VOKERA Verve i50 Istruzioni per l'uso

Tipo
Istruzioni per l'uso
Installation
& Servicing
Instructions
THESE INSTRUCTIONS
TO BE RETAINED
BY USER
Vokèra is a licensed member of the Benchmark scheme
which aims to improve the standards of installation and
commissioning of domestic hot water systems in the UK.
VERVE I 50
2
GAMMA
MODELLO CODICE
VERVE i 50 20117565
ITALIANO
Gentile Cliente,
La ringraziamo per aver preferito una caldaia
Vokera
, un
prodotto moderno, di qualità, in grado di assicurarLe il
massimo benessere per lungo tempo con elevata affida-
bilità e sicurezza; in modo particolare se sarà affidato ad
un Centro Tecnico di Assistenza
Vokera
, che è specifica-
tamente preparato ed addestrato per effettuare la manu-
tenzione periodica, potrà mantenerlo al massimo livello di
efficienza, con minori costi di esercizio ed, in caso di ne-
cessità, disporre di ricambi originali.
Questo libretto di istruzione contiene importanti informazio-
ni e suggerimenti che devono essere osservati per il miglior
uso possibile della caldaia
VERVE i
.
Rinnovati ringraziamenti
Vokera
CONFORMITÀ
Le caldaie
VERVE i
sono conformi a:
- Direttiva Gas 2009/142/CE
- Direttiva Rendimenti 92/42/CEE ed all’Allegato E del
D.P.R. 26 Agosto 1993 n° 412 (****)
- Direttiva Compatibilità Elettromagnetica 2014/30/UE
- Direttiva Bassa Tensione 2014/35/UE
- Direttiva Progettazione ecocompatibile dei prodotti
connessi all'energia 2009/125/CE
- Direttiva Indicazione del consumo di energia median-
te etichettatura 2010/30/UE
- Regolamento delegato (UE) N. 811/2013
- Regolamento delegato (UE) N. 813/2013
- Normativa caldaie per riscaldamento a gas - Requisi-
ti generali e prove EN 15502-1
- Norma specifica per gli apparecchi di tipo C ed ap-
parecchi di tipo B2, B3 e B5 di portata termica nomi-
nale non maggiore di 1000 kW EN 15502-2/1.
Inoltre le caldaie
VERVE i
adempiono alle disposizioni di
cui al capitolo R.3.B, della Raccolta "R" ISPESL. Vedere ap-
pendice.
Questo libretto Cod. 2012222 - Rev. 3 (07/17) è composto da 40 pagine.
3
INDICE
In alcune parti del libretto sono utilizzati i simboli:
b
ATTENZIONE =
per azioni che richiedono partico-
lare cautela ed adeguata preparazione.
a
VIETATO =
per azioni che NON DEVONO essere
assolutamente eseguite.
Questo libretto Cod.
- Rev.
è composto da
pagine.
1 AVVERTENZE E SICUREZZE . . . . . . . . . . . . . 4
1.1 Avvertenze generali . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4
1.2 Regole fondamentali di sicurezza. . . . . . . . . . . . . 4
2 DESCRIZIONE DELL’APPARECCHIO. . . . . . . 5
2.1 Descrizione dell’apparecchio . . . . . . . . . . . . . . . . 5
2.2 Elementi funzionali dell’apparecchio . . . . . . . . . . 6
2.3 Dimensioni d’ingombro ed attacchi . . . . . . . . . . . 7
2.4 Circuito idraulico. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 8
2.4.1 Circuito idraulico senza valvola deviatrice interna 8
2.4.2 Circuito idraulico con valvola deviatrice interna. . 8
2.5 Pannello di comando . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 9
2.6 Dati tecnici . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 10
2.7 Circolatore. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 11
2.8 Schema elettrico multifilare caldaia . . . . . . . . . . 12
3 INSTALLAZIONE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 14
3.1 Norme per l'installazione. . . . . . . . . . . . . . . . . . . 14
3.2 Predisposizioni per una corretta installazione . . 15
3.3 Eliminazione dell’aria dal circuito riscaldamento
e dalla caldaia. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 15
3.4 Pulizia impianto e caratteristiche acqua circuito
riscaldamento . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 15
3.5 Posizionamento della caldaia e collegamenti
idraulici . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 16
3.6 Installazione sonda esterna . . . . . . . . . . . . . . . . 17
3.7 Collegamenti elettrici . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 18
3.7.1 Impianto di messa a terra . . . . . . . . . . . . . . . . . . 18
3.7.2 Collegamento dell’alimentazione elettrica . . . . . 18
3.8 Collegamento gas. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 18
3.9 Schemi idraulici. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 19
3.10 Evacuazione dei prodotti della combustione ed
aspirazione aria. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 24
3.10.1 Installazione "forzata aperta" (tipo B23P-B53P) . 24
3.10.2 Installazione "stagna" (tipo C) . . . . . . . . . . . . . . . 24
3.10.3 Utilizzo di vecchie canne fumarie . . . . . . . . . . . . 26
3.10.4 Predisposizione per lo scarico condensa. . . . . . 26
3.10.5 Riempimento dell’impianto di riscaldamento . . . 27
3.10.6 Svuotamento dell’impianto di riscaldamento . . . 27
4 ACCENSIONE E FUNZIONAMENTO. . . . . . . 28
4.1 Operazioni preliminari. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 28
4.2 Accensione e spegnimento della caldaia. . . . . . 28
4.3 Modalità di funzionamento della caldaia . . . . . . 28
4.3.1 Impostazione temperatura acqua per uso
sanitario. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 28
4.4 Regolazione temperatura acqua riscaldamento. 29
4.4.1 Regolazione senza sonda climatica esterna
(opzionale) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 29
4.4.2 Regolazione con sonda climatica esterna . . . . . 30
4.5 Monitoraggio della caldaia . . . . . . . . . . . . . . . . . 30
4.5.1 Stato di funzionamento della caldaia . . . . . . . . . 30
4.5.2 Temperature impostate dall’utente . . . . . . . . . . . 31
4.5.3 Funzione monitor. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 31
4.5.4 Segnalazione d'errore. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 32
4.6 Regolazioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 33
4.7 Cambio gas-trasformazione Metano-GPL . . . . . 34
5 MANUTENZIONE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 35
5.1 Manutenzione ordinaria . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 35
5.2 Manutenzione straordinaria . . . . . . . . . . . . . . . . 35
5.3 Verifica dei parametri di combustione . . . . . . . . 35
6 PROGRAMMAZIONE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 36
6.1 Livello Installatore . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 36
6.2 Livello Fabbrica. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 36
6.3 Livello Monitor. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 36
6.4 Lista Parametri . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 37
4
1 AVVERTENZE E SICUREZZE
1.1 Avvertenze generali
b
Le caldaie prodotte nei nostri stabilimenti vengono
costruite facendo attenzione anche ai singoli compo-
nenti in modo da proteggere sia l’utente che l’instal-
latore da eventuali incidenti. Si raccomanda quindi al
personale qualificato, dopo ogni intervento effettuato
sul prodotto, di prestare particolare attenzione ai col-
legamenti elettrici, soprattutto per quanto riguarda la
parte spellata dei conduttori, che non deve in alcun
modo uscire dalla morsettiera, evitando così il possi-
bile contatto con le parti vive del conduttore stesso.
