Metos SPA/EB-2, 2 x GN1/1 Manuale del proprietario

Tipo
Manuale del proprietario

Questo manuale è adatto anche per

Carrelli erogatori di vivande
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Indice (IT, CH)
Annotazioni di carattere generale . . . . . . . . . . . . . . . . . 52
Utilizzo dellapparecchiatura . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 52
Annotazioni per lutilizzatore . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 52
Targhetta identificativa del tipo . . . . . . . . . . . . . . . . . . 52
Vista dellapparecchiatura . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 53
Annotazioni di sicurezza. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 54
Conduzione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 56
Messa in esercizio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 56
Riempimento delle vaschette
Avviamento dell'unità
Utilizzo dellapparecchiatura . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 57
Inserimento dei recipienti GN
Movimentazione
Disconnessione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 57
Spegnimento dell'apparecchiatura
Scarico dell'acqua
Accessori speciali . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 58
Bordi ribaltabili
Bordi di fondo
Prolunga di deflusso
Pulizia e preservazione. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 59
Qualche informazione utile in tema di "acciaio inossidabile"
Principi generali di lavoro per il trattamento di
apparecchiature in acciaio inossidabile
Un ausilio in caso di disfunzioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . 61
Dati tecnici . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 61
Parti di ricambio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 62
Dichiarazione di conformità CE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .78
Carrelli erogatori di vivande
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Annotazioni di carattere generale
Riserva di modifiche
I prodotti di cui alle presenti istruzioni di esercizio sono stati sviluppati tenendo conto
dei requisiti di mercato e dello stato dellarte. HUPFER
®
si riserva il diritto di introdur-
re modifiche nei prodotti e nella documentazione tecnica correlata, ove queste siano
finalizzate al progresso tecnologico. Fanno fede sempre i dati ed i parametri ponde-
rali garantiti quali vincolanti in sede di conferma d'ordine, nonché la descrizione delle
prestazioni e del funzionamento.
Imballo e trasporto
La vostra unità HUPFER
®
è stata sottoposta ad un accurato test funzionale ed im-
ballata previa pulizia. L'imballo consiste di materiali riciclabili e può essere smaltito
in conformità.
Utilizzo dellapparecchiatura
I carrelli erogatori di vivande sono costituiti da vaschette termostatate mobili dotate
di riscaldamento elettrico.
L'applicazione principale è data dal mantenimento a temperatura e dall'erogazione
di vivande presso catene di distribuzione degli alimenti in ambito ristorazione per co-
munità. A seconda del tipo e delle dimensioni della cucina si utilizzano unità con un
numero di vaschette da 1 a 4.
Un tipico campo applicativo collaterale è il c.d. Event-Catering (Servizio per party e
conferenze), con l'impiego di tutti e quattro i tipi di apparecchiature.
Le unità sono inoltre idonee all'erogazione diretta di alimenti all'ospite, ma gli ele-
menti di servizio e di visualizzazione collocati frontalmente non costituiscono una do-
tazione ottimale per tale scopo.
Note:
antecedentemente al primo utilizzo, occorre rimuovere il film protettivo dai lamie-
rati.
per motivi di sicurezza, la temperatura max raggiungibile del bagnomaria è limi-
tata a 95 °C. Ciò significa che la potenza prestazionale di un carrello erogatore di
vivande non è comparabile a quella di un bagnomaria stazionario.
Annotazioni per lutilizzatore
Antecedentemente alla prima messa in funzione leggere accuratamente le presenti
istruzioni di esercizio. Accertarsi che il personale di conduzione sia stato edotto circa
le fonti di rischio ed i possibili malfunzionamenti.
Annotazioni importanti per la sicurezza e la prevenzione di danni sono evidenziate,
nelle presenti istruzioni di esercizio, tramite un simbolo di Attenzione.
Attenzione, nota concernente la sicurezza e la prevenzione di danni!
Le note così evidenziate vanno poste a conoscenza del personale di servizio.
Con il simbolo della Mano vengono evidenziate annotazioni utili e suggerimenti per
l'esercizio dell'unità.
