Unical T.it AQ Ardesia Guida d'installazione

Tipo
Guida d'installazione

Questo manuale è adatto anche per

ITALIANOITALIANO
ISTRUZIONI PER L’INSTALLATORE E IL MANUTENTORE
T.it AQ 24_34
Id. modello: 00268625_00268627
2
Indice
pagina
Generalità ……….……………………………………………………….………………………………………………………………… 3
Avvertenze generali ..……………………………………………....……………………………………………………………………… 3
Condizioni di garanzia .………..………………………………………………..………………………………………………………… 4
Norme di sicurezza .……………………………………………………..………………………………………………………………… 5
Installazione ………………………………………………….….………………………………………………………………………… 7
Avvertenze prima dell’installazione ..…………………………………………….…....………………………………………………… 7
Capacità di riscaldamento ……………………………....……………………………….………..…………………………………… 7
Distanze minime di sicurezza..……………………………………………….…………………………………………………………… . 8
Canna fumaria ..……………………..…………………………..……….………………………………………………………………… 9
Collegam
enti idraulici ……………………………………………….…….…...………………………………………………………… 10
Collegamenti elettrici e controlli…….……………………………………………..……………………………………………………….. 11
Riempimento dell’impianto ...………………………………………………………………………………………………………….. 11
Ingombri e collegamenti ……………………………………………….………………………..……………………………………… 12
Schema elettrico ..……………………………………………..……..……..…………………………………………………………… 13
Dati tecnici …………..……………………………………………..…..………………………………….………………………………… 14
Uso …………………..………………………………………..…………………….…………………………………………………….... 15
P
annello comandi ………………………………………………………………………………………………………………………….. 15
Preparazione accensione………………………………………………..……….…………………..……………………………… 16
Prima accensione ………………….…………………………………………….…..…………….…….………………………………… 16
Accensione ……………………………………………………………………….…..…………….…….………………………………… 17
Riscaldamento e regolazione ………………………………………………………....….…………….……………………………… 17
Raffreddamento …………..……………………………………………..………………….……………………………………………… 17
Stand-by ………...………………………………………………………………………………………...………………………………… 18
Modalità di funz
ionamento …..………...………………………………………………………...……………………………………… 18
Menù utente ………………………..………………………………………….…..…………….…….………………………………… 18
Errori di diagnostica …………………………………………………………….…..…………….…….……………………………… 20
Manutenzione ordinaria ……………………………………………………………………………………………………………… 22
Manutenzione mensile ……………………………………………………………………………………………………………… 23
Manutenzione stagionale ……………………………………………………………………………………………………………… 24
Ispezione dell’apparecchio ………………………………………………………………………………………………………… 24
Componenti principali ……………………………………………………………………………………………………………… 25
3
3
GENERALITÀ
Il presente libretto è parte integrante ed essenziale del prodotto. Va conservato con
cura dall’utente e dovrà sempre accompagnare la caldaia anche in caso di sua
cessione ad altro proprietario o utente e/o di trasferimento su altro impianto.
Leggere attentamente le istruzioni e le avvertenze contenute nel presente libretto in
quanto forniscono importanti indicazioni riguardanti la sicurezza di installazione,
d’uso e di manutenzione.
Le immagini riportate nel presente manuale sono solamente a titolo esplicativo e
talvolta possono non rappresentare esattamente il prodotto.
AVVERTENZE
GENERALI
Le note ed istruzioni tecniche
contenute in questo
documento sono rivolte agli
installatori per dar loro modo
di effettuare una corretta
installazione a regola d’arte.
Questo apparecchio serve a produrre acqua calda per riscaldamento domestico.
Deve essere allacciato ad un impianto di riscaldamento compatibilmente alle sue
prestazioni ed alla sua potenza.
Far funzionare l’apparecchio solo con pellet di legna a norma.
In caso di rifornimento a stufa accesa, evitare che il sacco del pellet venga a contatto con
superfici calde.
E’ vietata l’utilizzazione per scopi diversi da quanto specificato. Il costruttore non è
considerato responsabile per eventuali danni derivanti da usi impropri, erronei ed
irragionevol
i o da un mancato rispetto delle istruzioni riportate sul presente libretto.
In Italia sulle installazioni degli impianti a biomassa inferiori a 35kW si fa riferimento al D.M.
37/08 ed ogni installatore qualificato che ne abbia i requisiti deve rilasciare il certificato di
conformità dell’impianto installato. N.B. per impianto si intende Stufa+Camino+Presa d’aria.
L’installazione, la manutenzione e qualsiasi altro intervento devono essere effettuate nel
rispetto dell
e norme vigenti e delle indicazioni fornite dal costruttore. Un’errata installazione
può causare danni a persone, animali e cose per i quali l’azienda costruttrice non è
responsabile. Durante le fasi di prima accensione, manutenzione e di qualsiasi altro
intervento tecnico, nell’ambiente dove è installata la caldaia e nelle immediate
vicinanze, dovrà essere presente solamente personale qualificato.
La caldaia viene fornita in un imballo di legno e cartone, dopo aver tolto l’imballo assicu
rarsi
dell’integrità dell’apparecchio e della completezza della fornitura. In caso di non
corrispondenza rivolgersi al fornitore. Gli elementi di imballaggio (graffe, sacchetti in
plastica, polistirolo espanso, legno ecc.) non devono essere lasciati alla portata dei bambini
in quanto fonti di pericolo.
Assicurarsi che vi sia una sufficiente aerazione nell’ambiente di installazione durante
l’esercizio.
In presenza di anomalie di funzionamento, l’apparecchio avvia il procedimento
di
spegnimento in automatico. Rimettere in funzione l’apparecchio solo dopo aver eliminato la
causa dell’anomalia.
In caso di guasto e/o cattivo funzionamento spegnere l’apparecchio, e non tentare di
ripararlo ma rivolgersi a personale qualificato.
L’eventuale accumulo di pellet incombusto nel bruciatore a seguito di “mancate accensioni”
deve essere rimosso prima della successiva accensione.
