Cebora 1616 Dallas 90 Manuale utente

Tipo
Manuale utente

Questo manuale è adatto anche per

essere collegati alla tensione di rete, mentre il terzo condut-
tore giallo/verde deve essere collegato ad una efficiente
presa di terra.
Se la saldatrice è prevista per due tensioni di alimentazione:
- Posizionare la manopola del commutatore in posizione “0”
(macchina spenta).
- Sfilare la manopola svitando la vite di bloccaggio.
- Posizionare il dischetto cambia tensione in maniera tale
che il commutatore possa girare solo verso la tensione desi-
derata indicata sul pannello (fig.1).
- Infilare la manopola e bloccarla con la vite.
PREPARAZIONE DELLA MASCHERA DI SALDATURA
Preparare la maschera (provvista di marcatura CE) con
vetro colorato (inattinico) e vetro bianco di protezione come
indicato in fig. 2:
- montare i vetri di protezione (provvisti di marcatura CE) nel-
l’apposita custodia con il seguente ordine:
1- all’esterno il vetro trasparente A.
2- all’interno il vetro colorato (inattinico) B, il cui grado di pro-
tezione deve essere:
DIN 10 se utilizzato con correnti di saldatura fino a 80 A,
DIN 11 se utilizzato con correnti di saldatura fino a 175 A,
DIN 12 se utilizzato con correnti di saldatura fino a 300 A,
- bloccare con l’apposita vite;
- montare la maniglia della maschera.
Alcune maschere sono provviste di appendici supplementa-
INTRODUZIONE
La saldatura elettrica ad arco è il procedimento con il quale
si realizza l’unione tra due parti metalliche, sfruttando il calo-
re sviluppato dall’arco elettrico che scocca tra un elettrodo
(metallo d’apporto) ed il materiale da saldare. L’alimenta-
zione dell’arco di saldatura può essere ottenuta con una
macchina generatrice di corrente alternata (saldatrice). In
pratica questa saldatrice è un trasformatore statico monofa-
se che la rende idonea a fondere elettrodi tipo RUTILO (scor-
revole) e acido. Si possono fondere elettrodi basici per cor-
rente alternata se la tensione secondaria a vuoto è maggio-
re di 70 V.
La corrente di saldatura viene regolata in modo continuo
(dispersione magnetica) azionando il volantino, posto ester-
namente alla macchina, che permette di scegliere con pre-
cisione il valore di corrente indicata su una apposita scala
graduata.
Per evitare che vengano superate le capacità di servizio tutte
le nostre macchine sono munite di una protezione termica
automatica che, in caso di sovraccarico, interrompe l’alimen-
tazione (uso intermittente). Quindi è necessario attendere
qualche minuto per poter riprendere il lavoro.
Questa saldatrice deve essere utilizzata solo per l’uso
descritto in quasto manuale.
Prima dell’installazione, dell’uso o di qualsiasi manutenzione,
leggere il contenuto di questo manuale con particolare atten-
zione al capitolo relativo alle precauzioni di sicurezza.
Contattate il Vostro distributore se non avete compreso com-
pletamente queste istruzioni.
SPIEGAZIONE DEI DATI TECNICI
trasformatore monofase
Caratteristica discendente.
. . . . . . . . . .
Adatto per saldatura con elettrodi rivestiti.
Ø
. . . . . . . . . . . . . . . .
Diametro dell’elettrodo utilizzabile.
I
2. . . . . . . . . . . . . . . . .
Corrente di saldatura.
U
0. ..............................
Tensione a vuoto.
1~
. . . . . . . . . . . .
Alimentazione monofase.
U
1. . . . . . . . . . . . . . .
Tensione di alimentazione.
I
1. . . . . . . . . . . . . . . . .
Corrente assorbita alla corrispondente corrente
di saldatura I
2
.
IP21
.. . . . . . . . . . .
Grado di protezione della carcassa.
Grado 1 come seconda cifra significa che
questo apparecchio non è idoneo a lavorare
all’esterno sotto la pioggia.
SISTEMAZIONE E INSTALLAZIONE
Polvere, sporco o qualsiasi altra cosa estranea che possa
entrare nella saldatrice ne può compromettere la ven-
tilazione e quindi il buon funzionamento.
