MANUALE DI ISTRUZIONI
NI-221WE
Rev. 5 12/16
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6.5.1Taratura del differenziale
La taratura del differenziale si ottiene procedendo nel seguente
modo:
1 - Aumentare la pressione nel circuito fino al punto di intervento
e registrarne il valore Pi .
2 - Diminuire la pressione nel circuito fino al punto di ripristino e
registrarne il valore Pr
3 - La differenza Pi - Pr = Va rappresenta il valore al quale è
regolato il differenziale (regolazione di fabbrica)
4 - Ruotare nel senso indicato dalla Fig.6 la rotella di
regolazione posizionando la lettera B sul contrassegno.
5 - Ripetere le operazioni 1 e 2 rilevando il nuovo differenziale
Vb
6 - Confrontando i valori Va e Vb determinare con
approssimazione la lettera della rotella da posizionare sul
contrassegno (vedere esempio).
7 - Effettuare il posizionamento e rilevare il differenziale
ottenuto.
8 - Procedere per approssimazioni successive sino ad ottenere
il valore di differenziale desiderato con la precisione
richiesta.
9 - Si proceda poi con le operazioni di taratura del punto di
intervento.
Esempio: L’incremento del differenziale corrispondente alla
rotazione da A a B è dato da: Va - Vb =I .
Il differenziale desiderato V si troverà approssimativamente nella
posizione indicata dal numero
IVK =
che esprime:
- Con le unità le lettere della rotella (1=A, 2=B, 3=C, 4=D,
5=E, 6=F)
- Con i decimali la posizione intermedia percentuale tra la
lettera individuata (delle unità) e quella successiva.
6.6 OPERAZIONI FINALI
Scollegare lo strumento dal circuito di taratura.
6.6.1 Pressotati stagni (Serie MW)
Prendere il coperchio, controllare che la guarnizione di tenuta sia
nel suo alloggiamento, inserire il coperchio sulla cassa, con la
fessura di blocco posizionata in corrispondenza della staffa di
blocco. Ruotare il coperchio in senso orario serrandolo con forza.
Montare il dispositivo di blocco come in Fig. 4. Rimettere
sull’attacco pressione e sul passaggio cavi i cappucci di
protezione forniti con lo strumento.
6.6.2 Pressostati a prova di esplosione (Serie MA).
Avvitare a fondo il coperchio e bloccarlo serrando il grano posto
sullo stesso (Fig. 5). Rimettere sull’attacco pressione e sul
passaggio cavi i cappucci di protezione forniti con lo strumento.
IMPORTANTE: i cappucci di protezione alle filettature devono
essere tolti definitivamente solo durante le operazioni di
collegamento (v. §6).
7 MONTAGGIO E COLLEGAMENTI
7.1 MONTAGGIO
Effettuare il montaggio a parete mediante gli appositi fori, su
palina con l’apposita staffa o direttamente su impianto
preferenzialmente in posizione verticale (attacco di pressione
verso il basso) (v. Fig. 17,18, 19,20,21 e 22).
Nel caso di montaggio a parete, su quadro o in armadio gli
strumenti possono essere montati affiancati. Per gli ingombri
minimi vedere Fig. 19. La posizione prescelta deve essere tale
che vibrazioni, possibilità di urti o variazioni di temperatura siano
tollerabili.
Con fluido di processo costituito da gas o vapore, lo strumento
deve essere sistemato a quota più alta della presa sulla
tubazione (v. Fig. 22). Con fluido di processo costituito da liquido,
lo strumento può essere sistemato indifferentemente a quota più
alta o più bassa (v. Fig. 21 e 22). In questo caso, nella taratura
del punto di intervento, si dovrà tenere conto del battente
positivo o negativo (quota h Fig.21 e 22).
Attenzione (strumenti modello MA, MAH, MAG, MW, MWH ed
MWG) posizioni diverse dalla verticale sono possibili purché le
condizioni ambientali non provochino formazioni di condense od
ingresso di acqua nello strumento attraverso il dispositivo di
ventilazione (Serie MA (*) fig.5). Gli strumenti modello MWB ed
MAB devono essere montati in posizione verticale(attacco di
pressione verso il basso).
7.2 STRUMENTI DOTATI DI SEPARATORE
Quando il pressostato è montato con un separatore di fluido con
capillare ed il punto di intervento è inferiore a 10 bar, il dislivello
(quota h) fra il separatore e lo strumento genera una colonna di
liquido la cui pressione equivalente, costituisce una deriva del
valore di intervento.La taratura del punto di intervento, qualora
questo errore sia inaccettabile, deve essere eseguita tenendo
conto di questo dislivello.
Fig. 7 – Strumenti con separatore distanziato
7.3 COLLEGAMENTI DI PRESSIONE
Per una corretta installazione è necessario:
Montare sulla tubazione di processo una valvola di
intercettazione con spurgo (valvola di radice) per permettere
l’esclusione dello strumento e lo spurgo della tubazione di
collegamento. Sarebbe opportuno che detta valvola avesse un
dispositivo di blocco del volantino di manovra allo scopo di
impedirne azionamenti casuali e non autorizzati.
Montare in prossimità dello strumento una valvola di servizio per
permettere l’eventuale verifica funzionale sul posto. Si
raccomanda di chiudere la valvola di servizio con un tappo in
modo da prevenire fuoruscite del fluido di processo causate da
falsa manovra di detta valvola.
Montare sull’attacco al processo dello strumento un giunto a tre
pezzi per permettere facilmente il montaggio o la rimozione dello
strumento stesso.
Il montaggio del raccordo di pressione deve essere eseguito
come indicato in figura 8.
Fig. 8 – Montaggio del raccordo di pressione
Effettuare il collegamento con una tubazione flessibile in modo
che per effetto delle variazioni di temperatura la tubazione stessa
non vada a forzare sull’attacco dello strumento.
Assicurarsi che tutti i collegamenti di pressione siano ermetici.
E’ importante che non ci siano perdite nel circuito.
Chiudere la valvola di radice, il relativo dispositivo di spurgo e la
valvola di servizio con tappo di sicurezza.
7.4 STRUMENTI CON ATTACCO RIVESTITO IN PTFE
Il collegamento di pressione deve essere realizzato in modo tale
che la parte in ptfe che fuoriesce dallo strumento faccia da
guarnizione di tenuta.
Fig.9 - Strumenti con attacco rivestito in PTFE
7.5 COLLEGAMENTI ELETTRICI
Per la realizzazione delle connessioni elettriche si raccomanda
di seguire le norme applicabili. Nel caso di strumenti a prova di
esplosione o a sicurezza intrinseca si vedano anche le norme
IEC-60079-14. Qualora il collegamento elettrico venga effettuato
in tubo protetto realizzarlo in modo da prevenire l’ingresso di
eventuale condensa nella cassa dello strumento. Per garantire il
grado di protezione IP66 e prevenire l’antiallentamento del giunto
di bloccaggio o del pressa-cavo, si prescrive di sigillare la