L’esercizio della stufa a pellet può causare il forte riscaldamento della sua superfic
ie, della
maniglia, della canna fumaria e del vetro. Ad apparecchio acceso, toccare queste parti solo
con indumenti di protezione o mezzi ausiliari adeguati. Fate dunque molta attenzione ed
usate le dovute precauzioni, soprattutto in presenza di bambini, persone anziane, disabili.
Eventuali manifestazioni di rumorosità come ticchettii possono non costituire difetto bensì
trattarsi di normali dilatazioni dei materiali sottoposti a stress termico.
A causa dello sviluppo di calore
sul vetro, fare attenzione che nessuna persona che non sia
pratica del funzionamento della stufa sosti nella zona di installazione.
Informare i bambini delle precauzioni da mantenere durante il funzionamento
dell’apparecchio e controllare che non incorrano in situazioni di pericolo.
Mantenere al di fuori della zona di irraggiamento del focolare, e comunque alla distanza di
almeno 1mt. dal blocco riscaldante tutti gli elementi di materiale combustibile o
infiammabile quali: travat
ure, arredi in legno, tendaggi, ecc...
Prima di ogni intervento nella caldaia, è necessario togliere la spina di alimentazione.
Eventuali riparazioni, effettuate utilizzando esclusivamente ricambi originali, devono essere
eseguite solamente da tecnici qualificati. Il mancato rispetto di quanto sopra può
compromettere la sicurezza dell’apparecchio e fa decadere ogni responsabilità del
costruttore.
4
4
Nel caso di lavori o manutenzione di strutture poste nelle vicinanze dei condotti o dei
dispositivi di scarico dei fumi e/o di aspirazione aria e loro accessori, spegnere
l’apparecchio e a lavori ultimati far verificare l’efficienza dei condotti o dei dispositivi da
personale tecnico qualificato.
Per la pulizia delle parti esterne spegnere la caldaia e la spina di alimentazione. Effettuare
la pulizia con un panno umido imbevuto di acqua saponata. Non utilizzare detersivi
aggressivi, prodotti tossici o insetticidi.
Il condotto scarico fumi, comignolo, canna fumaria, presa
d’aria esterna, devono essere
sempre liberi da ostruzioni, puliti e controllati periodicamente almeno due volte durante il
periodo stagionale dall’avviamento dell’apparecchio e durante il suo utilizzo. Dopo un
periodo di inattività far verificare quanto citato sopra.
Per ulteriori informazioni consultare lo spazzacamino.
Per garantire l’efficienza e il corretto funzionamento della caldaia è obbligatorio far
eseguire la manutenzione programmata alle scadenze previste dalla normativa,
da
personale tecnico qualificato e provvedere alla compilazione del libretto di impianto
come previsto dalla legge. (Vedi capitoli manutenzione)
CONDIZIONI DI
GARANZIA
La ditta garantisce il prodotto, ad esclusione degli elementi soggetti ad usura, per la durata
di 2 (due) anni dalla data di acquisto che viene comprovata da:
Un documento probante (fattura e/o scontrino fiscale) che riporti il nominativo del
venditore e la data in cui è stata effettuata la vendita;
L’inoltro del certificato di garanzia compilato entro 8 gg. dall’acquisto.
Per rendere valida ed operante la garanzia, l’installazione a regola d’arte e la messa in
funzione dell’apparecchio devono essere effettuate esclusivamente da personale
qualificato che nei casi previsti dovrà rilasciare all’utente una dichiarazione di conformità
dell’impianto e di buon funzionamento del prodotto.
Si suggerisce di eseguire il collaudo funzionale del prodotto prima di effettuare il
completamento
con le relative finiture (rivestimenti, tinteggiature, ecc.)
Le installazioni non rispondenti alla norma vigente fanno decadere la garanzia del prodotto,
così come l’uso improprio e la mancata manutenzione come prevista dal costruttore.
La garanzia è operante alla condizione che siano osservate le indicazioni e le avvertenze
contenute nel presente manuale a corredo. La sostituzione dell’intero apparecchio o la
riparazione di una sua parte componente non estendono la durata della garanzia che resta
invariata.
Per garanzia si intende la sostituzione o la riparazione gratuita delle parti riconosciute
difettose all’origine per vizi di fabbricazione.
Per usufruire della garanzia, in caso di manifestazione di difetto, l’acquirente dovrà
conservare il certificato di garanzia ed esibirlo, unitamente al documento rilasciato al
momento dell’acquisto, al Centro di Assistenza Tecnica autorizzato.
Sono esclusi dalla presente garanzia tutti i malfunzionamenti e/o i danni
all’apparecchio
che risultino dovuti alle seguenti cause:
Trasporto e/o movimentazione;
Negligenza o trascuratezza nell’uso, o manutenzione;
Installazione non conforme a norma o a quanto specificato dal produttore;
Errato dimensionamento rispetto all’uso o a difetti nell’installazione ovvero
mancata adozione di accorgimenti necessari a garantire l’esecuzione a regola
d’arte;
Surriscaldamento improprio dell’apparecchio, ossia utilizzo di combustibili non
conformi ai tipi e alle quantità indicate sulle istruzioni in dotazione;
Ulteriori danni causati da erronei interventi dell’utente stesso o di personale non
autorizzato nel tentativo di porre rimedio al guasto iniziale;
Aggravio dei danni causato dall’ulteriore utilizzo dell’apparecchio da parte
dell’utente una volta che si è manifestato il difetto;
Eventuali corrosioni, incrostazioni o rotture provocate da correnti vaganti,
condense, aggressività o acidità dell’acqua, trattamenti disincrostanti effettuati
impropriamente, mancanza d’acqua, depositi di fango o calcare;
Inefficienza di camini, canne fumarie o parti dell’impianto da cui dipende
l’apparecchio;
Manomissione dell’apparecchio;
Agenti atmosferici, calamità naturali, atti vandalici, scariche elettriche, incendi,
difettosità dell’impianto elettrico e/o idraulico;
Mancata esecuzione della pulizia annuale della stufa da parte di un tecnico
autorizzato o da personale qualificato.
