Unical FIREX Manuale utente

Categoria
Asciugatrici
Tipo
Manuale utente

Questo manuale è adatto anche per

ISTRUZIONI D’USO PER L’UTENTE/RESPONSABILE
DELL’IMPIANTO
FIREX
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1 - SIMBOLOGIA UTILIZZATA NEL MANUALE
Nella lettura di questo manuale, particolare attenzione deve essere posta alle parti contrassegnate dai simboli rappresentati:
NOTA !
Suggerimenti per l’utenza
ATTENZIONE !
Possibile situazione pericolosa
per il prodotto e l’ambiente
PERICOLO !
Grave pericolo per
l’incolumità e la vita
2 - USO CONFORME DELL’APPARECCHIO
L’apparecchio FIREX è stato costruito sulla base del livello attuale della tecnica e delle riconosciute regole
tecniche di sicurezza.
Ciò nonostante, in seguito ad un utilizzo improprio, potrebbero insorgere pericoli per l’incolumità e la vita
dell’utente o di altre persone ovvero danni all’apparecchio oppure ad altri oggetti.
L’apparecchio è previsto per il funzionamento di impianti di riscaldamento a circolazione d’acqua calda.
Qualsiasi utilizzo diverso viene considerato quale improprio.
Per qualsiasi danno risultante da un utilizzo improprio UNICAL non si assume alcuna responsabilità; in tal
caso il rischio è completamente a carico dell’utente.
Un utilizzo secondo gli scopi previsti prevede anche che ci si attenga scupolosamente alle istruzioni del
presente manuale.
3 - TRATTAMENTO DELL’ACQUA
La durezza dell’acqua di alimentazione condiziona la frequenza della pulizia del produttore eventuale di acqua
calda sanitaria.
In presenza di acqua con durezza superiore ai 15°f si consiglia l’utilizzo di dispositivi anticalcare, la cui scelta deve
avvenire in base alle caratteristiche dell’acqua.
Si consiglia la verifica della pulizia dell’eventuale scambiatore acqua sanitaria alla fine del primo anno e succes-
sivamente ogni due; in questa occasione, verificare lo stato di usura dell’anodo.
INDICE
1 Simbologia utilizzata nel manuale .............................................................................................................................................. 2
2 Uso conforme dell’apparecchio .................................................................................................................................................. 2
3 Trattamento dell’acqua ............................................................................................................................................................... 2
4 Informazioni da fornire all’utente da parte dell’installatore/manutentore .................................................................................... 3
5 Avvertenze per la sicurezza ....................................................................................................................................................... 3
6 Istruzioni per l’uso ...................................................................................................................................................................... 4
6.1 Pannello di comando ........................................................................................................................................................... 4
6.2 Controlli prima della messa in funzione ............................................................................................................................... 6
6.3 La legna ............................................................................................................................................................................. 10
6.4 Umidità della legna ............................................................................................................................................................ 10
6.5 Dimensioni ......................................................................................................................................................................... 10
6.6 Avviamento ........................................................................................................................................................................ 10
6.7 Regolazione dell’aria di combustione ................................................................................................................................ 11
6.8 Controlli da effettuare dopo il primo avviamento ............................................................................................................... 12
6.9 Avvertenze ......................................................................................................................................................................... 13
6.10 Funzionamento estivo ..................................................................................................................................................... 13
6.11 Manutenzione .................................................................................................................................................................. 14
6.12 Eliminazione delle anomalie ............................................................................................................................................ 15
3
L’utente deve essere istruito sull’utilizzo e sul funzionamento del proprio impianto di riscaldamento, in particolare:
Consegnare all’utente le presenti istruzioni, nonché gli altri documenti relativi all’apparecchio inseriti nella busta
contenuta nell’imballo. L’utente deve custodire tale documentazione in modo da poterla avere a disposizione
per ogni ulteriore consultazione.
Informare l’utente sull’importanza delle bocchette di aerazione e del sistema di scarico fumi, evidenziandone
l’indispensabilità e l’assoluto divieto di modifica.
Informare l’utente riguardo al controllo della pressione dell’acqua dell’impianto nonché sulle operazioni per il
ripristino della stessa.
Informare l’utente riguardo la regolazione corretta di temperature, centraline/termostati e radiatori per risparmiare
energia.
Ricordare che è obbligatorio effettuare una manutenzione regolare dell’impianto una volta all’anno e un’analisi di
combustione nei tempi previsti dalla norma in vigore.
Se l’apparecchio dovesse essere venduto o trasferito ad un altro proprietario o se si dovesse traslocare e lasciare
l’apparecchio, assicurarsi sempre che il libretto accompagni l’apparecchio in modo che possa essere consultato
dal nuovo proprietario e/o dall’installatore.
Nel caso di danni a persone, animali e cose derivanti dalla mancata osservanza delle istruzioni contenute nel
presente manuale il costruttore non può essere considerato responsabile.
4 - INFORMAZIONI DA FORNIRE ALL’UTENTE
DA PARTE DELL’INSTALLATORE/MANUTENTORE
5 - AVVERTENZE PER LA SICUREZZA
ATTENZIONE!
L’installazione, la regolazione e la manutenzione dell’apparecchio devono essere eseguite da personale
professionalmente qualificato, in conformità alle norme e disposizioni vigenti, poiché un’errata installa-
zione può causare danni a persone, animali e cose, nei confronti dei quali il costruttore non può essere
considerato responsabile.
PERICOLO !
Non tentare MAI di eseguire lavori di manutenzione o riparazioni della caldaia di propria iniziativa.
