WIKA APA tag:model:APA10 tag:model:APW tag:model:APW10 Istruzioni per l'uso

Tipo
Istruzioni per l'uso
MANUALE DI ISTRUZIONI
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PRESSOSTATI ASSOLUTI
Tutti i dati, le affermazioni e le raccomandazioni fornite con questo manuale sono basate su informazioni da noi ritenute attendibili.
Poiché le condizioni di impiego effettivo sono al di fuori del nostro controllo, i nostri prodotti sono venduti sotto la condizione che
sia lo stesso utilizzatore a valutare tali condizioni prima di adottare le nostre raccomandazioni per lo scopo o l’uso da lui previsto.
Il presente documento è di proprietà della ALEXANDER WIEGAND SE &Co e non può essere riprodotto in nessun modo, né usato
per scopi diversi da quelli per i quali viene fornito.
STAGNI E A SICUREZZA INTRINSECA: SERIE APW
Modelli APWH, APWL
Modelli APAH, APAL
A attacco pressione
B ingresso cavi
PESO 5,5 kg
(dimensioni in mm)
A attacco vuoto
B ingresso cavi
PESO 6,5 kg
(dimensioni in mm)
Modelli APW10
Modelli APA10
A attacco pressione
B ingresso cavi
PESO 8,2 kg
(dimensioni in mm)
A attacco vuoto
B ingresso cavi
PESO 10 kg
(dimensioni in mm)
Per il montaggio usare quattro viti M6.
NOTA: Dimensioni e pesi impegnativi vengono rilasciati su disegni certificati.
ATTENZIONE
Prima di installare, utilizzare o manutenere lo strumento è necessario leggere e comprendere quanto riportato
nell’allegato Manuale di istruzioni.
L’installazione e la manutenzione dello strumento devono essere eseguite solo da personale qualificato.
L’INSTALLAZIONE DEVE ESSERE ESEGUITA SOLO DOPO AVER VERIFICATO LA CONGRUITÀ DELLE
CARATTERISTICHE DELLO STRUMENTO CON I REQUISITI DELL’IMPIANTO E DEL PROCESSO.
Le caratteristiche funzionali dello strumento ed il suo grado di protezione sono riportate sulla targa di identificazione
fissata alla custodia.
ISTRUZIONI DI SICUREZZA PER IMPIEGO IN ATMOSFERE PERICOLOSE.
RACCOMANDAZIONI PER L’IMPIEGO SICURO DEL PRESSOSTATO.
DOCUMENTO CORRELATO
a documento autenticato con certificato
N° IECEx INE 13.0090X
N° IECEx INE 13.0096X
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1 AVVERTENZE
1.1 PREMESSA
Le serie APW e APA sono state progettate per
applicazioni in cui è richiesto che i valori di intervento
siano riferiti allo zero assoluto e non alla pressione
atmosferica (vedere fig.1)
Fig.1 - Definizione di pressione
1.2 SCELTA DEL CAMPO
La scelta di una serie o di un modello poco adatto, come
pure una installazione errata, conducono a un
funzionmento imperfetto e abbreviano la durata dello
strumento. Non seguire le indicazioni di questo manuale
può causare danni allo strumento, all’ambiente e alle
persone
1.3 SOVRACCARICHI AMMESSI
Possono essere saltuariamente sopportate pressioni
eccedenti il campo, purché stiano entro i limiti precisati
nelle caratteristiche dello strumento stesso (pressione di
prova). Pressioni continue eccedenti il campo possono
essere applicate allo strumento, purché chiaramente
dichiarate nelle caratteristiche dello strumento. I valori di
corrente e tensione precisati nelle specifiche tecniche e
sulla targa non devono essere superati. Sovraccarichi
momentanei (transitori) possono avere effetti distruttivi
sull’interruttore.
1.4 VIBRAZIONI MECCANICHE
Possono in genere portare all’usura di alcune parti dello
strumento o provocare falsi interventi. E’ pertanto
consigliabile installare lo strumento in assenza di
vibrazioni. In caso di impossibilità è bene usare
accorgimenti tendenti ad attenuarne gli effetti (supporti
elastici, installazione con piolino del microinterruttore
disposto ortogonalmente al piano di vibrazione, ecc.).
