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Sebbene venga sottovalutata da molti astronomi dilettanti,
l’osservazione del sole è divertente e gratificante. Tuttavia,
poiché il sole è così luminoso, vanno prese speciali precauzioni
quando si osserva questa nostra stella, per non danneggiare gli
occhi né il telescopio.
Non proiettare mai un’immagine del Sole attraverso il
telescopio. A causa della struttura ottica piegata (su alcuni
telescopi), all’interno del tubo ottico potrebbe accumularsi un
calore molto elevato, che potrebbe causare danni al telescopio
e/o a qualsiasi accessorio ad esso collegato.
Per osservare il sole in modo sicuro, usare un filtro solare che
riduce l’intensità della sua luce. Con un filtro, si possono vedere
le macchie solari mentre si spostano attraverso il disco solare,
e le facole, che sono zone luminose visibili presso i margini
del sole.
tiPPs zur sOnnenbeObaCHtung
• I momenti migliori per osservare il sole sono la mattina presto
o il tardo pomeriggio, quando l’aria è più fresca.
• Per centrare il sole senza guardare nell’oculare, osservare
l’ombra del tubo del telescopio fino a quando non forma
un’ombra circolare.
• Per assicurare un inseguimento accurato, selezionare
la velocità di inseguimento solare sull’azionamento
a motore opzionale.
Gli oggetti del cielo profondo sono semplicemente quegli
oggetti che si trovano oltre i confini del nostro sistema solare.
Includono ammassi di stelle, nebulose planetarie, nebulose
diffuse, stelle doppie e altre galassie al di fuori della nostra
Via Lattea. La maggior parte degli oggetti del cielo profondo
hanno una grande dimensione angolare. Di conseguenza, per
poterli vedere occorre solo una potenza da bassa a moderata.
Visivamente, sono troppo fievoli per rivelare qualsiasi colore
visibile nelle fotografie a lunga esposizione. Appaiono invece
in bianco e nero. E, a causa della bassa luminosità della loro
superficie, vanno osservati da una località in cui il cielo è
molto scuro. L’inquinamento luminoso attorno alle grandi aree
urbane offusca la maggior parte delle nebulose rendendole
difficili, se non impossibili, da osservare. Filtri di riduzione
dell’inquinamento luminoso consentono di ridurre la luminosità
di fondo del cielo aumentando così il contrasto.
Se si utilizza un telescopio controllato da computer, è
relativamente facile scoprire gli oggetti del cielo profondo. Se
si dispone di un telescopio non computerizzato con montatura
equatoriale, i cerchi di impostazione del telescopio consentono
di trovare oggetti con carte celesti o atlante di buona qualità.
Se si utilizza un telescopio azimutale non computerizzato, vi
è un modo per individuare gli oggetti del cielo profondo,
chiamato “star hopping”. Se si impiegano telescopi con
apertura ridotta, sarà molto difficile (anche se gratificante)
trovare oggetti impiegando questo metodo. In generale, più
grande è l’apertura, più facile è trovare e vedere oggetti del
cielo profondo.
star HOPPing (saltare da una stella all’altra)
Un modo efficace per individuare gli oggetti del cielo profondo
è lo star hopping, che utilizza le stelle luminose per “guidare”
l’osservatore verso l’oggetto. Per ottenere buoni risultati con lo
star hopping, è utile conoscere il campo visivo del telescopio.
Se si utilizza un oculare da 20 mm con un ingrandimento del
telescopio di 20x e se il campo visivo apparente dell’oculare
è di 50°, il vero campo visivo angolare è di circa 2,5º. Se un
oggetto è 3º lontano dalla posizione corrente dell’osservatore,
è necessario spostarsi poco più di un campo visivo. È possibile
conoscere il vero campo visivo angolare utilizzando la formula
elencata nel documento Informazioni di base sul telescopio.
Di seguito sono riportate le indicazioni per l’individuazione di
due famosi oggetti.
La galassia Andromeda, nota anche come M31, è un bersaglio
facile. Per trovare la M31, effettuare le
seguenti operazioni:
1. Individuare la costellazione di Pegaso, un grande quadrato
visibile in autunno (nel cielo orientale, spostandosi verso
il punto sopra di sé) e nei mesi invernali (sopra di sé,
spostandosi verso ovest).
2. Iniziare dalla stella nell’angolo nord-orientale — Alfa
(α) Andromedae.
3. Spostarsi verso nord-est di circa 7°. Qui si trovano due stelle
di pari lucentezza — Delta (δ) e Pi (π) Andromeda — a circa
3° di distanza l’una dall’altra.
4. Continuare nella stessa direzione di altri 8°. Qui si trovano
due stelle — Beta (β) e Mu (μ) Andromedae — anch’esse ad
una distanza l’una dall’altra di circa 3°.
5. Spostarsi di 3° verso nord-est — la stessa distanza presente
fra le due stelle — fino ad arrivare alla galassia
di Andromeda.
Lo “star hopping” fino alla galassia di Andromeda (M31) è
semplicissimo, perché tutte le stelle necessarie per farlo sono
visibili ad occhio nudo.
OsservaziOne Del sOle – attenziOne!
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