WIKA PXA tag:model:PXS Istruzioni per l'uso

Tipo
Istruzioni per l'uso
MANUALE DI ISTRUZIONI
NI-290WE
Rev. 4 05/18
PRESSOSTATI SERIE PXS, PXA
Tutti i dati, le affermazioni e le raccomandazioni fornite con questo manuale sono basate su informazioni da noi ritenute attendibili. Poiché le condizioni di
impiego effettivo sono al di fuori del nostro controllo, i nostri prodotti sono venduti sotto la condizione che sia lo stesso utilizzatore a valutare tali condizioni
prima di adottare le nostre raccomandazioni per lo scopo o l’uso da lui previsto.
Questo documento è di proprietà della ALEXANDER WIEGAND SE &Co e non può essere riprodotto in nessun modo, né usato per scopi diversi da quelli
per i quali viene fornito.
STAGNI E A SICUREZZA INTRINSECA: SERIE PXS; A PROVA DI ESPLOSIONE: SERIE PXA
STRUMENTO CON CAVO LIBERO STRUMENTO CON CASSETTA DI DERIVAZIONE
Sensore M Sensore G Sensore P
A = ingresso di pressione B = ingresso cavi
PESO 0,3kg dimensioni in mm
Per il montaggio a parete usare due viti M6 (non fornite con lo strumento)
PESO 1kg dimensioni in mm
NOTA: Dimensioni e pesi impegnativi vengono rilasciati su disegni certificati.
ATTENZIONE
Prima di installare, utilizzare o manutenere lo strumento è necessario leggere e comprendere quanto riportato in questo manuale.
L’installazione e la manutenzione dello strumento devono essere eseguite solo da personale qualificato in relazione ad installazioni
per aree perticolose.
L’INSTALLAZIONE DEVE ESSERE ESEGUITA SOLO DOPO AVER VERIFICATO LA CONGRUITÀ DELLE CARATTERISTICHE
DELLO STRUMENTO CON I REQUISITI DELL’IMPIANTO E DEL PROCESSO.
Le caratteristiche funzionali dello strumento ed il suo grado di protezione sono riportate sulla targa di identificazione fissata alla
custodia.
CONTENUTO:
1 - AVVERTENZE
2 - PRINCIPIO DI FUNZIONAMENTO
3 - CODICI MODELLO
4 - TARGA D’IDENTIFICAZIONE E CONTRASSEGNI
5 - CONDIZIONI SPECIALI DI IMPIEGO SICURO(X)
6 - REGOLAZIONE DEL PUNTO DI INTERVENTO
7 - TARATURA DEL PUNTO DI INTERVENTO
8 - PIOMBATURA DELLO STRUMENTO
9 - MONTAGGIO E COLLEGAMENTI
10 - MESSA IN FUNZIONE
11 - CONTROLLO VISIVO
12 - VERIFICA FUNZIONALE
13 - ARRESTO E SMONTAGGIO
14 - DEMOLIZIONE
15 - FUNZIONAMENTO IRREGOLARE: CAUSE E RIMEDI
ISTRUZIONI DI SICUREZZA PER IMPIEGO IN ATMOSFERE PERICOLOSE
RACCOMANDAZIONI PER L'IMPIEGO SICURO DEL PRESSOSTATO
DOCUMENTO CORRELATO
a documento autenticato con certificato
N° IECEx INE 13.0095X
N° IECEx INE 13.0096X
MANUALE DI ISTRUZIONI
NI-290WE
Rev.4 05/18
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1 - AVVERTENZE
1.1 PREMESSA
La scelta di una serie o di un modello poco adatto, come pure
una installazione errata, conducono a un funzionmento
imperfetto e abbreviano la durata dello strumento. Non seguire
le indicazioni di questo manuale può causare danni allo
strumento, all’ambiente e alle persone.
1.2 SOVRACCARICHI AMMESSI
Pressioni superiori al campo di lavoro sono ammesse solo per
verifiche fino al valore della pressione di prova. Pressioni
continue superiori al “CAMPO” (di regolazione) (v. fig.1)
possono essere sopportate purché stiano entro i limiti precisati
nelle caratteristiche dello strumento (v. fig.1, “PRESS. MAX.).
