Bongioanni VIVA CSI Manuale del proprietario

Categoria
Frigo-congelatori
Tipo
Manuale del proprietario
VERSIONE CAMERA STAGNA
ISTRUZIONI INSTALLAZIONE USO E MANUTENZIONE
Gentile cliente, La ringraziamo per avere scelto una caldaia murale BONGIOANNI.
Questo manuale costituisce parte integrante del prodotto e non va da esso
separato.
Chiediamo di leggerlo attentamente in quanto fornisce importanti indicazio-
ni riguardanti l'uso, l'installazione e la manutenzione della caldaia.
Conservi con cura il presente libretto per ogni ulteriore consultazione.
Se l'apparecchio dovesse essere venduto o trasferito ad altro proprietario,
assicurarsi che il libretto accompagni sempre l'apparecchio in modo che
possa essere consultato dal nuovo proprietario e/o installatore.
E' esclusa qualsiasi responsabilita' contrattuale ed extracontrattuale del
costruttore per danni a persone, animali o cose derivanti da un uso improprio
o causati da errori nella installazione o manutenzione della caldaia nonche'
dall'intervento di personale non qualificato ed in generale da inosservanza di
quanto contenuto nel presente manuale.
Il primo avviamento deve essere effettuato da un centro di assistenza tecni-
ca autorizzato che convalidi il certificato di garanzia.
INDICE
1 Manuale d’ uso Pag. 1
1.0 Manuale d’ uso Pag. 1
1.1 Pannello di controllo Pag. 1
1.2 Accensione della caldaia Pag. 3
1.3 Spegnimento della caldaia Pag. 3
1.4 Avvertenze particolari Pag. 3
1.5 Dispositivi opzionali Pag. 4
2 Manuale di installazione Pag. 5
2.0 Manuale di installazione Pag. 5
2.1 Dimensioni di ingombro Pag. 5
2.2 Caratteristiche tecniche Pag. 5
2.3 Dati caratteristici Pag. 6
2.4 Descrizione del funzionamento Pag. 7
2.5 Proprietà della scheda di modulazione Pag. 7
2.6 Istallazione Pag. 12
2.6.1 Fissaggio a parete Pag. 12
2.6.2 Collegamenti idraulici Pag. 12
2.6.3 Installazione delle tubazioni scarico fumi Pag. 13
2.6.4 Collegamenti elettrici Pag. 18
2.7 Riempimento impianto Pag. 19
2.8 Controllo pressione e portata gas al bruciatore Pag. 20
2.9 Adattamento per funzionamento a GPL Pag. 22
MANUALE D’USO
Quanto descritto in questa sezione e' espressamente dedicato all'utente per un corretto e soddi-
sfacente utilizzo della caldaia.
Le operazioni che l'utente puo' eseguire sono limitate alla manovra dei comandi disposti sul pan-
nello di controllo.
Al pannello di controllo si accede aprendo la portella inferiore del rivestimento esterno: una lieve
trazione esercitata sui bordi laterali è sufficiente per consentire alla portella di ruotare.
1
1.0 MANUALE D’USO
La figura 1.1.1 nella pagina successiva mostra il pannello di controllo e la disposizione dei vari
comandi e/o indicazioni di funzionamento
1.1 PANNELLO DI CONTROLLO
1
2
Fig. 1.1.1
LEGENDA
Adispositivo di accensione.
E' un comando a tre posizioni .
Con l'indice della manopola in corrispondenza del simbolo Ola caldaia è elettricamente disalimentata.
Con l'indice in corrispondenza del simbolo
è abilitata la sola produzione di acqua calda sanitari (modo esta-
te).
Con l'indice in corrispondenza del simbolo
è abilitata sia la produzione di acqua calda sanitari che la fun-
zione riscaldamento (modo inverno).
Bmanopola per regolare la temperatura dell'acqua calda sanitari :
ruotando in senso orario aumenta il valore di temperatura richiesta.
Cmanopola per regolare la temperatura dell'acqua di riscaldamento :
ruotando in senso orario aumenta il valore di temperatura richiesta.
