Celestron 21035 Manuale utente

Categoria
Telescopi
Tipo
Manuale utente
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ITALIANO
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Indice analitico
INTRODUZIONE........................................................................................................................... 3
ASSEMBLAGGIO......................................................................................................................... 5
Approntamento del treppiedi ...................................................................................................... 5
Collegamento del tubo ottico del telescopio al treppiedi............................................................ 6
Spostamento manuale del Travel Scope..................................................................................... 6
Installazione del diagonale e dell’oculare................................................................................... 7
Installazione del cannocchiale cercatore..................................................................................... 7
Allineamento del cannocchiale cercatore ................................................................................... 7
NOZIONI BASILARI SUL TELESCOPIO................................................................................... 8
Messa a fuoco ............................................................................................................................. 8
Calcolo dell’ingrandimento ........................................................................................................ 8
Determinazione del campo visivo............................................................................................... 9
Suggerimenti generali per l’osservazione................................................................................... 9
NOZIONI DI BASE DI ASTRONOMIA..................................................................................... 10
Il sistema di coordinate celesti.................................................................................................. 10
Movimento delle stelle.............................................................................................................. 11
OSSERVAZIONI CELESTI ........................................................................................................ 12
Osservazione della Luna........................................................................................................... 12
Osservazione dei pianeti........................................................................................................... 12
Osservazione del Sole............................................................................................................... 12
Osservazione di oggetti del cielo profondo .............................................................................. 13
Condizioni di visibilità.............................................................................................................. 15
MANUTENZIONE DEL TELESCOPIO..................................................................................... 16
Cura e pulizia dell’ottica........................................................................................................... 16
DATI TECNICI ...........................................................................................................................17
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Congratulazioni per il vostro acquisto del Travel Scope Celestron. Il Travel Scope è realizzato con materiali della
più alta qualità, per assicurarne la stabilità e la durata, rendendoli telescopi che vi consentiranno di divertirvi per
tutta la loro durata utile, con una manutenzione minima.
Questo telescopio è stato concepito per gli spostamenti, ed offre un valore eccezionale. Il Travel Scope ha un design
piccolo e portatile con ampie prestazioni ottiche. Il Travel Scope è ideale sia per l’osservazione terrestre che per
quella astronomica a livello molto dilettantistico.
Il Travel Scope è coperto da una garanzia limitata di due anni. Per i dettagli, consultate il nostro sito Web
all’indirizzo www.celestron.com
.
Ecco alcune delle caratteristiche standard del Travel Scope.
Tutti gli elementi ottici in vetro sono rivestiti, per offrire immagini chiare e nitide.
Diagonale raddrizzatore dell’immagine, per visualizzazioni con l’orientamento corretto.
Montatura altazimutale a funzionamento fluido che permette di puntare facilmente il telescopio sugli oggetti
individuati.
Treppiedi fotografico di dimensioni intere, in alluminio preassemblato, che garantisce una piattaforma stabile.
Approntamento rapido e facile che non richiede utensili.
Il telescopio e il treppiedi sono contenuti nello zainetto standard per facilitare gli spostamenti.
Prima di iniziare il vostro viaggio attraverso l’universo, leggete attentamente questo manuale. Potrebbero essere
necessarie alcune sedute di osservazione per acquisire dimestichezza con il telescopio: vi consigliamo quindi di
tenere a portata di mano questo manuale fino a quando non sarete diventati esperti nel funzionamento del vostro
dispositivo. Il manuale offre informazioni dettagliate su ogni procedimento, oltre ad importanti materiali di
riferimento e suggerimenti utili che renderanno la vostra esperienza di osservazione il più semplice e godibile
possibile.
Il telescopio è stato concepito per offrirvi anni di osservazioni divertenti e gratificanti. Prima di usare il telescopio,
occorre tuttavia prendere in considerazione alcune avvertenze che assicureranno la vostra sicurezza e proteggeranno
l’apparecchiatura.
Avvertenze
Non guardate mai direttamente il Sole ad occhio nudo né con il telescopio (a meno che non
disponiate dell'apposito filtro solare), onde evitare danni permanenti e irreversibili agli occhi.
Non usate mai il telescopio per proiettare un’immagine del Sole su qualsiasi superficie. Un
surriscaldamento interno può danneggiare il telescopio e qualsiasi accessorio ad esso collegato.
Non usate mai un filtro solare per oculare né un prisma di Herschel. Il surriscaldamento
interno del telescopio può causare l’incrinatura o la rottura di questi dispositivi, permettendo
alla luce solare non filtrata di penetrare e raggiungere l’occhio.
Non lasciate il telescopio senza supervisione, sia quando sono presenti bambini che quando
sono presenti adulti che potrebbero non conoscere le giuste procedure operative del telescopio.
