Hermann ACQUAPLUS - COMPACT 29 SE Manuale del proprietario

Tipo
Manuale del proprietario
LIBRETTO DI ISTRUZIONI
PER I MODELLI
ACQUAPLUS 29 SE
COMPACT 29 SE
IMPORTANTE
LA PRIMA ACCENSIONE DELLA CALDAIA DEVE ESSERE ESEGUITA
DA UN TECNICO ABILITATO AI SENSI DELLA LEGGE 46/90.
Affidando le operazioni di Prima Accensione ad un Centro di Assistenza Tecnica Autorizzata
HERMANN si attiverà automaticamente la particolare ed esclusiva Garanzia Convenzionale Hermann.
Per ulteriori chiarimenti consultare il coupon che trovate nella busta documenti della caldaia.
Le condizioni della Garanzia Convenzionale Hermann non pregiudicano né invalidano i diritti previsti dalla direttiva europea
1999/44/CE attuati dalla legislazione italiana con Decreto Legislativo 02 Febbraio 2002 N° 24 di cui l'Utilizzatore è e rimane Titolare.
IL CALORE DELLA CASA
INDICE
1
Avvertenze
pag. 2
Dati tecnici
pag. 3
Istruzioni per l'Installatore
pag. 6
Istruzioni per la Regolazione
pag. 15
Istruzioni per l'Utilizzo
pag. 24
DICHIARAZIONE DEL COSTRUTTORE
Le caldaie Hermann hanno ottenuto la certificazione CE (DM 2 Aprile 1998 regolamento di attuazione art.32
Legge 10/91) e sono conformi alla Direttiva gas 90/396, alla direttive compatibilità elettromagnetica CE
89/336, alla Direttiva rendimenti CE 92/42, alla Direttiva Bassa Tensione 73/23, e rispondono ai requisiti di
rendimento minimo a carico nominale ed al 30% del carico previsti dal DPR 412/93 (regolamento di
attuazione Legge 10/91, art. 4, comma 4) e successive modifiche.
AVVERTENZE
2
Il libretto di istruzioni costituisce parte integrante ed essenziale del prodotto ed è a corredo di ogni
caldaia.
Leggere attentamente le avvertenze contenute nel libretto in quanto forniscono importanti indicazioni
riguardanti la sicurezza di Installazione, d'uso e manutenzione.
Conservare con cura il libretto per ogni ulteriore consultazione.
L'installazione deve essere effettuata in ottemperanza delle vigenti norme Nazionali e Locali, da personale
professionalmente qualificato e secondo le istruzioni del costruttore.
Per personale professionalmente qualificato s'intende quello avente specifica competenza tecnica del
settore dei componenti di impianti di riscaldamento ad uso civile e produzione acqua calda, come
previsto nella Legge N°46/90 del 05/03/90.
Le operazioni eseguibili dall'utilizzatore sono contenute ESCLUSIVAMENTE nel capitolo "ISTRUZIONI
PER L'UTILIZZO".
E' esclusa qualsiasi responsabilità contrattuale ed extracontrattuale del costruttore per i danni causati da
errori nell'installazione e nell'uso, e comunque da inosservanza delle vigenti norme Nazionali e Locali e
delle istruzioni date dal costruttore stesso.
Importante: questa caldaia serve a riscaldare acqua ad una temperatura inferiore a quella di ebollizione a
pressione atmosferica; deve essere allacciata ad un impianto di riscaldamento e/o ad una rete di distribuzione di
acqua calda compatibile alle sue prestazioni ed alla sua potenza.
Non lasciare alla portata dei bambini tutto il materiale tolto dalla caldaia (cartone, chiodi, sacchetti di
plastica, ecc.) in quanto fonti di pericolo.
Prima di effettuare qualsiasi operazione di pulizia o di manutenzione disinserire l'apparecchio dalla rete di
alimentazione elettrica agendo sull'interruttore dell'impianto e/o attraverso gli appositi organi di intercettazione.
In caso di guasto e/o di cattivo funzionamento disattivare l'apparecchio astenendosi da qualsiasi tentativo di
riparazione o di intervento diretto.
L'assistenza e la riparazione della caldaia dovrà essere effettuata solamente da personale professionalmente
qualificato, utilizzando esclusivamente ricambi originali. Il mancato rispetto di quanto sopra può compromettere
la sicurezza dell'apparecchio.
Allorché si decida di non utilizzare più l'apparecchio, si dovranno rendere innocue quelle parti che possono
causare potenziali fonti di pericolo.
Se l'apparecchio dovesse essere venduto o trasferito ad un altro proprietario o se si dovesse traslocare e
lasciare installata la caldaia, assicurarsi sempre che il libretto accompagni l'apparecchio in modo che possa
essere consultato dal nuovo proprietario e/o dall'installatore.
