Beta 8190B Istruzioni per l'uso

Tipo
Istruzioni per l'uso
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SPECIFICA PRODOTTO
ISTRUZIONI PER L’USO E LA MANUTENZIONE
Informazioni tecniche
Condizioni d’uso previste e limiti operativi
Prescrizioni per gli operatori
Rischi residui
Modalità e frequenza delle ispezioni periodiche d’idoneità
BRACHE DI ANCORAGGIO PER TENDICATENA A CRICCHETTO
ART. 8190B
La lingua originale della presente specifica è quella Italiana.
Sede produttiva Accessori per funi ROBUR
Zona Industriale – C.da S. Nicola
67039 SULMONA (L’AQUILA)
Tel. +39.0864.2504.1 – Fax +39.0864.253132
www.beta-tools.cominfo@roburitaly.com
R/SP/8190B/00
Data 16/06/2020
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1) CARATTERISTICHE TECNICHE DELL’ACCESSORIO
Materiali:
Acciaio da bonifica
Norme di riferimento:
BRACA UNI EN 12195-3
CATENA UNI EN 818-2
GANCIO UNI EN 1677-2
Trattamento Termico:
Bonifica
Trattamento Superficiale:
CATENA Verniciatura nera
GANCIO Verniciatura epossidica arancio RAL 2004
Il collaudo viene eseguito in base a specifiche e regole interne in riferimento alla norma UNI EN ISO
9001.
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CARATTERISTICHE DIMENSIONALI:
TABELLA “A”
Catena
mm Ød
D L L1 O1 K
LC
kN
STF
daN
g
CODICE
8
38.8 3500 3300 21 93 40 1000 6000
081901308
10
45.5 3500 3280 27 108 63 1575 9800
081901310
13
57.5 3500 3230 35 133 100 1500 16800
081901313
Le quote indicate sono espresse in mm.
LC kN = PORTATA DI ANCORAGGIO
STF daN = CARICO DI TRAZIONE NORMALIZZATO
Nota: il valore dell’STF è stato verificato con tendicatena Robur articolo 8190.
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Definizioni:
LC: (portata di ancoraggio) è la forza massima che l’articolo può sopportare (lungo l’asse principale se
non diversamente indicato) in condizioni di utilizzo.
STF: (carico di trazione normalizzato) è la tensione residua generata nella catena a un carico massimo
di 500 N applicato all’impugnatura del tensionatore, e deve essere di almeno 0,25 LC per catene con
diametro nominale da 6 a 10 mm e di almeno 0,15 LC per catene con diametro nominale di 13 e 16
mm (UNI EN 12195-3, par. 5.2).
Ispezione: controllo visivo relativo allo stato della braca di ancoraggio per individuare evidenti
danneggiamenti o usure che possono alterarne l’utilizzo.
Esame accurato: esame visivo effettuato da una persona competente e, se necessario, coadiuvato da
altri mezzi, quali i controlli non-distruttivi, al fine di individuare danneggiamenti o usure che possono
alterare l’utilizzo del tendicatena.
Persona competente: persona designata, istruita correttamente, qualificata per conoscenza ed
esperienza pratica, che ha ricevuto le istruzioni necessarie per eseguire le prove e gli esami richiesti.
2) SPECIFICHE DI COLLAUDO
I singoli elementi che compongono l’articolo sono sottoposti a una serie di severi controlli a campione per
accertarne la funzionalità prestazionale e la rispondenza alle specifiche.
La numerosità del campione e i relativi piani di campionamento sono scelti in funzione della caratteristica
da verificare in accordo e per quanto previsto dalla norma UNI ISO 2859/1, e i risultati archiviati
nell’ufficio qualità dello stabilimento di Sulmona.
2.A Controllo dimensionale
Verifica che le dimensioni dell’articolo rientrino nelle tolleranze stabilite dai relativi
disegni di costruzione interni.
2.B Controllo visivo
Verifica la presenza di eventuali imperfezioni dovute a stampaggio, lavorazione
meccanica, rivestimento superficiale e rispondenza della marcatura a disegni di fase
interni.
