Unical AIREX 2S Manuale del proprietario

Tipo
Manuale del proprietario
ISTRUZIONI D’USO
PER IL RESPONSABILE
DELL’IMPIANTO
37251 - 03/09
rev. 0
AIREX 2S
2
Indice
1 - SIMBOLOGIA UTILIZZATA NEL MANUALE
Nella lettura di questo manuale, particolare attenzione deve essere posta alle parti contrassegnate dai simboli rappre-
sentati:
NOTA !
Suggerimenti per il
responsabile dell’impianto
ATTENZIONE !
Possibile situazione pericolosa
per il prodotto e l’ambiente
PERICOLO !
Grave pericolo per
l’incolumità e la vita
2 - USO CONFORME DELL’APPARECCHIO
L'apparecc
hio AIREX 2S è stato costruito sulla base del livello attuale della tecnica e delle riconosciute
regole tecniche di sicurezza.
Ciò nonostante, in seguito ad un utilizzo improprio, potrebbero insorgere pericoli per l'incolumità e la
vita del responsabile dell’impianto o di altre persone ovvero danni all'apparecchio oppure ad altri oggetti.
L'apparecchio è previsto per il funzionamento di impianti di riscaldamento a circolazione d'acqua calda.
Qualsiasi utilizzo diverso viene considerato quale improprio.
Per qualsiasi danno risultante da un utilizzo improprio UNICAL non si assume alcuna responsabilità; in
tal caso il rischio è completamente a carico del responsabile dell’impianto.
Un utilizzo secondo gli scopi previsti prevede anche che ci si attenga scupolosamente alle istruzioni del
presente manuale.
3 - TRATTAMENTO DELL’ACQUA
La durezza dell’acqua di alimentazione condiziona la frequenza della pulizia del produttore eventuale di acqua
calda sanitaria.
In presenza di acqua con durezza superiore ai 15°f si consiglia l’utilizzo di dispositivi anticalcare, la cui scelta
deve avvenire in base alle caratteristiche dell’acqua.
Si consiglia la verifica della pulizia dell’eventuale scambiatore acqua sanitaria alla fine del primo anno e suc-
cessivamente ogni due; in questa occasione, verificare lo stato di usura dell’anodo.
INDICE
1 Simbologia utilizzata nel manuale ............................................................................................................................................ 2
2 Uso conforme dell’apparecchio ................................................................................................................................................ 2
3 Trattamento dell’acqua .............................................................................................................................................................. 2
4 Informazioni da fornire all’utente da parte dell’installatore/manutentore ................................................................................ 3
5 Avvertenze per la sicurezza ...................................................................................................................................................... 3
6 Istruzioni per l’uso ..................................................................................................................................................................... 4
6.1 Pannello di comando standard .......................................................................................................................................... 4
6.2 Controlli prima della messa in funzione............................................................................................................................. 7
6.3 Avviamento ......................................................................................................................................................................... 7
6.4 Regolazione dell’aria di combustione ................................................................................................................................ 8
6.5 Controlli da effettuare dopo il primo avviamento ............................................................................................................... 9
6.6 Avvertenze ........................................................................................................................................................................ 10
6.7 Funzionamento estivo ...................................................................................................................................................... 10
6.8 Manutenzione ................................................................................................................................................................... 11
6.9 Eliminazione delle anomalie ............................................................................................................................................. 13
-.- Ricambi di facile sostituzione ........................................................................................................................................... 14
3
Info generali
Il responsabile dell’impianto deve essere istruito sull’utilizzo e sul funzionamento del proprio impianto di riscalda-
mento, in particolare:
Consegnare al responsabile dell’impianto le presenti istruzioni, nonché gli altri documenti relativi all'apparec-
chio inseriti nella busta contenuta nell'imballo. Il responsabile dell’impianto deve custodire tale documen-
tazione in modo da poterla avere a disposizione per ogni ulteriore consultazione.
Informare il responsabile dell’impianto sull'importanza delle bocchette di aerazione e del sistema di scarico
fumi, evidenziandone l'indispensabilità e l'assoluto divieto di modifica.
Informare il responsabile dell’impianto riguardo al controllo della pressione dell'acqua dell'impianto nonché
sulle operazioni per il ripristino della stessa.
Informare il responsabile dell’impianto riguardo la regolazione corretta di temperature, centraline/termostati e
radiatori per risparmiare energia.
Ricordare che è obbligatorio effettuare una manutenzione regolare dell'impianto una volta all'anno e un'analisi
di combustione nei tempi previsti dalla norma in vigore.
Se l'apparecchio dovesse essere venduto o trasferito ad un altro proprietario o se si dovesse traslocare e
lasciare l'apparecchio, assicurarsi sempre che il libretto accompagni l'apparecchio in modo che possa essere
consultato dal nuovo proprietario e/o dall'installatore.