1.5 TEMPERATURE
Per effetto della temperatura, sia ambiente che del fluido
di processo, la temperatura dello strumento potrebbe
eccedere dai limiti ammessi (normalmente da -40°C a +
60°C). In tale caso usare opportuni accorgimenti
(protezione contro le radiazioni di calore, separatori di
fluido, sifoni di raffreddamento, armadi riscaldati) atti a
limitarne il valore. Il fluido di processo o sue impurità non
devono comunque solidificare nelle camere dello
strumento.
2 PRINCIPIO DI FUNZIONAMENTO
La pressione di processo, agendo sull’elemento sensibile
a membrana, che ha come pressione di riferimento il
vuoto assoluto, ne determina la deformazione elastica
che viene impiegata per mettere in azione uno o due
microinterruttori elettrici posizionati su valori di intervento
prefissati. I microinterruttori sono del tipo a scatto rapido
con riarmo automatico. Quando la pressione si scosta dal
valore di intervento ritornando verso i valori normali,
avviene il riarmo. Il loro scarto differenziale (differenza tra
il valore di intervento e il valore di ripristino) può essere
fisso oppure regolabile (lettera R del codice contatti).
3 CODICI MODELLO
Vedere Allegato 1
4 TARGA D’IDENTIFICAZIONE E CONTRASSEGNI
Lo strumento è dotato di una targa metallica portante tutte
le sue caratteristiche funzionali e, nel caso di esecuzione
a prova di esplosione o a sicurezza intrinseca i
contrassegni previsti dalle norme IEC/EN60079-0. La
Fig.2 riporta la targa montata sugli strumenti a prova di
esplosione.
Fig. 2 - Targa strumenti a prova di esplosione
1 Organismo notificato che ha emesso il certificato di tipo e
numero del certificato stesso.
2 Marcatura CE e numero di identificazione dell’organismo
notificato responsabile della sorveglianza sulla produzione.
3 Classificazione dell’apparecchiatura come stabilito dalla
direttiva ATEX 2014/34/EU.
4 Modo di protezione e limiti di temperatura ambiente di
funzionamento.
La seguente tabella definisce la relazione fra le zone
pericolose, le categorie definite dalla direttiva ATEX ed
EPL indicato nelle targhe.
Zona
Categorie in
accordo alla
direttiva 2014/34/EU
EPL
Gas o vapore
Zona 0 1G Ga
Gas o vapore
Zona 1 2G oppure 1G Gb o Ga
Gas o vapore
Zona 2 3G, 2G oppure 1G Gc, Gb o Ga
Polvere Zona 20
1D Da
Polvere Zona 21
2D oppure 1D Db o Da
Polvere Zona 22
3D, 2D oppure 1D Dc, Db o Da
5 REGOLAZIONE DEL PUNTO DI INTERVENTO
Ogni microinterruttore è indipendente e può essere
regolato mediante una vite (di regolazione) in modo da
scattare quando la pressione raggiunge (in aumento o in
diminuzione) il valore desiderato (punto di intervento).
Lo strumento viene normalmente fornito con taratura sul
valore del campo più vicino allo zero (taratura di
fabbrica). Lo strumento è dotato di una targa adesiva
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prevista per riportare il valore di taratura del punto di
intervento. Con taratura di fabbrica i valori non sono
indicati sulla targa in quanto provvisori e da modificarsi
con i valori definitivi. Prima della sua installazione lo
strumento deve essere tarato e i valori di taratura
definitivi scritti sulla targa adesiva.
Se lo strumento è stato espressamente ordinato con
taratura specifica, è buona norma controllare, prima
della sua installazione, i valori di taratura scritti sulla targa
adesiva.
La posizione delle viti di regolazione è illustrata nella
figura 3.
Fig. 3 - Connessioni elettriche e viti di regolazione
1 - Vite di regolazione punto di intervento micro 2
2 - Vite di regolazione punto di intervento micro 1
3 - Morsettiera
4 - Piastrina di identificazione connessioni elettriche
Circuito elettrico del microinterruttore: Stato dei contatti ad
inizio campo
Designazione dei contatti:
C - comune
NA - Normalmente aperto
NC - Normalmente chiuso
L’effetto del senso di rotazione delle viti di regolazione è
descritto sulla targa adesiva.
6 TARATURA DEL PUNTO DI INTERVENTO
Per procedere alla taratura e periodicamente alla verifica
funzionale dello strumento è necessario disporre di un
opportuno circuito di taratura (fig. 4) e di una adeguata
sorgente di pressione. Lo strumento campione deve
avere un campo di misura approssimativamente uguale o
di poco superiore al campo del pressostato, e deve
essere di precisione congruente alla precisione con cui si
desidera tarare il punto di intervento.
