALLAZIONE pag. 10
3.1 Norme per l'installazione pag. 10
3.2 Pulizia impianto e caratteristiche acqua circuito riscaldamento pag. 10
3.3 Suggerimenti per una corretta eliminazione dell’aria dal circuito
riscaldamento e dalla caldaia pag. 10
3.4 Installazione del box da incasso pag. 11
3.5 Posizionamento della caldaia pag. 11
3.6 Montaggio parte frontale box da incasso pag. 11
3.7 Collegamenti idraulici pag. 11
3.8 Raccolta condensa pag. 12
3.9 Collegamento elettrico pag. 12
3.10 Collegamento gas pag. 13
3.11 Evacuazione dei prodotti della combustione ed aspirazione aria pag. 13
3.12 Riempimento dell’impianto di riscaldamento pag. 15
3.13 Svuotamento dell’impianto di riscaldamento pag. 15
3.14 Svuotamento dell’impianto sanitario pag. 15
4 ACCENSIONE E FUNZIONAMENTO pag. 16
4.1 Verifiche preliminari pag. 16
4.2 Accensione dell’apparecchio pag. 16
4.3 Spegnimento pag. 17
4.4 Segnalazioni luminose ed anomalie pag. 18
4.5 Configurazione della caldaia pag. 19
4.6 Impostazione della termoregolazione pag. 19
4.7 Regolazioni pag. 21
4.8 Trasformazione gas pag. 22
5 MANUTENZIONE pag. 23
5.1 Manutenzione ordinaria pag. 23
5.2 Manutenzione straordinaria pag. 23
5.3 Verifica dei parametri di combustione pag. 23
La caldaia MYNUTE GREEN BOX è conforme ai requisiti essenziali delle seguenti Direttive:
- Direttiva gas 90/396/CEE
- Direttiva Rendimenti 92/42/CEE
- Direttiva Compatibilità Elettromagnetica 89/336/CEE
- Direttiva bassa tensione 2006/95/CE
- Normativa caldaie a condensazione 677
pertanto è titolare di marcatura CE
In alcune parti del manuale sono utilizzati i simboli:
ATTENZIONE = per azioni che richiedono particolare cautela ed adeguata preparazione
VIETATO = per azioni che NON DEVONO essere assolutamente eseguite
0694
0694BR1207
3
Le caldaie prodotte nei nostri stabilimenti vengono
costruite facendo attenzione anche ai singoli compo-
nenti in modo da proteggere sia l’utente che l’installatore
da eventuali incidenti. Si raccomanda quindi al persona-
le qualificato, dopo ogni intervento effettuato sul prodot-
to, di prestare particolare attenzione ai collegamenti
elettrici, soprattutto per quanto riguarda la parte spellata
dei conduttori, che non deve in alcun modo uscire dalla
morsettiera, evitando così il possibile contatto con le
parti vive del conduttore stesso.
Il presente manuale d'istruzioni, unitamente a quello
dell’utente, costituisce parte integrante del prodotto:
assicurarsi che sia sempre a corredo dell'apparecchio,
anche in caso di cessione ad altro proprietario o utente
oppure di trasferimento su altro impianto. In caso di suo
danneggiamento o smarrimento richiederne un altro
esemplare al Centro di Assistenza Tecnica di zona.
L'installazione della caldaia e qualsiasi altro intervento di
assistenza e di manutenzione devono essere eseguiti
da personale qualificato secondo le indicazioni della
legge del 05.03.90 n.46 ed in conformità alle norme UNI-
CIG 7129-7131, UNI 11071 ed aggiornamenti.
La caldaia Mynute Green Box può essere installata al-
l’interno e all’esterno nell’apposito box da incasso.
La manutenzione della caldaia deve essere eseguita
almeno una volta all’anno, programmandola per tem-
po con il Centro di Assistenza Tecnica.
Si consiglia all’installatore di istruire l’utente sul funzio-
namento dell’apparecchio e sulle norme fondamentali di
sicurezza.
Per usufruire della protezione antigelo automatica di
caldaia (temperatura fino a -3°C), basata sul funzio-
namento del bruciatore, l’apparecchio dev’essere in
condizione di accendersi. Ciò comporta che qualsiasi
condizione di blocco (per es. mancanza di gas o ali-
mentazione elettrica, oppure intervento di una sicu-
rezza) disattiva la protezione.
Questa caldaia deve essere destinata all’uso per il quale
è stata espressamente realizzata. È esclusa qualsiasi
responsabilità contrattuale ed extracontrattuale del
costruttore per danni causati a persone, animali o cose,
da errori d’installazione, di regolazione, di manutenzione
e da usi impropri.
Dopo aver tolto l’imballo, assicurarsi dell’integrità e della
completezza del contenuto. In caso di non rispondenza,
rivolgersi al rivenditore da cui è stato acquistato l’appa-
recchio.
Lo scarico della valvola di sicurezza dell’apparecchio
deve essere collegato ad un adeguato sistema di raccol-
ta ed evacuazione. Il costruttore dell’apparecchio non è
responsabile di eventuali danni causati dall’intervento del-
la valvola di sicurezza.
La linea di collegamento dello scarico condensa deve
essere a tenuta garantita e adeguatamente protetta dai
rischi di gelo (per es. coibentandola).
Smaltire i materiali di imballaggio nei contenitori appro-
priati presso gli appositi centri di raccolta.
I rifiuti devono essere smaltiti senza pericolo per la salu-
te dell’uomo e senza usare procedimenti o metodi che
potrebbero recare danni all’ambiente.
È necessario, durante l’installazione, informare l’utente
che:
- in caso di fuoriuscite d’acqua deve chiudere l’alimenta-
zione idrica ed avvisare con sollecitudine il Centro di
Assistenza Tecnica
- deve periodicamente verificare che la pressione di eser-
cizio dell’impianto idraulico sia superiore ad 1 bar. In
caso di necessità, deve far intervenire personale pro-
fessionalmente qualificato del Centro di Assistenza
Tecnica
- in caso di non utilizzo della caldaia per un lungo periodo è
consigliabile l’intervento del Centro di Assistenza Tecnica
per effettuare almeno le seguenti operazioni:
Oposizionare l’interruttore principale dell’apparecchio
e quello generale dell’impianto su “spento”
Ochiudere i rubinetti del combustibile e dell’acqua, sia
dell’impianto termico sia del sanitario
Osvuotare l’impianto termico e sanitario se c’è rischio
di gelo.
Per la sicurezza è bene ricordare che:
è sconsigliato l’uso della caldaia da parte di bambini o di
persone inabili non assistite
è pericoloso azionare dispositivi o apparecchi elettrici,
quali interruttori, elettrodomestici ecc., se si avverte odore
di combustibile o di combustione. In caso di perdite di
gas, aerare il locale, spalancando porte e finestre; chiu-
dere il rubinetto generale del gas; fare intervenire con sol-
lecitudine il personale professionalmente qualificato del
Centro di Assistenza Tecnica
non toccare la caldaia se si è a piedi nudi e con parti del
corpo bagnate o umide
posizionare il selettore di funzione in posizione OFF/RESET
fino a visualizzare sul display “- -” e scollegare la caldaia
dalla rete di alimentazione elettrica posizionando l’inter-
ruttore bipolare dell’impianto su spento, prima di effettuare
operazioni di pulizia
è vietato modificare i dispositivi di sicurezza o di
regolazione senza l’autorizzazione o le indicazioni del
costruttore
non tirare, staccare, torcere i cavi elettrici fuoriuscenti
dalla caldaia anche se questa è scollegata dalla rete di
alimentazione elettrica
evitare di tappare o ridurre dimensionalmente le aper-
ture di aerazione del locale di installazione
non lasciare contenitori e sostanze infiammabili nel loca-
le dove è installato l’apparecchio
è vietato disperdere e lasciare alla portata dei bambini il
materiale dell’imballo in quanto può essere potenziale
fonte di pericolo.
è vietato tappare lo scarico della condensa.
1 AVVERTENZE E SICUREZZE
4
2 DESCRIZIONE DELL'APPARECCHIO
2.1
Descrizione
Mynute Green Box è una caldaia murale a condensazione di tipo
C per riscaldamento e produzione di acqua calda sanitaria: secon-
do l'accessorio scarico fumi usato viene classificata nelle categorie
B23P; B53P; C13, C13x; C23; C33, C33x; C43, C43x; C53, C53x;
C63, C63x; C83, C83x.
In configurazione B23P (quando installata all’interno) l’apparec-
chio non può essere installato in locali adibiti a camera da letto,
bagno, doccia o dove siano presenti camini aperti senza afflusso
di aria propria. Il locale dove sarà installata la caldaia dovrà avere
un’adeguata ventilazione. Le prescrizioni dettagliate per l’instal-
lazione del camino, delle tubazioni del gas e per la ventilazione
del locale, sono contenute nelle norma UNI-CIG 7129-7131 e
UNI 11071.
In configurazione C l’apparecchio può essere installato in qual-
siasi tipo di locale e non vi è alcuna limitazione dovuta alle condi-
zioni di aerazione e al volume del locale.
