AMORE AL
PRIMO MORSO
Quando i primi giochi arcade digitali furono introdotti in Giappone negli
anni ’70, conquistarono subito l’intero paese. Presto, anche il resto del mondo
fu travolto da questo fenomeno e le sale giochi furono letteralmente invase
da tanti appassionati, attratti dai pixel tremolanti, dalla musica meccanica e
dal miraggio del punteggio perfetto. Al tempo, i giochi sparatutto erano i più
popolari, e spesso gli unici disponibili, e si rivolgevano principalmente a un
pubblico maschile. Il game designer giapponese Toru Iwatani riteneva invece
che, se l’ambiente di gioco fosse stato più invitante e il “gameplay” meno
violento, anche le donne si sarebbero divertite a giocare. Dopo aver esplorato
temi di gioco alternativi, come la moda e la cartomanzia, Toru Iwatani scelse il
tema socialmente inclusivo per eccellenza: il cibo.