Fig. 4 - Circuito di taratura
PS - Pressostato
CA - Manometro campione
V1 - Valvola di ammissione
V2 - Valvola di scarico
P - Sorgente di pressione Assoluta
6.1 OPERAZIONI PRELIMINARI
6.1.1 Pressostati stagni (Serie APW)
Togliere il dispositivo di blocco fissato sul fianco della
custodia dello strumento (fig. 5) e la piastra di accesso
alle viti di regolazione. Togliere il coperchio ruotando in
senso antiorario.
Fig 5 Dispositivo di blocco coperchio e piombatura
pressostati stagni
a - Filo di piombatura
b- Piombatura
c- Dado di blocco
d- Staffa di blocco
e- Piastra di accesso alle viti di
regolazione
6.1.2 Pressostati a prova di esplosione (Serie APA)
ATTENZIONE: Non aprire il coperchio del pressostato in
ambienti con pericolo di esplosione quando lo strumento
è alimentato.
Con riferimento alla Fig. 6 allentare il grano di bloccaggio
posto sul coperchio, con chiave esagonale 1,5, quindi
svitare il coperchio. Togliere il dispositivo di blocco
interno inserito sui tappi di chiusura e sfilare i tappi.
Fig. 6 Dispositivi di blocco pressostati a prova di esplosione
6.2 CIRCUITO E OPERAZIONI DI TARATURA
Predisporre il circuito di controllo come indicato in Fig.4.
L’allacciamento delle spie luminose ai morsetti del
contatto 1 o 2 deve essere fatto nella posizione NA o NC
in funzione del tipo di azione che dovrà svolgere il
contatto.
Collegamento fra i morsetti C ed NA
Se il circuito è aperto alla pressione di lavoro,
l’interruttore chiude il circuito con pressione in aumento
al raggiungimento del valore desiderato.
Se il circuito è chiuso alla pressione di lavoro,
l’interruttore apre il circuito con pressione in diminuzione
al raggiungimento del valore desiderato.
Collegamento fra i morsetti C ed NC
Se il circuito è chiuso alla pressione di lavoro,
l’interruttore apre il circuito con pressione in aumento
al raggiungimento del valore desiderato.
Se il circuito è aperto alla pressione di lavoro,
l’interruttore chiude il circuito con pressione in
diminuzione al raggiungimento del valore desiderato.
Il pressotato deve essere tenuto nella posizione di
normale installazione, cioè con la presa di pressione
diretta verso il basso.
Evitare assolutamente di forzare a mano o con attrezzi il
supporto elastico del microinterruttore. Ciò può
compromettere il funzionamento dello strumento.
ATTENZIONE: Se l’interruttore è del tipo con differenziale
regolabile (lettera R del codice contatti) prima di
procedere con le operazioni successive bisogna
procedere alla regolazione del differenziale.
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Aumentare la pressione nel circuito fino al valore di
intervento desiderato del primo microinterruttore.
Mediante un cacciavite a lama larga agire, come
specificato sulla targa adesiva, sino ad ottenere
l’accensione (o lo spegnimento) della relativa lampadina.
- Se lo strumento è dotato di un solo contatto la
regolazione è effettuata.
- Se è dotato di due contatti proseguire nel modo
seguente.
Variare la pressione fino al valore di intervento desiderato
del secondo contatto. Agire sulla vite di regolazione del
secondo contatto .Ripetere le operazioni precedenti
prima sul primo contatto, indi le operazioni sul secondo
contatto, sino ad ottenere la precisione di intervento
voluta. Ciò si rende necessario per l’influenza reciproca
dei microinterruttori sull’elemento sensibile dello
strumento.
ATTENZIONE: Se i due punti di intervento sono differenti
devono distare più del 5% del campo dello strumento..
6.3 CONTROLLO DEL VALORE DI INTERVENTO
Portarsi alla pressione normale di funzionamento ed
attendere che la pressione si stabilizzi. Variare
lentamente la pressione nel circuito e rilevare il valore di
intervento. Registrare il valore di intervento sulla targa
adesiva posta sullo strumento.
Nota: La verifica della ripetibilità del punto di intervento
deve essere condotta rilevando per tre volte il valore del
punto di intervento (Pi) partendo sempre dallo stesso
valore di pressione (Pw). Il ciclo di pressione deve essere
seguito lentamente al fine di rilevare con sufficiente
precisione il punto di intervento.