Tutti i collegamenti devono essere eseguiti in conformità delle
seguenti norme e nel pieno rispetto della legge antinfortuni-
stica (vedi norma CEI 26-10 CENELEC HD 427).
Verificare che la tensione e la frequenza dell’impianto di ali-
mentazione corrispondano ai valori indicati sulla targa dei
dati tecnici.
I conduttori marron e blu del cavo di alimentazione debbono
fig.1
fig.2
3
ri C per aumentare la superfice di protezione.
COLLEGAMENTO DEL CIRCUITO DI SALDATURA (fig.3)
Prima dell’uso di questa saldatrice leggere attentamente le norme
CEI 26/9 oppure CENELEC HD 407 e CEI 26/11 oppure CENELEC
HD 433 inoltre verificare l’integrità dell’isolamento dei cavi.
Il cavo di massa D e della pinza porta elettrodi B vanno col-
legati alla saldatrice per mezzo degli appositi morsetti (strin-
gerli bene per evitare riscaldamenti) salvo che la saldatrice
non sia del tipo con cavi già collegati.Per l’impiego di elettro-
di basici per corrente alternata utilizzare il morsetto H.
Il morsetto del cavo di massa va collegato al pezzo da sal-
dare o con il piano porta pezzi in modo che il contatto sia il
migliore possibile, perciò è bene sia esente da ruggine, gras-
si, vernici ecc.
Il circuito di saldatura non deve essere posto deliberatamen-
te a contatto diretto o indiretto con il conduttore di protezio-
ne se non nel pezzo da saldare.
Se il pezzo in lavorazione viene collegato deliberatamente a
terra attraverso il conduttore di protezione, il collegamento
deve essere il più diretto possibile ed eseguito con un condut-
tore di sezione almeno uguale a quello del conduttore di ritor-
no della corrente di saldatura e connesso al pezzo in lavora-
zione nello stesso punto del conduttore di ritorno utilizzando
un secondo morsetto di massa posto immediatamente vicino.
Montare l’elettrodo C nell’alloggiamento della pinza porta
elettrodo E assicurandosi che sia sufficientemente stretto.
Azionare il volantino di regolazione e portare l’indice sulla
posizione corrispondente al diametro dell’elettrodo scelto
per il tipo di saldatura da eseguire (vedi tabella) e, tramite l’in-
terruttore, mettere in funzione la saldatrice.
La maschera va utilizzata per tutte le operazioni di saldatura
come schermo all’arco elettrico il quale può provocare un’in-
fiammazione all’occhio che si manifesta come una fastidiosa
sensazione di “sabbia” negli occhi, perciò è bene non tenta-
re di innescare l’arco senza schermo al fine di vedere meglio
ciò che si fa (fig.4).
E’ inoltre necessario premunirsi di un paio di guanti e di un
grembiule di pelle per evitare che gocce di metallo fuso pos-
sano provocare ustioni.
E’necessario, dopo la saldatura, asportare la scoria deposi-
tata dal rivestimento dell’elettrodo. Questa operazione si
esegue con la martellina, possibilmente a freddo e con molta
cura soprattutto nel caso si debbano eseguire più passate.
Ciò consente di ottenere un giunto privo di incollature ed
inclusioni.
N.B.Usare occhiali di protezione durante questa operazione.
fig.4
TABELLA ORIENTATIVA PER LA SCELTA DEL DIA-
METRO DI ELETTRODO IN FUNZIONE DELLO SPES-
SORE DA SALDARE.
PER SALDATURE IN PIANO CON UNA SOLA PASSATA.
SPESSORE Ø ELETTRODO
in mm inmm
< 2 1.5
22
3 2.5
4 2.5÷3.25
5 3.25÷4
A Saldatrice
B Cavo pinza porta elettrodo
C Elettrodo
D Cavo di massa
E Pinza porta elettrodo
F interruttore
G Cavo di alimentazione
H Morsetto
fig.3
AVVIAMENTO ALLA PRATICA DELLA SALDATURA.
Accendere l’arco avvicinando l’elettrodo a circa 10mm dal
punto in cui si deve saldare con una inclinazione di circa 70
÷ 80° rispetto al piano di lavoro. Fare atten-
zione di non toccare accidentalmente il pezzo
(per non incorrere in colpi d’arco), portare la
maschera davanti agli occhi, dare un colpetto
con l’ettrodo sul pezzo ed appena s’innesca
l’arco allontanare leggermente l’elettrodo ed iniziare la la saldatu-
ra procedendo da sinistra a destra.