Qualsiasi intervento deve essere eseguito da personale professionalmente qualificato autorizzato da Unical;
si raccomanda la stipula di un contratto di manutenzione.
Una manutenzione carente o irregolare può compromettere la sicurezza operativa dell’apparecchio e pro-
vocare danni a persone, animali e cose per i quali il costruttore non può essere considerato responsabile.
Modifiche alle parti collegate all’apparecchio
Non effettuare modifiche ai seguenti elementi:
- alla caldaia
- alle linee di gas, aria, acqua e corrente elettrica
- al condotto fumi alla valvola di sicurezza e alla tubazione di scarico per l’acqua di riscaldamento
- agli elementi costruttivi che influiscono sulla sicurezza operativa dell’apparecchio
Odore di gas
Qualora venisse avvertito odore di gas attenersi alle seguenti indicazioni di sicurezza:
- non azionare interruttori elettrici
- non fumare
- non far uso del telefono
- chiudere il rubinetto d’intercettazione del gas
- aerare l’ambiente dove è avvenuta la fuga di gas
- informare la società di erogazione gas oppure una ditta specializzata nell’installazione e manutenzione di impianti
di riscaldamento.
Sostanze esplosive e facilmente infiammabili
Non utilizzare o depositare materiali esplosivi o facilmente infiammabili (ad es. benzina, vernici, carta) nel locale
dove è installato l’apparecchio.
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6 - ISTRUZIONI PER L’USO
6.1 - PANNELLO DI COMANDO
Funzioni degli interruttori:
O
I
Interruttore generale luminoso (verde)
tasto avvio ventilatore
tasto RESETcentralina
tasto estate / inverno
tasto riarmo termostato di sicurezza (posizionato
sul lato sx )
tasto MENÙ regolazione funzioni caldaia
tasto incremento valore funzioni
tasto decremento valore funzioni
tasto cambio precedenza acqua calda sanitaria
/riscaldamento
tacitazione allarme sonoro massima temperatu-
ra caldaia
Funzioni delle spie:
spia luminosa attivazione pompa pannelli solari
spia luminosa attivazione pompa carico
bollitore/accumulo
spia luminosa attivazione pompa riscaldamento
spia libera
spia luminosa attivazione ventilatore
spia luminosa attivazione caldaia ausiliaria
gasolio/gas
5
FUNZIONI DEGLI INTERRUTTORI / TASTI DI
COMANDO:
Con l’interruttore
O
I
si pone sotto tensione il pannello e
tutti gli utilizzi ad esso collegati.
Tenendo premuto il tasto
per alcuni secondi è possibile
selezionare le seguenti opzioni di funzionamento:
- LEGN COMB
- AUTO COMB
- BRUC COMB
- - - - - Stand-by (tutto spento)
LEGN COMB
In questa modalità è in funzionamento la caldaia a legna.
Terminato il funzionamento della caldaia, NON viene attivata la
caldaia di soccorso.
AUTO COMB
In questa modalità è in funzione la caldaia a legna e sul display
lampeggia la scritta Leg Auto; la caldaia stà funzionando a legna.
Terminata la carica, in caso di richiesta, si attiva automatica-
mente la caldaia di soccorso.
BRUC COMB
In questa modalità è in funzione la caldaia di soccorso
Dopo aver selezionato la modalità LEGN COMB o AUTO COMB,
premendo per un secondo
si pone sotto tensione il ven-
tilatore. Questo rimarrà attivo fino a che nel magazzino della
caldaia sarà presente della legna. Questo ciclo è temporizzato,
quindi quando è attivato con questo tasto la scheda controlla
la capacità della caldaia di produrre calore; quando questa si
esaurisce la caldaia torna in stato di Stand-by dopo un tempo
prefissato in cui non si ha più calore disponibile, lo stato di fine
carica è determinato dal valore della temperatura dei fumi
Con il tasto
si cambia l’impostazione ESTATE / INVER-
NO; in funzione ESTATE viene disabilitato il funzionamento della
pompa impianto di riscaldamento.
Con il tasto
si cambia la precedenza tra acqua sanitaria
e riscaldamento.
Questo tasto è attivo se è presente un boiler con serpentino.
Esso ferma il riscaldamnento a favore della produzione di acqua
calda sanitaria e viceversa.
Comunque il ciclo di produzione acqua boiler o caricamento
accumulo si attiverà automaticamente per raggiunta tempera-
tura minima boiler o accumulo e si disattiverà quando il boiler o
accumulo avrà raggiunto la temperatura desiderata.
In gestione del riscaldamento ambiente secondo il comando del
cronotermostato (o del termostato ambiente), su contatto chiuso
e temperatura caldaia sufficiente, la scheda attiva la pompa
impianto di riscaldamento.
La disposizione verrà visualizzata sul display secondo le se-
guenti fasi:
- Impostazione “ACQUA”, la caldaia attiva automaticamente
la precedenza di acqua sanitaria al raggiungimento della
minima temperatura del boiler.
- Impostazione “OFF” quando la caldaia non ha richiesta né
di sanitario né di riscaldamento.
- Impostazione “RISC.” quando la caldaia è in richiesta di ri-
scaldamento tramite il contatto dell’ingresso cronotermostato
(o del termostato ambiente).
- Impostazione “MANT” quando è attivata una richiesta di
sanitario o riscaldamento, e il parametro “P 0” è soddisfatto.
Con il tasto
in caso di allarme per sovratemperatura, si
ottiene la tacitazione dell’allarme sonoro.
In caso di allarme tutte le pompe configurate, secondo l’ambito
operativo programmato, vengono attivate per smaltire il calore
in eccesso (FUNZIONE ANTI INERZIA) ed il ventilatore viene
fermato.
