Xerox DocuColor 7002/8002 Guida utente

Tipo
Guida utente
Fiery
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Print Server
Stampa di dati variabili
© 2009 Electronics for Imaging, Inc. Per questo prodotto, il trattamento delle informazioni
contenute nella presente pubblicazione è regolato da quanto previsto in Avvisi legali.
45077500
02 marzo 2009
INDICE 3
INDICE
INTRODUZIONE 5
Terminologia e convenzioni 5
Informazioni su questo manuale 6
INFORMAZIONI GENERALI 7
Informazioni generali sulla stampa di dati variabili 7
Componenti dei lavori con dati variabili 8
Stampa di dati variabili con il server di stampa 10
Linguaggi di stampa di dati variabili compatibili 10
Funzioni principali del server di stampa per la stampa di dati variabili 11
STAMPA DI DOCUMENTI CON DATI VARIABILI 13
Stampa di documenti con dati variabili con FreeForm 13
Come funziona FreeForm 13
Creazione del documento master 14
Creazione del documento con elementi variabili 15
Combinazione del master FreeForm con il documento con dati variabili 16
Suggerimenti 17
Anteprima dei documenti master nel driver di stampa per Windows 22
Stampa di documenti con dati variabili con FreeForm 2 22
Imposizione di lavori con dati variabili 24
Imposizione di lavori FreeForm con Impose 24
Imposizione di lavori FreeForm 2 con Impose 25
Imposizione di lavori con linguaggi VDP di altri produttori con Impose 25
INDICE ANALITICO 27
INDICE
INTRODUZIONE 5
INTRODUZIONE
Questo manuale contiene informazioni sulle funzioni di stampa dei dati variabili (VDP)
supportate da server di stampa, tra cui:
Linguaggi di stampa di dati variabili compatibili, quali FreeForm e FreeForm 2
Imposizione di lavori con linguaggi VDP di altri produttori con Impose
NOTA: Per informazioni relative alle funzioni e ai formati di dati variabili supportati, vedere il
manuale Stampa.
Terminologia e convenzioni
In questo manuale vengono utilizzate la terminologia e le convenzioni seguenti.
Termine o convenzione Si riferisce a
Fotocopiatrice Fotocopiatrice o stampante
Titoli in corsivo Altri manuali della documentazione
Argomenti per i quali la Guida del software fornisce delle
informazioni aggiuntive
Suggerimenti e informazioni
Informazione importante
Informazione importante relativa ad azioni che potrebbero causare
danni fisici all’utente o a terzi
INTRODUZIONE 6
Informazioni su questo manuale
Il manuale comprende i seguenti argomenti:
Informazioni di base sulla stampa dei dati variabili
Funzioni di server di stampa supportate e linguaggi di stampa dei dati variabili compatibili
Istruzioni per la stampa di documenti con dati variabili usando FreeForm e FreeForm 2
Istruzioni per la stampa e l’inoltro dei lavori in altri formati VDP, quali PPML, VIPP e
Creo VPS
NOTA: Per informazioni dettagliate sui lavori di stampa dei dati variabili con applicazioni di
altri produttori, vedere la documentazione fornita con la relativa applicazione.
Per esempi di scenari dei flussi di lavoro più comuni di stampa dei dati variabili, vedere il
manuale Esempi di flusso di lavoro.
INFORMAZIONI GENERALI 7
INFORMAZIONI GENERALI
Questo capitolo descrive la tecnologia di stampa dei dati variabili e i componenti supportati
dal server di stampa che consentono di creare lavori con dati variabili.
NOTA: Per informazioni relative alle funzioni e ai formati di dati variabili supportati, vedere il
manuale Stampa.
Per la descrizione di scenari e flussi di lavoro specifici di stampa dei dati variabili, vedere il
manuale Esempi di flusso di lavoro
.
