2.2 Raggio di azione e campo d’utilizzo nel
modo slave
Poiché i lampeggiatori slave vengono comandati
da lampi di lieve entità del Controller, la luce
ambiente dovrebbe essere minima. Il sensore luce
dell’adattatore slave dovrebbe essere rivolto di-
rettamente sul motivo principale. Se, dopo l’attiva-
zione del lampo di prova, il lampeggiatore o i lam-
peggiatori slave non danno alcuna risposta, la base
di appoggio del lampeggiatore slave deve essere
ruotata il più possibile in direzione del lampeggia-
tore Controller finché i flash asserviti non risponda-
no con un lampo al ripetuto lampo di prova. Se la
distanza tra il lampeggiatore Controller e il lampeg-
giatore slave è grande, la base ruotabile o il senso-
re luce del lampeggiatore slave deve essere orien-
tata di base verso il Controller.
A seconda della luce ambiente, del grado di rifles-
sione del motivo e delle condizioni ambientali, si
può calcolare un raggio d’azione (distanza tra Con-
troller e Slave) di circa 5 - 10 m. Il campo d’utilizzo,
ossia la distanza massima tra il Controller e il moti-
vo o lo slave e il motivo dipende principalmente
dalla sensibilità ISO, dal numero di slave, dall’aper-
tura del diaframma dell’obiettivo, dall’impiego di
diffusori filtri e reflex (mecablitz), dalle condizioni
ambientali e dalla ripartizione degli slave nella
stanza. Per questo non è possibile dare delle rego-
le generali in merito al campo d’utilizzo della dis-
posizione remote. Per il campo d’utilizzo fate rife-
rimento alle indicazioni riportate nei dati tecnici
delle istruzioni per l’uso dei lampeggiatori impie-
gati.
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