Metos KO/UH 50-50, heated Manuale del proprietario

Tipo
Manuale del proprietario

Questo manuale è adatto anche per

Operating instructions
Mode demploi
Bedieningsvoorschrift
Istruzioni di esercizio
Manual de instrucciones
Solid basket stackers
Empileur à panière fermé
Gesloten korvenstapelaars
Impilatori chiusi a cestello
Apilador de cestas cerrado
43.3000.7 - C31 Technische Änderungen vorbehalten
KO/50-50
KO/65-53
KO/50-50K
KO/65-53K
KOUH/50-50
KOUH/65-53
Impilatori chiusi a cestello
43.3000.7 63
Indice (IT, CH)
Annotazioni di carattere generale . . . . . . . . . . . . . . . . . 64
Utilizzo dell’apparecchiatura . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 64
Annotazioni per l’utilizzatore . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 64
Targhetta identificativa del tipo . . . . . . . . . . . . . . . . 64
Vista dell’apparecchiatura . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 65
Annotazioni di sicurezza. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 66
Conduzione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 68
Selezione dell’altezza di cestello . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 68
Altezza di cestello
Numero di cestelli impilatori supplementari
Calcolo della capacità
Regolazione delle molle in base alla quota di
prelievo desiderata . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 70
Messa in esercizio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 71
Avviamento dell'unità
Utilizzo dellapparecchiatura . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 72
Inserimento delle stoviglie
Prelievo delle stoviglie
Nota relativa agli impilatori dotati di feritoie di aerazione
Impiego delle calotte di copertura
Transport
Disconnessione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 73
Spegnimento dell'apparecchiatura
Pulizia e preservazione. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 74
Qualche informazione utile in tema di "acciaio inossidabile"
Principi generali di lavoro per il trattamento di
apparecchiature in acciaio inossidabile
Un ausilio in caso di disfunzioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . 75
Dati tecnici . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 76
Parti di ricambio. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 77
Dichiarazione di conformità CE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .95
Impilatori chiusi a cestello
64 43.3000.7
Annotazioni di carattere generale
Riserva di modifiche
I prodotti di cui alle presenti istruzioni di esercizio sono stati sviluppati tenendo conto dei requi-
siti di mercato e dello stato dellarte. HUPFER
®
si riserva il diritto di introdurre modifiche nei
prodotti e nella documentazione tecnica correlata, ove queste siano finalizzate al progresso
tecnologico. Fanno fede sempre i dati ed i parametri ponderali garantiti quali vincolanti in sede
di conferma d'ordine, nonché la descrizione delle prestazioni e del funzionamento.
Imballo e trasporto
La vostra unità HUPFER
®
è stata sottoposta ad un accurato test funzionale ed imballata previa
pulizia. L'imballo consiste di materiali riciclabili e può essere smaltito in conformità.
Utilizzo dellapparecchiatura
Impilatori chiusi a cestello per elementi di stoviglie difficilmente impilabili, di qualsiasi forma e
contenuti entro cestelli.
Il campo applicativo principale consiste nello stoccaggio intermedio e nell'allestimento di sto-
viglie presso il nastro di erogazione degli alimenti.
I modelli non riscaldati, con fiancate e frontali chiusi, vengono utilizzati per piattini, bicchieri,
portauovo, piatti di dotazione lunghi e stretti così come - nella somministrazione decentraliz-
zata di caffè - anche per tazzine da caffè insieme con i coperchi in plastica correlati.
I modelli non riscaldati, dotati di feritoie di aerazione, possono essere impiegati sia per l'alle-
stimento di stoviglie per contorni refrigerati - come ad es. insalate e dessert - sia anche per lo
stoccaggio intermedio, entro magazzino frigorifero, di stoviglie già ripartite in porzioni e dotate
di coperchio.
I modelli riscaldati ad aria di ricircolazione trovano applicazione nell'allestimento delle stoviglie,
riscaldate sino a max 80° C, per alimenti a caldo, ad es. minestre, contorni caldi e dessert, non-
ché - nella somministrazione centralizzata di caffè - anche per tazze, bicchieri e bricchetti.
Per il mantenimento allo stato refrigerato di contorni - immessi a freddo entro stoviglie dotate
di coperchio e per un periodo di tempo prolungato presso il nastro di erogazione degli alimenti
- HUPFER
®
raccomanda gli impilatori a freddo (Coolstapler)BDC/50-50 ow.
BDC/65-53, dotati di refrigerazione ad aria di ricircolazione.
Note:
antecedentemente al primo utilizzo, occorre rimuovere il film protettivo dai lamierati.
Annotazioni per lutilizzatore
Antecedentemente alla prima messa in funzione leggere accuratamente le presenti istruzioni
di esercizio. Accertarsi che il personale di conduzione sia stato edotto circa le fonti di rischio
ed i possibili malfunzionamenti.
Annotazioni importanti per la sicurezza e la prevenzione di danni sono evidenziate, nelle pre-
senti istruzioni di esercizio, tramite un simbolo di Attenzione.
Attenzione, nota concernente la sicurezza e la prevenzione di danni!
Le note così evidenziate vanno poste a conoscenza del personale di servizio.
Con il simbolo della Mano vengono evidenziate annotazioni utili e suggerimenti per l'esercizio
dell'unità.
