Imar CSP CERAMIC COMPACT Manuale del proprietario

Tipo
Manuale del proprietario
Gruppi Termici con scambiatore
in ghisa, camera stagna,
con bruciatore ceramico a
premiscelazione
MANUALE DI INSTALLAZIONE,
USO E MANUTENZIONE
Gruppo Imar
CSP
CERAMIC COMPACT
NB / PAB
2
PER UN AGEVOLE REPERIMENTO DELLE INFORMAZIONI:
Compilare i riquadri, riportati nell’indice, contenenti i dati degli interlocutori e dell’apparec-
chio.
I dati dell’apparecchio sono reperibili sulla targhetta identicativa posta all’interno del mantello
frontale.
Se il venditore o l’installatore non sono in grado di dare il nominativo dell’Unità di Assistenza
Zonale contattare il numero verde 800.811.711
Ai sensi dell'art. 7 della legge 46/90 " Norme sulla sicurezza degli impianti" e dell'art. 5 del D.P.R. N.° 447/91 si dichiara che i
gruppi termici CSP CERAMIC COMPACT sono costruiti a regola d'arte e rispondono alle norme tecniche UNI e CEI in vigore.
L’importante in breve
Il presente libretto è parte integrante ed essenziale del prodotto ed è a corredo di ogni gruppo
termico.
Si invita a leggere attentamente le avvertenze contenute nel presente libretto in quanto forni-
scono importanti indicazioni riguardanti la sicurezza per l’installazione, l’uso e la manutenzione.
Inoltre, nel caso la caldaia cambi proprietario, il libretto deve essere fornito assieme all’appa-
recchio.
Ai sensi della legislazione vigente il gruppo termico deve essere installato da personale specia-
lizzato (legge 46/90) che rilascerà apposita dichiarazione di conformità alle norme speciche.
Non mettere in funzione l’apparecchio prima di tale adempimento.
Non effettuare interventi di modica dei circuiti interni dell’apparecchio, gli interventi di taratura
devono essere effettuati da personale specializzato.
La responsabilità del Gruppo Imar decade nel caso di inosservanza delle prescrizioni sopra
riportate e, in particolare nel caso del mancato rispetto della normativa tecnica e della legisla-
zione relative agli impianti: elettrico, idrico, riscaldamento, gas, adduzione aria ed evacuazione
fumi, scarico reui; decade altresì per il mancato rispetto delle caratteristiche richieste per il
locale in cui è ubicato l’apparecchio.
L’operazione di prima accensione è gratuita per l’utente se effettuata dal servizio tecnico del
Gruppo Imar (richiedere nominativo della Unità di assistenza tecnica di zona all’installatore
oppure al numero verde 800.811.711).
Il presente manuale si compone di 4 sezioni divise secondo l’interesse principale degli utiliz-
zatori.
Gli apparecchi CSP CERAMIC COMPACT sono coperti di garanzia sul prodotto conforme alla
direttiva CE 99-44.
Per usufruire delle condizioni di garanzia consultare l’apposito documento allegato alla docu-
mentazione a corredo del prodotto.
È importante comunque conservare copia del documento di acquisto insieme con la ga-
ranzia.
Consultare inoltre le condizioni di garanzia supplementare offerta dal Gruppo Imar.
3
Gruppo Imar
INDICE
1.1 Istruzioni d’uso 4
1.2 Controlli ordinari 6
1.3 Se l’apparecchio non funziona 6
1.4 Comando Rermoto 7
1.5 Dimensioni d’ingombro 7
2.1 Normative per l’installazione 8
2.2 Predisposizione impianto 10
2.3 Allacciamento impianto 14
2.4 Allacciamento condotti aspirazione e scarico 15
2.5 Perdite di carico dei condotti 15
2.6 Congurazioni di installazione 16
2.7 Allacciamenti gas ed elettrici 17
2.8 Posizionamento del gruppo termico 20
2.9 Come accedere 21
2.10 Allacciamento Comando Remoto 22
2.11 Messa in funzione 23
2.12 Utilizzo del gruppo termico abbinato ad un 24
preparatore ad accumulo di acqua calda sanitario
2.13 Dotazioni di serie e a richiesta 26
3.1 Range Rated 30
3.2 Visualizzazione temperature 30
3.3 Manutenzione 31
3.4 Schemi elettrici 33
3.5 Tarature gruppi termici 37
3.6 Programmazione gruppi termici 39
3.7 Trasformazione gas 41
3.8 Segnalazione guasti 42
3.9 Documentazione per la manutenzione 43
3.10 Cicli di funzionamento 44
Utente
PAGINA
Installatore
Manutentore
PROPRIETARIO
INQUILINO
TELEFONO
NOMINATIVO
TELEFONO
INDIRIZZO
NOMINATIVO
TELEFONO
INDIRIZZO
4.1 Prevalenza circolatore 45
4.2 Schemi funzionali 46
4.3 Dati tecnici 49
Apparecchio
MODELLO
MATRICOLA
DATA DI ACQUISTO
4
chio, compare sul display il codice
FE
, si deve
invertire la polarità dell'alimentazione
Ruotare verso sinistra (posizione in-
verno) o verso destra (posizione esta-
te) il selettore (gura 2) e vericare che
sul display sia visualizzata la temperatura
impostata.