Nel caso di danni a persone, animali e cose derivanti dalla mancata osservanza delle istruzioni contenute
nel presente manuale il costruttore non può essere considerato responsabile.
4 - INFORMAZIONI DA FORNIRE AL RESPONSABILE DELL’IMPIANTO
DA PARTE DELL’INSTALLATORE/MANUTENTORE
5 - AVVERTENZE PER LA SICUREZZA
ATTENZIONE!
L’installazione, la regolazione e la manutenzione dell’apparecchio devono essere eseguite da personale
professionalmente qualificato, in conformità alle norme e disposizioni vigenti, poiché un'errata installa-
zione può causare danni a persone, animali e cose, nei confronti dei quali il costruttore non può essere
considerato responsabile.
PERICOLO !
Non tentare MAI di eseguire lavori di manutenzione o riparazioni della caldaia di propria iniziativa.
Qualsiasi intervento deve essere eseguito da personale professionalmente qualificato autorizzato da
Unical; si raccomanda la stipula di un contratto di manutenzione.
Una manutenzione carente o irregolare può compromettere la sicurezza operativa dell’apparecchio e
provocare danni a persone, animali e cose per i quali il costruttore non può essere considerato respon-
sabile.
Modifiche alle parti collegate all'apparecchio
Non effettuare modifiche ai seguenti elementi:
- alla caldaia
- alle linee di gas, aria, acqua e corrente elettrica
- al condotto fumi alla valvola di sicurezza e alla tubazione di scarico per l'acqua di riscaldamento
- agli elementi costruttivi che influiscono sulla sicurezza operativa dell'apparecchio
Odore di gas
Qualora venisse avvertito odore di gas attenersi alle seguenti indicazioni di sicurezza:
- non azionare interruttori elettrici
- non fumare
- non far uso del telefono
- chiudere il rubinetto d'intercettazione del gas
- aerare l'ambiente dove è avvenuta la fuga di gas
- informare la società di erogazione gas oppure una ditta specializzata nell’installazione e manutenzione di
impianti di riscaldamento.
Sostanze esplosive e facilmente infiammabili
Non utilizzare o depositare materiali esplosivi o facilmente infiammabili (ad es. benzina, vernici, carta) nel locale
dove è installato l'apparecchio.
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Istruzioni d’uso per il Responsabile dell’impianto
6 - ISTRUZIONI PER L’USO
6.1 - PANNELLO DI COMANDO STANDARD
IMPORTANTE !
Prima di dare tensione al pannello strumenti, ve-
rificare che tutti gli interruttori siano in posizione
O e che il termostato di sicurezza sia “armato”.
Avviamento della caldaia
Per mezzo di questo interruttore è possibile dare e to-
gliere tensione alla caldaia.
- Con l’interruttore nella posizione 0 , la caldaia non è
alimentata elettricamente (spia verde spenta).
- Con l’interruttore nella posizione , la caldaia è ali-
mentata elettricamente (spia verde illuminata) ed è pre-
disposta per il funzionamento.
La pompa di ricircolo funziona.
Tasti selettori modalità di funzionamento
Per mezzo dell’interruttore 13 è possibile dare e togliere
tensione alla pompa impianto / carico boiler.
- Con l’interruttore nella posizione 0 , la pompa impian-
to non è alimentata elettricamente.
- Con l’interruttore nella posizione , la pompa im-
pianto è alimentata elettricamente.
11
11
32 Termostato di esercizio
41 Fusibile generale (4A)
42 Termometro caldaia
11 Interruttore generale
12 Interruttore ventilatore
13 Interruttore pompa impianto
31 Termostato di sicurezza
12
13
12
13
5
Istruzioni d’uso per il Responsabile dell’impianto
Per mezzo dell’interruttore 12 è possibile dare e togliere
tensione al ventilatore.
- Con l’interruttore nella posizione 0 , il ventilatore non
è alimentato elettricamente.
- Con l’interruttore nella posizione , il ventilatore è
alimentato elettricamente.
La porta superiore è aperta per effettuare
la carica della legna ed il ventilatore fun-
ziona al massimo regime.
Procedere con l’accensione della legna
come descritto al cap. 6.3.
L’apertura della porta di caricamento attiva un timer di
controllo, mediante il microinterruttore di fine corsa, il cui
valore di default è di 30 minuti incrementabili di ulteriori
30 (solo a cura di personale autorizzato).
Se la caldaia non raggiunge entro il tempo previsto (ti-
mer di controllo) la temperatura minima (circa 65°C), il
ventilatore e la pompa di ricircolo saranno spenti.
Pannello sotto tensione, ma ... caldaia ferma.