Le principali caratteristiche tecniche dell’apparecchio sono:
- visualizzatore digitale che segnala la temperatura di funziona-
mento e i codici allarme
- bruciatore a premiscelazione e a bassa emissione
- sistema di regolazione del rapporto aria-gas con gestione
pneumatica
- scheda a microprocessore che controlla ingressi, uscite e
gestione allarmi
- modulazione elettronica di fiamma continua in sanitario e in
riscaldamento
- accensione elettronica con controllo a ionizzazione di fiamma
- ventilatore controllato da conta giri a effetto Hall
- stabilizzatore di pressione del gas incorporato
- sonda NTC per il controllo temperatura di mandata del primario
- sonda NTC per il controllo temperatura di ritorno del primario
- sonda NTC per il controllo temperatura dell’acqua sanitaria
- doppio dispositivo per la separazione e lo spurgo automatico
dell’aria
- by-pass automatico per circuito riscaldamento
- valvola a 3 vie con attuatore elettrico
scambiatore per la preparazione dell’acqua sanitaria in acciaio
inox saldobrasato con dispositivo anticalcare
- vaso d’espansione da 10 l
- circolatore ad alta prevalenza di serie
- caricamento manuale dell’impianto di riscaldamento
- pressostato acqua
- idrometro visualizzazione pressione acqua di riscaldamento
- dispositivo antibloccaggio del circolatore
- camera di combustione a tenuta stagna rispetto all’ambiente
- valvola gas elettrica a doppio otturatore che comanda il
bruciatore
- funzione preriscaldo dello scambiatore sanitario per ridurre i
tempi di attesa dell’acqua calda sanitaria.
- autodiagnostica per segnalazione pulizia scambiatore primario
Idispositivi di sicurezza dell’apparecchio sono:
- termostato limite acqua che controlla i surriscaldamenti
dell'apparecchio, garantendo una perfetta sicurezza a tutto
l'impianto.
Per ripristinare il funzionamento in caso di intervento del
termostato limite, ruotare il selettore di funzione su OFF/RESET
e riportarlo sulla posizione desiderata
- sonda fumi: interviene ponendo la caldaia in stato di arresto di
sicurezza se la temperatura dei prodotti della combustione
supera la massima temperatura di esercizio dei condotti di
evacuazione
- termostato scambiatore che controlla il surriscaldamento dello
scambiatore
- valvola di sicurezza a 3 bar sull’impianto di riscaldamento
- controllo da microprocessore della continuità delle sonde con
segnalazione su display di eventuali anomalie
- sifone per lo scarico della condensa con galleggiante che
impedisce la fuoriuscita dei fumi
- sensore di livello condensa che interviene bloccando la caldaia
nel caso in cui il livello di condensa all’interno dello scambiatore
superi il limite consentito
- funzione antigelo di primo livello funzionante anche con caldaia
in stand-by che si attiva quando la temperatura dell’acqua
scende sotto i 6 °C
- diagnosi mancanza di circolazione effettuata attraverso la
comparazione delle temperature lette dalle sonde di mandata e ritorno
- diagnosi mancanza acqua effettuata attraverso il pressostato
acqua
- sistema di sicurezza evacuazione fumi insito nel principio di
funzionamento pneumatico della valvola gas
- diagnosi sovratemperatura effettuata sia sulla mandata che sul
ritorno con doppia sonda (temperatura limite 95 °C).
La caldaia è dotata delle seguenti predisposizioni:
- predisposizione per termostato di sicurezza per impianti a
temperatura ridotta
- predisposizione per il collegamento con sonda esterna per
termoregolazione
- predisposizione per termostato ambiente o programmatore orario
- predisposizione per comando a distanza.
2.2
Materiale a corredo
La caldaia è contenuta in un imballo di cartone; per sballarla effet-
tuare le seguenti operazioni:
- appoggiare la caldaia a terra per il lato più lungo
- tagliare il nastro adesivo superiore di chiusura
- sollevare le ali del cartone
- tagliare la scatola lungo gli spigoli come indicato dalla dicitura
stampigliata sull’imballo.
Acorredo della caldaia viene fornito il seguente materiale:
- una busta di plastica contenente:
- libretto istruzioni per l’installatore
- libretto istruzioni per l’utente
- certificato di garanzia
- una confezione contenente:
- rubinetto acqua sanitaria
- 5 tubi, 11 guarnizioni per il collegamento all’impianto
- tubetto degasaggio caldaia
A corredo del box per incasso viene fornito il seguente materiale:
- traversa inferiore collegamenti idraulici
- 2 raccordi in ottone da 1/2”
- 2 raccordi in ottone da 3/4”
- 2 controdadi in ottone da 1/2”
- 2 controdadi in ottone da 3/4”
- confezione 4 viti + tasselli
- rubinetto gas e molletta di fissaggio.
Fig. 2.1
Box per incasso
5
2.3
Elementi funzionali della caldaia
Fig. 2.2
Fig. 2.3
Legenda
1 Led verde di segnalazione presenza fiamma
2 Display a due digit
3 Led rosso di segnalazione anomalie
4 Selettore temperatura acqua riscaldamento
5 Selettore di funzione: OFF/RESET, estate, inverno, inverno
con preriscaldo (acqua calda più veloce)
6 Selettore temperatura acqua sanitario
2.4
Pannello di comando
1 Rubinetto di riempimento
2 Scatola connessioni elettriche
3 Valvola di sicurezza
4 Motore valvola 3 vie
5 Scambiatore sanitario
6 Circolatore
7 Valvola sfogo aria inferiore
8 Sifone
9 Sonda NTC ritorno
10 Vaso espansione
11 Sonda
12 Tappo presa analisi fumi
13 Scarico fumi
14 Trasformatore di accensione
15 Valvola sfogo aria superiore
16 Sonda NTC mandata
32
132
4
65
SONDA NTC
MANDATA
SONDA NTC
RITORNO
SONDA NTC
SANITARIO
17 Termostato limite
18 Elettrodo accensione
19 Elettrodo rilevazione
20 Tubetto scarico degasatore
21 Sensore livello condensa
22 Bruciatore
23 Scambiatore principale
24 Ventilatore
25 Mixer
26 Ugello gas
27 Pressostato acqua
28 Valvola gas
29 Sonda NTC sanitario
30 Flussostato
31 Idrometro
32 Unità da incasso
6
A Entrata sanitario
B Uscita sanitario
C Mandata riscaldamento
D Ritorno riscaldamento
E Valvola di scarico
F By-pass automatico
G Valvola tre vie
H Valvola di sicurezza
I Circolatore
J Valvola di sfogo aria inferiore
K Vaso espansione
L Sonda NTC ritorno
2.6
Circuito idraulico
Prevalenza residua del circolatore
La prevalenza residua per l'impianto di riscaldamento è rap-
presentata, in funzione della portata, dal grafico 1.
Il dimensionamento delle tubazioni dell’impianto di riscalda-
mento deve essere eseguito tenendo presente il valore della
prevalenza residua disponibile.
Si tenga presente che la caldaia funziona correttamente se
nello scambiatore del riscaldamento si ha una sufficiente cir-
colazione d'acqua.
A questo scopo la caldaia è dotata di un by-pass automa-
tico che provvede a regolare una corretta portata d'acqua
nello scambiatore riscaldamento in qualsiasi condizione
d'impianto.
Qualora vi sia la necessità di avere maggiore prevalenza, è
disponibile a richiesta il kit “circolatore alta prevalenza” di cui
si riportano, nel grafico 2, le curve di prestazione relative alle
2 velocità.
2.5
Dimensioni d’ingombro ed attacchi
E
Q
R
T
N
O
S
P
DC BA
G
H
F
I
J
K
L
M
U
V
Z
X
Fig. 2.4
Fig. 2.5
M Scambiatore primario
N Valvola di sfogo aria superiore
O Sonda NTC mandata
P Pressostato
Q Scambiatore sanitario
R Limitatore di portata
S Sonda NTC sanitario
T Valvola di non ritorno
U Rubinetto di riempimento
V Flussostato
Z Filtro sanitario
X Rubinetto entrata acqua fredda
Fig. 2.6
Prevalenza residua (m.c.a.)
Portata impianto (l/h)
Grafico 2
0,0
0,2
0,4
0,6
0,8
1,0
1,2
1,4
1,6
1,8
2,0
2,2
2,4
2,6
2,8
3,0
3,2
3,4
3,6
3,8
4,0
4,2
4,4
4,6
4,8
5,0
5,2
5,4
5,6
5,8
6,0
6,2
6,4
0 100 200 300 400 500 600 700 800 900 1000 1100 1200 1300 1400 1500 1600
seconda velocità
terza velocità
Portata impianto (l/h)
0,0
0,2
0,4
0,6
0,8
1,0
1,2
1,4
1,6
1,8
2,0
2,2
2,4
2,6
2,8
3,0
3,2
3,4
3,6
3,8
4,0
4,2
4,4
4,6
4,8
5,0
5,2
5,4
0 100 200 300 400 500 600 700 800 900 1000 1100 1200 1300 1400 1500 1600
Prevalenza residua (m.c.a.)
prima velocità
seconda velocità
terza velocità
Grafico 1
7
2.7
Dati tecnici 25 C.S.I.