2.C Analisi chimica
Verifica la rispondenza della composizione chimica del materiale, entro i limiti stabiliti
dalle relative norme.
2.D Analisi metallografica
Verifica il trattamento termico: a 500 ingrandimenti si deve riscontrare la struttura
corrispondente al trattamento termico indicato al punto 1).
2.E Prove del carico di trazione residuo
La braca di ancoraggio, insieme al tendicatena con cui è accoppiata, viene caricata ad un
carico pari a 0,3 LC prima di rilasciare il carico di trazione residuo. Il carico da rilasciare
deve essere uguale o minore a 500 N.
2.F Prova di trazione
La prova si esegue in due fasi: la prima consiste nel caricare la braca di ancoraggio,
insieme al tendicatena con cui è accoppiata, ad un carico pari a 1,25 LC. Il carico viene
mantenuto per un minuto, al termine del quale tutte le parti di sostegno dell’intero sistema
non devono mostrare segni di deformazione o altri difetti che ne compromettono la
funzione. Dopo un’accurata ispezione si applica un carico pari a 2 LC, che deve essere
sostenuto dal sistema senza subire rotture.
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2.G Prova di durezza
Verifica che la durezza dell’articolo rientri nei valori stabiliti dai relativi disegni di
costruzione interni.
3) COME LEGGERE LA MARCATURA
Sull’accessorio è applicata una targhetta metallica con stampate in maniera indelebile le seguenti
informazioni:
1) Marchio produttore
2) Portata di ancoraggio (LC)
3) Carico di trazione normalizzato (STF)
4) Tipo di ancoraggio
5) “Non per sollevamento”
6) Codice di lotto
7) Norma di riferimento
Fig. 1
!ATTENZIONE: I dati di marcatura non devono essere rimossi con molature o abrasioni, (neanche
accidentali; le brache di ancoraggio senza riferimenti di identificazione devono essere rese
inutilizzabili e rottamate).
Non è consentito apporre caratteri aggiuntivi a quelli di fabbricazione.
4) AVVERTENZE GENERALI
Il manuale deve essere custodito da persona responsabile allo scopo preposta, in un luogo idoneo,
affinché esso risulti sempre disponibile per la consultazione nel miglior stato di conservazione. In caso di
smarrimento o deterioramento, la documentazione dovrà essere prontamente sostituita scaricandola dal
sito del costruttore: www.beta-tools.com
Il costruttore si riserva la proprietà materiale ed intellettuale del presente manuale e ne vieta la modifica,
anche parziale, per fini commerciali.
Con riferimento a quanto riportato in queste istruzioni d’uso, la BETA UTENSILI SPA declina ogni
responsabilità in caso di:
uso degli accessori contrario alle leggi nazionali sulla sicurezza e sull’antinfortunistica;
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errata scelta o predisposizione dell’apparecchio con il quale saranno connessi;
mancata o errata osservanza delle istruzioni per l’uso;
modifiche agli accessori;
uso improprio e omessa manutenzione ordinaria;
uso combinato ad accessori non conformi.
5) CRITERI DI SCELTA
I parametri che devono essere attentamente considerati nella scelta della braca di ancoraggio sono:
5.A PORTATA DI ANCORAGGIO DELLA BRACA DI ANCORAGGIO (LC)
La trazione esercitata sulla braca deve essere inferiore o uguale al valore della portata di ancoraggio (LC)
previsto per l’articolo preso in considerazione, e riportato nella tabella “A”.
5.B ELEMENTO DI ACCOPPIAMENTO
Assicurarsi che l’elemento di collegamento sia adeguato alle caratteristiche di portata della braca, e
garantisca una resistenza meccanica sufficiente alla trazione esercitata dalla presa.
5.C TEMPERATURE D’IMPIEGO
L’intervallo di temperatura in cui è consentito l’impiego dell’articolo va da 0°C a +200°C.
5.D VITA E FREQUENZA DI UTILIZZO
L’accessorio lavora in perfetta efficienza fin quando restano invariate le sue caratteristiche geometriche e
fisiche.