Dtermoidrometro
Consente di controllare il valore della temperatura e pressione dell'acqua del circuito primario.
Si richiama l’attenzione sul valore di pressione dell’acqua che deve essere mantenuta circa al valore di 1-1,5
bar. Se necessario procedere ad una operazione di reintegro agendo sul rubinetto di riempimento impianto (ved.
Fig. 2.7.1).
Eindicazioni luminose
E1 indicazione di colore rosso segnala che la caldaia e' elettricamente alimentata (condizione di normale e cor-
retto funzionamento).
E2 indicazione di colore rosso
quando accesa segnala che la caldaia e' in blocco per una anomalia nel sistema di accensione automatica o a
causa di una elevata temperatura nel circuito primario. E' possibile ripristinare il funzionamento agendo sul pul-
sante Fdi reset.
Le indicazioni luminose sono visibili anche con portella inferiore del rivestimento esterno chiusa,
consentendoVi un controllo immediato dello stato funzionale dell'apparecchio.
Fpulsante di reset del dispositivo di accensione automatica. Mentre alcune sporadiche operazioni di reset pos-
sono rientrare, per motivi accidentali, in una condizione di normale funzionamento dell'apparecchio frequen-
ti e ripetuti interventi debbono essere segnalati al Centro di assistenza per un pronto intervento.
Larea predisposta per l'inserimento di un orologio programmatore (vedere dispositivi opzionali).
Questo apparecchio dovrà essere destinato solo all'uso per il quale è stato espressamente previsto,
ogni altro uso è da considerarsi improprio e quindi pericoloso. In particolare questa caldaia serve
a riscaldare acqua a una temperatura inferiore a quella di ebollizione a pressione atmosferica :
deve essere allacciata ad un impianto di riscaldamento e ad una rete di distribuzione di acqua
calda sanitaria compatibili con le sue prestazioni e la sua potenza.
L'installazione deve essere effettuata in ottemperanza alla normativa vigente, secondo le istruzio-
ni del costruttore e da Soggetti abilitati ( lg. 5 Marzo 1990 N.46 art. 2 ).
Richiedere la prima accensione ad un Centro Assistenza Autorizzato Bongioanni.
Al termine dei lavori il titolare dell'impresa installatrice è tenuto a rilasciare al committente la
dichiarazione di conformita' relativamente a quanto eseguito. La dichiarazione sottoscritta dal
titolare dell'impresa dovra' recare i numeri di partita IVA e di iscrizione alla camera di commer-
cio.( lg. 5 Marzo 1990, N.46 art.9 ).
Un'errata installazione può causare danni a persone, animali o cose, per i quali il costruttore non
è responsabile.
Ruotare, in senso orario, la manopola del rubinetto del gas posto sotto la caldaia, ved. fig. 1.2.1.
Ruotare il dispositivo di accensione (pos. A in fig. 1.1.1) portando l'indice della manopola a coin-
cidere con il simbolo
o con il simbolo
a seconda che si desideri la sola produzione di
acqua calda sanitaria (modo estate) o, contemporaneamente anche la funzione riscaldamento
(modo inverno).
Selezionare il valore di temperatura desiderata per l'acqua calda sanitaria agendo sulla manopola
contrassegnata dal simbolo del rubinetto (pos. B in fig.
1.1.1) ; tenere presente che la posizione Min corri-
sponde a circa 40°C mentre la posizione Max corri-
sponde a circa 60°C.
Se la funzione riscaldamento e' stata attivata agire
sulla manopola contrassegnata dal simbolo del radia-
tore (pos. C in fig.1.1.1) per scegliere il livello di
riscaldamento desiderato.
Ruotando la manopola dal simbolo al simbolo Max
, in senso orario, aumenta l'erogazione di calore da
parte della caldaia.
1.2 ACCENSIONE DELLA CALDAIA
Ruotare l’ interruttore a 3 posizioni (pos. A in fig. 1.1.1),
in senso antiorario, portando l'indice della manopola a
coincidere con il simbolo O.