6.4 CIRCUITO DI CONTROLLO PER STRUMENTI
CON CAMPO DI REGOLAZIONE INFERIORE A
60mbar
Il circuito pneumatico utilizzato per la taratura di questi
strumenti deve essere:
- di grande volume (5 litri) per rendere trascurabile l'effetto
di variazione volumetrica (e quindi di pressione)
provocata dall’elemento sensibile del pressostato all'atto
dell'intervento.
- termicamente isolato per rendere ininfluente la
variazione della pressione dovuta alla variazione della
temperatura dell’aria usata per la taratura.
Fig. 7 Circuito di taratura per strumenti con campo di
regolazione inferiore a 60 mbar
1- Pressostato
2- Manometro campione
3- Valvola di ammissione
4- Pompa volumetrica
5- Capacita’ volumetrica
6- Valvola di scarico
Si consideri infatti che con circuito chiuso e pressione
interna uguale alla pressione atmosferica, la variazione di
temperatura di 1°C provoca nel circuito una variazione di
pressione di 3,4 mbar.
La pressione massima di alimentazione non deve
superare il minore dei sovraccarichi ammessi dal
pressostato e dal manometro campione.
Lo strumento di riferimento (manometro campione)
deve essere di precisione e di risoluzione adeguate alla
precisione con la quale si vuole effettuare la regolazione
del punto di intervento. Ad esempio per un APW10 con
campo di regolazione 0/25 mbar la precisione dello
strumento campione deve essere ± 0,06 mbar per tarare
il punto di intervento con precisione di ± 0,25 mbar (1%
dell’ampiezza campo dello strumento).
6.5 REGOLAZIONE DEL DIFFERENZIALE (CODICE R
DEL CONTATTO)
Il differenziale può essere regolato solo sugli strumenti
equipaggiati con contatto che permette questa
regolazione (lettera R nel codice contatto). La regolazione
si ottiene girando la rotella posta sul microinterruttore
(Fig. 8). Per eseguire questa operazione è consigliabile
l’uso di un cacciavite a lama.
Fig. 8 – Regolazione del differenziale
Vite di regolazione del punto di intervento
Rotella di regolazione del differenziale
ATTENZIONE: provocare la rotazione della rotella senza
spingere eccessivamente la lama contro la stessa.
Lo strumento viene normalmente fornito con differenziale
regolato al valore minimo (taratura di fabbrica).
6.5.1 Taratura del differenziale
La taratura del differenziale si ottiene procedendo nel
seguente modo:
1 - Aumentare la pressione nel circuito fino al punto di
intervento e registrarne il valore Pi .
2 - Diminuire la pressione nel circuito fino al punto di
ripristino e registrarne il valore Pr.
3 - La differenza Pi - Pr = Va rappresenta il valore al quale
è regolato il differenziale (regolazione di fabbrica)
4 - Ruotare nel senso indicato dalla Fig. 7 la rotella di
regolazione portando la tacca rossa in posizione
orizzontale.
5 - Ripetere le operazioni 1 e 2 rilevando il nuovo
differenziale Vb
6 - Confrontando i valori Va e Vb determinare con
approssimazione la lettera della rotella da posizionare
sul contrassegno (vedere esempio)
7 - Effettuare il posizionamento e rilevare il differenziale
ottenuto.
8 - Procedere per approssimazioni successive sino ad
ottenere il valore di differenziale desiderato con la
precisione sufficiente.
9 - Si proceda poi con le operazioni di taratura del punto
di intervento.
Esempio: L’incremento del differenziale corrispondente
alla rotazione da A a B è dato da: Va - Vb =I .
Il differenziale desiderato V si troverà
approssimativamente nella posizione indicata dal numero
I
V
K =
che esprime:
- con le unità le tacche della rotella (1=una tacca
nera, 2=una tacca rossa, 3=una tacca gialla,
4=una tacca blu, 5=una tacca verde, 6=due
tacche nere)
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- con i decimali la posizione intermedia
percentuale tra la tacca individuata (delle unità) e
quella successiva.
6.6 OPERAZIONI FINALI
Scollegare lo strumento dal circuito di taratura.
Pressostati stagni (Serie APW)
Prendere il coperchio, controllare che la guarnizione di
tenuta sia nel suo alloggiamento, inserire il coperchio
sulla cassa, con la fessura di blocco posizionata in
corrispondenza della staffa di blocco.
Ruotare il coperchio in senso orario serrandolo con forza.