Sostituire quindi la braca di ancoraggio quando si notano riduzioni di sezione, deformazioni, corrosioni o
instabilità di accoppiamento.
6) CONDIZIONI NON AMMESSE
Non è consentito far lavorare le brache di ancoraggio nei seguenti casi:
quando la forza applicata è superiore all’ “LC” consentito;
nelle condizioni in cui si possono creare delle sollecitazioni di tipo dinamico o carichi
pulsanti;
a temperature diverse da quelle consentite;
quando la direttrice delle forze non si sviluppa lungo l’asse principale attraversa i due
terminali del tendicatena.
7) CONTROLLI PRELIMINARI
Prima della messa in servizio e/o del montaggio gli accessori devono essere controllati da una persona
competente adeguatamente addestrata.
Controllare l’integrità della braca di ancoraggio e in particolare che non vi siano tagli,
piegature, incisioni, abrasioni, incrinature o cricche, filetti irregolari, corrosioni, bave
taglienti, usure provocate dall’utilizzo o difetti dovuti a cattivo stoccaggio.
Rilevare e registrare le dimensioni con riferimento alla tabella “A”.
Controllare l’integrità della marcatura in tutte le sue parti, al fine di identificare con
precisione l’accessorio in funzione della forza di lavoro.
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8) INSTALLAZIONE - ISTRUZIONI PER IL MONTAGGIO
Durante l’installazione dell’accessorio indossare i dispositivi di protezione adeguati:
guanti, scarpe antinfortunistiche, elmetto, etc.
E’ indispensabile riferirsi alla norma UNI EN 12195-1 per il calcolo del numero dei punti di ancoraggio e
alla UNI EN 12195-3 per l’applicazione del precarico.
Durante il trasporto non è mai consentito superare la portata di ancoraggio LC.
Assicurarsi che la braca di ancoraggio e i relativi punti di collegamento siano adeguati alla portata di
ancoraggio del tendicatena, e garantiscano una resistenza meccanica sufficiente alla trazione esercitata
dalla presa. Tutte queste valutazioni devono essere eseguite da persona competente.
Connettere i ganci alle estremità della braca di ancoraggio al carico e / o ai punti di collegamento del
mezzo di trasporto.
Svitare manualmente i terminali del tendicatena in maniera da ottenere l’apertura massima.
Collegare i terminali del tendicatena, tramite i relativi ganci accorciatori, alla catena della braca di
ancoraggio (esempio di montaggio mostrato in fig. 2).
Posizionare il selettore di movimento A del tendicatena in posizione di avvitamento; quindi agire avanti e
indietro sulla leva per applicare tensione alla catena di ancoraggio (fig. 3). E’ proibito l’utilizzo di
prolunghe sulla leva di azionamento.
Particolare attenzione deve essere posta durante il tensionamento affinché non venga superata la portata
di ancoraggio (LC, vedi tabella ”A”), per non incorrere in deformazioni permanenti.
Nell’esercitare la trazione assicurarsi che il tendicatena abbia piena libertà di movimento e di
autoposizionamento; non devono quindi mai presentarsi forzature o interferenze che possano generare
componenti di forza laterali.
La condizione di trazione deve essere controllata dopo breve tempo per compensare eventuali adattamenti
del sistema.
Per allentare la tensione, posizionare il selettore A in posizione di svitamento e agire avanti e indietro
sulla leva (fig. 3). Una volta annullata la tensione è possibile liberare la catena di ancoraggio dai ganci
accorciatori.
Fig. 2
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Fig. 3 Fig. 4
9) USO DELL’ACCESSORIO - PRESA E MANOVRA
La braca di ancoraggio è stata concepita per essere utilizzato in dispositivi di ancoraggio su veicoli
stradali in accordo alla norma UNI EN 12195-3; non è pertanto idonea per applicazioni di sollevamento
(fig. 4). La braca di ancoraggio è concepita per lavorare sotto forze assiali. Non devono quindi
presentarsi condizioni per le quali la catena sia soggetta a torsione o taglio (es. distorsioni,
aggrovigliamenti, bordi taglienti del carico non protetti etc.)