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Figura 1-1 Travel Scope
1. Lente dell’obiettivo 7. Manico della piastra – Movimento in altezza
2. Tubo ottico del telescopio 8. Treppiedi
3. Staffa del cannocchiale cercatore 9. Manopola di bloccaggio della colonna centrale
4. Diagonale raddrizzatore d’immagine 10. Manopola di bloccaggio altazimutale
5. Oculare 11. Piattaforma della testa del treppiedi
6. Manopola di messa a fuoco
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Questa sezione descrive le istruzioni di assemblaggio del Travel Scope. Il
telescopio deve essere approntato per la prima volta all’interno, in modo
che sia più facile identificare le sue varie parti e imparare la corretta
procedura di assemblaggio prima di avventurarsi all’esterno.
Il Travel Scope arriva in una scatola. I pezzi presenti nella scatola sono:
tubo ottico del telescopio, treppiedi, diagonale raddrizzatore dell’immagine,
oculare da 20 mm, oculare da 10 mm, cannocchiale cercatore da 5x24 con
staffa. Tutti i componenti vengono riposti nello zaino da viaggio.
Figura 2-1
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1. Il treppiedi è già preassemblato, e il suo approntamento è quindi molto
facile – vedere la Figura 2-2.
Figura 2-2
2. Mettere il treppiedi in posizione verticale e allargarne le gambe fino ad estenderle completamente – vedere
la Figura 2-3 .
3. Si possono estendere le gambe del treppiedi fino alla lunghezza desiderata. L’altezza più bassa del
treppiedi è di circa 41cm (16 pollici), ma le gambe si possono estendere fino a raggiungere un’altezza di
circa 125cm (49 pollici).
4. Per aumentare l’altezza del treppiedi, si sbloccano i morsetti di bloccaggio delle gambe del treppiedi situati
in fondo a ciascuna gamba (Figura 2-4) aprendo il morsetto per ciascuna sezione tirando verso l’esterno.
Una volta sbloccato il morsetto, si tira in fuori la gamba del treppiedi fino a fine corsa e poi si chiude il
morsetto di bloccaggio per fissare la gamba in posizione. Si continua il procedimento per ciascuna gamba
del treppiedi e ciascuna sezione, per aumentare l’altezza fino al livello desiderato. Un treppiedi
completamente esteso appare come l’immagine della Figura 2-5. Con tutte le gambe allungate su tutte le
sezioni, l’altezza del treppiedi sarà di circa 107 cm (42 pollici).
5. Se si desidera aumentare ulteriormente l’altezza del treppiedi, occorre usare la manopola di bloccaggio
della colonna centrale, la manopola situata in basso a sinistra nella Figura 2-6. Girare la manopola di
bloccaggio in senso antiorario fino ad allentarla. Quindi estrarre la testa del treppiedi, e la colonna centrale
si sposterà verso l’alto. Continuare a tirare fino all’altezza desiderata e poi serrare la manopola di
bloccaggio. Quando la colonna centrale è sollevata fino a fine corsa, si è raggiunta l’altezza massima
possibile di 125 cm (49 pollici).
Figura 2-3 Figura 2-4 Figura 2-5 Figura 2-6
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Il tubo ottico del telescopio si collega al treppiedi mediante la staffa di montaggio situata in fondo al tubo ottico
(Figura 2-7) e la piattaforma di montaggio del treppiedi (Figura 2-8). Prima di iniziare, assicurarsi che tutte le
manopole sul treppiedi siano bloccate.
Figura 2-7 Figura 2-8
1. Rimuovere la carta protettiva che copre il tubo ottico.
2. Allentare la manopola superiore destra (vedere la Figura 2-8) girandola in senso antiorario. Questo
permette di inclinare la piattaforma del treppiedi a 90° come mostrato nella Figura 2-9. Dopo aver
inclinato la piattaforma, serrare la manopola per fissarla in posizione.
3. La Figura 2-10 mostra il fondo del tubo ottico e la piattaforma del treppiedi, e il punto dove si collegano
l’uno all’altra.
4. Sotto il centro della piattaforma del treppiedi si vedrà (Figura 2-10) una manopola contenente una vite da
¼ x 20 che fissa saldamente la piattaforma al tubo ottico del telescopio.
5. Si può mettere la vite da ¼ x 20 in uno dei due fori filettati (non importa quale si usa) presenti nella staffa
di montaggio del tubo ottico del telescopio. Tenere il tubo ottico con una mano mentre con l’altra si avvita
la vite in senso orario fino a quando non risulta serrata. Ora il gruppo di montaggio appare come nella
Figura 2-11.
6. Infine, allentare la manopola per la piattaforma del treppiedi e abbassare la piattaforma fino alla posizione
livellata, serrando poi bene la manopola.
Figura 2-9 Figura 2-10 Figura 2-11
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Il Travel Scope è facile da spostare ovunque lo si voglia puntare. Il movimento verticale (altezza) è controllato dalla
manopola di controllo del manico della piastra (Figura 1-1). Il movimento laterale (azimut) è controllato dalla
manopola di blocco di azimut (in alto a sinistra nella Figura 2-8). Entrambe le manopole vengono allentate
girandole in senso antiorario, e serrate girandole in senso orario. Quando entrambe le manopole sono allentate è
possibile trovare facilmente gli oggetti (attraverso il cannocchiale cercatore, che verrà descritto fra poco); bloccare
i comandi una volta individuati gli oggetti.