Dovrà essere destinata solo all'uso per il quale è stata espressamente prevista.
Ogni altro uso è da considerarsi improprio e quindi pericoloso.
E' vietata l'utilizzazione dell'apparecchio per scopi diversi da quanto specificato.
DATI TECNICI
3
CARATTERISTICHE TECNICHE
COMPACT 29 SE ACQUAPLUS 29 SE
Certificazione 0063 AR 4550 0063 AR 4550
Tipo C12-32-42-52-62 C12-32-42-52-62
Categoria II 2H3+ II 2H3+
Portata termica max (Hi) kW 31 31
Portata termica min (Hi) kW 13,2 13,2
Potenza termica max (Hi) kW 28,1 28,1
Potenza termica min (Hi) kW 11,1 11,1
Nox ponderato mg/kWh 153 153
CO misurato (a Qn) ppm 24 24
RENDIMENTO MISURATO
Rendimento nom. % 90,8 90,8
30%Pn % 88,5 88,5
DATI RISCALDAMENTO
Campo di selez. temperatura min ÷ max °C 40 ÷ 80 40 ÷ 80
Vaso espansione l 10 10
Pressione vaso espansione bar 1 1
Pressione max di esercizio bar 2,5 2,5
Temperatura max °C 90 90
DATI SANITARIO
Capacità bollitore l 50 100
Prelievo continuo T 25°C l/min 16,5 16,5
Prelievo continuo T 35°C l/min 12 12
Portata specifica (prEN625) l/min 17 21
Pressione max sanitario bar 7,5 7,5
Campo di selez. temperatura min ÷ max °C 10 ÷ 65 10 ÷ 65
CARATTERISTICHE ELETTRICHE
Tensione/frequenza V/Hz 230 V-50 Hz 230 V-50 Hz
Potenza W 150 150
Classe II II
Protezione IPX4D IPX4D
CARATTERISTICHE DIMENSIONALI
Larghezza mm 600 600
Altezza mm 850 1400
Profondità mm 600 600
Peso kg 111 144
COLLEGAMENTI
Mandata/Ritorno impianto 3/4" ¾"
Entrata/Uscita acqua sanitaria 1/2" ½"
Gas 1/2" ½"
Diam.tubo asp./scarico conc. mm 60/100 60/100
Lunghezza conc.min/max m 1-3 / 4 vert. 1-3 / 4 vert.
Diam.tubo asp./scarico sdop. mm 80 80
Lunghezza sdop. min/max m 1-14 1-14
PRESSIONE ALIMENTAZIONE GAS
G20 mbar 20 20
G30/31 mbar 30/37 30/37
CONSUMO GAS
Qmax G20 m3/h 3,27 3,27
G30 kg/h 2,25 2,25
G31 kg/h 2,4 2,4
Qmin G20 m3/h 1,62 1,62
G30 kg/h 1,04 1,04
G31 kg/h 1,02 1,02
DATI TECNICI
4
RISCALDAMENO SERVIZI
MANDATA RITORNO INGRESSO USCITA
GAS
RICIRCOLO
Modelli caldaie L (mm) H (mm) P (mm) X (mm) Y (mm) Q (mm) Z (mm)
ACQUAPLUS 29 SE 600 1400 600 168 432 292 308
COMPACT 29 SE 600 850 600 168 432 292 308
SCHEMA DI FUNZIONAMENTO CALDAIA MOD. "ACQUAPLUS"
LEGENDA:
1- Valvola gas.
2- Vaso idrico.
3- Valvola sicurezza 8 bar.
4- Elettrovalvola riempimento.
5- Rubinetto scarico impianto.
6- Valvola sfogo aria.
7- Bruciatore.
8- Scambiatore primario.
9- Convogliatore fumi.
10- Ventilatore.
11- Sonda pressostato fumi.
12- Termostato sicurezza acqua.
13- Vaso espansione.
14- Valvola sicurezza circ. riscald. 3 bar.
15- Pressostato mancanza acqua.
16- By pass impianto.
17- Valvola deviatrice motorizzata.
18- Circolatore.
19- Bulbo sanitario.
20- Bollitore.
21- Rubinetto scarico bollitore.
Attenzione: questo schema ha carattere
solamente FUNZIONALE. Per la
realizzazione degli allacciamenti idraulici
utilizzare ESCLUSIVAMENTE la dima di
fissaggio o il disegno contenuto nel
paragrafo "Installazione".
DATI TECNICI
5
RISCALDAMENTO SERVIZI
MANDATA RITORNO INGRESSO USCITA
GAS
RICIRCOLO
SCHEMA DI FUNZIONAMENTO
CALDAIA MOD. "COMPACT"
LEGENDA:
1- Valvola gas.
2- Valvola sicurezza 8 bar.
3- Circolatore.
4- Valvola sfogo aria.
5- Bruciatore.
6- Scambiatore primario.