Informazioni generali sulla stampa di dati variabili
In genere, la stampa di dati variabili viene utilizzata per la diffusione di materiale commerciale
personalizzato con il sistema “direct mail” o con altri tipi di “mailing” mirati. Questo tipo di
stampa richiede la combinazione di un gruppo di elementi master, che sono comuni ad una
serie di copie di un documento (dati riutilizzabili) con un gruppo di elementi variabili che
cambiano da una copia all’altra. Quando si usa la stampa di dati variabili, è possibile creare
comunicazioni personalizzate con elementi in grado di catturare efficacemente l’attenzione del
lettore.
Un esempio potrebbe essere una brochure personalizzata in cui ci si rivolge in modo diretto al
singolo cliente per nome e che può contenere altri dati personali ottenuti da un database
utilizzato per il marketing. La struttura di base fissa, le illustrazioni e i blocchi di testo che
rimangono invariati in tutte le copie della brochure costituiscono gli elementi master; il nome
del cliente ed altri dati specifici relativi al cliente costituiscono invece gli elementi variabili.
La stampa di dati variabili può essere utilizzata nella sua forma più semplice per simulare una
funzione di stampa unione di base. Tuttavia, è anche possibile assemblare dinamicamente
immagini, grafici, testo e altri oggetti per creare documenti personalizzati di grande impatto.
La stampa di dati variabili sfrutta la tecnologia di stampa digitale in grado di personalizzare la
comunicazione collegando database di contenuto ad un’unità di stampa, ad esempio la
fotocopiatrice. La comunicazione personalizzata prevede la creazione di regole che definiscono
la scelta del contenuto da prelevare dal database e la posizione di tale contenuto nel
documento.
Le due tecnologie per la stampa di dati variabili descritte di seguito definiscono il modo in cui
i dati riutilizzabili vengono specificati mediante un linguaggio di stampa dei dati variabili.
La
tecnologia basata sulle pagine descrive i dati statici e riutilizzabili (l’elemento master) in
termini di pagine intere. Ciascun elemento della pagina viene chiamato pagina master. I
linguaggi basati sulle pagine sono più adatti per layout semplici e prevedibili. FreeForm è un
linguaggio basato sulla pagina. Per ulteriori informazioni su FreeForm, vedere “Stampa di
documenti con dati variabili a pagina 13.
INFORMAZIONI GENERALI 8
La tecnologia basata sugli elementi descrive i dati statici e riutilizzabili in termini di elementi
od oggetti. La tecnologia basata sugli elementi consente di usare più oggetti separati
all’interno di una pagina come singoli elementi statici o elementi variabili.
I lavori con dati variabili basati su elementi usano oggetti riutilizzabili per gli elementi
variabili nel lavoro, come le immagini. Dal momento che vengono usati frequentemente,
questi elementi restano memorizzati in gruppo nella cache del server di stampa.
Componenti dei lavori con dati variabili
Un tipico lavoro di stampa di dati variabili include i seguenti componenti principali:
Contenuto
Il contenuto include il testo, le immagini o le fotografie posizionate nelle diverse aree del
documento. È possibile creare contenuto statico o variabile mediante diverse applicazioni,
quali Adobe Photoshop o Microsoft Word.
Database
Il database è una tabella contenente tutti gli elementi modificabili e variabili di un
documento stampato, come il testo, la grafica e le fotografie. È possibile usare un database
creato con le applicazioni più comuni, quali Microsoft Excel o FileMaker Pro.
I dati devono essere organizzati in record e campi (categorie) per ciascun record. Ad
esempio, in un database con un elenco di persone, ad ogni record deve corrispondere una
persona e i dati relativi a quella persona, quali il nome, l’indirizzo e il numero di telefono
devono corrispondere a un campo.
•Regole
Le regole, create in un’applicazione per la stampa di dati variabili, servono per specificare
quale contenuto variabile utilizzare e dove posizionarlo all’interno del documento. In base
a queste regole predefinite, inviate sotto forma di istruzioni di tipo “if” e “then”,
l’applicazione per la stampa di dati variabili preleva elementi specifici dai database per
creare pagine e documenti personalizzati che contengono diversi elementi di testo e
immagini destinati ad un target particolare. Ad esempio, è possibile impostare una regola
che definisce la stampa di contenuto specifico per una particolare fascia di età.