Sono inoltre esclusi dalla presente garanzia:
Le parti soggette a normale usura quali guarnizioni, vetri, rivestimenti, griglie in
ghisa e bracieri, particolari verniciati cromati o dorati, le maniglie e i cavi elettrici,
lampade, spie luminose manopole, tutte le parti asportabili dal focolare;
Le variazioni cromatiche delle parti verniciate e in ceramica/serpentino, nonc i
cavilli della ceramica in quanto sono caratteristiche naturali del materiale e
dell’uso del prodotto;
Opere murarie e particolari dell’impianto non forniti dal produttore.
5
4
Nel caso di lavori o manutenzione di strutture poste nelle vicinanze dei condotti o dei
dispositivi di scarico dei fumi e/o di aspirazione aria e loro accessori, spegnere
l’apparecchio e a lavori ultimati far verificare l’efficienza dei condotti o dei dispositivi da
personale tecnico qualificato.
Per la pulizia delle parti esterne spegnere la caldaia e la spina di alimentazione. Effettuare
la pulizia con un panno umido imbevuto di acqua saponata. Non utilizzare detersivi
aggressivi, prodotti tossici o insetticidi.
Il condotto scarico fumi, comignolo, canna fumaria, presa
d’aria esterna, devono essere
sempre liberi da ostruzioni, puliti e controllati periodicamente almeno due volte durante il
periodo stagionale dall’avviamento dell’apparecchio e durante il suo utilizzo. Dopo un
periodo di inattività far verificare quanto citato sopra.
Per ulteriori informazioni consultare lo spazzacamino.
Per garantire l’efficienza e il corretto funzionamento della caldaia è obbligatorio far
eseguire la manutenzione programmata alle scadenze previste dalla normativa,
da
personale tecnico qualificato e provvedere alla compilazione del libretto di impianto
come previsto dalla legge. (Vedi capitoli manutenzione)
CONDIZIONI DI
GARANZIA
La ditta garantisce il prodotto, ad esclusione degli elementi soggetti ad usura, per la durata
di 2 (due) anni dalla data di acquisto che viene comprovata da:
Un documento probante (fattura e/o scontrino fiscale) che riporti il nominativo del
venditore e la data in cui è stata effettuata la vendita;
L’inoltro del certificato di garanzia compilato entro 8 gg. dall’acquisto.
Per rendere valida ed operante la garanzia, l’installazione a regola d’arte e la messa in
funzione dell’apparecchio devono essere effettuate esclusivamente da personale
qualificato che nei casi prev
isti dovrà rilasciare all’utente una dichiarazione di conformità
dell’impianto e di buon funzionamento del prodotto.
Si suggerisce di eseguire il collaudo funzionale del prodotto prima di effettuare il
completamento
con le relative finiture (rivestimenti, tinteggiature, ecc.)
Le installazioni non rispondenti alla norma vigente fanno decadere la garanzia del prodotto,
così come l’uso improprio e la mancata manutenzione come prevista dal costruttore.
La garanzia è operante alla condizione che
siano osservate le indicazioni e le avvertenze
contenute nel presente manuale a corredo. La sostituzione dell’intero apparecchio o la
riparazione di una sua parte componente non estendono la durata della garanzia che resta
invariata.
Per garanzia si intende la sostituzione o la riparazione gratuita delle parti riconosciute
difettose all’origine per vizi di fabbricazione.
Per usufruire della garanzia, in caso di manifestazione di difetto, l’acquirente dovrà
conservare il certificato
di garanzia ed esibirlo, unitamente al documento rilasciato al
momento dell’acquisto, al Centro di Assistenza Tecnica autorizzato.
Sono esclusi dalla presente garanzia tutti i malfunzionamenti e/o i danni
all’apparecchio
che risultino dovuti alle seguenti cause:
Trasporto e/o movimentazione;
Negligenza o trascuratezza nell’uso, o manutenzione;
Installazione non conforme a norma o a quanto specificato dal produttore;
Errato dimensionamento rispetto all’uso o a difett
i nell’installazione ovvero
mancata adozione di accorgimenti necessari a garantire l’esecuzione a regola
d’arte;
Surriscaldamento improprio dell’apparecchio, ossia utilizzo di combustibili non
conformi ai tipi e alle quantità indicate sulle istruzioni in dotazione;
Ulteriori danni causati da erronei interventi dell’utente stesso o di personale non
autorizzato nel tentativo di porre rimedio al guasto iniziale;
Aggravio dei danni causato dall’ulteriore utilizzo dell’apparecchio da par
te
dell’utente una volta che si è manifestato il difetto;
Eventuali corrosioni, incrostazioni o rotture provocate da correnti vaganti,
condense, aggressività o acidità dell’acqua, trattamenti disincrostanti effettuati
impropriamente, mancanza d’acqua, depositi di fango o calcare;
Inefficienza di camini, canne fumarie o parti dell’impianto da cui dipende
l’apparecchio;
Manomissione dell’apparecchio;
Agenti atmosferici, calamità naturali, atti vandalici, scariche elettriche, incendi,
difettosità dell’impianto elettrico e/o idraulico;
Mancata esecuzione della pulizia annuale della stufa da parte di un tecnico
autorizzato o da personale qualificato.
Sono inoltre esclusi dalla presente garanzia:
Le parti soggette a normale usura quali guarnizioni, vetri, rivestimenti, griglie in
ghisa e bracieri, particolari verniciati cromati o dorati, le maniglie e i cavi elettrici,
lampade, spie luminose manopole, tutte le parti asportabili dal focolare;
Le variazioni croma
tiche delle parti verniciate e in ceramica/serpentino, nonc i
cavilli della ceramica in quanto sono caratteristiche naturali del materiale e
dell’uso del prodotto;
Opere murarie e particolari dell’impianto non forniti dal produttore.
5
Eventuali interventi tecnici per l’eliminazione dei suddetti difetti e danni conseguenti
dovranno perciò essere concordati con il Cento di Assistenza Tecnica, il quale si riserva di
accettare o meno il relativo incarico e in ogni cado non saranno effettuati a titolo di
garanzia, ben di assistenza tecnica da prestare alle condizioni eventualmente e
specificatamente concordate e secondo le tariffe in vigore per i lavori da effettuare.
Saranno poste inoltre a carico dell’utente le spese che si dovessero rendere necessarie
per rimediare a suoi errati interventi, mano
missioni o comunque fattori dannosi per
l’apparecchio non riconducibili a difetti originari.