Targhetta identificativa del tipo
Costruttore Potenza assorbita
Modello * Carico utile max
Nr. articolo * ! Marchio di controllo
Nr. ordine * " Classe di protezione
Nr. serie * # Marchio di conformità
Tensione nominale $ Potenza frigorifera
Potenza allacciata % Fluido refrigerante
* Dati necessari in caso di assistenza
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Vista dellapparecchiatura
Impugnatura di spinta di sicurezza, con bordo di contatto incorporato
Nottola per la regolazione termica delle vaschette
Cifre per lallocazione delle vaschette
Interruttore ON / OFF
Rulli deflettori di protezione
Ruote sterzanti con fermo integrale
Vaschette di termostatazione
Rubinetti di scarico dellacqua per le vaschette di termostatazione
Supporto per spina
! Cavo di attacco con spina
" Ruote sterzanti prive di fermo
Accessori speciali
Recipienti GN
Partitori a sospensione, per recipienti (lunghezza 325 ovv. 530 mm)
Prolunga flessibile di scarico ½", 42 cm
Bordo di fondo in acciaio al Cr-Ni 1.4301
Bordo ribaltabile longitudinalmente, in acciaio al Cr-Ni 1.4301*
Bordo ribaltabile frontalmente, in acciaio al Cr-Ni 1.4301*
Ruote sterzanti in acciaio al Cr-Ni, Ø 125 mm, con e senza fermo integrale,
fissaggio a perno
* Il fissaggio a posteriori dei bordi ribaltabili all'apparecchiatura è consen-
tito solo ad opera di personale specializzato e autorizzato. È necessaria
una saldatrice TIG.
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Annotazioni di sicurezza
Le unità sono previste esclusivamente per un funzionamento presidiato.
Le unità sono previste per il trasporto di alimenti entro recipienti GN inseriti
e con riempimento d'acqua nelle vaschette. Non è ammesso il trasporto di
altri carichi.
A causa del rischio di ribaltamento, l'unità SPA/EB-1 può essere movimen-
tata solo a vuoto, ossia senza riempimento d'acqua e senza recipienti GN
appesi. A motivo della sua struttura assai compatta ed a basso ingombro,
per questo modello sussiste fondamentalmente rischio di ribaltamento.
La movimentazione può aver luogo esclusivamente su fondo piano. Per-
correndo fondi fortemente aplanari è possibile un danneggiamento del car-
rello.
Prima di effettuare la movimentazione spegnere l'unità, estrarre la spina ed
innestare il supporto previsto.
Non estrarre mai la spina dalla presa agendo sul cavo.
In versione standard, i carrelli HUPFER
®
per lerogazione di alimenti sono
dotati di spina a squadra Schuko. A differenza di una spina Schuko rettili-
nea, questo connettore sporge solo in misura trascurabile dalla presa e
non può quindi subire danni a causa della movimentazione laterale.
Se si movimenta l'unità senza prima estrarre la spina, l'effetto leva insor-
gente dopo una sovrasollecitazione del cavo può danneggiare gravemente
la presa o addirittura strapparla dalla parete.
Prima della movimentazione, sbloccare i due freni di stazionamento. Una
movimentazione a freni di stazionamento bloccati può tradursi in un dan-
neggiamento del carrello.
Le unità sono previste esclusivamente per la movimentazione manuale.
Una movimentazione supportata meccanicamente non è ammessa. Peri-
colo di lesioni e danni.
In fase di trasporto con mezzi ausiliari come ad es. tramite camion occorre
prevedere un blocco di sicurezza per le unità. I fermi integrali non sono suf-
ficienti quali protezioni per il trasporto.
Non spostare mai l'unità tramite trazione del cavo elettrico di connessione.
Non è ammessa una movimentazione su piani obliqui o scale.
In fase di movimentazione, non spostare l'unità a velocità superiore al pas-
so d'uomo. I carrelli con elevato carico possono essere frenati e sterzati
solo con difficoltà. Ove necessario ricorrere ad un aiuto per la movimenta-
zione.
Non raccogliere mai manualmente i carrelli che abbiano subito ribaltamen-
to a causa di azione esterna o disattenzione. Pericolo di lesioni!
Non sedersi o porsi sull'apparecchiatura. Non trasportare mai persone con
l'apparecchiatura.
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Non arrestare le unità su fondo ripido.
Dopo l'arresto, le unità vanno protette agendo sui due fermi integrali, per
far sì che non rotolino via.
Se la spina entra a contatto con acqua, essa dovrà essere asciugata prima
dell'inserimento nella presa. Pericolo di morte!
Prima di utilizzare l'unità, la spina od il cavo di connessione alla rete vanno
sostituiti, se danneggiati, ad opera di personale specializzato e autorizzato.
Il cavo spiralato è idoneo ad un'estensione massima pari a 1,80 m. Una so-
vrallungamento forzato del cavo può provocare danni ai fili interni. Pericolo
di incendio!