Riscaldamento Portata termica nominale riscaldamento kW 25,00
kcal/h 21.500
Potenza termica nominale (80°/60°) kW 24,45
kcal/h 21.027
Potenza termica nominale (50°/30°) kW 26,30
kcal/h 22.618
Portata termica ridotta kW 7,00
kcal/h 6.020
Potenza termica ridotta (80°/60°) kW 6,90
kcal/h 5.936
Potenza termica ridotta (50°/30°) kW 7,47
kcal/h 6.423
Sanitario Portata termica nominale kW 25,00
kcal/h 21.500
Potenza termica al massimo (*) kW 25,00
kcal/h 21.500
Potenza termica ridotta kW 7,00
kcal/h 6.020
Potenza termica al minimo (*) kW 7,00
kcal/h 6.020
(*) valore medio tra varie condizioni di funzionamento in sanitario
Rendimento utile Pn max - Pn min (80°/60°) % 97,8 - 98,6
Rendimento utile 30% (47° ritorno) % 102,5
Rendimento di combustione % 96,0
Rendimento utile Pn max - Pn min (50°/30°) % 105,2-106,7
Rendimento utile 30% (30° ritorno) % 107,8
Potenza elettrica W 150
Categoria II2H3P
Paese di destinazione IT
Tensione di alimentazione V - Hz 230 - 50
Grado di protezione IP X5D
Perdite al camino e al mantello con bruciatore spento % 0,10 - 0,20
Esercizio riscaldamento
Pressione bar 3
Pressione minima per funzionamento standard bar 0,25 ÷ 0,45
Temperatura massima °C 90
Campo di selezione della temperatura H2O riscaldamento °C 20/45 - 40/80
Pompa: prevalenza massima disponibile per l'impianto mbar 300
alla portata di l/h 1000
Vaso d'espansione a membrana l 10
Precarica vaso di espansione (riscaldamento) bar 1
Esercizio sanitario
Pressione massima bar 6
Pressione minima bar 0,15
Quantità di acqua calda con Δt 25° C l/min 14,3
con Δt 30° C l/min 11,9
con Δt 35° C l/min 10,2
Portata minima acqua sanitaria l/min 2
Campo di selezione della temperatura H2O sanitaria °C 35-60
Regolatore di flusso l/min 10
Pressione gas
Pressione nominale gas metano (G20) mbar 20
Pressione nominale gas liquido G.P.L. (G31) mbar 37
Collegamenti idraulici
Entrata - uscita riscaldamento Ø 3/4”
Entrata - uscita sanitario Ø 1/2”
Entrata gas Ø3/4
Dimensioni caldaia
Altezza mm 78 5
Larghezza mm 55 3
Profondità mm 26 8
Peso netto caldaia kg 43
Portate (G20)
Portata aria Nm3/h 31,237
Portata fumi Nm3/h 33,744
Portata massica fumi (max-min) gr/s 11,32 - 3,17
Prestazioni ventilatore
Prevalenza residua ventilatore tubi 0,5 m + curva 90° (apirazione +scarico)
Pa 73
Tubi scarico fumi concentrici
Diametro mm 60-100
Lunghezza massima m7,80
Perdita per l'inserimento di una curva 90°/45° m 0,85/0,50
Foro di attraversamento muro (diametro) mm 105
Tubi scarico fumi concentrici
Diametro mm 80-125
Lunghezza massima m 25*
Perdita per l'inserimento di una curva 90°/45° m 1,5/1
Tubi scarico fumi separati
Diametro mm 80
Lunghezza massima m 35+35
Perdita per l'inserimento di una curva 90°/45° m 0,85/0,50
Installazione B23P-B53P
Diametro m80
Lunghezza massima di scarico m 60
Nox classe 5
Valori di emissioni a portata massima e minima con gas G20**
Massimo CO s.a. inferiore a p.p.m. 200
CO2%9,0
NOx s.a. inferiore a p.p.m. 60
Δt fumi °C 60
Minimo CO s.a. inferiore a p.p.m. 30
CO2%9,0
NOx s.a. inferiore a p.p.m. 35
Δt fumi °C 41
* Calcolato con curva 90° 24 prolunghe da 1 metro e collettore orizzontale da 1 metro
** Verifica eseguita con tubo concentrico ø 60-100 lunghezza 0,85 m. - temperature acqua 80-60°C
I dati espressi non devono essere utilizzati per certificare l’impianto; per la certificazione devono essere utilizzati i dati indicati nel “Libretto Impianto” misurati all’atto della prima
accensione.
8
AIl termostato ambiente andrà inserito come
indicato dallo schema, dopo aver rimosso il
cavallotto presente sulla morsettiera a 5 poli
(M5).
I contatti del termostato ambiente devono
essere dimensionati per V= 230 Volt
BIl programmatore orario riscaldamento e il
termostato ambiente andranno inseriti come
indicato dallo schema, dopo aver rimosso il
cavallotto presente sulla morsettiera a 5 poli
(M5).
I contatti del progr. orario e del termostato
ambiente devono essere dimensionati per
V= 230 Volt
CIl programmatore orario riscaldamento an-
drà inserito come indicato dallo schema,
dopo aver rimosso il cavallotto presente
sulla morsettiera a 5 poli (M5).
I contatti del programmatore orario riscal-
damento devono essere dimensionati per
V= 230 Volt
DLe utenze di bassa tensione andranno col-
legate sulle morsettiere M2 e M4 predispo-
ste per il collegamento delle utenze in bas-
sa tensione:
T.B.T. = termostato bassa temperatura
A.C.P. = allarme pompa condensa
S.E. = sonda esterna
C.R.= comando remoto
2.8
Collegamento termostato ambiente e/o programmatore orario (esterno)
Fig. 2.7
AB
CD
Gas liquido propano
(G31)
PARAMETRI Gas metano
(G20)
45,67
34,02
20 (203,9)
10 (102,0)
1
70
147
6,7
2,64
2,64
0,74
0,74
4.500
1.500
4.500
3.700
70,69
88
37 (377,3)
1
70
147
4,7
1,94
1,94
0,54
0,54
4.500
1.500
4.500
3.700
Indice di Wobbe inferiore
(a 15°C-1013 mbar) . . . . . . . . . . MJ/m3S
Potere calorifico inferiore . . . . . . . . . . . . . . MJ/m3S
Pressione nominale di alimentazione . . . . . . . . . mbar (mm H2O)
Pressione minima di alimentazione . . . . . . . . . . mbar (mm H2O)
25 C.S.I.
Bruciatore principale numero ugelli . . . . . . . . . . n°
Diametro bruciatore.. . . . . . . . . . . . . . . . . Ø mm
Lunghezza bruciatore . . . . . . . . . . . . . . . . mm
Diaframma gas . . . . . . . . . . . . . . . . . mm
Portata gas massima riscaldamento . . . . . . . . . . Sm3/h
......... .kg/h
Portata gas massima sanitario . . . . . . . . . . Sm3/h
......... .kg/h
Portata gas minima riscaldamento . . . . . . . . . . Sm3/h
......... .kg/h
Portata gas minima sanitario . . . . . . . . . . Sm3/h
......... .kg/h
Massimo numero giri ventilatore sanitario . . . . . . . . giri/min
Minimo numero giri ventilatore. . . . . . . . . . . . . giri/min
Massimo numero giri ventilatore riscaldamento . . . . . giri/min
Numero giri ventilatore lenta accensione . . . . . . . . giri/min
9
2.9
Schema elettrico multifilare
LA POLARIZZAZIONE “L-N” È CONSIGLIATA
Fig. 2.8
VV Hv Alimentazione ventilatore 230V
V Lv Segnale controllo ventilatore
P Pompa
F Fusibile 3.15A F (veloce)
F1-F2 Fusibile 3.15A T (ritardante)
OPE Operatore valvola gas
E.A. (1) Elettrodo accensione
E.R. (2) Elettrodo rilevazione fiamma
S.C. Sensore condensa
V.G. Valvola gas
TSC2 Trasformatore accensione
TR2 Trasformatore principale
S.E. Sonda esterna
P.A. Pressostato acqua
S.M. Sonda mandata temperatura circuito primario
S.R. Sonda ritorno temperatura circuito primario
AD01X Scheda comando
CN1÷CN5 Connessioni alta tensione
X2÷X16 Connessioni bassa tensione
T.L.A. Termostato limite acqua sovra
temperatura
S.F. Sonda fumi
M3-M5 Morsettiere collegamento orologio /
termostato ambiente
M2-M4 Morsettiere collegamento termostato bassa temperatura
/ pompa condensa / comando remoto / sonda esterna
C.R. Comando remoto
F.L. Flussostato sanitario
S.S. Sonda (NTC) temperatura circuito sanitario
3V Servomotore valvola 3 vie
JP5 Ponticello preselezione configurazione caldaia (pos.5 x
combinata)
CN12 Connettore di servizio
SW1 Spazzacamino
P1 Potenziometro regolazione temperatura sanitario
P2 Potenziometro regolazione temperatura riscaldamento
P3 Selettore di funzione
R9 Trimmer velocità massima ventilatore
R10 Trimmer velocità minima ventilatore
R14 Trimmer velocità lenta accensione
R19 Trimmer velocità massima ventilatore riscaldamento
R35 Trimmer selezione curve di termoregolazione
T.B.T. Termostato bassa temperatura
A.P.C. Allarme pompa condensa
10
3 INSTALLAZIONE
3.1
Norme per l’installazione
L'installazione dev'essere eseguita da personale qualificato in
conformità alle seguenti normative di riferimento:
- UNI-CIG 7129 - UNI-CIG 7131- UNI 11071 - CEI 64-8.