Fatti salvi i limiti imposti da leggi o regolamenti, riamane inoltre esclusa ogni garanzia di
contenimento dell’inquinamento atmosferico e acustico.
La ditta declina ogni responsabilità per eventuali danni che possano, direttamente o
indirettamente, derivare a persone, animali o cose in conseguenza della mancata
osservanza di tutte le prescrizioni indicate nel manuale e concernenti specialmente le
avve
rtenze in tema d’installazione, uso e manutenzione dell’apparecchio.
NORME DI SICUREZZA
Il mancato rispetto dell’avvertenza comporta il rischio di lesioni, anche gravi ed, in certi casi, anche mortali per le
persone
Il mancato rispetto dell’avvertenza comporta il rischio di danni, anche gravi per l’apparecchio, gli oggetti, le
piante, gli animali.
NORMA
RISCHIO
Proteggere tubi e cavi di collegamento in modo da evitare il loro
danneggiamento
Folgorazione per contatto con conduttori
sottotensione.
Incendi o intossicazioni per perdita gas combusti dalle
tubazioni danneggiate.
Allagamenti per perdita liquidi dalle tubazioni
danneggiate.
Assicurarsi che l’ambiente di installazione e gli impianti a cui
deve connettersi l’apparecchiatura siano conformi alle
normative vigenti.
Folgorazione per contatto con conduttori sotto
tensione non correttamente installati.
Incendi o intossicazioni per incorretta ventilazione
scarico fumi.
Danneggiamento dell’apparecchio per condizioni di
funzionamento improprie.
Adoperare utensili ed attrezzature manuali adeguati all’uso (in
particolare assicurarsi che l’utensile non sia deteriorato e che il
manico sia integro e correttamente fissato), utilizzarli
correttamente, assicurarli da eventuali cadute dall’alto, riporli
dopo l’uso.
Lesioni personali per proiezioni di schegge o
frammenti, inalazione polveri, urti, tagli, punture,
abrasioni
Danneggiamento dell’apparecchio o di oggetti
circostanti per proiezione di schegge, colpi, incisioni.
Adoperare attrezzature elettriche adeguate all’uso (in
particolare assicurarsi che il cavo e la spina di alimentazione
siano integri e che le parti dotate di moto rotativo o alternativo
siano correttamente fissate), utilizzarle correttamente, non
intralciare i passaggi con il cavo di alimentazione, assicurarle
da eventuali cadute dall’alto, scollegarle e riporle dopo l’uso.
Lesioni personali per proiezioni di schegge o
frammenti, inalazione polveri, urti, tagli, punture,
abrasioni, r
umore, vibrazioni.
Danneggiamento dell’apparecchio o di oggetti
circostanti per proiezione di schegge, colpi, incisioni.
Assicurarsi che le scale portatili siano stabilmente appoggiate,
che siano appropriatamente resistenti, che i gradini siano
integri e non scivolosi, che abbiano mancorrenti lungo la rampa
e parapetti sul pianerottolo.
Lesioni personali per caduta all’alto o per cesoiamento
(scale doppie).
Assicurarsi che il luogo di lavoro abbia adeguate condizioni
igienico sanitarie in riferimento all’illuminazione, all’aerazione,
alla solidità
Lesioni personali per urti, inciampi, ecc.
6
6
Movimentare l’apparecchio con le dovute protezioni e con la
dovuta cautela.
Lesioni personali per urti, inciampi, ecc.
Proteggere con adeguato materiale l’apparecchio e le aree in
prossimità del luogo di lavoro.
Danneggiamento dell’apparecchio o di oggetti
circostanti per proiezione di schegge, urti, colpi,
incisioni.
Indossare, durante le lavorazioni, gli indumenti e gli
equipaggiamenti protettivi individuali
Lesioni personali per proiezioni di schegge o
frammenti, inalazione polveri, urti, tagli, punture,
abrasioni, rumore, vibrazioni.
Organizzare la dislocazione del materiale e delle attrezzature in
modo da rendere agevole e sicura la movimentazione, evitando
cataste che possano essere soggette a cedimenti o crolli.
Danneggiamento dell’apparecchio o di oggetti
circostanti per urti, colpi, incisioni, schiacciamento.
Le operazioni all’interno dell’apparecchio devono essere
eseguite con la cautela necessaria ad evitare bruschi contatti
con parti acuminate.
Lesioni personali per tagli, punture, abrasioni.
Ripristinare tutte le funzioni di sicurezza e controllo interessate
da un intervento sull’apparecchio ed accertarne la funzionalità
prima della rimessa in servizio.
Incendi o intossicazioni per perdita di gas combusti.
Danneggiamento o blocco dell’apparecchio per
funzionamento fuori controllo
Assicurarsi che i passaggi di scarico e ventilazione non siano
ostruiti.
Incendi o intossicazioni per incorretta ventilazione o
scarico fumi.
Assicurarsi che i condotti di scarico fumi non abbiano perdite. Intossicazioni per incorretto scarico fumi.
Svuotare i componenti che potrebbero contenere acqua calda,
attivando eventuali sfiati, prima della loro manipolazione.
Lesioni personali per ustioni.
Effettuare la disincrostazione da calcare di componenti
attenendosi a quanto specificato nella scheda di sicurezza del
prodotto usato, aerando l’ambiente, indossando indumenti
protettivi, evitando miscelazioni di prodotti diversi, proteggendo
l’apparecchio e gli oggetti circostanti.
Lesioni personali per contatto di pelle o occhi con
sostanze acide, inalazione o ingestione di agenti
chimici nocivi.
Danneggiamento dell’apparecchio o di oggetti
circostanti per corrosione da sostanze acide.
Nel caso si avverta odore di bruciato o si veda del fumo
fuoriuscire dall’apparecchio, aprire le finestre ed avvisare il
tecnico.
Lesioni personali per ustioni, inalazione fumi,
intossicazioni.
7
7
INSTALLAZIONE
L’installazione e la prima accensione della caldaia devono essere effettuate da
personale qualificato in conformità alle normative nazionali di installazione in vigore
e ad eventuali prescrizioni delle autorità locali e di enti preposti alla salute pubblica
pena la decadenza immediata della garanzia e la cessazione di ogni responsabili
del produttore per danni a persone o cose.