Montare la piastra di accesso alle viti di regolazione,
quindi il dispositivo di blocco come in Fig.5.
Pressostati a prova di esplosione (Serie APA).
Infilare i tappi di chiusura dei fori di accesso alle viti di
regolazione, bloccarli mediante il dispositivo interno ed
eventualmente sigillarli con piombatura. Avvitare a fondo
il coperchio e bloccarlo serrando il grano posto sullo
stesso (Fig. 6)
Rimettere sull’attacco pressione e sul passaggio cavi i
cappucci di protezione forniti con lo strumento.
IMPORTANTE: i cappucci di protezione delle filettature
devono essere tolti definitivamente solo durante le
operazioni di collegamento (vedere §7)
7 MONTAGGIO E COLLEGAMENTI
7.1 MONTAGGIO
Effettuare il montaggio a parete mediante gli appositi fori,
o su palina con l’apposita staffa (vedi Fig. 14,15 e 16).
Nel caso di montaggio a parete, a quadro o in armadio gli
strumenti possono essere montati affiancati. Per gli
ingombri minimi vedere Fig.17.
La posizione prescelta deve essere tale che vibrazioni,
possibilità di urti o variazioni di temperatura siano
tollerabili. Quanto sopra vale anche nel caso di montaggio
diretto. Con fluido di processo costituito da gas o vapore,
lo strumento deve essere sistemato a quota più alta della
presa sulla tubazione (vedi Fig. 19). Con fluido di
processo costituito da liquido, lo strumento può essere
sistemato indifferentemente a quota più alta o più bassa
(vedi Fig. 18 e 19). In questo caso, nella taratura del punto
di intervento, si dovrà tener conto del battente positivo
o negativo (quota h, fig.18 e 19).
7.2 COLLEGAMENTI DI PRESSIONE
Le tubazioni di collegamento costituiscono parte
integrante dello strumento nella trasmissione della
variabile misurata dal punto di misura allo strumento.
Per una corretta installazione (v. fig18 e 19)è necessario:
Montare sulla tubazione di processo una valvola di
intercettazione con spurgo (valvola di radice) per
permettere l’esclusione dello strumento e lo spurgo della
tubazione di collegamento. Sarebbe opportuno che detta
valvola avesse un dispositivo di blocco del volantino di
manovra allo scopo di impedirne azionamenti casuali e
non autorizzati.
Montare in prossimità dello strumento una valvola di
servizio per permettere l’eventuale verifica funzionale sul
posto. Si raccomanda di chiudere la valvola di servizio
con un tappo in modo da prevenire fuoruscite del fluido di
processo causate da falsa manovra di detta valvola.
Montare sull’attacco filettato dello strumento un giunto a
tre pezzi per permettere facilmente il montaggio o la
rimozione dello strumento stesso.
Effettuare il collegamento con una tubazione flessibile in
modo che per effetto delle variazioni di temperatura la
tubazione stessa non vada a forzare sull’attacco dello
strumento.
Assicurarsi che tutti i collegamenti di pressione siano
ermetici. E’ importante che non ci siano perdite nel
circuito.
Chiudere la valvola di radice e il relativo dispositivo di
spurgo. Chiudere la valvola di servizio con tappo di
sicurezza.
7.3 COLLEGAMENTI ELETTRICI
Per la realizzazione delle connessioni elettriche si
raccomanda di seguire le norme applicabili. Nel caso di
strumenti a prova di esplosione o a sicurezza intriseca si
veda anche la norma IEC60079-14. Qualora il
collegamento elettrico venga effettuato in tubo protetto
realizzarlo in modo da prevenire l’ingresso di eventuale
condensa nella cassa dello strumento
Per garantire il grado di protezione IP66 e prevenire
l’antiallentamento del giunto di bloccaggio o del pressa-
cavo, si prescrive di sigillare la filettatura di collegamento
alla custodia con un sigillante anaerobico. Ad esempio si
può applicare un sigillante anaerobico tipo Loctite ® 542.
ATTENZIONE: Gli accessori utilizzati per il collegamento
elettrico degli strumenti a prova di esplosione devono
essere certificati in accordo alle norme IEC o EN e
garantire il grado di protezione dello strumento (IP66).
Nel caso di filettatura Gk, questa è realizzata in accordo
alla norma UNI-EN 60079-1 (Variante Nazionale – Italia)
Il montaggio del pressa-cavo o del giunto a tre pezzi deve
essere eseguito come indicato in Fig. 9.