In ambienti bagnati e umidi non impiegare cavi di prolunga.
Non pulire l'unità con pulitrici a getto di vapore o ad alta pressione.
Se è previsto di operare nell'ambiente con pulitrici a getto di vapore o ad
alta pressione, è necessario prima porre l'apparecchiatura fuori servizio e
scollegarla dalla rete elettrica.
Inserire la spina solo in idonee prese dotate di messa a terra. Per il caso di
spina inidonea, occorre far sostituire il cavo di allacciamento alla rete
dell'unità ad opera di personale specializzato e autorizzato (v. tipi di presa
utilizzabili, a pag. 62).
Non è ammesso l'utilizzo di adattatori di presa. Pericolo di incendio!
Le ruote di scorrimento sono omologate per temperature comprese fra
-20 e +50 °C. L'utilizzo in altri campi di temperatura può tradursi in un infra-
gilimento del materiale strutturale. Non sono quindi più da escludere danni
provocati da azioni di natura meccanica.
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Conduzione
Messa in esercizio
Per la messa in esercizio occorre che le vaschette dell'unità siano fredde, pu-
lite ed esenti da incrostazioni calcaree. Ove necessario, le vaschette già pre-
cedentemente utilizzate per le quali l'acqua sia stata completamente
scaricata dovranno essere sottoposte a raffreddamento per un certo tempo.
Un riscaldamento a secco delle vaschette è possibile senza rischi di sorta, ma
tale operazione non è raccomandata da HUPFER
®
a causa della trasmissione
del calore assai ridotta.
Per il caso di vaschette riscaldate a secco, il contatto con lacqua fredda pro-
voca un intenso sviluppo di vapore. Pericolo di ustioni!
Sono inoltre possibili svergolamenti del fondo delle vaschette ed una forma-
zione di microcricche. Come conseguenza può verificarsi un danno totale
dell'apparecchiatura.
Uno strato di calcare agisce come isolante termico e può comportare un ac-
cumulo di calore al di sopra dei corpi riscaldanti tubolari; di conseguenza è
possibile un danneggiamento del fondo delle vaschette.
Sussiste inoltre pericolo di corrosione al di sotto dello strato di calcare.
Prestare attenzione alle annotazioni di sicurezza riportate a partire da pag. 54.
Riempimento delle vaschette
Chiudere i rubinetti di scarico.
Riempire le vaschette con ca. 3 l d'acqua.
Ciò corrisponde ad un livello d'acqua pari a ca. 2 cm.
È bene che i recipienti GN inseriti successivamente (profondità max 200 mm)
non permangano a contatto con l'acqua, perché tale circostanza riduce la tra-
smissione del calore. La migliore trasmissione del calore ha luogo mediante il
vapore.
Livelli di riempimento più elevati allungano il tempo di riscaldamento.
Se l'acqua di rete presenta una forte concentrazione di sostanze minerali, è
opportuno impiegare acqua addolcita per ridurre i sedimenti calcarei.
Per il riempimento delle vaschette è raccomandabile l'utilizzo di acqua calda
o molto calda. Ciò riduce il tempo di riscaldamento dell'apparecchiatura.
Avviamento dell'unità
Coprire le vaschette per evitare dispersioni di calore.
Infilare la spina dell'apparecchiatura in un'idonea presa dotata di messa a
terra.
Impiegare solo la connessione a spina prevista in proposito. L'apparec-
chiatura non può essere fatta funzionare se la linea di connessione è dan-
neggiata o se si evidenziano danni visibili.
Accendere l'apparecchiatura agendo sull'interruttore ON / OFF.
Si accende la luce spia di abilitazione all'esercizio incorporata nell'interrut-
tore.
Tramite il regolatore in dotazione alla vaschetta, impostare la potenza pre-
stazionale desiderata. Nell'ambito dei 4 campi di potenza è possibile una
regolazione in continuo. La correlazione fra i commutatori e le vaschette ha
luogo tramite i numeri impressi nel corpo.
Per un livello di riempimento pari a 2 cm (acqua fredda), una copertura effi-
ciente ed una potenza max dell'apparecchiatura, l'acqua della vaschetta rag-
giunge in ca. 45 minuti una temperatura di 90 °C.