b
Questo libretto è parte integrante dell'apparecchio
e di conseguenza deve essere conservato con cura
e dovrà SEMPRE accompagnarlo anche in caso di
cessione ad altro Proprietario o Utente oppure di un
trasferimento su un altro impianto. In caso di danneg-
giamento o smarrimento richiederne un altro esem-
plare.
b
L’installazione della caldaia e qualsiasi altro interven-
to di assistenza e di manutenzione devono essere
eseguiti da personale qualificato secondo le indica-
zioni del D.M. 37 del 2008 e in conformità alle norme
UNI-CIG 7129-7131, UNI 11071 ed aggiornamenti.
b
La manutenzione dell'apparecchio deve essere ese-
guita almeno una volta all'anno, programmandola per
tempo con il Centro Tecnico di Assistenza
Vokera
di
zona.
b
La caldaia
VERVE i
deve essere installata all’interno
in un locale idoneo (centrale termica).
b
Si consiglia all’installatore di istruire l’utente sul fun-
zionamento dell’apparecchio e sulle norme fonda-
mentali di sicurezza.
b
Per usufruire della protezione antigelo automatica
di caldaia, basata sul funzionamento del bruciatore,
l’apparecchio dev’essere in condizione di accender-
si. Ciò comporta che qualsiasi condizione di blocco
(per es. mancanza di gas o alimentazione elettrica,
oppure intervento di una sicurezza) disattiva la pro-
tezione.
b
Il prodotto deve essere destinato all’uso previsto da
Vokera
per il quale è stato espressamente realizzato.
È esclusa qualsiasi responsabilità contrattuale ed ex-
tracontrattuale di
Vokera
per danni causati a persone,
animali o cose, da errori d’installazione, di regolazio-
ne, di manutenzione e da usi impropri.
b
Dopo aver tolto l'imballo assicurarsi dell’integrità e
della completezza della fornitura ed in caso di non
rispondenza, rivolgersi all’Agenzia
Vokera
che ha
venduto l’apparecchio.
b
Lo scarico della valvola di sicurezza dell’apparec-
chio deve essere collegato ad un adeguato sistema
di raccolta ed evacuazione. Il costruttore dell’appa-
recchio non è responsabile di eventuali danni causati
dall’intervento della valvola di sicurezza.
b
La linea di collegamento dello scarico condensa
deve essere a tenuta garantita e adeguatamente pro-
tetta dai rischi di gelo (per es. coibentandola).
b
Smaltire i materiali di imballaggio nei contenitori ap-
propriati presso gli appositi centri di raccolta.
b
I rifiuti devono essere smaltiti senza pericolo per la
salute dell’uomo e senza usare procedimenti o meto-
di che potrebbero recare danni all’ambiente.
b
È necessario, durante l’installazione, informare l’uten-
te che:
- in caso di fuoriuscite d’acqua deve chiudere l’alimen-
tazione idrica ed avvisare con sollecitudine il Centro
Tecnico di Assistenza
- deve periodicamente verificare che la pressione
dell’impianto idraulico sia corretta. In caso di neces-
sità, caricare l’impianto come indicato nel capitolo "
Riempimento dell’impianto di riscaldamento"
- in caso di non utilizzo della caldaia per un lungo pe-
riodo è consigliabile effettuare le seguenti operazioni:
- posizionare l’interruttore principale dell’apparec-
chio e quello generale dell’impianto su "spento"
- chiudere i rubinetti del combustibile e dell’acqua
dell’impianto termico e sanitario
- svuotare l’impianto termico e sanitario se c’è ri-
schio di gelo.
b
Queste caldaie servono a riscaldare acqua ad una
temperatura inferiore a quella di ebollizione a pres-
sione atmosferica, inoltre devono essere allacciate
ad un impianto di riscaldamento adeguato alla loro
potenza e alle loro prestazioni.
b
Il prodotto a ne vita non dev’essere smaltito come un
riuto solido urbano ma dev’essere conferito ad un cen-
tro di raccolta differenziata.
1.2 Regole fondamentali di sicurezza
Per la sua sicurezza è bene ricordare che:
a
È vietato l’uso dell’apparecchio ai bambini ed alle
persone inabili non assistite.
a
È vietato azionare dispositivi o apparecchi elettrici
quali interruttori, elettrodomestici, ecc. se si avver-
te odore di combustibile o di incombusti. In questo
caso:
- Aerare il locale aprendo porte e finestre
- Chiudere il rubinetto generale del gas
- Fare intervenire con sollecitudine il Centro Tecnico
di Assistenza
Vokera
oppure personale professional-
mente qualificato.
a
È vietato toccare l’apparecchio se si è a piedi nudi e
con parti del corpo bagnate.
a
È vietato qualsiasi intervento tecnico o di pulizia
prima di aver scollegato l’apparecchio dalla rete di
alimentazione elettrica posizionando l’interruttore ge-
nerale dell’impianto e quello principale dell'apparec-
chio su “SPENTO”.
a
È vietato modificare i dispositivi di sicurezza o di re-
golazione senza l’autorizzazione del costruttore.
5
a
È vietato tirare, staccare, torcere i cavi elettrici, fuoriu-
scenti dall’apparecchio, anche se questo è scollega-
to dalla rete di alimentazione elettrica.
a
È vietato tappare o ridurre dimensionalmente le aper-
ture di aerazione del locale di installazione.
a
È vietato esporre la caldaia agli agenti atmosferici.
Essa è progettata per funzionare all’interno.
a
È vietato lasciare contenitori e sostanze infiammabili
nel locale dov’è installata la caldaia.
a
È vietato disperdere nell’ambiente e lasciare alla por-
tata dei bambini il materiale dell’imballo in quanto
può essere potenziale fonte di pericolo. Deve quindi
essere smaltito secondo quanto stabilito dalla legisla-
zione vigente.
a
È vietato occludere lo scarico della condensa.
2 DESCRIZIONE
DELL’APPARECCHIO
2.1 Descrizione dell’apparecchio
VERVE i
è una caldaia murale a condensazione per il solo
riscaldamento ad alta potenza in grado di operare in diver-
se condizioni:
CASO A
Solo riscaldamento. La caldaia non fornisce acqua cal-
da sanitaria.
CASO B
Solo riscaldamento con collegato un bollitore esterno,
gestito da un termostato, per la preparazione dell’acqua
calda sanitaria (configurazione di fabbrica).
CASO C
Solo riscaldamento con collegato un bollitore esterno
(kit accessorio a richiesta), gestito da una sonda di
temperatura, per la preparazione dell’acqua calda sa-
nitaria. Collegando un bollitore (non fornito), assicurarsi
che la sonda NTC utilizzata abbia le seguenti caratteri-
stiche: 10 kOhm a 25°C, B 3435 ±1%.