Targhetta identificativa del tipo
Costruttore Potenza assorbita
Modello * Carico utile max
Nr. articolo * ! Marchio di controllo
Nr. ordine * " Classe di protezione
Nr. serie * # Marchio di conformità
Tensione nominale $ Potenza frigorifera
Potenza allacciata % Fluido refrigerante
* Dati necessari in caso di assistenza
Impilatori chiusi a cestello
43.3000.7 65
Vista dellapparecchiatura
Impugnatura di spinta di sicurezza, con bordo di contatto incorporato
Interruttore ON / OFF*
Spinotto per la regolazione della temperatura*
Supporto per spina (presa cieca)*
Cavo di attacco con spina*
Ruote sterzanti con fermo integrale
Calotta di copertura in plastica*
Cestello di base
! Angolare antiurto
" Ruote sterzanti senza fermo
* solo KOUH
Accessori speciali:
Calotta di copertura in plastica 50-50, col. grigio, altezza 170 mm;
la luce netta utile interna per cestelli di impilaggio è pari a 150 mm **
Calotta di copertura in plastica 65-53, col. grigio, altezza 170 mm;
la luce netta utile interna per cestelli di impilaggio è pari a 150 mm **
Calotta di copertura 50-50 in acciaio al cromo-nickel 1.4301 (CNS),
monoparete, altezza 130 mm; la luce netta utile interna per cestelli di impilag-
gio è pari a 114 mm
Calotta di copertura 65-53 in acciaio al cromo-nickel 1.4301 (CNS),
monoparete, altezza 130 mm; la luce netta utile interna per cestelli di impilag-
gio è pari a 114 mm
Cestelli impilatori per stoviglie 500 x 500 x 75 mm ovv. 500 x 500 x 115 mm,
esecuzione in CNS (=acciaio al cromo-nickel) rivestito di plastica o in CNS
elettrolucidato, con pattelle angolari
Cestelli impilatori per stoviglie 650 x 530 x 75 mm ovv. 650 x 530 x 115 mm,
esecuzione in CNS (=acciaio al cromo-nickel) rivestito di plastica o in CNS
elettrolucidato, con pattelle angolari
Zoccolo paracolpi avvolgente, in plastica antiurto
Ruote sterzanti in acciaio al Cr-Ni, Ø 125 mm, con e senza fermo integrale,
ancoraggio piastre
** dotazione standard per KOUH
Per i numeri di articolo si rimanda al nostro listino prezzi attuale.
Impilatori chiusi a cestello
66 43.3000.7
Annotazioni di sicurezza
Annotazioni di sicurezza per tutti gli impilatori:
Le unità sono previste per la movimentazione entro cestelli di impilaggio di
stoviglie circolari o rettangolari in porcellana o vetro temprato. Non è am-
messo il trasporto di carichi di altro tipo. L'adozione di cestelli impilabili in
plastica di qualsiasi costruttore è consentita esclusivamente per i modelli
non riscaldati e privi di feritoie di aerazione.
Lo stoccaggio intermedio di stoviglie già ripartite in porzioni è ammesso
solo entro impilatori a cestello dotati di feritoie di aerazione entro celle fri-
gorifere, e sempre tenendo conto delle norme di legge correlate relative a
durata e temperatura di magazzinaggio degli alimenti. Valori soglia concre-
ti sono ad esempio reperibili nella documentazione informativa redatta
dall'Istituto federale di tutela della salute dei consumatori e di medicina ve-
terinaria, BgVV.
La quota di prelievo va regolata prima del carico in base al tipo di stoviglie
e di cestello impiegato (da 75 o 115). V. a pagina 68.
Per prevenire lesioni alle mani occorre prestare costante attenzione a che
il bordo superiore del cestello impilatore più in alto si ponga ad almeno
35 mm al di sopra del bordo superiore del corpo.
Non spingere mai manualmente verso il basso nel pozzetto i cestelli impi-
latori (ad es. per la pulizia). In fase di rilascio di tali cestelli impilatori sussi-
ste pericolo di lesioni.
La movimentazione può aver luogo esclusivamente su fondo piano. Percor-
rendo fondi fortemente aplanari è possibile un danneggiamento del carrello.
Prima della movimentazione, sbloccare i due freni di stazionamento. Una
movimentazione a freni di stazionamento bloccati può tradursi in un dan-
neggiamento del carrello.
Le unità sono previste esclusivamente per la movimentazione manuale.
Una movimentazione supportata meccanicamente non è ammessa. Peri-
colo di lesioni e danni.
In fase di trasporto con mezzi ausiliari come ad es. tramite camion occorre
prevedere un blocco di sicurezza per le unità. I fermi integrali non sono suf-
ficienti quali protezioni per il trasporto.
In fase di movimentazione afferrare sempre con le mani entrambe le impu-
gnature, non rilasciare mai l'unità durante il trasporto.
Non è ammessa una movimentazione su piani obliqui o scale.
Accostandosi a pareti ed aggirando ostacoli, fare sempre attenzione
all'eventuale presenza di persone lungo il percorso. Pericolo di lesioni.
In fase di movimentazione, non spostare l'unità a velocità superiore al pas-
so d'uomo. Gli impilatori aventi carico elevato possono essere frenati o gui-
dati solo con difficoltà. Ove necessario ricorrere ad un aiuto per la
movimentazione.
Gli impilatori che subissero ribaltamento a causa di azione esterna o disat-
tenzione non vanno mai raccolti manualmente. Pericolo di lesioni!
Non sedersi o porsi sull'apparecchiatura. Non trasportare mai persone con
l'apparecchiatura.
Non arrestare le unità su fondo ripido.
Dopo l'arresto, le unità vanno protette agendo sui due fermi integrali, per
far sì che non rotolino via.