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Utilizzo dellapparecchiatura
Inserimento dei recipienti GN
Sino ad una profondità di 200 mm, i recipienti GN 1/1 possono essere aggan-
ciati senza ulteriori accorgimenti nelle vaschette. Utilizzando recipienti GN 2/3,
GN 1/2 e GN 1/3 è opportuno impiegare traverse di partizione (accessorio
speciale) per ridurre al minimo la fuoriuscita di vapore e la dispersione di ca-
lore ad essa concomitante.
Se si utilizzano recipienti GN ancora più piccoli è necessario utilizzare partitori
a sospensione, in modo tale da assicurare un'idonea chiusura con il bordo del-
la vaschetta.
Prestare attenzione ad una chiusura ottimale delle vaschette operative, per-
ché la fuoriuscita di vapore acqueo può provocare ustioni. I componenti me-
tallici del coperchio suscettibili di contatto possono riscaldarsi in misura
pericolosa.
Movimentazione
Prestare attenzione alle annotazioni di sicurezza riportate a partire da pag. 54.
Posizionare su
tutti i regolatori.
Spegnere l'apparecchiatura agendo sull'interruttore ON / OFF.
Estrarre la spina di rete e fissarla nel supporto previsto.
Sbloccare i due freni di stazionamento.
Afferrare le impugnature di spinta dell'unità e trasportarla sino al luogo di
destinazione.
Nel luogo di destinazione, bloccare i due freni di stazionamento per assi-
curare l'apparecchiatura nei confronti di uno spostamento fortuito.
Inserire la spina dell'apparecchiatura in un'idonea presa dotata di messa a
terra.
Accendere l'apparecchiatura agendo sull'interruttore ON / OFF.
Impostare la potenza voluta tramite il regolatore correlato con la vaschetta.
Disconnessione
Spegnimento dellapparecchiatura
Posizionare su tutti i regolatori.
Spegnere l'apparecchiatura agendo sull'interruttore ON / OFF.
Estrarre la spina di rete e fissarla nel supporto previsto.
Scarico dellacqua
Non azionare mai i rubinetti di scarico mediante utensili.
In caso di rubinetti bloccati, operare con agenti di distacco innocui per la salute
(ad es. spray al teflon). Quindi pulire a fondo lo scarico e le vaschette.
Se si scarica acqua ad alta temperatura sussiste rischio di ustioni.
Aprire il rubinetto di scarico solo direttamente al di sopra di una canaletta di
deflusso (a carico cliente) oppure di uno scarico di cucina centralizzato.
In caso di bordo di fondo installato (accessorio speciale contro sovrapprezzo)
impiegare un serbatoio di captazione avente volumetria sufficiente, oppure la
prolunga di scarico (accessorio speciale contro sovrapprezzo).
Successivamente allo scarico dell'acqua, il tubo di deflusso ed il rubinetto pos-
sono presentare una temperatura piuttosto elevata. Pericolo di ustioni!
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Accessori speciali
Bordi ribaltabili
I bordi ribaltabili non sono omologati per il posizionamento di carichi pesan-
ti.
Durante la movimentazione dell'unità, i bordi ribaltabili devono essere fatti
rientrare.
In fase di estensione e bloccaggio dei bordi ribaltabili sussiste pericolo di
schiacciamento.
Ruotare verso l'alto il bordo ribaltabile
.
Estrarre il supporto
.
Posizionare il supporto in modo tale che, abbassando il bordo ribaltabile,
le spine
scivolino nei fori previsti in esso.
La ritrazione dei bordi ha luogo in base ad una sequenza inversa.
Bordi di fondo
Sui bordi di fondo possono essere collocati solamente oggetti con base stabi-
le. Non è consentito superare il peso complessivo ammesso (v. Dati Tecnici,
pag. 61).
Non è ammesso il trasporto di recipienti aperti che contengano liquidi ad alta
temperatura.
Prolunga di deflusso
Non movimentare mai l'unità esercitando trazione sulla prolunga di deflus-
so.
In fase di scarico dell'acqua, badare alla posizione del terminale di tubo
flessibile.
Scaricando acqua molto calda, la prolunga di deflusso può presentare una
temperatura piuttosto elevata. Pericolo di ustioni!
Avvitare saldamente la filettatura esterna della prolunga di deflusso con il
raccordo terminale del rubinetto di scarico.
Posizionare il terminale del tubo flessibile su di un punto di deflusso.
Aprire il rubinetto di scarico.
Con la prolunga di deflusso è possibile scaricare l'acqua anche a bordo di fon-
do innestato, senza dover impiegare un recipiente di captazione.