Il segnale di allarme sonoro si attiva automaticamente qualora la
temperatura di mandata della caldaia superasse il valore di “P 2”.
In contemporanea viene attivato sul display il led della funzione
POMPA BOLLITORE ed il led della funzione POMPA IMPIANTO.
Con il tasto si resetta la centralina “autodiagnosi”.
Questa operazione non influisce sui valori dei parametri
impostati, che non vengono modificati.
6
IMPORTANTE !
Prima di dare tensione al pannello strumenti, veri-
ficare che l’interruttore generale sia in posizione
O e che il termostato di sicurezza sia “armato”.
Avviamento della caldaia
Per mezzo di questo interruttore è possibile dare e togliere
tensione alla caldaia.
- Con l’interruttore nella posizione 0 , la caldaia non è
alimentata elettricamente (spia verde spenta).
- Con l’interruttore nella posizione , la caldaia è ali-
mentata elettricamente (spia verde illuminata) ed è
predisposta per il funzionamento.
La pompa di ricircolo funziona.
Nella prima schermata del display compariranno le
temperature rilevate della mandata di caldaia, del
ritorno di caldaia e dei fumi.
Avviamento del ventilatore aspirazione fumi
All’accensione del pannello per mezzo dell’interruttore
il ventilatore sarà posto automaticamente sotto
tensione.
La spia
accesa di colore azzurro indica la dispo-
nibilità di alimentare una eventuale caldaia di soccorso
tramite l’uscita 11-12 della morsettiera J1 sulla scheda.
La spia
di colore rosso accesa indica il funziona-
mento del ventilatore della caldaia a legna.
Per interrompere la fase di combustione e disattivare il
ventilatore, premere per un secondo i tasto
;
Verifica funzionamento microinterruttore
apertura porta
Per verificare il corretto cablaggio e funzionamento del
microinterruttore apertura porta, aprire la porta superiore
di caricamento legna: la centralina inizierà ad emettere
dei brevi BEEP ad intervalli ravvicinati e sulla riga inferio-
re del display comparirà il messaggio PORTA CALDAIA
APERTA.
Per tacitare questo segnale, è sufficiente richiudere la
porta di caricamento legna.
Selezione modalità Estate / Inverno
Con il tasto è possibile selezionare la funzione
Estate / Inverno e sulla riga inferiore del display comparirà
alternativamente il messaggio ESTATE ACQUA LEGNA
COMB. oppure INV RISC. LEGN. COMB. se c’è richiesta
di acqua sanitaria oppure se il termostato ambiente è in
richiesta.
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Modalità di programmazione
(solo personale abilitato)
Per entrare nella programmazione dei parametri, tenere
premuto il tasto
per circa 8 secondi finché non
compare sul display il primo parametro modificabile (pa-
rametro 0) con il valore programmato di default.
Premere ora il tasto
, il valore inizierà a lampeggiare.
Per mezzo dei tasti
e variare il valore.
Confermare il valore desiderato premendo il tasto
.
Per uscire dal menù premere per 8 secondi il tasto
.
Per il campo di valori impostabili a seconda dell’impianto
installato, vedere il capitolo 4 del libretto istruzioni per
l’Installatore (Lista parametri / Valori impostabili) pag. 23.
Premendo ora i tasti
e , si possono visualizza-
re in sequenza i parametri successivi, impostare i valori
desiderati agendo come spiegato precedentemente e, a
fine programmazione, confermare tutto tenendo premuto
per 8 secondi il tasto
.
In questo modo tutte le variazioni saranno trasferite sulla
memoria non volatile della scheda di gestione.
Riarmo del termostato di sicurezza
Il termostato di sicurezza interviene quando la tempera-
tura in caldaia supera 100°C e blocca il funzionamento
del ventilatore. Le pompe abilitate secondo la tipologia
degli schemi, continueranno a funzionare.
IMPORTANTE: Il comando di riarmo del termostato
di sicurezza della caldaia FIREX, è situato sul lato
sinistro del pannello strumenti.
Il termostato riarma il funzionamento della caldaia a
legna.
Per accedervi nel caso di blocco della caldaia, svitare
il coperchio in plastica con l’ausilio di un cacciavite;
dopo aver effettuato il riarmo, riposizionare il coper-
chio in plastica.
Il termostato di sicurezza può intervenire in caso di ec-
cesso di temperatura in caldaia. Si può ovviare a questo,
in primo luogo, abbassando la temperatura di esercizio
della caldaia (vedi punto successivo).
Se il termostato ambiente non è in richiesta compare la
scritta INV. OFF LEGN. COMB. oppure se non c’è richiesta
sanitaria ESTATE OFF LEGN. COMB.
In funzione Estate, la pompa dell’impianto di riscaldamen-
to viene disabilitata.
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Regolazione temperatura impianto di
riscaldamento
La regolazione della temperatura dell’acqua dell’impian-
to sulla caldaia FIREX si ottiene variando il PARAMETRO
0.
Il parametro P0 è l’unico parametro che l’utente può
modificare; i rimanenti parametri possono essere variati
esclusivamente da un Centro di Assistenza Autorizzato.
Il campo di regolazione è compreso tra un valore minimo
di 70°C ed un valore massimo di 85°C.
Vedere punto precedente “Modalità di programmazio-
ne”.
Accensione della caldaia
La porta superiore è aperta per effettuare
la carica della legna ed il ventilatore fun-
ziona al massimo regime.
Procedere con l’accensione della legna
come descritto al cap. 6.3.