Può succedere che il movimento di distacco del-
l’elettrodo non sia abbastanza rapido per cui
rimane incollato al pezzo, bisogna allora stac-
carlo con un brusco movimento laterale; al
contrario un distacco eccessivo può provoca-
re lo spegnimento dell’arco stesso. Per facili-
tare l’innesco si usa spesso strisciare l’elettrodo (non troppo
rapidamente) sul pezzo da saldare.
A questo punto è bene eseguire alcuni cordoni di saldatura
per accquisire pratica ed abilità. Cerchiamo quindi di analiz-
zare e di correggere gli eventuali difetti.
Aspetto in funzione della lunghezza d’arco.
Arco troppo corto.
Questa irregolarità provoca ammassi irregolari
del metallo saldato con facili inclusioni di sco-
ria.
Arco troppo lungo.
Causa poca penetrazione, facili incollature,
soffiature ed abbondanti spruzzi. Inoltre la sal-
datura sarà facilmente soggetta a difetti.
La lunghezza ottimale è circa uguale al diametro dell’elettrodo.
Aspetto in funzione della velocità di avanzamento.
Velocità troppo lenta.
Provoca un deposito largo, spesso e di lun-
ghezza inferiore al normale. E’ causa di perdi-
ta di elettrodi e di tempo.
Velocità troppo alta.
Provoca un’insufficente penetrazione del
materiale base, un cordone stretto ed alto e
per di più la scoria si toglie con difficoltà.
Aspetto in funzione dell’intensità di corrente.
(40A x 1mm.di spessore.Esempio:2.5mm = 40x2.5 = 100A)
Corrente troppo bassa.
Si ha poca penetrazione, facili incollature, un
cordone molto irregolare (stretto e alto), notevo-
li difficoltà nel togliere la scoria.
Corrente troppo alta.
Si ottiene un cordone molto largo con eccessi-
va penetrazione del materiale base, notevoli
spruzzi del metallo fuso ed un cratere profondo.
Può anche provocare piccole rotture in seno al materiale e
incisioni laterali.
Saldatura di ottima qualità
Con una corretta lunghezza d’arco, velocità di
avanzamento, regolazione della corrente ed
inclinazione dell’elettrodo, il cordone ha un
aspetto regolare, la maglia è molto fine, la sal-
datura è esente da porosità ed inclusioni di scoria.
TIPI DI GIUNTI E POSIZIONI DI SALDATURA.
Esistono due tipi di giunti fondamentali in saldatura:di testa e
d’angolo (angolo esterno, angolo interno e sovrapposizione).
Giunti di testa.(fig. 5)
Nei giunti di testa fino a 2mm di spessore i lembi da saldare
vanno avvicinati completamente. Per spessori maggiori
seguire la fig. 5
Giunti di spigolo (fig. 6) e giunti a L (fig. 7)
Preparazione molto comoda da realizzare ma è convenien-
te fino a spessori di 10mm. Per spessori superiori è più con-
veniente un giunto come rap-
presentato in fig.7
Giunti a T. (fig. 8)
La preparazione di questo
giunto è molto semplice e
viene eseguita fino a spessori
di 5mm. I due pezzi devono
essere a contatto.
DISTANZA (D) IN mm TRA I LEMBI DA UNIRE
S mm 2÷ 3 3 ÷ 4 4 ÷ 5
piano 1 ÷ 1.5 1.5 ÷ 2.5 2 ÷ 3
verticale 1 ÷ 1.5 1.5 ÷ 2 2 ÷ 2.5
frontale 1 ÷ 1.5 1.5 ÷ 2.5 2 ÷ 3
fig. 5
fig.6
fig.7
fig.8
5
Giunti di sovrapposizione.
(fig.9)
La preparazione più comune è
a lembi retti e la saldatura si
risolve in un normale cordone
d’angolo. I due pezzi devono
essere accostati il più possibi-
le.
TECNICHE DI SALDATURA.
Preparati convenientemente i giunti da saldare, vediamo di
scegliere la tecnica più corretta.