Ci si deve inoltre sempre attenere alle locali norme dei Vigili del
Fuoco, dell'Azienda del Gas ed alle eventuali disposizioni comu-
nali.
UBICAZIONE
Mynute Green Box è una caldaia murale per il riscaldamento e
la produzione di acqua calda che a, seconda del tipo di installa-
zione, si identifica in due categorie:
1) caldaia di tipo B23P-B53P, installazione forzata aperta, con
condotto evacuatore e prelievo aria comburente dall'ambien-
te in cui è installato. Se la caldaia non è installata all’esterno
è tassativa la presa d'aria nel locale d’installazione.
2) caldaia di tipo C13, C13x; C23; C33, C33x; C43, C43x; C53,
C53x; C63, C63x; C83, C83x: apparecchio a camera stagna
con condotto evacuazione fumi e prelievo aria comburente
dall'esterno.
Non necessita di presa d'aria nel locale dov'è installata. Da
installare tassativamente utilizzando tubi concentrici o
altri tipi di scarico previsti per caldaie a camera stagna a
condensazione.
Mynute Green Box può essere installata all’interno e al-
l’esterno nell’apposito box per incasso.
La caldaia può funzionare in un campo di temperatura da -3 °C a
+60 °C. Per temperature inferiori far riferimento al paragrafo “Si-
stema antigelo”.
Per un corretto posizionamento dell’apparecchio, tenere presen-
te che:
- è vietato lasciare sostanze infiammabili nel locale dov’è instal-
lata la caldaia
- le pareti sensibili al calore (per es. quelle in legno) devono es-
sere protette con opportuno isolamento.
IMPORTANTE
Prima dell'installazione, si consiglia di effettuare un lavaggio ac-
curato di tutte le tubazioni dell'impianto onde rimuovere eventuali
residui che potrebbero compromettere il buon funzionamento del-
l'apparecchio.
Collettorare lo scarico della valvola di sicurezza nel medesimo
punto di raccolta dello scarico condensa.
Il circuito dell’acqua sanitaria non necessita di valvola di sicurez-
za, ma è necessario accertarsi che la pressione dell’acquedotto
non superi i 6 bar. In caso di incertezza sarà opportuno installare
un riduttore di pressione.
Prima dell'accensione, accertarsi che la caldaia sia predispo-
sta per il funzionamento con il gas disponibile; questo è rilevabile
dalla scritta sull'imballo e dall'etichetta autoadesiva riportante
la tipologia di gas.
È molto importante evidenziare che, in alcuni casi, le canne fumarie
vanno in pressione e quindi le giunzioni dei vari elementi devono
essere ermetiche.
SISTEMA ANTIGELO
La caldaia è equipaggiata di serie di un sistema antigelo automa-
tico, che si attiva quando la temperatura dell’acqua del circuito
primario scende sotto i 6°C.
Questo sistema è sempre attivo e garantisce la protezione della
caldaia fino a una temperatura del luogo di installazione di -3°C.
Per usufruire di questa protezione, basata sul funzionamen-
to del bruciatore, la caldaia dev’essere in condizione di ac-
cendersi; ne consegue che qualsiasi condizione di blocco
(per es. mancanza gas o alimentazione elettrica, oppure
intervento di una sicurezza) disattiva la protezione.
3.2
Pulizia impianto e caratteristiche acqua circui-
to riscaldamento
In caso di nuova installazione o sostituzione della caldaia è ne-
cessario effettuare una pulizia preventiva dell’impianto di riscal-
damento.
Al fine di garantire il buon funzionamento del prodotto, dopo ogni
operazione di pulizia, aggiunta di additivi e/o trattamenti chimici
(ad esempio liquidi antigelo, filmanti ecc...), verificare che i para-
metri nella tabella rientrino nei valori indicati.
Fig. 3.1
3.3
Suggerimenti per una corretta eliminazione
dell’aria dal circuito riscaldamento e dalla
caldaia
Durante la fase di prima installazione o in caso di manutenzione
straordinaria, si raccomanda di attuare la seguente sequenza
di operazioni:
1. Con una chiave CH11 aprire la valvola di sfogo aria manuale
posizionata sopra la cassa aria (fig. 3.1): è necessario collegare
alla valvola il tubetto a corredo caldaia per poter scaricare
l’acqua in un recipiente esterno.
2. Aprire il rubinetto di riempimento impianto manuale sul gruppo
idraulico, attendere sino a quando inizia a fuoriuscire acqua
dalla valvola.
3. Alimentare elettricamente la caldaia lasciando chiuso il rubinetto
del gas.
4. Attivare una richiesta di calore tramite il termostato ambiente
o il pannello di comando remoto in modo che la tre-vie si
posizioni in riscaldamento.
5. Attivare una richiesta sanitaria aprendo un rubinetto (solo nel
caso di caldaie istantanee, per le caldaia solo riscaldamento
collegate ad un bollitore esterno agire sul termostato del
bollitore) per la durata di 30” ogni minuto per far si che la tre-
vie cicli da riscaldamento a sanitario e viceversa per una decina
di volte (in questa situazione la caldaia andrà in allarme per
mancanza gas, quindi resettarla ogni qualvolta questo si
riproponga).
6. Continuare la sequenza sino a che dall’uscita della valvola
sfogo aria manuale fuoriesca unicamente acqua e che il flusso
dell’aria sia terminato; a questo punto chiudere la valvola di
sfogo aria manuale.
7. Verificare la corretta pressione presente nell’impianto (ideale
1 bar).
8. Chiudere il rubinetto di riempimento impianto manuale sul
gruppo idraulico.
9. Aprire il rubinetto del gas ed effettuare l’accensione della
caldaia.
Parametri udm Acqua circuito Acqua
riscaldamento riempimento
Valore PH 7 ÷ 8 -
Durezza ° F - 15 ÷20
Aspetto - limpido
11
3.5
Posizionamento della caldaia
Inserire la caldaia all’interno dell’unità da incasso agganciandola
agli appositi ganci previsti sul fondo del telaio (fig. 3.3).
3.6
Montaggio parte frontale box da incasso
Installata la caldaia si può procedere alla chiusura dell’unità da
incasso.
Per montare la parte frontale agire nel seguente modo (riferirsi alla
fig. 3.4):
- posizionare la parte superiore della porta nelle apposite asole
sul bordo superiore dell’unità da incasso
- spingere la parte inferiore agganciandola con leggera pressione
ai perni
- avvitare le due viti
- posizionare la fascia inferiore nelle apposite asole sul bordo
inferiore dell’unità da incasso
- spingere la parte superiore e chiudere con l’apposita chiave.
Per lo smontaggio della parte frontale, agire in senso inverso a
quanto sopra descritto.
3.4
Installazione del box da incasso
L’unità da incasso permette di installare la caldaia nello spessore
del muro.
Il telaio è munito di una dima nella zona inferiore per il collega-
mento all’impianto idrico.
I fori laterali e verso l’alto consentono il montaggio di scarichi
concentrici e sdoppiati.
Installazione ad incasso (fig. 3.2)
- Ricavare una nicchia nella parete delle dimensioni dell’unità
da incasso e uno spazio sotto per eseguire gli allacciamenti o
installare eventuali accessori. È inoltre possibile effettuare i
collegamenti idraulici con uscita posteriore tramite l’apposito kit
-Dovrà essere considerato il rischio di un ponte termico tra
l’appartamento e la nicchia: prevedere l’interposizione di
un adeguato spessore di materiale isolante (non fornito di
serie)
- Posizionare l’unità da incasso nella nicchia
- Bloccare l’unità da incasso mediante l’uso di preparati
cementizi o siliconici
- Per un migliore aggancio possono essere utilizzate la zanche
laterali.
La copertura dell’unità da incasso è dotata di prese d’aria
che non devono essere ostruite.
Ricordarsi di prevedere i complementi d’impianto (rubinet-
ti, disgiuntori idrici, ecc) nel corso dell’installazione del-
l’unità da incasso.
Per maggiori dettagli fare riferimento alle istruzioni riporta-
te sull’adesiva presente all’interno dell’unità da incasso.
Fig. 3.2
Fig. 3.3
Fig. 3.4
3.7
Collegamenti idraulici
Utilizzare la dima fornita con l’unità da incasso per l’alloggiamento
dei nippli.