Con la porta inferiore della caldaia chiusa, la porta supe-
riore aperta e il ventilatore in funzione dopo aver acce-
so la legna, si chiude la porta superiore e il ventilatore si
spegne.
Per attivare il ciclo di combustione vero e proprio è suf-
ciente premere per un secondo il tasto
on/o: Il
ventilatore si accende e si porta alla velocità nominale
impostata nel parametro P13.
Sul display del quadro appare il messaggio “Legn comb”
lo stato di caldaia accesa o spenta, è stabilito dal valore
della temperatura dei fumi raggiunta in un determinato
periodo di tempo.
Nell’istante in cui viene premuto il tasto on/o si attiva un
timer, il cui tempo è impostato nel parametro P11, all’in-
terno di questo tempo la temperatura dei fumi deve rag-
giungere il valore impostato nel parametro P14 (minima
temperatura dei fumi per rilevazione accensione caldaia)
se questo accade il funzionamento della caldaia procede
regolarmente.
Se invece allo scadere del tempo impostato il valore della
temperatura dei fumi non ha raggiunto il valore impostato
in P14, il ventilatore della caldaia si spegne e termina il
ciclo di combustione.
Questo può dipendere dalla quantità di combustibile ca-
ricato o dalla regolazione dell’aria primaria e secondaria
della caldaia; controllare sempre in fase di accensione la
presenza della amma attraverso la spia amma situata
nella porta inferiore della caldaia.
Pressione impianto riscaldamento
Nel caso di impianto a vaso aperto, la pres-
sione non necessita di ripristino in quanto il
reintegro avviene in automatico attraverso il
livellostato posto nel vaso.
Nel caso di ripetuti interventi del dispositivo di sicurezza
della caldaia, non tentare di ripristinare il funzionamento
della caldaia di propria iniziativa ma rivolgersi ad un Centro
di Assistenza Autorizzato.
Il funzionamento delle pompe è legato alla temperatura
dell’acqua di caldaia e non segue il valore della tempera-
tura fumi, quindi può vericarsi il caso in cui la caldaia è in
stand-by e le pompe sono in funzione.
Quando la temperatura dell’acqua in caldaia scende sot-
to il valore impostato nel parametro P1 le pompe si arre-
stano.
9
6.2 - CONTROLLI PRIMA DELLA MESSA IN FUN-
ZIONE
Prima della messa in funzione dell’apparecchio è consi-
gliabile effettuare le seguenti verifiche:
- Verificare che le valvole di intercettazione per la ma-
nutenzione sulla mandata e sul ritorno dell’impianto
siano aperte.
- Verificare il collegamento delle valvole di sicurezza al
sistema fognario.
- Verificare che la caldaia sia alimentata elettricamente;
l’interruttore generale sul pannello comandi deve es-
sere acceso quando posizionato in .
- Controllare sul manometro di caldaia (vedi “pressione
impianto riscaldamento”) il valore della pressione
dell’acqua; per un funzionamento ottimale, la pressione
deve essere compresa fra 1 e 1,2 bar (con circolatore
fermo).
- Verificare che il ventilatore si metta sempre in moto alla
massima velocità all’apertura della porta di caricamen-
to.
- Verificare il corretto funzionamento del by-pass all’aper-
tura della porta, il corretto funzionamento e la tenuta “a
porta chiusa”.
L’apertura della porta di caricamento provoca l’automa-
tico avviamento del ventilatore. I fumi accumulati nel
magazzino vengono così aspirati e inviati direttamente
al camino.
Il by-pass in definitiva consente ai fumi di scaricare al
camino senza uscire in ambiente durante le operazioni
di accensione e di caricamento.
Messa fuori servizio completa
In caso di messa fuori servizio completa, verrà disattivata
completamente la produzione di acqua calda.
In caso di messa fuori servizio completa, togliere tensione
alla caldaia aprendo il contatto sull’interruttore bipolare
a monte della caldaia e mettendo l’interruttore generale
sul pannello comandi in posizione 0 : la spia sarà spenta.
Chiudere il rubinetto di intercettazione del gas (se pre-
sente la caldaia di soccorso con bruciatore funzionante
a gas) e dell’acqua fredda.
ATTENZIONE !
L’impianto di riscaldamento può essere efficacemente
protetto dal gelo utilizzando specifici prodotti antigelo
adatti ad impianti multimetallo.
Non utilizzare prodotti antigelo per
motori d’automobile perché possono
danneggiare le guarnizioni di tenuta
acqua.
10
6.3 - LA LEGNA
La legna è formata prevalentemente da cellulo-
sa e da lignite. Contiene anche altre sostanze
quali resina (abete - pino), tannino (quercia -
castagno) e naturalmente una grande quantità
d’acqua.
Legni di qualità ottima sono la quercia, il frassi-
no, il faggio, l’acero e gli alberi da frutto tranne
il ciliegio, di qualità discreta il castagno e la
betulla, di qualità sufficiente il tiglio, il pioppo e il salice. I
resinosi sono in genere dei combustibili mediocri.
La legna è quindi un combustibile estremamente eteroge-
neo per diversa essenza (faggio, quercia, frutto, resinoso),
per diversa umidità, per forma e per dimensioni.
Il funzionamento della caldaia sarà inevitabilmente influen-
zato da tutti questi fattori. In particolare dalle dimensioni,
dall’umidità e anche dal modo di effettuare la carica.