Ripetere dunque la procedura di accensione della
legna.
Regolazione temperatura riscaldamento
La regolazione della temperatura dell’acqua dell’impian-
to sulla caldaia AIREX 2S si ottiene ruotando la mano-
pola pos. 32 in senso orario per aumentare ed in senso
antiorario per diminuire.
Il campo di regolazione è compreso tra un valore minimo
di 75°C ed un valore massimo di 85°C.
Riarmo del termostato di sicurezza
IMPORTANTE: Il comando di riarmo del termostato
di sicurezza della caldaia AIREX 2S, è situato sul fron-
tale del pannello strumenti.
Il termostato pos. 31 riarma il funzionamento della
caldaia a legna.
Per accedervi nel caso di blocco della caldaia, svita-
re il coperchio in plastica con l’ausilio di un cacciavi-
te; dopo aver effettuato il riarmo, riposizionare il co-
perchio in plastica.
32
31
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Istruzioni d’uso per il Responsabile dell’impianto
Il termostato di sicurezza può intervenire
in caso di eccesso di temperatura in caldaia.
Si può ovviare a questo, in primo luogo, ab-
bassando il termostato di esercizio. (vedi
punto precedente).
Nel caso di ripetuti interventi del dispositivo di sicurezza
della caldaia, non tentare di ripristinare il funzionamento
della caldaia di propria iniziativa. Rivolgersi ad un Centro
di Assistenza Autorizzato.
Pressione impianto riscaldamento
Nel caso di impianto a vaso aperto, la pressione non ne-
cessita di ripristino in quanto il reintegro avviene in auto-
matico attraverso il livellostato posto nel vaso.
7
Istruzioni d’uso per il Responsabile dell’impianto
6.2 - CONTROLLI PRIMA DELLA MESSA IN
FUNZIONE
Prima della messa in funzione dell’apparecchio è consi-
gliabile effettuare le seguenti verifiche:
- Verificare che il rubinetto di intercettazione del gas a
monte della caldaia sia aperto (caldaia di soccorso
con bruciatore funzionante a gas).
- Verificare che le eventuali valvole di intercettazione per
la manutenzione sulla mandata e sul ritorno dell’im-
pianto siano aperte.
- Verificare il collegamento delle valvole di sicurezza al
sistema fognario.
- Verificare che la caldaia sia alimentata elettricamen-
te; l’interruttore generale pos. 11 sul pannello coman-
di deve essere acceso quando posizionato in .
- Controllare sul manometro di caldaia (vedi “pressione
impianto riscaldamento”) il valore della pressione del-
l’acqua; per un funzionamento ottimale, la pressione
deve essere compresa fra 1 e 1,2 bar (con circolatore
fermo).
- Verificare l’apertura del by-pass all’apertura della por-
ta, il corretto funzionamento e la tenuta “a porta chiu-
sa” spingendo sul perno che esce dalla piastra ante-
riore della caldaia a legna, e che tramite un’asta, co-
manda il microinterruttore che consente il funziona-
mento del ventilatore.
- Verificare che il ventilatore si metta sempre in moto
alla massima velocità all’apertura della porta di cari-
camento.
Messa fuori servizio completa
In caso di messa fuori servizio completa, verrà disattiva-
ta completamente la produzione di acqua calda.
In caso di messa fuori servizio completa, togliere tensio-
ne alla caldaia aprendo il contatto sull’interruttore bipola-
re a monte della caldaia e mettendo l’interruttore “11” in
posizione 0: la spia sarà spenta.
Chiudere il rubinetto di intercettazione del gas (caldaia di
soccorso con bruciatore funzionante a gas) e dell’acqua
fredda.
ATTENZIONE !
L’impianto di riscaldamento può essere efficacemente pro-
tetto dal gelo utilizzando specifici prodotti antigelo adatti
ad impianti multimetallo.
Non utilizzare prodotti antigelo per motori d'automo-
bile perché possono danneggiare le guarnizioni di
tenuta acqua.
6.3 - AVVIAMENTO
Accertarsi di aver eseguito i controlli di cui al punto 6.2.
Chiudere la porta inferiore e dare tensione al pannello
strumenti (per la modalità di funzionamento vedere il punto
6.1).
Aprire la porta superiore di caricamento ed appoggiare
sulla pietra principale, sopra la fessura centrale, un po’ di
legna fine e secca, disposta incrociata.
Utilizzare materiale facilmente infiammabile, evitando pez-
zi grandi e a forma di quadrotti.
Servendosi di fogli di carta sottile (giornali o simili) ac-
cendere la legna.
Accostare la porta superiore ed accendere il ventilatore.
Attendere alcuni minuti che il fuoco prenda e produca
delle braci (5 - 10 minuti circa).