Ruotare, in senso antiorario, la manopola del rubinetto del
gas posto sotto la caldaia come mostrato in fig. 1.2.2.
1.3 SPEGNIMENTO DELLA CALDAIA
3
1.4 AVVERTENZE PARTICOLARI
Fig. 1.2.2
Fig. 1.2.1
La invitiamo pertanto a contattare la nostra Sede per conoscere il nominativo del Centro di
Assistenza tecnica di zona a Lei piu' vicino.
In caso di guasto e/o di cattivo funzionamento dell'apparecchio occorre disattivarlo (ved.
par.1.3), astenendosi da qualsiasi tentativo di riparazione e richiedere l'intervento del Centro di
Assistenza Tecnica autorizzato che, inoltre, offre la garanzia di impiegare per la riparazione
ricambi originali.
Per i dispositivi opzionali (ved. par. 1.5) richiedere il montaggio di quelli originali espressamen-
te studiati per la Sua caldaia.
Qualora si renda necessario adattare la caldaia all'uso di gas differente a quello per il quale l'ap-
parecchio è regolato richiedere l'intervento del Centro di Assistenza Tecnica autorizzato.
Le condizioni di garanzia sono quelle riportate sul certificato che accompagna tutte le caldaie.
La caldaia Viva puo' essere completata con una serie di dispositivi opzionali pensati per risolvere
specifiche esigenze e pertanto in grado di farLe apprezzare ulteriormente il nostro prodotto.
Kit allacciamento orizzontale
Comprende un insieme di tubi e raccordi di tipo bicono per eseguire l’allacciamento verso
l’impianto in modo orizzontale consentendo un buon grado di regolazione per agevolare l’instal-
lazione. Il kit comprende inoltre un rubinetto per l’intercettazione dell’acqua ingresso sanitari ed
un limitatore di portata.
Kit allacciamento verticale
E’ un kit analogo al precedente in cui i tubi sono piegati per consentire l’allacciamento verso
l’impianto in modo verticale.
Kit bypass orizzontale
Comprende specifiche tubazioni per connettere un bypass automatico nel caso di allacciamento
all’impianto in modo orizzontale. Il dispositivo assicura una efficace circolazione dell’acqua in
caldaia anche in presenza di impianti a zone in cui l’esclusione temporanea di alcune zone può
causarne una eccessiva riduzione.
Kit bypass verticale
E’ un kit analogo al precedente da impiegarsi nel caso di allacciamento all’impianto in modo ver-
ticale.
Kit disconnettore orizzontale
Comprende specifiche tubazioni per consentire l’inserimento di un dispositivo disconnettore
impianto allo scopo di offrire la massima sicurezza di separazione tra l’acqua del circuito secon-
dario anche in caso di una non perfetta tenuta del rubinetto di carico impianto.
Kit disconnettore verticale
E’ un kit analogo al precedente da impiegarsi nel caso di allacciamento all’impianto in modo ver-
ticale.
Kit rubinetti
E’ un kit costituito da due rubinetti che consentono l’intercettazione lato impianto
Kit antigelo
Il dispositivo consente di attivare il circolatore e comandare l’accensione del bruciatore quando la
temperatura dell’acqua è inferiore a circa 7 °C.
Dopo l’attivazione, quando la temperatura dell’acqua supera i 16 °C il dispositivo consente alla
caldaia di tornare in posizione di attesa.
Kit orologio programmatore
In ottemperanza a quanto espresso dal DPR 412 (art.9 comma1 ) la Sua caldaia è elettricamente
predisposta per essere collegata ad un termostato ambiente.
Per il rispetto del periodo di riscaldamento giornaliero consentito secondo DPR 412 ( art.9
comma 2 ) la Sua caldaia è predisposta per ricevere un orologio programmatore che Le consen-
tirà di frazionare il periodo di riscaldamento giornaliero consentito dalla Sua zona climatica in
funzione delle Sue esigenze.