Le ruote di scorrimento sono omologate per temperature comprese fra -20
e +50 °C. L'utilizzo in altri campi di temperatura può tradursi in un infragili-
mento del materiale strutturale. Non sono quindi più da escludere danni
provocati da azioni di natura meccanica.
•È necessario osservare le note di pulizia.
Impilatori chiusi a cestello
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Annotazioni di sicurezza supplementari per impilatori dotati di ri-
scaldamento:
I modelli sono previsti per l'approvvigionamento di stoviglie riscaldate. Non
è ammesso un utilizzo per applicazioni fermentative o per il mantenimento
a temperatura di alimenti o anche per il riscaldamento di ambienti.
Per motivi igienici, i modelli riscaldati ad aria in ricircolazione non possono
essere impiegati per l'asciugatura di stoviglie.
Pericolo di contaminazione da germi!
Se si utilizza la calotta di copertura in acciaio al nickel-cromo 1.4301, in cor-
rispondenza dei bordi esterni essa può riscaldarsi sino ad oltre 65 °C. Per-
tanto afferrare la calotta solo indossando guanti di protezione, per evitare
irritazioni cutanee.
La temperatura dei piatti può superare i valori massimi ammessi relativa-
mente alle superficie di apparecchiature suscettibili di contatto (v. «Dati
tecnici» a pagina 76). Nella distribuzione di stoviglie ad alta temperatura
occorre sempre indossare idonei guanti di protezione. Pericolo di ustioni!
Non è consentito lo stivaggio né il riscaldamento entro impilatori riscaldati
di elementi di stoviglie in plastica, così come di sezioni superiori ed inferiori
di set isolanti in plastica nonché di componenti scaldavivande rivestiti in
plastica. A causa delle elevate temperature dei corpi scaldanti, i materiali
plastici possono fondere nonché prendere fuoco.
Prima di effettuare la movimentazione spegnere l'unità, estrarre la spina ed
innestare il supporto previsto.
Non estrarre mai la spina dalla presa agendo sul cavo.
In versione standard, le unità HUPFER
®
sono dotate di spina a gomito
Schuko. A differenza di una spina Schuko rettilinea, questo connettore
sporge solo in misura trascurabile dalla presa e non può quindi subire dan-
ni a causa della movimentazione laterale.
Se si movimenta l'unità senza prima estrarre la spina, l'effetto leva insor-
gente dopo una sovrasollecitazione del cavo può danneggiare gravemente
la presa o addirittura strapparla dalla parete.
Non spostare mai l'unità tramite trazione del cavo elettrico di connessione.
Se la spina entra a contatto con acqua, essa dovrà essere asciugata prima
dell'inserimento nella presa.
Pericolo di morte!
Prima di utilizzare l'unità, la spina od il cavo di connessione alla rete vanno
sostituiti, se danneggiati, ad opera di personale specializzato e autorizzato.
Il cavo spiralato è idoneo ad un'estensione massima pari a 1,80 m. Una so-
vrallungamento forzato del cavo può provocare danni ai fili interni. Pericolo
di incendio!
In ambienti bagnati e umidi non impiegare cavi di prolunga.
Non pulire l'unità con pulitrici a getto di vapore o ad alta pressione.
Se è previsto di operare nell'ambiente con pulitrici a getto di vapore o ad
alta pressione, è necessario prima porre l'apparecchiatura fuori servizio e
scollegarla dalla rete elettrica.
Inserire la spina solo in idonee prese dotate di messa a terra. Per il caso di
spina inidonea, occorre far sostituire il cavo di allacciamento alla rete
dell'unità ad opera di personale specializzato e autorizzato (v. tipi di presa
utilizzabili, a pag. 77).
Non è ammesso l'utilizzo di adattatori di presa.
Pericolo di incendio!
Non accedere mai all'apparecchiatura in fase di esercizio né toccare il cor-
po scaldante con le dita. Pericolo di ustioni!
Il lamierato di fondo e l'aria che fuoriesce dagli scarichi di fondo possono
riscaldarsi in modo assai intenso. Le unità non possono pertanto essere
gestite su pavimenti rivestiti con materiali a base di fibre (tappeti, coperture
e sim.).
Impilatori chiusi a cestello
68 43.3000.7
Conduzione
Selezione dellaltezza di cestello
Altezza di cestello
Il cestello di base è una dotazione standard. La scelta fra i due altri tipi di ce-
stelli per l'ulteriore impilaggio dipende dalle stoviglie da impilare (v. Capitolo
«Calcolo della capacità»).
In generale, i cestelli da 115 conseguono capacità superiori. Un'eccezione è
costituita da stoviglie suddivise in scomparti e dotate di coperchio, con altezza
complessiva compresa fra 55 mm e 65 mm.
La quota massima di carico dei cestelli deve porsi a ca. 3 - 5 mm al di sotto del
bordo superiore del cestello; in caso contrario può verificarsi la rottura di stoviglie.
Dopo aver prelevato il cestello di base - ad es. per la pulizia - occorre reinse-
rirlo con lapertura rivolta verso lalto.
Se si effettua una disposizione diversa, le pattelle di guida in dotazione agli an-
golari del cestello, che presentano una sporgenza di 15 mm, vengono sospin-
te nel lamierato di fondo dallelevato peso delle stoviglie, provocando
danneggiamenti o subendo esse stesse dei danni. Ciò provoca inoltre una ri-
duzione della capacità complessiva.