I valori di corrente e tensione precisati nelle specifiche tecniche
e sulla targa non devono essere superati. Sovraccarichi
momentanei (transitori) possono avere effetti distruttivi
sull’interruttore.
1.3 TEMPERATURE
La temperatura dello strumento è influenzata sia dall’ambiente
che del fluido di processo. Una attenzione particolare deve
essere prestata per evitare di superare i limiti specificati in tab. 1.
Per quanto riguarda la temperatura di processo, devono essere
usati opportuni accorgimenti atti a limitarne i valori a quelli
specificati in tab.1 (protezione contro le radiazioni di calore,
separatori di fluido, sifoni di raffreddamento, armadi riscaldati).
Tabella 1 – Condizioni di temperatura
Classificazione
in temperatura
Campo di
temperatura
ambiente
(Tamb)
Max temperatura di
processo(all’attacco di
pressione dello strumento)
(Tp) (v. pag.1)
Portata dei
contatti
(carico
resistivo)
T6
-50 … +60 °C +60 °C
5A@28V c.c;
5A@250V c.a.
Vedere la
targa dello
strumento
(dati elettrici)
T5
T4
-50 … +85 °C +85 °C
T3
T2
T1
Il fluido di processo o sue impurità non devono comunque
solidificare nello strumento.
2 - PRINCIPIO DI FUNZIONAMENTO
Una membrana di tenuta della pressione (o un pistone con tenuta
ad o-ring) esercita su di un disco rigido una spinta direttamente
proporzionale al valore di pressione. La spinta è contrastata da
una molla a compressione il cui precarico è regolato da una
ghiera. Al superamento della condizione di equilibrio delle spinte
il disco rigido compie uno spostamento e, tramite un’asta rigida,
aziona un microinterruttore. Il microinterruttore è del tipo a
scatto rapido con riarmo automatico. Quando la pressione si
scosta dal valore di intervento ritornando verso i valori normali,
avviene il riarmo.
3 - CODICI MODELLO
Vedere Allegato 1
4 - TARGA D’IDENTIFICAZIONE E CONTRASSEGNI
Lo strumento è dotato di una targa metallica portante tutte le sue
caratteristiche funzionali e, nel caso di esecuzione a prova di
esplosione o a sicurezza intrinseca i contrassegni previsti dalle
norme IEC/EN 60079-0. La Fig.1 riporta la targa montata sugli
strumenti a prova di esplosione.
Fig.1 – Targa strumenti a prova di esplosione
1 - Organismo notificato che ha emesso il certificato di tipo e
numero del certificato stesso.
2 - Marcatura CE e numero di identificazione dell’organismo
notificato responsabile della sorveglianza sulla produzione.
3 - Classificazione dell’apparecchiatura come stabilito dalla
direttiva ATEX 2014/34/EU.
4 - Modo di protezione e limiti di temperatura ambiente di
funzionamento.
5 - Massima pressione di lavoro
La seguente tabella definisce la relazione fra le zone pericolose,
le categorie definite dalla direttiva ATEX ed i livelli di protezione
forniti dall’apparecchiatura (EPL) indicato nelle targhe.
Zona
Categorie in
accordo alla
direttiva
2014/34/EU
EPL
Gas o vapore
Zona 0 1G Ga
Gas o vapore
Zona 1 2G oppure 1G Gb o Ga
Gas o vapore
Zona 2 3G, 2G oppure 1G Gc, Gb o Ga
Polvere Zona 20 1D Da
Polvere Zona 21 2D oppure 1D Db o Da
Polvere Zona 22 3D, 2D oppure 1D Dc, Db o Da
5 - CONDIZIONI SPECIALI DI IMPIEGO SICURO(X)
Lo strumento non può essere riparato (v. funzionamento
irregolare: cause e rimedi).
Le condizioni ambientali che possono influire negativamente
sulla vita della membrana (vedere parti pagnate e atmosfera
corrosiva) dei modelli PX*4M* e PX*4G* devono essere evitate.