1.5 DISPOSITIVI OPZIONALI
4
La caldaia VIVA CSI viene prodotta con le seguenti dotazioni :
Dispositivi di comando (a pannello)
- Interruttore a tre posizioni per accensione caldaia e funzione estate-inverno
- Trimmer regolazione temperatura richiesta acqua calda sanitari (40-6é °C)
- Trimmer regolazione temperatura richiesta acqua riscaldamento (40-90°C)
- Termoidrometro (indicazione temperatura e pressione acqua impianto)
- Indicazioni luminose (ved. par. 1.1)
Pulsante di reset del dispositivo di accensione automatica e del dispositivo di sicurezza di massima temperatura
Dispositivi di gestione-controllo
- Scheda elettronica analogica di gestione caldaia
- Modulatore di pressione gas
- Dispositivi opzionali (eventuali)
Componenti strutturali
- Scambiatore primario monotermico in rame ad elevato rendimento
- Scambiatore secondario a piastre in acciaio saldobrasato
- Circolatore ad elevata prevalenza
Valvola deviatrice elettromeccanica
Flussostato di precedenza
Dispositivo per separazione e spurgo automatico dell'aria dall'impianto di riscaldamento
- Vaso d'espansione : 6 l. (precaricato ad 1 bar)
- Rubinetto riempimento impianto
- Rubinetto gas
Elettroventilatore
5
MANUALE DI INSTALLAZIONE
Quanto descritto in questa sezione è espressamente dedicato all'installatore per una corretta
messa in opera della caldaia VIVA CSI.
2
2.0 MANUALE DI INSTALLAZIONE
In fig 2.1.1 sono indicate le principali dimensioni di interesse ai fini dell'installazione.
ARitorno impianto (3/4”)
BIngresso sanitari (1/2”) CGas (3/4”)
DMandata sanitari (1/2”)
2.1 DIMENSIONI DI INGOMBRO
2.2 CARATTERISTICHE TECNICHE
Fig. 2.1.1
Vista frontale Vista laterale Vista posteriore
ø tubo fumi concentrico 100/60
ø tubo fumi/aria separati 80/80
* Distanza minima dal soffitto per l’estrazione del vaso di espansione
MODELLO VIVA 20 CSI VIVA 24 CSI
Portata termica nominale kW/kcal/h 25,6/22.000 30,6/26.300
Potenza termica utile massima kW/kcal/h 23,3/20.000 27,9/24.000
Potenza termica utile ridotta kW/kcal/h 8,2/7.100 10,3/8.860
Rendim. termico utile alla potenza nominale % 91,1 91,4
Rendim. termico utile al 30% del carico nom. % 87,3 87,4
Perdita di calore al mantello (t=50°C) % 1,2 1,1
Perdita al camino con bruciatore funzionante % 7,7 7,5
Perdita al camino con bruciatore spento % 0,3 0,3
Consumo a potenza nomin. G20 (15°C,1013mbar) m3/h 2,71 3,24
Consumo a potenza nomin. G30/G31 kg/h 2,02/1,98 2,42/2,37
Temperatura fumi G20 (pot.nom/pot.rid.) °C 135/111 147/125
Portata massica fumi G20 (pot.nom/pot.rid.) kg/s 0,015/0,013 0,017/0,015
Contenuto C02 G20 (nei fumi secchi) % 7,0 7,0
Prevalenza residua per l’impianto (t =20°C) mbar 350 250
Temperatura minima in mandata °C 40 40
Temperatura massima in mandata °C 90 90
Contenuto acqua del generatore (circuito primario) l 4,0 4,5
Capacita' vaso espansione (circuito primario) l 66
Pressione di precarica del vaso di espansione bar 11
Pressione massima di esercizio bar 33
Minima pressione impianto bar 0,8 0,8
Minima pressione acqua sanitaria bar 0,2 0,2
Massima pressione acqua sanitaria bar 66
Portata acqua sanit. t 25°C l/min 13.3 16
Portata acqua sanit. t 30°C l/min 11,1 13,3
Prelievo acqua sanitaria t 25°C l/h 798 960
Prelievo acqua sanitaria t 30°C l/h 666 798
Minima portata sanitari l/min 2,5 2,5
Potenza elettrica assorbita W 150 150
Press. nom. alimentazione gas
Gas metano (G20) mbar 20 20
Gas butano (G30) mbar 30 30
Gas propano (G31) mbar 37 37
Press. massima al bruciatore
Gas metano (G20) mbar 12 12
Gas butano (G30) mbar 28 28
Gas propano (G31) mbar 35 35
Ugelli
Gas metano (G20) n° /mm 13 per 1,25 14 per 1,30
Gas butano (G30) n°/ mm 13 per 0,70 14 per 0,75
Gas propano (G31) n°/ mm. 13 per 0,70 14 per 0,75
Diametro attacchi
Mandata e Ritorno Impianto " 3/4 3/4
Acqua sanit. Calda e Fredda " 1/2 1/2
Gas " 3/4 3/4
Certificazione N.° CE 0068AS0088 CE 0068AS0088
Dispositivi di sicurezza
- Valvola gas a doppio otturatore
- Termostato di sicurezza (100 °C) del tipo a contatto
- Valvola di sicurezza impianto (3 bar) con funzione di svuotamento impianto.
