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preciso aiutandosi con i flessibili, come anche intervenire
sull’impostazione della risoluzione dell’immagine agendo sulla
manopola della messa a fuoco (fig. 15, F). Ora è possibile inoltre
aumentare l’ingrandimento cambiando l’oculare. Si ricorda che
l’ingrandimento delle stelle non è quasi percettibile.
CONSIGLIO!
Gli oculari sono sistemi di lenti fatti apposta per
l’occhio umano. Con l’oculare l’immagine che si
crea nel punto focale dell’obiettivo viene recepita,
cioè resa visibile e ulteriormente ingrandita. Ci
vogliono oculari con lunghezze focali diverse per
poter ottenere ingrandimenti diversi. Si consiglia di
cominciare con un oculare con un valore di ingran-
dimento basso (= focale corta = 20mm).
i
9. Uso – Ricerca delle stelle:
All’inizio sarà sicuramente un po’ difficile orientarsi nel cielo
stellato, siccome le stelle e le costellazioni sono in continuo
movimento e cambiano la loro posizione a seconda delle
stagioni, della data e dell’ora.
L’unica eccezione è la Stella polare. Attraverso di essa passa
il prolungamento immaginario dell’asse polare della terra. È
una stella fissa e il punto di partenza delle mappe stella-
ri. Nell’illustrazione sono riportate alcune costellazioni e le
collocazioni di alcune stelle visibili tutto l’anno. Ad ogni modo la
posizione degli astri dipende dalla data e dall’orario.
Puntando il telescopio su una di queste stelle, si può notare
che dopo un breve periodo di tempo essa scompare dal campo
visivo dell’oculare. Agendo sul flessibile (fig.15, D) dell’asse
polare si può bilanciare quest’effetto e il Suo telescopio seguirà
la traiettoria apparente di tale stella.
10. Uso –Accessori:
La dotazione base del telescopio prevede due oculari (Fig. 2,
18). Cambiando gli oculari si può determinare di volta in volta
l’ingrandimento del Suo telescopio.
Informazioni:
Focale telescopio : Focale oculare = Ingrandimento
700 mm : 20 mm = 35 x
700 mm : 4 mm = 175 x
Il diagonale a specchio (fig. 2+18, 19) provoca il ribaltamento
(specularmente capovolto) dell’immagine e viene quindi usato
per l’osservazione celeste.
Per ottenere un’immagine non capovolta e non invertita da
destra a sinistra, utilizzare la lente di inversione data in dotazione
con il telescopio.
Allentare la vite di fissaggio (fig. 8, X) e rimuovere il diagonale
a specchio dal portaoculare (fig. 1, 6). Montare la lente di
inversione (fig. 2, 20) nel portaoculare e stringere nuovamente
la vite di fissaggio (fig. 19). Successivamente inserire l’oculare
(per es. f=20 mm) nell’apertura della lente di inversione e strin-
gere la vite di fissaggio (fig. 9, X).
Per potenziare l'ingrandimento, al posto della lente di inversione
(Fig. 2, 20) è possibile utilizzare anche la lente di Barlow (Fig.
2, 21) come descritto in precedenza (Fig. 19b). In questo modo
è possibile ottenere il triplo del normale ingrandimento. Per le
osservazioni terrestri si consiglia di utilizzare la lente di Barlow in
abbinamento al diagonale (Fig. 18b).
CONSIGLIO!