Fissare la dima al fondo dell’unità da incasso tramite le viti fornite
di serie.
Nel caso di installazioni con collegamenti idraulici provenienti
dallo schienale dell’unità da incasso, è disponibile il kit collega-
menti idraulici per uscita posteriore.
La scelta e l’installazione dei componenti dell’impianto sono
demandate all’installatore che dovrà operare secondo le
regole della buona tecnica e della Legislazione vigente.
Gli impianti caricati con antigelo obbligano l’impiego di
disgiuntori idrici.
Lo scarico delle valvole di sicurezza della caldaia deve es-
sere collegato ad un adeguato sistema di raccolta ed eva-
cuazione. Il costruttore della caldaia non è responsabile di
eventuali allagamenti causati dall’intervento delle valvole
di sicurezza.
Fig. 3.5
12
T.B.T. = termostato bassa temperatura
A.C.P. = allarme pompa condensa
S.E. = sonda esterna
C.R. = comando remoto Fig. 3.8
fine corsa
valvole di zona o
eventuale termostato
Collegamenti bassa tensione
Collegamenti alta tensione
collegamento
resistenze antigelo
Fig. 3.6
3.8
Raccolta condensa
L’impianto deve essere realizzato in modo da evitare il
congelamento della condensa prodotta dalla caldaia (per es.
coibentandolo).
Si consiglia l’installazione di un apposito collettore di scarico in
materiale polipropilene reperibile in commercio (norma DIN 4102
B 1) sulla parte inferiore del cassone - foro Ø 42 - come indicato in
figura 3.6.
Posizionare il tubo flessibile di scarico condensa fornito con la
caldaia nell’interno dell’imbuto di scarico (o altro dispositivo di
raccordo ispezionabile) appositamente predisposto come indica-
to nella UNI EN 677.
Prima della messa in servizio dell’apparecchio assicurarsi che la
condensa possa essere evacuata correttamente.
Installata la caldaia ed effettuati gli allacciamenti, chiudere il tela-
io da incasso con l’apposito coperchio frontale e procedere even-
tualmente alla tinteggiatura secondo le esigenze.
Evitare di creare pieghe dove la condensa possa ristagnare ed
eventualmente congelare.
Il costruttore non è responsabile per eventuali danni causati dalla
mancanza di convogliamento della condensa o da congelamento
della stessa.
LATO CONNESSIONI ALTA TENSIONE (230V)
LATO CONNESSIONI BASSA TENSIONE
3.9
Collegamento elettrico
Per accedere ai collegamenti elettrici effettuare le seguenti ope-
razioni:
- svitare la vite di fissaggio della scatola connessioni elettriche,
quindi sganciarla dalla sua sede.
La scatola presenta una lato dedicato alle connessioni
elettriche di alta tensione (230V) e uno dedicato alle
connessioni di bassa (fig. 3.9).
Riferirsi agli appositi schemi elettrici per effettuare le connessioni
(fig. 3.8).
Il collegamento alla rete elettrica deve essere realizzato tramite
un dispositivo di separazione con apertura onnipolare di almeno
3,5 mm (EN 60335-1, categoria III).
L'apparecchio funziona con corrente alternata a 230 Volt/50 Hz,
ha una potenza elettrica di 150W, ed è conforme alla norma EN
60335-1.
È obbligatorio il collegamento con un efficace impianto di terra,
secondo la normativa vigente.
È inoltre consigliato rispettare il collegamento fase neutro (L-N).
Il conduttore di terra deve essere di un paio di cm più
lungo degli altri.
La caldaia può funzionare con alimentazione fase-neutro o
fase-fase.
Per alimentazioni prive di riferimento a terra è necessario
l’utilizzo di un trasformatore di isolamento con secondario
ancorato a terra.
È vietato l'uso dei tubi gas e/o acqua come messa a
terra di apparecchi elettrici.
È responsabilità dell’installatore assicurare un’adegua-
ta messa a terra dell’apparecchio; il costruttore non ri-
sponde per eventuali danni causati da una non corretta
o mancata realizzazione della stessa.
Per l'allacciamento elettrico utilizzare il cavo alimentazione
in dotazione.
Nel caso di sostituzione del cavo di alimentazione, utilizza-
re un cavo del tipo HAR H05V2V2-F, 3 x 0,75 mm2, Ø max
esterno 7 mm.
Fig. 3.7
13
3.11 Evacuazione dei prodotti della combustio-
ne ed aspirazione aria
Per l’evacuazione dei prodotti combusti riferirsi alla normativa UNI-
CIG 7129-7131 e UNI 11071. Ci si deve inoltre sempre attenere
alle locali norme dei Vigili del Fuoco, dell'Azienda del Gas ed alle
eventuali disposizioni comunali.
L'evacuazione dei prodotti combusti viene assicurata da un venti-
latore centrifugo posto all'interno della camera di combustione.
La caldaia è fornita priva del kit di scarico fumi/aspirazione aria, in
quanto è possibile utilizzare gli accessori per apparecchi a came-
ra stagna a tiraggio forzato che meglio si adattano alle caratteristi-
che tipologiche installative.
È indispensabile per l'estrazione dei fumi e il ripristino dell'aria
comburente della caldaia che siano impiegate solo le nostre tu-
bazioni originali specifiche per caldaie a condensazione e che il
collegamento avvenga in maniera corretta così come indicato dalle
istruzioni fornite a corredo degli accessori fumi.
Ad una sola canna fumaria si possono collegare più apparecchi a
condizione che tutti siano del tipo a condensazione.
La caldaia è un apparecchio di tipo C (a camera stagna) e deve
quindi avere un collegamento sicuro al condotto di scarico dei
fumi ed a quello di aspirazione dell’aria comburente che sfociano
entrambi all’esterno e senza i quali l’apparecchio non può funzio-
nare.
I tipi di terminali disponibili possono essere coassiali o sdoppiati.
Rimuovere le pretranciature del box da incasso indicate
con la scritta “COND” a seconda delle necessità e delle
tipologie di installazione.
INSTALLAZIONE “FORZATA APERTA” (TIPO B23P-B53P)
Condotto scarico fumi ø 80 mm
Il condotto di scarico fumi può essere orientato nella direzione
più adatta alle esigenze dell’installazione.
Per l’installazione seguire le istruzioni fornite con il kit acces-
sorio.
In questa configurazione la caldaia è collegata al condotto di
scarico fumi ø 80 mm tramite un adattatore ø 60-80mm.
L’aria comburente viene prelevata all’interno dell’uni-
da incasso la cui copertura (dell’unità da incasso) è
dotata di feritoie di ripresa.
Se la caldaia è installata in un locale chiuso, esso deve
essere un locale tecnico provvisto di aperture di
aerazione.
In questo caso l’aria comburente viene prelevata dal loca-
le d’installazione della caldaia che deve essere un locale
tecnico adeguato e provvisto di aerazione.
I condotti di scarico fumi non isolati sono potenziali fonti di
pericolo.
Prevedere un’inclinazione del condotto scarico fumi di 1%
verso la caldaia.
POSSIBILI CONFIGURAZIONI DI SCARICO
B23P-B53P
Aspirazione in ambiente e scarico all’esterno
C13 Scarico a parete concentrico. I tubi possono partire dalla
caldaia indipendenti, ma le uscite devono essere con-
centriche o abbastanza vicine da essere sottoposte a
condizioni di vento simili (entro 50 cm)
C23 Scarico concentrico in canna fumaria comune (aspira-
zione e scarico nella stessa canna)
C33 Scarico concentrico a tetto. Uscite come C13
C43 Scarico e aspirazione in canne fumarie comuni separa-
te, ma sottoposte a simili condizioni di vento
C53 Scarico e aspirazione separati a parete o a tetto e co-
munque in zone a pressioni diverse. Lo scarico e l’aspi-
razione non devono mai essere posizionati su pareti op-
poste
C63 Scarico e aspirazione realizzati con tubi commercializzati
e certificati separatamente (1856/1)
C83 Scarico in canna fumaria singola o comune e aspirazione
a parete
Fare riferimento al DPR 412, 551 e UNI 11071
C13 C13
C53
C53 C33 C33
C83 C23 C23 C43 C43
B23
B
A
Auscita posteriore
B max 50 cm
lunghezza massima condotto
scarico fumi ø 80 mm
perdita di carico
curva 45° curva 90°
0,5 m
48 m
25 C.S.I. 0,8 m
Fig. 3.10
Fig. 3.11
Condotto scarico fumi ø 80 mm
B23P
B53P
3.10 Collegamento gas
Prima di effettuare il collegamento dell’apparecchio alla rete del
gas, verificare che:
- siano state rispettate le norme vigenti
- il tipo di gas sia quello per il quale è stato predisposto l’appa-
recchio
- le tubazioni siano pulite.
La canalizzazione del gas è prevista esterna. Nel caso in cui il
tubo attraversasse il muro, esso dovrà passare attraverso il foro
centrale della parte inferiore della dima.
Si consiglia di installare sulla linea del gas un filtro di opportune
dimensioni qualora la rete di distribuzione contenesse particelle
solide.