10) CONTROINDICAZIONI D’USO
L’utilizzo dell’accessorio per scopi non previsti, il suo uso in condizioni estremamente pericolose e la
carenza di manutenzione possono comportare gravi situazioni di pericolo per l’incolumità delle
persone esposte e di danno per l’ambiente di lavoro, oltre che pregiudicare la funzionalità e la sicurezza
effettiva del prodotto. Le azioni di seguito citate, che, ovviamente, non possono coprire l’intero arco di
potenziali possibilità di “cattivo uso” dell’accessorio, costituiscono tuttavia quelle “ragionevolmente” più
prevedibili. Quindi:
NON utilizzare l’accessorio collegandolo ad apparecchiature di dimensioni, temperatura,
punto d’aggancio e forma non idonei alle sue caratteristiche;
Non applicare carichi maggiori della portata di ancoraggio LC;
NON utilizzare ausili meccanici, come leve, barre ecc., per azionare la leva del tendicatena;
NON utilizzare l’accessorio per il sollevamento;
NON fare oscillare il carico durante il trasporto;
NON utilizzare l’accessorio per trazionare carichi vincolati;
NON mettere in tensione apparecchiature che possono cambiare la loro configurazione
statica, il loro baricentro o lo stato chimico-fisico;
NON utilizzare l’accessorio per il sollevamento o il trasporto di persone o animali;
NON usare l’accessorio per il traino;
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NON operare in aree dove è prescritto l’uso di componenti antideflagranti/antiscintilla o in
presenza di forti campi magnetici;
NON saldare sull’accessorio particolari metallici, né intervenire con riporti di saldatura o
utilizzarlo come massa per saldatrici.
11) IDONEITÀ ALL’UTILIZZO
L’accessorio è stato sottoposto a collaudo a campione presso il costruttore per accertare la rispondenza
funzionale e prestazionale dello stesso. L’attestato che accompagna la fornitura certifica il superamento
con esito positivo dei test di collaudo. L’utilizzatore deve eseguire in ogni caso, prima di iniziare a
operare, la verifica della rispondenza funzionale e prestazionale dell’accessorio installato per confermare
l’idoneità all’impiego dell’intera installazione.
12) ISPEZIONE E MANUTENZIONE
Comprende una serie di operazioni eseguite da personale competente istruito allo scopo, relative a
controlli ed esami accurati durante l’impiego.
Di seguito l’elenco dei controlli da effettuare con cadenze indicate nella tabella Interventi di
manutenzione e controllo”.
VISIVO: verificare l’assenza di difetti superficiali, quali cricche, incisioni, tagli o fessure,
abrasioni.
DEFORMAZIONE: verificare che l’accessorio non sia deformato, misurando con un
calibro le dimensioni critiche, come indicato nella tabella “A”. NON sono tollerate
deformazioni rispetto alle quote rilevate alla prima messa in servizio.
USURA: verificare che i punti di contatto non siano usurati misurando con un calibro le
dimensioni critiche indicate nella tabella “A”.
STATO DI CONSERVAZIONE: verificare l’assenza di ossidazione e corrosione,
soprattutto in caso di utilizzo all’aperto; verificare l’assenza di cricche con metodi idonei
(es. liquidi penetranti).
Le registrazioni di questi controlli devono essere conservate.
Nel caso in cui la braca di ancoraggio sia sottoposto a un utilizzo gravoso, è necessario effettuare le
verifiche di usura e stato di conservazione con maggiore frequenza.
A ogni utilizzo Mese Anno
Controllo visivo gener.
x
Deformazione
x
Usura
x
Stato di conservazione
x
Tabella interventi di manutenzione e controllo
Tipo di controllo
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13) DEMOLIZIONE E ROTTAMAZIONE DELL’ACCESSORIO
L’accessorio deve essere demolito mediante taglio, in modo tale che non possa più essere utilizzato, sia al
termine della vita prevista, che nel caso presenti:
- una deformazione permanente rispetto alla misura originale;
- eventuali cricche, distorsioni o e se si riscontrano riduzioni di sezione rispetto alla misura
originale;
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PRODUCT SPECIFICATIONS
OPERATING AND MAINTENANCE INSTRUCTIONS
Techical Specifications
Operating Conditions and Limits
Operator’s Instructions
Residual Risks
How and how often periodical fitness inspections should be conducted
LASHING SLINGS FOR LOADBINDER
ITEM 8190B
The original language of this technical specification is Italian.