7. Controllo della pressione dell'acqua.
Per controllare il valore della pressione
dell'acqua nell’impianto di riscaldamento
premere brevemente il tasto caricamento.
Tenendo premuto il tasto di carica-
mento per più di dieci secondi, si attiva il
caricamento.
Se il display visualizza i caratteri
A1
signica che vi è una pressione dell’acqua
insufciente nell’impianto. Per ripristinarla
occorre premere e mantenere premuto
il tasto caricamento (gura 2). Durante
il caricamento sul display verranno
visualizzati i caratteri
Fi
alternativamente
al valore di pressione dell’impianto,
espresso in bar.
Mantenere premuto il tasto no al rag-
giungimento di un valore di pressione
compreso tra 1,2 e 1,5 bar in funzione del
valore consigliato dall’installatore. In caso
di dubbio impostare un valore di pressione
di circa 1,2 bar.
L’operazione comunque è limitata dall’ap-
parecchio stesso ad un valore massimo di
1,5 bar, raggiunto il quale il caricamento
termina indipendentemente dall’aziona-
mento del tasto di caricamento.
8. Regolazione delle temperature riscal-
damento.
Impostare la tempe-
ratura dell’impianto di
riscaldamento utiliz-
zando il potenziometro
di riscaldamento (gu-
ra 1), il cui campo di re-
golazione è compreso
tra 60°C e 85°C.
Nel caso l’apparecchio sia collegato ad
una sonda di temperatura esterna il suo
funzionamento varia a seconda della curva
climatica impostata (graco 5 di pagina
40). In questo caso è possibile modicare
l’impostazione della temperatura tramite il
potenziometro di riscaldamento (gura 1)
con un campo di regolazione di ±5°C. Nel
Congratulazioni per l’acquisto dell’apparecchio
CSP CERAMIC COMPACT.
Trattasi di un apparecchio funzionante a gas
idoneo per il riscaldamento e la produzione
di acqua calda sanitaria nella versione PAB e
solo riscaldamento nella versione NB.
Esso è uno dei principali componenti dell’im-
pianto adibito al comfort della vostra abita-
zione.
Il corpo in ghisa, il bruciatore ceramico a pre-
miscelazione e l’utilizzo di componentistica
collaudata garantiscono costanza di rendi-
mento termico e lunga vita operativa.
PRIMA DI METTERE IN FUNZIONE L’AP-
PARECCHIO
1. Documentazione ed informazione
Contattare l’installatore o il venditore per
avere assicurazioni sullo stato dell’im-
pianto e controllare comunque di essere
in possesso della dichiarazione di confor-
mità ai sensi della legge 46/90 rilasciata
dall’impiantista idraulico ed elettrico.
Inoltre richiedere, il nominativo dell’Unità
di Assistenza Tecnica Zonale (UATZ) che
provvederà gratuitamente a mettere in
funzione l’apparecchio ed a controllarne
il corretto funzionamento.
2. Radiatori
Aprire le manopole dei radiatori per veri-
care anche il funzionamento dell’impianto
di riscaldamento.
3. Rubinetti di intercettazione
Aprire eventuali rubinetti di intercettazione
posti sotto l’apparecchio.
4. Termostato / comando remoto
Controllare che il termostato ambiente
sia in posizione "acceso" ed abbia le pile
efcienti (se dotato di tale tipo di alimen-
tazione).
Se il vostro apparecchio è provvisto di co-
mando remoto assicurarsi che sia munito
di batterie efcienti e riceva il segnale di
comunicazione con l'apparecchio. Con-
sultare in ogni caso le istruzioni contenute
nel kit comando remoto.
5. Pannello comandi
Identicare il pannello di comando posto
nell’apparecchio (gura 2).
6. Alimentazione elettrica
Assicurarsi che ci sia alimentazione elettrica
controllando che nel display siano accesi
i due segmenti orizzontali centrali (- -).
nota: se, dopo aver alimentato l'apparec-
Istruzioni d’uso
1.1
UTENTE
Fig.1 - Potenziometro
di riscaldamento
ATTENZIONE: n o n l a s c i a r e
a l i m e n t at o e l e t t r i c a m e n t e i l
gruppo termico se non caricato
idraulicamente
5
Gruppo Imar
caso in cui la curva preimpostata (K=1)
non soddisle proprie richieste, contattare
l’Unità di Assistenza Tecnica Zonale per
impostarne una più consona alle vostre
esigenze.
9. Regolazione delle temperature sani-
tario (Csp Ceramic Compact PAB e Csp
Ceramic Compact NB con bollitore)
Impostare la temperatura dell’acqua calda
sanitaria utilizzando il potenziometro acqua
sanitaria (gura 2), il cui campo di regola-
zione è compreso tra 40°C e 55°C.
