A causa della maggiore densità dei semiconduttori utilizzati negli ultimi prodotti Dell, ora la sensibilità ai possibili danni da elettricità statica è
superiore rispetto al passato. Per questo motivo, alcuni metodi precedentemente approvati per la gestione dei componenti non sono più
validi.
Due tipi di protezione contro i danni da scariche elettrostatiche sono i guasti gravi e intermittenti.
• Guasti gravi: rappresentano circa il 20% degli errori da ESD. Il danno provoca una perdita di funzionalità del dispositivo immediata e
completa. Un esempio di guasto grave è quello di una memoria DIMM che, dopo una scossa elettrostatica, genera un sintomo "No
POST/No Video" emettendo un segnale acustico di memoria mancante o non funzionante.
• Guasti intermittenti: rappresentano circa l'80% degli errori da ESD. L'elevato tasso di errori intermittenti indica che la maggior parte dei
danni che si vericano non è immediatamente riconoscibile. Il modulo DIMM riceve una scossa elettrostatica, ma il tracciato è solo
indebolito e non produce sintomi osservabili nell'immediato. La traccia indebolita può impiegare settimane o mesi prima di manifestare
problemi e nel frattempo può compromettere l'integrità della memoria, errori di memoria intermittenti, ecc.
Il danno più dicile da riconoscere e risolvere i problemi è l'errore intermittente.
Per prevenire danni ESD, eseguire le seguenti operazioni:
• Utilizzare un cinturino ESD cablato completo di messa a terra. L'uso di cinturini antistatici wireless non è ammesso, poiché non
forniscono protezione adeguata. Toccare lo chassis prima di maneggiarne i componenti non garantisce un'adeguata protezione alle parti
più sensibili ai danni da ESD.
• Tutti questi componenti vanno maneggiati in un'area priva di elettricità statica. Se possibile, utilizzare rivestimenti antistatici da
pavimento e da scrivania.
• Quando si estrae dalla confezione un componente sensibile all'elettricità statica, non rimuoverlo dall'involucro antistatico no al
momento dell'installazione. Prima di aprire la confezione antistatica, scaricare l'elettricità statica dal proprio corpo.
• Prima di trasportare un componente sensibile all'elettricità statica, riporlo in un contenitore o una confezione antistatica.
Kit di servizio ESD
Il kit di servizio non monitorato è quello utilizzato più comunemente. Ogni kit di servizio include tre componenti principali: tappetino
antistatico, cinturino da polso e cavo per l'associazione.
Componenti del kit di servizio ESD
I componenti del kit di servizio ESD sono:
• Tappetino antistatico: il tappetino antistatico è disperdente ed è possibile riporvi i componenti durante le operazioni di manutenzione.
Quando si utilizza un tappetino antistatico, il cinturino da polso deve essere stretto e il cavo di associazione collegato al tappetino e a un
qualsiasi componente bare metal del sistema al quale si lavora. Dopodiché, è possibile rimuovere i componenti per la manutenzione dal
sacchetto di protezione ESD e posizionarli direttamente sul tappetino. Gli elementi sensibili alle scariche elettrostatiche possono essere
maneggiati e riposti in tutta sicurezza sul tappetino ESD, nel sistema o dentro una borsa.
• Cinturino da polso e cavo di associazione: il cinturino da polso e il cavo di associazione possono essere collegati direttamente al polso e
all'hardware bare metal se non è necessario il tappetino ESD oppure al tappetino antistatico per proteggere l'hardware
momentaneamente riposto sul tappetino. Il collegamento sico del cinturino da polso e del cavo di associazione fra l'utente, il tappetino
ESD e l'hardware è noto come "associazione". Utilizzare i kit di servizio solo con un cinturino da polso, un tappetino e un cavo di
associazione. Non utilizzare mai cinturini da polso senza cavi. Tenere sempre presente che i li interni del cinturino da polso sono
soggetti a danni da normale usura e vanno controllati regolarmente con l'apposito tester per evitare accidentali danni all'hardware ESD.
Si consiglia di testare il cinturino da polso e il cavo di associazione almeno una volta alla settimana.
• Tester per cinturino da polso ESD: i li interni del cinturino ESD sono soggetti a usura. Quando si utilizza un kit non monitorato, è
buona norma testare regolarmente il cinturino prima di ogni chiamata di servizio e, comunque, almeno una volta alla settimana. Il modo
migliore per testare il cinturino da polso è utilizzare l'apposito tester. Se non si dispone di un tester per il cinturino da polso, rivolgersi alla
sede regionale per richiederne uno. Per eseguire il test, collegare al tester il cavo di associazione del cinturino legato al polso e spingere il
pulsante di esecuzione del test. Se il test ha esito positivo, si accende un LED verde; nel caso contrario, si accender un LED rosso.
• Elementi di isolamento: è fondamentale che i dispositivi sensibili alle scariche elettrostatiche, come gli alloggiamenti in plastica del
dissipatore di calore, siano lontani dalle parti interne con funzione di isolamento, che spesso sono altamente cariche.
• Ambiente operativo: prima di implementare il kit di servizio ESD, valutare la situazione presso la sede del cliente. Ad esempio, distribuire
il kit in un ambiente server è diverso dal farlo in un ambiente desktop o di un portatile. I server sono solitamente installati in rack
all'interno di un data center, mentre i desktop o i portatili si trovano in genere sulle scrivanie degli uci. Prediligere sempre un'area di
lavoro ampia e piatta, priva di ingombri e sucientemente grande da potervi riporre il kit ESD lasciando ulteriore spazio per il tipo di
sistema da riparare. Inoltre, l'area di lavoro deve essere tale da non consentire scariche elettrostatiche. Prima di maneggiare i
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Interventi sui componenti del computer