- Pressostato lato impianto ( 0.8 bar)
- Pressostato differenziale lato fumi
- Dispositivo controllo fiamma a ionizzazione (tempo di sicurezza Ts=10 s )
2.3 DATI CARATTERISTICI
6
Tabella. 2.3.1
L'avviamento della caldaia è subordinato al consenso del pressostato di minima pressione
acqua nel circuito primario : quando la pressione supera il valore minimo di 0.8 bar il pres-
sostato consente l'avviamento.
Con il selettore in posizione inverno ed in assenza di prelievo di acqua sanitari il bruciatore
si accende ed in breve raggiunge la potenza massima per la funzione riscaldamento (avvia-
mento da freddo). Successivamente all'aumentare della temperatura dell'acqua impianto, la
funzione di modulazione della pressione gas al bruciatore, riduce la fiamma cercando di
mantenere una condizione di equilibrio tra la potenza erogata dalla caldaia e quella assorbi-
ta dall'impianto.
Analogamente in caso di prelievo di acqua per i servizi sanitari, la funzione di modulazione
cerca costantemente di adeguare la potenza erogata dalla caldaia a quella necessaria per
riscaldare la portata di acqua prelevata alla temperatura desiderata permettendo così di
ottenere acqua calda a temperatura costante.
La funzione di modulazione tende dunque a ridurre quanto piu' possibile il numero di spe-
gnimenti / accensioni del bruciatore migliorando così il comfort, il rendimento di produzio-
ne, la silenziosità del funzionamento nonché la durata della caldaia. Tuttavia qualora le
condizioni di impianto o di prelievo sanitario fossero talmente ridotte, ovvero inferiori alla
minima potenza di modulazione della caldaia, il bruciatore si spegne. La riaccensione
avviene automaticamente al diminuire della temperatura dell'acqua impianto o dell'acqua
dei sanitari a seconda del modo di funzionamento della caldaia e della concomitanza o
meno di prelievi di sanitario.
La funzione di modulazione sviluppa la propria azione confrontando le temperature di
mandata impianto e prelievo sanitari con i rispettivi valori impostati sul pannello di con-
trollo mediante le apposite manopole.
Poiché le variazioni della temperatura di mandata impianto (riscaldamento) avvengono in
modo sufficientemente lento il controllo è di tipo puramente proporzionale; diversamente
la temperatura di prelievo sanitario è soggetta a variazioni repentine, se non conveniente-
mente controllata, per cui il controllo è di tipo proporzionale/integrativo.
L'acqua calda per i servizi è sempre disponibile con precedenza sul riscaldamento : un
prelievo superiore a 2,5 l/min. abilita la caldaia al funzionamento in produzione sanitari.
La portata massima di acqua sanitari è regolata da uno stabilizzatore di portata che, indi-
pendentemente dalla variazione di pressione idrica (compresa tra 1 e 6 bar) stabilizza la
portata massima di prelievo sanitari a circa 10 l/min.
