WIKA TCA tag:model:TCS Istruzioni per l'uso

Tipo
Istruzioni per l'uso
MANUALE DI ISTRUZIONI
NI-491WE
REV.11 05/18
TERMOSTATI COMPATTI SERIE TCS E TCA
Tutti i dati, le affermazioni e le raccomandazioni fornite con questo manuale sono basate su informazioni da noi ritenute attendibili. Poiché le condizioni di
impiego effettivo sono al di fuori del nostro controllo, i nostri prodotti sono venduti sotto la condizione che sia lo stesso utilizzatore a valutare tali condizioni
prima di adottare le nostre raccomandazioni per lo scopo o l’uso da lui previsto.
Questo documento è di proprietà della ALEXANDER WIEGAND SE &Co e non può essere riprodotto in nessun modo, né usato per scopi diversi da quelli
per i quali viene fornito.
STAGNI E A SICUREZZA INTRINSECA:SERIE TCS; A PROVA DI ESPLOSIONE: SERIE TCA
Gambo tipo B Gambo tipo C, Q, R
PESO 1kg dimensioni in mm PESO 1kg dimensioni in mm
Y = 125 mm
Gambo tipo C: K = 2m ; Y max.=350mm
Gambo tipo Q: K = 4m ; Y max.=900mm
Gambo tipo R:
K = 10m ; Y max.=1800mm
Per il montaggio a parete usare due viti M5 (non fornite con lo strumento)
NOTA: dimensioni e pesi impegnativi sono rilasciati su disegni certificati.
ATTENZIONE
Prima di installare, utilizzare o manutenere lo strumento è necessario leggere e comprendere quanto riportato in questo Manuale di
istruzioni.
L’installazione e la manutenzione dello strumento devono essere eseguite solo da personale qualificato in relazione ad
installazioni per aree perticolose.
L’INSTALLAZIONE DEVE ESSERE ESEGUITA SOLO DOPO AVER VERIFICATO LA CONGRUITÀ DELLE CARATTERISTICHE
DELLO STRUMENTO CON I REQUISITI DELL’IMPIANTO E DEL PROCESSO.
Le caratteristiche funzionali dello strumento ed il suo grado di protezione sono riportate sulla targa d'identificazione fissata alla
custodia.
CONTENUTO:
1 - AVVERTENZE
2 - PRINCIPIO DI FUNZIONAMENTO
3 - CODICI MODELLO
4 - TARGA D’IDENTIFICAZIONE E CONTRASSEGNI
5 - REGOLAZIONE DEL PUNTO DI INTERVENTO
6 - TARATURA DEL PUNTO DI INTERVENTO
7 - PIOMBATURA DELLO STRUMENTO
8 - MONTAGGIO E COLLEGAMENTI
9 - SAFETY INTEGRITY LEVEL (SIL) REQUISITI DI INSTALLAZIONE
10 - MESSA IN FUNZIONE
11 - CONTROLLO VISIVO
12 - VERIFICA FUNZIONALE
13 - ARRESTO E SMONTAGGIO
14 - DEMOLIZIONE
15 - FUNZIONAMENTO IRREGOLARE: CAUSE E RIMEDI
ISTRUZIONI DI SICUREZZA PER IMPIEGO IN ATMOSFERE PERICOLOSE.
RACCOMANDAZIONI PER L’IMPIEGO SICURO DEL TERMOSTATO
DOCUMENTO CORRELATO
a documento autenticato con certificato
N° IECEx PRE 18.0043X
N° IECEx INE 13.0096X
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1 - AVVERTENZE
1.1 PREMESSA
La scelta di una serie o di un modello poco adatto, come pure
una installazione errata, conducono ad un funzionamento
imperfetto e abbreviano la durata dello strumento. Non seguire
le indicazioni di questo manuale può causare danni allo
strumento, all’ambiente e alle persone.