A seconda della tipologia di installazione scelta, è riferirsi
alle operazioni per la scelta della modalità di funzionamen-
to in sanitario descritte nel paragrafo "Impostazione tempe-
ratura acqua per uso sanitario".
Quest’apparecchio è predisposto sia elettricamente che
idraulicamente per essere collegato ad un bollitore remoto;
in tal caso le prestazioni dell’acqua calda sanitaria, pre-
messa la potenzialità della caldaia, sono in funzione della
capacità del bollitore. Questo tipo di apparecchio può es-
sere installato in un locale idoneo (centrale termica). Se-
condo l’accessorio di scarico fumi usato, viene classificato
nelle seguenti categorie: B23P; C13, C13x; C33, C33x;
C43, C43x; C53, C53x; C63, C63x; C83, C83x. In confi-
gurazione B23P l'apparecchio non può essere installato in
locali adibiti a camera da letto, bagno, doccia o dove siano
presenti camini aperti senza afflusso di aria propria.
Il locale dove sarà installata la caldaia dovrà avere un’ade-
guata ventilazione.
Le prescrizioni dettagliate per l’installazione del camino,
delle tubazioni del gas e per la ventilazione del locale, sono
contenute nelle norma UNI-CIG 7129-7131 e UNI 11071.
Le principali
caratteristiche tecniche
dell’apparecchio sono:
- bruciatore a premiscelazione e a bassa emissione
- scheda a microprocessore che controlla ingressi,
uscite e gestione allarmi
- modulazione elettronica di fiamma continua in riscal-
damento
- accensione elettronica con controllo a ionizzazione di
fiamma
- ventilatore in corrente continua controllato da conta-
giri a effetto Hall
- stabilizzatore di pressione del gas incorporato
- sonda NTC per il controllo temperatura di mandata
del primario
- sonda NTC per il controllo temperatura di ritorno del
primario
- dispositivo per la separazione e lo spurgo automatico
dell’aria
- valvola a 3 vie con attuatore elettrico (opzionale)
- sonda NTC per il controllo della temperatura evacua-
zione fumi
- idrometro visualizzazione pressione acqua di riscal-
damento
- dispositivo antibloccaggio del circolatore
- camera di combustione a tenuta stagna rispetto
all’ambiente
- valvola gas elettrica a doppio otturatore che coman-
da il bruciatore
- sonda esterna per termoregolazione (opzionale)
- circolatore a velocità variabile (PWM= Pulse-Width
Modulation)
- possibilità di gestire la zona diretta e la zona misce-
lata a valle del separatore idraulico con dispositivo
installato di serie in caldaia.
I
dispositivi di sicurezza
dell’apparecchio sono:
- termostato limite acqua che controlla i surriscalda-
menti dell’apparecchio, garantendo una perfetta
sicurezza a tutto l’impianto. Per ripristinare il funzio-
namento in caso di intervento del termostato è suffi-
ciente premere il tasto di reset sul pannello comandi
della caldaia
- sonda fumi: interviene ponendo la caldaia in stato
di arresto di sicurezza se la temperatura dei prodotti
della combustione supera la massima temperatura di
esercizio dei condotti di evacuazione
- valvola di sicurezza a 3,5 bar
- controllo da microprocessore della continuità delle
sonde con segnalazione su display di eventuali ano-
malie
- sifone per lo scarico della condensa con galleggian-
te che impedisce la fuoriuscita dei fumi
- funzione antigelo
- diagnosi mancanza di circolazione effettuata attra-
verso la comparazione delle temperature lette dalle
sonde di mandata e ritorno
- pressostato differenziale che consente l’accensione
del bruciatore se è garantita una minima circolazione
dell’acqua nello scambiatore primario
- diagnosi mancanza acqua effettuata attraverso il
sensore di pressione
- sistema di sicurezza evacuazione fumi insito nel prin-
cipio di funzionamento pneumatico della valvola gas
- diagnosi sovratemperatura effettuata sia sulla man-
data che sul ritorno con doppia sonda
- controllo ventilatore attraverso un dispositivo contagi-
ri ad effetto Hall: la velocità di rotazione del ventilato-
re viene sempre monitorata.
6
2.2 Elementi funzionali dell’apparecchio
VERVE i 50
1
2
5
6
7
8 9 10
11
12
13
14
15
16
17
181920
3
4
Fig. 1
1 Valvola di sfogo aria
2 Separatore acqua/aria
3 Termostato di sicurezza
4 Sonda di mandata
5 Scambiatore
6 Pressostato differenziale
7 Sonda fumi
8 Circolatore
9 Sonda di ritorno
10 Valvola di sicurezza
11 Idrometro
12 Valvola deviatrice (opzionale)
13 Scarico condensa
14 Vaso espansione primario (opzionale)
15 Venturi
16 Valvola gas
17 Ventilatore
18 Aspirazione aria
19 Scarico fumi
20 Elettrodo di accensione/rilevazione
7
2.3 Dimensioni d’ingombro ed attacchi
835
80
40
915
510
Ø80mm
375
385
50
75
107100
130
72
120 108
83
1
3
2
4
5
Fig. 2
1 Ritorno impianto
2 Mandata impianto
3 Attacco gas
4 Scarico condensa Ø18
(vedi capitolo Predisposizione per lo scarico condensa)
8
2.4 Circuito idraulico
2.4.1 Circuito idraulico senza valvola deviatrice interna
9
4
1
2
3
6
7
8
13
5
UF
IA
IG
RR
MR
11
10
T
12 L
T/F
T
H
P
Fig. 3
1 Scambiatore
2 Circolatore
3 Ventilatore
4 Valvola di sfogo aria
5 Pressostato differenziale/di minima
6 Sonda temperatura fumi
7 Sonda riscaldamento (mandata)
8 Sonda riscaldamento (ritorno)
9 Vaso di espansione interno (opzionale)
10 Valvola di sicurezza 3,5 bar
11 Rubinetto di scarico
12 Separatore acqua/aria
13 Termostato di sicurezza
2.4.2 Circuito idraulico con valvola deviatrice interna
10
4
1
2
3
6
7
8
14
5
UF
IA
IG
RR
MR
12
11
T
13 L
9
T/F
T
H
P
Fig. 4
1 Scambiatore
2 Circolatore
3 Ventilatore
4 Valvola di sfogo aria
5 Pressostato differenziale/di minima
6 Sonda temperatura fumi
7 Sonda riscaldamento (mandata)
8 Sonda riscaldamento (ritorno)
9 Valvola deviatrice interna
10 Vaso di espansione interno
11 Valvola di sicurezza 3,5 bar
12 Rubinetto di scarico
13 Separatore acqua/aria
14 Termostato di sicurezza
9
2.5 Pannello di comando
5
1
2
43
Fig. 5
1