7- Convogliatore fumi.
8- Ventilatore.
9- Sonda pressostato fumi.
10- Termostato sicurezza acqua.
11- Pressostato mancanza acqua.
12- Valvola deviatrice motorizzata.
13- By pass impianto.
14- Elettrovalvola riempimento.
15- Valvola sicurezza circ.
riscald. 3 bar.
16- Bulbo sanitario.
17- Vaso idrico.
18- Rubinetto scarico bollitore.
19- Bollitore.
20- Rubinetto scarico impianto.
21- Vaso espansione.
PREVALENZA DISPONIBILE ALL'IMPIANTO
Attenzione: questo schema ha carattere solamente FUNZIONALE.
Per la realizzazione degli allacciamenti idraulici utilizzare
ESCLUSIVAMENTE la dima di fissaggio o il disegno contenuto nel
paragrafo "Installazione".
INSTALLAZIONE
6
ISTRUZIONI
PER
L'INSTALLAZIONE
LEGGI E NORME DI SICUREZZA PER IL PERSONALE ADDETTO
ALL’INSTALLAZIONE DI CALDAIE
D. Lgs. 19/09/94, n° 626 “Attuazione delle direttive 89/391/CEE; 89/655/CEE, 90/296/CEE, 90/934/CEE,
90/679/CEE, riguardanti il miglioramento della sicurezza e della salute dei lavoratori sul luogo di lavoro”
D. Lgs, 04/12/1992, n° 475 “Attuazione della direttiva 89/686/CEE del Consiglio del 21 dicembre 1989, in
materia di ravvicinamento delle legislazioni degli stati membri relative ai dispositivi di protezione individuale
Durante le operazioni di movimentazione, installazione e manutenzione delle caldaie, fare
attenzione alle parti metalliche, per evitare la possibilità di lesioni personali quali tagli e
abrasioni.
Utilizzate i guanti nelle operazioni suddette.
INSTALLAZIONE
7
LEGGI E NORME DI RIFERIMENTO PER L'INSTALLAZIONE DELLE CALDAIE
Legge 05-03-90 n°46 "Norme per la sicurezza degli impianti".
D.P.R. 06-12-91 n°447 "Regolamento di attuazione della Legge 5 Marzo 1990, n°46 in materia di sicurezza
degli impianti".
Legge 09-01-91 n°10 "Norme per l'attuazione del piano energetico nazionale in materia di uso razionale
dell'energia, di risparmio energetico e di sviluppo delle fonti rinnovabili di energia".
D.P.R. 26-08-93 n°412 "Regolamento recante norme per la progettazione, l'installazione e la manutenzione
degli impianti termici degli edifici ai fini del contenimento dei consumi di energia, in
attuazione dell'art.4, comma 4 della Legge 9 Gennaio 1991 n°10".
ALLEGATO G D.P.R. 26-08-93 n°412 "Libretto di impianto".
Norma di installazione UNICIG 7129/01 "Impianti a gas per uso domestico alimentati da rete di distribuzione".
Norma di installazione UNICIG 7131/99 "Impianti a gas di petrolio liquefatti per uso domestico non alimentati
da reti di distribuzione".
Norma per impianti elettrici CEI 64-8.
Decreto Ministeriale 12/04/96 "Approvazione della regola termica di prevenzione incendi per la
progettazione, la costruzione e l'esercizio degli impianti termici
alimentati da combustibili gassosi".
POSIZIONAMENTO DELLA CALDAIA
LOCALE CALDAIA
Avendo una potenza termica del focolare inferiore a 35 kw (circa 30000 Kcal/h), non si richiedono per il locale
d'installazione particolari caratteristiche. In sintesi, devono essere rispettate tutte le buone norme di installazione
atte a garantire un funzionamento sicuro e regolare.
Importante: Due apparecchi adibiti allo stesso uso nel medesimo locale o in locali direttamente comunicanti, per
una portata termica complessiva maggiore di 35 kW, costituiscono centrale termica e sono soggetti alle disposizioni
del DM 12/04/96.
- La potenzialità di più apparecchi adibiti ad uso diverso (ad es. cottura e riscaldamento), installati all’interno di una
singola unità immobiliare adibita ad uso abitativo, non deve essere sommata.
- La presenza di altri apparecchi (es. un piano cottura) può richiedere la realizzazione di aperture per
ventilazione/aerazione supplementari o la maggiorazione di quelle esistenti, in conformità alle Norme e Leggi
Nazionali e Locali in vigore.
INSTALLAZIONI IN LOCALI DOVE LA TEMPERATURA AMBIENTE PUO' RAGGIUNGERE 0°C.
La caldaia è omologata per gli interni, e deve essere in ogni caso completamente protetta per mezzo di
un'adeguata copertura che la salvaguardi da ogni agente atmosferico.