Dopo alcuni minuti, se guardando attraverso la spia della
porta inferiore si vedrà che l’inversione di fiamma sta co-
minciando, aggiungere altra legna più grossa.
Chiudere la porta superiore.
Importante: durante il funzionamento il by-pass deve
essere sempre perfettamente chiuso.
La legna dovrà essere della seguente lunghezza:
a) 50 cm (+ 1 cm, - 4 cm)
per il modello AIREX 40 2S
b) 70 cm (+ 1 cm, - 4 cm)
per i modelli AIREX 50 2S e AIREX 65 2S
C)100 cm (+ 1 cm, - 4 cm)
per il modello AIREX 80 2S
Queste misure devono essere tassativamente rispettate.
Poiché per una buona combustione è indispensabile che
ci sia una uniforme discesa della legna è necessario as-
sicurare che la lunghezza dei pezzi introdotti, la loro for-
ma e il modo di caricamento non impediscano la discesa
regolare del combustibile.
I pezzi devono essere disposti longitudinalmente e oriz-
zontalmente. Nessun pezzo deve essere inclinato o po-
sto di traverso.
CARICHE SUCCESSIVE
Prima di effettuare una nuova carica di legna consumare
il
più possibile la precedente.
La nuova carica potrà essere eseguita quando il letto di
braci nel magazzino si sarà ridotto a uno spessore di
circa 5 cm.
Aprire lentamente la porta superiore di caricamento e la
portina interna anti-fumo.
Utilizzare necessariamente tronchetti di lunghezza con-
forme ai valori indicati nel paragrafo precedente.
Disporre la nuova carica di legna nel modo precedente-
8
Istruzioni d’uso per il Responsabile dell’impianto
mente indicato.
CONSIGLI UTILI,
ERRORI DI CARICAMENTO
- Pezzi troppo lunghi non cadono regolarmente causan-
do dei “ponti”.
- Pezzi troppo corti causano passaggi d'aria non regolari
con calo di potenza e di rendimento.
- Nel caso la qualità della legna causi dei “ponti” può an-
che essere indispensabile caricare longitudinalmente
pezzi divisi a metà in modo tale che la lunghezza totale
“L rispetti quanto indicato al paragrafo precedente.
- Aprire la porta superiore sempre lentamente onde evi-
tare sbuffi e formazioni di fumo.
Durante il funzionamento è assoluta-
mente vietato aprire la porta inferiore.
6.4 - REGOLAZIONE DELL'ARIA DI
COMBUSTIONE
REGOLAZIONE ARIA PRIMARIA E SECONDARIA
La caldaia AIREX 2S è dotata di un ventilatore di aspira-
zione dell'aria di combustione, di un collettore di distribu-
zione dell'aria di combustione (pos. 1) e di regolatori del-
l'aria primaria (pos.P) e secondaria (pos. S) (n° 2 ventilato-
ri per modelli AIREX 65 2S e AIREX 80 2S + 2 collettori
ingresso arie primaria e secondaria con relative regola-
zioni).
Alla prima accensione è necessario regolare l'aria pri-
maria e secondaria tenendo presente che l'aria primaria
determina la potenza della caldaia e quindi la quantità di
legna che viene bruciata e l'aria secondaria completa la
combustione.
Per una corretta regolazione dell'aria si dovrà osservare
la fiamma attraverso la spia di ispezione posta sulla por-
ta inferiore. La fiamma dovrà riempire per circa due terzi
la camera inferiore e dovrà lambire la culla inferiore tran-
quillamente, senza troppo trascinamento di cenere, senza
rumore.
La fiamma dovrà avere un colore arancio-rosa-bianco;
essere non troppo trasparente con il centro tendente al-
l'azzurro.
C
S
P
S
C Collettore aria primaria/secondaria
S Viti di regolazione aria secondaria
P Vite di regolazione aria primaria
Modelli AIREX 40 2S, AIREX 50 2S:
Per portare la fiamma nelle condizioni ottimali si do-
vrà regolare l'aria primaria avvitando o svitando la
vite pos. P, analogamente si opererà per l'aria secon-
daria agendo sulle due viti pos. S.
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Istruzioni d’uso per il Responsabile dell’impianto
Esempio n.1
Legna grossa umida di difficile combustione
S - Molto chiusa (cercare di ottenere la massima dimen-
sione della fiamma ma di colore non rossastro).
P - Discretamente aperta per ottenere una gasificazione
sufficiente.
Esempio n. 2
Legna molto infiammabile
S - Tutta aperta.
P - Discretamente chiusa per mantenere ridotta la gasifi-
cazione ma sufficientemente aperta per evacuare la ce-
nere che può chiudere la testa di combustione.