6.4 - UMIDITÀ DELLA LEGNA
Il potere calorifico dei differenti tipi di legna
dipende dalla sua umidità come indicato dalla
tabella. Potenza e autonomia della caldaia
diminuiranno all’aumentare dell’umidità. Nella
tabella è riportato il fattore di riduzione della
potenza in base all’umidità della legna impie-
gata. La potenza utile della caldaia FIREX è
calcolata con legna al 15% di umidità.
A titolo indicativo un legno con 2 anni di essi-
cazione al coperto ha un’umidità del 25% circa.
Esempio:
umidità della legna utilizzata = 25%
potenza utile = potenza utile nominale x 0,86
6.5 - DIMENSIONI
Le dimensioni unitamente all’umidità concor-
rono a determinare la potenza della caldaia.
Pezzi piccoli (di lunghezza comunque con-
forme alle note di seguito riportate) risultano
più facilmente infiammabili e quindi tendono
a far aumentare la potenza della caldaia e a
ridurre, quindi, l’autonomia. Cadono inoltre
con maggiore facilità, nel magazzino inferiore,
riducendo il rischio di formazione di “ponti”. Il
cosiddetto “ponte” è un vuoto nel magazzino
legna con formazioni di volti di legno non bruciato. In tal
caso il letto di braci non viene alimentato con continuità
e la fessura del bruciatore refrattario si scopre, si creano
così passaggi d’aria preferenziali con fiamma molto pic-
cola in eccesso d’aria.
La caldaia FIREX deve essere alimentata con tronchetti di
legna naturale della lunghezza indicata al paragrafo 6.6.
I tronchetti dovranno di massima avere sezione tondeg-
giante (ø circa 10 cm).
6.6 - AVVIAMENTO
Accertarsi di aver eseguito i controlli di cui
al punto 6.2.
Chiudere la porta inferiore e dare tensione
al pannello strumenti (per la modalità di
funzionamento vedere il punto 6.1).
Aprire la porta superiore di caricamento
ed appoggiare sulla pietra principale, sopra la fessura
centrale, un po’ di legna fine e secca, disposta incrociata.
Sulla legna mettere del materiale facilmente infiammabile,
evitando pezzi grandi e a forma di quadrotti.
Servendosi di fogli di carta sottile (giornali o simili) ac-
cendere la legna.
La prima accensione della caldaia nuova può risultare
difficoltosa a causa delle gettate refrattarie umide.
Consigliamo, quindi, di aprire decisamente l’aria primaria
e di ridurre l’aria secondaria.
Accostare la porta superiore ed attendere alcuni minuti
che il fuoco prenda e produca delle braci (5 minuti circa).
Dopo alcuni minuti, se guardando attraverso la spia della
porta inferiore si vedrà che l’inversione di fiamma sta
cominciando, aggiungere altra legna più grossa.
Chiudere la porta superiore.
Premere per 1 secondo il tasto
, e avrà inizio la fase
di combustione
Fattori di correzione per umidità della legna
% DI
UMIDITÀ
POTERE
CALORIFICO
kWh/kg
FATTORE DI
CORREZIONE
15
20
25
4,50
4,18
3,87
1
0,93
0,86
POTERE
CALORIFICO
MJ/kg
16,20
15,05
13,93
11
La legna dovrà essere della seguente lunghezza:
a) 50 cm (+ 1 cm, - 4 cm)
per il modello FIREX 34
b) 50 cm (+ 1 cm, - 4 cm)
per il modello FIREX 45
c) 70 cm (+ 1 cm, - 4 cm)
per il modello FIREX 55
tagliare
=
=
L
L
6.7 - REGOLAZIONE DELL’ARIA DI
COMBUSTIONE
REGOLAZIONE ARIA PRIMARIA E SECONDARIA
La caldaia FIREX è dotata di un ventilatore di aspirazio-
ne dell’aria di combustione, di un gruppo di regolazione
dell’aria di combustione (pos. 1) e di regolatori dell’aria
primaria (pos.P) e secondaria (pos. S).
Alla prima accensione è necessario regolare l’aria pri-
maria e secondaria tenendo presente che l’aria primaria
determina la potenza della caldaia e quindi la quantità di
legna che viene bruciata e l’aria secondaria completa la
combustione.
Di seguito riportiamo le regolazioni ottimali dell’aria prima-
ria e secondaria utilizzando legna di buona qualità (faggio)
ed a basso contenuto di acqua (umidità 15%).
Queste misure devono essere tassativamente rispet-
tate.
Poiché per una buona combustione è indispensabile che
ci sia una uniforme discesa della legna è necessario assi-
curare che la lunghezza dei pezzi introdotti, la loro forma
e il modo di caricamento non impediscano la discesa
regolare del combustibile.
I pezzi devono essere disposti longitudinalmente e oriz-
zontalmente. Nessun pezzo deve essere inclinato o posto
di traverso.
Constatata l’inversione della fiamma, si potrà procedere
alle cariche successive (si tenga presente che le indi-
cazioni della tabella di regolazione dell’aria primaria e
secondaria, sono solo indicative).
CARICHE SUCCESSIVE
Prima di effettuare una nuova carica di legna consumare
il più possibile la precedente.
La nuova carica potrà essere eseguita quando il letto
di braci nel magazzino si sarà ridotto a uno spessore di
circa 5 cm.
Aprire lentamente la porta superiore di caricamento e la
portina interna anti-fumo.
Utilizzare necessariamente tronchetti di lunghezza con-
forme ai valori indicati nel paragrafo precedente.
Disporre la nuova carica di legna nel modo precedente-
mente indicato.
CONSIGLI UTILI,
ERRORI DI CARICAMENTO
- Pezzi troppo lunghi non cadono regolarmente causando
dei “ponti”.