Display
2
Tasti di incremento/diminuzione temperatura di riscaldamento
3
Tasto estate/inverno
4
Tasti di incremento/diminuzione temperatura acqua sanitaria
5
Tasto ON/OFF e RESET
10
2.6 Dati tecnici
Descrizione
VERVE i
50
Omologazioni
Tipologia caldaia
C13, C13x; C33, C33x; C43, C43x; C53, C53x;
C63, C63x; C83, C83x
N° certificazione CE 0085AQ0713
Ingombri
Altezza x Larghezza x Profondità 915 x 510 x 375 mm
Peso caldaia a vuoto 55 kg
Contenuto d’acqua 4,8 l
Connessioni idrauliche Mandata/Ritorno/Gas 1”-1”-3/4”
Evacuazione fumi (sdoppiato) 80 mm
Potenze e rendimenti
Portata termica nominale massima Hi/Hs 45,0/50,0 kW
Portata termica nominale minima Hi/Hs 13,5/15,0 kW
Potenza utile nominale fornita all’acqua (80°C - 60°C) 44,20 kW
Potenza utile nominale fornita all’acqua (50°C - 30°C) 48,50 kW
Rendimento a 100% potenza nominale (80°C - 60°C) 98,20 %
Rendimento a 30% potenza nominale (80°C - 60°C) 98,70 %
Rendimento a 100% potenza nominale (50°C - 30°C) 107,70 %
Rendimento a 30% potenza nominale (50°C - 30°C) 108,70 %
Alimentazione
Combustibili
Portata gas di alimentazione a pressione nominale
G20/G30/G31
4,77/3,63/3,57 mc-kg/h
Alimentazione elettrica/Grado di isolamento elettrico
Potenza assorbita ventilatore 100 W
Potenza assorbita circolatore 60 W
Dati di combustione
Rendimento di combustione a Potenza nominale (80°C
- 60°C)
98,7 %
Rendimento di combustione a Potenza nominale (50°C
- 30°C)
99,1 %
Perdite al camino con bruciatore acceso a 100% Po-
tenza nominale (80 - 60°C)/(50 - 30°C)
1,3/0,9 %
Perdite al camino con bruciatore spento 0,1 %
Perdite al mantello con bruciatore acceso a 100%
Potenza nominale
0,5 %
Temperatura fumi a portata termica massima T° ritorno + max 5°C °C
Portata fumi a portata termica massima/minima 72,51/23,2 Kg/h
Prevalenza residua fumi a Potenza nominale (meq per
D80 mm)
490/50 Pa/meq
CO
2 a portata termica massima/minima (G20) 9,0-9,2 %
CO a portata termica massima/minima 64/8 ppm
NOx a portata termica massima/minima 24/10,7 ppm
Classe NOx V (quinta)
Circuito riscaldamento
Temperatura impostabile min/max 10/80 °C
Pressione max di esercizio 3,5 bar
Prevalenza idraulica residua a 1000 l/h 0,6 bar
Produzione oraria condensa 100% Potenza nominale
(50°C - 30°C)
6,6 l/h
11
Caratteristiche di efficienza del prodotto:
Descrizione
VERVE i
50
Portata termica nominale massima 50 kW
Portata termica nominale minima 15 kW
Potenza termica nominale massima in sanitario (80-60) kW
Potenza termica nominale minima in sanitario (80-60) kW
Parametro
Classe di efficienza Energetica stagionale del riscalda-
mento d'ambiente
A -
Potenza nominale 44,2 kW
Efficienza energetica stagionale del riscaldamento
d'ambiente
92,5 %
Potenza termica utile
alla potenza termica nominale e a un regime di alta T 44,2 kW
al 30% della potenza termica nominale e a un regime
di bassa T
16,3 kW
Efficienza
alla potenza termica nominale e a un regime di alta T 88 %
al 30% della potenza termica nominale e a un regime
di bassa T
98 %
Consumi elettrici ausiliari
a pieno carico 80 W
a carico parziale 24 W
in modalità standby 2 W
Altri parametri
Perdite termiche in modalità standby 442 W
Consumo energetico annuo 94,2 GJ
Livello di potenza sonora all'interno 58,2 dB
Emissioni di ossidi d'azoto 38,5 mg/kWh
Per apparecchi di riscaldamento combinati
Profilo di carico dichiarato
2.7 Circolatore
Le caldaie
VERVE i
sono equipaggiate di circolatore mo-
dulante ad alta efficienza, già collegato idraulicamente ed
elettricamente.
Questo circolatore, grazie alla nuova scheda elettronica di
cui è dotata la caldaia, può lavorare in due modalità, una
modulante e una fissa, fissa che a sua volta ha tre velocità:
- fisso a bassa velocità
- fisso a velocità normale
- fisso a velocità massima.
Di default è impostata la modalità modulante, in questo
caso, alla richiesta da parte dell'impianto, la pompa parte
al massimo della velocità e dopo 1 minuto modula, fino al
raggiungimento del target del ΔT richiesto.
La caldaia è dotata di un sistema antibloccaggio che avvia
un ciclo di funzionamento ogni 24 ore di sosta con selettore
di funzione in qualsiasi posizione.
b
La funzione "antibloccaggio" è attiva solo se le calda-
ie sono alimentate elettricamente.
b
È assolutamente vietato far funzionare il circolatore
senza acqua.
b
In caldaia deve essere garantita una portata minima
di 800l/h onde evitare l’intervento del pressostato dif-
ferenziale.
Di seguito è riportata la curva della prevalenza disponibile
per l’impianto (le perdite di carico della caldaia sono già
state computate), in funzione della portata dell’acqua.
Le portate indicate si riferiscono range delle velocità pos-
sibili.
Infatti il circolatore modulante può variare la velocità per
rendere costante la differenza di temperatura tra mandata
e ritorno ed ottenere sempre il massimo rendimento.
0
1
2
3
4
5
0,0 0,2 0,4 0,6 0,8 1,0 1,2 1,4 1,6 1,8 2,0 2,2
6
7
Prevalenza residua m.c.a
Portata impianto m
3
/h
Fig. 6
12
2.8 Schema elettrico multifilare caldaia
P7P6P5P4P3P2P1P0
gv
gg
rggbr
TA
v
1211
TA
SE
9
10
SE
ne
v
n
87
M1
SS
a
a
n
m
c
n
bl
m
1831
F N
2
230V
16 17
m
r
SM
gg
m
br ro
SF
1
2
3 4
5 6 7 8
9
10 11 12 13 14
15
16
ne
SR
b
a
a
EV1-EV2
gv
m
c
m
TS
c
J3
J15
J17
J5
AC
J9
J13
J7
J6
J2
m
c
mc
m
v
g
gv
gv
r
b
VG
gv
c
m
bl
m
gv
J 18
1
2
3
4
5 6
CR
1413
CR
r
b
m
J20
v
v
m
mbl
P2
TS
V2
V1
BUS
(A)
(B)
(C)
(D)
(E)
J22
bl
m
PD/M
CA
MR
P1
c
gv
m
bl
gv
m
ne bl
Fig. 7
Colore dei cavi:
Legenda:
b
bianco
bl
blu
g
giallo
gg
giallo
gv
giallo-verde
a
arancione
m
marrone
n
nero
ro
rosa
r
rosso
v
verde
AC
accenditore
CA
cavo alimentazione
CR
comando remoto
EV1, EV2
elettrov. gas
MR
morsettiera
P1, P2
circolatore modulante
SE
sonda esterna (opzionale)
SF
sonda fumi
SR
sonda ritorno
SS
sonda sanitaria
TA
cronotermostato ambiente (opz.)