7
2.4 DESCRIZIONE DEL FUNZIONAMENTO
2.5 PROPRIETA’ DELLA SCHEDA DI MODULAZIONE
La scheda elettronica analogica realizza il controllo completo della caldaia, in particolare :
- controlla e regola la temperatura dell'acqua sanitari e della mandata riscaldamento
- gestisce i segnali da e verso i componenti attivi.
Nella fig. 2.5.1. é schematicamente mostrata la scheda di controllo .
In evidenza vi sono i connettori (tipo Molex) attraverso i quali fluiscono i segnali / comandi
di gestione della caldaia.
Sono pure indicati particolari dispositivi sui quali é possibile intervenire, anche in installa-
zione, per operare determinate regolazioni ove queste si rendessero necessarie.
8
JA
1Operatore
2Modulante
3Sonda
4Sanitaria
5Sonda
6Riscaldamento
JB
1Potenziometro
2circuito
3sanitario
4Potenziometro
5circuito
6Riscaldamento
7Libero
JC
10 Connessione di
9Bypass
8Selezione
7Estate / Inverno
6----
5----
4Selezione
3Estate / Inverno
2Flussostato di
1Precedenza
JD
9L Accensione Bruciatore
8N Richiesta
7
6
5L Circolatore
4N Impianto
3Nc Valvola
2Com Deviatrice
1Na Elettrica
JE
5L Alimentazione 230 Vac
4N
3N Libero
2Termostato
1Ambiente
Fig. 2.5.1
9
Regolazioni su scheda
- Trimmer di regolazione della modulazione in riscaldamento (A)
- Trimmer di regolazione della potenza massima in riscaldamento (B)
Selezioni su scheda
- Jumper per selezione On/Off del modo riscaldamento (C).
Regolazione modulazione riscaldamento
- E’ possibile modificare la banda proporzionale di regolazione in funzione riscalda-
mento variando l’isteresi termica da un minimo di 5°C ad un massimo di 15°C in
funzione delle caratteristiche dell’impianto.
- In particolare in presenza di impianti a bassa inerzia termica (modesto contenuto
d’acqua e corpi scaldanti a bassa inerzia) è preferibile selezionare un valore ampio di
banda proporzionale prossimo ai 15°C allo scopo di meglio contenere le pendolazioni
di temperatura ed evitare di conseguenza frequenti spegnimenti del bruciatore.
- Viceversa impianti termici a maggiore inerzia termica possono accettare una più stret-
ta banda proporzionale.
- Ruotare il trimmer (A) in senso orario per aumentare l’ampiezza della banda propor-
zionale.
Regolazione della massima potenza in riscaldamento
- All'interno del campo di potenza min-max (regolato sulla valvola gas ) entro cui la
caldaia puo' funzionare, è possibile scegliere il livello massimo di potenza per la
funzione riscaldamento senza penalizzare la funzione di produzione di acqua calda
per i servizi sanitari, per la quale rimane sempre abilitata la massima potenza di cal-
daia come limite massimo per l'azione modulante.
- Per regolare il valore di potenza massima in riscaldamento agire sul trimmer B :
ruotando in senso antiorario per aumentare il valore di potenza e viceversa per dimi-
nuire. Controllare il valore di pressione (potenza) mediante manometro ad U connesso
alla presa di pressione sul corpo della valvola gas.
In fabbrica il trimmer B è regolato come indicato in tabella 2.5.2.
Regolazione trimmer MAX-RISC
Potenza utile Press. gas
mm. c.a.
Mod. kW G20 GPL
metano
20 CSI 19 80 200
24 CSI 22 80 200
-L’eventuale regolazione va fatta ad impianto freddo con preselezione della tem-
peratura al valore massimo in modo da evitare durante la regolazione l’ azione
della modulazione.