Quando è possibile disporre il pezzo in piano, la qualità della
saldatura risulta migliore. Vi sono casi in cui questo non è
possibile ed il pezzo deve essere disposto orizzontalmente
su un piano verticale o addirittura in posizione sopratesta.
Giunti di testa in piano. (fig.
10)
L’operatore deve preoccuparsi
di realizzare una saldatura
senza sfondamenti e di suffi-
ciente penetrazione. I fattori
che influiscono l’esecuzione
sono: la corrente, la distanza
tra i lembi, l’inclinazione ed il
diametro dell’elettrodo.
Tenere l’elettrodo inclinato di 45/55° rispetto al piano orizzonta-
le, su un piano verticale passante per l’asse della saldatura.
L’aumento dell’inclinazione dell’elettrodo determina una mag-
giore penetrazione e viceversa.
Al fine di prevenire o ridurre gli effetti delle deformazioni che si
hanno durante la solidificazione del materiale, è bene, ove sia
possibile, sistemare i pezzi in
maniera opportuna,con una
predisposizione in senso con-
trario al ritiro del materiale.
(fig.11).
Evitare di irrigidire la struttura
saldata per impedire che si
possano creare delle rotture
nella saldatura stessa. Questo
lo si può ottenere eseguendo la
saldatura in due passate con-
trapposte. In questo caso l’elet-
trodo va tenuto inclinato di 50 ÷ 70° sulla verticale passante
per l’asse del giunto, avanzando
regolarmente con una leggera
oscillazione trasversale.
Giunti di testa in posizione
frontale. (fig12)
Fino a 4 mm i lembi non ven-
gono cianfrinati (smussati) e la
saldatura si esegue proceden-
do con l’elettrodo inclinato
come indicato in figura 12. La
corrente va regolata come
nella saldatura in piano.
Giunto di testa in posizione
verticale. (fig. 13)
Fino a spessori di 4 mm non è
necessario cianfrinare (smus-
sare) il giunto.La tecnica di sal-
datura può essere discenden-
te, impiegata per piccoli spes-
sori e ascendente d’impiego più generale.
Tenendo l’elettrodo su un piano perpendicolare passante per
l’asse del giunto ed inclinato di ~ 90 ÷ 120°, fargli compiere
un movimento ad U accentuato nella parte finale ed even-
tualmente, se il bagno è troppo caldo, aumentare la correen-
te o velocizzare l’esecuzione. La corrente di saldatura deve
essere regolata in genere a dei valori del ~ 10÷15% inferio-
ri alla rispettiva saldatura in piano. Per avere una buona
penetrazione ed una saldatura corretta è necessario ripren-
dere al rovescio la saldatura.
Giunti di testa in posizione
sopratesta. (fig.14)
E’indispensabile che la corren-
te sia regolata in modo da non
avere un bagno troppo fluido
ma sufficiente per permettere
una buona penetrazione.
L’arco deve essere molto corto
e se necessario fare qualche
movimento in avanti per dare
tempo al bagno di solidificare.
SALDATURA D’ANGOLO.
Giunti in piano. (figg.15-16)
Quando il pezzo si può maneggiare è meglio disporlo come
indicato in figura 15.
Se il pezzo non si può ruotare la saldatura si esegue elimi-
nando il movimento trasversale, con l’elettrodo inclinato di 40
÷ 50° nel senso di avanzamen-
to e di 40° rispetto al piano oriz-
zontale (fig.16).
Giunti in verticale. (fig. 17)
Per i giunti ad angolo in posi-
zione verticale sono valide le
regole descritte per la saldatu-
ra verticale dei giunti di testa.
La corrente di saldatura deve
fig.10
fig.11
fig.13
fig.14
fig.15
fig.16
fig.9
fig.12
fig.17
essere aumentata di ~ il 10% rispetto al corrispondente valo-
re dei giunti di testa.
PRECAUZIONI DI SICUREZZA
Fuoco
• Evitare di produrre fuoco a causa di scintille
e scorie calde o pezzi incandescenti.
• Assicurarsi che dispositivi antincendio
appropriati siano disponibili vicino alla zona di saldatura
• Rimuovere dalla zona di saldatura (minimo 10 metri) mate-
riali infiammabili e combustibili.
• Non eseguire saldatura su contenitori di combustibile e
lubrificanti anche se vuoti.