Manufacturing site ROBUR wire ropes accessories
Zona Industriale – C.da S. Nicola
67039 SULMONA (L’AQUILA)
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Date 16/06/2020
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1) TECHNICAL SPECIFICATIONS
Material:
Hardened and tempered steel
Reference standards:
SLING UNI EN 12195-3
CHAIN UNI EN 818-2
HOOKS UNI EN 1677-2
Heat treatment:
Hardening and tempering
Surface treatment:
CHAIN Epoxy paint Orange coloured RAL 2004
CHAIN Epoxy paint Orange coloured RAL 2004
The test is performed on the basis of in-house specifications and rules in accordance with UNI EN ISO
9001.
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DIMENSIONAL SPECIFICATIONS:
TABLE “A”
Chain
mm Ød
D L L1 O1 K
LC
kN
STF
daN
g
CODE
8
38.8 3500 3300 21 93 40 1000 6000
081901308
10
45.5 3500 3280 27 108 63 1575 9800
081901310
13
57.5 3500 3230 35 133 100 1500 16800
081901313
All measurements are expressed in mm.
LC kN= LASHING CAPACITY [kN]
STF daN = STANDARD TENSION FORCE
Nota: STF value has been verified with Robur loadbinder item 8190.
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Definitions:
LC: (lashing capacity) is the maximum load that the item can withstand (along the main axis) under
operating conditions.
STF: (standard tension force) is the residual tension generated in the chain at a maximum load of 500
N applied at the handle of the tensioner and shall be at least 0,25 LC for chains with nominal diameter
from 6 to 10 mm and at least 0.15 LC for chains with nominal dimeter of 13 and 16 mm (UNI EN
12195-3, par. 5.2).
Inspection: visual testing of the state of the lashing sling, to check for clear damage or wear which
may affect its use.
Accurate examination: visual inspection performed by a trained person, supported, if need be, by any
other instruments, including non-destructive testing, to check for damage or wear which may affect the
use of the hook.
Trained person: a designated, suitably trained person who has proper know-how and practical
expertise and has been given the instructions needed to perform any required tests and examinations.
2) TESTING SPECIFICATIONS
The individual parts of the item are subjected to several stringent spot checks for serviceability,
performance and compliance with specifications. The number of samples and the related sampling plans
are chosen according to the characteristic to test under UNI ISO 2859/1, and the results are filed in the
quality department of the factory in Sulmona.
2.A Dimensional test
Making sure that the dimensions of the item meet such tolerances as established in
inhouse working drawings.
2.B Visual test
Testing for defects resulting from forming, mechanical working, surface coating and
correspondence between the marking and in-house drawings.
2.C Chemical analysis
Making sure that the chemical composition of the material complies with the limits
established under the relevant standards.
2.D Metallographic analysis
Testing the heat treatments: at 500 enlargements, the metallographic structure
corresponding to the heat treatment indicated at point 1) should be found.
2.E Residual tensile load test
The lashing sling, together with the loadbinder with which it is coupled, is loaded with a
load of 0,3 LC before to release the residual tensile load. The load to be released must be
less then or equal to 500 N.
2.F Tensile stress test
The test comprises two phases: the first consists in loading the lashing sling, together
with the loadbinder with which is coupled, to a load of 1,25 LC. The load is maintained
for one minute, at the end of which none of the supporting parts of the system should
show any signs of deformation or any other defects that may affect its operation.
Following an accurate inspection, 2 LC load is applied, which should not cause any
breaks in the system.
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2.G Hardness test
Making sure that the hardness of the item lies within the limits established in the relevant
in-house working drawings.
3) HOW TO READ MARKINGS
The accessory carries indelible marks and initials which identify the product and define the specifications
and applications.