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Il diagonale è un prisma che devia la luce ad un angolo retto rispetto al percorso di luce
del telescopio. Questo permette all’utente di eseguire le osservazioni da una posizione
più comoda rispetto a quella che occuperebbe se dovesse guardare direttamente
attraverso il telescopio. Il diagonale del Travel Scope è un modello raddrizzatore
d’immagine che corregge l’immagine in modo che risulti diritta e orientata
correttamente da sinistra a destra, facilitando le osservazioni terrestri. Inoltre, il
diagonale può essere ruotato in qualsiasi posizione che risulti più comoda per
l'utilizzatore. Per installare il diagonale e l’oculare, effettuare le seguenti operazioni.
1. Assicurarsi che le due viti zigrinate sul retro del tubo del telescopio non
sporgano nell’apertura prima dell’installazione, che il coperchio a tappo sia
rimosso dall’apertura sul retro del tubo del telescopio, e che i coperchi siano
rimossi dai barilotti sul diagonale. Inserire completamente nell’apertura
posteriore del tubo del telescopio il piccolo barilotto del diagonale
(Figura 2-12). Quindi serrare le due viti zigrinate.
2. Inserire nel diagonale l’estremità a barilotto cromato di uno degli oculari
(Figura 2-13) e serrare la vite zigrinata. Durante questa operazione, assicurarsi
che la vite zigrinata non sporga nel diagonale prima di inserire l’oculare.
3. Gli oculari possono essere cambiati con altri di lunghezza focale diversa
invertendo le istruzioni indicate nel passaggio 2 indicato sopra.
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Per installare il cannocchiale cercatore, procedere nel modo seguente.
1. Individuare il cannocchiale cercatore (sarà montato nella sua staffa) – vedere la Figura 1-1.
2. Togliere i dadi zigrinati situati sui perni filettati presenti sul tubo del telescopio –
vedere la Figura 2-14.
3. Montare la staffa del cannocchiale cercatore mettendola sopra i perni che sporgono dal
tubo ottico, e poi, tenendola in posizione, avvitarla sui dadi zigrinati e serrare i dadi –
vedere la Figura 2-15.
4 Notare che il cannocchiale cercatore va orientato in modo che la lente di diametro
superiore sia rivolta verso la parte anteriore del tubo del telescopio.
5. Togliere i cappucci delle lenti da entrambe le estremità del cannocchiale cercatore.
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Per allineare il cannocchiale cercatore, attenersi ai seguenti procedimenti.
1. Di giorno, individuare un oggetto distante e centrarlo con l’oculare a bassa potenza
(20 mm) nel telescopio principale.
2. Guardare attraverso il cannocchiale cercatore (dalla parte del cannocchiale cercatore con
l’oculare) e prendere nota della posizione dello stesso oggetto.
3. Senza spostare il telescopio principale, girare le viti zigrinate di regolazione situate attorno alla staffa del
cannocchiale cercatore, fino a quando il mirino del cannocchiale non risulta centrato sull’oggetto scelto con
il telescopio principale.
4. Se l’immagine appare sfocata attraverso il cannocchiale cercatore, ruotarne l’oculare per ottenere una
visione nitida.
Nota: gli oggetti visualizzati attraverso un cannocchiale cercatore appaiono sia capovolti che invertiti,
e questo è normale.
Figura 2-16
Lente
dell’obiettivo
Oculare
Viti di re
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olazione
Figura 2-14
Figura 2-13
Figura 2-12
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Per mettere a fuoco il Travel Scope basta girare la manopola di messa a fuoco situata sul retro del telescopio (vedere
la Figura 1-1). Girando la manopola in senso antiorario si mette a fuoco un oggetto più lontano di quello che si sta
attualmente osservando. Girando la manopola in senso orario si mette a fuoco un oggetto più vicino di quello che si
sta attualmente osservando.
Nota: prima di eseguire le osservazioni, togliere il cappuccio della lente anteriore del tubo ottico del Travel Scope.
Nota: se si portano lenti correttive (ovvero gli occhiali da vista), si consiglia di toglierli quando si osserva con un
oculare collegato al telescopio. Se si soffre di astigmatismo, le lenti correttive dovrebbero essere indossate
sempre.
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Si può modificare la potenza del telescopio cambiando l’oculare. Per determinare la potenza di ingrandimento del
telescopio, basta dividere la lunghezza focale del telescopio per la lunghezza focale dell’oculare usato. La formula
dell'equazione è la seguente:
Lunghezza focale del telescopio (mm)
Ingrandimento = ⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯
Lunghezza focale dell’oculare (mm)
Supponiamo per esempio che si stia usando l’oculare da 20 mm in dotazione al telescopio. Per determinare
l’ingrandimento, basta dividere la lunghezza focale del telescopio (il Travel Scope in questo esempio ha una
lunghezza focale di 400 mm) per la lunghezza focale dell’oculare, ovvero 20 mm. Dividendo 400 per 20 si ottiene
come risultato un ingrandimento di 20x.