1.2 SOVRACCARICHI AMMESSI
Temperature eccedenti il campo di lavoro sono permesse solo
saltuariamente per ragioni di collaudo, fino alla temperatura di
prova. Temperature continue eccenti il “CAMPO” (di
regolazione) possono essere applicate allo strumento purché
chiaramente dichiarate nelle sue caratteristiche (v. fig1 “T. MAX).
I valori di corrente e tensione precisati nelle specifiche tecniche
e sulla targa non devono essere superati. Sovraccarichi
momentanei (transitori), oltre i limiti dichiarati, possono avere
effetti distruttivi sull’interruttore.
1.3 TEMPERATURE
La temperatura dello strumento è influenzata dall’ambiente e
dalla temperatura del processo. E’ necessario evitare che la
temperatura dello strumento superi i limiti indicati nella tabella 1
Per gli strumenti modello TC**B* (gambo per montaggio diretto)
si applica la tabella 1
Tabella 1 – Condizioni di temperatura modelli TC**B*
Classificazione
in temperatura
Campo di
temperatura
ambiente
(Tamb)
Massima
temperatura di
lavoro
(T max)
Max. portata
dei contatti
(Carico resistivo)
T6
-60 … +60 °C
Non deve
superare la
temperatura
specificata in targa
(v. fig.1 item 5).
Vedere la targa
dello strumento
(dati elettrici)
T5
T4
-60 … +85 °C
T3
T2
T1
Per gli strumenti modello TC**C*, TC**Q*, TC**R* (montaggio
remote con capillare) e TC**S* (bulbo a spirale) si applica la
seguente tabella
Tabella 2 – Condizioni di temperatura
Classificazione
in temperatura
Campo di
temperatura ambiente
(Tamb)
Max. portata
dei contatti
(Carico resistivo)
T6
-60 … +60 °C
Vedere la targa dello
strumento
(dati elettrici)
T5
T4
-60 … +85 °C
T3
T2
T1
2 - PRINCIPIO DI FUNZIONAMENTO
Il principio di funzionamento è basato su di un elemento
misuratore di pressione, collegato con tubo capillare ad un bulbo
sensibile alla temperatura. Il sistema è parzialmente riempito con
un liquido volatile che genera una pressione funzione non lineare
della temperatura del bulbo; questa pressione agisce su di una
membrana che esercita su di un disco rigido una spinta
direttamente proporzionale al valore di temperatura al quale è
sottoposto il bulbo. La spinta è contrastata da una molla a
compressione il cui precarico è regolato da un'opportuna ghiera.
Al superamento della condizione d'equilibrio delle spinte, il disco
rigido compie uno spostamento e, tramite un’asta rigida, aziona
uno o due microinterruttori elettrici a scatto simultaneo. I
microinterruttori sono del tipo a scatto rapido con riarmo
automatico. Quando la temperatura si scosta dal valore
d'intervento ritornando verso i valori normali, avviene il riarmo.
3 - CODICI MODELLO
Vedere Allegato 1
4 - TARGA D’IDENTIFICAZIONE E CONTRASSEGNI
Lo strumento è dotato di una targa metallica portante tutte le sue
caratteristiche funzionali e, nel caso di esecuzione a prova di
esplosione o a sicurezza intrinseca i contrassegni previsti dalle
norme IEC/EN 60079-0. La Fig.1 riporta la targa montata sugli
strumenti a prova di esplosione.
Fig. 1 – Targa strumenti a prova di esplosione
1 Organismo notificato che ha emesso il certificato di tipo e
numero del certificato stesso.
2 Marcatura CE e numero di identificazione dell’organismo
notificato responsabile della sorveglianza sulla
produzione.
3
Modo di protezione e limiti di temperatura ambiente di
funzionamento.
4 Classificazione dell’apparecchiatura come stabilito dalla
direttiva ATEX 2014/34/EU.
5 Temperatura massima di lavoro
La seguente tabella definisce la relazione fra le zone pericolose,
le categorie definite dalla direttiva ATEX ed i livelli di protezione
forniti dall’apparecchiatura (EPL) indicato nelle targhe.