10. Segnale di blocco
Nel caso di segnalazione di blocco, in-
dicato dall’accensione del led rosso ,
l'utente può riattivare l’apparecchio pre-
mendo il tasto di reset (gura 2) ottenendo
il ripristino del regolare funzionamento
e lo spegnimento della segnalazione di
anomalia.
nota: se tale segnalazione dovesse ripe-
tersi non si dovrà insistere nei tentativi di
sblocco oltre 4 volte, tenendo presente
che il blocco corrisponde ad una posizione
di autodifesa del sistema a fronte di una
UTENTE
causa che a questo punto va individuata e
rimossa interpellando l'uni di assistenza
tecnica zonale.
11. Tasto Economy / Comfort
Per questa particolare applicazione il
tasto Economy/Comfort è disabili-
tato.
12. Mancato funzionamento
Se l’apparecchio dopo queste operazioni
non dovesse funzionare consultare la
sezione “Se l’apparecchio non funziona”
a pagina 6 paragrafo 1.3.
13. Manutenzione
Gruppo Imar ha progettato e realizzato il
vostro apparecchio per un utilizzo duraturo
ed efciente.
Al ne di mantenerlo nel migliore dei modi
è raccomandata la manutenzione annua
che può essere afdata al servizio tecnico
autorizzato (Unità di Assistenza Tecnica
Zonale) il quale è in grado di garantire l'ef-
cienza del vostro gruppo termico grazie
alla professionalità acquisita nei corsi di
formazione frequentati presso il Gruppo
Imar.
La manutenzione è comunque obbligatoria
per legge (Dpr 412 - Dpr 551 - DL 192) e
soggetta ai controlli del comune o della
provincia dove è ubicato l’impianto.
NOTA: si consiglia di non superare
un'impostazione massima di 50° c, al fine
di contenere i consumi energetici e le
emissioni in atmosfera, una più stabile
regolazione delle temperature ed una
vita più lunga dello scambiatore.
Potenziometro
acqua sanitaria
Potenziometro
riscaldamento
Inverno 0 Gruppo termico
spento Estate Reset
Blocco Selettore Caricamento
Eco/Comfort
Bruciatore acceso
Pannello di comando remoto TOP BIMETAL CONDENS (esterno)
Figura 2
Potenziometro
acqua sanitaria Inverno 0 Gruppo termico
spento Estate Reset Eco/Comfort
Potenziometro
riscaldamento Blocco Selettore CaricamentoBruciatore acceso
Pannello di comando remoto TOP BIMETAL CONDENS (interno)
Display
Display
6
UTENTE
Se l’apparecchio non funziona
1.3
Tipo di malfunzionamento Rimedio proposto Cosa fare in caso d’inefcacia
del rimedio
rumorosità con apparecchio funzio-
nante
Controllare pressione impianto . Controllare Che i rubinetti del-
limpianto siano in posizioneapertoe i radiatori siano aperti.
interpellare il servizio teCniCo
segnalazionepressione bassaa1
apparecchio non funzionante
premere il tasto CariCamento (fig.2 ) leggere il valore di pressione
e riportarlo sui valori Corretti (vedi proCedura pag 4).
interpellare il servizio teCniCo
segnalazione caldaia spenta apparec-
chio non funzionante
ruotare il selettore daCCensione dalla posizione “0” alla posizione
o
interpellare il servizio teCniCo
gocciolamenti dallapparecchio Controllare la pressione impianto e se eventualmente fosse supe-
riore a 2,5 bar provvedere allo sCariCo
Chiudere i rubinetti ed
interpellare il servizio teCniCo
odore di gas Chiudere il rubinetto del gas ed arieggiare il loCale. interpellare il servizio teCniCo
temperatura acqua calda troppo
alta/bassa
regolare la temperatura tramite lapposita manopola (fig. 2.) interpellare il servizio teCniCo
temperatura ambiente troppo bassa verifiCare la temperatura impostata sul termostato ambiente. inCre-
mentare la temperatura di mandata tramite lapposita manopola
interpellare il servizio teCniCo
quantità acqua calda insufficiente Controllare la pulizia dei filtri dei rubinetti. interpellare il servizio teCniCo
Il gruppo termico in oggetto non necessita
di operazioni particolari; è comunque buona
regola effettuare le seguenti operazioni:
Controllare la pressione dell’impianto (ve-
dere pagina 4) ed interpellare l’installatore
in caso di frequenti abbassamenti.
In caso di periodi prolungati di inutilizzo
disconnettere dalla linea elettrica di ali-
mentazione principale l’apparecchio e
chiudere il rubinetto del gas. Se esiste
pericolo di gelo, vedere riquadro di atten-
zione a anco.
Per pulire esternamente l’apparecchio
utilizzare detergenti neutri ed evitare di ver-
sarvi direttamente acqua. Disconnettere
dalla linea elettrica di alimentazione prima
di effettuare l’operazione di pulizia.
Prima di ripristinare l'alimentazione elet-
trica, controllare che le superci siano
perfettamente asciutte.
Evitare di fare questa operazione con
piedi e mani bagnate.
