Storia
La storia della torre di Pisa inizia nel gennaio 1172 quando la vedova
Berta di Bernardo lasciò nel suo testamento 60 “soldi” (monete d’oro)
per l’acquisto di pietre per la costruzione di un campanile. Un anno
dopo, nell’agosto del 1173, le prime fondamenta della torre furono gettate
nell’area alle spalle della Cattedrale di Santa Maria Assunta, già edificata.
A quel tempo, Pisa era un ricco porto commerciale indipendente e si
sperava che la nuova torre sarebbe diventato il simbolo di una città
al culmine del suo potere culturale ed economico. Pertanto, la torre
circolare, a se stante, fu progettata per essere una delle più alte in
Europa e includeva colonne finemente intagliate e intricati bassorilievi.
Dopo cinque anni, e con solo due ordini (piani) completati, gli architetti
si trovarono di fronte a un serio problema: la combinazione di fondazioni
insufficientemente profonde e di un sottosuolo molle e instabile aveva
causato l’inclinazione dell’edificio. I lavori furono sospesi, proprio quando
la prosperità e il potere di Pisa iniziava a declinare, e furono ripresi
solo un centinaio di anni dopo. Quattro nuovi ordini furono aggiunti nel
1272, il settimo ordine nel 1319 e la cella campanaria nel 1372. Al suo
completamento, la torre misurava 56,4 m di altezza e aveva otto ordini,
incluso la cella campanaria. Sette campane, una per ogni nota della
scala musicale, furono installate, aggiungendo ancora più peso a una
struttura già precaria. Per tutto il periodo di costruzione, e in particolare
nel corso degli ultimi cento anni, in molti hanno provato a risolvere il
complesso problema strutturale della torre, peggiorando spesso la
situazione. Fu solo nel 2008 che gli ingegneri furono in grado di stabilire
che l’inclinazione graduale della torre si era arrestata per la prima volta
nella sua storia.
5
21015_BI.indd 5 07/02/2013 3:00 PM