Tabella. 2.5.2
10
Schema elettrico di principio
Fig. 2.5.3
11
M Modulatore
CN-H Connettore controllo fiamma
EV Elettroventilatore
PA Pressostato aria
TS Termostato di sicurezza
VD Valvola deviatrice
P Circolatore
L1 Lampada: presenza tensione
L2 Lampada: blocco iono o sovratemperatura
C Interruttore a 3 pos. (4 contatti)
POT1 Potenziometro sanitari
POT2 Potenziometro riscaldamento
S1 Pulsante reset blocco iono
PSA Pressostato minima pressione acqua circuito primario
FP Flussostato di precedenza
SS Sonda temperatura sanitari
SR Sonda temperatura riscaldamento
F Filtro antidisturbi
ECS Scheda controllo funzioni
Selezione del modo On/Off in riscaldamento
- Qualora si desideri escludere l’azione di modulazione in modo riscaldamento spostare
il jumper C
Modo Riscaldamento
- La scheda realizza la modulazione della temperatura del riscaldamento attorno al
valore impostato mediante la relativa manopola a pannello, nel campo di temperature
40-90°C.
- La regolazione si ottiene mediante un circuito proporzionale.
- Lo spegnimento del bruciatore avviene quando la temperatura misurata in mandata
supera di circa 4°C il valore di temperatura impostata ; la riaccensione avviene dopo 3
min. dallo spegnimento purchè la temperatura sia scesa al di sotto di quella impostata.
Modo Sanitario
- La scheda realizza la modulazione della temperatura del sanitario attorno al valore
impostato, mediante la relativa manopola sul pannello, nel campo di temperature 40-
60 °C.
- La regolazione si ottiene mediante un circuito proporzionale-integrativo.
La richiesta del sanitario ha la precedenza su una eventuale richiesta concomitante del
riscaldamento.
Il sistema di regolazione a due sonde :
- mantiene praticamente costante la temperatura di uscita al variare della portata
d’acqua.
- elimina i picchi di temperatura in fase di avviamento
- evita (tramite la sonda riscaldamento) il surriscaldamento della caldaia e pre-
viene l’intervento del limitatore di temperatura di sicurezza.
INSTALLAZIONE
2.6
Togliere la caldaia dall’imballo ed accertarsi che le relative parti costituenti non rimanga-
no incustodite alla mercé dei bambini divenendo così fonti di potenziale pericolo per gli
stessi: riporle con cura e sistemarle nei depositi previsti in modo che non provochino
inquinamento ambientale.
Prima dell’installazione della caldaia :
- lavare abbondantemente l’impianto in modo che eventuali impurità o corpi estranei
non abbiano a compromettere il buon funzionamento danneggiando taluni compo-
nenti quali pompe di circolazione, valvole di sicurezza,etc.
- verificare che la caldaia sia predisposta per il funzionamento con il tipo di combusti-
bile disponibile.
FISSAGGIO A PARETE
2.6.1
All’interno dell’imballo è rappresenta-
to l’ingombro della caldaia con evi-
denziate tutte le quote relative utili per
l’installazione.
Utilizzare la dima in cartone sisteman-
dola sulla parete scelta per l’installa-
zione in modo da poter contromarcare
sulla parete i punti di sostegno della
caldaia in funzione del previsto posi-
zionamento degli attacchi all’impian-
to.
La seguente figura mostra come è
realizzata la dima in cartone.
Sono previsti appositi kit raccordi in funzione del tipo di installazione,
fornibili a richiesta. L’utilizzo di tali kit prevede che l’impianto sia rea-
lizzato con tubi in rame del Dia. 14mm. sul sanitario e 18mm
sull’impianto.
L’impiego dei kit di connessione permette di eseguire rapidamente gli
allacciamenti idraulici.
Nei kit di connessione è fornito anche un limitatore di portata del circui-
to sanitario ,ad un valore di circa 9 lt./min., utile nei casi di reti idriche
con pressioni superiori ad 1 bar.
La fig. 2.6.2.1. mostra la sistemazione del limitatore sul raccordo ingres-
so sanitari di caldaia.