Affidare la manutenzione annua ob-
bligatoria ad un operatore qualicato
secondo le leggi attualmente in vigore:
Controlli ordinari
1.2
la nostra Unità di Assistenza Tecnica
Zonale è a Vostra disposizione.
nota: per i CodiCi di segnalazione vedere paragrafo 3.8 a pagina 42
attenzione: nel caso di disconnes-
sione dell'apparecchio dalla linea elet-
trica di alimentazione, le funzioni antige-
lo e le funzioni di salvaguardia dell'integrità
del circolatore vengono disattivate.
È
dunque importante per mantenere le funzioni
attive, se esiste il pericolo di gelo, caricare
idraulicamente il gruppo termico e l'impianto,
alimentare elettricamente la caldaia, posizio-
nare il selettore su “0” (standby), lasciare
aperti i rubinetti gas, mandata e ritorno im-
pianto, oppure, vuotare la caldaia.
assicurarsi con linstallatore che gli altri
componenti dellimpianto siano protetti con-
tro il gelo.
qualora possa verificarsi l'eventualità che
la temperatura esterna scenda sotto 1°c,
È obbligatorio dotare l'apparecchio dell'ap-
posito kit antigelo per proteggere il lato
sanitario.
7
Gruppo Imar
UTENTE
Tramite il comando remoto è possibile effet-
tuare tutte le normali operazioni di utilizzo
dell’apparecchio quali:
l’impostazione della temperatura ambiente
desiderata (il comando remoto provvederà
automaticamente a modulare il gruppo
termico per raggiungere il più rapidamente
la temperatura impostata);
l'accensione e lo spegnimento dell'appa-
recchio;
la verica della pressione ed il suo ripri-
stino;
la verica del funzionamento con l'evidenza
delle principali anomalie.
Comando remoto
1.4
Figura 3 - Comando remoto
per maggiori dettagli si rimanda alle istruzioni a Corredo del Comando remoto
Dimensioni d’ingombro
1.5
600 600
1520
600 600
850
Figura 4
8
INSTALLATORE
Normative per l’installazione
2.1
Il presente paragrafo è di carattere informativo.
Il Gruppo Imar non è responsabile della com-
pletezza dell’elenco di norme qui riportate.
Avendo il gruppo termico una potenza termica
del focolare inferiore a 35 kW, non si richie-
dono per il locale d’installazione particolari
caratteristiche.
In sintesi, devono essere rispettate tutte le
buone norme d’installazione atte a garantire
un funzionamento sicuro e regolare.
importante: due apparecchi adibiti allo stesso
uso nel medesimo locale o in locali direttamente
comunicanti, per una portata termica complessiva
maggiore e uguale di 35 kW, costituiscono cen-
trale termica e sono soggetti alle disposizioni
del dm 12/04/96.
Laddove L'apparecchio sia iL soLo adibito aLLa
produzione di acqua caLda sanitaria, pur tro-
vandosi in LocaLi con apparecchi a gas adibiti ad
aLtri usi, non costituisce centraLe termica.
il dm 12/04/96 recita che : "la potenzialità di
più apparecchi adibiti ad uso diverso (es. cottura
e riscaldamento) non deve essere sommata".
valutando la presenza delle giunzioni filettate
sulla linea di adduzione del gas, vi È la necessità
che i locali siano ventilati o ventilabili (si veda
la uni 7129/01 punto 4.1).
Legge n° 1083
del 6/12/71
Norme per la sicurezza del-
l'impiego del gas.
D.M. 1/12/75 Norme di sicurezza per appa-
recchi contenenti liquidi caldi
sotto pressione.
Raccolta R Speciche Tecniche Appli-
cative del titolo II del D.M.
1/12/75.
Legge n° 46
del 5/3/90
Norme per la sicurezza degli
impianti.
DPR 447
del 6/12/91
Regolamento d’attuazione
della legge 5 Marzo 1990,
n°46 in materia di sicurezza
degli impianti.
DPR 412
del 26/8/93
Regolamento recante norme
per la progettazione, l’in-
stallazione, l'esercizio e la
manutenzione degli impianti
termici degli edici ai ni del
contenimento dei consumi di
energia, in attuazione dell’art.
4, comma 4 della legge 9
Gennaio 1991 n°10.
D.M. 12/4/96 Approvazione della regola
tecnica di prevenzione in-
cendi per la progettazione, la
costruzione e l'esercizio degli
impianti termici alimentati da
combustibili gassosi:
DPR 551
del 21/12/99
Regolamento recante modi-
che al D.P.R 26/8/93 n°412,
in materia di progettazione,
installazione, esercizio e la
manutenzione degli impianti
termici degli edici ai ni del
contenimento dei consumi di
energia.
D.Lgs. 192
del 19/08/05
Attuazione della direttiva
2002/91/CE relativa al ren-
dimento energetico nell'edi-
lizia.
D.Lgs. 311
del 29/12/06
Disposizioni correttive ed
integrative al decreto legisla-
tivo 19 agosto 2005, n.192,
recante attuazione della di-
rettiva 2002/91/CE, relativa
al rendimento energetico
nell’edilizia
D.M. 37/08 Norme per la sicurezza degli
impianti.