1) Manufacturer’s mark
2) Lashing capacity (LC)
3) Standard tension force (STF)
4) Type of anchor
5) “Not for lifting”
6) Traceability code
7) Reference standard
Fig. 1
! CAUTION: The marking data should not be removed by grinding or abrasion (whether
accidental or not – any lashing sling that do not carry any identification references should be made
unusable and scrapped). No characters other than the manufacturer’s may be affixed.
4) GENERAL WARNINGS
The manual must be kept by the person in charge in a suitable place and readily available for consultation,
in optimal conditions. should it be lost or damaged, the manual can easily be retrieved on the
manufacturer's web site: www.beta-tools.com The manufacturer detains all material and intellectual rights
on the manual, and restricts its modification, albeit partial, for any commercial use.
As regards the information provided in these operating instructions, BETA UTENSILI S.P.A. will accept
no responsibility in the event of:
any use of the accessories other than the uses under national safety and accident prevention
laws;
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mistaken choice or arrangement of the lifting apparatus they are going to be connected to;
failure to comply with, or properly follow, the operating instructions;
changes to the accessories;
misuse or failure to carry out routine maintenance jobs;
use with noncompliant accessories.
5) SELECTION CRITERIA
The following parameters should be carefully considered in choosing the lashing sling:
5.A LASHING CAPACITY OF THE LASHING SLING (LC)
The tensile stress exerted on the sling should be lower than or equal to the lashing capacity (LC)
recommended for the item being considered, and shown in Table “A”.
5.B CONNECTING PART
Make sure that the connecting part suits the lashing capacity of the sling, and ensures an adequate
mechanical resistance to tensile forces exercised by the grip.
5.C OPERATING TEMPERATURES
The permissible operating temperature should be in the range between 0°C and +200°C.
5.D LIFE AND FREQUENCY OF USE
The accessory is perfectly serviceable as long as its geometric and physical characteristics remain
unchanged. Hence the lashing sling should be replaced in case of reduced section, deformation, corrosion
or connecting instability.
6) NONPERMISSIBLE CONDITIONS
The lashing sling should not be operated under the following circumstances:
when the applied force exceeds the permissible “LC”;
when dynamic stresses or swinging loads may result;
when the loadbinder are operated under any temperatures other than the permissible
temperatures;
when the directrix of forces does not develop along the main axis crossing the two
terminals of the loadbinder.
7) PRELIMINARY TESTS
Before the accessories are operated and/or assembled, they should be tested by a suitably trained person.
Check the state of the lashing chain; in particular make sure that it is free from cuts,
bends, indentations, abrasions, cracks, irregular threads, corrosions, sharp burrs, wear
or defects resulting from improper storage.
Measure and record the dimensions according to Table “A”.
Check the state of all the parts of the marking, so that the accessory can be accurately
identified according to the working force.
Make sure that the threads fit.
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8) INSTALLATION – ASSEMBLY INSTRUCTIONS
During the installation of the accessory please use adequate Personal Protective Equipment: gloves, safety
shoes, helmet, etc.
It is essential to refer to the standard UNI EN 12195-1 for the calculation of the number of anchoring
points and to the standard UNI EN 12195-3 for preloading application.
During the transport it is never allowed exceed the lashing capacity LC.
Ensure that the lashing sling and the related anchoring points suits the lashing capacity of the loadbinder
and ensures an adequate mechanical resistance to tensile forces exercised by the grip.
All these evaluations must be done by a competent person.
Connect the hooks at the ends of the lashing sling to the load and / or to the connection points on the
means of transport.
Unscrew completely and manually the terminals of the loadbinder so as to get the maximum opening.
Connect the terminals of the loadbinder to the chain of the lahing sling the related grab hooks (example of
assembly in shown in fig. 2).
Put the movement selector A of the loadbinder in screwing position; then operate the lever back and forth
to apply the tensile stress to the anchoring chain (fig. 3). The use of extensions on the actuating lever is
forbidden.
Particular attention must be payed during the tensioning so that is not exceeded the lashing capacity (LC,
see table “A”), so as permanent deformations not accour.