Nel caso in cui la temperatura ambiente possa raggiungere 0°C, è opportuno proteggere il circuito di riscaldamento
introducendo nello stesso un liquido anticongelante e vedere paragrafo riempimento dell'impianto.
INSTALLAZIONE
8
Per l'installazione procedere come segue:
Tenuto conto dell'ingombro della caldaia fissare la dima (vedi figura sotto) con due tasselli ad espansione a
gancio;
Predisporre le tubazioni dell'impianto mandata-ritorno, acqua fredda, acqua calda e gas, collegamenti elettrici
come riportato sulla dima di montaggio;
Rimuovere quindi la dima;
N.B.: La dima di montaggio serve solo per predisporre gli attacchi: quindi può essere riutilizzata.
Avvertenza importante è quella di togliere i tappi di plastica posti a protezione delle tubazioni della caldaia.
DIMA CALDAIA MOD. "ACQUAPLUS"
DIMA CALDAIA MOD. "COMPACT"
Per il posizionamento del foro di scarico vedere il disegno a pagina 13.
ACCESSO AI COLLEGAMENTI
Per accedere alla zona dei collegamenti rimuovere la parte "A" del mantello superiore come riportato in figura.:
INSTALLAZIONE
9
SYSTEM WILO
ALLACCIAMENTI IDRAULICI
IMPIANTO DI RISCALDAMENTO
Accertarsi che la pressione idraulica misurata dopo la valvola di riduzione non sia superiore alla pressione di
esercizio riportata nella targa del componente (caldaia, boiler, ecc.).
Poiché durante il funzionamento l'acqua contenuta nell'impianto di riscaldamento aumenta di pressione, accertarsi
che il suo valore massimo non superi la pressione idraulica massima di targa del componente.
Collegare gli scarichi di sicurezza della caldaia e (se presente) del bollitore ad un imbuto di scarico.
Se non collegate a scarico, le valvole di sicurezza, quando dovessero intervenire, allagherebbero il locale e di
questo non si renderebbe responsabile il costruttore della caldaia.
Assicurarsi che le tubazioni dell'impianto idrico e di riscaldamento non siano usate come presa di terra
dell'impianto elettrico. Non sono assolutamente idonee a questo uso.
ALIMENTAZIONE ACQUA SANITARIA
La pressione nella rete di alimentazione deve essere da 1 a 6 bar (nel caso di pressioni superiori installare un
riduttore). La durezza dell'acqua di alimentazione condiziona la frequenza della pulizia del serpentino di scambio.
L'opportunità di installare adeguate apparecchiature per il trattamento dell'acqua va esaminato in base alle
caratteristiche dell'acqua stessa.
RIEMPIMENTO DELL'IMPIANTO
Effettuati tutti i collegamenti dell'impianto si può procedere
al riempimento del circuito. Tale operazione deve essere
effettuata con cautela rispettando le seguenti fasi:
Aprire le valvole di sfogo dei radiatori;
Ruotare il selettore (part.2 figura a pag.26) in posizione
Estate ( );
Ruotare la vite (part.A in figura) accertandosi che le
eventuali valvole di sfogo aria automatiche, installate
sull'impianto, funzionino regolarmente; è possibile
eseguire questa operazione tenendo premuto il pulsante
B (vedi figura);
Chiudere le valvole di sfogo dei radiatori non appena
esce acqua;
Controllare attraverso il manometro che la pressione
raggiunga il valore di 1,5 bar;
Chiudere il rubinetto di carico e quindi sfogare
nuovamente l'aria attraverso le valvole di sfiato dei
radiatori.
In caso di installazione della caldaia in locali dove la temperatura ambiente può scendere al di sotto dello
0°C., si consiglia di riempire l'impianto con soluzione antigelo.
CONSIGLI E SUGGERIMENTI PER EVITARE VIBRAZIONI E RUMORI NEGLI IMPIANTI
Evitare l'impiego di tubazioni con diametri ridotti;
Evitare l'impiego di gomiti a piccolo raggio e riduzioni di sezioni importanti;
Si raccomanda un lavaggio a caldo dell'impianto a scopo di eliminare le impurità provenienti dalle tubazioni e
dai radiatori (in particolare oli e grassi) che rischierebbero di danneggiare il circolatore.
INSTALLAZIONE
10
ALLACCIAMENTO GAS
L’installazione della caldaia deve essere eseguita da personale professionalmente abilitato, come previsto dalla
legge 46/90, poiché una errata installazione può causare danni a persone, animali o cose, nei confronti dei quali il
costruttore non può essere considerato responsabile.