Ad installazione effettuata verificare che le giunzioni eseguite si-
ano a tenuta come previsto dalle vigenti norme sull’installazione.
Fig. 3.9
14
INSTALLAZIONE “STAGNA” (TIPO C)
La caldaia deve essere collegata a condotti di scarico fumi ed
aspirazione aria coassiali o sdoppiati che dovranno essere porta-
ti entrambi all’esterno. Senza di essi la caldaia non deve essere
fatta funzionare.
Condotti coassiali (ø 60-100 mm)
I condotti coassiali possono essere orientati nella direzione p
adatta alle esigenze dell’installazione ma va posta particolare
attenzione alla temperatura esterna ed alla lunghezza del con-
dotto.
Prevedere un’inclinazione del condotto scarico fumi di 1%
verso la caldaia.
I condotti di scarico non isolati sono potenziali fonti di
pericolo.
La caldaia adegua automaticamente la ventilazione in base
al tipo di installazione e alla lunghezza del condotto.
Non ostruire parzializzare in alcun modo il condotto di
aspirazione dell’aria comburente.
Per l’installazione seguire le istruzioni fornite con i kit.
Condotti sdoppiati 80 mm)
I condotti sdoppiati possono essere orientati nella direzione più
adatta alle esigenze dell’installazione.
Il condotto di aspirazione dell’aria comburente va collegato
all’ingresso dopo aver rimosso il tappo di chiusura fissato con
tre viti e fissato l’apposito adattatore.
Il condotto scarico fumi deve essere collegato all’uscita fumi dopo
aver installato l’apposito adattatore.
Per l’installazione seguire le istruzioni fornite con il kit accessorio
specifico per caldaie a condensazione.
Prevedere un’inclinazione del condotto scarico fumi di 1%
verso la caldaia.
La caldaia adegua automaticamente la ventilazione in base
al tipo di installazione e alla lunghezza dei condotti. Non
ostruire parzializzare in alcun modo i condotti.
Per l’indicazione delle lunghezze massime del singolo tubo
riferirsi ai grafici riportati nella pagina seguente.
L’utilizzo dei condotti con una lunghezza maggiore comporta
una perdita di potenza della caldaia.
La lunghezza rettilinea si intende senza curve, terminali di
scarico e giunzioni.
lunghezza massima rettilinea
condotti sdoppiati ø 80 mm
perdite di carico
curva 45 curva 90°
0,5 m 0,8 m
40+40 m
25 C.S.I.
Condotti coassiali (ø 60-100 mm)
Condotti sdoppiati 80 mm)
Fig. 3.12
Fig. 3.13
Condotti coassiali (ø 80-125)
Per questa configurazione è necessario installare l’apposito kit
adattatore. I condotti sdoppiati possono essere orientati nella
direzione più adatta alle esigenze dell’installazione. Per
l’installazione seguire le istruzioni fornite con i kit specifici per
caldaie a condensazione.
lunghezza rettilinea
condotto coassiale ø 80-125 mm
perdita di carico
curva 45° curva 90°
1 m
25 m 1,5 m25 C.S.I.
lunghezza rettilinea
condotto coassiale ø 60-100 mm
perdita di carico
curva 45° curva 90°
0,5 m
7,80 m 0,85 m
Orizzontale
25 C.S.I.
La lunghezza rettilinea si intende senza curve, terminali di
scarico e giunzioni.
lunghezza rettilinea
condotto coassiale ø 60-100 mm
perdita di carico
curva 45° curva 90°
0,5 m
8,80 m 0,85 m
Verticale
25 C.S.I.
Fig. 3.14
15
Fig. 3.16
3.12
Riempimento dell’impianto di riscaldamento
Effettuati i collegamenti idraulici, si può procedere al riempimento
dell’impianto di riscaldamento.
Questa operazione deve essere eseguita ad impianto freddo (cal-
daia spenta), effettuando le seguenti operazioni:
- aprire di due o tre giri il tappo della valvola inferiore di sfogo aria
automatica (A)
- accertarsi che il rubinetto entrata acqua fredda (B) sia aperto
- aprire il rubinetto di riempimento (C) fino a che la pressione
indicata sull’idrometro sia compresa tra 1 bar e 1,5 bar (fig. 3.17)
- Richiudere il rubinetto di riempimento.
Nota: la disaerazione della caldaia avviene automaticamente
attraverso le due valvole di sfiato automatico Ae E, la prima
posizionata sul circolatore mentre la seconda all’interno della
cassa aria.
3.13
Svuotamento dell’impianto di riscaldamen-
to
Prima di iniziare lo svuotamento togliere l’alimentazione elet-
trica posizionando l’interruttore generale dell’impianto su “spen-
to”.
- Chiudere i rubinetti dell’impianto termico
- Allentare manualmente la valvola di scarico impianto (D).
3.14
Svuotamento dell’impianto
sanitario
Ogni qualvolta sussista rischio di gelo, l’impianto sanitario deve
essere svuotato procedendo nel seguente modo:
- chiudere il rubinetto generale della rete idrica
- aprire tutti i rubinetti dell’acqua calda e fredda
- svuotare i punti più bassi.
Fig. 3.15
A
CB
D
E
Fig. 3.17
Lunghezza tubi scarico sdoppiati diametro 80 mm
0
10
20
30
40
50
60
0 102030405060708090
Lunghezza condotto aspirazione (m)
Lunghezza condotto scarico (m)
07/09/07
16
Fig. 4.7
4 ACCENSIONE E FUNZIONAMENTO
Fig. 4.2
4.1
Verifiche preliminari
La prima accensione va effettuata da personale competente di
un Centro di Assistenza autorizzato.
Prima di avviare la caldaia, verificare:
a) che i dati delle reti di alimentazione (elettrica, idrica, gas) si-
ano rispondenti a quelli di targa
b) che le tubazioni che si dipartono dalla caldaia siano ricoper-
te da una guaina termoisolante
c) che i condotti di evacuazione dei fumi ed aspirazione aria
siano efficienti
d) che siano garantite le condizioni per le normali manutenzioni
nel caso in cui la caldaia venga racchiusa dentro o fra i mobili
e) la tenuta dell’impianto di adduzione del combustibile
f) che la portata del combustibile sia rispondente ai valori ri-
chiesti per la caldaia
g) verificare la corretta taratura della valvola gas e, in caso di
necessità, procedere alla regolazione secondo quanto indi-
cato al paragrafo 4.7 “Regolazioni”
h) che l’impianto di alimentazione del combustibile sia
dimensionato per la portata necessaria alla caldaia e che sia
dotato di tutti i dispositivi di sicurezza e controllo prescritti dalle
norme nazionali e locali.
4.2
Accensione dell’apparecchio
Per l’accensione della caldaia è necessario effettuare le seguenti
operazioni:
- aprire il rubinetto del gas ruotando in senso antiorario la manopola
sotto la caldaia, per permettere il flusso del combustibile (fig. 4.1)
- posizionare l’interruttore generale dell’impianto su acceso e
posizionare il selettore di funzione su estate , inverno o
inverno con preriscaldo (fig. 4.2) a seconda del tipo di fun-
zionamento prescelto.
- Ad ogni alimentazione elettrica la caldaia inizia un ciclo
automatico di sfiato della durata di circa 2 minuti.
Durante questa fase i due digit si accendono alternativamente
(fig. 4.3).
Per interrompere il ciclo di sfiato automatico estrarre la
manopola a e premere il pulsante b(fig. 4.4).
ESTATE (): con il selettore in questa posizione si attiva la fun-
zione tradizionale di solo acqua calda sanitaria. Il display visualizza
la temperatura acqua sanitaria seguita da un punto (fig. 4.5).
INVERNO ( ): con il selettore in questa posizione si attivano le
funzioni di riscaldamento e acqua calda sanitaria. Il display visualizza
la temperatura di mandata dell’acqua riscaldamento (fig. 4.6) e del-
l’acqua sanitaria in base alla richiesta in corso (fig. 4.5).
INVERNO CON PRERISCALDO ( ): con il selettore in questa
funzione, oltre alla funzione tradizionale di riscaldamento e ac-
qua calda sanitaria, si attiva la funzione di preriscaldo che per-
mette di mantenere calda l’acqua contenuta nello scambiatore
sanitario al fine di ridurre i tempi di attesa durante i prelievi.
Il display visualizza la temperatura di mandata dell’acqua riscal-
damento (fig. 4.6) o dell’acqua sanitaria in base alla richiesta in
corso (fig. 4.5).
Regolazione della temperatura acqua di riscaldamento
Per regolare la temperatura dell’acqua di riscaldamento, ruotare
la manopola con il simbolo “ (fig. 4.7): in senso orario la tem-
peratura aumenta, al contrario diminuisce.
Con la rotazione della manopola compare in automatico sul
visualizzatore digit la temperatura desiderata.
In base al tipo di impianto è possibile preselezionare il range di
temperatura idoneo:
- impianti standard 40-80 °C
- impianti a pavimento 20-45°C.
Per i dettagli vedi paragrafo 4.5.