TP
trasduttore di pressione
TS
termostato di sicurezza
V1, V2
ventilatore
SM
sonda mandata
13
bl
bl
gv
m
m
v
g
m
b
C1
a b
C3
a b
C6
a b
C4
a b
C7
a b
C11
a b
C8
a b
C12
a b
C13
a b
C10
a b
C2
a b c
C5
a b c
C9
a b c
76
4
5 11
10
3
1 2
12 13
98
F N
230V
Pump 2
Pump 1
L
N
230AC
P2
P1
v
g
m
b
Vmix
2
Bus
TA
LOW TEMP
NTC
CR
T_LIMIT
7
10
9 8
6 5
4 3 2 1
CR
TA
Tmix
TS
m c gv gv c m
m
c gv
c m n n m r r vv
(A)
(B)
(C)
(D)
(E)
Fig. 8
Colore dei cavi:
Legenda:
b
bianco
bl
blu
g
giallo
gg
giallo
gv
giallo-verde
a
arancione
m
marrone
n
nero
ro
rosa
r
rosso
v
verde
P1
pompa impianto alta temperatura
P2
pompa impianto bassa temperatu-
ra
CR
comando remoto open-therm
Tmix
sonda NTC impianto bassa
temperatura
TA
termostato ambiente
TS
termostato limite bassa tempera-
tura
Vmix
Valvola miscelatrice 24
Vac (Multi temperature kit Cod.
20128368)
BUS
collegamento scheda calda-
ia
14
3 INSTALLAZIONE
3.1 Norme per l'installazione
L’installazione dev’essere eseguita da personale qualifica-
to in conformità alle seguenti normative di riferimento:
- UNI-CIG 7129
- UNI-CIG 7131
- UNI 11071
- CEI 64-8
Ci si deve inoltre sempre attenere alle locali norme dei Vigili
del Fuoco, dell’Azienda del Gas ed alle eventuali disposi-
zioni comunali.
Ubicazione
Le
VERVE i
sono caldaie murali che possono essere instal-
late:
- in locali interni, anche adiacenti all’edificio servito,
ubicati su spazio coperto, purché strutturalmente
separati e senza pareti comuni, oppure situati sulla
copertura piana dell’edificio servito, sempre senza
pareti comuni. La caldaia può funzionare in un cam-
po di temperatura da -15 °C a +60 °C. Per i dettagli
far riferimento al paragrafo "Protezione antigelo". Tutti
i kit opzionali potenzialmente collegabili alla caldaia
dovranno essere protetti in base al loro grado di pro-
tezione elettrica.
- in fabbricati destinati anche ad altro uso o in locali
inseriti nella volumetria del fabbricato servito. Detti
locali devono essere destinati esclusivamente agli
impianti termici.
ATTENZIONE
L’installazione di apparecchi alimentati a gas a densità
maggiore di 0,8 (G.P.L.) è consentita esclusivamente in
locali fuori terra, eventualmente comunicanti con locali an-
ch’essi fuori terra. In entrambi i casi il piano di calpestio non
deve presentare avvallamenti o affossamenti tali da creare
sacche di gas che determinino condizioni di pericolo.
A seconda del tipo di installazione, si identifica in due ca-
tegorie:
1 Caldaia di tipo B23P-B53P, installazione forzata aperta,
con condotto evacuatore e prelievo aria comburente
dall’ambiente in cui è installato. Se la caldaia non è in-
stallata all’esterno è tassativa la presa d’aria nel locale
d’installazione.
2 Caldaia di tipo C13, C13x; C23; C33, C33x; C43, C43x;
C53, C53x; C63, C63x; C83, C83x: apparecchio a ca-
mera stagna con condotto evacuazione fumi e prelievo
aria comburente dall’esterno. Non necessita di presa
d’aria nel locale dov’è installata. Da installare tassativa-
mente utilizzando tubi concentrici o altri tipi di scarico
previsti per caldaie a camera stagna a condensazione.
Distanze minime
Le distanze tra un qualsiasi punto esterno della caldaia e le
pareti verticali ed orizzontali del locale devono permettere
l’accessibilità degli organi di regolazione, sicurezza e con-
trollo e la manutenzione ordinaria.
Per un corretto posizionamento dell’apparecchio inoltre te-
nere presente che:
- non deve essere posizionato sopra una cucina o altro
apparecchio di cottura
- è vietato lasciare sostanze infiammabili nel locale
dov’è installata la caldaia
- le pareti sensibili al calore (per es. quelle in legno)
devono essere protette con opportuno isolamento.
Aerazione e Ventilazione dei locali di installazione
I locali devono essere dotati di una o più aperture perma-
nenti di aerazione su pareti esterne. É consentita la prote-
zione delle aperture di aerazione con grigliati metallici, reti
e/o alette antipioggia a condizione che non venga diminui-
ta la superficie netta di aerazione.
Le aperture di aerazione devono essere realizzate e col-
locate in modo da evitare la formazione di sacche di gas,
indipendentemente dalla conformazione della copertura.
Aerazione per installazione in fabbricati destinati anche
ad altro uso o in locali inseriti nella volumetria del fab-
bricato servito
La superficie di aerazione non deve essere inferiore a 3000
cm
2
in caso di gas naturale e non deve essere inferiore a
5000 cm
2
in caso di G.P.L..
Consultare il D.M. 12 Aprile 1996 per ulteriori indicazioni
in merito.
IMPORTANTE
Prima dell’installazione, si consiglia di effettuare un lavag-
gio accurato di tutte le tubazioni dell’impianto onde rimuo-
vere eventuali residui che potrebbero compromettere il
buon funzionamento dell’apparecchio.
Installare al di sotto della valvola di sicurezza un imbuto di
raccolta d’acqua con relativo scarico in caso di fuoriuscita
per sovrappressione dell’impianto di riscaldamento
Prima dell’accensione, accertarsi che la caldaia sia pre-
disposta per il funzionamento con il gas disponibile;
questo è rilevabile dalla scritta sull’imballo e dall’eti-
chetta autoadesiva riportante la tipologia di gas.
È molto importante evidenziare che, in alcuni casi, le canne
fumarie vanno in pressione e quindi le giunzioni dei vari
elementi devono essere ermetiche.