Numero di cestelli impilatori supplementari
Numero di cestelli di impilaggio supplementari e sporgenza del cestello
per una quota di prelievo costante:
Qualora con i modelli riscaldati ad aria di ricircolazione le stoviglie del cestello
superiore debbano parimenti essere riscaldate alla temperatura prescritta, oc-
corre impiegare una calotta. La sporgenza del cestello superiore può essere
al massimo di 50 mm.
Numero dei cestelli di impilaggio supplementari e sporgenza del primo
cestello superiore con lieve sovraimpilaggio:
Anche per le unità prive di riscaldamento, per ragioni di sicurezza non è am-
messo un sovraimpilaggio superiore ai valori indicati in questa tabella.
Tipo di cestello Altezza di cestello Altezza utile
Cestello base 150 mm 140 mm
Cestello da 75 75 mm 65 mm
Cestello da 115 115 mm 105 mm
cestelli da 75 cestelli da 115
con calotta e riscaldamento
ad aria di ricircolazione
8
(35 - 50 mm)
5
(35 - 50 mm)
cestelli da 75 cestelli da 115
senza calotta 9
(110 - 150 mm)
6
(125 - 150 mm)
con calotta in plastica,
senza riscaldamento
9
(110 - 150 mm)
6
(125 - 150 mm)
con calotta in CNS,
senza riscaldamento
9
(110 - 114 mm)
5
(35 - 114 mm)
Impilatori chiusi a cestello
43.3000.7 69
Calcolo della capacità
Tutti i produttori leader di mercato esprimono come segue i dati necessari per
il calcolo dellaltezza di pila intermedia:
H1 = altezza di un elemento di stoviglie
H11= altezza di 11 elementi di stoviglie
Laltezza di pila intermedia H
z
è calcolabile ricorrendo alla formula seguente:
H
z
= (H
11
- H
1
) / 10
Esempio:
da un valore p.es. pari a H
11
= 165 mm e H
1
= 40 mm, l'altezza calcolata di
pila intermedia (H
z
) è pari a 12,5 mm.
In abbinamento all'altezza di pila H
S
dell'impilatore, è ora possibile calcolare
la capacità K dell'impilatore stesso cad. colonna:
K=(H
S
- H
1
) / H
z
+ 1
Esempio:
Capacità del cestello di base:
Da un'altezza di pila H
S
= 140 mm e H
1
= 40 mm risulta un valore di 100 mm.
Questo risultato va diviso per l'impilatura intermedia H
z
= 12,5 mm, e tale quo-
ziente è 8. Per determinare la capacità K occorre solo aggiungere un piatto e
moltiplicare la somma ottenuta per il numero di colonne.
Nell'ipotesi di 6 colonne di stoviglie, questo cestello avrebbe una capacità pari
a 54 elementi di stoviglie.
Capacità di un cestello da 115:
Da un'altezza di pila H
S
= 105 mm e H
1
= 40 mm risulta un valore di 65 mm.
Questo risultato va diviso per l'impilatura intermedia H
z
= 12,5 mm, e tale quo-
ziente è 5. Per determinare la capacità K occorre solo aggiungere un piatto e
moltiplicare la somma ottenuta per il numero di colonne.
Nell'ipotesi di 6 colonne di stoviglie, questo cestello avrebbe una capacità pari
a 36 elementi di stoviglie.
Capacità totale dell'impilatore:
La capacità totale è data dalla capacità del cestello di base più quella di un
cestello da 115, moltiplicata per il numero di cestelli da 115.
Impiegando sei cestelli da 115 si ottiene quindi una capacità complessiva pari
a 270 elementi di stoviglie (54 + 6 x 36).
Impilatori chiusi a cestello
70 43.3000.7
Regolazione delle molle in base alla quota di prelievo desiderata
Le regolazioni possono essere effettuate solo su unità disconnesse e scolle-
gate dall'alimentazione elettrica, nonché termicamente condizionate (a tem-
peratura ambiente).
Prima di iniziare l'attività occorre sempre verificare se l'impilatore da impiegare
è regolato correttamente per le stoviglie da utilizzare.
Prima di un caricamento completo, la quota di prelievo delle stoviglie ovv. del
cestello va adattata in base all'altezza del cestello impiegato nonché al peso
dei cestelli caricati. Occorre regolare le molle in modo tale che il bordo supe-
riore del cestello più in alto si ponga su tutta la sua corsa ad una quota costan-
te e compresa fra 35 e 50 mm al di sopra del bordo superiore del corpo.
In linea fondamentale, per una variazione di quanto meno uno dei seguenti
'parametri di stoviglia' occorre effettuare una verifica di impostazione: diame-
tro ovv. lunghezza del bordo, altezza H
1
, altezza della pila H
11
e peso.
Un aggiustaggio dell'unità per il caso di impilatori a cestello diviene necessario
solo se varia il peso totale delle stoviglie nel cestello stesso oppure l'altezza di
quest'ultimo.
Togliere e riporre da parte la calotta di copertura.
Disporre le stoviglie nel cestello di base in modo tale che le colonne si sup-
portino reciprocamente e le superficie disponibili del cestello possano es-
sere sfruttate in modo ottimale.
La quota massima di carico dei cestelli deve porsi a ca. 3 - 5 mm al di sotto
del bordo superiore del cestello; in caso contrario può verificarsi la rottura di
stoviglie.
Fase 1 Verifica della regolazione delle molle
Per testare la quota di prelievo, 2 cestelli caricati verranno posti sul cestello
di guida pure caricato.
Attendere la reazione.
Se il bordo superiore del cestello più in alto si pone ora fra 35 e 50 mm al
di sopra del bordo superiore dell'unità, il sistema di molle è regolato corret-
tamente.