Nel caso questi strumenti siano installati senza cassetta di è
necessario provvedere ad una connessione elettrica adeguata al
modo di protezione scelto all’estremità libera del cavo.
Nel caso gli strumenti siano installati su di un fluido di processo
pericoloso (zona 0) è necessario verificarne la compatibilità coi
materiali bagnati.
Nel caso gli strumenti siano installati in miniere (Gruppo I) la
connessione elettrica deve essere protetta da agenti chimici.
Pertanto è obbligatorio realizzare un montaggio in tubo protetto.
6 - REGOLAZIONE DEL PUNTO DI INTERVENTO
Il precarico della molla può essere regolato mediante la ghiera
(di regolazione) in modo da fare scattare l’interruttore quando la
pressione raggiunge (in aumento o in diminuzione) il valore
desiderato (punto di intervento). Lo strumento è normalmente
fornito con taratura ad un valore del campo più vicino allo zero
(taratura di fabbrica).
Lo strumento è dotato di una targa adesiva prevista per riportare
il valore di taratura del punto di intervento. Con taratura di
fabbrica i valori non sono indicati sulla targa in quanto provvisori
e da modificarsi con i valori definitivi.
Prima della sua installazione lo strumento deve essere tarato e
il valore di taratura definitivo scritto sulla targa adesiva.
Se lo strumento è stato espressamente ordinato con taratura
specifica, è buona norma controllare, prima della sua
installazione, i valori di taratura scritti sulla targa adesiva.
La posizione della ghiera di regolazione è illustrata nella Fig. 2.
Fig. 2 - Ghiera di regolazione e piombatura
Anello di chiusura
Piombo
Filo in acciaio inox
Ghiera di regolazione
L’effetto del senso di rotazione della ghiera di regolazione è
descritto sull’anello di chiusura. La ghiera deve essere ruotata
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con un asta di 2,5 mm di diametro da inserire nei fori posti sulla
ghiera (si consiglia di utilizzare una punta da trapano dalla parte
del codolo).
7 - TARATURA DEL PUNTO DI INTERVENTO
Per procedere alla taratura e periodicamente alla verifica
funzionale dello strumento è necessario disporre di un opportuno
circuito di taratura (Fig.3) e di una adeguata sorgente di
pressione. Lo strumento campione deve avere un campo di
misura approssimativamente uguale o di poco superiore al
campo del pressostato, e deve essere di precisione congruente
alla precisione con cui si desidera tarare il punto di intervento
Fig. 3 - Circuito di taratura
PS - Pressostato
CA - Manometro campione
V1 - Valvola di ammissione
V2 - Valvola di scarico
P - Sorgente di pressione
Fluido di prova:
aria per P 10 bar
acqua per P > 10 bar
7.1 OPERAZIONI PRELIMINARI
Con riferimento alla Fig. 2 sollevare l'anello di chiusura posto a
protezione della ghiera di regolazione (1).
7.2 CIRCUITO E OPERAZIONI DI TARATURA
Predisporre il circuito di controllo come indicato in Fig. 3
rispettando i cablaggi come indicato in Fig.4 (e sull’ anello di
chiusura).
Se lo strumento è dotato di due contatti si tenga presente che
essi sono a scatto simultaneo nei limiti di tolleranza di specifica
L'allacciamento delle spie luminose deve essere fatto nella
posizione NA o NC in funzione del tipo di azione che dovrà
svolgere il contatto.
Fig. 4 – Colore dei cavi e funzione
GDN-Terra interna: conduttore giallo/verde
C-Comune: conduttore marrone
NA-Normalmente aperto: conduttore blu
NC-Normalmente chiuso: conduttore nero
Micro 1
C-Comune: conduttore grigio
NA-Normalmente aperto: conduttore rosso
NC-Normalmente chiuso: conduttore bianco
Micro 2
Circuito elettrico del microinterruttore: stato dei contatti a
pressione atmosfertica.
C – Comune
NA - Normalmente aperto
NC - Normalmente chiuso
Collegamento fra i cavi C ed NA
Se il circuito è aperto alla pressione di lavoro, l’interruttore
chiude il circuito con pressione in aumento al raggiungimento
del valore desiderato (MAX. in chiusura).
