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mescola nché il sale non si sarà completamente sciolto. Metti alcune uova nel recipiente e coprilo con un
pannello. Metti il recipiente in un luogo luminoso, ma evita di esporlo direttamente alla luce del sole. Poiché
nella dotazione del microscopio è compreso anche uno schiuditoio puoi mettere della soluzione salina e
alcune uova in ciascuno dei quattro scomparti. La temperatura dovrebbe essere intorno ai 25°C. A questa
temperatura le uova si schiudono dopo circa 2-3 giorni.
Se durante tale periodo l’acqua nel recipiente evapora, aggiungi acqua dal secondo recipiente preparato.
L’artemia salina al microscopio
La larva che esce dall’uovo è conosciuta con il nome di “nauplio”. Aiutandoti con una pipetta preleva alcune
di queste larve e mettile su un vetrino portaoggetti per osservarle. Le larve si muovono nella soluzione sa-
lina con l’aiuto delle loro estremità simili a peli. Ogni giorno preleva alcune larve dal recipiente e osservarle
al microscopio. Se hai allevato le larve nello schiuditoio rimuovi semplicemente il coperchio superiore e
metti lo schiuditoio direttamente sul tavolino portaoggetti. A seconda della temperatura ambientale le larve
diventano adulte nel giro di 6-10 settimane. In tal modo avrai allevato una colonia di artemia salina che
continuerà a riprodursi.
L’alimentazione dell’artemia salina
Afnché le artemie sopravvivano,di tanto in tanto le devi nutrire. Bisogna procedere con molta cura perché
un eccesso di cibo potrebbe far imputridire l’acqua e avvelenare la colonia di gamberetti. L’alimentazione
ideale è costituita da lievito secco in polvere. È sufciente dare una piccola quantità di lievito ogni due
giorni. Se l’acqua nello schiuditoio o nel recipiente diventa scura è indice che sta imputridendo. Rimuovi
quindi immediatamente i gamberetti dall’acqua e mettili in una soluzione salina nuova.
Attenzione!
Le uova e i gamberetti non sono commestibili!
7.2. Fibre tessili
Oggetti e accessori:
1. li di diversi tessuti: cotone, lino, lana,seta, sintetico, nilon, etc.
2. due aghi
Disporre ciascun lo su un diverso vetrino portaoggetti e sbrarlo con l’aiuto degli aghi. I li vengono
inumiditi e coperti con un coprivetrino. Il microscopio viene regolato su un valore di ingrandimento basso.
Le bre del cotone sono di origine vegetale e al microscopio hanno l’aspetto di un nastro piatto e ritorto.
Le bre sono più spesse e più tondeggianti ai lati che non al centro. Le bre di cotone sono in fondo dei
lunghi tubicini afosciati. Anche le bre di lino sono di origine naturale, sono tondeggianti e lineari. Le bre
luccicano come la seta e presentano numerosi rigonamenti sul tubicino della bra. La seta è di orgine
animale ed è costituita da bre robuste e di piccolo diametro in confronto alle bre cave vegetali. Ogni bra
presenta una supercie liscia ed omogenea e sembra un lo d’erba. Anche le bre della lana sono di origine
animale e la loro supercie è composta da involucri sovrapposti, dall’apparenza sconnessa e ondulata.
Se possibile, confrontare le bre della lana di diversi fabbriche tessili: si possono osservare differenze
nell’aspetto delle bre. In base ad esse gli esperti riescono a stabilire il paese d’origine della lana. La seta
sintetica, come indica il nome stesso, è prodotta in modo articiale attraverso un lungo processo chimico.
Tutte le bre mostrano delle linee dure e scure lungo la supercie liscia e lucida. Una volta asciutte le bre
si increspano in modo uniforme. Osservi i tratti comuni e le differenze.