SUGGERIMENTI GENERALI
- Migliori prestazioni si ottengono dopo due-tre giorni di
funzionamento. I refrattari infatti devono cuocersi ed il
catrame deve incrostare la parte superiore del magaz-
zino legna.
- La fiamma deve avere buone dimensioni e riempire
discretamente il focolare.
- La fiamma non deve essere troppo rossa (difetto aria
C-S
C-P
1
C-P Collettore aria primaria
C-S Collettore aria secondaria
1 Ghiera di regolazione aria
Modelli AIREX 65 2S, AIREX 80 2S:
La posizione di partenza delle ghiere (pos. 1) che co-
mandano l’apertura o la chiusura dell’aria primaria e se-
condaria, dovrà essere circa a metà sull’asta filettata.
Attraverso il collettore superiore viene insufflata l’aria pri-
maria (P) mentre l’inferiore immette l’aria secondaria (S).
A questo punto, avvitare o svitare le ghiere (pos. 1)
sulla barra filettata fino ad ottenere una regolazione otti-
male delle arie osservando il colore della fiamma nella
camera di combustione inferiore; si tenga presente che
avvitando in senso orario la ghiera (cioè verso l’alto) si
otterrà un aumento dell’immissione dell’aria (primaria o
secondaria), viceversa, una diminuzione.
secondaria S).
- La fiamma non deve essere troppo blu (eccesso aria
secondaria S).
- La fiamma non deve essere troppo rumorosa (ecces-
so aria primaria P).
- La fiamma non deve essere troppo piccola (difetto aria
primaria P).
- Se la cenere non scende bene (aumentare l'aria pri-
maria P).
- Se scende troppa cenere (diminuire l'aria primaria P).
- Se fa fumo al camino (aprire tutta l'aria secondaria S).
- Se continua a far fumo (dare il massimo di aria secon-
daria S strozzando anche la primaria P).
DIFETTI REGOLAZIONE ARIA
1) Se l'aria primaria è eccessiva si avrà grande caduta di
cenere e di piccoli pezzi di carbone. La fiamma è troppo
veloce, secca, di colore freddo e fa rumore.
La caldaia consuma molta legna, l'isolamento della porta
sarà bianco.
2) Se l'aria primaria è troppo poca la fiamma sarà lenta,
esitante, influenzabile dai colpi di vento e dal tiraggio del
camino, molto piccola, non riuscirà a toccare la culla in-
feriore con scarsa produzione di cenere, l'isolamento della
porta sarà di colore scuro.
3) Se l'aria secondaria è eccessiva la fiamma sarà picco-
la, di colore tendente al blu e molto trasparente.
4) Se l'aria secondaria è troppo poca la fiamma sarà gran-
de, toccherà la culla inferiore, riempirà completamente la
camera inferiore e, soprattutto, sarà di colore rosso e per
nulla trasparente.
6.5 - CONTROLLI DA EFFETTUARE DOPO IL
PRIMO AVVIAMENTO
CONTROLLO TENUTE
Durante il primo avviamento verificare le tenute del cir-
cuito fumi e del collegamento al camino. Nel caso si no-
tassero fughe di fumi avvisare l'installatore e/o il nostro
Servizio Assistenza. Nel caso si notassero aspirazioni di
aria attraverso le guarnizioni della porta, serrare con
maggior forza la maniglia.
Controllare il regolare funzionamento del termostato di
esercizio Te (32) a piena potenza sino a provocare l'arre-
sto del ventilatore.
Controllare che non ci siano perdite dalle connessioni
idrauliche.
Dopo il primo avviamento, a caldaia spenta, aprire la porta
inferiore ed ispezionare le pareti interne e il rivestimento
della porta che dovranno risultare di un colore chiaro,
indice di una corretta regolazione dell'aria.
In caso contrario, se le pareti risultassero annerite, signi-
ficherà un difetto di regolazione dell'aria secondaria (par.
6.4).
10
Istruzioni d’uso per il Responsabile dell’impianto
6.6 - AVVERTENZE
COME EVITARE LA CORROSIONE NEL
MAGAZZINO LEGNA
L'utilizzo di legna con umidità elevata (superiore al 25%
circa) e/o cariche non proporzionate alla richiesta del-
l'impianto (lunghe fermate con il magazzino carico) pro-
vocano una considerevole formazione di condensa nella
parete interna del magazzino stesso.
Controllare, una volta alla settimana, le pareti in acciaio
del magazzino superiore.
Esse dovranno risultare ricoperte da un leggero strato di
catrame secco, di colore opaco, con bolle che tendono a
rompersi e staccarsi. Diversamente il catrame risulta lu-
cido, colante e se rimosso con l'attizzatoio compare del
liquido: è quindi indispensabile utilizzare legna meno
umida e/o ridurre la quantità di legna della carica.