Se il circuito è chiuso alla pressione di lavoro, l’interruttore apre
il circuito con pressione in diminuzione al raggiungimento del
valore desiderato (MIN. in apertura).
Collegamento fra i cavi C ed NC
Se il circuito è chiuso alla pressione di lavoro, l’interruttore apre
il circuito con pressione in aumento al raggiungimento del valore
desiderato (MAX. in apertura).
Se il circuito è aperto alla pressione di lavoro, l’interruttore
chiude il circuito con pressione in diminuzione al
raggiungimento del valore desiderato (MIN. in chiusura).
Il pressostato deve essere tenuto nella posizione di normale
installazione, cioè con la presa di pressione diretta verso il basso.
Aumentare la pressione nel circuito fino al valore di intervento
desiderato del microinterruttore.
Utilizzando una asta da 2,5 mm di diametro (per esempio il
codolo di una punta da trapano) infilata nei fori della ghiera di
regolazione ruotarla sino ad ottenere l’accensione (o lo
spegnimento) della relativa lampadina; ruotarla, poi, in senso
opposto fino ad ottenere lo spegnimento (o l’accensione) della
lampadina. Molto lentamente ruotare nuovamente la ghiera fino
ad ottenere l’accensione (o spegnimento) della lampadina.
7.3 TARATURA DI STRUMENTI CON SENSORE P,G
I pressostati dotati di sensore P e G, sono strumenti azionati da
un pistone. Per eseguire una taratura molto accurata, a causa
del loro particolare principio di funzionamento, è necessario
aggiustare il punto di intervento facendo variare la pressione
dalla pressione normale di funzionamento al punto di intervento.
7.4 CONTROLLO DEL VALORE DI INTERVENTO
Portarsi alla pressione normale di funzionamento ed attendere
che la pressione si stabilizzi. Variare lentamente la pressione
nel circuito rilevare il valore di intervento.
Registrare il valore di intervento sulla targa adesiva posta sullo
strumento.
Nota: La verifica della ripetibilità del punto di intervento deve
essere condotta rilevando per tre volte il valore del punto di
intervento (Pi) partendo sempre dallo stesso valore di pressione
(Pw). Il ciclo di pressione deve essere seguito lentamente.
7.5 OPERAZIONI FINALI
Scollegare lo strumento dal circuito di taratura.
Con riferimento alla Fig. 2, chiudere l’accesso alla ghiera di
regolazione (4) facendo scorrere la anello di chiusura (1).
Rimettere sull’attacco pressione il cappuccio di protezione fornito
con lo strumento. Questo deve essere tolto definitivamente solo
durante le operazioni di collegamento (§9).
8 - PIOMBATURA DELLO STRUMENTO
La piombatura (vedere Fig. 2), atta a garantire da eventuali
manomissioni delle regolazioni, può essere effettuata con filo di
acciaio flessibile da 1 mm di sezione (2) avvolto attorno alla
cassa nella scanalatura appositamente prevista.
9 - MONTAGGIO E COLLEGAMENTI
9.1 MONTAGGIO
Effettuare il montaggio direttamente su impianto (valvola
manifold) (Fig. 11) o a parete fissando la valvola manifold (Fig.
9) o la cassetta di derivazione (Fig. 10). Nel caso si utilizzi la
staffa opzionale per il montaggio a parete o su palina vedere la
Fig. 13 e 14.
La posizione prescelta deve essere tale che possibilità di urti o
variazioni di temperatura siano tollerabili. Con fluido di processo
costituito da gas o vapore, lo strumento deve essere sistemato
a quota più alta della presa sulla tubazione. Con fluido di
processo costituito da liquido, lo strumento può essere sistemato
indifferentemente a quota più alta o più bassa. In questo caso,
nella taratura del punto di intervento, si dovrà tener conto del
battente positivo o negativo.
9.2 STRUMENTI DOTATI DI SEPARATORE
Quando il pressostato è montato con un separatore di fluido con
capillare ed il punto di intervento è inferiore a 10 bar, il dislivello
(quota h) fra il separatore e lo strumento genera una colonna di
liquido la cui pressione equivalente, costituisce una deriva del
valore di intervento.La taratura del punto di intervento, qualora
questo errore sia inaccettabile, deve essere eseguita tenendo
conto di questo dislivello.