Fig. 9 – Montaggio del raccordo elettrico
Con strumento montato nella sua posizione finale
procedere controllando che le linee non siano alimentate.
Togliere il coperchio ed effettuare il cablaggio ed i
collegamenti alla morsettiera (vedi Fig. 3).
Se la temperatura ambiente è superiore a 60°C il cavo
scelto deve avere temperatura operativa superiore a
105°C.
Si raccomandano cavi flessibili di sezione massima 1,5
mm
2
(16AWG) con capicorda a forchetta preisolati. Non
toccare le viti di regolazione e non flettere i supporti
elastici dei microinterruttori onde evitare di alterare la
taratura dello strumento. Assicurarsi che non rimangano
detriti o spezzoni di filo all’interno della custodia.
I parametri rilevanti per il circuito elettrico sono indicati
sulla targa metallica dello strumento Il serraggio del
pressa-cavo o del giunto a tre pezzi deve essere eseguito
come indicato in Fig.10.
Fig. 10 – Montaggio del pressacavo
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Rimettere il coperchio appena terminate le operazioni di
collegamento ed assicurarne la tenuta ed il blocco
(Fig.5/6).
Attenzione: Gli strumenti a sicurezza intrinseca possono
essere equipaggiati da uno o due microinterruttori SPDT.
Tutte le connessioni elettriche devono appartenere a
circuiti a sicurezza intrinseca.
I parametri rilevanti per il circuito elettrico sono indicati
sulla targa metallica dello strumento.
7.3.1 CONNETTORE 7 POLI TIPO MIL-5015 PER
STRUMENTI STAGNI
Il connettore volante, fornito con lo strumento è in grado
di accogliere cavi multipolari il cui diametro esterno
massimo è di 11 mm. Si raccomandano cavi flessibili con
singolo conduttore di sezione massima 1,5 mm
2
(16AWG).
Il cavo deve essere preparato come indicato in Fig. 11.
Fig. 11 – Preparazione del cavo
A= 53mm
B= 30mm
C= 6,5 mm
I singoli conduttori devono essere crimpati sui singoli
contatti
Le connessioni elettriche ed il montaggio deve essere
eseguito come indicato nella Fig.12.
Fig. 12 – Montaggio connettore volante
1- Cavo
2- Manicotto
3- Serracavo
4- Prolunga
5- Anello di compressione
6- Zoccolo
7- Contatti
8- Connettore
I singoli conduttori devono essere cablati sul connettore
in accordo al seguente schema (fig.13).
Fig. 13 – Cablaggio con connettore tipo MIL C-5015
CONTATTO FUNZIONE
A 1-NA Micro 1: Normalmente aperto
B 1-NC Micro 1: Normalmente chiuso
C 1-C Micro 1: Comune
D 2-NA Micro 2: Normalmente aperto
E 2-NC Micro 2: Normalmente chiuso
F 2-C Micro 2: Comune
G Ground Terra interna
Terminate le operazioni di crimpatura e montaggio del
connettore volante, assicurarsi che tutte le parti del guscio
del connettore siano ben serrate. Avvitare la baionetta del
connettore volante sullo strumento e serrarla per
garantire il grado di protezione dello strumento.
7.4 COLLEGAMENTI DI TERRA
Lo strumento è fornito di due morsetti per il cablaggio di
terra, uno interno ed uno esterno. I morsetti permettono il
collegamento con un cavo di sezione 4mm
2
(v. Fig.2).
8 PIOMBATURA DELLO STRUMENTO
Pressostati stagni (serie APW)
La piombatura atta a garantire contro eventuali
manomissioni delle regolazioni e dei collegamenti elettrici
può essere effettuata con filo di acciaio flessibile (a)
inserito nei fori del dado di blocco (c) e della staffa (d)
appositamente previsti per questo scopo (v. Fig. 5).
Pressostati a prova di esplosione (serie APA)
La piombatura non è necessaria in quanto il coperchio è
bloccato con grano, i tappi di chiusura dei fori di accesso
alle viti di regolazione sono bloccati con dispositivo
interno alla custodia, e lo strumento non deve essere
aperto quando installato. (v. Fig. 6).
9 SAFETY INTEGRITY LEVEL (SIL) REQUISITI DI
INSTALLAZIONE
I pressostati sono stati valutati come componenti di tipo
A. Hanno una tolleranza ai guasti hardware di 0 (HFT) se
usati in un loop di sicurezza in configurazione uno su uno
(1oo1). L’installazione del pressostato deve essere
realizzata in modo da permettere una verifica periodica in
grado di rilevare i guasti casuali pericolosi non rilevati
usando per esempio la seguente procedura:
- Mettere il loop di sicurezza in condizioni da evitare falsi
interventi.