Zona
Categorie in
accordo alla
direttiva 2014/34/EU
EPL
Gas o vapore
Zona 0 1G Ga
Gas o vapore
Zona 1 2G oppure 1G Gb o Ga
Gas o vapore
Zona 2 3G, 2G oppure 1G Gc, Gb o Ga
Polvere Zona 20 1D Da
Polvere Zona 21 2D oppure 1D Db o Da
Polvere Zona 22 3D, 2D oppure 1D Dc, Db o Da
5 - REGOLAZIONE DEL PUNTO DI INTERVENTO
Il precarico della molla a compressione p essere regolato
mediante la ghiera (di regolazione) in modo da fare scattare
l’interruttore quando la temperatura raggiunge (in aumento o in
diminuzione) il valore desiderato (punto d'intervento). Lo
strumento è normalmente fornito con taratura a 0°C, oppure al
valore minimo del campo di regolazione se questo è superiore a
0°C (taratura di fabbrica).
Lo strumento è dotato di una targa adesiva prevista per riportare
il valore di taratura del punto d'intervento. Con taratura di
fabbrica i valori non sono indicati sulla targa in quanto provvisori
e da modificarsi con i valori definitivi. Prima della sua
installazione lo strumento deve essere tarato e i valori di taratura
definitivi scritti sulla targa adesiva.
Se lo strumento è stato espressamente ordinato con taratura
specifica, è buona norma controllare, prima della sua
installazione, i valori di taratura scritti sulla targa adesiva.
La posizione della ghiera di regolazione è illustrata nella Fig.2
L’effetto del senso di rotazione della ghiera di regolazione è
descritto sulla targa adesiva.
Per ruotare la ghiera nel senso voluto utilizzare una asta da 3
mm di diametro infilandola nei fori della ghiera stessa (Fig.2).
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Fig. 2 - Connessioni elettriche e viti di regolazione.
1
- Vite di serraggio morsetto
2
- Piastra di accesso alla ghiera
di regolazione
3
- Ghiera di regolazione
4
- Vite di fissaggio piastra di
accesso alla ghiera di
regolazione
5
- Vite di terra interna
6 - Vite di blocco coperchio
7 - Morsettiera del secondo
microinterruttore
8 - Morsettiera del primo
microinterruttore
9 - Capicorda a puntale
preisolato
10
- Vite di terra esterna
Stato dei contatti alla temperatura di zero °C o di inizio campo.
Designazione dei contatti:
C - Comune
NA - Normalmente aperto
NC - Normalmente chiuso
6 - TARATURA DEL PUNTO DI INTERVENTO
Per procedere alla taratura e periodicamente alla verifica
funzionale dello strumento è necessario disporre di un opportuno
circuito di taratura (Fig.3) e di un'adeguata sorgente di calore.
Lo strumento campione deve avere un campo di misura
approssimativamente uguale o di poco superiore al campo del
termostato, e deve essere di precisione congruente alla
precisione con cui si desidera tarare il punto d'intervento.
Fig. 3 -Circuito di taratura
TS - Termostato
TC - Termometro campione
VT - Vasca termostatica
6.1 OPERAZIONI PRELIMINARI
ATTENZIONE: Strumenti modello TCA. Prima di aprire il
coperchio controllare l’assenza di atmosfere esplosive e che lo
strumento non sia alimentato.
Con riferimento alla Fig. 2 avvitare la vite di blocco del coperchio
(6) utilizzando una chiave esagonale da 2,5mm svitare quindi il
coperchio.
6.2 CIRCUITO E OPERAZIONI DI TARATURA
Predisporre il circuito di controllo come indicato in Fig. 3.
L’allacciamento delle spie luminose ai morsetti del contatto deve
essere fatto nella posizione NA o NC in funzione del tipo d'azione
che dovrà svolgere il contatto.
Se lo strumento è dotato di due contatti si tenga presente che
essi sono a scatto simultaneo nei limiti di tolleranza di specifica
L’allacciamento alle spie luminose può avvenire tramite
capicorda a puntale del diametro massimo di 2,5 mm da infilare
negli appositi fori dei morsetti (Fig. 2).