Effettuare le seguenti verifiche:
a) effettuare la pulizia di tutte le tubazioni dell’impianto di adduzione del gas onde evitare eventuali residui che
potrebbero compromettere il buon funzionamento della caldaia;
b) che la linea di adduzione e la rampa gas siano conformi alle norme e prescrizioni vigenti (Norme UNI-CIG
7129/01 e 7131/99 - D.M. 12/04/96);
c) il controllo della tenuta interna ed esterna dell’impianto e delle connessioni gas ;
d) la tubazione di alimentazione deve avere una sezione superiore o uguale a quella della caldaia ;
e) controllare che il gas distribuito sia corrispondente a quello per cui la caldaia è stata regolata;
altrimenti far modificare da personale professionalmente qualificato per l'adattamento all'altro gas;
f) che a monte dell'apparecchio sia installato un rubinetto di intercettazione.
Aprire il rubinetto del contatore e spurgare l’aria contenuta nel complesso dell’impianto tubazioni apparecchi,
procedendo successivamente apparecchio per apparecchio.
N.B.: Con funzionamento a GPL è assolutamente necessaria l’installazione di un riduttore di pressione a
monte della caldaia.
ALLACCIAMENTI ELETTRICI CALDAIA
L'apparecchio è predisposto con cavo di alimentazione e cavo per il termostato ambiente.
Il cavo di alimentazione deve essere allacciato ad una rete di 230V-50Hz rispettando le polarità L-N (fase e
neutro) ed il collegamento di terra.
IMPORTANTE: METTERE A MONTE DELL'APPARECCHIO UN INTERRUTTORE BIPOLARE.
L'interruttore bipolare deve avere una distanza fra i contatti di apertura di almeno 3 mm. Per l'alimentazione
generale dell'apparecchio dalla rete elettrica, non è consentito l'uso di adattatori, prese multiple e prolunghe.
In caso di sostituzione del cavo di alimentazione utilizzare uno dei seguenti tipi di cavo: H05VVF oppure H05-
VVH2-F. E' obbligatorio il collegamento con la messa a terra secondo le vigenti norme CEI.
La sicurezza elettrica dell'apparecchio è raggiunta soltanto quando lo stesso è correttamente collegato ad
un'efficace impianto di messa a terra, eseguito come previsto dalle vigenti norme di sicurezza.
Far verificare da personale abilitato che l'impianto elettrico sia adeguato alla potenza massima assorbita
dall'apparecchio, indicata in targa, accertando in particolare che la sezione dei cavi dell'impianto sia idonea alla
potenza assorbita dall'apparecchio.
N.B.: la HERMANN S.r.l. declina ogni responsabilità per danni a persone, animali o cose derivate dal mancato
collegamento della messa a terra della caldaia e della inosservanza delle norme.
INSTALLAZIONE
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INDICAZIONI GENERALI PER L'INSTALLAZIONE
DEI CANALI D'ASPIRAZIONE E SCARICO
Al fine di garantire la funzionalità e l'efficienza
dell'apparecchio si deve prevedere per i canali d'aspirazione
e scarico, per i tratti orizzontali, una pendenza tra il 2% ed il
5% verso il basso e dall'apparecchio verso l'esterno. I
sistemi d'aspirazione e scarico, laddove le norme vigenti non
lo prevedano, devono essere protetti con accessori e
dispositivi che impediscano la penetrazione degli agenti
atmosferici.
ALLACCIAMENTI AL CAMINO
Seguire attentamente le indicazioni date dalle norme vigenti: UNI-CIG 7129/01 e 7131/99, DPR 26/08/93 n°412 e
successive modifiche.
Indicazioni per il collegamento del canale da fumo alla canna
fumaria:
Non sporgere con il tubo di scarico all’interno della
canna fumaria, ma arrestarsi prima della faccia interna di
quest’ultima.
Il tubo di scarico deve essere perpendicolare con la
parete interna opposta del camino o della canna fumaria
(vedi figura).
CANNA FUMARIA
O CAMINO
NO
SI
INSTALLAZIONE
12
Nei casi di scarico a parete devono essere rispettate le posizioni riportate nel disegno e nella tabella seguente:
Posizionamento dei terminali per apparecchi a tiraggio forzato in funzione della loro portata termica
Posizionamento
del terminale
Distanze Apparecchi
da 4 a 7 kW
mm
min.
Apparecchi
oltre 7 fino a 16 kW
mm
min.
Apparecchi
oltre 16 fino a 35 kW
mm
min.
Sotto finestra A300 500 600
Sotto apertura di aerazione B300 500 600
Sotto gronda C300 300 300
Sotto balcone ** D300 300 300
Da una finestra adiacente E400 400 400
Da una apertura di aerazione
adiacente
F600 600 600
Da tubazioni o scarichi verticali od
orizzontali ***
G300 300 300
Da un angolo dell'edificio H300 300 300
Da una rientranza dell'edificio I300 300 300
Dal suolo o da altro piano di calpestio L40015002500
Fra due terminali in verticale M500 1000 1500
Fra due terminali in orizzontale N500 800 1000
Da una superficie frontale prospiciente
senza aperture o terminali entro un
raggio di 3 m dallo sbocco dei fumi
O1500 1800 2000
Idem, ma con aperture o terminali
entro un raggio di 3 m dallo sbocco dei
fumi
P2500 2800 3000
* Gli apparecchi di portata termica minore di 4 Kw non sono obbligatoriamente soggetti a limitazioni per
quel che riguarda il posizionamento dei terminali, fatta eccezione per i punti O e P.