Sebbene la potenza sia variabile, ogni telescopio che osserva il normale cielo ha un limite al più alto ingrandimento
utile. La regola generale è che la potenza 60 può essere usata per ogni pollice di apertura. Per esempio, il Travel
Scope ha un diametro di 71,1 mm (2,8 pollici). Moltiplicando 2,8 per 60 si ottiene un ingrandimento utile massimo
pari 168. Sebbene questo sia l’ingrandimento utile massimo, la maggior parte delle osservazioni sarà eseguita a
potenze basse, che generano immagini più luminose e nitide.
Una nota sull’uso delle alte potenze – Le potenze superiori vengono usate principalmente per le osservazioni
lunari e a volte planetarie, dove si può ingrandire molto l’immagine, ma occorre ricordare che il contrasto e la
luminosità saranno molto bassi a causa dell’alto ingrandimento.
Si possono acquistare oculari opzionali, per avere una gamma di potenze disponibili per l’osservazione. Per vedere
che cosa è disponibile, visitare il sito Web di Celestron.
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La determinazione del campo visivo è importante se si vuole avere un’idea delle dimensioni angolari dell’oggetto
che si sta osservando. Per calcolare il campo visivo effettivo, dividere il campo apparente dell’oculare (fornito dal
fabbricante dell’oculare) per l’ingrandimento. La formula dell'equazione è la seguente:
Campo apparente dell’oculare
Campo reale = ⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯
Ingrandimento
Come si può vedere, prima di determinare il campo visivo occorre calcolare l’ingrandimento. Usando l’esempio
indicato nella sezione precedente, possiamo determinare il campo visivo usando lo stesso oculare da 20 mm in
dotazione standard con il Travel Scope. L’oculare da 20 mm ha un campo visivo apparente di 50°. Dividere 50° per
l’ingrandimento, e si ottiene una potenza 20. Questa potenza determina un campo effettivo (reale) di 2,5°.
Per trasformare i gradi in piedi a 914 metri (1.000 iarde), cosa più utile per l’osservazione terrestre, moltiplicare per 52,5.
Moltiplicare il campo angolare di 2,5° per 52,5. Il risultato è una larghezza di campo visivo di 39,9 metri
(131 piedi) ad una distanza di 914 m (1000 iarde).
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Quando si usa qualsiasi strumento ottico, ci sono alcune cose da ricordare per ottenere la migliore immagine
possibile.
Non guardare mai attraverso il vetro della finestra. Il vetro delle normali finestre domestiche è otticamente
imperfetto, e quindi può variare in spessore da una parte all’altra della stessa finestra. Questa mancanza di
omogeneità influisce sulla capacità di focalizzazione del telescopio. Nella maggior parte dei casi non si
potrà ottenere un’immagine davvero nitida, e in altri casi si potrebbe addirittura ottenere un’immagine
doppia.
Non guardare mai attraverso o sopra oggetti che producono ondate di calore. Tali oggetti includono
parcheggi in asfalto d’estate o tetti di edifici.
Cieli velati, nebbia e foschia possono anch’essi rendere difficile la focalizzazione quando si eseguono
osservazioni terrestri. La quantità di dettagli visibili in queste condizioni è decisamente ridotta.
Nota: il telescopio è stato concepito per l’osservazione terrestre. Si è già descritto come usarlo a questo scopo, e
tale uso è piuttosto semplice e diretto. Il telescopio può anche essere usato per osservazioni astronomiche
dilettantistiche: tale uso verrà descritto nelle prossime sezioni.
10
Fino a questo punto, il manuale ha descritto l’assemblaggio e il funzionamento di base del telescopio. Tuttavia, per
comprendere in modo più approfondito il dispositivo, occorre acquisire alcune nozioni sul cielo notturno. Questa
sezione descrive l’osservazione astronomica in generale e include informazioni sul cielo notturno.
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Per riuscire a trovare gli oggetti nel cielo, gli astronomi usano un sistema di coordinate celesti simile al nostro
sistema di coordinate geografiche sulla Terra. Il sistema di coordinate celesti presenta poli, linee di longitudine e
latitudine ed un equatore. Per la maggior parte, queste coordinate restano fisse rispetto alle stelle di sfondo.
L’equatore celeste passa attorno alla Terra per 360 gradi e separa l’emisfero celeste settentrionale da quello
meridionale. Come l’equatore della Terra, corrisponde a zero gradi. Sulla Terra questa sarebbe la latitudine.
Tuttavia, nel cielo ci si riferisce alla latitudine come alla declinazione, abbreviata come DEC. Le linee di
declinazione sono indicate in base alla loro distanza angolare sopra e sotto l’equatore celeste. Le linee vengono
suddivise in gradi, minuti di arco e secondi di arco. Le letture di declinazione a sud dell’equatore riportano il segno
meno (-) davanti alla coordinata, mentre quelle a nord dell’equatore celeste non hanno alcuna designazione davanti
ad esse, oppure presentano un segno più (+).