Protezione antigelo
L’elettronica di gestione del gruppo termico integra una
funzione di protezione contro il gelo. Quando la tempera-
tura di mandata scende al di sotto di un valore minimo, i
bruciatori si mettono in funzione alla potenza minima se-
condo le modalità relative alle impostazioni dei parametri
di funzionamento.
b
Per il funzionamento del sistema antigelo è però ne-
cessario che siano presenti l’alimentazione elettrica e
del gas combustibile, oltre alla corretta pressione del
circuito idraulico.
Qualora il progettista lo ritenga strettamente necessario è
possibile addittivare il circuito con glicole (fino ad un mas-
simo del 50%) avendo presente che questo genera forti
perdite di rendimento in quanto varia il calore specifico del
fluido.
Inoltre la variazione di pH potrebbe risultare dannoso per
alcune parti dell’impianto.
15
3.2 Predisposizioni per una corretta
installazione
Le caratteristiche peculiari della caldaia
VERVE i
garanti-
scono notevoli vantaggi sia in fase di installazione sia di
esercizio, purché si applichino preventivamente alcuni ac-
corgimenti.
Allo scopo di agevolare tutta la procedura di installazione
ed evitare il ricorso a fastidiose modifiche o aggiustamenti
successivi, si illustrano nelle pagine che seguono tutte le
raccomandazioni necessarie per una corretta installazione
della caldaia
VERVE i
, a tutela della professionalità dell’in-
stallatore e per la massima soddisfazione dell’utente.
Pulizia dell'impianto
Questo accorgimento preventivo si rende assolutamente
necessario allorché si procede alla sostituzione di un ge-
neratore di calore su impianti preesistenti, ma è comunque
consigliabile anche su impianti di nuova realizzazione per
rimuovere scorie, impurità, residui di lavorazione ecc.
Per effettuare tale pulizia, nel caso fosse ancora installato
nell’impianto il vecchio generatore, si consiglia di:
- aggiungere un additivo disincrostante nell’acqua
d’impianto;
- far funzionare l’impianto a generatore funzionante per
circa 7 giorni;
- scaricare l’acqua sporca d’impianto e lavare una o
più volte con acqua pulita.
- Ripetere eventualmente l’ultima operazione se l’im-
pianto risultasse molto sporco.
In caso non fosse presente o disponibile il vecchio genera-
tore, utilizzare una pompa per far circolare l’acqua additi-
vata nell’impianto per circa 10 giorni ed effettuare il lavag-
gio finale come descritto al punto precedente.
Alla fine dell’operazione di pulizia, prima dell’installazione
della caldaia è consigliabile additivare l’acqua d’impianto
con il liquido protettivo.
L’assistenza in garanzia è riconosciuta solo previa esibi-
zione del tagliando di garanzia convalidato nel corso della
prima accensione. Il costruttore declina ogni responsabilità
in caso di danni causati da manomissioni, da uso improprio
o da errori nell’installazione, nell’uso e nella manutenzione
dell’apparecchio. In caso di guasto o malfunzionamento di-
sattivare l’apparecchio astenendosi da qualsiasi tentativo
di riparazione e chiamare il Centro Tecnico di Assistenza.
3.3 Eliminazione dell’aria dal circuito
riscaldamento e dalla caldaia
Durante la fase di prima installazione o in caso di manuten-
zione straordinaria, si raccomanda di attuare la seguente
sequenza di operazioni:
1 Aprire la valvola di sfogo aria (A) posizionata sul tubo di
mandata. È necessario collegare alla valvola il tubetto
a corredo caldaia per poter scaricare l’acqua in un re-
cipiente esterno.
2 Aprire il rubinetto di riempimento impianto, attendere
sino a quando inizia a fuoriuscire acqua dalla valvola.
3 Alimentare elettricamente la caldaia lasciando chiuso il
rubinetto del gas.
4 Attivare una richiesta di calore tramite il termostato am-
biente o il pannello comandi a distanza in modo che la
valvola tre-vie si posizioni in riscaldamento.
5 Attivare una richiesta sanitaria agendo sul termostato
del bollitore.
6 Continuare la sequenza sino a che dall’uscita della
valvola sfogo aria fuoriesca unicamente acqua e che
il flusso dell’aria sia terminato. Chiudere la valvola di
sfogo aria.
7 Verificare la corretta pressione presente nell’impianto
(ideale 1 bar-1,5 bar).
8 Chiudere il rubinetto di riempimento impianto.
9 Aprire il rubinetto del gas ed effettuare l’accensione
della caldaia.
A
Fig. 9
3.4 Pulizia impianto e caratteristiche
acqua circuito riscaldamento
In caso di nuova installazione o sostituzione della caldaia
è necessario effettuare una pulizia preventiva dell’impianto
di riscaldamento.
È consigliabile predisporre sull’impianto un filtro per la rac-
colta e la separazione delle impurità presenti nell’impianto
(filtro defangatore).
Su impianti realizzati con componenti in ferro è fortemente
raccomandata l'adozione di un filtro magnetico di adegua-
te caratteristiche. È necessaria una manutenzione periodi-
ca del filtro al fine di evitare il danneggiamento dei compo-
nenti interni alla caldaia quali lo scambiatore primario e il
circolatore.
Al fine di garantire il buon funzionamento del prodotto,
dopo ogni operazione di pulizia, aggiunta di additivi e/o
trattamenti chimici (ad esempio liquidi antigelo, filmanti
ecc...), verificare che i parametri nella tabella rientrino nei
valori indicati.
Parametri
Acqua circuito
riscaldamento
Acqua riempi-
mento
udm
Valore PH 7 ÷ 8 -
Durezza - 15 ÷20 ° F
Aspetto - limpido
16
3.5 Posizionamento della caldaia e
collegamenti idraulici
b
Prima di effettuare l’installazione verificare di dispor-
re degli spazi necessari per la realizzazione dell’im-
pianto, considerando le dimensioni della caldaia, del
sistema scarico fumi e del circuito idraulico.
La caldaia è fornita di serie con piastra di supporto caldaia
(F). La posizione e la dimensione degli attacchi idraulici
sono riportate nel dettaglio, inoltre a corredo caldaia è di-
sponibile una dima di cartone a supporto dell’installatore.
Per il montaggio diretto a parete effettuare le seguenti ope-
razioni:
- fissare la piastra di supporto caldaia alla parete e con
l’aiuto di una livella a bolla d’aria controllare che siano
perfettamente orizzontali
- tracciare i 4 fori previsti per il fissaggio della piastra
di supporto caldaia
- verificare che tutte le misure siano esatte, quindi fo-
rare il muro utilizzando un trapano con punta del dia-
metro indicato precedentemente
- fissare la piastra al muro.
Consultare lo schema riportato di seguito; se necessario
adottare le dime in cartone inserite a corredo caldaia.
Come accessorio sono disponibili telai di supporto per ap-
plicazioni a parete e a pavimento.
Per il montaggio degli accessori fare riferimento alle istru-
zioni contenute a corredo.
Effettuare i collegamenti idraulici e provvedere al convo-
gliamento dello scarico della valvola di sicurezza e del ru-
binetto 3 vie.