Fig. 5 – Strumenti con separatore distanziato
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9.3 COLLEGAMENTI DI PRESSIONE
Per una corretta installazione è obbligatorio:
Montare sulla tubazione di processo una valvola di
intercettazione con spurgo (valvola di radice) per permettere
l’esclusione dello strumento e lo spurgo della tubazione di
collegamento. Sarebbe opportuno che detta valvola avesse un
dispositivo di blocco del volantino di manovra allo scopo di
impedirne azionamenti casuali e non autorizzati.
Montare in prossimità dello strumento una valvola di servizio
(valvola manifold) per permettere l’eventuale verifica funzionale
sul posto. Si raccomanda di chiudere la valvola di servizio con
un tappo in modo da prevenire fuoruscite del fluido di processo
causate da errata manovra di detta valvola.
Montare sull’attacco filettato dello strumento un giunto a tre
pezzi per permettere facilmente il montaggio o la rimozione dello
strumento stesso. Usare
ATTENZIONE: Assicurarsi di non superare la temperatura
massima ammessa all’attaco di pressione come specificato
in tab 1.
ATTENZIONE: Il collegamento di pressione deve essere
serrato utilizzando SOLO la chiave realizzata sull’attacco di
pressione. Utilizzare la chiave ricavata sull’attacco elettrico
potrebbe compromettere il funzionamento dello strumento
(Fig.6)
Fig. 6 - Collegamenti di pressione
Effettuare il collegamento alla valvola di radice con una
tubazione flessibile in modo che, per effetto delle variazioni di
temperatura, la tubazione stessa non vada a forzare sull’attacco
dello strumento.
Assicurarsi che tutti i collegamenti di pressione siano ermetici.
E’ importante che non ci siano perdite nel circuito.
Chiudere la valvola di radice, il relativo dispositivo di spurgo e la
valvola di servizio con tappo di sicurezza.
9.4 COLLEGAMENTI ELETTRICI
Per la realizzazione delle connessioni elettriche si raccomanda
di seguire le norme applicabili. Nel caso di strumenti a prova di
esplosione o a sicurezza intrinseca si veda anche la norma
IEC60079-14. Sono possibili i seguenti montaggi:
9.4.1 MONTAGGIO CON CAVO LIBERO
Scegliere il tragitto del cavo evitando percorsi che possano
facilmente danneggialo (es. pieghe pronunciate, sorgenti di
calore) e portarlo in trazione. Montare, se previsto, il dispositivo
di terra esterna sull’attacco elettrico dello strumento.
La vite di terra esterna è obbligatoria per le costruzioni a prova
di esplosione.
Questo dispositivo deve essere avvitato sull’attacco elettrico
mantenuto fermo con una chiave esagonale Ch. 27 fino a
portarlo sul fondo del filetto (Fig. 7).
Fig. 7 - Montaggio del dispositivo di terra
NON RUOTARE
9.4.2 MONTAGGIO CON CAVO PROTETTO IN TUBO
FLESSIBILE
Montare, se previsto, il dispositivo di terra esterna, sull’attacco
elettrico dello strumento. Questo dispositivo deve essere avvitato
sull’attacco elettrico mantenuto fermo con una chiave esagonale
Ch. 27 fino a portarlo sul fondo del filetto (Fig. 7).
La vite di terra esterna è obbligatoria per le costruzioni a prova
di esplosione
Nel caso sia previsto il montaggio con una tubazione di
protezione flessibile dotata di filettatura maschio è necessario
avvitare sull’attacco elettrico un manicotto.
ATTENZIONE: il montaggio del manicotto deve essere eseguito
avvitandolo sullo strumento mantenuto fermo dalla chiave
esagonale dell’attacco elettrico (Ch. 27) (Fig.8)
Fig. 8 - Montaggio degli adattatori
NON RUOTARE
9.4.3 MONTAGGIO CON CAVO PROTETTO IN TUBO
METALLICO
ATTENZIONE: Il montaggio con cavo protetto in tubo metallico
deve essere realizzato evitando di torcere il raccordo elettrico
dello strumento durante l’assemblaggio dei vari componenti.