L’equivalente celeste della longitudine si chiama Ascensione Retta, abbreviata come A.R. Come le linee di
longitudine sulla Terra, le linee dell’Ascensione Retta vanno da un polo all’altro e sono distanziate uniformemente
di 15 gradi. Sebbene le linee di longitudine siano separate da una distanza angolare, sono anche una misura di
tempo. Ciascuna linea di longitudine si trova ad un’ora di distanza dalla linea successiva. Poiché la Terra compie
un’intera rivoluzione ogni 24 ore, ci sono 24 linee in tutto. Di conseguenza, le coordinate di R.A. sono
contrassegnate in unità di tempo. Inizia da un punto arbitrario nella costellazione dei Pesci, designato come 0 ore,
0 minuti e 0 secondi. Tutti gli altri punti sono designati in base al ritardo temporale rispetto a questa coordinata
quando passa su di essi spostandosi verso ovest
.
Figura 4-1
La sfera celeste vista dall’esterno, indicante A.R. e DEC.
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Il movimento quotidiano del Sole attraverso il cielo è noto persino all’osservatore più distratto. Questo apparente
percorso non è dovuto al movimento del Sole, come credevano i primi astronomi, bensì è il risultato della rotazione
della Terra. La rotazione della Terra causa anche un percorso nelle stelle, facendo descrivere loro un grande cerchio
mentre la Terra completa una rotazione. Le dimensioni del percorso circolare seguito da una stella dipendono dalla
sua posizione nel cielo. Le stelle vicine all’equatore celeste descrivono i cerchi più grandi, sorgendo a est e
tramontando a ovest. Man mano che ci si sposta verso il polo nord celeste, il punto attorno al quale le stelle
dell’emisfero settentrionale sembrano ruotare, questi cerchi diventano più piccoli. Le stelle che si trovano alle
latitudini celesti intermedie sorgono a nord-est e tramontano a nord-ovest. Le stelle che si trovano alle alte latitudini
celesti sono sempre al di sopra dell’orizzonte, e sono definite circumpolari perché non sorgono né tramontano mai.
Non è possibile vedere le stelle compiere un cerchio completo, perché la luce del Sole durante il giorno impedisce di
vedere la luce delle stelle. Tuttavia, parte di questo movimento circolare delle stelle in questa regione del cielo può
essere osservata approntando una fotocamera su un treppiedi ed aprendo l’otturatore per un paio d’ore.
L’esposizione cronometrata rivelerà semicerchi centrati attorno al polo. (Questa descrizione dei movimenti stellari è
applicabile anche all’emisfero meridionale, con la differenza che tutte le stelle a sud dell’equatore celeste si
muovono attorno al polo sud celeste).
Stelle viste vicino al polo
nord celeste
Stelle viste vicino all’equatore
celeste
Stelle viste guardando nella
direzione opposta al polo nord
celeste
Figura 4-2
Tutte le stelle sembrano ruotare attorno ai poli celesti. Tuttavia, l’aspetto di questo
movimento varia a seconda di dove si guarda nel cielo. Vicino al polo nord
celeste le stelle descrivono cerchi riconoscibili centrati attorno al polo (1). Le
stelle vicino all’equatore celeste seguono anch’esse percorsi circolari attorno al
polo. Il percorso completo, tuttavia, è interrotto dall’orizzonte. Queste stelle
sembrano sorgere ad est e tramontare ad ovest (2). Guardando verso il polo
opposto, le stelle seguono una curva o tracciano un arco nella direzione opposta,
descrivendo un cerchio attorno al polo opposto (3).
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Con il telescopio approntato, si è pronti per le osservazioni. Questa sezione offre suggerimenti per l’osservazione
del sistema solare e degli oggetti del cielo profondo, oltre a delineare condizioni di osservazione generali che
avranno un impatto sui risultati delle osservazioni.
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È spesso una grande tentazione osservare la Luna quando è piena. In
questa fase lunare, la faccia che vediamo è completamente illuminata, e
la sua luce può essere eccessiva. Inoltre, si può vedere un contrasto
minimo o addirittura nullo.
Uno dei momenti migliori per osservare la Luna è durante le sue fasi
parziali (quando si trova in prossimità del suo primo o del suo terzo
quarto). Lunghe ombre rivelano una quantità eccezionale di dettagli
sulla superficie lunare. Ad una bassa potenza, si potrà vedere in una
sola volta la maggior parte del disco lunare. Si può passare ad oculari
opzionali per ottenere una potenza (ingrandimento) maggiore in modo
da focalizzare un’area più piccola.
Suggerimenti per l’osservazione lunare
Per aumentare il contrasto e far risaltare i dettagli sulla superficie lunare, usare i filtri opzionali. Un filtro giallo
funziona bene per migliorare il contrasto, mentre un filtro polarizzatore o a densità neutra riduce il riflesso e la
luminosità generali della superficie.
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Altri oggetti affascinanti da osservare includono i cinque pianeti visibili ad
occhio nudo. Si può vedere Venere mentre passa attraverso le sue fasi simili a
quelle della Luna. Marte può rivelare una miriade di dettagli della superficie ed
una, se non entrambe, le sue calotte polari. Si potrebbe essere in grado di
vedere le cinture di nubi di Giove ed il suo grande punto rosso (se è visibile nel
momento in cui si esegue l’osservazione). Inoltre, si potranno vedere anche le
lune di Giove mentre orbitano attorno al pianeta gigante. Saturno, con i suoi
bellissimi anelli, è visibile ad una potenza di ingrandimento moderata.