EN 1443/2003 Camini - Prescrizioni gene-
rali
UNI EN
1775/2004
Trasporto e distribuzione di
gas - Tubazioni di gas negli
edici - Pressione massima
di esercizio minoreo uguale
a 5 bar - Raccomandazioni
funzionali.
UNI 7129/2001 Impianti a gas per uso do-
mestico alimentati da rete di
distribuzione.
Progettazione, installazione
e manutenzione.
UNI 7131/1999 Impianti a GPL per uso do-
mestico non alimentati da
rete di distribuzione.
Progettazione, installazione,
esercizio e manutenzione.
UNI 8065/1989 Trattamento dell'acqua ne-
gli impianti termici ad uso
civile
UNI
10389/1994
Generatori di calore - Misura-
zione in opera del rendimento
di combustione.
9
Gruppo Imar
UNI
10439/1996
Caldaie a gas di portata ter-
micanominale non maggiore
di 35 kW - Controllo e manu-
tenzione.
UNI
10641/1997
Canne fumarie collettive e
camini a tiraggio naturale
per apparecchi a gas di tipo
C con ventilatore nel circuito
di combustione.
Progettazione e verica.
UNI
10845/2000
Impianti a gas per uso do-
mestico.
Sistemi per l'evacuazione
dei prodotti della combustio-
ne asserviti da apparecchi
alimentati a gas - Criteri di
verica, risanamento, ristrut-
turazione ed intubamento.
UNI 11071/2003Impianti a gas per uso dome-
stico asserviti ad apparecchi
a condensazione e afni.
UNI EN
13384/1: 2006
Camini - Metodi di calcolo ter-
mico e uido dinamico. Parte
1: Camini asserviti ad un solo
apparecchio.
UNI EN
13384-2: 2004
Camini - Metodi di calcolo ter-
mico e uido dinamico. Parte
2: Camini asserviti a più appa-
recchi da riscaldamento.
UNI EN
13384-3: 2006
Camini - Metodi di calcolo ter-
mico e uido dinamico. Parte
3: Metodi per l’elaborazione di
diagrammi e tabelle per camini
asserviti ad un solo apparec-
chio di riscaldamento.
UNI EN
15287/2008
Camini - Progettazione, in-
stallazione e messa in ser-
vizio dei camini.
CEI 31 - 30
CEI 31 - 33
CEI 64 - 8
Impianto elettrico.
INSTALLATORE
10
Predisposizione impianto
2.2
Gli allacciamenti alle reti devono essere ese-
guiti a regola d’arte nel rispetto delle vigenti
norme nazionali e locali.
nota: prima di effettuare i Collegamenti idrau-
liCi si Consiglia di pulire le tubazioni dellimpianto
di risCaldamento.
Il kit rubinetti (gura 5) permette, se corretta-
mente installato, di predisporre l’allacciamento
all’impianto consentendo altresì di posizionare
il gruppo termico a lo muro.
In funzione del modello di gruppo termico da
installare all’interno del corrispondente kit sono
presenti due etichette di identicazione usci-
te (gura 6), e diversi quantitativi di valvole,
manicotti e relative guarnizioni.
È necessario, per predisporre l'allaccia-
mento all'impianto e il posizionamento del-
la dima metallica, rispettare le indicazioni
riportate in gura 7 e 8.
dima metallica
angolare
nipplo m 1/2” gas
valvola squadra
3/4” gir. - m
valvola squadra
gas 1/2” gir. - m
etichetta adesiva
angolare
manicotto 3/4”
INSTALLATORE
Figura 5
Figura 6
11
Gruppo Imar
INSTALLATORE
Linea NB
Linea PAB
Figura 7
Figura 8
12
La dima metallica (gura 9) presente all’in-
terno del kit è dotata di una serie di fori da Ø
20mm, in grado di alloggiare tubi di Ø 18mm.
Viceversa nel caso in cui siano stati utilizzati
tubi di sezione maggiore sarà necessario to-
gliere il pretrancio in prossimità delle singole
uscite. In tal modo la sezione di passaggio
diverrà di Ø 45mm.
Le estremità della dima sono state proget-
tate per avere una duplice funzionalità:
- zanche di ancoraggio: opportunamen-
te piegate, possono essere poi murate
fornendo un corretto sostegno alla strut-
tura
- supporto per il ssaggio degli ango-
lari in dotazione al kit:
1) tubi sotto intonaco con spaccatura
nel muro più ampia dell’ingombro
caldaia (gura 10 e 11)
2) tubi esterni: per questa par-
ticolare applicazione deve essere
asportata la parte dell’angolare rap-
presentato in gura 12.
Questa congurazione permette la
regolazione della distanza della dima
dal muro da un minimo di 80mm ad
un massimo di 140mm (gura 13).
Ø 45mm: pretranCio
Ø 20mm: fori
pretranCio per niCChia
di ispezione gas
Figura 12
pretranCio
Figura 11
Figura 5
80mm
In entrambi i casi il ssaggio a muro può essere fatto utilizzando le viti ed i tasselli in dotazione
al kit.