Collegamento fra i morsetti C ed NA
Se il circuito è aperto alla temperatura di lavoro, l’interruttore
chiude il circuito con temperatura in aumento al raggiungimento
del valore desiderato (MAX. in chiusura).
Se il circuito è chiuso alla temperatura di lavoro, l’interruttore
apre il circuito con temperatura in diminuzione al raggiungi-
mento del valore desiderato (MIN. in apertura).
Collegamento fra i morsetti C ed NC
Se il circuito è chiuso alla temperatura di lavoro, l’interruttore
apre il circuito con temperatura in aumento al raggiungimento
del valore desiderato (MAX. in apertura).
Se il circuito è aperto alla temperatura di lavoro, l’interruttore
chiude il circuito con temperatura in diminuzione al
raggiungimento del valore desiderato (MIN. in chiusura).
Il termostato deve essere tenuto nella posizione di normale
installazione, cioè con il gambo o l’uscita del capillare verso il
basso.
Evitare assolutamente di forzare a mano o con attrezzi il
microinterruttore. Ciò può compromettere il funzionamento dello
strumento. Con riferimento alla Fig.2, liberare l’accesso alla
ghiera di regolazione allentando la vite (4) di fissaggio della
piastra di chiusura (6).
Aumentare la temperatura nel circuito fino al valore di intervento
desiderato del microinterruttore.
Utilizzando un’ asta da 3 mm di diametro infilata nei fori della
ghiera di regolazione ruotarla sino ad ottenere l’accensione (o lo
spegnimento) della relativa lampadina; ruotarla, poi, in senso
opposto fino ad ottenere lo spegnimento (o l’accensione) della
lampadina Molto lentamente ruotare nuovamente la ghiera fino
ad ottenere l’accensione (o spegnimento) della lampadina.
6.3 CONTROLLO DEL VALORE DI INTERVENTO
Portarsi alla temperatura normale di funzionamento ed attendere
che la temperatura si stabilizzi. Variare lentamente la
temperatura nel circuito e rilevare il valore di intervento.
Registrare il valore di intervento sulla targa adesiva posta sullo
strumento.
Nota: La verifica della ripetibilità del punto di intervento deve
essere condotta rilevando per tre volte il valore del punto di
intervento (Ti) partendo sempre dallo stesso valore di
temperatura (Tw). Il ciclo di temperatura deve essere eseguito
lentamente.
6.4 OPERAZIONI FINALI
Scollegare lo strumento dal circuito di taratura.
Con riferimento alla Fig. 2 chiudere l’accesso alla ghiera di
regolazione facendo ruotare la piastra di chiusura (2) e serrando
la sua vite di chiusura (4). Avvitare a fondo il coperchio
bloccandolo con la vite di blocco (6) usando una chiave
esagonale da 2,5 mm. Montare sull’ingresso cavi il cappuccio di
protezione fornito con lo strumento.
IMPORTANTE: il cappuccio di protezione deve essere tolto solo
durante le operazioni di collegamento (§8).
7 - PIOMBATURA DELLO STRUMENTO
La piombatura, atta a garantire da eventuali manomissioni delle
regolazioni, può essere effettuata con filo di acciaio flessibile (12)
inserito nei fori della vite (11) e della vite (13) appositamente
previsti per questo scopo (vedere Fig. 2).
8 - MONTAGGIO E COLLEGAMENTI
8.1 MONTAGGIO
Effettuare il montaggio a parete mediante gli appositi fori, o su
palina con l’apposita staffa o direttamente su impianto in
posizione verticale (cioè con gambo o uscita capillare rivolti
verso il basso) (Fig.5, 7, 12 e 13). Nel caso di montaggio a
parete, a quadro o in armadio gli strumenti possono essere
montati affiancati. Per gli ingombri minimi vedere Fig.14.
Attenzione: Gli strumenti a sicurezza intrinseca con custodia di
allumninio. E’ fatto obbligo installare lo strumento in modo tale
che siano impossibili urti accidentali della custodia.