Se la colonna si abbassa poco o punto occorre modificarne la quota di pre-
lievo modificando l'impostazione delle molle.
Fase 2 Variazione della regolazione delle molle
Limpostazione/la variazione della quota di prelievo viene effettuata aggan-
ciando o sganciando molle di trazione in corrispondenza dei due zoccoli di at-
tacco. Per i modelli 50-50 le molle sono disposte in gruppi di 6, ciascuno co-
stituito da 4 molle di base forti
e 2 molle di regolazione più deboli +, mentre
per i modelli 65-53 la disposizione è in gruppi da 8, ognuno dei quali consiste
di 6 molle di base forti
e 2 molle di regolazione più deboli +.
Se la quota di distribuzione è troppo elevata, occorre sganciare delle molle
di regolazione.
Se la quota di distribuzione è troppo bassa, occorre agganciare delle molle
di regolazione.
Procedura per la regolazione delle molle:
Prestare attenzione nell'estrazione e nel reinserimento del cestello di base.
In caso di manovra errata sussiste pericolo di schiacciamento.
Nella regolazione delle molle prestare attenzione ai bordi acuminati, ed in par-
ticolare ai terminali delle molle di trazione. Pericolo di lesioni.
Togliere i cestelli inseriti.
Sollevare uniformemente il cestello di base e deporlo sullapparecchiatura.
Quindi afferrarlo con entrambe le mani e depositarlo in luogo idoneo.
Impilatori chiusi a cestello
43.3000.7 71
Agganciare ovv. sganciare le molle di regolazione uniformemente in tutti i
gruppi di molle.
Per una guida uniforme ed a basso attrito del cestello è necessaria una di-
sposizione simmetrica delle molle fra i due zoccoli di attacco.
Nell'ambito di uno stesso lardone di attacco, una disposizione asimmetrica
delle molle non costituisce problema di sorta.
Sganciare preferibilmente delle molle di regolazione. Ove possibile lascia-
re sempre agganciate le molle di base. Sganciare le molle sempre in cor-
rispondenza dell'ancoraggio inferiore.
Quindi reinserire il cestello di base con l'apertura disposta verso l'alto.
Occorre ripetere le fasi di Verifica della regolazione delle molle (1) e Varia-
zione della regolazione delle molle (2) sinché il bordo superiore del cestello
impilatore più in alto si pone a 35 - 50 mm al di sopra del bordo superiore del
corpo.
Sinché il peso del cestello permane invariato, è necessaria una sola regola-
zione della quota di prelievo.
Dato che l'impilatore è dimensionato per il carico massimo, la dotazione di
molle presente nell'apparecchiatura è assolutamente adeguata per tutte le
stoviglie consuete del commercio. Qualora il set di molle disponibile non sia
sufficiente, è necessario inserire delle molle supplementari. Per i numeri di ar-
ticolo si rimanda all'elenco delle parti di ricambio riportato a pag. 77.
Messa in esercizio
Gli elementi del presente capitolo sono riferiti esclusivamente ad unità dotate
di riscaldamento e non rivestono importanza alcuna per i modelli non riscaldati.
Per la messa in esercizio, l'unità deve essere pulita ed asciutta.
Prestare attenzione alle annotazioni di sicurezza riportate a partire da pag. 66.
Avviamento dell'unità
Coprire con la calotta di copertura il pozzetto di pila, per evitare dispersioni
di calore.
Infilare la spina dell'apparecchiatura in un'idonea presa dotata di messa a
terra.
Impiegare solo la connessione a spina prevista in proposito. L'apparec-
chiatura non può essere fatta funzionare se la linea di connessione è dan-
neggiata o se si evidenziano danni visibili.
Accendere l'apparecchiatura agendo sull'interruttore ON / OFF.
Si accende la luce spia di abilitazione all'esercizio incorporata nell'interrut-
tore.
Con il regolatore, impostare la potenza prestazionale desiderata. Nell'am-
bito dei 4 campi di potenza è possibile una regolazione in continuo.
A seconda del numero e della disposizione delle pile di stoviglie nonché del
tipo di queste, la temperatura prescritta delle stoviglie a calotta di copertura
collocata in posizione e per una temperatura iniziale delle stoviglie pari ad al-
meno 15 °C - viene raggiunta dopo 3 - 5 ore.
La temperatura massima raggiungibile è indicata nel Capitolo «Dati tecnici» a
pagina 76.
Impilatori chiusi a cestello
72 43.3000.7
Utilizzo dellapparecchiatura
Inserimento delle stoviglie
Di norma, nell'apparecchiatura vengono inseriti cestelli già carichi di stoviglie.
La quota massima di carico dei cestelli deve porsi a ca. 3 - 5 mm al di sotto
del bordo superiore del cestello; in caso contrario può verificarsi la rottura di
stoviglie.
Posizionare con precisione il cestello da inserire sul cestello inferiore ed
abbassarlo lentamente.
Inserimento delle stoviglie nei cestelli già posti nell'apparecchiatura:
Inserire le stoviglie singolarmente od in piccole pile maneggiabili con sicu-
rezza.
Caricare le pile alternativamente ed in modo all'incirca omogeneo.
Porre i primi elementi di stoviglie al centro della posizione di impilaggio ed
abbassarli lentamente.
Collocare gli altri elementi di stoviglie con precisione sugli elementi già po-
sti nell'unità.
Il numero massimo di cestelli impilatori utilizzabili oltre a quello di base è de-
sumibile da quanto riportato alle pagine 68 ovv. 76.
Prelievo delle stoviglie
Togliere e riporre da parte la calotta di copertura.