Durante le fasi di prima accensione, manutenzione e di qualsiasi altro intervento
tecnico, nell’ambiente dove è installata la caldaia e nelle immediate vicinanze, dovrà
essere presente solamente personale qual
ificato.
AVVERTENZE PRIMA
DELL’INSTALLAZIONE
L’apparecchio serve a riscaldare l’acqua ad una temperatura inferiore a quella di
ebollizione. Questo deve essere allacciato ad un impianto di riscaldamento dimensionato
in base alle sue prestazioni ed alla sua potenza. (vedi dati tecnici).
Prima di collegare la caldaia è necessario:
- Effettuare un lavaggio accurato delle tubazioni dell’impianto per rimuovere eventuali
residui di filettature, saldature o sporcizia che possano compromettere il corretto
funzionamento dell’apparecchio.
- Verificare la predisposizione dell’apparecchio per il funzionamento con il tipo di pellet
disponibile (verificare la corrispondenza di quanto riportato sulla tabella di regolazione
dei pellet con i dati caratteristici riportati sull’imballo del pellet da utilizzare).
- Controllare che la canna fumaria non presenti strozzature e non vi siano collegati
scarichi di altri apparecchi.
- Controllare che, nel caso di raccordo su canne fumarie preesistenti, queste siano
state perfettamente pulite e non presentino scorie, in quanto l’eventuale dis
tacco
potrebbe ostruire il passaggio dei fumi, causando situazioni di pericolo.
- Controllare che, nel caso di raccordo su canne fumarie non idonee, queste siano
state intubate.
- In presenza di acque con durezza particolarmente elevata, si avrà rischio di accumulo
di calcare con conseguente diminuzione di efficienza dei componenti
dell’apparecchio.
CAPACITA’ DI
RISCALDAMENTO
Al fine di evitare incidenti o danneggiamenti al prodotto, di seguito vengono elencate
alcune raccomandazioni:
le operazioni di disimballo e installazione devono essere eseguite da almeno due
persone;
ogni operazione di movimentazione deve essere effettuata con mezzi idonei e nel pieno
rispetto delle normative vigenti in fatto di sicurezza;
l’orientamento del prodotto imballato deve essere mantenuto conforme alle indicazioni
fornite dai pittogrammi e dalle scritte presenti sull’imballo;
se si adoperano funi, cinghie, catene, ecc. assicurarsi che siano
adatte al peso da
scaricare e siano in buone condizioni;
nello spostamento dell’imballo eseguire movimenti lenti e continui per evitare strappi e
scossoni;
non inclinare eccessivamente al fine di evitare ribaltamenti;
non sostare mai nel raggio d’azione dei mezzi di carico/scarico (carrelli elevatori, gru,
ecc.);
Prima di procedere all’installazione provvedere ad una idonea attrezzatura del prodotto.
Sballare il prodotto prestando attenzione a non danneggiarlo o graffiarlo, estr
arre dal
focolare dell’apparecchio la confezione accessori ed eventuali pezzi di polistirolo o cartone
utilizzati per bloccare parti rimovibili, ecc.
Si ricorda inoltre di non lasciare alla portata dei bambini parti dell’imballo (sacchetti di
plastica, polistirolo, ecc.) che potrebbero essere potenziali fonti di pericolo. Smaltire tali
parti secondo le leggi vigenti.
Verificare la capacità di riscaldamento dell’apparecchio confrontando la potenza nominale
riportata al paragrafo “DATI TEC
NICI” e la potenza richiesta dagli ambienti da riscaldare. Il
calcolo approssimativo del fabbisogno energetico si ottiene moltiplicando i metri quadrati
per l’altezza del soffitto, il risultato viene moltiplicato per un coefficiente che dipende dal
grado di isolamento del fabbricato, ovvero, da fattori interni e fattori esterni della
abitazione: Fattori interni Tipologia di serramenti, spessore degli isolamenti e delle pareti,
tipologia di materiali costruttivi, presenza di vani
scale, pareti con ampie vetrate, soffitti
elevati, ubicazione del volume da riscaldare rispetto ad altri volumi adiacenti riscaldati o
non riscaldati, …. Fattori esterni
Esposizione ai punti cardinali, velocità del vento, latitudine, altitudine, temperatura media
esterna,…
Per una corretta verifica e calcolo sul fabbisogno degli ambienti da riscaldare affidarsi ad
un termotecnico (vedi “Normative di riferimento”). Esempio di calcolo approssimativo del
fabbisogno
energetico per riscaldare un determinato volume a 18/20° C:
Il coefficiente che normalmente viene usato si determina a seconda delle condizioni reali
che di volta in volta si presentano.
- Da 0,04 a 0,05 kW per metro cubo in ambiente ben isolato.
- Da 0,05 a 0,06 kW per metro cubo in ambiente scarsamente coibentato.
6
Movimentare l’apparecchio con le dovute protezioni e con la
dovuta cautela.
Lesioni personali per urti, inciampi, ecc.
Proteggere con adeguato materiale l’apparecchio e le aree in
prossimità del luogo di lavoro.
Danneggiamento dell’apparecchio o di oggetti
circostanti per proiezione di schegge, urti, colpi,
incisioni.
Indossare, durante le lavorazioni, gli indumenti e gli
equipaggiamenti protettivi individuali
Lesioni personali per proiezioni di schegge o
frammenti, inalazione polveri, urti, tagli, punture,
abrasioni, rumore, vibrazioni.
Organizzare la dislocazione del materiale e delle attrezzature in
modo da rendere agevole e sicura la movimentazione, evitando
cataste che possano essere soggette a cedimenti o crolli.
Danneggiamento dell’apparecchio o di oggetti
circostanti per urti, colpi, incisioni, schiacciamento.
Le operazioni all’interno dell’apparecchio devono essere
eseguite con la cautela necessaria ad evitare bruschi contatti
con parti acuminate.
Lesioni personali per tagli, punture, abrasioni.
Ripristinare tutte le funzioni di sicurezza e controllo interessate
da un intervento sull’apparecchio ed accertarne la funzionalità
prima della rimessa in servizio.
Incendi o intossicazioni per perdita di gas combusti.