•Layout
Il layout consente di definire il design o l’impaginazione del documento in qualsiasi
applicazione di editoria elettronica o di elaborazione testi. Il layout serve per definire lo
spazio da riservare per il testo e le immagini variabili.
Applicazioni per la stampa dei dati variabili
Le applicazioni per la stampa dei dati variabili combinano gli elementi master e i dati
variabili e preparano il documento per la stampa. Con FreeForm, non è necessario usare
un’applicazione per la stampa di dati variabili dedicata.
INFORMAZIONI GENERALI 9
•Unità di stampa
L’unità di stampa rappresenta l’unità di destinazione che converte i file digitali in
documenti stampati. Tale unità può essere una qualsiasi stampante, fotocopiatrice o
macchina da stampa digitale in grado di supportare la stampa di dati variabili.
La seguente illustrazione mostra i componenti necessari per la stampa di dati variabili.
1Layout
2 Database
3Regole
4 Contenuto
5 Applicazione per i dati
variabili
6 Unità di stampa
1
2
3
4
5
6
INFORMAZIONI GENERALI 10
Stampa di dati variabili con il server di stampa
Il server di stampa combina i linguaggi, le applicazioni per la stampa di dati variabili di altri
produttori e le funzioni principali del server di stampa da integrare in molti flussi di lavoro
esistenti. Per ulteriori informazioni sui flussi di lavoro per la stampa di dati variabili, vedere il
manuale Esempi di flusso di lavoro.
Linguaggi di stampa di dati variabili compatibili
Il server di stampa è compatibile con i seguenti linguaggi di dati variabili:
FreeForm e FreeForm 2
FreeForm e FreeForm 2 vengono utilizzati con le soluzioni per la stampa di dati variabili.
Con la tecnologia FreeForm, i dati riutilizzabili vengono elaborati (RIP) solo una volta,
consentendo alla fotocopiatrice di stampare più velocemente.
FreeForm supporta la creazione di elementi master e dati variabili da qualsiasi applicazione
o piattaforma. All’interno dell’applicazione, viene assegnato alla pagina master un numero
da 1 a 100. Le opzioni FreeForm si trovano nel driver e nelle applicazioni per la gestione
dei lavori. Per ulteriori informazioni su FreeForm, vedere “Stampa di documenti con dati
variabili” a pagina 13.
FreeForm 2 espande la tecnologia FreeForm consentendo di definire le condizioni e le
regole relative alle pagine per la stampa di un lavoro contenente più pagine master.
Consente inoltre di definire i limiti di ciascun record nel flusso di dati, ovvero di definire
l’inizio e la fine di ciascun record. A differenza di FreeForm, FreeForm 2 necessita di
un’applicazione per la stampa dei dati variabili (ad esempio, PrintShop Mail) che supporta
in modo specifico FreeForm 2. Per ulteriori informazioni su FreeForm 2, vedere “Stampa
di documenti con dati variabili a pagina 13.
PPML (Personalized Print Mark-up Language) versione 2.2
PPML, un linguaggio basato su XML sviluppato da PODi, viene considerato uno standard
industriale. PPML consente alla fotocopiatrice di conservare in memoria gli elementi di
testo e grafica per riutilizzarli quando necessario, velocizzando in questo modo la stampa di
dati variabili.
Il server di stampa accetta i lavori PPML con compressione zip o senza. Per stampare
documenti nel formato PPML, usare un software applicativo di terzi che sia compatibile
con il formato PPML, come l’applicazione Pageflex Persona. Inviare il lavoro PPML al
server di stampa o trasferire il file PPML con Command WorkStation
o Hot Folders.
NOTA: I file PPML versione 2.2 creati usando il comando IMPOSITION o
PRINT_LAYOUT nell’applicazione PPML non sono supportati sul server di stampa. Queste
opzioni possono essere specificate da Command WorkStation usando Impose.