** I terminali sotto un balcone praticabile devono essere collocati in posizione tale che il percorso totale dei
fumi, dal punto di uscita dal terminale al loro sbocco dal perimetro esterno del balcone, compresa l'altezza
della eventuale balaustra di protezione, non sia inferiore a 2000 mm.
*** Nella collocazione dei terminali dovranno essere adottate distanze non minori di 500 mm. per la
vicinanza di materiali sensibili all'azione dei prodotti della combustione (ad esempio, gronde e pluviali in
materiale plastico, sporti in legname ecc.) a meno di non adottare adeguate misure schermanti nei riguardi
di detti materiali.
I terminali devono essere in questo caso costruiti in modo che il flusso dei prodotti della
combustione sia il più possibile ascensionale ed opportunamente schermato agli effetti della
temperatura.
Posizionamento dei terminali di scarico
INSTALLAZIONE
13
TIPOLOGIE DI SCARICO
Ogni curva coassiale supplementare
equivale ad un tratto lineare la cui
lunghezza é:
curva 90°=1m; curva 45°=0,5m
INSTALLAZIONE
14
Ogni curva coassiale supplementare
equivale ad un tratto lineare la cui
lunghezza é:
curva 90°=1m; curva 45°=0,5m
Ogni curva supplementare per
sistema sdoppiato equivale ad un
tratto lineare la cui lunghezza é:
curva 90°=0,5m; curva 45°=0,25m
REGOLAZIONE E MANUTENZIONE
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ISTRUZIONI
PER
LA REGOLAZIONE E
MANUTENZIONE
ATTENZIONE:
Prima di accendere la caldaia, verificare che il circolatore non sia bloccato a causa
dell’inattività: svitare il tappo al centro della calotta per accedere all’albero del rotore, e
far ruotare manualmente quest’ultimo mediante un giravite o altro utensile adatto.
Durante la prima accensione, è necessario far funzionare il bruciatore per 30 minuti
prima di procedere al controllo della combustione, perché i vapori dei residui di
fabbricazione potrebbero falsare i valori misurati.
REGOLAZIONE E MANUTENZIONE
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ACCESSO AI DISPOSITIVI DI REGOLAZIONE
I dispositivi di regolazione si trovano sul retro del cruscotto comandi , per accedervi agire come segue :
Svitare (1) i tappi di chiusura (A) con l'ausilio di un utensile portando il taglio di riferimento in posizione orizzontale;
estrarre (2) i tappi dalla propria sede.
Tirare verso l'esterno (3) il frontale di lamiera della caldaia agendo sui passacavi di plastica (B); a questo punto
sollevare (4) il frontale caldaia fino ad estrarlo del tutto dalla propria sede.
Svitare (5) le 4 ghiere filettate di alluminio (C) e successivamente sfilare (6) il cruscotto comandi (D) mantenendolo
parallelo alla caldaia (senza ruotarlo); una volta uscito dalla propria sede ruotarlo (7) fino a portarlo in posizione
orizzontale; inserire (8) i ganci (E) nelle apposite asole situe sul telaio caldaia (F).
Procedere ora alla regolazioni caldaia.
Una volta eseguite le regolazioni seguire le operazioni in senso inverso.
SEZIONE GAS
CONTROLLI PRELIMINARI E REGOLAZIONE
La caldaia esce dalla fabbrica già tarata e collaudata per il tipo di gas per
cui viene richiesta, è comunque opportuno verificare che il tipo di gas e
le pressioni al bruciatore siano corretti. In caso contrario seguire le
procedure descritte in questa sezione.
Per eseguire il controllo delle pressioni al bruciatore, inserire le sonde
del manometro nelle prese di pressione disponibili sulla valvola gas (vedi
figura).
Controllare tramite l’apposita presa (part. 2 in figura), che la
pressione e la portata del gas all’ingresso siano sufficienti a
garantire il corretto funzionamento dell’apparecchio. La misura
deve essere effettuata a bruciatore acceso.