Se nonostante questi interventi il catrame non si secca,
è obbligatorio segnalare l'anomalia al centro Assistenza
Autorizzato.
La condensa all'interno del magazzino legna provoca la
corrosione delle lamiere.
Corrosione che non è coperta da garanzia in quanto do-
vuta ad anomalo impiego della caldaia (legna umida,
cariche eccessive, ecc.).
LA CORROSIONE DEL CIRCUITO FUMI
I fumi sono ricchi di vapor d'acqua, per effetto della com-
bustione e l'impiego di combustibile comunque impregna-
to di acqua.
Nei fumi, se vengono in contatto con superfici relativamente
fredde (aventi temperatura minima di circa 60-70 °C), si
condensa il vapore acqueo che combinandosi con altri
prodotti della combustione dà origine a fenomeni di cor-
rosione delle parti metalliche.
Controllare tutti i giorni se ci sono segni di condensazio-
ne dei fumi (liquido nerastro sul pavimento, dietro alla
caldaia). In questo caso si dovrà utilizzare legna meno
umida; controllare il funzionamento della pompa di ricir-
colo, la temperatura dei fumi in regime ridotto e aumen-
tare la temperatura di esercizio. Per controllare la tempe-
ratura negli ambienti è quindi necessario installare una
valvola miscelatrice. La corrosione per condensazio-
ne dei fumi non è coperta da garanzia in quanto do-
vuta all'umidità della legna e alla conduzione della
caldaia.
AVVERTENZE DURANTE L'USO
Dopo ogni regolazione dell'aria, attendere 5-10 mi-
nuti prima di procedere a successiva regolazione.
Stabilita la regolazione ritenuta ottimale, controllare a fine
giornata le superfici del focolare e l'isolamento della por-
ta che dovranno risultare bianchi.
Nella cenere depositata nella culla non dovranno esserci
che poche braci incombuste. Se l'aria primaria è in ec-
cesso, nella cenere si troveranno braci e piccoli pezzi di
carbone, la fiamma risulterà veloce, secca, di colore fred-
do e più rumorosa, la potenza sarà eccessiva (par. 6.4).
Se l'aria primaria è in difetto la fiamma risulterà lenta,
piccola, non lambirà la culla inferiore e trascinerà poca
cenere, la potenza sarà insufficiente.
Se la fiamma risulta arancio scuro, l'aria secondaria è in-
sufficiente e le superfici del focolare risulteranno non bian-
che; se risulterà piccola e blu l'aria secondaria è troppa.
Aprire sempre lentamente la porta superiore di caricamento
e la portina antifumo interna.
Se nonostante questa avvertenza si verificano degli sbuffi
si dovrà utilizzare legna di grossa pezzatura, un po’ più
umida, verificare che la caldaia non sosti a lungo (ridurre
l'aria primaria - par. 6.4) e controllare che l'eventuale rottu-
ra dei barrotti o la modificazione delle griglie o che la pre-
senza di corpi estranei (chiodi, pezzi metallici) non abbia-
no ostruito il foro del bruciatore refrattario.
6.7 - FUNZIONAMENTO ESTIVO
Il funzionamento estivo per la sola produzione dell'acqua
sanitaria è poco consigliabile a meno di condurre la cal-
daia rispettando scrupolosamente le seguenti norme:
1) Usare legna molto secca.
2) Caricare la caldaia con poca legna, effettuando cari-
che di piccola entità, 2 o 3 al giorno secondo la neces-
sità.
Importante.
È assolutamente errato caricare completamente la cal-
daia e ottenere così autonomie molto lunghe (per esem-
pio 24 ore). Così facendo la caldaia (a ventilatore fermo)
produrrà molta condensa acida con corrosione del ma-
gazzino legna.
11
Istruzioni d’uso per il Responsabile dell’impianto
6.8 - MANUTENZIONE
Pericolo !
Prima eseguire qualsiasi intervento sulla
caldaia, assicurarsi che la stessa ed i
suoi componenti si siano raffreddati.
Avvertenze
Non scaricare mai acqua dall'impianto anche solo par-
zialmente se non per ragioni assolutamente inderogabili.
Verificare periodicamente il buon funzionamento e l'inte-
grità del condotto e/o dispositivo scarico fumi.
Non effettuare pulizie della caldaia e/o delle sue parti con
sostanze facilmente infiammabili (es. benzina, alcool,
etc.).
Non lasciare contenitori di sostanze infiammabili nel lo-
cale dove è installata la caldaia.
Non effettuare la pulizia della centrale termica con la cal-
daia in funzione.
Consigli utili
Per la pulizia usare scovoli ed aspiratori;
se vengono usati stracci assicurarsi che
vengano recuperati tutti.