Prelevare uniformemente le stoviglie da ciascuna pila, in modo da preve-
nire un posizionamento obliquo della piattaforma di pila.
Togliere i cestelli svuotati ed impilarli in un punto idoneo.
Ricollocare in posizione la calotta di copertura.
Nota relativa agli impilatori dotati di feritoie di aerazione
Questi modelli sono previsti per l'allestimento di stoviglie refrigerate e destina-
te a contorni, ma anche per lo stoccaggio intermedio di stoviglie già ripartite in
porzioni e dotate di coperchio. Le unità già attrezzate devono a tale scopo ri-
manere per diverse ore nei magazzini frigoriferi. Il tempo di raffreddamento di-
pende dalla temperatura iniziale dei piatti, dalla temperatura del magazzino
frigorifero nonché da quella desiderata per le stoviglie. Gli impilatori devono
essere sempre a collocazione libera entro il vano, in modo da assicurare una
circolazione d'aria ottimale tramite libera convezione, e ciò nelle apparecchia-
ture ed attorno a queste.
Impiego delle calotte di copertura
Anche per uno stoccaggio intermedio protratto, le calotte assicurano un'effica-
ce protezione contro polvere ed acqua di condensa.
Nelle unità riscaldate, la calotta collocata in posizione riduce il deflusso di ca-
lore verso l'alto e diminuisce il tempo di riscaldamento delle stoviglie inserite
ovv. ritarda il raffreddamento di stoviglie già riscaldate.
Una fessura posta fra la calotta di copertura e la piastra superiore dell'unità
può già da sola comportare sensibili dispersioni termiche a causa del calore
perduto, una riduzione della temperatura massima delle stoviglie e, di concer-
to, un prolungamento del tempo di riscaldamento.
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Transport
Prestare attenzione alle annotazioni di sicurezza riportate a partire da pag. 66.
Posizionare su
tutti i regolatori.
Spegnere l'apparecchiatura agendo sull'interruttore ON / OFF.
Estrarre la spina di rete e fissarla nel supporto previsto.
Sbloccare i due freni di stazionamento.
Afferrare le impugnature di spinta dell'unità e trasportarla sino al luogo di
destinazione.
Nel luogo di destinazione, bloccare i due freni di stazionamento per assi-
curare l'apparecchiatura nei confronti di uno spostamento fortuito.
Inserire la spina dell'apparecchiatura in un'idonea presa dotata di messa a
terra.
Accendere l'apparecchiatura agendo sull'interruttore ON / OFF.
Impostare con il regolatore la potenza prestazionale desiderata.
Disconnessione
Spegnimento dellapparecchiatura
Posizionare su tutti i regolatori.
Spegnere l'apparecchiatura agendo sull'interruttore ON / OFF.
Estrarre la spina di rete e fissarla nel supporto previsto.
Pulire l'apparecchiatura.
Dopo il funzionamento, le superficie interne dell'impilatore ed i lamierati di fon-
do possono essere ancora molto caldi e si raffreddano all'aria solo lentamen-
te. Per la pulizia lasciar raffreddare l'apparecchiatura a calotte di copertura
estratte oppure indossare guanti idonei.
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Pulizia e preservazione
Prima di iniziare la pulizia porre fuori servizio l'apparecchiatura. Estrarre la
spina di rete ed agganciarla al supporto previsto in proposito sull'unità.
Non pulire l'unità con pulitrici a getto di vapore o ad alta pressione. Se è
previsto di operare nell'ambiente con pulitrici a getto di vapore o ad alta
pressione, è necessario prima porre l'apparecchiatura fuori servizio e scol-
legarla dalla rete elettrica.
Per la pulizia occorre che l'apparecchiatura sia fuori servizio ed adeguata-
mente raffreddata.
Neppure gli impilatori privi di raccordo elettrico possono essere lavati con
acqua corrente od acqua in pressione.
Pulire le unità a secco od asciugarle accuratamente dopo la pulizia, in
modo da prevenire una formazione di muffe, una crescita incontrollata di
germi e batteri e, di concerto, una contaminazione delle stoviglie.
Lo scarico di fondo posto al di sotto del pozzetto di pila è previsto per la
rimozione di frammenti di stoviglie o di altri oggetti incidentalmente caduti
nell'impilatore.
Le calotte di copertura in plastica possono essere pulite manualmente ri-
correndo ad un panno inumidito. In caso di forte sporcamento è anche pos-
sibile la pulizia in lavastoviglie industriale.
Occorre utilizzare detergenti e brillantanti idonei per il policarbonato.
Qualche informazione utile in tema di "acciaio inossidabile"
La resistenza alla corrosione degli acciai inossidabili si basa su di uno strato
di passivazione che si crea superficialmente in presenza di ossigeno. L'ossi-
geno atmosferico è di per sé sufficiente a formare questo strato di passivazio-
ne, così che guasti o fratture di tale strato provocati da un'azione meccanica
si riparano spontaneamente. Lo strato di passivazione si forma o si riforma più
velocemente se l'acciaio viene posto a contatto con acqua ricca di ossigeno.
Un ulteriore incremento di tale effetto viene conseguito ricorrendo ad acidi os-
sidanti (acido nitrico, acido ossalico). Questi acidi vengono impiegati qualora
l'acciaio abbia subito un intenso attacco chimico ed il suo strato di passivazio-
ne sia andato ampiamente perduto.