Fig. 4.1
Posizione
di apertura
Fig. 4.5
Fig. 4.6
Fig. 4.3
Fig. 4.4
17
Messa in funzione della caldaia
Nel caso in cui siano installati un orologio programmatore o un
termostato ambiente, è necessario che questi siano in posizio-
ne acceso e che siano regolati ad una temperatura superiore a
quella dell’ambiente in modo che la caldaia si avvii.
La caldaia sarà in uno stato di stand-by fino a quando, a seguito
di una richiesta di calore, si accende il bruciatore. Il led verde
(A), posto sul lato sinistro del cruscotto, diventa verde fisso per
indicare la presenza di fiamma.
La caldaia resterà in funzione fino a quando saranno raggiunte le
temperature selezionate, dopodiché si porrà nuovamente in stato di “stand-
by” mantendendo comunque visualizzata la temperatura di mandata.
Nel caso si verificassero anomalie di accensione o funzionamento
la caldaia effettuerà un “ARRESTO DI SICUREZZA”: sul pannello
di comando si spegnerà il led verde, il display visualizzerà un
codice anomalia lampeggiante (fig. 4.10) e, in caso di blocco, si
accenderà il led rosso (B).
Per l’identificazione dei codici d’anomalia e per il ripristino della
caldaia vedi capitolo 4.4 “Segnalazioni luminose ed anomalie”.
A led verde segnalazione
stato caldaia
Fig. 4.9
B led rosso
anomalia in corso
Fig. 4.8
Fig. 4.10
Funzione di sblocco
Per ripristinare il funzionamento è obbligatorio ruotare il selettore
di funzione su (fig. 4.11), quindi riportarlo sulla posizione
desiderata verificando che la spia luminosa rossa si sia spenta.
A questo punto la caldaia, se le condizioni di corretto funziona-
mento sono ripristinate, riparte automaticamente; all’accensio-
ne del bruciatore si illumina il led verde e il visualizzatore digit
indicherà la temperatura istantanea di funzionamento.
La sola rotazione del selettore nella posizione non
genera lo sblocco della caldaia.
Se i tentativi di sblocco non attivano il funzionamento, interpellare
il Centroo di Assistenza Tecnica di zona.
In condizioni normali, quando il selettore di funzione è posizio-
nato su ”, il visualizzatore digit indica “- -” (fig. 4.12) a meno
che sia in corso la fase di antigelo (AF) oppure venga attivata la
funzione analisi combustione (CO).
Fig. 4.11
Fig. 4.12
Regolazione della temperatura acqua sanitaria
Per regolare la temperatura dell’acqua sanitaria (bagni, doccia,
cucina, ecc.), ruotare la manopola con il simbolo “ ”(fig. 4.8): in
senso orario la temperatura aumenta, al contrario diminuisce.
Con la rotazione della manopola compare in automatico sul
visualizzatore digit la temperatura desiderata.
Il campo di regolazione dell’acqua sanitaria è compreso tra 35 e 60 °C.
Durante la scelta della temperatura, sia essa riscaldamento o
sanitario, il display visualizza il valore che si sta selezionando. A
scelta avvenuta, dopo circa 4 secondi, la modifica viene memoriz-
zata e la visualizzazione torna ad essere quella relativa alla tem-
peratura di mandata o dell’acqua sanitaria rilevata dalla sonda.
4.3
Spegnimento
In caso di assenze temporanee (fine settimana, brevi viaggi, ecc.)
posizionare il selettore di funzione su OFF/RESET.
Il display digitale si presenta come in fig. 4.12.
Restando attive l’alimentazione elettrica e l’alimentazione del
combustibile, la caldaia è protetta dai sistemi:
-antigelo
riscaldamento: la funzione si avvia se la temperatura rilevata
dalla sonda di mandata scende sotto i 6°C. In questa fase viene
generata una richiesta di calore con accensione del bruciatore
alla minima potenza, che viene mantenuta finché la temperatura
dell’acqua di mandata raggiunge i 35°C.
sanitario: la funzione si avvia se la temperatura rilevata dalla
sonda sanitaria scende sotto i 4°C. In questa fase viene generata
una richiesta di calore con accensione del bruciatore alla
minima potenza, che viene mantenuta finché la temperatura
dell’acqua di mandata raggiunge i 55°C.
Durante la fase di antigelo sul display si visualizza la scritta
AF lampeggiante (fig. 4.13).
-antibloccaggio circolatore: il circolatore si attiva ogni 24 ore di
sosta per un periodo di 30 secondi.
ll non utilizzo della caldaia per un lungo periodo comporta
l’effettuazione delle seguenti operazioni:
- posizionare il selettore di funzione su OFF/RESET
- posizionare l’interruttore generale dell’impianto su “spento”
- chiudere i rubinetti del combustibile e dell’acqua dell’impianto
termico e sanitario.
In questo caso i sistemi antigelo e antibloccaggio sono disattivati.
Svuotare l’impianto termico e sanitario se c’è pericolo di gelo.
Fig. 4.13
Fig. 4.14
Posizione
di chiusura
18
Per anomalie AL41
Verificare il valore di pressione sull’idrometro posto sul pannello
di comando; se è inferiore a 0,5 bar procedere come di seguito
descritto:
- posizionare il selettore di funzione su (fig. 4.16)
- caricare lentamente aprendo il rubinetto di riempimento (fig.
4.17) fino a che la lancetta dell’idrometro si posiziona tra 1 e 1,5
bar (fig. 4.18)
- riposizionare il selettore di funzione sulla posizione desiderata
(estate, inverno o inverno con preriscaldo).
Se il calo di pressione è molto frequente chiedere l’intervento del
Centro di Assistenza Tecnica.
Per anomalia AL60
La caldaia funziona regolarmente, ma non garantisce la stabilità
della temperatura acqua sanitaria che, comunque, viene fornita
ad una temperatura prossima a 50°C.
È richiesto l’intervento del Centro di Assistenza Tecnica.
Fig. 4.17
Fig. 4.18
Fig. 4.16
RUBINETTO DI
RIEMPIMENTO
CODICE DESCRIZIONE TIPO ALLARME STATO
AL10 TENTATIVI ACCENSIONE ESAURITI
(FIAMMA ASSENTE / PRESENZA CONDENSA) BLOCCO
AL20 ANOMALIA TERMOSTATO LIMITE/TERMOSTATO FUMI BLOCCO
AL21 ANOMALIA TERMOSTATO BASSA TEMPERATURA/
SICUREZZA POMPA CONDENSA BLOCCO
AL 29 SONDA FUMI SOVRATEMPERATURA BLOCCO
AL60 ANOMALIA SONDA SANITARIO VEDI PARTE DEDICATA
AL71 ANOMALIA SONDA MANDATA (APERTA/CORTO CIRCUITO) ARRESTO
AL73 ANOMALIA SONDA RITORNO (APERTA/CORTO CIRCUITO) ARRESTO
AL74 SOVRA TEMPERATURA PER MANCANZA CIRCOLAZIONE ACQUA BLOCCO
AL28 ANOMALIA DIFFERENZIALE SONDA RITORNO/MANDATA BLOCCO
AL26 SOVRA TEMPERATURA RITORNO BLOCCO
AL79 SOVRA TEMPERATURA MANDATA/
ANOMALIA DIFFERENZIALE SONDA MANDATA/ritorno BLOCCO
AL41 PRESSIONE ACQUA IMPIANTO BASSA ARRESTO
AL40 PRESSIONE ACQUA IMPIANTO BASSA (DOPO 10 MINUTI) BLOCCO
AL34 ANOMALIA TACKO VENTILATORE BLOCCO
AL52 ANOMALIA GENERICA ELETTRONICA BLOCCO
AL55 ANOMALIA PER ASSENZA CONFIGURAZIONE MODALITA’ CALDAIA
(JUMPER CORRISPONDENTE ASSENTE) BLOCCO
AL 91 PULIZIA SCAMBIATORE PRIMARIO (CHIAMARE IL SERVIZIO DI ASSISTENZA) SEGNALAZIONE
Per ripristinare il funzionamento è necessario posizionare il selettore di funzione su “ OFF/RESET e riportarlo quindi nella posizione
desiderata: estate, inverno o inverno con preriscaldo (fig. 4.2).
Se i tentativi di ripristino non attiveranno il funzionamento della caldaia, interpellare il Centro di Assistenza Tecnica di zona.
4.4
Segnalazioni luminose ed anomalie
Led verde
Spento = caldaia in stand-by, fiamma assente
Acceso = bruciatore acceso, la caldaia funziona regolarmente.
Led rosso
In caso di arresto: visualizzazione del solo codice anomalia lam-
peggiante sul digit.
In caso di blocco: led rosso acceso e visualizzazione del codice
anomalia lampeggiante sul digit.
Il codice anomalia non si presenta nello stato di “ OFF/RESET,
per renderlo visibile posizionare il selettore di funzione su o .
Durante le operazioni di analisi combustione e la fase antigelo
viene invece visualizzato.