Per facilitare la rimozione dello strumento dall’impianto per le
operazioni di verifica e taratura si consiglia di montare sullo
strumento una cassetta di derivazione dotata di morsettiera.
ATTENZIONE: Gli accessori utilizzati devono essere certificati
secondo le norme IEC o EN e garantire il grado di protezione
dello strumento (IP66).
9.4.4 MONTAGGIO DELLO STRUMENTO CON
CASSETTA DI DERIVAZIONE
I modelli forniti con cassetta di derivazione premontata sono
dotati di 3 ingressi cavo, di morsettiera a tre/sei poli con piastrina
di identificazione delle connessioni e connessione di terra interna
ed esterna.
Le connessioni sono identificate come da tabella sottostante:
Numero di ident. Funzione Micro N°
1 Comune
1 2 Normalmente Aperto
3 Normalmente Chiuso
4 Comune
2 5 Normalmente Aperto
6 Normalmente Chiuso
Qualora il collegamento elettrico venga effettuato in tubo
protetto realizzarlo in modo da prevenire l’ingresso di eventuale
condensa nella cassetta di derivazione.
La cassetta di derivazione deve essere fissata a parete
utilizzando l’apposita staffa fornita con la cassetta.
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Attenzione: Strumenti con la custodia in alluminio
Proteggere lo strumento da da urti accidentali.
Lo strumento è dotato di due morsetti per il cablaggio della
messa a terra di protezione, uno interno ed uno esterno alla
custodia.
I morsetti permettono il collegamento con un cavo di sezione
4mm
2
.
ATTENZIONE: Gli accessori utilizzati devono essere certificati
secondo le norme IEC o EN e garantire il grado di protezione
dello strumento (IP66).
ATTENZIONE: le connessioni elettriche non usate devono
essere tappate e sigillate con i tappi in dotazione in modo da
evitare l’ingresso d’acqua o altro. Nel caso di strumenti a prova
di esplosione questi tappi, se non correttamente montati e
bloccati in modo tale da impedirne la rimozione, NON
garantiscono il modo di protezione Ex-d. Inoltre, per garantire
il grado di protezione IP66 e l’antiallentamento del giunto di
bloccaggio o del pressacavo, si prescrive di sigillare la filettatura
di collegamento alla custodia con lo stesso sigillante anaerobico
utilizzato per i tappi. Ad esempio si può applicare un sigillante
anaerobico tipo Loctite ® 648 sulla filettatura del tappo, del giunto
di bloccaggio o del pressacavo prima di avvitarli sulla custodia.
9.5 COLLEGAMENTI ELETTRICI
Il cavo multipolare utilizzato per il cablaggio elettrico ha guaina
esterna in silicone di 7 mm di diametro, nel caso di strumenti
SPDT e 8mm di diametro per quelli con micro DPDT. I singoli
conduttori hanno sezione di 0,5 mm
2
(20 AWG) singolarmente
isolati in silicone.
Le terminazioni dei conduttori sono stagnate di fabbrica. Il colore
dell’isolante dei conduttori definisce la funzione del contatto
(vedere Fig 4 e quanto stampigliato sull’anello di chiusura).
Prima di eseguire il cablaggio controllare che le linee
elettriche non siano alimentate.
Lo strumento deve essere messo a terra secondo le norme
impiantistiche previste; utilizzare il conduttore interno di colore
giallo-verde e, se il cavo non è protetto da tubo metallico,
l’apposita vite di terra esterna posta sul dispositivo fornito con lo
strumento.
Nel caso lo strumento sia fornito con cassetta di derivazione
assicurarsi che non rimangano detriti o spezzoni di filo all’interno
della custodia. Rimettere il coperchio appena terinate le
operazioni di collegamento ed assicurarne la tenuta ed il blocco.
Attenzione: Gli strumenti a sicurezza intrinseca sono
equipaggiati da un microinterruttore SPDT o DPDT. Tutte le
connessioni elettriche devono appartenere a circuiti a
sicurezza intrinseca.