INFORMAZIONI GENERALI 11
Creo Variable Print Specification (VPS)
Creo VPS è un’estensione del linguaggio PostScript sviluppato da Creo. Un file Creo VPS
consiste di una sezione Header e una sezione Booklet. La sezione Header contiene gli
oggetti globali per l’intero lavoro. La sezione Booklet contiene una copia del documento
personalizzato. Gli elementi della pagina sono oggetti riutilizzabili, come definito nel
formato Creo VPS. Tutti gli elementi della pagina devono essere inclusi all’interno del file
Creo VPS.
Per stampare, è necessario disporre di un’applicazione in grado di generare il flusso di dati
Creo VPS, come Atlas PrintShop Mail o Creo Darwin Desktop. È possibile trasferire il file
Creo VPS con Command WorkStation o Hot Folders.
Xerox Variable Data Intelligent PostScript Printware (VIPP)
VIPP è un linguaggio di descrizione della pagina proprietario sviluppato da Xerox.
Per stampare documenti nel formato Xerox VIPP, usare un software applicativo di terzi
che sia compatibile con il formato Xerox VIPP. Inviare il lavoro Xerox VIPP oppure
trasferire il file Xerox VIPP tramite Command WorkStation o Hot Folders.
Funzioni principali del server di stampa per la stampa di dati variabili
Integrando il supporto per i dati variabili nelle funzioni principali del server di stampa, come
Impose e Supporti misti, è possibile creare layout personalizzati e applicare le diverse opzioni
per la definizione dei supporti e la finitura ai lavori con dati variabili. È inoltre possibile
gestire gli oggetti riutilizzabili di un lavoro con dati variabili mediante Resource Manager.
Impose per l’imposizione di lavori con dati variabili
Il server di stampa è in grado di eseguire l’imposizione di lavori con dati variabili usando
Impose che supporta i seguenti linguaggi per la stampa di dati variabili:
Lavori con dati variabili FreeForm e FreeForm 2
•PPML
•Creo VPS
•Xerox VIPP
Per informazioni sull’imposizione di un lavoro con dati variabili, vedere “Imposizione di lavori
FreeForm con Impose” a pagina 24.
Per ulteriori informazioni sui layout di imposizione, vedere la Guida di Command
WorkStation.
INFORMAZIONI GENERALI 12
Hot Folders per l’imposizione di lavori con dati variabili
È possibile eseguire l’imposizione di un lavoro con dati variabili utilizzando Hot Folders
quando il lavoro viene inviato al server di stampa. È necessario configurare un modello
appropriato di imposizione per la stampa di dati variabili per la cartella automatica specifica
all’interno dell’applicazione Hot Folders.
Per informazioni sull’imposizione di un lavoro con dati variabili con Hot Folders, vedere la
Guida di Hot Folders. Per informazioni sulle opzioni di imposizione per la stampa di dati
variabili, vedere la Guida di Command WorkStation.
Supporti misti per la stampa di dati variabili
È possibile applicare le impostazioni di Supporti misti a tutti i lavori di stampa con dati
variabili, inclusi i lavori impostati. Quando si usa la funzione Supporti misti, il server di
stampa considera ciascun record di dati variabili come un lavoro separato. Per un lavoro con
dati variabili non impostato, le impostazioni di Supporti misti vengono applicate a tutti i
record del lavoro con dati variabili. Per un lavoro con dati variabili impostato, le impostazioni
di Supporti misti vengono applicate ai diversi set del lavoro con dati variabili.
Per informazioni sull’impostazione della funzione Supporti misti per un lavoro, vedere il
manuale Programmi di utilità.
Resource Manager
Gli oggetti riutilizzabili sono immagini che è necessario trasferire sul server di stampa per i
lavori che contengono elementi variabili. Questi oggetti riutilizzabili sono conservati come un
unico gruppo nella cache del server di stampa.