- Pezzi troppo corti causano passaggi d’aria non regolari
con calo di potenza e di rendimento.
- Nel caso la qualità della legna causi dei “ponti” può
anche essere indispensabile caricare longitudinalmente
pezzi divisi a metà in modo tale che la lunghezza totale
“L rispetti quanto indicato al paragrafo precedente.
Per evitare la formazione di “ponti” è sconsigliato appoggiare
i tronchetti alle pareti laterali del magazzino legna.
- Aprire la porta superiore sempre lentamente onde evitare
sbuffi e formazioni di fumo.
Durante il funzionamento è assolutamen-
te vietato aprire la porta inferiore.
aria primaria aria secondaria
pos. pos.
FIREX 34 3÷4 ~1
FIREX 45 4÷5 1÷2
FIREX 55 3÷4 1÷2
È comunque necessario, per una corretta regolazione
delle arie in base alla legna utilizzata ed alla sua effettiva
umidità, osservare la fiamma attraverso la spia di ispezio-
ne posta sulla porta inferiore. La fiamma dovrà riempire
per circa due terzi la camera inferiore e dovrà lambire la
culla inferiore tranquillamente, senza troppo trascinamento
di cenere, senza rumore.
La fiamma dovrà avere un colore arancio-rosa-bianco;
essere non troppo trasparente con il centro tendente
all’azzurro.
12
1
P
S
Per portare la fiamma nelle condizioni ottimali si dovrà,
quindi, regolare l’aria primaria ruotando la manopola
(pos. P), analogamente si opererà per l’aria secondaria
(pos. S).
Esempio n.1
Legna grossa umida di difficile combustione
S - Molto chiusa (cercare di ottenere la massima dimen-
sione della fiamma ma di colore non rossastro).
P - Discretamente aperta per ottenere una gasificazione
sufficiente.
Esempio n. 2
Legna molto infiammabile
S - Tutta aperta.
P - Discretamente chiusa per mantenere ridotta la gasifica-
zione ma sufficientemente aperta per evacuare la cenere
che può chiudere la testa di combustione.
SUGGERIMENTI GENERALI
- Migliori prestazioni si ottengono dopo due-tre giorni di
funzionamento. I refrattari infatti devono cuocersi ed il
catrame deve incrostare la parte superiore del magaz-
zino legna.
- La fiamma deve avere buone dimensioni e riempire
discretamente il focolare.
- La fiamma non deve essere troppo rossa (difetto aria
secondaria S).
- La fiamma non deve essere troppo blu (eccesso aria
secondaria S).
- La fiamma non deve essere troppo rumorosa (eccesso
aria primaria P).
- La fiamma non deve essere troppo piccola (difetto aria
primaria P).
- Se la cenere non scende bene (aumentare l’aria pri-
maria P).
- Se scende troppa cenere (diminuire l’aria primaria P).
- Se fa fumo al camino (aprire tutta l’aria secondaria S).
- Se continua a far fumo (dare il massimo di aria secon-
daria S strozzando anche la primaria P).
6.8 - CONTROLLI DA EFFETTUARE DOPO
IL PRIMO AVVIAMENTO
CONTROLLO TENUTE
Durante il primo avviamento verificare le tenute del circuito
fumi e del collegamento al camino. Nel caso si notassero
fughe di fumi avvisare l’installatore e/o il nostro Servizio
Assistenza. Nel caso si notassero aspirazioni di aria at-
traverso le guarnizioni della porta, serrare con maggior
forza la maniglia.
Controllare il regolare funzionamento del termostato di
esercizio Te (32) a piena potenza sino a provocare l’arresto
del ventilatore.
1 Gruppo regolazione aria
S Viti di regolazione aria secondaria
P Vite di regolazione aria primaria
DIFETTI REGOLAZIONE ARIA
1) Se l’aria primaria è eccessiva si avrà grande caduta di
cenere e di piccoli pezzi di carbone. La fiamma è troppo
veloce, secca, di colore freddo e fa rumore.
La caldaia consuma molta legna, l’isolamento della porta
sarà bianco.
2) Se l’aria primaria è troppo poca la fiamma sarà lenta,
esitante, influenzabile dai colpi di vento e dal tiraggio
del camino, molto piccola, non riuscirà a toccare la culla
inferiore con scarsa produzione di cenere, l’isolamento
della porta sarà di colore scuro.
3) Se l’aria secondaria è eccessiva la fiamma sarà piccola,
di colore tendente al blu e molto trasparente.
4) Se l’aria secondaria è troppo poca la fiamma sarà gran-
de, toccherà la culla inferiore, riempirà completamente la
camera inferiore e, soprattutto, sarà di colore rosso e per
nulla trasparente.
Controllare che non ci siano perdite dalle connessioni
idrauliche.
Dopo il primo avviamento, a caldaia spenta, aprire la porta
inferiore ed ispezionare le pareti interne e il rivestimento
della porta che dovranno risultare di un colore chiaro,
indice di una corretta regolazione dell’aria.
In caso contrario, se le pareti risultassero annerite, si-
gnificherà un difetto di regolazione dell’aria secondaria
(par. 6.7).
13
6.9 - AVVERTENZE
COME EVITARE LA CORROSIONE NEL
MAGAZZINO LEGNA
L’utilizzo di legna con umidità elevata (superiore al 25%
circa) e/o cariche non proporzionate alla richiesta dell’im-
pianto (lunghe fermate con il magazzino carico) provocano
una considerevole formazione di condensa nella parete
interna del magazzino stesso.
Controllare, una volta alla settimana, le pareti in acciaio
del magazzino superiore.