Lo strato di passivazione può essere danneggiato o demolito per via chimica
con agenti ad effetto riducente (accettori di ossigeno), sempre che essi agis-
cano sull'acciaio in forma concentrata od a temperature elevate. Queste so-
stanze aggressive sono ad es.:
formulazioni contenenti sale e zolfo
cloruri (sali)
concentrati di erbe aromatiche quali senape, essenza acetica, dadi agli
aromi, soluzioni di sale da cucina etc.
Altri danni possono insorgere a causa di:
ruggine esterna (ad es. da altri componenti, utensili ovv. ruggine c.d. volatile)
particelle di ferro (ad es. pulviscolo di rettifica)
contatto con metalli non ferrosi (passaggio allo stato elementare)
carenza di ossigeno (ad es. assenza di aerazione, acqua povera di ossigeno).
Principi generali di lavoro per il trattamento di
apparecchiature in acciaio inossidabile
Mantenere la superficie esterna delle apparecchiature in acciaio inossidabile
sempre pulita e ben accessibile allaria.
Rimuovere quotidianamente tramite pulizia i depositi di calcare, grasso, amido
ed albume. Sotto questi depositi, a causa dell'insufficiente afflusso d'aria può
aver luogo una corrosione. Per la pulizia non devono essere impiegati deter-
Impilatori chiusi a cestello
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genti ad azione sbiancante e contenenti cloro.
Ove non vengano impartite particolari norme di pulizia, è bene in ogni caso uti-
lizzare detergenti a basso tenore di cloro.
Dopo ciascuna operazione di pulizia rimuovere, tramite lavaggio con abbon-
dante acqua di rete, tutti i residui di detergente. Quindi è opportuno far asciu-
gare a fondo le superficie.
Non porre i componenti in acciaio inossidabile più a lungo di quanto stretta-
mente necessario a contatto con acidi concentrati, spezie, sali etc. Anche i va-
pori acidi che si sviluppano durante la pulizia delle piastrelle promuovono la
corrosione "dell'acciaio inossidabile".
Evitare di danneggiare le superficie esterne in acciaio inox, particolarmente
tramite altri metalli diversi dall'acciaio inossidabile stesso. I residui di metalli
estranei formano tracce minuscole di elementi chimici in grado di provocare
corrosione. In ogni caso, è bene evitare un contatto con ferro e acciaio perché
ciò porta alla ruggine c.d. esterna. Se l'acciaio inox entra a contatto con il ferro
(lana d'acciaio, trucioli di tubazioni, acqua ad alta concentrazione di ferro) tale
fenomeno può costituire un innesco per la corrosione. Per la pulizia meccani-
ca impiegare quindi esclusivamente lana di acciaio inox oppure spazzole do-
tate di setole naturali, in plastica o in acciaio inossidabile. La lana d'acciaio o
le spazzole in acciaio non legato danno luogo a ruggine esterna a causa
dell'usura. I punti di ruggine appena formati possono essere eliminati con
agenti abrasivi ad azione blanda o con carta abrasiva a grana fine. Punti di
ruggine più consistenti sono rimovibili impiegando una soluzione calda di aci-
do ossalico al 2 3 %. Ove questi detergenti risultino inefficaci, è necessario
un trattamento con acido nitrico al 10 %.
Attenzione, pericolo! Questa operazione può essere effettuata solo da perso-
nale tecnicamente addestrato e nel rispetto delle presenti norme!
Un ausilio in caso di disfunzioni
Le attività di manutenzione possono essere espletate esclusivamente da personale specializzato e debita-
mente autorizzato. I componenti difettosi possono essere sostituiti solo con parti originali.
Per prima cosa, controllare se si è verificato un errore di conduzione. Alcune disfunzioni possono essere
risolte direttamente.
Per l'eventualità di un intervento di assistenza ed in caso di ordine di ricambi, indicare i dati impressi sulla
targhetta identificativa del tipo (v. pag. 64).
Attività regolari di controllo e manutenzione dell'unità servono a prevenire disfunzioni di esercizio e contri-
buiscono alla sicurezza. La periodicità dei controlli e degli interventi di manutenzione dipende dall'impiego
dell'apparecchiatura. Rivolgersi al Servizio assistenza del rivenditore di fiducia.
Disfunzione Causa possibile Rimedio
L'apparecchiatura non si
scalda,
la luce spia non si accende.
Fusibile esterno difettoso. Controllare il fusibile e, se necessario, sotto-
porlo a manutenzione.
Interruttore ON / OFF difet-
toso.
Scollegare l'unità dalla rete, farla controllare
- e se necessario riparare - da personale
specializzato ed autorizzato.
Cavo di collegamento alla
rete o spina difettosa.
L'apparecchiatura si scalda,
la luce spia non si accende
Luce spia difettosa. Porre fuori servizio l'unità, farla controllare -
e se necessario riparare - da personale spe-
cializzato ed autorizzato.
Circuito di commutazione
difettoso.