Concluse le operazioni di installazione della caldaia e di
collegamento della stessa alle reti dell’acqua e del gas,
applicare la copertura raccordi.
Rubinetto gas
F
Fig. 10
Schema di montaggio
A
FORI FISSAGGIO
STAFFA
COLLETTORI
DIMA DI MONTAGGIO
A CORREDO CALDAIA
FORI
FISSAGGIO
TRAVERSA
749402589
130 130 130
1192
Fig. 11
17
3.6 Installazione sonda esterna
Il corretto posizionamento della sonda esterna (opziona-
le) è fondamentale per il buon funzionamento del controllo
climatico.
La sonda deve essere installata all’esterno dell’edificio da
riscaldare, a circa 2/3 dell’altezza della facciata a NORD o
NORD-OVEST e distante da canne fumarie, porte, finestre
ed aree assolate.
Fissaggio al muro della sonda esterna
- Svitare il coperchio della scatola di protezione della
sonda ruotandolo in senso antiorario per accedere
alla morsettiera ed ai fori di fissaggio
- Tracciare i punti di fissaggio utilizzando la scatola di
contenimento come dima
- Togliere la scatola ed eseguire la foratura per tasselli
ad espansione da 5x25
- Fissare la scatola al muro utilizzando i due tasselli
forniti a corredo
- svitare il dado del pressacavo, introdurre un cavo
bipolare (con sezione da 0,5 a 1mm
2
, non fornito a
corredo) per il collegamento della sonda ai morsetti
7 e 8 (vedere schema del capitolo "Schema elettrico
multifilare caldaia")
- collegare alla morsettiera i due fili del cavo senza ne-
cessità di identificare le polarità
- avvitare a fondo il dado del pressacavo e richiudere il
coperchio della scatola di protezione.
b
La sonda va posta in un tratto di muro liscio; in caso
di mattoni a vista o di parete irregolare, va prevista
un’area di contatto liscia.
Fig. 12
b
La lunghezza massima del collegamento tra sonda
esterna e quadro di comando è 50 m. Nel caso di col-
legamenti con cavo di lunghezza maggiore di 50 m,
verificare la rispondenza del valore letto dalla scheda
con una misurazione reale ed agire sul parametro 39
per effettuare l’eventuale correzione.
b
Il cavo di collegamento tra sonda esterna e quadro
di comando non deve avere giunte; nel caso fossero
necessarie, devono essere stagnate e adeguatamen-
te protette.
b
Eventuali canalizzazioni del cavo di collegamento de-
vono essere separate da cavi in tensione (230Vac).
Tabella di corrispondenza valida per tutte le sonde
Temperature rilevate (°C) - Valori resistivi delle sonde (Ω).
T (°C)
R (°Ω)
T (°C)
R (°Ω)
T (°C)
R (°Ω)
T (°C)
R (°Ω)
T (°C)
R (°Ω)
T (°C)
R (°Ω)
T (°C)
R (°Ω)
- 20 67739 - 1 28481 18 13062 37 6470 56 3426 75 1925 94 1137
- 19 64571 0 27279 19 12565 38 6247 57 3319 76 1870 95 1108
- 18 61568 1 26135 20 12090 39 6033 58 3216 77 1817 96 1079
- 17 58719 2 25044 21 11634 40 5828 59 3116 78 1766 97 1051
- 16 56016 3 24004 22 11199 41 5630 60 3021 79 1717 98 1024
- 15 53452 4 23014 23 10781 42 5440 61 2928 80 1669 99 998
- 14 51018 5 22069 24 10382 43 5258 62 2839 81 1622 100 973
- 13 48707 6 21168 25 9999 44 5082 63 2753 82 1577 101 948
- 12 46513 7 20309 26 9633 45 4913 64 2669 83 1534 102 925
- 11 44429 8 19489 27 9281 46 4751 65 2589 84 1491 103 901
- 10 42449 9 18706 28 8945 47 4595 66 2512 85 1451 104 879
- 9 40568 10 17959 29 8622 48 4444 67 2437 86 1411 105 857
- 8 38780 11 17245 30 8313 49 4300 68 2365 87 1373 106 836
- 7 37079 12 16563 31 8016 50 4161 69 2296 88 1336 107 815
- 6 35463 13 15912 32 7731 51 4026 70 2229 89 1300 108 796
- 5 33925 14 15289 33 7458 52 3897 71 2164 90 1266 109 776
- 4 32461 15 14694 34 7196 53 3773 72 2101 91 1232 110 757
- 3 31069 16 14126 35 6944 54 3653 73 2040 92 1199
- 2 29743 17 13582 36 6702 55 3538 74 1982 93 1168
18
3.7 Collegamenti elettrici
Prima di collegare la caldaia alla rete elettrica è opportuno:
- installare un interruttore differenziale magneto-termi-
co In=10 A Idn= 0,03 mA lungo la linea di alimenta-
zione elettrica alla caldaia.
b
I cavi di alimentazione elettrica e quelli di comando
(termostato ambiente, sonde esterne di temperatura,
ecc.) devono essere rigorosamente separati tra loro
ed installati all’interno di tubazioni corrugate in PVC
indipendenti, fino al quadro elettrico (vedi dima d’in-
stallazione).
b
La connessione alla rete elettrica dovrà essere realiz-
zata mediante cavi di tipo guainato 1 (3 x 1,5) N1V-
VK o equivalenti, mentre per la termoregolazione e
i circuiti in bassa tensione potranno essere utilizzati
semplici conduttori di tipo N07VK o equivalenti.
b
Qualora la distribuzione di energia elettrica da parte
dell’Ente erogatore sia "
FASE-FASE
", contattare pre-
ventivamente il più vicino Centro Tecnico di Assisten-
za.
b
Non spegnere mai la caldaia durante il suo normale
funzionamento (con bruciatore acceso) interrompen-
do l’alimentazione elettrica per mezzo del tasto on-off
o di un interruttore esterno.
In questo caso si potrebbe causare un anomalo sur-
riscaldamento dello scambiatore primario
b
Utilizzare per lo spegnimento (in fase riscaldamen-
to) un termostato ambiente, oppure l’apposito tasto
estate/inverno posto sul quadro di comando. Il tasto
on-off può essere azionato solo con la caldaia in fase
di attesa (lo schermo visualizza uno 0 seguito da un
valore di temperatura) oppure in fase di emergenza.
- Predisporre i conduttori elettrici e le tubazioni per il
loro passaggio, secondo quanto indicato nello sche-
ma elettrico (relativo al modello di caldaia da installa-
re) riportato nelle schede tecniche del presente ma-
nuale. Il collegamento alla rete elettrica deve essere
realizzato tramite un dispositivo di separazione con
apertura onnipolare di almeno 3,5 mm (EN 60335-1,
categoria III).