I parametri rilevanti per il circuito elettrico sono indicati sulla targa
metallica dello strumento.
10 - MESSA IN FUNZIONE
Lo strumento entra in funzione non appena la linea elettrica viene
alimentata e viene aperta la valvola di radice. Eventuale spurgo
della tubazione di collegamento può essere effettuato togliendo
il tappo di sicurezza ed aprendo la valvola di servizio con le
dovute cautele.
Non disperdere nell’ambiente il fluido di processo, se inquinante
o dannoso alla persona
11 - CONTROLLO VISIVO
Verificare periodicamente lo stato esterno della custodia. Non
devono essere presenti tracce di trafilamenti di fluido di processo
all’esterno dello strumento.
Nel caso di strumenti antideflagranti o a sicurezza intrinseca
occorrerà procedere anche alle verifiche dell’impianto elettrico
come stabilito dalle procedure del cliente e, come minimo,
seguendo le indicazioni delle norme IEC-60079-17.
Gli strumenti a prova di esplosione o a sicurezza intrinseca
montati in atmosfere esplosive per la presenza di polvere
combustibile devono essere periodicamente puliti esternamente
per evitare l’accumulo di depositi di polvere.
12 - VERIFICA FUNZIONALE
Si effettuerà secondo le modalità previste dal piano di controllo
del Cliente.
Gli strumenti possono essere verificati sull’impianto se
l’installazione è stata fatta come illustrato in Fig. 9, 10 e 11.
Per evitare rischi si raccomanda di controllare il punto di
intervento sull’impianto senza aprire il coperchio della cassetta
di derivazione, senza smontare il pressacavo, senza scollegare i
cavi dalla morsettiera.
Gli strumenti a prova di esplosione o a sicurezza intrinseca,
possono essere verificati sull’impianto solo se si dispone di
apparecchiature di prova adatte all’ambiente a pericolo di
esplosione
In caso contrario è necessario arrestare il loro funzionamento,
smontarli ed effettuare la verifica in una sala prove.
Se la verifica è eseguita scollegando i cavi elettrici dalla
morsettiera si raccomanda di levare l’alimentazione elettrica allo
strumento al fine di evitare rischi elettrici.
ATTENZIONE: Strumenti serie PXA a prova di esplosione.
Prima di aprire il coperchio della cassetta di derivazione o il
pressacavo del pressostato controllare l’assenza di atmosfere
esplosive e controllare che lo strumento non sia alimentato.
La verifica consiste nel controllo del valore di taratura e in un
eventuale aggiustamento da effettuarsi con la ghiera di
regolazione (vedi §6).
12.1 STRUMENTI DOTATI DI SEPARATORE O CON
CON SENSORE G
Questi strumenti, per la loro particolarità costruttiva, se impiegati
come allarmi di massima pressione, devono essere verificati
funzionalmente almeno una volta all’anno.
13 - ARRESTO E SMONTAGGIO
Prima di procedere assicurarsi che l’impianto o le macchine
siano state poste nelle condizioni previste per permettere
queste operazioni.
Togliere l’alimentazione (segnale) alla linea elettrica.
Con riferimento alla figura 10
Chiudere la valvola di radice (10) ed aprire lo spurgo. Togliere il
tappo (5), aprire la valvola (6) ed attendere che il fluido di
processo sia uscito dalla tubazione attraverso lo spurgo.
Non disperdere nell’ambiente il fluido di processo, se inquinante
o dannoso alla persona
Svitare il giunto a tre pezzi (11).
ATTENZIONE: Strumenti serie PXA. Prima di aprire il coperchio
della cassetta di derivazione o il pressacavo controllare l’assenza
di atmosfere esplosive e controllare che lo strumento non sia
alimentato.
Svitare il giunto a tre pezzi della connessione elettrica.
Togliere il coperchio dello cassetta di derivazione e scollegare i
cavi elettrici della morsettiera e delle viti di terra.
Togliere le viti di fissaggio della cassetta al pannello (o alla
palina) ed asportare lo strumento avendo cura di sfilare i
conduttori elettrici dalla custodia.