Danneggiamento o blocco dell’apparecchio per
funzionamento fuori controllo
Assicurarsi che i passaggi di scarico e ventilazione non siano
ostruiti.
Incendi o intossicazioni per incorretta ventilazione o
scarico fumi.
Assicurarsi che i condotti di scarico fumi non abbiano perdite. Intossicazioni per incorretto scarico fumi.
Svuotare i componenti che potrebbero contenere acqua calda,
attivando eventuali sfiati, prima della loro manipolazione.
Lesioni personali per ustioni.
Effettuare la disincrostazione da calcare di componenti
attenendosi a quanto specificato nella scheda di sicurezza del
prodotto usato, aerando l’ambiente, indossando indumenti
protettivi, evitando miscelazioni di prodotti diversi, proteggendo
l’apparecchio e gli oggetti circostanti.
Lesioni personali per contatto di pelle o occhi con
sostanze acide, inalazione o ingestione di agenti
chimici nocivi.
Danneggiamento dell’apparecchio o di oggetti
circostanti per corrosione da sostanze acide.
Nel caso si avverta odore di bruciato o si veda del fumo
fuoriuscire dall’apparecchio, aprire le finestre ed avvisare il
tecnico.
Lesioni personali per ustioni, inalazione fumi,
intossicazioni.
8
8
3 locali da 20mq X (H soffitto) 2,7m = 162 mc (volume) Nell’ipotesi di un ambiente con un
buon grado di isolamento si può optare per un valore medio (coefficiente) di 0,045 kW 162
(volume) X 0,045 (kW) = 7,3 kW necessari (6300 kcal/h) Conversione 1kW = 860 kcal/h
La scelta del luogo d’installazione dell’apparecchio deve tenere conto dei seguenti
requisiti:
- Essere posizionato in un luogo che ne consenta un sicuro e facile utilizzo ed una
semplice manutenzione.
È vietata l’installazione dell’apparecchio a pellet nelle camere da letto, nei locali per bagno
o doccia e nei loca
li dove ci sia un altro apparecchio da riscaldamento sprovvisto di un
proprio adeguato afflusso di aria (caminetto, stufa, ecc.).
È vietato prelevare l’aria comburente (presa d’aria esterna) da locali adiacenti rispetto a
quello d’installazione che siano adibiti ad autorimessa, a magazzino di materiale
combustibile, ad attività con pericolo d’incendio.
È vietato utilizzare nello stesso ambiente due focolari, ad esempio: due stufe, un camino
ed una stufa, una stufa e una cucina a legna, e
cc... o di utilizzare un focolare in ambienti
dove si trova un dispositivo di aerazione che possa mettere in depressione l’ambiente,
poic il tiraggio di uno potrebbe danneggiare il tiraggio dell’altro. È importante non creare
una depressione dell’ambiente d’installazione rispetto all’ambiente esterno poic questo
per effetto del tiraggio contrario non lascerebbe evacuare liberamente i fumi prodotti dal
focolare.
- Solo nei locali ad uso cucina è possibile l’utilizzo di dispositivi adatti a
lla cottura dei cibi
con relative cappe senza estrattore.
- Sono ammesse apparecchiature a gas di tipo C (fare riferimento alle normative in vigore
nel luogo di installazione).
È vietato l’utilizzo in presenza di apparecchi a gas di tipo B (fare riferimento alle normative
in vigore nel luogo di installazione).
È vietato installare un apparecchio in ambiente destinato ad autorimessa, magazzino di
materiale combustibile, ad attività con pericolo di incendio, anche se questi
locali sono
adiacenti.
È vietato l’utilizzo della stufa o del caminetto contemporaneamente con condotti di
ventilazione di tipo collettivo con o senza estrattore, altri dispositivi, o altri apparecchi
come: sistemi di aerazione forzata o altri sistemi di riscaldamento con l’utilizzo di
ventilazione per il ricambio dell’aria. Questi possono mettere in depressione l’ambiente di
installazione, anche se installati in ambienti attigui e comunicanti con il locale di
installazione.
- Predisporre una presa di alimentazione collegata ad un impianto della messa a terra,
tenendo in considerazione le distanze di rispetto per i corpi sensibili al calore. Fare
riferimento al paragrafo “Collegamento elettrico”
- In caso d’installazione su solaio, è consigliato verificare la capacità portante facendo
riferimento al peso del prodotto indicato nel paragrafo “Dati tecnici” nel libretto per l’utente.
Se il solaio non ha una idonea capacità portante, si devono
prendere adeguate
contromisure o rinforzando il solaio stesso con lavori strutturali o cercando di distribuire il
carico utilizzando ad esempio una piastra in lamiera.
DISTANZE MINIME DI
SICUREZZA
Prima di procedere con il montaggio, scegliere la posizione idonea di dove installare la
stufa.
Verificare le distanze minime di sicurezza da materiali sensibili al calore o infiammabili,
come da muri portanti e altre pareti, così come anche da elementi in legno, mobilio, ecc.
Nel caso di pavimentazione sensibile al calore o infiammabile è necessario usare una
protezione in materiale isolante non combustibile, per esempio: lastra in lamiera di acciaio,
marmo, piastrelle, ecc. Le distanze minime da rispettare dalla stufa sono: Il canale da
fumo deve rispett
are la distanza minima di 40 cm da elementi di costruzione sensibili al
calore o da materiali infiammabili (rivestimento, travi o soffitti in legno, ecc,). Tenere
qualsiasi prodotto infiammabile tipo: arredi in legno, tendaggi, tappeti, liquidi infiammabili,
ecc. ben lontano dalla stufa durante il suo funzionamento (minimo 80 cm). Lateralmente
alla stufa è consigliato mantenere una distanza superiore ai 20 cm indicati, per agevolare
eventuali operazioni di manutenzione della stufa.
L’apparecchio deve disporre dell’aria necessaria per garantire il regolare funzionamento
della combustione e per ripristinare l’aria usata dalla combustione stessa.