Esse dovranno risultare ricoperte da un leggero strato di
catrame secco, di colore opaco, con bolle che tendono
a rompersi e staccarsi. Diversamente il catrame risulta
lucido, colante e se rimosso con l’attizzatoio compare
del liquido: è quindi indispensabile utilizzare legna meno
umida e/o ridurre la quantità di legna della carica.
Se nonostante questi interventi il catrame non si secca,
è obbligatorio segnalare l’anomalia al centro Assistenza
Autorizzato.
La condensa all’interno del magazzino legna provoca la
corrosione delle lamiere.
Corrosione che non è coperta da garanzia in quanto
dovuta ad anomalo impiego della caldaia (legna umida,
cariche eccessive, ecc.).
LA CORROSIONE DEL CIRCUITO FUMI
I fumi sono ricchi di vapor d’acqua, per effetto della com-
bustione e l’impiego di combustibile comunque impregnato
di acqua.
Nei fumi, se vengono in contatto con superfici relativamente
fredde (aventi temperatura minima di circa 60-70 °C), si
condensa il vapore acqueo che combinandosi con altri
prodotti della combustione dà origine a fenomeni di cor-
rosione delle parti metalliche.
Controllare tutti i giorni se ci sono segni di condensazione
dei fumi (liquido nerastro sul pavimento, dietro alla calda-
ia). In questo caso si dovrà utilizzare legna meno umida;
controllare il funzionamento della pompa di ricircolo, la
temperatura dei fumi in regime ridotto e aumentare la
temperatura di esercizio. Per controllare la temperatura
negli ambienti è quindi necessario installare una valvola
miscelatrice. La corrosione per condensazione dei fumi
non è coperta da garanzia in quanto dovuta all’umidità
della legna e alla conduzione della caldaia.
AVVERTENZE DURANTE L’USO
Dopo ogni regolazione dell’aria, attendere 5-10 minuti
prima di procedere a successiva regolazione. Stabilita
la regolazione ritenuta ottimale, controllare a fine giornata
le superfici del focolare e l’isolamento della porta che
dovranno risultare bianchi.
Nella cenere depositata nella culla non dovranno esserci
che poche braci incombuste. Se l’aria primaria è in ec-
cesso, nella cenere si troveranno braci e piccoli pezzi di
carbone, la fiamma risulterà veloce, secca, di colore freddo
e più rumorosa, la potenza sarà eccessiva (par. 6.7).
Se l’aria primaria è in difetto la fiamma risulterà lenta,
piccola, non lambirà la culla inferiore e trascinerà poca
cenere, la potenza sarà insufficiente.
Se la fiamma risulta arancio scuro, l’aria secondaria è insuf-
ficiente e le superfici del focolare risulteranno non bianche;
se risulterà piccola e blu l’aria secondaria è troppa.
Aprire sempre lentamente la porta superiore di caricamento
e la portina antifumo interna.
Se nonostante questa avvertenza si verificano degli sbuffi
si dovrà utilizzare legna di grossa pezzatura, un po’ più
umida, verificare che la caldaia non sosti a lungo (ridurre
l’aria primaria - par. 6.7) e controllare che l’eventuale
rottura delle griglie o che la presenza di corpi estranei
(chiodi, pezzi metallici) non abbiano ostruito il foro del
bruciatore refrattario.
6.10 - FUNZIONAMENTO ESTIVO
Il funzionamento estivo per la sola produzione dell’acqua
sanitaria è poco consigliabile a meno di condurre la caldaia
rispettando scrupolosamente le seguenti norme:
1) Usare legna molto secca.
2) Caricare la caldaia con poca legna, effettuando cariche
di piccola entità, 1 o 2 al giorno secondo la necessità.
Importante.
È assolutamente errato caricare completamente la caldaia
e ottenere così autonomie molto lunghe (per esempio 24
ore). Così facendo la caldaia (a ventilatore fermo) produr-
rà molta condensa acida con corrosione del magazzino
legna.
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6.11 - MANUTENZIONE
Pericolo !
Prima di eseguire qualsiasi intervento
sulla caldaia, assicurarsi che la stessa
ed i suoi componenti si siano raffreddati.
Avvertenze
Non scaricare mai acqua dall’impianto anche solo par-
zialmente se non per ragioni assolutamente inderogabili.
Verificare periodicamente il buon funzionamento e l’inte-
grità del condotto e/o dispositivo scarico fumi.
Non effettuare pulizie della caldaia e/o delle sue parti con
sostanze facilmente infiammabili (es. benzina, alcool, etc.).
Non lasciare contenitori di sostanze infiammabili nel locale
dove è installata la caldaia.
Non effettuare la pulizia della centrale termica con la
caldaia in funzione.
IMPORTANTE
Per la pulizia usare scovoli ed aspiratori; se vengono usati
stracci assicurarsi che vengano recuperati
tutti.
Tenere unte viti e dadi e proteggerli con
grasso.
PULIZIA E MANUTENZIONE ORDINARIA CALDAIA
A LEGNA
Tutti i giorni
- Togliere le ceneri dalla culla inferiore
- Rimuovere, con l’aiuto dell’attrezzo in dotazione alla
caldaia, il letto di braci in modo da far scendere attra-
verso le fessure della griglia le ceneri accumulate nel
magazzino legna. Questa operazione eviterà l’otturarsi
della fessura ed il conseguente cattivo funzionamento
della caldaia, l’operazione è da effettuarsi quando la
fiamma diminuisce molto, prima del caricamento.
Tutte le settimane
- Rimuovere accuratamente da ogni punto qualsiasi resi-
duo di combustione accumulato nel magazzino legna.