La posizione prescelta deve essere tale che vibrazioni, o
variazioni di temperatura siano tollerabili. Quanto sopra vale
anche nel caso di montaggio diretto.
Attenzione posizioni diverse dalla verticale sono possibili purché
le condizioni ambientali non provochino formazioni di condense
od ingresso di acqua nello strumento attraverso la piastra di
accesso alla ghiera di regolazione (Fig. 2).
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8.2 INSTALLAZIONE DEL TERMOSTATO CON DISLIVELLO
FRA BULBO E CUSTODIA SUPERIORE A DUE METRI
8.2.1 TERMOSTATI DI CLASSE SAMA II A
Il dislivello fra bulbo e custodia genera un errore sistematico nel
valore del punto di intervento predisposto in fase di taratura
(“bulb elevation error”). Questo errore può essere corretto in fase
di taratura utilizzando le informazioni contenute in IS-TC.401
disponibile su richiesta.
8.2.2 TERMOSTATI DI CLASSE SAMA II C
L’installazione del termostato deve avvenire con dislivello fra
bulbo e custodia dello strumento non superiore ai due metri.
Il dislivello di 2 metri provoca un errore nel valore del punto di
intervento predisposto in taratura di 1,5 °C. Questo errore
dipende dalla temperatura normale di riferimento, dalla
temperatura ambiente in campo e della temperatura di
intervento. Per ulteriori chiarimenti richiedere IS-TC.401.
8.3 BULBO E CAPILLARE
Con riferimento alla Fig. 4 svitare il raccordo (3) dal
premiguarnizione (2) e sfilarlo dal bulbo (5).
Montare il raccordo (3) sul pozzetto (4) e serrarlo a fondo con
l’apposita chiave.
Scoprire il capillare dalla guaina tirando il bulbo (5) con una
mano mantenendo fermo il premi guarnizione con l’altra (2)
Inserire il bulbo (5) nel pozzetto (4) dopo averlo eventualmente
spalmato con una pasta termoconduttiva.
Verificare che il bulbo tocchi il fondo del pozzetto (4).
Inserire nel raccordo (3) la guarnizione di PTFE con le relative
rondelle di acciaio inox.
Avvitare sul raccordo (3) il premiguarnizione (2) avendo cura di
non torcere il capillare e la relativa guaina, e serrare sino a che
la guarnizione di PTFE si stringe sul tubo capillare.
Stendere il capillare protetto da guaina lungo il tracciato stabilito,
evitando di fare curve troppo strette, e bloccarlo con fascette.
L’ eventuale eccedenza di capillare deve essere arrotolata e
fissata rigidamente. Il rotolo non deve essere di diametro
inferiore ai 200 mm.
Fig. 4 - Montaggio del bulbo
1 - Capillare con
guaina
2 - Premiguarnizio
ne (CH 12)
3 - Raccordo
girevole
4 - Pozzetto
5 - Bulbo
6 - Rondella inox
7 - Rondella PTFE
8.4 TERMOSTATI CON BULBO PER MISURE A CONTATTO
Il bulbo è progettato per essere avvolto sull’esterno di tubi con
diametro esterno maggiore o uguale a 50 mm.
Durante l’installazione è necessario assicurarsi che il bulbo sia a
contatto con il tubo per tutta la sua lunghezza. Per limitare gli
errori di misura dovuti alla dispersione di calore è necessario che
il tubo sia isolato almeno per il tratto ove il bulbo è avvolto. Per
migliorare la trasmissione di calore dal tubo al bulbo si consiglia
di spalmarlo con una pasta conduttiva. (Fig.5).
Fig. 5 - Montaggio ed isolamento
Per fissare il bulbo al tubo si consiglia di utilizzare due clip
(vedere per esempio DIN 3016 form C1) come indicato in Fig. 6.
Fig. 6 – Montaggio delle clip di ritenuta
Durante l’installazione fare attenzione al raggio di curvatura
minimo del capillare.