L’aria necessaria per il focolare si può ottenere nei differenti modi:
- tramite una griglia esterna diretta all’ambiente di installazione;
- con una canalizzazione tramite dei tubi diretti all’ambiente di installazione, maggiorando
la sezione minima libera indicata di almeno il 15%;
- attraverso un foro comunicante da
un locale adiacente al luogo di installazione, solo se
tale flusso possa avvenire liberamente dall’esterno da aperture fisse;
- da un locale adiacente a quello di installazione solo se tale flusso possa avvenire
liberamente attraverso aperture comunicanti con l’esterno.
Assicurarsi che nel locale dove viene installato il focolare sia installata una presa d’aria di
dimensione pari o superiore al dato riportato al paragrafo “DATI TECNICI”. In caso di
installazione di una griglia p
rotettiva assicurarsi di non ostruire o ridurre la sezione minima
della portata dell’aria. È vietato prelevare l’aria comburente (presa d’aria esterna) da locali
adiacenti rispetto a quello d’installazione che siano adibiti ad autorimessa, a magazzino di
materiale combustibile, ad attività con pericolo d’incendio.
9
8
3 locali da 20mq X (H soffitto) 2,7m = 162 mc (volume) Nell’ipotesi di un ambiente con un
buon grado di isolamento si può optare per un valore medio (coefficiente) di 0,045 kW 162
(volume) X 0,045 (kW) = 7,3 kW necessari (6300 kcal/h) Conversione 1kW = 860 kcal/h
La scelta del luogo d’installazione dell’apparecchio deve tenere conto dei seguenti
requisiti:
- Essere posizionato in un luogo che ne consenta un sicuro e facile utilizzo ed una
semplice manutenzione.
È vietata l’installazione dell’apparecchio a pellet nelle camere da letto, nei locali per bagno
o doccia e nei loca
li dove ci sia un altro apparecchio da riscaldamento sprovvisto di un
proprio adeguato afflusso di aria (caminetto, stufa, ecc.).
È vietato prelevare l’aria comburente (presa d’aria esterna) da locali adiacenti rispetto a
quello d’installazione che siano adibiti ad autorimessa, a magazzino di materiale
combustibile, ad attività con pericolo d’incendio.
È vietato utilizzare nello stesso ambiente due focolari, ad esempio: due stufe, un camino
ed una stufa, una stufa e una cucina a legna, e
cc... o di utilizzare un focolare in ambienti
dove si trova un dispositivo di aerazione che possa mettere in depressione l’ambiente,
poic il tiraggio di uno potrebbe danneggiare il tiraggio dell’altro. È importante non creare
una depressione dell’ambiente d’installazione rispetto all’ambiente esterno poic questo
per effetto del tiraggio contrario non lascerebbe evacuare liberamente i fumi prodotti dal
focolare.
- Solo nei locali ad uso cucina è possibile l’utilizzo di dispositivi adatti a
lla cottura dei cibi
con relative cappe senza estrattore.
- Sono ammesse apparecchiature a gas di tipo C (fare riferimento alle normative in vigore
nel luogo di installazione).
È vietato l’utilizzo in presenza di apparecchi a gas di tipo B (fare riferimento alle normative
in vigore nel luogo di installazione).
È vietato installare un apparecchio in ambiente destinato ad autorimessa, magazzino di
materiale combustibile, ad attività con pericolo di incendio, anche se questi
locali sono
adiacenti.
È vietato l’utilizzo della stufa o del caminetto contemporaneamente con condotti di
ventilazione di tipo collettivo con o senza estrattore, altri dispositivi, o altri apparecchi
come: sistemi di aerazione forzata o altri sistemi di riscaldamento con l’utilizzo di
ventilazione per il ricambio dell’aria. Questi possono mettere in depressione l’ambiente di
installazione, anche se installati in ambienti attigui e comunicanti con il locale di
installazione.
- Predisporre una presa di alimentazione collegata ad un impianto della messa a terra,
tenendo in considerazione le distanze di rispetto per i corpi sensibili al calore. Fare
riferimento al paragrafo “Collegamento elettrico”
- In caso d’installazione su solaio, è consigliato verificare la capacità portante facendo
riferimento al peso del prodotto indicato nel paragrafo “Dati tecnici” nel libretto per l’utente.
Se il solaio non ha una idonea capacità portante, si devono
prendere adeguate
contromisure o rinforzando il solaio stesso con lavori strutturali o cercando di distribuire il
carico utilizzando ad esempio una piastra in lamiera.
DISTANZE MINIME DI
SICUREZZA
Prima di procedere con il montaggio, scegliere la posizione idonea di dove installare la
stufa.
Verificare le distanze minime di sicurezza da materiali sensibili al calore o infiammabili,
come da muri portanti e altre pareti, così come anche da elementi in legno, mobilio, ecc.
Nel caso di pavimentazione sensibile al calore o infiammabile è necessario usare una
protezione in materiale isolante non combustibile, per esempio: lastra in lamiera di acciaio,
marmo, piastrelle, ecc. Le distanze minime da rispettare dalla stufa sono: Il canale da
fumo deve rispett
are la distanza minima di 40 cm da elementi di costruzione sensibili al
calore o da materiali infiammabili (rivestimento, travi o soffitti in legno, ecc,). Tenere
qualsiasi prodotto infiammabile tipo: arredi in legno, tendaggi, tappeti, liquidi infiammabili,
ecc. ben lontano dalla stufa durante il suo funzionamento (minimo 80 cm). Lateralmente
alla stufa è consigliato mantenere una distanza superiore ai 20 cm indicati, per agevolare
eventuali operazioni di manutenzione della stufa.
L’apparecchio deve disporre dell’aria necessaria per garantire il regolare funzionamento
della combustione e per ripristinare l’aria usata dalla combustione stessa.
L’aria necessaria per il focolare si può ottenere nei differenti modi:
- tramite una griglia esterna diretta all’ambiente di installazione;
- con una canalizzazione tramite dei tubi diretti all’ambiente di installazione, maggiorando
la sezione minima libera indicata di almeno il 15%;
- attraverso un foro comunicante da
un locale adiacente al luogo di installazione, solo se
tale flusso possa avvenire liberamente dall’esterno da aperture fisse;
- da un locale adiacente a quello di installazione solo se tale flusso possa avvenire
liberamente attraverso aperture comunicanti con l’esterno.