Resource Manager consente di gestire lo spazio sul disco del server di stampa in quanto
consente di visualizzare l’elenco degli oggetti riutilizzabili e di cancellarli o conservarli per
utilizzarli nei futuri lavori con dati variabili. Resource Manager è compatibile con i seguenti
linguaggi di stampa dei dati variabili:
FreeForm
•PPML
•Creo VPS
•Xerox VIPP
Per ulteriori informazioni sull’uso di Resource Manager, vedere la Guida di Resource
Manager.
STAMPA DI DOCUMENTI CON DATI VARIABILI 13
STAMPA DI DOCUMENTI CON DATI VARIABILI
Con la tecnologia FreeForm, è possibile usare le opzioni di stampa per definire i documenti
master ed assegnarli ai lavori con dati variabili inviati sul server di stampa.
Questo capitolo spiega come effettuare le seguenti operazioni:
Stampare documenti con FreeForm
Creare un documento con elementi master e dati variabili
Stampare i documenti con FreeForm 2 utilizzando l’applicazione per la stampa di dati
variabili di un altro produttore
Stampare altri formati di dati variabili
Eseguire l’imposizione di un lavoro con dati variabili
NOTA: Per informazioni relative ai formati di dati variabili supportati e alle funzioni, vedere il
manuale Stampa.
Stampa di documenti con dati variabili con FreeForm
È possibile usare FreeForm per stampare documenti con dati variabili. Questa sezione fornisce
informazioni generali su FreeForm e spiega come creare e combinare gli elementi master e
quelli variabili. Alla fine della sezione vengono riportati alcuni suggerimenti ed istruzioni.
Come funziona FreeForm
Con FreeForm, i dati master relativi al lavoro possono essere inviati al server di stampa e
rasterizzati separatamente dai dati variabili. Gli elementi master vengono memorizzati sul
server di stampa in forma rasterizzata come master FreeForm e possono essere utilizzati ogni
volta che lo si desidera con più set di dati variabili. Poiché il lavoro master FreeForm viene
pre-elaborato (RIP) e memorizzato sul server di stampa, il tempo di elaborazione (RIP) dei
lavori di stampa contenenti dati variabili sarà solo il tempo di elaborazione (RIP) dei dati
variabili.
I master FreeForm possono essere utilizzati per qualsiasi tipo di dati contenenti elementi fissi,
che possono essere combinati con dati differenti di volta in volta. Ad esempio, è possibile
memorizzare un modello di intestazione di una lettera come master FreeForm e utilizzarlo più
volte come struttura di base fissa per lettere con contenuti differenti (dati contenenti elementi
variabili).
STAMPA DI DOCUMENTI CON DATI VARIABILI 14
FreeForm consente di creare il documento master e il documento con elementi variabili da
qualsiasi tipo di applicazione. I due documenti possono essere creati usando applicazioni o
piattaforme diverse. Per creare il documento master che contiene gli elementi non variabili è
possibile utilizzare un’applicazione di impaginazione o di grafica. Per creare il documento con
gli elementi variabili, è possibile usare un programma di elaborazione testi che abbia la
funzione di inserimento degli indirizzi, un’applicazione di impaginazione che supporti lo
scripting o un’applicazione di database.
Le funzioni FreeForm vengono eseguite con le opzioni di stampa Crea master e Usa master.
Tali opzioni possono essere impostate nel driver di stampa quando si invia un lavoro oppure è
possibile fornire all’operatore le istruzioni necessarie per impostarle con la finestra per
sovrascrivere le impostazioni di Command WorkStation. Una volta che il documento master
è stato elaborato (RIP), viene visualizzato nell’area FreeForm di Command WorkStation. È
inoltre possibile usare Command WorkStation per monitorare e gestire tutti i master
FreeForm memorizzati sul server di stampa.
Per ulteriori informazioni, vedere la Guida di Command WorkStation.