Rimettere il coperchio alla cassetta. Isolare e proteggere i
conduttori rimasti sull’impianto. Tappare provvisoriamente la
tubazione (7).
Nel caso di strumenti a prova di esplosione (modello PXA,) si
raccomanda, come minimo, di seguire le prescrizioni delle norme
IEC-60079-17 per la messa fuori servizio di costruzioni elettriche.
14 - DEMOLIZIONE
Gli strumenti sono essenzialmente in acciaio inossidabile ed in
alluminio pertanto, previo smontaggio delle parti elettriche e
bonifica delle parti venute a contatto con fluidi dannosi alle
persone o all’ambiente, possono essere rottamati.
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15 - FUNZIONAMENTO IRREGOLARE: CAUSE E RIMEDI
NOTA IMPORTANTE: le operazioni che prevedono la sostituzione di componenti essenziali devono essere eseguite presso le
nostre officine, in special modo per gli strumenti con certificato antideflagrante; ciò al fine di garantire l’utente sul totale e
corretto ripristino delle caratteristiche originarie del prodotto.
CAUSA PROBABILE
RIMEDIO
Variazione del
punto di
intervento
Deformazione permanente dell’elemento sensibile
dovuto a fatica o a sovraccarichi non tollerati.
Variazione della caratteristica elastica
dell’elemento sensibile dovuta a corrosione
chimica del medesimo.
Ritarare o sostituire lo strumento
Ritarare o sostituire lo strumento con altro di
materiale opportuno. Eventualmente applicare
separatore di fluido.
Lentezza di
risposta
Linea di collegamento otturata od intasata.
Valvola di radice parzialmente chiusa
Fluido troppo viscoso.
Controllare e spurgare la linea
Aprire la valvola
Dotare lo strumento di separatore di fluido opportuno
Intervento
mancato o
ingiustificato
Valvola di radice chiusa
Contatti del microinterruttore guasti.
Giunzioni elettriche allentate.
Linea elettrica tagliata oppure cortocircuitata
Aprire la valvola
Sostituire lo strumento.
Controllare tutte le giunzioni.
Controllare lo stato della linea
Interventi
ingiustificati
Urti accidentali. Modificare il montaggio.
Fig. 9 - Montaggio a parete Fig. 10 - Montaggio a parete
NOTA Con fluido di processo costituito da gas o vapore, lo strumento deve essere sistemato a quota più alta della presa sulla tubazione (vedi Fig.
10). Con fluido di processo costituito da liquido, lo strumento può essere sistemato indifferentemente a quota più alta o più bassa (vedi Fig. 9 e 10). In
questo caso, nella taratura del punto di intervento, si dovrà tener conto del battente positivo o negativo (quota h Fig.9 e 10).
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WIKA Alexander Wiegand SE & Co. KG
Alexander
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Fig. 11 - Montaggio diretto Fig. 12 - Tipico di montaggio
1 – Curva
2 – Giunto di bloccaggio
3 – Raccordo a tre pezzi
4 – Raccordo
5 – Tappo di spurgo
6 – Valvola di servizio
7 – Tubazione
8 – Raccordo a tre pezzi
9 – Tubazione di processo
10 – Valvola di radice con
spurgo
11 – Raccordo a tre pezzi
12 – Raccordo a “T”
13 – Manifold
14 – Anello di terra
15 – Manicotto
Fig. 13 - Montaggio a parete Fig. 14 - Staffa per tubo 2”
Allegato 1 – Codice Modello
1
CODICE MODELLO
PX
Per altre informazioni
vedere datasheet
1.1
Modo di protezione
S
Stagno
A
Ex d
1.2
Codice custodia
(Materiale)
2
Aluminio
4
316 s.s.
1.3
Codice sensore
M
Membrana Hastelloy®
P
Pistone 316L
G
Pistone con Membrana Hastello
1.4
Contatti elettrici
E
Argento SPDT
J
Dorato SPDT
L
Argento DPDT
M
Dorato DPDT
2
Opzioni
Esempio: Esecuzione a Sicurezza Intrinseca
06/2019
IT based on
12/2018
EN
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WIKA PXA tag:model:PXS Istruzioni per l'uso

Tipo
Istruzioni per l'uso