While exerting tensile stress, make sure that the loadbinder can freely move and position itself; hence no
forcing or interference should occur, to prevent any lateral force components from being produced.
Tensile stress should be checked after a short period, to make up for any system adjustments.
To release the tensile stress, put the movement selector A in unscrewing position; then operate the lever
back and forth (fig. 3). When the tensile stress is removerd is possible to free the chain from the grab
hooks.
Fig. 2
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Fig. 3 Fig. 4
9) USING ACCESSORY – GRIP AND HANDLING
The lashing sling is designed to be used a san anchoring device on road veicles, in accordance to the
standard UN EN 12195-3; therefore is not suitable for lifting applications (fig. 4). The lashing sling is
designed to work under axial forces. Situations for which the chain is subject to shear or twist forces (ex.
entanglement, twisting, unprotected cutting edges of the load etc.) must be avoided.
10) NONPERMISSIBLE USE
Using the accessory for any purposes other than the purposes it has been designed for, using it under
extremely dangerous conditions and performing poor maintenance may pose a severe hazard to the
safety of the people being exposed and cause severe damage to the working environment, while
affecting the actual serviceability and safety of the product. The precautions mentioned below, which,
obviously enough, cannot cover the whole spectrum of potential “misuses” of the accessory, should be
“reasonably” deemed to be the most common steps to take. Therefore:
DO NOT connect the accessory to any apparatus which does not match its specifications in
terms of size, temperature, hook-up point and shape;
DO NOT apply loads exceeding the lashing capacity LC;
DO NOT use mechanical aids, like lever, bars etc. to operate the lever oft hr loadbinder;
DO NOT use the accessory for lifting;
DO NOT swing the load during the transport;
DO NOT use the accessory to pull restrained loads;
DO NOT stretch any apparatus that may change its static configuration, centre of gravity or
chemical and physical state;
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DO NOT use the accessory to lift or carry people or animals;
DO NOT use the accessory for towing;
DO NOT work in areas where any explosion/spark-proof parts are expected to be used or in
the presence of big magnetic fields;
DO NOT weld any metal parts to the accessory; do not use any filling welds; do not use the
accessory as mass for any welder.
11) FITNESS FOR USE
The accessory was subjected to spot check in order to test serviceability and performance at the
manufacturer’s. The certificate supplied with it states that the tests were passed. However, before starting
working, the user should test the installed accessory for serviceability and performance, to prove the
entire system is fit for use.
12) INSPECTION AND MAINTENANCE
Inspections and maintenance jobs should be carried out by trained personnel, who should perform
accurate tests during operation. Below is a list of tests to perform at such intervals as stated in the table
“Maintenance jobs and inspections”.
VISUAL TEST: making sure that the accessory is free from surface defects, including
cracks, indentations, cuts, fissures and abrasions.
THREAD TEST: making sure that the thread is free from wear, deformation and dents, that
its fit is accurate and stable, and that there is not too much clearance.
DEFORMATION TEST: making sure that the accessory has not got deformed, using a
gauge to measure such critical dimensions as shown in Table “A”. NO DEFORMATIONS
will be tolerated compared to the measurements made when the accessory was first put
into operation.
WEAR TEST: making sure that the points of contact are not worn, using a gauge to
measure such critical dimensions as shown in Table “A”.
PRESERVATION TEST: making sure that the accessory is free from oxidation and
corrosion, especially in case of outdoor use; using suitable methods (e.g. liquid penetrants)
to make sure that it is free from cracks.
The results of the above-mentioned tests should be stored.
If the lashing sling has been used for heavy-duty jobs, both wear and the state of preservation should be
tested for more frequently.
Whenever used Month Year
General visual inspection
x
Deformation
x
Wear
x
State of preservation
x
Maintenance jobs and inspectiond
Type of inspection
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13) SCRAPPING ACCESSORY
The accessory should be scrapped by cutting, so that it can no longer be used, whether at the end of its
expected lifetime or if:
- it is permanently worn compared to the original size;
- any cracks or distortions are shown, or the sections have become small compared to the original
size;
- the state of the thread is such that the parts do not fit perfectly, any threads are worn, deformed,
irregular etc.
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