Creazione del documento master
Per utilizzare FreeForm, è necessario creare un documento contenente gli elementi master e
un documento con gli elementi variabili. Ciò comporta la creazione di un layout per il
documento combinato e per gli elementi stessi. In un’applicazione di impaginazione o di
grafica, gli elementi master (testo e grafica che rimangono invariati) devono essere disposti su
una o più pagine, lasciando lo spazio per gli elementi variabili.
Dopo aver creato il documento contenente gli elementi master, è necessario stamparlo sul
server di stampa e specificare che da quel lavoro deve essere creato un master FreeForm
(vedere pagina 19).
Documento master
1 Spazio per gli elementi
variabili
2 Elementi master non
variabili
1
2
STAMPA DI DOCUMENTI CON DATI VARIABILI 15
Creazione del documento con elementi variabili
Per creare il documento con gli elementi variabili, è possibile usare un programma di
elaborazione testi con la funzione di inserimento degli indirizzi, un’applicazione di database o
un’applicazione di impaginazione che supporti lo scripting. In tutti i casi, le informazioni
vengono prese da un elenco o da un database e fuse in un documento già esistente,
configurato per accettare le informazioni. Ciascuna applicazione ha opzioni di controllo
differenti per questa funzione. Per informazioni dettagliate, vedere la documentazione fornita
con l’applicazione. Per aggiungere al documento con elementi master gli elementi variabili, è
necessario formattarli in modo che siano conformi al layout del documento contenente gli
elementi master. Per fare ciò, è possibile creare un documento con la corretta formattazione
per poi aggiungere i dati variabili nei punti appropriati.
NOTA: Il documento con elementi variabili deve avere lo stesso numero di pagine del
documento master. Ad esempio, se il record di un documento master è di quattro pagine,
tutti i documenti con elementi variabili dovranno avere un record di quattro pagine. Se
necessario, aggiungere pagine vuote all’ultimo record del documento con elementi variabili.
Dopo aver creato il documento con dati variabili, stamparlo sul server di stampa e specificare
che deve essere combinato con il master FreeForm corrispondente (vedere pagina 19).
Documento con elementi
variabili
1 Elemento variabile
1
1
1
1
STAMPA DI DOCUMENTI CON DATI VARIABILI 16
Combinazione del master FreeForm con il documento con dati
variabili
Quando si stampa un documento con dati variabili sul server di stampa, specificare il master
FreeForm creato dal documento master con l’opzione di stampa Usa master. Il server di
stampa combina i dati raster del documento con elementi variabili con il master FreeForm
elaborato (RIP) in precedenza, creando un nuovo file di dati raster.
Un documento master può includere più di una pagina. Quando si stampa un documento
con dati variabili e si specifica un master FreeForm formato da più pagine, le pagine variabili
vengono combinate con le pagine master in modo ciclico. Il seguente esempio descrive come
un documento variabile viene combinato con un documento master a due pagine.
Documento generato mediante
la combinazione degli elementi
fissi e quelli variabili
STAMPA DI DOCUMENTI CON DATI VARIABILI 17
Le pagine 1 e 2 del documento variabile vengono combinate rispettivamente con le pagine 1 e
2 del documento master. Quindi, il ciclo delle pagine master ricomincia e le pagine 3 e 4 del
documento con elementi variabili vengono di nuovo combinate rispettivamente con le pagine
1 e 2 del documento master. Questo ciclo continua per ogni successivo set di pagine del
documento variabile.
Suggerimenti
In questa sezione vengono forniti dei suggerimenti utili per stampare correttamente i lavori
con dati variabili.
Rivolgersi all’amministratore o all’operatore per sapere in che modo vengono assegnati i
numeri dei master FreeForm.
Non è possibile specificare l’opzione Usa master e l’opzione Crea master nello stesso
lavoro.
I master FreeForm pagina singola sono limitati a un solo lato di uscita. Non è possibile
stampare in fronte-retro un master FreeForm pagina singola.
Non inviare i lavori di stampa con dati variabili sul collegamento diretto.
Se si invia un lavoro con dati variabili sul collegamento diretto, il lavoro non verrà
elaborato.