140mm
distanza minima distanza massima
Figura 13
INSTALLATORE
Figura 10
Figura 9
13
Gruppo Imar
Scarico sifone e valvola di sicurezza
Predisporre uno scarico Ø 30mm per con-
sentire la fuoriuscita della condensa raccol-
ta dal sifone raccogli condensa e dell’ac-
qua eventualmenta scaricata dalla valvola
di sicurezza.
La predisposizione deve essere fatta come
indicato nelle gure 14 e 15.
Figura 14 - NB vista da dietro
zone scarico
115
115 370
80
80
65
60
60
100
100
65
150
43.5
100
115
60
100
60
60
43.5
100
43.5
100
43.5
32.5 32.5
32.5
60
32.5
460
115 370
150
460
zone scarico
zone scarico
Figura 15 - PAB vista da dietro
INSTALLATORE
14
INSTALLATORE
valvola squadra
3/4” o 1/2”
Figura 16
Il kit raccordi consente diverse tipologie di
installazione di seguito elencate:
1) Impianto con terminali 3/4” M
Questo tipo di installazione consente di
allacciare le valvole di intercettazione,
in dotazione nel kit direttamente al grup-
po termico.
2) Impianto con terminali a tubo di Ø18
e Ø14
L’installazione prevede l’utilizzo dei ma-
nicotti (biconi) come rappresentato in -
gura.
3) Impianto con terminali 3/4” F
Installazione che prevede l’utilizzo di
nippli M-M (non in dotazione) tra l’im-
pianto e le valvole di intercettazione.
Figura 19
in t ut t e le ti p o l o g ie di
allacciamento, per consentire
una installazione del gruppo
termico a filo muro od a
filo della dima metallica,
la distanza tra la parte più
esterna delle valvole e la
superficie piana della dima
metallica non deve superare la
quota massima di 125 mm.
MAX 125mm
valvola squadra
3/4” o 1/2”
maniCotto
Ø18 o Ø14
tubo
Ø18 o Ø14
valvola squadra
3/4” o 1/2”
nipplo m-m
(non in dotazione)
Figura 17
Figura 18
Allacciamenti impianto
2.3
15
Gruppo Imar
Le etichette di identicazione delle uscite
da apporre sulla dima metallica (gure 2 e
3) riportano altresì le posizioni degli assi
dei condotti di aspirazione dell’aria combu-
rente e di scarico dei prodotti della combu-
stione.
Per consentire una maggiore manutenibili
dei gruppi termici (es. estrazione del vaso
di espansione) devono essere, necessa-
riamente, rispettate le indicazioni riportate
nella gura seguente.
Figura 20b - Aspirazione e scarico fumi
(sdoppiato e concentrico)
Min. 600 mm
Min. 550 mm
asse usCite
impianto
filo
superiore
dima
Allacciamento condotti aspirazione e scarico
2.4
perdita di CariCo max
Complessiva perdita max 1 metro lineare perdita max Curva 90°
185 Pa 5 Pa 15 Pa
Perdite di carico dei condotti
2.5
Il gruppo termico è predisposto per essere installato con condotti sdoppiati di diametro 70 e
con condotti coassiali di diametro 60/100. Le rispettive perdite di carico sono:
- Condotti sdoppiati D=70
- Condotti coassiale D=60/100
per questa applicazione la lunghezza minima dei condotti deve essere 1 metro più una curva
90°; la lunghezza massima consentita è 3 metri più una curva 90°.
INSTALLATORE
338
LATO MURO
ASSE ASPIRAZIONE
E SCARICO
182
303
Figura 20a
16
INSTALLATORE
C43
C43
C83
B23P C63
C33 C33
C13
C53
C13
Max 50 cm
Uscita
aspirazione
posteriore
Max 50 cm
Congurazioni di installazione
2.6
Di seguito sono riportati alcuni esempi di congurazioni di installazione per lo scarico fumi ed
aspirazione aria comburente.
Figura 21
ATTENZIONE: lo schema riportato di seguito È a titolo puramente illustrativo. per la
configurazione ed installazione dei condotti di aspirazione e scarico fare riferimento
al manuale dei sistemi ed alle normative tecniche in vigore.
Caldaie di tipo C.
Le caldaie di tipo C sono caldaie nelle quali il circuito di combustione è a tenuta rispetto
agli ambienti abitabili dell’edicio nel quale l’apparecchio è installato. I condotti di alimen-
tazione dell’aria e di evacuazione dei prodotti della combustione dovranno essere portati
all’esterno dell’edicio.
C13: caldaia collegata, mediante i suoi condotti, ad un terminale installato orizzontalmente alla
parete o sul tetto. Gli orizi dei condotti sono concentrici oppure abbastanza vicini da essere
esposti a condizioni di vento paragonabili.
C33: caldaia collegata, mediante i suoi condotti, ad un terminale installato verticalmente. Gli orizi
dei condotti sono concentrici oppure abbastanza vicini da essere esposti a condizioni di
vento paragonabili.