8.5 TERMOSTATI CON BULBO A SPIRALE
Il termostato deve essere installato in modo tale che il bulbo sia
protetto da radiazioni di calore e da urti accidentali.
Fig. 7 - Termostati per temperature ambiente
8.6 COLLEGAMENTI ELETTRICI
Per la realizzazione delle connessioni elettriche si raccomanda
di seguire le norme applicabili.
Nel caso di strumenti a prova di esplosione o a sicurezza
intrinseca si veda la norma IEC60079-14. Qualora il
collegamento elettrico venga effettuato in tubo protetto
realizzarlo in modo da prevenire l’ingresso di eventuale
condensa nella cassa dello strumento.
Per garantire il grado di protezione IP66 e prevenire
l’antiallentamento del giunto di bloccaggio o del pressa-cavo, si
prescrive di sigillare la filettatura di collegamento alla custodia
con un sigillante anaerobico. Ad esempio si può applicare un
sigillante anaerobico tipo Loctite ® 542.
ATTENZIONE: Gli accessori utilizzati per il collegamento
elettrico degli strumenti a prova di esplosione devono essere
certificati in accordo a lle norme IEC o EN e garantire il grado di
protezione dello strumento (IP66).
Nel caso di filettatura Gk, questa è realizzata in accordo alla
norma UNI-EN 60079-1 (Variante Nazionale – Italia)
Si raccomanda lo schema di Fig. 12 oppure Fig. 13.
Il montaggio del pressa-cavo o del giunto a tre pezzi deve essere
eseguito come indicato in Fig. 8
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Fig. 8 – Montaggio del raccordo elettrico
Con strumento montato nella sua posizione finale controllare che
le linee non siano alimentate, togliere il coperchio ed effettuare il
cablaggio ed i collegamenti alla morsettiera (Fig. 2).
Se la temperatura ambiente è superiore a 60°C il cavo scelto
deve avere temperatura operativa superiore a 105°C.
Si raccomandano cavi flessibili di sezione massima 1,5 mm
2
(16AWG) utilizzando i capicorda a puntale.
Attenzione: Gli strumenti a sicurezza intrinseca possono essere
equipaggiati da un microinterruttore SPDT o DPDT. Tutte le
connessioni elettriche devono appartenere a circuiti a sicurezza
intrinseca. I parametri rilevanti per il circuito elettrico sono indicati
sulla targa metallica dello strumento.
Assicurarsi che non rimangano detriti o spezzoni di filo all’interno
della custodia.
Durante l’infilaggio dei cavi fare attenzione a non forzare con il
cavo o con attrezzi il microinterruttore onde evitare di alterare la
taratura dello strumento o addirittura comprometterne il
funzionamento. Il microinterruttore è stato montato e posizionato
nella custodia, in fabbrica, in modo da ottenere le migliori
prestazioni. Eventuali manomissioni effettuate in campo, senza
seguire le procedure autorizzate della E. CELLA SPA, possono
rendere inoperativo lo strumento.
Il serraggio del pressa-cavo o del giunto a tre pezzi deve essere
eseguito come indicato in Fig. 9.
Fig. 9 – Montaggio del pressacavo
Avvitare a fondo il coperchio appena terminate le operazioni di
collegamento controllando che l’O-ring di tenuta sia nel suo
alloggiamento. Con riferimento alla Fig.2 svitare la vite (6)
usando una chiave esagonale da 2,5mm fino a bloccare il
coperchio.
8.7 COLLEGAMENTI DI TERRA
Lo strumento è fornito di due morsetti per il cablaggio di terra,
uno interno ed uno esterno. Il morsetto esterno permette il
collegamento con un cavo di sezione fino a 4mm
2
(Fig. 2), quello
interno fino a 2,5 mm
2
.