- Pulire con lo scovolo in dotazione i passaggi triangolari
del focolare.
- Togliere le ceneri contenute nella camera fumo attra-
verso le portine laterali utilizzando il raschietto.
- Assicurarsi che le fessure di griglia non siano otturate:
se lo sono liberare i passaggi con l’aiuto dell’attizzatoio.
- Se persiste un funzionamento anomalo anche dopo
la pulizia come descritto sopra, la causa può essere
dovuta ad una cattiva distribuzione dell’aria secondaria.
In questo caso:
1) verificare la taratura delle aperture di adduzione
dell’aria secondo le indicazioni suggerite al paragrafo
“Regolazione dell’aria di combustione”.
2) verificare che i due fori di adduzione dell’aria secondaria
che sboccano nella sede di griglia non siano otturati:
in questo caso passare con uno scovolo soffice in
ciascun condotto.
Ogni mese
Controllare il funzionamento del by-pass.
Il by-pass permette, all’apertura della porta di caricamento,
la messa in funzione automatica del ventilatore, l’aspira-
zione dei fumi accumulati nel magazzino legna ed il loro
invio al camino.
Il by-pass in definitiva consente ai fumi di scaricare al
camino senza fuoriuscire dalla porta superiore durante
le operazioni di accensione e di caricamento.
MANUTENZIONE STRAORDINARIA CALDAIA
A LEGNA
Al termine di ogni stagione di riscaldamento effettuare
una pulizia generale della caldaia avendo cura di togliere
tutta la cenere dal magazzino legna.
Durante la stagione estiva tenere chiuse le porte della
caldaia.
Pulizia ventilatore
ATTENZIONE:
Questa operazione è di esclusiva com-
petenza di personale abilitato in quanto
una errata manutenzione può compro-
metterne il funzionamento.
15
6.12 - ELIMINAZIONE DELLE ANOMALIE
Segnalazione di allarme sonde:
In caso di guasto o scollegamento di una o più sonde
di temperatura, la centralina segnala la loro mancanza
indicando con un breve beep del cicalino il numero della
sonda mancante. Per eliminare il problema, controllare il
collegamento della sonda e/o sostituirla.
Segnalazione di allarme massima temperatura caldaia:
Nel caso in cui la caldaia raggiungesse la massima tem-
peratura operativa, si attiva automaticamente l’allarme
sonoro ed il display lampeggia per indicare lo stato di sicu-
rezza; contestualmente la centralina attiva tutte le pompe
che sono abilitate, secondo il tipo di impianto gestito, in
maniera da smaltire il calore in eccesso. Per tacitare l’al-
larme si può premere il tasto di tacitazione Buzzer
.
Segnalazione di allarme porta aperta caldaia:
All’apertura della porta di caricamanto legna, il by- pass
collegato meccanicamente si apre per permettere l’a-
spirazione diretta dei fumi da parte del ventilatore che
funzionerà al massimo regime in modo da aspirare i fumi
attraverso il by-pass.
Dopo la chiusura della porta l’impianto continua a lavorare
in modo automatico seguendo la logica del pannello
strumenti.
Al sistema di apertura del by-pass è collegato un microin-
terruttore che si attiva con la porta aperta; la centralina
inizierà ad emettere una serie di brevi beep ad intervalli
regolari e sulla parte inferiore del display apparirà il mes-
saggio “PORTA CALDAIA APERTA”.
Il ventilatore funzionerà al massimo regime in modo da
aspirare i fumi attraverso il by-pass.
Dopo la chiusura della porta l’impianto continua a lavo-
rare in modo automatico seguendo la logica del pannello
strumenti.
Per tacitare il segnale è sufficiente richiudere la porta.
Si ricorda che il mantenimento della porta aperta per lun-
ghi periodi “durante le ricariche”, potrebbe causare una
deformazione della ventola aspirazione fumi.
Misura anomala temperatura sonda:
Nel caso che una o più sonde fornissero delle misure
anomale di temperatura, provare a sostituirla/e; si consiglia
anche di controllare che nessuna tensione arriviall’ingres-
so di un eventuale cronotermostato.
In caso di letture anomale provare a scollegare i fili all’in-
gresso dell’eventuale cronotermostato.
Intervento sicurezze:
In corrispondenza della temperatura di consegna dell’ac-
qua di caldaia (PARAMETRO 0) il ventilatore della caldaia
si arresta.
Se questa temperatura viene superata e si raggiunge la
temperatura impostata nel PARAMETRO 2 viene azionato
un segnale acustico di allarme e tutte le pompe vengono
abilitate al funzionamento.
Un abbassamento della temperatura dell’acqua dell’im-
pianto comporta un ripristino automatico del funzionamen-
to della caldaia; se invece la temperatura aumenta oltre
il valore di taratura del termostato di sicurezza (100°C),
le condizioni di funzionamento normali devono essere
ripristinate manualmente riarmando il termostato di sicu-
rezza stesso: il tasto si trova nella parte laterale Sx del
pannello strumenti.
Mancanza di corrente:
La sicurezza è garantita dalla valvola di scarico termico
(il cui montaggio è obbligatorio per tutti gli apparecchi
funzionanti a combustibile solido) che smaltisce l’inerzia
in eccesso.
Unical declina ogni responsabilità per le possibili inesattezze se dovute ad errori di trascrizione o di stampa.
Si riserva altresì il diritto di apportare ai propri prodotti quelle modifiche che riterrà necessarie o utili, senza pregiudicarne le caratteristiche essenziali.
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Unical FIREX Manuale utente

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