REGOLAZIONE POTENZA MASSIMA E MINIMA
PRODUZIONE ACQUA SANITARIA
Posizionare il selettore Estate/Inverno in posizione Estate ( );
impostare la temperatura dell’acqua calda al valore Max;
872_R00
1BA
C
24
3
PRESE di PRESSIONE:
1 = Uscita gas
2 = Ingresso gas
3 = Presa “Vent”
REGOLAZIONE E MANUTENZIONE
17
allentare (2-3 giri) la vite della presa pressione in uscita [1] della valvola gas ed inserirvi la sonda del
manometro. Scollegare dalla presa “Vent” [3] il tubo in silicone che proviene dalla camera stagna;
— attivare la caldaia alla potenza MAX (non in modulazione) aprendo un rubinetto dell’acqua calda alla massima
portata (almeno 10 l/min - se necessario aprire più rubinetti) ed attendere la stabilizzazione della pressione
(almeno 20 secondi);
— verificare che la pressione misurata corrisponda al valore MAX riportato nella tabella “POTENZE-PRESSIONI”
(vedere pagine successive);
estrarre uno dei connettori [4] che alimentano la bobina di modulazione; verificare che la pressione corrisponda
al valore MIN riportato nella tabella “POTENZE-PRESSIONI”, quindi reinserire il connettore;
nel caso sia necessaria una correzione della regolazione, facendo riferimento alla figura, operare come segue:
togliere il cappuccio di protezione [C];
regolare la pressione MAX agendo sul dado grande [B] (8 mm). Ruotando in senso orario la pressione
aumenta, in senso antiorario diminuisce;
estrarre nuovamente uno dei connettori [4] e regolare la pressione MIN agendo sul dado piccolo [A] (5
mm) facendo attenzione a non muovere contemporaneamente il dado grande [B]. Ruotando in senso
orario la pressione aumenta, in senso antiorario diminuisce;
reinserire il connettore [4] e verificare che la pressione MAX non sia variata;
rimontare il cappuccio [C];
Importante: SIGILLARE L’ORGANO DI REGOLAZIONE DELLA VALVOLA GAS DOPO OGNI TARATURA.
reinserire il tubo nella presa “Vent” [3] della valvola gas. ATTENZIONE: dopo l’inserimento del tubo nella presa
“VENT” il valore rilevato dal manometro potrebbe diminuire a causa della compensazione di pressione. Questo
fenomeno è normale e non implica nessuna variazione della regolazione.
avvitate la vite della presa pressione in uscita [1] e verificate l’assenza di fughe di gas.
REGOLAZIONE LENTA ACCENSIONE
Per eseguire la regolazione della lenta accensione procedere come segue:
Togliere tensione alla caldaia.
Ruotare il cruscotto come descritto nel paragrafo "ACCESSO AI DISPOSITIVI DI REGOLAZIONE" a pagina 16.
Togliere tensione alla caldaia.
Portare il trimmer R.R. (vedi fig.sottostante) in posizione "0" (ruotandolo in senso antiorario) utilizzando un
cacciavite. In questa condizione si hanno a disposizione 20 sec. per la regolazione (dopo avere alimentato
elettricamente la caldaia).
Alimentare elettricamente la caldaia ed aprire un rubinetto dell'acqua calda, il bruciatore si accenderà potendo
quindi controllare la pressione di lenta accensione. In caso i valori rilevati siano diversi da : MET.= 3 mbar (30
mm c.a.) G.P.L.= 8 mbar (80 mm c.a.), ruotare il potenziometro R.L.A. (in senso orario per aumentare la
pressione ed in senso antiorario per diminuirla) fino al raggiungimento del valore corretto. Se i 20 sec. non
fossero sufficienti chiudere e riaprire il rubinetto dell'acqua calda per azzerare il conteggio.
REGOLAZIONE E MANUTENZIONE
18
REGOLAZIONE POTENZA RISCALDAMENTO
La potenzialità massima del riscaldamento deve essere regolata in base alla necessità dell'impianto (definita nel
progetto). I valori di pressione gas corrispondenti alle varie potenzialità sono riportati nella tabella "POTENZA
PRESSIONE". Per procedere alla regolazione della pressione del gas al bruciatore agire come segue facendo
riferimento alla figura:
Ruotare il cruscotto come descritto nel paragrafo "ACCESSO AI DISPOSITIVI DI REGOLAZIONE" a pagina
16.
Posizionare il selettore Estate/Inverno in posizione Inverno e regolare l'eventuale termostato ambiente ad una
temperatura superiore a quella presente.
Accendere il bruciatore e controllare il valore della pressione massima del gas mediante il manometro.
Togliere il tappo di protezione dei trimmer di regolazione (part.1 in fig. pag. 17).
Regolare la pressione ruotando il potenziometro R.R. (part.3 in fig. pag. 17 ) fino al raggiungimento del valore
richiesto.
Riposizionare il tappo di protezione dei trimmer.
Riportare il cruscotto nella posizione di chiusura.