Suggerimenti per l’osservazione dei pianeti
Tenere presente che le condizioni atmosferiche sono di solito il fattore che limita la quantità di dettagli
visibili sui pianeti. Si consiglia quindi di evitare di osservare i pianeti quando si trovano bassi sull’orizzonte
o quando si trovano direttamente al di sopra di una superficie che irradia calore, come il tetto di un palazzo o
un camino. Consultare la sezione "Condizioni di osservazione" più avanti in questo capitolo.
Per aumentare il contrasto e far risaltare i dettagli sulla superficie dei pianeti, cercare di usare i filtri per
oculare Celestron.
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Sebbene venga sottovalutata da molti astronomi dilettanti, l’osservazione del Sole è divertente e gratificante.
Tuttavia, poiché il Sole è così luminoso, vanno prese speciali precauzioni quando si osserva questa nostra stella, per
non danneggiare gli occhi né il telescopio.
Per osservare il Sole in modo sicuro, usare un appropriato filtro solare che riduca l’intensità della sua luce. Con un
filtro, si possono vedere le macchie solari mentre si spostano attraverso il disco solare, e le facole, che sono zone
luminose visibili presso i margini del Sole.
I momenti migliori per osservare il Sole sono la mattina presto o il tardo pomeriggio, quando l’aria è più
fresca.
Per centrare il Sole senza guardare nell’oculare, osservare l’ombra del tubo del telescopio fino a quando non
forma un’ombra circolare.
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Gli oggetti del cielo profondo sono semplicemente quegli oggetti che si trovano oltre i confini del nostro sistema
solare. Includono ammassi di stelle, nebulose planetarie, nebulose diffuse, stelle doppie e altre galassie al di fuori
della nostra Via Lattea. La maggior parte degli oggetti del cielo profondo hanno una grande dimensione angolare.
Di conseguenza, per poterli vedere occorre solo una potenza da bassa a moderata. Visivamente, sono troppo fievoli
per rivelare qualsiasi colore visibile nelle fotografie a lunga esposizione. Appaiono invece in bianco e nero. E, a
causa della bassa luminosità della loro superficie, vanno osservati da una località in cui il cielo è molto scuro.
L’inquinamento luminoso attorno alle grandi aree urbane offusca la maggior parte delle nebulose rendendole
difficili, se non impossibili, da osservare. Filtri di riduzione dell’inquinamento luminoso consentono di ridurre la
luminosità di fondo del cielo aumentando così il contrasto.
Star Hopping (Saltare da una stella all’altra)
Un comodo modo per trovare oggetti del cielo profondo si chiama “star hopping”, che significa letteralmente
“saltare da una stella all’altra”. Lo “star hopping” viene eseguito quando l’utente impiega stelle luminose come
guida ad un oggetto. Per riuscire nello “star hopping”, è utile conoscere il campo visivo del proprio telescopio. Se
si sta usando l’oculare standard da 20 mm con il Travel Scope, il campo visivo è all’incirca di 2,5º. Se si conosce un
oggetto che si trova ad una distanza di 3º dalla propria attuale ubicazione, basta spostarsi di un po’ più di una volta il
campo visivo. Se si usa un altro oculare, occorre consultare la sezione che spiega come determinare il campo visivo.
Sotto sono riportate le istruzioni per individuare due oggetti molto richiesti.
La galassia Andromeda (Figura 5-1), nota anche come M31, è un bersaglio facile. Per trovare la M31, effettuare le
seguenti operazioni:
1. Individuare la costellazione di Pegaso, un grande quadrato visibile in autunno (nel cielo orientale, spostandosi
verso il punto sopra di sé) e nei mesi invernali (sopra di sé, spostandosi verso ovest).
2. Iniziare dalla stella nell’angolo nord-orientale—Alfa (α) Andromedae.
3. Spostarsi verso nord-est di circa 7°. Qui si trovano due stelle di pari lucentezza—Delta (δ) e Pi (π)
Andromeda—a circa 3° di distanza l’una dall’altra.
4. Continuare nella stessa direzione di altri 8°. Qui si trovano due stelle —Beta (β) e Mu (μ) Andromedae—
anch’esse ad una distanza l’una dall’altra di circa 3°.
5. Spostarsi di 3° verso nord-est—la stessa distanza presente fra le due stelle—fino ad arrivare alla galassia di
Andromeda.
Lo “star hopping” fino alla galassia di Andromeda (M31) è semplicissimo, perché tutte le stelle necessarie per farlo
sono visibili ad occhio nudo.
Figura 5-1
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Si richiederà un po’ di esercizio per acquistare familiarità con il metodo dello “star hopping”, e gli oggetti che non
hanno nelle loro vicinanze delle stelle visibili ad occhio nudo saranno difficili da trovare. Uno di questi oggetti è
denominato M57 (Figura 5-2), la famosa “Ring Nebula” (nebulosa anello). Ecco come trovarla.