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Dati tecnici
KO/
50-50
KO/
50-50 K
KO/
65-53
KO/
65-53 K
KOUH/
50-50
KOUH/
65-53
Marchio di controllo
Protezione contro gli spruzzi dacqua - IPX5
Numero pile di stoviglie a seconda delle dimensioni delle stoviglie
Dimensioni delle stoviglie Le uniche limitazioni sono costituite dalle dimensioni del cestello
e dalla larghezza della maglia
Impalcatura di pila Cestello in acciaio al cromo-nickel, rivestito in plastica
Dimensioni impalcatura di pila
500 x 500 x 150 mm 650 x 530 x 150 mm
500 x 500 x
150 mm
650 x 530 x
150 mm
Numero di cestelli, senza calotta 9 pz. cestelli da 75 ovv. 6 pz. cestelli da 115
Numero di cestelli,
con calotta in plastica
9 pz. cestelli da 75 ovv. 6 pz. cestelli da 115
Numero di cestelli, con calotta in CNS 9 pz. cestelli da 75 ovv. 5 pz. cestelli da 115
Numero di cestelli,
per una sporgenza di 35 - 50 mm
8 pz. cestelli da 75 ovv. 5 pz. cestelli da 115
Capacità v. Calcolo della capacità“, pagina 69
Dimensioni cestelli per stoviglie (mm) 500 x 500
e
508 x 508
650 x 530
500 x 500
e
508 x 508
650 x 530
Riscaldamento - Modulo di energia
Impostazione termostato - 20-110 °C
Temperatura max delle stoviglie - 80 °C
Regolazione temperatura - in continuo
Isolamento termico - piastrellatura ceramica
Allacciamento elettrico - 230 V 1N AC 50 Hz
Potenza installata - 2,0 kW
Telaio 4 ruote sterzanti, di cui 2 con fermo integrale, Ø 125 mm
Peso netto 43 kg 43 kg 48 kg 48 kg 72 kg 78 kg
Peso dell'unità a pieno carico delle
vaschette
200 kg 200 kg 260 kg 260 kg 230 kg 290 kg
Peso complessivo ammesso 200 kg 200 kg 260 kg 260 kg 230 kg 290 kg
Geschlossene Korbstapler
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Nota alla dichiarazione di conformità CE
Per il gruppo di apparecchiature contraddistinto dalla descrizione di prodotto
Impilatori chiusi a cestello, non riscaldati
il Legislatore non prevede attualmente alcuna dichiarazione di conformità CE e, di concerto, neppure un'identificazione CE.
Commento
Con la dichiarazione di conformità CE un Costruttore garantisce e dichiara che il prodotto realizzato è conforme alla do-
cumentazione tecnica e soddisfa i requisiti di una Direttiva europea applicabile.
Questa dichiarazione può essere espletata dal Costruttore solo qualora sussista quanto meno una Direttiva europea va-
lida che preveda un'identificazione CE ed il prodotto in questione ricada entro il campo di applicazione di tale Direttiva.
È possibile un'applicazione simultanea di più Direttive ed in tal caso la valutazione di conformità va effettuata consi-
derando tutte le Direttive applicabili.
Per il caso di apparecchiature riscaldate e refrigerate, atte ad attrezzature per il vettovagliamento di comunità e alla ga-
stronomia, è in generale applicabile una delle Direttive che seguono:
Le unità di cui al gruppo di prodotti sopra descritto non sono riconducibili ad alcuna di tali Direttive. Dal momento che
inoltre non si tratta né di macchinari né di beni di consumo, non sono applicabili neppure la Direttiva sui macchinari (98/
79/CE) e quella sulla Sicurezza del prodotto in genere (92/59/CEE). Queste apparecchiature possono essere immesse
nel commercio solo in assenza di identificazione CE ed in assenza di Dichiarazione di conformità CE.
Nota sobre la declaración CE de conformidad
Para el grupo de aparatos con la descripción del producto
Apilador de cestas cerrado neutro
en la actualidad el legislador no prevé ninguna declaración CE de conformidad y con ello tampoco ninguna marca CE.
Nota explicativa
Con una declaración CE de conformidad el fabricante garantiza y explica que el producto fabricado se corresponde con
la documentación técnica y cumple los requisitos de una Directiva Europea aplicable.
El fabricante sólo podrá cumplimentar esta declaración cuando exista al menos una Directiva Europea vigente que pre-
vé una marca CE y cuando el producto afectado pertenece al ámbito de esta Directiva. Existe la posibilidad de aplicar
simultáneamente varias Directivas, teniendo que realizarse entonces la valoración de la conformidad de acuerdo con
todas las Directivas aplicables.
En caso de aparatos calentados y refrigerados para instalaciones de alimentación de colectividades y la gastronomía
generalmente se puede aplicar como mínimo una de las siguientes Directivas:
Los aparatos del grupo de productos arriba descrito no pertenecen a ninguna de estas Directivas. Como además no se
trata ni de máquinas ni de bienes de consumo, tampoco tienen aplicación la Directiva sobre máquinas (98/79/CE) ni la
Directiva sobre seguridad general de los productos (92/59/CEE). Estos aparatos sólo pueden comercializarse sin marca
CE y sin declaración CE de conformidad.
Direttiva Numero della Direttiva
e della Modifica
Applicazione a partire da
Apparecchiature a bassa tensione 73/23/EWG
93/68/EWG
19.08.1974
01.01.1995
Compatibilità elettromagnetica 89/336/EWG
92/31/EWG
31.12.1995
28.10.1992
Dispositivi a consumo di gas 90/396/EWG 01.01.1992
Apparecchiature di raffreddamento e surgelazione 96/57/EG 03.09.1999
Apparecchiature in pressione 97/23/EG 29.11.1999
Directiva Número de la Directiva y
de la modificación
Aplicada desde
Aparatos de baja tensión 73/23/EWG
93/68/EWG
19.08.1974
01.01.1995
Compatibilidad electromagnética 89/336/EWG
92/31/EWG
31.12.1995
28.10.1992
Aparatos de utilización del gas 90/396/EWG 01.01.1992
Aparatos de refrigeración y congelación 96/57/EG 03.09.1999
Aparatos de presión 97/23/EG 29.11.1999
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Metos KO/UH 50-50, heated Manuale del proprietario

Tipo
Manuale del proprietario
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