L'ingrandimento massimo indicato per questo tele-
scopio si calcola con la seguente formula:
Distanza focale telescopio: distanza focale oculare x
ingrandimento dell'accessorio
Per riconoscere gli oggetti con questo ingrandimen-
to è necessario che le condizioni naturali generali
siano appropriate. Poiché questa condizione si veri-
fica di rado, generalmente con l'ingrandimento mas-
simo non è possibile ottenere un'immagine sufficien-
temente chiara. L'immagine risulta indefinita. Non si
tratta di un difetto, ma è tecnicamente inevitabile.
i
11. Uso – Smontaggio:
Dopo un’osservazione che si spera sia stata interessante e
fortunata, si consiglia di riporre l’intero telescopio in un luogo
asciutto e ben areato. In alcuni modelli di telescopio la montatura
e il treppiede sono facilmente separabili tramite viti. Anche
separando questi componenti, le impostazioni sulla montatura
rimangono inalterate. Non dimenticare di mettere i coperchietti
di protezione contro la polvere sull’apertura del tubo e sul
portaoculare. Riporre anche gli oculari e tutti gli accessori ottici
nei relativi contenitori.
CONSIGLIO!
La lente di inversione non si presta
all’osservazione celeste. In tal caso si consiglia
il solo uso del diagonale a specchio e di un
oculare. Per osservazioni terrestri e naturali si
consiglia invece di usare la lente di inversione
con un oculare.
i
NOTE per la pulizia
Il suo telescopio è uno strumento ottico ad elevata prestazione.
Per questo si dovrebbe evitare che polvere e umidità vengano
a contatto con il Suo telescopio. Evitare di lasciare impronte
digitali sulle lenti.
Se nonostante le dovute precauzioni il Suo telescopio dovesse
essere venuto a contatto con sporcizia o polvere, se ne consiglia
prima la rimozione con un pennello. Più indicata è ancora l’aria com-
pressa di una bomboletta spray! Successivamente pulire la parte
che si è sporcata con un panno morbido e privo di peli. Per rimuo-
vere le eventuali impronte digitali dalle superfici ottiche, si consiglia
l’uso di un panno morbido e privo di peli, precedentemente inumidi-
to con un po’ di alcol detergente che si può comprare in farmacia.
Non detergere il telescopio troppo spesso. L’uso di alcol detergente
e/o di un pennello in misura eccessiva può causare danni alle parti
ottiche dotate di un rivestimento speciale.
Se il telescopio dovesse impolverarsi o inumidirsi al suo interno,
si consiglia di non cercare di pulirlo da soli, ma di rivolgersi in
questo caso a un rivenditore specializzato o al BRESSER
Service Center del Suo paese indicato nelle presenti istruzioni.
Appendice
1. Possibili oggetti di osservazione
Qui di seguito abbiamo indicato alcuni corpi celesti e ammassi
stellari molto interessanti che abbiamo selezionato e spiegato
apposta per Lei. Nelle relative illustrazioni alla fine delle pre-
senti istruzioni troverà le informazioni necessarie su come poter
vedere gli oggetti celesti attraverso il Suo telescopio con gli
oculari forniti in dotazione in presenza di buone condizioni di
visibilità:
Luna (fig. 20)
La Luna è l’unico satellite naturale della Terra.
Orbita: circa 384.400 km dalla terra
Diametro: 3.476 km
Distanza: 384.401 km
La Luna era conosciuta già dalla preistoria. È il secondo oggetto
più luminoso nel cielo dopo il Sole. Siccome la Luna compie un
giro completo intorno alla Terra in un mese, l’angolo tra la Terra,
la Luna e il Sole cambia continuamente; ciò si vede anche dai
cicli delle fasi lunari. Il periodo di tempo che intercorre tra due
fasi successive di luna nuova è di circa 29,5 giorni (709 ore).
Costellazione ORIONE / M42 (fig. 21)
Ascensione retta: 05:32.9 (ore: minuti)
Declinazione: -05:25 (gradii : minuti)
Distanza: 1.500 anni luce
Con una distanza di circa 1500 anni luce la nebulosa di Orione è
la nebulosa diffusa più luminosa nel cielo. Visibile anche ad occhio
nudo, costituisce comunque un degno oggetto di osservazione ai
telescopi di ogni dimensione, dal più piccolo cannocchiale ai più
grandi osservatori terrestri, fino all’Hubble Space Telescope.
Si tratta della parte principale di una nuvola in realtà ben più
grossa di idrogeno e polvere che si estende per più di 10 gradi