Tenere unte viti e dadi e proteggerli con
grasso.
PULIZIA E MANUTENZIONE ORDINARIA CALDAIA
A LEGNA
Tutti i giorni
- Togliere le ceneri dalla culla inferiore
- Rimuovere, con l'aiuto dell'attrezzo in dotazione alla
caldaia, il letto di braci in modo da far scendere attra-
verso le fessure della griglia le ceneri accumulate nel
magazzino legna. Questa operazione eviterà l'otturar-
si della fessura ed il conseguente cattivo funzionamento
della caldaia, l'operazione è da effettuarsi quando la
fiamma diminuisce molto, prima del caricamento.
Tutte le settimane
- Rimuovere accuratamente da ogni punto qualsiasi re-
siduo di combustione accumulato nel magazzino le-
gna.
- Pulire con lo scovolo in dotazione i passaggi triangola-
ri del focolare.
- Togliere le ceneri contenute nella camera fumo attra-
verso le portine laterali utilizzando il raschietto.
- Assicurarsi che le fessure di griglia non siano otturate:
se lo sono liberare i passaggi con l'aiuto dell'attizza-
toio.
- Se persiste un funzionamento anomalo anche dopo la
pulizia come descritto sopra, la causa può essere do-
vuta ad una cattiva distribuzione dell'aria secondaria.
In questo caso:
1) verificare la taratura delle aperture di adduzione del-
l'aria secondo le indicazioni suggerite al paragrafo “Re-
golazione dell'aria di combustione”.
2) verificare che i due fori di adduzione dell'aria secon-
daria che sboccano nella sede di griglia non siano ot-
turati: in questo caso passare con uno scovolo soffi-
ce in ciascun condotto. L'operazione va eseguita come
indicato nella figura seguente.
Verificare che i barrotti e la griglia in acciaio siano po-
sizionati corretamente nella loro sede e che le lane
laterali isolanti siano al loro posto.
I barrotti in ghisa e la griglia in acciaio termico sono
soggetti ad usura: è pertanto consigliabile una veri-
fica annuale, onde evitare che si possa verificare un
funzionamento anomalo della caldaia.
1 Pietra principale
2 Isolamento laterale barrotti
3 Isolamento anteeriore/posteriore barrotti
4 Barrotti in ghisa
5 Barrotti in acciaio inox
Nota: la figura è generica, le quantità dei barrotti in
ghisa e dei barrotti in acciaio possono variare a seconda
del modello di caldaia.
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Istruzioni d’uso per il Responsabile dell’impianto
Ogni mese
Controllare il funzionamento del by-pass.
Il by-pass è un passaggio diretto tra il magazzino legna
ed il camino. Esso è normalmente chiuso da una serran-
da mobile.
Il by-pass è comandato dalla porta superiore di carica-
mento tramite un'asta. L'apertura della porta di carica-
mento provoca l'automatica apertura del by-pass e l'avvia-
mento del ventilatore. I fumi accumulati nel magazzino
vengono così aspirati e inviati direttamente al camino.
Il by-pass in definitiva consente ai fumi di scaricare al
camino senza fuoriuscire dalla porta superiore durante
le operazioni di accensione e di caricamento.
MANUTENZIONE STRAORDINARIA CALDAIA
A LEGNA
Al termine di ogni stagione di riscaldamento effettuare
una pulizia generale della caldaia avendo cura di togliere
tutta la cenere dal magazzino legna.
Durante la stagione estiva tenere chiuse le porte della cal-
daia.
Pulizia ventilatore
ATTENZIONE:
Questa operazione è di esclusiva com-
petenza di personale abilitato in quanto
una errata manutenzione può compro-
metterne il funzionamento.
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Istruzioni d’uso per il Responsabile dell’impianto
6.9 - ELIMINAZIONE DELLE ANOMALIE
CALDAIA A LEGNA:
Sintomo:
- Il ventilatore non parte
Rimedio:
- Tarare la regolazione (pos. 32) ruotando la manopola
in senso orario fino al fine corsa del potenziometro.
- Riarmare il termostato di sicurezza pos. 31.
Sintomo:
- Il ventilatore parte e dopo una trentina di minuti, si
ferma; aprendo e richiudendo l’interruttore generale
pos. 11, riparte.
Rimedio:
- Incrementare il tempo di intervento del RELÉ TEM-
PORIZZATO, (questa operazione deve essere ese-
guita dall’Assistenza Tecnica ovvero da persona-
le autorizzato dopo aver tolto tensione al pannel-
lo strumenti).
Sintomo:
- All’apertura della porta di caricamento si verificano
sbuffi con fughe di fumo.
Rimedio:
- Aprire lentamente.
- Utilizzare legna più umida, verificare che la caldaia
non faccia lunghe soste (vedi par. 6.6).