C43: caldaia collegata, mediante i suoi condotti ed eventualmente mediante un raccordo, ad un
sistema di condotti collettivi costituito da un condotto per l’alimentazione di aria comburente,
e un condotto per l’evacuazione dei prodotti della combustione. Gli orizi di questo sistema
di condotti collettivi sono concentrici oppure abbastanza vicini da essere esposti a condizioni
di vento paragonabili.
C53: caldaia collegata, mediante i suoi condotti separati, a due terminali che possono sboccare
in zone a pressione diversa.
C63: Caldaia destinata ad essere collegata ad un sistema per l’alimentazione di aria comburente
e per l’evacuazione dei prodotti della combustione approvato e venduto separatamente.
C83: Caldaia collegata, mediante i suoi condotti, eventualmente mediante un raccordo, ad un
terminale di alimentazione di aria e raccordata ad un camino singolo o collettivo.
ATTENZIONE: la caldaia deve essere installata solo in un ambiente che soddisfi i
necessari requisiti di ventilazione.
B23P: il prelievo dell’aria comburente avviene nel locale di installazione e lo scarico dei prodotti
della combustione all’esterno del locale stesso.
17
Gruppo Imar
1350
72
100
60
PRETRANCIO
RACCORDO GAS
72
100
680
60
PRETRANCIO
RACCORDO GAS
Figura 22b - Csp Ceramic Compact PAB
Figura 22a - Csp Ceramic Compact NB
100mm
Figura 23
Allacciamenti elettrici:
Gli allacciamenti elettrici devono essere ese-
guiti a regola d’arte nel rispetto delle vigenti
norme nazionali e locali.
importante: mettere a monte dellapparecchio
un interruttore bipolare con distanza fra i
contatti di apertura di almeno 3 mm.
Per l’alimentazione generale dell’apparecchio
dalla rete elettrica, non è consentito l’uso di
adattatori, prese multiple e prolunghe.
È obbligatorio il collegamento con la messa a
terra secondo le vigenti norme CEI.
La sicurezza elettrica ed il corretto funziona-
mento dell’apparecchio sono raggiunti soltanto
quando lo stesso è correttamente collegato
ad un efcace impianto di messa a terra,
eseguito come previsto dalle vigenti norme
INSTALLATORE
Allacciamenti gas ed elettrici
2.7
Allacciamenti gas:
Eseguire gli allacciamenti conformemente alla
normativa tecnica in vigore.
Non usare materiali di tenuta non idonei (evitare
le guarnizioni con canapa in caso di G.P.L.)
Il kit rubinetti è stato progettato per consen-
tire un’installazione sotto intonaco di tutti i
raccordi. Nel caso in cui si voglia tenere la
tubazione del gas esterna, è possibile col-
legare il gruppo termico alla rete utilizzan-
do il pretrancio posto sul anco destro dello
stesso (gura 22a e 23b).
Per poter realizzare una nicchia di ispezio-
ne del raccordo gas è necessario togliere il
pretrancio rettangolare presente sulla dima
metallica (gura 23).
18
Descrizione Colore Versione
alimentazione (alimen.) marrone -
gial.ver. - blu
pab- pab2 - pab3
nb - nb2 - nb3
termostato
ambiente (t.a.) nero - aranCio pab- pab2 - pab3
nb - nb2 - nb3
sonda esterna (s.e.) grigio - bianCo pab- pab2 - pab3
nb - nb2 - nb3
Comando
remoto (c.r.) verde - verde pab- pab2 - pab3
nb - nb2 - nb3
sonda bollitore (s.b.) blu - marrone nb - nb2 -nb3
termostato ambiente
zona 1 (t.a.1)
blu - nero -
marrone
pab2 - pab3
nb2 - nb3
termostato ambiente
zona 2 (t.a.2)
blu - nero -
marrone
pab2 - pab3
nb2 - nb3
termostato ambiente
zona 3 (t.a.3)
blu - nero -
marrone
pab3
nb3
INSTALLATORE
sono disponibili sul anco destro all'interno del
gruppo termico (gura 24) nella scheda colle-
gamento utenze (gura 27 e 28) della scatola
gestione zone .
Figura 26 - Dima con riferimenti collegamenti elettrici
ZONA USCITA
COLLEGAMENTI
ELETTRICI
Nel caso in cui per il collegamento al bol-
litore venga utilizzato un termostato sani-
tario, è necessario collegare contatti puliti
alla schedina gestione utenze nei morsetti
predisposti per la sonda bollitore.
s.b sonda bollitore
t.s. termostato sanitario
Effettuare i collegamenti con un cavo di tipo
H03V2V2-F oppure H03V2V2H2-F ad una rete
di 230V-50Hz rispettando le polarità.
In caso di sostituzione del cavo di alimen-
tazione, prevedere l’utilizzo di un cavo di
identiche caratteristiche rispetto all’originale,
avendo cura che il conduttore di terra sia più
lungo di almeno 5mm rispetto agli altri.