Fig. 4.15
19
4.5
Configurazione della caldaia
Sulla scheda elettronica è disponibilie una serie di ponticelli (JP4)
che permettono di configurare la caldaia; l’accesso è possibile
sganciando la copertura A del cruscotto agendo sui ganci B dopo
aver posizionato l’interruttore generale su spento.
JUMPER IN POSIZIONE 1:
preselezione del campo di regolazione della temperatura riscal-
damento più idonea secondo al tipo di impianto.
Jumper non inserito - caso A
Impianto standard 40-80 °C
Jumper inserito - caso B
Impianto a pavimento 20-45 °C.
In fase di fabbricazione la caldaia è stata configurata per impianti
standard.
JUMPER IN POSIZIONE 2: (non utilizzato)
JUMPER IN POSIZIONE 3: (non utilizzato)
JUMPER IN POSIZIONE 4: (non utilizzato)
JUMPER IN POSIZIONE 5: COMBINATA
JUMPER IN POSIZIONE 6: (non utilizzato).
Fig. 4.20caso A caso B
Fig. 4.21
TEMPERATURA DI MANDATA(°C)
TEMPERATURA ESTERNA (°C)
CURVE DI TERMOREGOLAZIONE
4.6
Impostazione della termoregolazione
La termoregolazione funziona solo con sonda esterna
collegata (accessorio a richiesta),
Pertanto una volta installata, collegare la sonda esterna alle 3.8, pag.15).
In tal modo si abilita la funzione di TERMOREGOLAZIONE.
Scelta della curva di compensazione
La curva di compensazione del riscaldamento provvede a man-
tenere una temperatura teorica di 20°C in ambiente per tempe-
rature esterne comprese tra +20°C e –20°C. La scelta della cur-
va dipende dalla temperatura esterna minima di progetto (e quindi
dalla località geografica) e dalla temperatura di mandata pro-
getto (e quindi dal tipo di impianto) e va calcolata con attenzio-
ne da parte dell’installatore, secondo la seguente formula:
Tshift = 30°C impianti standard
25°C impianti a pavimento
Se dal calcolo risulta un valore intermedio tra due curve, si con-
siglia di scegliere la curva di compensazione più vicina al valo-
re ottenuto.
Esempio: se il valore ottenuto dal calcolo è 1.3, esso si trova tra
la curva 1e la curva 1.5. In questo caso scegliere la curva più
vicina cioè 1.5.
La selezione del KT deve essere effettuata agendo sul trimmer
accessibile sotto la manopola temperatura acqua sanitaria (fig. 4.23).
I valori di KT impostabili sono i seguenti:
impianto standard: 1,0-1,5-2,0-2,5-3,0
impianto a pavimento 0,2-0,4-0,6-0,8.
T. mandata progetto - Tshift
KT= 20- T. esterna min. progetto
T80 massima temperatura set point riscaldamento impianti std (jumper pos.1
non inserito)
T45 massima temperatura set point riscaldamento impianti a pavimento (jumper
pos.1 inserito)
3,0 2,5 2,0
B
A
Allarme 91
la caldaia dispone di un sistema di autodiagnosi che e’ in grado,
sulla base delle ore totalizzate in particolari condizioni di
funzionamento, di segnalare la necessita’ di intervento per la
pulizia dello scambiatore primario (codice allarme 91). Ultimata
l’operazione di pulizia effettuata con l’apposito kit fornito come
accessorio, e’ necessario azzerare il contatore delle ore
totalizzate applicando la seguente procedura:
- togliere l’alimentazione elettrica
- estrarre la manopola a
- ridare alimentazione elettrica alla caldaia tenendo premuto
il tasto b per almeno 4 secondi
- per verificare l’avvenuto azzeramento del contatore togliere
e ridare tensione alla caldaia; dopo accensione di tutti i
segmenti dei digit verrà visualizzato il valore del contatore.
Nota: la procedura di azzeramento del contatore deve essere
effettuata dopo ogni pulizia accurata dello scambiatore primario
o in caso di sostituzione dello stesso.
Per verificare lo stato delle ore totalizzate moltiplicare x100 il
valore letto (es. valore letto 18 = pre totalizzate 1800 – valore
letto 1= ore totalizzate 100)
Fig. 4.19
20
TIPO RICHIESTA DI CALORE
Se alla caldaia è collegato un termostato ambiente (parametro
51 = 0 - impostato di default dal costruttore)
La richiesta di calore viene effettuata dalla chiusura del contatto
del termostato ambiente, mentre l’apertura del contatto determi-
na lo spento. La temperatura di mandata è calcolata automati-
camente dalla caldaia, l’utente può comunque interagire con la
caldaia. Agendo sull’interfaccia per modificare il RISCALDAMEN-
TO non avrà disponibile il valore di SET POINT RISCALDAMENTO
ma un valore che potrà impostare a piacere tra +5 e -5°C. L’inter-
vento su questo valore non modifica direttamente la temperatu-
ra di mandata ma agisce nel calcolo che ne determina il valore
in maniera automatica variando nel sistema la temperatura di
riferimento (0 = 20°C).
Se alla caldaia è collegato un programmatore orario impostare
il parametro 51 = 1.
A contatto chiuso, la richiesta di calore viene effettuata dalla
sonda di mandata, sulla base della temperatura esterna, per avere
una temperatura nominale in ambiente su livello GIORNO (20
°C). L’apertura del contatto non determina lo spento, ma una ri-
duzione (traslazione parallela) della curva climatica sul livello
NOTTE (16 °C).
In questo modo si attiva la funzione notturna.
TEMPERATURA DI MANDATA(°C)
TEMPERATURA ESTERNA (°C)
CORREZIONE CURVA CLIMATICA
0 C
+ 5 C
- 5 C
10
20
30
40
50
60
70
80
90
-20-15-10-5051015202530
Riduzione notturna PARALLELA
10
20
30
40
50
60
70
80
90
-20-15-10-505101520
Temperatura Esterna
Temperatura di
Curva climatica GIORNO
Curva climatica NOTTE
RIDUZIONE NOTTURNA PARALLELA
TEMPERATURA DI MANDATA(°C)
TEMPERATURA ESTERNA (°C)
LOCALITÀ TEMP. ESTERNA MIN.
PROGETTO
Tor in o -8
Alessandria -8
Asti -8
Cuneo -10
Alta valle Cuneese -15
Novara -5
Vercelli -7
Aosta -10
Valle d’Aosta -15
Alta valle Aosta -20
Genova 0
Imperia 0
La Spezia 0
Savona 0
Milano -5
Bergamo -5
Brescia -7
Como -5
Provincia Como -7
Cremona -5
Mantova -5
Pavia -5
Sondrio -10
Alta Valtellina -15
Varese -5
Trento -12
Bolzano -15
Venezia -5
Belluno -10
Padova -5
Rovigo -5
Trevi so -5
Verona -5
Verona zona lago -3
Verona zona montagna -10
Vicenza -5
Vicenza altopiani -10
Trieste -5
Gorizia -5
Pordenone -5
Udine -5
Bassa Carnia -7
Alta Carnia -10
Tarvisio -15
Bologna -5
Ferrara -5
Forlì -5
Modena -5
Parma -5
Piacenza -5
Provincia Piacenza -7
Reggio Emilia -5
Ancona -2
Macerata -2
Pesaro -2
Firenze 0
Arezzo 0
Grosseto 0
Livorno 0
Lucca 0
Massa 0
Carrara 0
Pisa 0
Siena -2
Perugia -2
Te r n i - 2
Roma 0
Frosinone 0
Latina 2
Rieti -3
LOCALITÀ TEMP. ESTERNA MIN.
PROGETTO LOCALITÀ TEMP. ESTERNA MIN.
PROGETTO
Resta salvo il fatto che in base alla sua esperienza l’installatore può scegliere curve diverse.
Viterbo -2
Napoli 2
Avellino -2
Benevento -2
Caserta 0
Salerno 2
L’Aquila -5
Chieti 0
Pescara 2
Ter amo - 5
Campobasso -4
Bari 0
Brindisi 0
Foggia 0
Lecce 0
Taranto 0
Potenza -3
Matera -2
Reggio Calabria 3
Catanzaro -2
Cosenza -3
Palermo 5
Agrigento 3
Caltanissetta 0
Catania 5
Enna -3
Messina 5
Ragusa 0
Siracusa 5
Trapani 5
Cagliari 3
Nuoro 0
Sassari 2
La temperatura di mandata è calcolata automaticamente dalla
caldaia, l’utente può comunque interagire con la caldaia.
Agendo sull’interfaccia per modificare il RISCALDAMENTO non
avrà disponibile il valore di SET POINT RISCALDAMENTO ma
un valore che potrà impostare a piacere tra +5 e –5°C.
L’intervento su questo valore non modifica direttamente la tem-
peratura di mandata ma agisce nel calcolo che ne determina il
valore in maniera automatica variando nel sistema la tempera-
tura di riferimento (0 = 20°C, per il livello GIORNO; 16 °C per il
livello NOTTE).
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Beretta Mynute Green Box 25 C.S.I Guida d'installazione

Categoria
Misurazione, test
Tipo
Guida d'installazione