9 - SAFETY INTEGRITY LEVEL (SIL) REQUISITI DI
INSTALLAZIONE
I termostati sono stati valutati come componenti di tipo A. Hanno
una tolleranza ai guasti hardware di 0 (HFT) se usati in un loop
di sicurezza in configurazione uno su uno (1oo1). L’installazione
del termostato deve essere realizzata in modo da permettere una
verifica periodica in grado di rilevare i guasti casuali pericolosi
non rilevati usando per esempio la seguente procedura:
- Mettere il loop di sicurezza in condizioni da evitare falsi
interventi.
- Variare la temperatura del processo in modo tale che
raggiunga il valore di intervento e verificare che il loop
raggiunga la condizione di intervento.
- Ritornare nelle condizioni di normale esercizio verificando che
lo strumento ed il loop tornino nelle condizioni normali.
- Ripetere per alter due volte le operazioni precedenti
valutando il valore medio di intervento e la ripetibilità.
- Riportare il loop di sicurezza nelle sue condizioni di
funzionamento normale.
- Ripristinare le condizioni normali operative.
I requisiti di installazione, la useful life e la probabilità di guasto
sono trattati nel Failure Modes, Effects and Diagnostic Analysis
Report disponibile su richiesta.
10 - MESSA IN FUNZIONE
Lo strumento entra in funzione non appena la linea elettrica viene
alimentata (v. fig 12,13).
11 - CONTROLLO VISIVO
Verificare periodicamente lo stato esterno della custodia.
Nel caso di strumenti a prova di esplosione o a sicurezza
intrinseca occorrerà procedere anche alle verifiche dell’impianto
elettrico come stabilito dalle procedure del cliente e, come
minimo, seguendo le indicazioni delle norme IEC-60079-17.
Gli strumenti a prova di esplosione o a sicurezza intrinseca
montati in atmosfere esplosive per la presenza di polvere
combustibile devono essere periodicamente puliti esternamente
per evitare l’accumulo di depositi di polvere.
12 - VERIFICA FUNZIONALE
Si effettuerà secondo le modalità previste dal piano di controllo
del Cliente e come minimo una volta. Gli strumenti possono
essere verificati sull’impianto se l’installazione è stata fatta come
illustrato in Fig. 12 e 13.
Per evitare rischi si raccomanda di controllare il punto di
intervento sull’impianto senza aprire il coperchio e senza
smontare il pressacavo e senza scollegare i cavi dalla
morsettiera.
Gli strumenti a prova di esplosione o a sicurezza intrinseca
possono essere verificati sull’impianto solo se si dispone di
apparecchiature di prova adatte all’ambiente.
In caso contrario è necessario arrestare il loro funzionamento,
smontarli agendo sui giunti a tre pezzi ed effettuare la verifica in
una sala prove. Se la verifica è eseguita scollegando i cavi
elettrici dalla morsettiera si raccomanda di levare l’alimentazione
elettrica allo strumento al fine di evitare rischi elettrici.
ATTENZIONE: Strumenti serie TCA a prova di esplosione.
Prima di aprire il coperchio o il pressa-cavo controllare l’assenza
di atmosfere esplosive e che lo strumento non sia alimentato.
La verifica consiste nel controllo del valore di taratura e in un
eventuale aggiustamento usando con la ghiera di regolazione
(§6).
13 - ARRESTO E SMONTAGGIO
Prima di procedere assicurarsi che l’impianto o le macchine
siano state poste nelle condizioni previste per permettere
queste operazioni.
Con riferimento alle Fig. 4, 12 e 13
Togliere l’alimentazione (segnale) alla linea elettrica.
Allentare e sfilare il premiguarnizione avendo cura di non torcere
il capillare e la guaina di protezione (Fig. 4).
Assicurarsi che la tubazione non contenga fluido in temperatura
prima di toccare le parti in contatto con il pozzetto.
Allentare e sfilare il raccordo quindi estrarre il bulbo dal pozzetto
impugnandolo dal tubo capillare, senza torcerlo.
ATTENZIONE: Strumenti modello TCA. Prima di aprire il
coperchio o il pressa cavo controllare l’assenza di atmosfere
esplosive e che lo strumento non sia alimentato.