• Lasciare raffreddare il materiale saldato prima di toccar-
lo o di metterlo in contatto con materiale combustibile o
infiammabile.
• Non eseguire saldature su particolari con intercapedini con-
tenenti materiali infiammabili.
• Non operare in atmosfere con alte concentrazioni di vapo-
ri combustibili, gas e polveri infiammabili.
• Controllare sempre la zona di saldatura mezz’ora dopo la fine
del lavoro per accertarsi che non vi sia un inizio di incendio.
• Non tenere in tasca materiali combustibili come accen-
dini o fiammiferi.
• I cavi di saldatura non devono essere usati per una corren-
te superiore alla loro portata perchè ciò può causarne il sur-
riscaldamento ed un conseguente rapido deterioramento del-
l'isolamento.
• Saldare con cavi adeguatamente isolati.
• Le giunzioni tra i cavi devono essere ben serrate e isolate.
• I cavi devono essere ispezionati frequentemente e le even-
tuali lacerazioni, riparate.
Tutte le connessioni devono essere sempre ben serrate.
Bruciature
• Proteggere la pelle contro le scottature causate dalle radia-
zioni ultraviolette emesse dall’arco, dalle scintille e sco-
rie di metallo fuso, utilizzando indumenti ignifughi che
coprono tutte le superfici esposte del corpo.
• Indossare indumenti e guanti di protezione da saldatore,
cappello, e scarpe alte con punta di sicurezza. Abbottonare il
colletto della camicia e le patte delle tasche, e indossare pan-
taloni senza risvolto per evitare l’entrata di scintille e scorie.
• Indossare l’elmetto con vetro di protezione all’esterno
e lenti-filtro all’interno. Questo è IMPERATIVO per le opera-
zioni di saldatura o di taglio, (e di sbavatura) al fine di proteg-
gere gli occhi dai raggi dell'arco e da metalli volatili.Sostituire
il vetro di protezione se rotto, o chiazzato.
• Evitare indumenti unti o sporchi di grasso. Una scin-
tilla potrebbe incendiarli.
• Parti metalliche incandescenti quali pezzetti di elettro-
do e pezzi da lavorare devono essere sempre maneggiati
con i guanti.
• Attrezzature di pronto soccorso ed una persona qua-
lificata dovrebbero essere disponibili per ciascun turno di
lavoro, a meno che non vi siano strutture sanitarie nelle vici-
nanze per trattamento immediato di scottature agli occhi da
fiammate o scottature della pelle.
Tappi per le orecchie dovrebbero essere usati quando si lavo-
ra in sopratesta o in uno spazio ridotto. Un casco rigido deve
essere usato quando altri lavorano nella zona sovrastante.
• Le persone che si apprestano a saldare non devono usare
prodotti infiammabili, quali le lacche per capelli .
Fumi
Le operazioni di saldatura producono fumi e pol-
veri metalliche nocive che possono danneggiare la
salute, quindi:
• Lavorare in spazi provvisti di una adeguata ventilazione.
Tenere la testa fuori dai fumi.
• In ambienti chiusi utilizzare aspiratori adeguati posti vici-
no alla zona di saldatura.
• Se la ventilazione non è adeguata usare respiratori approvati.
• Pulire il materiale da saldare qualora siano presenti solventi
o sgrassanti alogeni che danno origine a gas tossici.
Durante la saldatura alcuni solventi clorinati possono
decomporsi in presenza di radiazioni emesse dall’arco e
generare gas fosgene.
• Non saldare metalli ricoperti o contenenti piombo, grafite,
cadmio, zinco, cromo, mercurio o berillio se non si dispone
di un respiratore adeguato.
• L’arco elettrico genera ozono. Una esposizione prolun-
gata in ambienti con alte concentrazioni di ozono può cau-
sare mal di testa, irritazione al naso, alla gola e agli occhi e
gravi congestioni e dolore al petto.
IMPORTANTE: NON USARE OSSIGENO PER LA VENTI-
LAZIONE.
• Si dovranno evitare perdite di gas in spazi ridotti. Perdite
di gas in grosse quantità possono variare pericolosa-
mente la concentrazione di ossigeno. Non collocare bom-
bole in spazi ridotti.
• NON SALDARE ove vapori di solvente possano mesco-
larsi all’atmosfera di saldatura o dove le radiazioni dell'arco
possano venire a contatto con minuscole quantità di triclo-
roetilene o percloroetilene disperse nell'atmosfera.