1. Individuare la costellazione della Lira, un piccolo parallelogramma visibile in estate e nei mesi autunnali. La
Lira è facile da individuare perché contiene la stella luminosa Vega.
2. Iniziare dalla stella Vega—Alfa (α) Lyrae—e spostarsi di alcuni gradi verso sud-est per trovare il
parallelogramma. Le quattro stelle che compongono questa forma geometrica sono tutte di luminosità simile, e
questo le rende facili da individuare.
3. Individuare, fra le stelle che compongono il parallelogramma, quelle più a sud: Beta (β) e Gamma (γ) Lyrae.
4. Puntare su un punto a circa metà strada fra queste due stelle.
5. Spostarsi di circa ½° verso (β) Lyrae, restando su una traiettoria lineare che collega le due stelle.
6. Guardare attraverso il telescopio: la Ring Nebula dovrebbe trovarsi nel proprio campo visivo. Le dimensioni
angolari della Ring Nebula sono piuttosto piccole e difficili da vedere.
7. Poiché la Ring Nebula è piuttosto tenue, potrebbe essere necessario l’uso della “visione distolta” per vederla.
Quella della “visione distolta” è una tecnica che consiste nel guardare in un punto vicino all’oggetto che si sta
osservando. Così, se si sta osservando la Ring Nebula, occorre centrarla nel proprio campo visivo e poi
guardare leggermente di lato. Così facendo la luce proveniente dall’oggetto visualizzato cade sui bastoncelli
sensibili al bianco e nero degli occhi, invece che sui coni sensibili al colore. (Si ricordi che quando si osservano
oggetti tenui è importante cercare di compiere l’osservazione da un luogo buio, lontano dalle luci della strada e
della città. L’occhio medio richiede circa 20 minuti per adattarsi completamente all’oscurità. Quindi occorre
usare sempre una torcia con filtro rosso per preservare la visione notturna adattata all’oscurità).
Questi due esempi dovrebbero dare un’idea di come “saltare da una stella all’altra” per raggiungere gli
oggetti del cielo profondo. Per usare questo metodo con altri oggetti, consultare un atlante stellare e poi
“saltare” fino all’oggetto scelto usando le stelle visibili ad occhio nudo.
Figura 5-2
LIRA
VEGA
La Ring Nebula
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Le condizioni di visualizzazione hanno un impatto su ciò che si può vedere attraverso il telescopio durante una
sessione di osservazione. Tali condizioni includono limpidezza, illuminazione del cielo e visibilità. La
comprensione delle condizioni di visualizzazione e dell’effetto che hanno sull’osservazione aiuterà l’utente a
sfruttare al meglio il proprio telescopio.
Limpidezza
La limpidezza è la trasparenza dell’atmosfera, su cui hanno un impatto le nuvole, l’umidità e le altre particelle
sospese nell’aria. Le spesse nuvole cumuliformi sono completamente opache, mentre i cirri possono essere sottili e
permettere il passaggio della luce proveniente dalle stelle più luminose. I cieli velati assorbono più luce di quelli
limpidi, rendendo più tenui gli oggetti più difficili da vedere e riducendo il contrasto degli oggetti più luminosi.
Anche gli aerosol lanciati nell’atmosfera superiore dalle eruzioni vulcaniche possono avere un effetto sulla
limpidezza. Le condizioni ideali sono presenti quando il cielo notturno è scuro come l’inchiostro.
Illuminazione del cielo
La generale luminosità del cielo causata dalla Luna, le aurore, il riverbero notturno e l’inquinamento luminoso
influiscono moltissimo sulla limpidezza. Sebbene non costituiscano un problema per i pianeti e le stelle più
brillanti, i cieli luminosi riducono il contrasto delle nebulose estese rendendole difficili, se non addirittura
impossibili, da vedere. Per ottimizzare la visibilità, si consiglia di limitare le osservazioni del cielo profondo alle
notti senza Luna, lontano dai cieli inquinati dalla luce che si trovano attorno alle principali aree urbane. I filtri LPR
migliorano le osservazioni del cielo profondo eseguite in aree con inquinamento luminoso, bloccando la luce
indesiderata e trasmettendo al tempo stesso la luce proveniente da determinati oggetti del cielo profondo. Si
possono d’altra parte osservare pianeti e stelle anche da aree con inquinamento luminoso o in presenza della Luna.
Visibilità
Le condizioni di visibilità si riferiscono alla stabilità dell’atmosfera, e hanno un impatto diretto sulla quantità di
piccoli dettagli visibili negli oggetti estesi. L’aria nella nostra atmosfera agisce come una lente, che curva e deforma
i raggi di luce in arrivo. La curvatura dipende dalla densità dell’aria. Strati caratterizzati da varie temperature hanno
diverse densità e, di conseguenza, la luce viene curvata in modo diverso. I raggi di luce provenienti dallo stesso
oggetto arrivano leggermente spostati, creando un’immagine imperfetta o indistinta. Queste perturbazioni
atmosferiche variano da momento a momento e da luogo a luogo. La dimensione delle particelle aeree rispetto
all’apertura del dispositivo di osservazione determina la qualità della “visibilità”. In buone condizioni di visibilità,
piccoli dettagli sono visibili sui pianeti più brillanti come Giove e Marte, e le stelle sono immagini di punti nitidi. In
condizioni di scarsa visibilità, le immagini sono indistinte e le stelle appaiono come chiazze.