Svitare il giunto a tre pezzi (8). Togliere il coperchio dello
strumento e scollegare i cavi elettrici della morsettiera e delle viti
di terra. Togliere le viti di fissaggio della custodia al pannello (o
alla palina) ed asportare lo strumento avendo cura di sfilare i
conduttori elettrici dalla custodia.
Rimettere il coperchio allo strumento. Isolare e proteggere i
conduttori rimasti sull’impianto. Tappare provvisoriamente il
pozzetto.
Nel caso di strumenti a prova di esplosione o a sicurezza
intrinseca si raccomanda come minimo di seguire le prescrizione
della norma IEC60079-17 per la messa fuori servizio di
costruzioni elettriche.
14 - DEMOLIZIONE
Gli strumenti sono essenzialmente in acciaio inossidabile ed in
alluminio pertanto, previo smontaggio delle parti elettriche e
bonifica delle parti venute a contatto con fluidi dannosi alle
persone o all’ambiente, possono essere rottamati.
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15 - FUNZIONAMENTO IRREGOLARE: CAUSE E RIMEDI
NOTA IMPORTANTE: le operazioni che prevedono la sostituzione di componenti essenziali devono essere eseguite presso le
nostre officine, in special modo per gli strumenti con certificato a prova di esplosione; ciò al fine di garantire l’utente sul totale
e corretto ripristino delle caratteristiche originarie del prodotto.
CAUSA PROBABILE
RIMEDIO
Variazione del punto di
intervento
Incrostazioni sul pozzetto o sul bulbo
Perdita del fluido di riempimento
Controllare e pulire le superfici
Sostituire lo strumento
Lentezza di risposta
Incrostazioni sul pozzetto o sul bulbo
Controllare e pulire le superfici
Intervento mancato
Giunzioni elettriche allentate
Linea elettrica cortocircuitata o interrotta
Contatti del microinterruttore guasti
Perdita del fluido di riempimento
Controllare le connessioni elettriche
Controllare lo stato della linea
Sostituire lo strumento
Sostituire lo strumento
Interventi ingiustificati
Urti accidentali
Linea elettrica cortocircuitata o interrotta
Modificare il montaggio
Controllare lo stato della linea
Figura 10 – Montaggio su staffa per tubo da 2” palina verticale
Figura 11 – Montaggio su staffa per tubo da 2” palina orizzontale
Nota: Per il montaggio della staffa sulla palina utilizzare il cavallotto filettato ad U fornito con lo strumento. Montare lo strumento sulla staffa come
indicato in Fig.10 o 11 usando le viti M5x16 fornite con lo strumento.
Fig. 12 – Montaggio diretto - Fig. 13 – Montaggio a parete - Fig.14 – Montaggio in armadio
LEGENDA
1 - Termostato
2 - Capillare distanziatore
3 - Pozzetto
4 - Bulbo
5 - Derivazione
6 - Tubazione di processo
7 - Rack/Parete
8 - Giunto a 3 pezzi
9 - Giunto di bloccaggio
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Alexander
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Fig. 15 Pozzetti termometrici: tipici di installazione e dimensioni caratteristiche
Allegato 1 – Codice Modello
1
CODICE MODELLO
TC
Per informazioni ulteriori
vedere datasheet
1.1
Modo di protezione
S
Stagno
A
Ex d
1.2
Codice custodia
2
Aluminium
4
316 s.s.
B
Montaggio diretto
1.
3
Codice sensore
C
Montaggio remote con 2m di capillare
Q
Montaggio remote con 5m di capillare
R
Montaggio remote con 10m di capillare
S
Bulbo a spirale
A
Argento SPDT
1.4
Contatti elettrici
B
Argento SPDT sigillato in argon
C
Dorato SPDT sigillato in argon
G
Argento DPDT
H
Argento DPDT sigillato
2
Opzioni
Esempio: Esecuzione a Sicurezza Intrinseca
06/2019 IT based on
12/2018
EN
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WIKA TCA tag:model:TCS Istruzioni per l'uso

Tipo
Istruzioni per l'uso