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Pulizia e preservazione
Prima di iniziare la pulizia porre fuori servizio l'apparecchiatura. Estrarre la
spina di rete ed agganciarla al supporto previsto in proposito sull'unità.
Svuotare le vaschette.
Non pulire l'unità con pulitrici a getto di vapore o ad alta pressione. Se è
previsto di operare nell'ambiente con pulitrici a getto di vapore o ad alta
pressione, è necessario prima porre l'apparecchiatura fuori servizio e scol-
legarla dalla rete elettrica.
Per la pulizia occorre che l'apparecchiatura sia fuori servizio ed adeguata-
mente raffreddata.
Se dopo la pulizia sono ancora presenti dei depositi calcarei è necessario ef-
fettuarne la rimozione, dato che altrimenti aumenta il consumo di energia men-
tre si riduce l'economicità. In caso di forti incrostazioni calcaree
l'apparecchiatura può subire danni.
Per la rimozione del calcare usare un decalcificatore per superficie consueto
del commercio oppure acqua e aceto.
Il rubinetto di scarico può essere rilubrificato con grasso per prodotti alimentari
(i grassi da arrosti non sono idonei) per preservarne la tenuta e l'azionamento
agevole.
Qualche informazione utile in tema di "acciaio inossidabile"
La resistenza alla corrosione degli acciai inossidabili si basa su di uno strato
di passivazione che si crea superficialmente in presenza di ossigeno. L'ossi-
geno atmosferico è di per sé sufficiente a formare questo strato di passivazio-
ne, così che guasti o fratture di tale strato provocati da un'azione meccanica
si riparano spontaneamente. Lo strato di passivazione si forma o si riforma più
velocemente se l'acciaio viene posto a contatto con acqua ricca di ossigeno.
Un ulteriore incremento di tale effetto viene conseguito ricorrendo ad acidi os-
sidanti (acido nitrico, acido ossalico). Questi acidi vengono impiegati qualora
l'acciaio abbia subito un intenso attacco chimico ed il suo strato di passivazio-
ne sia andato ampiamente perduto.
Lo strato di passivazione può essere danneggiato o demolito per via chimica
con agenti ad effetto riducente (accettori di ossigeno), sempre che essi agis-
cano sull'acciaio in forma concentrata od a temperature elevate. Queste so-
stanze aggressive sono ad es.:
formulazioni contenenti sale e zolfo
cloruri (sali)
concentrati di erbe aromatiche quali senape, essenza acetica, dadi agli
aromi, soluzioni di sale da cucina etc.
Altri danni possono insorgere a causa di:
ruggine esterna (ad es. da altri componenti, utensili ovv. ruggine c.d. volatile)
particelle di ferro (ad es. pulviscolo di rettifica)
contatto con metalli non ferrosi (passaggio allo stato elementare)
carenza di ossigeno (ad es. assenza di aerazione, acqua povera di ossigeno).
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Principi generali di lavoro per il trattamento di
apparecchiature in acciaio inossidabile
Mantenere la superficie esterna delle apparecchiature in acciaio inossidabile
sempre pulita e ben accessibile allaria.
Rimuovere quotidianamente tramite pulizia i depositi di calcare, grasso, amido
ed albume. Sotto questi depositi, a causa dell'insufficiente afflusso d'aria può
aver luogo una corrosione. Per la pulizia non devono essere impiegati deter-
genti ad azione sbiancante e contenenti cloro.
Ove non vengano impartite particolari norme di pulizia, è bene in ogni caso uti-
lizzare detergenti a basso tenore di cloro.
Dopo ciascuna operazione di pulizia rimuovere, tramite lavaggio con abbon-
dante acqua di rete, tutti i residui di detergente. Quindi è opportuno far asciu-
gare a fondo le superficie.
Non porre i componenti in acciaio inossidabile più a lungo di quanto stretta-
mente necessario a contatto con acidi concentrati, spezie, sali etc. Anche i va-
pori acidi che si sviluppano durante la pulizia delle piastrelle promuovono la
corrosione "dell'acciaio inossidabile".