TABELLA POTENZA PRESSIONE
POTENZA TERMICA METANO G20 BUTANO G30 PROPANO G31
kW kcal/h mbar mmH2O mbar mmH2O mbar mmH2O
MIN. 11.5 9890 2 20.4 5 51 7 71.5
12 10320 2.3 23.5 5.3 54 7.3 74.5
13 11180 2.8 28.5 5.9 60 7.8 79.5
14 12040 3.2 32.5 771.5 9 92
15 12900 3.7 38 8 81.5 10.3 105
16 13760 4.3 44 9.2 94 11.7 119
17 14620 4.8 49 10.4 106 13.1 133.5
18 15480 5.4 55 11.4 116 14.5 148
19 16340 6 61.2 12.7 129.5 16 163
20 17200 6.3 64 13.7 140 17.4 177.5
21 18060 6.9 70.5 15 153 19.1 195
22 18920 7.6 77.5 16.4 167 20.8 212
23 19780 8.2 83.5 17.7 180.5 22.6 230.5
24 20640 8.9 91 19.4 198 24.6 251
25 21500 9.6 98 20.8 212 26.5 270
26 22360 10.4 106 22.5 229.5 28.6 292
27 23220 11.1 113 24.2 247 30.7 313
28 24080 11.9 121.5 25.8 263 32.8 334.5
MAX. 28.5 24510 12.7 130 27.5 280.5 35 357
ADATTAMENTO ALL'USO DI ALTRI GAS
ATTENZIONE: le operazioni descritte di seguito devono essere eseguite solo da personale
professionalmente qualificato.
Consultare il costruttore per la fornitura di ugelli di cambio del gas.
TRASFORMAZIONE DA GAS METANO A GPL
N.B.: Con funzionamento a GPL è assolutamente necessaria l’installazione di un riduttore di pressione a
monte della caldaia.
1. Togliere la chiusura della camera stagna, smontare il tubo che collega la valvola gas con la rampa porta ugelli.
2. Togliere la rampa e sostituire gli ugelli con quelli adatti per il G.P.L. utilizzando una chiave da 7 mm. (vedi fig.
pag 19). Rimontare quindi la rampa ed il tubo, sostituendo la guarnizione.
3. Aprire il cruscotto ed inserire il JP1 sulla scheda di gestione (vedi figura).
4. Verificare che la pressione a monte della caldaia sia: Butano = min.25 - max.35 mbar o Propano = min.25 -
max.37 mbar., controllare che non vi siano perdite di gas.
5. Ripetere le regolazioni di Potenza Max. e Min. Sanitario, Pressione Lenta Accensione e Potenza
Riscaldamento, seguendo attentamente le istruzioni descritte nelle pagine precedenti.
TRASFORMAZIONE DA GAS GPL A METANO
1. Togliere la chiusura della camera stagna, smontare il tubo che collega la valvola gas con la rampa porta ugelli.
2. Togliere la rampa e sostituire gli ugelli con quelli adatti per il Metano utilizzando una chiave da 7 mm (vedi
fig,). Rimontare quindi la rampa ed il tubo, sostituendo la guarnizione.
REGOLAZIONE E MANUTENZIONE
19
3. Aprire il cruscotto e togliere il JP1 sulla scheda di gestione (vedi figura).
4. Verificare che la pressione a monte della caldaia sia: Metano min.17-max.25 mbar, e controllare che non vi
siano perdite di gas.
5. Ripetere le regolazioni di Potenza Max. e Min. Sanitario, Pressione Lenta Accensione e Potenza
Riscaldamento, seguendo attentamente le istruzioni descritte nelle pagine precedenti.
ESPLOSO BRUCIATORE SCHEDA DI GESTIONE
TABELLA UGELLI
MODELLO Q.tà UGELLI Ø UGELLI METANO
1/100 mm
Ø UGELLI G.P.L.
1/100 mm
COMPACT E ACQUAPLUS 15 120 75
SEZIONE IDRAULICA
ESCLUSIONE BY-PASS AUTOMATICO
Tutti i modelli della gamma HERMANN sono dotati di serie di By-Pass automatico. In condizione di apertura totale
(es. con tutte le valvole di zona chiuse) il By-Pass garantisce una portata di 450 l/h sufficienti per il normale
funzionamento della caldaia, cioè senza fare intervenire i dispositivi di sicurezza.
E' comunque possibile, in caso di necessità, escludere il By-Pass procedendo come segue:
Portare il selettore Estate/Inverno in posizione "0".
Aprire la caldaia come descritto nel paragrafo "ACCESSO AI DISPOSITIVI DI REGOLAZIONE" a pagina 16.
Ruotare la vite posta sul By-Pass (vedi figura sotto) dalla posizione "A" (aperto) alla posizione "C" (chiuso). Nel
caso in cui la rotazione risulti difficoltosa abbassare leggermente la pressione dell'impianto.
Richiudere e riavviare la caldaia.
SYSTEM WILO AC
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Hermann ACQUAPLUS - COMPACT 29 SE Manuale del proprietario

Tipo
Manuale del proprietario