Allo scopo di preservare al meglio l'efficienza dello scambiatore secon-
dario si consiglia di installare in entrata del-l'acqua sanitaria un dosato-
re di sali atti ad impedire la precipitazione calcarea in caldaia.
COLLEGAMENTI IDRAULICI
2.6.2
Fig. 2.6.1.1
Fig. 2.6.2.1
limitatore di
portata
12
La caldaia è predisposta per diversi tipi di installazione delle tubazioni di aspirazione -
scarico dei prodotti della combustione per contribuire a risolvere al meglio le più svariate
situazioni impiantistiche.
Le soluzioni proposte sono quelle previste dalla normativa europea per le caldaie di tipo C
(caldaie nelle quali il circuito di combustione è stagno rispetto all'ambiente esterno) e per
le quali la caldaia è certificata.
La classificazione dei tipi è dunque secondo la norma europea EN 438.
In fig. 2.6.2.2. è indicata la prevalenza residua disponibile all'impianto.
INSTALLAZIONE DELLE TUBAZIONI SCARICO FUMI
2.6.3
13
14
Tipo C12
Aspirazione e scarico realizzati mediante raccordi
terminali orizzontali :
i relativi condotti possono essere di tipo coassiale o
separato, in quest'ultimo caso i terminali di aspirazio-
ne e scarico devono essere posizionati sufficientemen-
te vicini per poter essere esposti al vento nello stesso
modo.
Ved. fig. 2.6.3.1
Tipo C22
Aspirazione e scarico mediante due condotti collegati
ad una conduttura comune che serve più caldaie.
Quest'unica conduttura provvede contemporaneamen-
te sia l'aria comburente sia l'evacuazione dei prodotti
della combustione .
Ved. fig. 2.6.3.2
Fig. 2.6.3.1
Fig. 2.6.3.2
Tipo C32
Aspirazione e scarico realizzati mediante raccordi
terminali verticali :
i relativi condotti possono essere di tipo coassiale o
separato , in quest'ultimo caso i terminali di aspira-
zione e scarico devono essere posizionati sufficiente-
mente vicini per poter essere esposti al vento nello
stesso modo.
Ved. fig. 2.6.3.3
Tipo C42
Aspirazione e scarico mediante due condotti separa-
ti collegati ad un sistema comune di condutture che
servono più caldaie .
Il sistema di condutture che può essere di tipo coas-
siale o separato, purchè sufficientemente vicine per
potersi trovare nelle stesse condizioni di vento,
comprende due condotti di cui uno per l'adduzione
dell'aria comburente e l'altro per l'evacuazione dei
prodotti della combustione.
Ved. fig. 2.6.3.4
15
Fig. 2.6.3.4
Fig. 2.6.3.3
Tipo C52
Aspirazione e scarico mediante
condotti separati :
questi condotti possono aspirare e
scaricare in zone a differente pres-
sione.
Ved. fig. 2.6.3.5
Condotti di tipo coassiale:
le lunghezze massime ammesse sono quelle indicate nella seguente tabella:
Tipo Scarico Mod. 20 CSI Mod. 24 CSI
Coassiale 4 m. 2,5 m.
Orizzontale
Coassiale 4 m. 3,5 m.
Verticale
La curva a 90° flangiata di tipo coassiale applicata in caldaia non è da considerarsi in tale
sviluppo.
Nell'installazione tenere conto che ogni curva di tipo coassiale equivale ad uno sviluppo
lineare di condotto coassiale pari a 1,3 m.
In caldaia è applicato all’origine un dia-
framma avente diametro in funzione del
modello sistemato all’interno del raccordo
di uscita della mandata dell’estrattore fumi,
ved. fig. 2.6.3.8. e Tabella 2.6.3.7
Diaframma Mod. 20 CSI Mod. 24 CSI
Diametro 46 mm. 50 mm. 16
Fig. 2.6.3.5
Tabella. 2.6.3.6
Fig. 2.6.3.8
Tabella. 2.6.3.7
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Bongioanni VIVA CSI Manuale del proprietario

Categoria
Frigo-congelatori
Tipo
Manuale del proprietario