Evitare di danneggiare le superficie esterne in acciaio inox, particolarmente
tramite altri metalli diversi dall'acciaio inossidabile stesso. I residui di metalli
estranei formano tracce minuscole di elementi chimici in grado di provocare
corrosione. In ogni caso, è bene evitare un contatto con ferro e acciaio perché
ciò porta alla ruggine c.d. esterna. Se l'acciaio inox entra a contatto con il ferro
(lana d'acciaio, trucioli di tubazioni, acqua ad alta concentrazione di ferro) tale
fenomeno può costituire un innesco per la corrosione. Per la pulizia meccani-
ca impiegare quindi esclusivamente lana di acciaio inox oppure spazzole do-
tate di setole naturali, in plastica o in acciaio inossidabile. La lana d'acciaio o
le spazzole in acciaio non legato danno luogo a ruggine esterna a causa
dell'usura. I punti di ruggine appena formati possono essere eliminati con
agenti abrasivi ad azione blanda o con carta abrasiva a grana fine. Punti di
ruggine più consistenti sono rimovibili impiegando una soluzione calda di aci-
do ossalico al 2 3 %. Ove questi detergenti risultino inefficaci, è necessario
un trattamento con acido nitrico al 10 %.
Attenzione, pericolo! Questa operazione può essere effettuata solo da perso-
nale tecnicamente addestrato e nel rispetto delle presenti norme!
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Un ausilio in caso di disfunzioni
Le attività di manutenzione possono essere espletate esclusivamente da personale specializzato e debita-
mente autorizzato. I componenti difettosi possono essere sostituiti solo con parti originali.
Per prima cosa, controllare se si è verificato un errore di conduzione. Alcune disfunzioni possono essere
risolte direttamente.
Per l'eventualità di un intervento di assistenza ed in caso di ordine di ricambi, indicare i dati impressi sulla
targhetta identificativa del tipo (v. pag. 52).
Attività regolari di controllo e manutenzione dell'unità servono a prevenire disfunzioni di esercizio e contri-
buiscono alla sicurezza. La periodicità dei controlli e degli interventi di manutenzione dipende dall'impiego
dell'apparecchiatura. Rivolgersi al Servizio assistenza del rivenditore di fiducia.
Dati tecnici
Disfunzione Causa possibile Rimedio
L'apparecchiatura non si scalda,
la luce spia non si accende.
Fusibile esterno difettoso. Controllare il fusibile e, se necessario,
sottoporlo a manutenzione.
Interruttore ON / OFF difet-
toso.
Scollegare l'unità dalla rete, farla control-
lare - e se necessario riparare - da perso-
nale specializzato ed autorizzato.
Cavo di collegamento alla
rete o spina difettosa.
L'apparecchiatura si scalda,
la luce spia non si accende
Luce spia difettosa. Porre fuori servizio l'unità, farla control-
lare - e se necessario riparare - da perso-
nale specializzato ed autorizzato.
Circuito di commutazione
difettoso.
L'apparecchiatura si scalda solo
molto lentamente.
Troppa acqua nella
vaschetta.
Ridurre la quantità d'acqua.
Depositi di calcare o di con-
taminanti nella vaschetta.
Porre fuori servizio l'unità e, dopo ade-
guato raffreddamento, decalcificare o
pulire la vaschetta.
SPA/EB-1 SPA/EB-2 SPA/EB-3 SPA/EB-4
Marchio di controllo
Norme seguite nella produzione dell'appa-
recchiatura
DIN 188677
Protezione contro gli spruzzi d'acqua IPX5
Nr. vaschette 1234
Dimensioni vaschette per GN 1/1 e rispettive suddivisioni, profondità max 200 mm
Capacità media, come persone servite* 15 25 50 80
Riscaldamento corpi scaldanti tubolari CNS
Potenza installata 0,7 kW 1,4 kW 2,1 kW 2,8 kW
Allacciamento elettrico 230 V 1N AC 50 Hz
Isolamento termico piastrellatura ceramica
Regolazione temperatura in continuo, separatamente per ciascuna vaschetta
Campo termico 3095 °C
Telaio 4 ruote sterzanti, di cui 2 con fermo integrale, Ø 125 mm
Peso netto, senza bordo di fondo 32 kg 44 kg 55 kg 66 kg
Peso dell'unità a pieno carico delle
vaschette, senza bordi di fondo
64 kg 108 kg 151 kg 194 kg
Carico concentrato max dei bordi di fondo 50 kg 40 kg 30 kg 20 kg
Carico superficiale max dei bordi di fondo 100 kg 80 kg 65 kg 50 kg
Peso complessivo ammesso 170 kg 195 kg 220 kg 250 kg
* La capacità è funzione della tipologia di alimenti e della gamma di componenti.
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Metos SPA/EB-2, 2 x GN1/1 Manuale del proprietario

Tipo
Manuale del proprietario
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