Predisporre l’allacciamento del gruppo ter-
mico all’impianto elettrico rispettando i rife-
rimenti riportati in gura 26.
Figura 24
Figura 25
di sicurezza. Far vericare da personale abi-
litato che l’impianto elettrico sia adeguato alla
potenza massima assorbita dall’apparecchio,
indicata in targa, accertando in particolare che
la sezione dei cavi dell’impianto sia idonea alla
potenza assorbita dall’apparecchio.
Le connessioni per:
ATTENZIONE: si consiglia di utilizzare
cavi schermati e tWistati, con calza a
terra lato caldaia, per il collegamento
di tutti i cavi di segnale (sonde,
termostati e comando remoto). la
lunghezza massima dei cavi non può
superare i 25 metri.
19
Gruppo Imar
UTENZE
ALIMEN.
S.E. S.B. C.R.
T.A.
CALDAIA
ALIMEN.
F N
N
S.B.
F
BIANCO
GRIGIO
BLU
GIALLO/VERDE
MARRONE
NERO
ARANCIO
VERDE
VERDE
T.A. S.E. C.R.
Csp Ceramic Compact PAB
Csp Ceramic Compact PAB 2
Csp Ceramic Compact PAB 3
Csp Ceramic Compact NB
Csp Ceramic Compact NB 2
Csp Ceramic Compact NB 3
UTENZE
ALIMEN.
S.E. S.B. C.R.
T.A.
CALDAIA
ALIMEN.
F N
N
F
BIANCO
GRIGIO
BLU
GIALLO/VERDE
MARRONE
NERO
ARANCIO
VERDE
VERDE
T.A. S.E. C.R.
MARRONE
BLU
S.B.
INSTALLATORE
Figura 27 Figura 28
nota: per una maggiore Comprensione vedere gli sChemi elettriCi a pag. 33 paragrafo 3.4
S.E. S.B. C.R.
T.A.
CALDAIA
ALIMEN.
F N
N
T.A.1T.A.3 T.A.2 F
BLU
ATTUATORI
123
NERO
MARRONE
BLU
NERO
MARRONE
BIANCO
GRIGIO
BLU
GIALLO/VERDE
MARRONE
NERO
ARANCIO
VERDE
VERDE
ALIMEN.
S.B.T.A. S.E. C.R. T.A.2 T.A.1
UTENZE
S.E. S.B. C.R.
T.A.
CALDAIA
ALIMEN.
F N
N
T.A.1T.A.3 T.A.2 F
BLU
BLU
NERO
NERO
MARRONE
MARRONE
BLU
NERO
MARRONE
BIANCO
GRIGIO
BLU
GIALLO/VERDE
MARRONE
NERO
ARANCIO
VERDE
VERDE
ALIMEN.
S.B.T.A. S.E. C.R. T.A.2
T.A.3 T.A.1
UTENZE
ATTUATORI
123
MARRONE
BLU
S.E. S.B. C.R.
T.A.
CALDAIA
ALIMEN.
F N
N
T.A.1T.A.3 T.A.2 F
BLU
NERO
MARRONE
BLU
NERO
MARRONE
BIANCO
GRIGIO
BLU
GIALLO/VERDE
MARRONE
NERO
ARANCIO
VERDE
VERDE
ALIMEN.
T.A. S.E. S.B. C.R. T.A.2 T.A.1
UTENZE
ATTUATORI
123
MARRONE
BLU
S.E. S.B. C.R.
T.A.
CALDAIA
ALIMEN.
F N
N
T.A.1T.A.3 T.A.2 F
BLU
BLU
NERO
NERO
MARRONE
MARRONE
BLU
NERO
MARRONE
BIANCO
GRIGIO
BLU
GIALLO/VERDE
MARRONE
NERO
ARANCIO
VERDE
VERDE
ALIMEN.
T.A. S.E. S.B. C.R. T.A.2
T.A.3 T.A.1
UTENZE
ATTUATORI
123
20
INSTALLATORE
Prima di posizionare il gruppo termico è neces-
sario togliere la staffa sostegno tubi essibili,
situata sul lato posteriore dello stesso, svitando
le 4 viti autolettanti indicate in gura 29.
Collegare i essibili all'impianto rispettando le
posizioni riportate sia sulla dima metallica del
kit raccordi che sull'etichetta di identicazione
uscite del collettore (gura 30).
Dopo aver effettuato gli allacciamenti all'im-
pianto accostare, per mezzo delle ruote, il
gruppo termico alla parete o alla dima del kit
raccordi precedentemente installata.
Per evitare qualsiasi movimento del gruppo
termico, è consigliabile bloccare lo stesso per
mezzo dei piedini regolabili presenti alla base
(gura 31 e 32).
Posizionamento del gruppo termico
2.8
staffa sostegno
tubi flessibili
piedini anteriori
regolabili
identificazione
uscite
collettore
piedini posteriori
regolabili
Figura 30
Figura 29
Figura 31
Figura 32
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Imar CSP CERAMIC COMPACT Manuale del proprietario

Tipo
Manuale del proprietario