Esplosioni
• Non eseguire saldature sopra o in prossimità di
recipienti in pressione.
• Non saldare in atmosfera contenente polveri, gas o
vapori esplosivi.
Radiazioni
Le radiazioni ultraviolette emesse dall’arco posso-
no danneggiare gli occhi e bruciare la pelle. Quindi:
• Indossare indumenti e maschere di protezione
appropriati.
• Non utilizzare lenti a contatto !! L’intenso calore emanato
dall’arco potrebbe incollarle alla cornea.
• Utilizzare maschere con lenti aventi grado di protezio-
ne minimo DIN 10
• Fate proteggere le persone nelle vicinanze della zona di
saldatura.
Ricordate: l’arco può abbagliare o danneggiare gli occhi.
E’ considerato pericoloso fino ad una distanza di 15 metri.
Non guardare mai l’arco ad occhio nudo.!
• Preparare la zona di saldatura in modo da ridurre la rifles-
sione e la trasmissione di radiazioni ultraviolette verniciando
di colore nero pareti e superfici esposte per diminuire la
riflessione, installando schermi protettivi o tende per ridurre
le trasmissioni ultraviolette.
• Sostituire le lenti della maschera quando siano danneggia-
te o rotte.
7
Shock elettrico
Lo shock elettrico può uccidere.Tutti gli shock elettri-
ci sono potenzialmente fatali.
• Non toccare parti sotto tensione.
• Isolarsi dal pezzo che si deve saldare e da terra indos-
sando guanti e vestiti isolanti.
Tenere gli indumenti (guanti, scarpe, copricapo, vestiti)
ed il corpo asciutti.
• Non lavorare in ambienti umidi o bagnati
• Evitare che la saldatrice possa cadere nell'acqua.
• Non appoggiarsi al pezzo da saldare o tenerlo con le mani.
• Se si deve lavorare in una zona a rischio o nelle sue pros-
simità, usare tutte le precauzioni possibili.
• Se si avverte anche una piccola sensazione di scossa elet-
trica, interrompere immediatamente le operazioni di saldatu-
ra. Non usare l’apparecchio finchè il problema non verrà
individuato e risolto.
• Ispezionare frequentemente il cavo di alimentazione.
• Scollegare il cavo di alimentazione dalla rete prima di inter-
venire sui cavi o di aprire la macchina.
• Non utilizzare la macchina senza i coperchi di protezione.
• Sostituire sempre con materiale originale eventuali parti
danneggiate della macchina.
• Non escludere mai le sicurezze della macchina.
• Assicurarsi che la linea di alimentazione sia provvista
di una efficiente presa di terra.
• L’eventuale manutenzione deve essere eseguita solo da
personale esperto e consapevole dei rischi dovuti alle ten-
sioni necessarie al funzionamento dell’apparecchiatura.
• Spegnere la macchina quando non è utilizzata.
Pacemaker
I campi magnetici derivanti da correnti elevate possono inci-
dere sul funzionamento di pacemaker. I portatori di appa-
recchiature elettroniche vitali (pacemaker) dovrebbero
consultare il medico prima di avvicinarsi alle operazioni di
saldatura ad arco, di taglio, scriccatura o di saldatura a punti.
Rumore
Queste saldatrici non producono di per se rumori
eccedenti gli 80 dB.Il procedimento di saldatura può
produrre livelli di rumore superiori a tale limite; per-
tanto, gli utilizzatori dovranno mettere in atto le precauzioni
previste dalla legge.
MANUTENZIONE
Semplice e robusto il vostro apparecchio di saldatura non
domanda praticamente nessuna manutenzione. Dovrete
solo:
Tenere pulite le superfici di passaggio della corrente (ossi-
do e sporco riducono la resa della macchina), evitando l’ac-
cumularsi della polvere e della limatura all’interno della sal-
datrice.
Abbiate cura dei cavi (non devono avere screpolature).
• Evitate di mettere parti di metallo dentro l’apparecchio, per-
chè possono provocare corto circuiti.
• Procedete ogni tanto ad una pulizia dell’apparecchio, dopo
averlo disinnestato della rete elettrica, con un getto d’aria.
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Cebora 1616 Dallas 90 Manuale utente

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