METTLER TOLEDO 33360 + 210260 29
3.2 Spinta dell'aria
1 cm
3
di aria pesa – a seconda della sua condizione – circa 1 … 1,2 mg. Pertanto, un corpo pesato in aria subisce
una spinta di questa grandezza per ogni cm
3
del suo volume. Ciò significa che, data una densità attorno ad
1 (1 g/ cm
3
), si verifica, non tenendo conto della spinta dell'aria, un errore di circa 1 %o. Se è richiesto un risultato
con 3 (oppure 4) cifre dopo la virgola, sarà quindi necessario correggere il risultato in base alla spinta dell'aria:
La vera densità è di circa 0,001 g/ cm
3
maggiore di quella calcolata.
Il metodo di caldolo della densità di liquidi (divisione per 10 ml, conformemente al volume del corpo immerso)
fa si che già per un peso indicato con tre decimali si ottiene un risultato con quattro decimali. E' pertanto opportuno
in questo caso eseguire sistematicamente la correzione dovuta alla spinta dell'aria.
3.3 Tolleranza sul volume del corpo immerso
Legislazione tedesca di metrologia EO 13-4, paragrafo 9.21
Il volume del corpo immerso, comprensivo della metà inferiore del filo di sospensione, deve essere regolato
in modo tale che la determinazione della densità dell'acqua a 20 °C sia affetta da un errore massimo di
± 0,0005 g/ cm
3
con un corpo immerso del peso di 30 g.
3.4 Profondità d'immersione del corpo da immergere o del portapietra
Il corpo da immergere è appeso ad un filo di platino di 0,2 mm di diametro. Quindi il filo subisce nell'acqua una
spinta di circa 0,3 mg ogni 10 mm di lunghezza immersa.
Se il liquido si trova 10 mm al disopra dell'occhiello del corpo, sono immersi circa 20 mm di filo. Per densità
prossime ad 1 ne risulta una spinta di 0,6 mg. Dato però che si divide ancora per 10 ml, questa fonte d'errore
diventa del tutto trascurabile.
Il portapiertra è costituito, nella sua parte da immergere, da un filo di 0,8 mm di diametro, il che, data una densità
del liquido attorno ad 1, comporta una spinta di circa 5 mg ogni 10 mm di lunghezza immersa. Dato però che il
portapietra nella pesata del corpo solido in aria è analogamente immerso nel liquido e dato inoltre che la
profondità d'immersione, nonostante la differenza di peso, non varia sulle bilance elettroniche, la spinta del
liquido sul portapietra rimane costante e non viene quindi di considerata. Condizione: non variare il livello del
liquido (La variazione del livello del liquido a seguito dell'immersione del corpo solido è per lo più trascurabile:
un volume del solido di 1 cm
3
fa salire il livello del liquido di 0,5 mm, il che provoca una spinta di circa 0,15 mg,
cioè un errore nella determinazione della densità di circa 0,15 mg/ cm
3
).
3.5 Tensione superficiale del liquido
A seguito dell'adesione del liquido al filo di sospensione si verifica un aumento fittizio del peso. Nel caso del corpo
immerso (diametro del filo 0,2 mm) ed in acqua, questa forza ammonta a circa 1 mg; essa può essere ridotta a
circa 0,3 mg con l'impiego di agenti tensioattivi o di liquidi organici. Però anche in questo caso si deve poi dividere
per 10 ml, per cui l'errore di densità risultante ammonta al massimo a 0,0001 g/ml.
Poiché il diametro del filo è più grande, sul portapietra immerso in acqua agisce una forza che può arrivare fino
a 3 mg. Anche in questo caso, analogamente a quanto detto nel punto 3.4, una ripercussione sul risultato viene
eliminata praticamente dal fatto che il portapietra è immerso durante entrambe le pesate (A e B). Se è richiesta
la massima precisione, sarà nondimeno preferibile, per precauzione, ridurre la tensione superficiale (vedere
anche 3.6).