Prima di collegare componenti elettrici esterni (regolatori,
valvole elettriche, sonde climatiche, ecc.,) alla caldaia, ve-
rificarne la compatibilità delle caratteristiche elettriche (vol-
taggio, assorbimento, correnti di spunto) con gli ingressi e
le uscite a disposizione.
3.7.1 Impianto di messa a terra
Verificare sempre l’efficacia della "messa a terra" dell’im-
pianto elettrico cui dovrà essere collegata la caldaia. Se
infatti dovesse risultare inefficiente, la caldaia potrebbe an-
dare in blocco di sicurezza ed infine potrebbero prodursi
precoci fenomeni corrosivi sull’eventuale bollitore d’accu-
mulo.
3.7.2 Collegamento dell’alimentazione
elettrica
Collegare la caldaia ad una linea elettrica monofase 230
V-50 Hz, utilizzando l’apposito cavo di alimentazione (vedi
capitolo Schema elettrico multifilare caldaia).
All’interno del quadro elettrico si trova la morsettiera per
i dispositivi ausiliari (termostato ambiente, sonda esterna)
corrispondenti a ciascuna connessione.
Particolare attenzione va posta per evitare di invertire i cavi
di Fase e Neutro.
Verificare, inoltre, che i cavi di potenza siano separati da
quelli di comando mediante condotti corrugati in PVC.
Si ricorda infine, che il collegamento con la linea di terra,
deve essere effettuato secondo quanto previsto dalla Leg-
ge 46/90.
b
Vokera
declina ogni responsabilità per eventuali dan-
ni a cose o persone, derivanti dall’inefficace o man-
cato collegamento a terra dell’impianto elettrico o
dalla mancata osservanza delle norme CEI vigenti in
materia.
3.8 Collegamento gas
Il collegamento del gas deve essere eseguito nel rispetto
delle Norme di installazione vigenti e dimensionato al fine
di garantire la corretta portata del gas al bruciatore.
Prima di eseguire il collegamento, verificare che:
- il tipo di gas sia quello per il quale l’apparecchio è
predisposto
- le tubazioni siano accuratamente pulite
- la portata del contatore gas sia tale da assicurare
l’utilizzo simultaneo di tutti gli apparecchi ad esso
collegati. Il collegamento della caldaia alla rete di ad-
duzione del gas deve essere effettuato secondo le
prescrizioni in vigore.
- la pressione in ingresso a caldaia spenta abbia i se-
guenti valori di riferimento:
- alimentazione a metano: pressione ottimale 20
mbar
- alimentazione a G.P.L.: pressione ottimale 35 mbar
Per quanto sia normale che durante il funzionamento della
caldaia la pressione in ingresso subisca una diminuzione,
è bene verificare che non siano presenti eccessive fluttua-
zioni della pressione stessa. Per limitare l’entità di queste
variazioni è necessario definire opportunamente il diametro
della tubazione di adduzione del gas da adottare in base
alla lunghezza ed alle perdite di carico della tubazione
stessa, dal contatore alla caldaia.
Se sono note fluttuazioni della pressione di distribuzione
del gas è opportuno inserire un apposito stabilizzatore di
pressione a monte dell’ingresso gas in caldaia. In caso di
alimentazione a G.P.L. occorre adottare tutte le cautele ne-
cessarie per evitare il congelamento del gas combustibile
in caso di temperature esterne molto basse.
Nel caso in cui si renda necessario adattare la caldaia ad
altro combustibile gassoso, contattare il Centro Tecnico di
Assistenza di zona che apporterà le necessarie modifiche.
In nessun caso l’installatore è autorizzato ad eseguire tali
operazioni.
Si consiglia di installare sulla linea del gas un filtro di op-
portune dimensioni qualora la rete di distribuzione conte-
nesse particelle solide.
Ad installazione effettuata verificare che le giunzioni ese-
guite siano a tenuta come previsto dalle vigenti norme
sull’installazione.
19
3.9 Schemi idraulici
INSTALLAZIONE CALDAIA SINGOLA
Legenda schemi idraulici
1 Generatore di calore
2
Pozzetto per sonda valvola intercetta-
zione combustibile
kit D
3
Termostato di blocco a riarmo manuale
omologato INAIL [100(0-6°C)]
kit E
4 Pozzetto termometro di prova
kit E
5
Termometro omologato INAIL (scala da
0 a 120°C)
kit E
6
Valvola di sicurezza omologata INAIL
(3,5 bar)
kit E
7
Pressostato di blocco a riarmo manua-
le omologato INAIL
kit E
8
Rubinetto 3 vie porta manometro con
flangia di prova per manometro cam-
pione
kit E
9 Riccio ammortizzatore
kit E
10
Manometro omologato INAIL (scala da
0 a 6 bar)
kit E
11
Valvola intercettazione combustibile
omologata INAIL (tarata a 97°C) - lun-
ghezza capillare sonda 5m
kit D
12 Attacco vaso d’espansione
kit C
13 Rubinetto intercettazione ritorno
kit C
14
Valvola di intercettazione mandata a
3 vie
kit C
15 Valvola 3 vie collegamento bollitore (*)
kit B
16 Tronchetto a T mandata bollitore
kit B
17 Separatore idraulico
kit A
18 Rubinetto gas
19 Valvola di ritegno
kit C
(*)
Non necessaria per versione R.S.I.
b
Per il collegamento elettrico del pressostato e del ter-
mostato di sicurezza INAIL seguire quanto riportato
nel seguente schema.
L
N
TERMOSTATO
SICUREZZA
PRESSOSTATO
SICUREZZA
C
C 2 LINE MOTOR
CALDAIA
Fig. 13
15
16
13
16
10
9
8
7
3
6
5
4
1419
11 12
13
17
13
19
17
15
12
C
D
B
B
A
A
F
E
Fig. 14
A
kit separatore idraulico
B
kit valvola tre vie bollitore
C
kit tronchetto INAIL
D
kit valvola intercettazione combustibile
E
kit INAIL
F
kit rubinetti intercettazione impianto
20
VERVE i 50
Kit tronchetto INAIL + Kit INAIL + Kit separatore idraulico
19
13
11
12
17
1
10
14
18
9
7
8
6
3
2
5
4
225
100 100
165
632
770
424
376
135 479
1450
835
72
1793
126,5
3/4”F
1”F
72,5
1 1/4”F
1 1/4”F
1 1/2”
3/4”M
3/4”M
1 1/2”
A
B
Fig. 15
A
Kit telaio
B
kit staffa posteriore (applicazione a pavimento)
VERVE i 50
Kit tronchetto INAIL + Kit INAIL + Kit separatore idraulico + Kit valvola 3 vie bollitore
19
13
11
12
17
9
14
5
225
100 100
165
632
770
424
227
135 150
478
1526
835
72
83
1793
126,5
3/4”F
1”F
72,5
4
16
3
2
6
8
7
1 1/4”F
1 1/4”F
1 1/2”
1”M
1”M
3/4”M
3/4”M
15
10
18
1
A
B
Fig. 16
A
Kit telaio
B
kit staffa posteriore (applicazione a pavimento)
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