- Utilizzare legna di pezzatura maggiore.
- Consumare la carica precedente prima di effettuarne
una nuova.
Sintomo:
- La caldaia non raggiunge la temperatura.
La fiamma è piccola. con eccesso d’aria.
Ispezionato il magazzino legna, si constata la forma-
zione di ponti.
Rimedio:
- Controllare la lunghezza dei tronchetti (vedi par. 6.3).
- Controllare la disposizione dei tronchetti (vedi par. 6.3).
- Tagliare i tronchetti a metà (vedi par. 6.3).
- Utilizzare i tronchetti di pezzatura minore (tondi o qua-
drotti di circa 5-7 cm di lato).
- Mescolare tronchetti medio-grandi (tondi o quadrotti
di circa 15-20 cm di lato) a tronchetti piccoli (vedi pun-
to precedente).
Sintomo:
- La caldaia non raggiunge la temperatura, la fiamma è
molto piccola.
Rimedio:
- Controllare la chiusura del by-pass.
- Controllare il ventilatore.
- Controllare la chiusura delle porte.
Non ottenendo risultati, astenersi da ulte-
riori interventi e rivolgersi ad un Centro
di Assistenza Autorizzato Unical.
Ricambi di facile sostituzione
AIREX 40 2S
AIREX 50 2S
AIREX 65 2S
AIREX 80 2S
1
2
4
3
7
8
2
6
5
7
5
6
1
2
4
3
8
2
Ricambi di facile sostituzione
AIREX 40 2S
AIREX 50 2S
AIREX 65 2S
AIREX 80 2S
Ricambi di facile sostituzione
AIREX 40 2S
AIREX 50 2S
16
18
17
AIREX 65 2S
AIREX 80 2S
16
18
17
16
18
17
ATTENZIONE: Per una corretta e veloce evasione dell’ordine di ricambi della Vs. caldaia AIREX 2S, Vi preghiamo di citare
sempre i seguenti dati: Codice, Descrizione, Quantità desiderata, Modello della caldaia.
Per componenti non contemplati nel presente elenco, Vi preghiamo contattare un nostro Centro Assistenza Autorizzato.
MODELLO di CALDAIA
AIREX 40 2S AIREX 50 2S
POS.
CODICE DESCRIZIONE
1
2
3
4
5
6
7
8
9
9
9
9
10
10
11
11
12
20446
Guarnizione in fibra di vetro 16x21 m. 1,45 m. 1,45
IMP0010
Impugnatura M 8 X X
MAN0010
Impugnatura volantino X X
VOL0010
Volantino X X
20446
Guarnizione in fibra di vetro 16x21 m. 1,65 m. 1,65
GAM0010 Guarnizione ø 24,5x10x3 X X
20446
Guarnizione in fibra di vetro 16x21 m. 1,2 m. 1,2
16649
Vetro temperato ø 29,5x4 X X
11547 Kit barrotti in acciaio
X
11548
Kit barrotti in acciaio X
KIT0467
Kit barrotti in acciaio
KIT0482
Kit barrotti in acciaio
X
26955
Kit isolamento pietra - barrotto
X
26956
Kit isolamento pietra - barrotto
X
12350
Kit barrotti in ghisa + isolante
X
12352
Kit barrotti in ghisa + isolante
COMPONENTE
AIREX 65 2S
m. 1,6
X
X
X
m. 1,8
X
m. 1,5
X
AIREX 80 2S
m. 1,6
X
X
X
m. 1,8
X
m. 1,5
X
10
26953
Kit isolamento pietra - barrotto
10
26954
Kit isolamento pietra - barrotto
11
12346 Kit barrotti in ghisa + isolante
11
12348 Kit barrotti in ghisa + isolante
X
X
13
PUC0420
Scovolo triangolare
13
X
X
X X
X
X
13
X
37353
Kit catalizzatori
13
X37354
Kit catalizzatori
14
37355
Kit catalizzatori X
15
37356 Kit catalizzatori X
16
11930 Guarnizione portina ispezione
17
11929
Portina ispezione camera fumo
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
24635
Ventola X X XX
12210
Guarnizione ventilatore X X XX
24642
Ventilatore X X XX
18
Note
Note
46033 casteldario - mantova - italia - tel. 0376/57001 (r.a.) - telefax 0376/660556
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La Unical declina ogni responsabilità per le possibili inesattezze se dovute ad errori di trascrizione o di stampa. Si riserva altresì il
diritto di apportare ai propri prodotti quelle modifiche che riterrà necessarie o utili, senza pregiudicarne le caratteristiche essenziali.
AG S.P.A.
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Unical AIREX 2S Manuale del proprietario

Tipo
Manuale del proprietario