- Pressurizzare lo strumento in modo tale che raggiunga la
pressione di intervento e verificare che il loop raggiunga la
condizione di intervento.
- Ritornare nelle condizioni di normale esercizio verificando
che lo strumento ed il loop tornino nelle condizioni normali.
- Ripetere per alter due volte le operazioni precedenti
valutando il valore medio di intervento e la ripetibilità.
- Riportare il loop di sicurezza nelle sue condizioni di
funzionamento normale.
- Ripristinare le condizioni normali operative.
10 MESSA IN FUNZIONE
Lo strumento entra in funzione non appena viene aperta
la valvola di radice. Eventuale spurgo della tubazione di
collegamento può essere effettuato togliendo il tappo di
sicurezza ed aprendo la valvola di servizio con le dovute
cautele.
Non disperdere nell’ambiente il fluido di processo, se
inquinante o dannoso alla persona
11 CONTROLLO VISIVO
Verificare periodicamente lo stato esterno dello
strumento. Non devono essere presenti tracce di
trafilamenti di fluido di processo all’esterno dello
strumento.
Nel caso di strumenti a prova di esplosione o a sicurezza
intrinseca occorrerà procedere anche alle verifiche
dell’impianto elettrico come stabilito dalle procedure del
cliente e, come minimo, seguendo le indicazioni delle
norme IEC-60079-17.
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B
C
D
F
G
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Gli strumenti a prova di esplosione o a sicurezza
intrinseca montati in atmosfere esplosive per la presenza
di polvere combustibile devono essere periodicamente
puliti esternamente per evitare l’accumulo di depositi di
polvere.
12 VERIFICA FUNZIONALE
Si effettuerà secondo le modalità previste dal piano di
controllo del Cliente ed in ogni caso, per la loro
particolarità costruttiva, se impiegati come allarmi di
massima pressione, devono essere verificati
funzionalmente almeno una volta all’anno.
Gli strumenti possono essere verificati sull’impianto se
l’installazione è stata fatta come illustrato in Fig. 18 o 19
e se la linea elettrica non è alimentata.
Gli strumenti a prova di esplosione o a sicurezza
intrinseca essere verificati sull’impianto solo se si dispone
di apparecchiature di prova adatte all’ambiente a prova di
esplosione.
In caso contrario è necessario arrestare il loro
funzionamento, smontarli agendo sui giunti a tre pezzi ed
effettuare la verifica in una sala prove.
Se la verifica è eseguita scollegando i cavi elettrici dalla
morsettiera si raccomanda di levare l’alimentazione
elettrica allo strumento al fine di evitare rischi elettrici.
ATTENZIONE: Strumenti serie APA, a prova di
esplosione. Prima di aprire il coperchio o il pressa cavo
controllare l’assenza di atmosfere esplosive e che lo
strumento non sia alimentato..
La verifica consiste nel controllo del valore di taratura
e in un eventuale aggiustamento da effettuarsi con le viti
di regolazione (vedi par.5).
13 ARRESTO E SMONTAGGIO
Prima di procedere assicurarsi che l’impianto o le
macchine siano state poste nelle condizioni previste per
permettere queste operazioni.
Con riferimento alle figure 18 e 19
Togliere l’alimentazione (segnale) alla linea elettrica.
Chiudere la valvola di radice (6) ed aprire lo spurgo
Togliere il tappo (2), aprire la valvola 3 ed attendere che
il fluido di processo sia uscito dalla tubazione attraverso
lo spurgo.
Non disperdere nell’ambiente il fluido di processo, se
inquinante o dannoso alla persona.
Svitare il giunto a tre pezzi (8).
ATTENZIONE: Strumenti serie APA. Prima di aprire il
coperchio o il pressa cavo controllare l’assenza di
atmosfere esplosive e che lo strumento non sia
alimentato.
Svitare il giunto a tre pezzi (10) (tubazione cavi elettrici).
Togliere il coperchio dello strumento e scollegare i cavi
elettrici della morsettiera e delle viti di terra.
Togliere le viti di fissaggio della custodia al pannello (o
alla palina) ed asportare lo strumento avendo cura di
sfilare i conduttori elettrici dalla custodia.