Utilizzare i campi relativi all’immissione delle note e delle istruzioni per comunicare
all’operatore le istruzioni relative al lavoro da stampare.
Documento generato mediante
la combinazione degli elementi
fissi e quelli variabili
STAMPA DI DOCUMENTI CON DATI VARIABILI 18
Assegnare ai lavori nomi univoci e descrittivi.
Sia l’utente che l’operatore devono essere in grado di identificare facilmente i lavori
quando nelle code sono presenti molti lavori, i numeri dei master FreeForm sono stati
riassegnati o si desidera fare riferimento ad un altro lavoro nei campi relativi all’immissione
delle note e delle istruzioni.
Le opzioni Crea master e Usa master non consentono l’uso dei seguenti caratteri speciali
quando si specifica un nome:
|, /, \, *,?, “, ‘, `,:, <, > o caratteri di controllo speciali
I nomi dei master FreeForm 2 non possono iniziare con “form” o “formU”.
I nomi dei master FreeForm 2 hanno un limite di 64 caratteri.
Tenere in considerazione le restrizioni sull’impostazione delle opzioni di stampa quando si
usa FreeForm.
Il file master e il file variabile devono utilizzare il formato carta e le impostazioni di
orientamento identici. Ogni lavoro è limitato a un unico formato di carta, anche quando
vengono applicati i supporti misti.
Le opzioni di finitura e la selezione del cassetto della carta, come specificato nel file dei dati
variabili hanno la precedenza sulle impostazioni di lavoro master, se queste impostazioni
sono differenti.
Solo FreeForm supporta le impostazioni Crea master e Usa master nella finestra Proprietà
del lavoro di Command WorkStation e del driver di stampa.
Tenere in considerazione le restrizioni sull’impostazione delle opzioni di stampa quando si
usa FreeForm.
Per ulteriori informazioni su queste restrizioni, vedere il manuale Opzioni di stampa.
Non è possibile definire un lavoro impostato (.dbp) come master per qualsiasi tipo di
lavoro FreeForm.
Solo il file di dati variabili necessita di essere impostato per FreeForm e FreeForm 2.
I lavori FreeForm 2 richiedono le impostazioni dei limiti dei record, come definite
dall’applicazione, per utilizzare l’imposizione VDP e la finitura basata sui record.
STAMPA DI DOCUMENTI CON DATI VARIABILI 19
PER STAMPARE DOCUMENTI CON DATI VARIABILI CON FREEFORM
1 Creare un documento master.
L’esempio sottoriportato mostra una pagina di un documento con elementi master per una
brochure pieghevole a tre creata con un’applicazione di impaginazione.
2 Stampare il documento master sul server di stampa con l’opzione di stampa Crea master
impostata su uno dei numeri disponibili per i master FreeForm.
È anche possibile impostare l’opzione Crea master su No e comunicare all’operatore di
utilizzare la finestra per sovrascrivere le impostazioni di Command WorkStation per creare un
master FreeForm da questo lavoro.
Per ulteriori informazioni, vedere la Guida di Command WorkStation.
Per stampare il master FreeForm e verificare che sia corretto prima di incorporarvi i dati
variabili, abilitare la funzione Stampa master dopo aver inviato il file al server di stampa
(vedere il manuale Opzioni di stampa).
STAMPA DI DOCUMENTI CON DATI VARIABILI 20
3 Creare il documento con elementi variabili.
È possibile creare il documento con gli elementi variabili usando un file, un’applicazione o
una piattaforma diversi da quelli utilizzati per creare il documento con elementi master, anche
se alcune opzioni di stampa devono essere uguali (per i dettagli, vedere pagina 18).
L’esempio sotto riportato mostra una pagina del documento con dati variabili di una brochure
pieghevole a tre. I dati di questo documento possono essere molto semplici, come nome e
indirizzo, o molto complessi, come la grafica e gli elementi fotografici.
NOTA: Per eseguire l’imposizione del lavoro, vedere “Imposizione di lavori FreeForm con
Impose” a pagina 24.
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