Le condizioni qui descritte si riferiscono sia alle osservazioni visive che a quelle fotografiche.
Figura 5-3
Le condizioni di visibilità influenzano direttamente la qualità dell’immagine. Queste figure
rappresentano una fonte puntiforme (ovvero una stella) in condizioni di visibilità da scarse
(sinistra) a eccellenti (destra). La maggior parte delle volte, le condizioni di visibilità
producono immagini comprese fra questi due estremi.
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Sebbene il telescopio richieda poca manutenzione, sarà bene ricordare alcune cose per assicurare le prestazioni
ottimali del dispositivo.
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Occasionalmente, potrebbero accumularsi sulla lente dell’obiettivo polvere e/o umidità. Va prestata un’attenzione
particolare quando si pulisce qualsiasi strumento, per non danneggiarne l’ottica.
Se si è accumulata polvere sull’ottica, rimuoverla con una spazzolina (di peli di cammello) o con una lattina di aria
pressurizzata. Spruzzare l’aria in posizione angolata rispetto alla superficie del vetro, per un periodo compreso fra
due e quattro secondi. Usare quindi una soluzione detergente per componenti ottici ed una salvietta di carta bianca
per eliminare eventuali residui restanti. Applicare la soluzione alla salvietta e poi usare la salvietta di carta per
pulire l’ottica. I passaggi vanno applicati con una leggera pressione e devono andare dal centro della lente (o dello
specchio) verso l'esterno. NON strofinare con movimenti circolari!
Si può usare un detergente per lenti disponibile in commercio o si può preparare la propria miscela. Una buona
soluzione detergente è composta da alcol isopropilico miscelato con acqua distillata. Le proporzioni della soluzione
dovrebbero essere per il 60% alcol isopropilico e per il 40% acqua distillata. Oppure si può usare detergente liquido
per stoviglie diluito con acqua (un paio di gocce di detergente in 1 litro d’acqua).
Occasionalmente, si potrebbe riscontrare un accumulo di rugiada sull’ottica del telescopio durante una sessione di
osservazione. Se si vuole continuare l’osservazione, la rugiada va rimossa, con un asciugacapelli (all’impostazione
di potenza minima) o puntando il telescopio verso il suolo fino a quando la rugiada non evapora.
Se si condensa umidità all’interno dell’ottica, rimuovere gli accessori dal telescopio. Disporre quindi il telescopio in
un ambiente privo di polvere e puntarlo verso il basso. Così facendo si eliminerà l’umidità dal tubo del telescopio.
Per ridurre al minimo l’esigenza di pulire il telescopio, rimettere al loro posto tutti i coperchi delle lenti non appena
si finisce di usare il dispositivo. Poiché le celle NON sono sigillate, i coperchi vanno disposti sopra le aperture
quando non si usa il telescopio. Così facendo si impedisce agli agenti contaminanti di penetrare nel tubo ottico.
La pulizia e le regolazioni interne vanno eseguite solo dalla divisione Celestron addetta alle riparazioni. Se il
telescopio necessita di pulizia interna, si prega di chiamare il produttore per ottenere un numero di autorizzazione
alla restituzione ed una stima del prezzo richiesto per la pulizia.
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Dati tecnici del Travel Scope
Modello n. 21035
Design ottico Telescopio rifrattore
Apertura 70 mm (2,8 pollici)
Lunghezza focale 400 mm (25 pollici)
Rapporto focale f/5,7
Rivestimenti ottici Completamente rivestiti
Cannocchiale cercatore 5 x 24
Diagonale
Diagonale raddrizzatore d’immagine -45°
32 mm (1,25 pollici)
Oculari 20 mm - 1,25 pollici (20x)
10 mm - 1,25 pollici (40x)
Campo visivo apparente: 20 mm a 50°
10 mm a 50°
Campo visivo angolare 20 mm a 2,5°
10 mm a 1,3°
Campo visivo lineare -- piedi/1000 iarde / 20 mm a 131/44
m/1000 metri 10 mm a 67/22
Messa a fuoco minima con oculare da 20 mm 5,8 m (19 pollici)
Montatura Altazimutale (treppiedi fotografico)
Manopola di bloccaggio dell’altezza
Manopola di bloccaggio altazimutale No
Ingrandimento utile massimo 168x
Magnitudine stellare limite 11,7
Risoluzione -- Raleigh (secondi d’arco) 1,98
Risoluzione – Limite di Dawes " " 1,66
Potere di raccolta di luce 100x
Lunghezza del tubo ottico 43 cm (17 pollici)
Peso del telescopio 1,5 Kg (3,3 libbre)
Nota: le specifiche tecniche sono soggette a cambiamenti senza obbligo di notifica.
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Celestron 21035 Manuale utente

Categoria
Telescopi
Tipo
Manuale utente