Rimettere il coperchio allo strumento. Isolare e
proteggere i conduttori rimasti sull’impianto. Tappare
provvisoriamente la tubazione (4)
Nel caso di strumenti a prova di esplosione o a sicurezza
intrinseca si raccomanda, come minimo, di seguire le
prescrizioni della norma IEC60079-17 per la messa fuori
servizio di costruzioni elettriche.
14 DEMOLIZIONE
Gli strumenti sono essenzialmente in acciaio inossidabile
ed in alluminio pertanto, previo smontaggio delle parti
elettriche e bonifica delle parti venute a contatto con fluidi
dannosi alle persone o all’ambiente, possono essere
rottamati.
15 FUNZIONAMENTO IRREGOLARE: CAUSE E RIMEDI
NOTA IMPORTANTE: le operazioni che prevedono la sostituzione di componenti essenziali devono essere
eseguite presso le nostre officine, in special modo per gli strumenti con certificato a prova di esplosione; ciò al
fine di garantire l’utente sul totale e corretto ripristino delle caratteristiche originarie del prodotto.
IRREGOLARITÀ
CAUSA PROBABILE
RIMEDIO
Variazione del
punto di
intervento
Deformazione permanente dell’elemento
sensibile dovuto a fatica o a sovraccarichi non
tollerati.
Variazione della caratteristica elastica
dell’elemento sensibile dovuta a corrosione
chimica del medesimo.
Ritarare o sostituire lo strumento con altro
adatto all’applicazione
Ritarare o sostituire lo strumento con altro
dotato di elemento sensibile di materiale
opportuno.
Lentezza di
risposta
Linee di collegamento otturate od intasate.
Valvole di radice o di servizio parzialmente
chiuse
Controllare e spurgare le linee
Aprire le valvole
Intervento
mancato o
ingiustificato
Valvole di radice o di servizio chiuse
Valvole di by-pass aperta
Contatti del microinterruttore guasti.
Giunzioni elettriche allentate.
Linea elettrica tagliata oppure cortocircuitata
Aprire le valvole
Chiudere la valvola
Sostituire il microinterruttore.
Controllare tutte le giunzioni.
Controllare lo stato della linea
Interventi
ingiustificati
Urti accidentali o vibrazioni meccaniche
eccessive.
Modificare il montaggio.
MANUALE DI ISTRUZIONI
NI
-
205
WE
Rev. 3 12/16
8 di 9
Fig.14 – APW/APA – Montaggio della staffa per tubo
da 2”
Fig.15 – APW10-APA10-Montaggio della staffa per tubo da 2”
Fig. 16 - Montaggi Fig. 17 – Montaggi
Montaggio a parete Montaggio su staffa per tubo da 2”
Fig. 18 - Tipico dei collegamenti - Fig. 19 - Tipico dei collegamenti -
1 - Raccordo
2 - Tappo di spurgo
3 - Valvola di servizio
4 - Tubazione
5 - Raccordo a tre pezzi
6 - Valvola di radice con spurgo
7 - Tubazione di processo
8 - Raccordo a tre pezzi
9 - Raccordo a “T”
10 - Raccordo a tre pezzi
11 - Curva
12 - Giunto di bloccaggio
13 - Vite M6 (N°4)
14 - Staffa per tubo 2”
15 - Palina verticale
16 - Palina orizzontale
MANUALE DI ISTRUZIONI
NI
-
205
WE
Rev. 3 12/16
WIKA Alexander Wiegand SE &
Co. KG
Alexander
-Wiegand-Straße 30
63911 Klingenberg • Germany
Tel. +49 9372 132-0
Fax +49 9372 132-406
www.wika.de
Allegato 1 – Codice Modello
1
CODICE MODELLO
AP
Per ulteriori dettagli
vedere datasheet
MODEL CODE
1.1
Modo di protezione
W
Stagno
A
Ex d
1.2
Codice sensore
10
Bassa pressione assoluta
L
Media pressione assoluta
H
Alta pressione assoluta
1.5
Contatti elettrici
U
Uno
D
Due
1.6
Tipo di contatto
N
Argento
S
Argento + sigillato in argon
G
Dorato
O
Dorato + sigillato in argon
R
Argento + differenziale regolabile
1.7
Opzioni
Esempio: Esecuzione a Sicurezza Intrinseca
06/2019 IT WIKA based on 12/2018 EN
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WIKA APA tag:model:APA10 tag:model:APW tag:model:APW10 Istruzioni per l'uso

Tipo
Istruzioni per l'uso