Assicurarsi che nel locale dove viene installato il focolare sia installata una presa d’aria di
dimensione pari o superiore al dato riportato al paragrafo “DATI TECNICI”. In caso di
installazione di una griglia p
rotettiva assicurarsi di non ostruire o ridurre la sezione minima
della portata dell’aria. È vietato prelevare l’aria comburente (presa d’aria esterna) da locali
adiacenti rispetto a quello d’installazione che siano adibiti ad autorimessa, a magazzino di
materiale combustibile, ad attività con pericolo d’incendio.
9
CANNA FUMARIA
SI CONSIGLIA DI
INSTALLARE IL TUBO DI
EVACUAZIONE FUMI di
100 mm. DI DIAMETRO.
IL PIU’ VICINO
POSSIBILE ALL’USCITA
DELLA T
Ogni apparecchio deve essere collegato ad un camino.
Il camino è un condotto prevalentemente verticale la cui funzione è quella di scaricare
all’esterno i fumi prodotti dalla combustione, mediante tiraggio naturale.
Il camino è composto da:
- Canna fumaria;
- Ispezione per la raccolta della fuliggine;
- Comignolo;
- Collegamento alla canna fumaria.
Una canna fumaria per essere idonea all’uso deve:
- rispettare le norme in vigore nel luogo d’installazione;
- essere a tenuta dei prodotti della combustione, impermeabile, adeguatamente isolata e
coibent
ata, costruita con materiali resistenti alla corrosione dei fumi e alle sollecitazioni
meccaniche; - essere collegata ad un solo apparecchio;
- essere correttamente dimensionata, di sezione interna costante libera, uguale o
superiore al diametro del tubo di scarico fumi dell’apparecchio e di altezza non inferiore a
3,5 m; - essere prevalentemente di andatura verticale con una deviazione dall’asse non
superiore a 45°;
- essere adeguatamente distanziata da materiali combustibili o inf
iammabili mediante
intercapedine d’aria o opportuno isolante;
- avere eventuali curve regolari e senza discontinuità;
- essere di sezione interna uniforme e preferibilmente circolare: le sezioni quadrate o
rettangolari devono avere spigoli arrotondati con raggio non inferiore a 20mm; avente un
rapporto massimo tra i lati di 1,5;
- avere le pareti il più possibile lisce senza restringimenti e ostacoli.
- La canna fumaria deve essere dotata di una camera di raccolta di materiali soli
di ed
eventuali condense, situata sotto l’imbocco del raccordo, in modo da essere facilmente
accessibile ed ispezionabile con uno sportello a tenuta d’aria.
- Le curve di collegamento alla canna fumaria devono essere dotate di ispezione che
consentano: il controllo, la pulizia, e la manutenzione dell’impianto.
É consigliato far valutare ad uno spazzacamino professionista lo stato della canna fumaria.
È proibito collegare più di un dispositivo alla stessa canna fumaria o praticare apert
ure
fisse o mobili per collegare apparecchi diversi da quello a cui è asservita. Se la canna
fumaria dovesse essere male dimensionata o installata nella inosservanza di quanto citato
sopra si declina ogni responsabilità ad un cattivo funzionamento del prodotto o al
danneggiamento di cose, persone o animali. È vietato far transitare all’interno della canna
fumaria, anche se sovradimensionata, altri canali di adduzione d’aria e tubazioni ad uso
impiantistico.
In caso di in
adeguatezza è consigliato rivolgersi ad uno spazzacamino professionista per
verificare che sia completamente stagna. Questo perc i fumi, essendo in leggera
pressione, potrebbero infiltrarsi in eventuali crepe della canna fumaria ed invadere gli
ambienti abitati. Se ad ispezione avvenuta si riscontra che la canna fumaria non è
perfettamente integra, è consigliato intubarla con materiale nuovo. Se la canna fumaria
esistente è di ampie dimensioni, si consiglia l'inserimento di un tubo con d
iametro
massimo di 150 mm; si consiglia inoltre di coibentare il condotto di scarico fumi. Il
collegamento alla canna fumaria generalmente prevede l’attraversamento di muri o pareti
ed è necessario considerare: - Se il raccordo deve attraversare elementi o pareti in
materiali infiammabili sensibili al calore, o pareti portanti, creare un isolamento pari o
superiore a 100 mm attorno al raccordo, utilizzando un isolante di derivazione minerale
(lana di roccia, fibra ce
ramica) con una densità nominale maggiore di 80 kg/m3;
- Se il raccordo passa attraverso murature o pareti non infiammabili creare un isolamento
pari o superiore a 5 cm attorno al raccordo, utilizzando un isolante di derivazione
minerale (lana di roccia, fibra ceramica) con una densità nominale maggiore di 80 kg/m3;
- Controllare che il collegamento alla canna fumaria sia effettuato in modo da garantire la
tenuta ai fumi per le condizioni di funzionamento dell’apparecchio in legger
a pressione;
- Controllare che il tubo non entri troppo all’interno della canna fumaria, creando una
strozzatura al passaggio fumi. Le curve di collegamento alla canna fumaria devono essere
dotate di ispezione che consentano: il controllo, la pulizia, e la manutenzione dell’impianto.
È proibito collegare più di un dispositivo alla stessa canna fumaria o praticare aperture
fisse o mobili per collegare apparecchi diversi da quello a cui è asservita. Accertarsi che il
tutto sia in
stallato a regola d’arte.
Quando una canna fumaria non è presente o è inutilizzabile è necessario l’utilizzo di un
condotto fumi esterno. E’ possibile utilizzare un condotto fumi esterno solo se risponde ai
seguenti requisiti:
devono essere utilizzati solo tubi isolati (doppia parete) in acciaio inox fissati all’edificio;
Alla base del condotto ci deve essere una ispezione per seguire controlli e manutenzioni
periodiche;
Essere dotato di comignolo antivento e rispettare la distanza dal col
mo dell’edificio come
riportato al paragrafo “Comignolo”.
La canna fumaria deve essere dotata sulla sommità di un dispositivo, denominato
comignolo, atto a facilitare la dispersione in atmosfera dei prodotti della combustione.
Il comignolo dovrà rispondere ai seguenti requisiti:
- avere sezione e forma interna equivalente a quella della canna fumaria;
- avere sezione utile di uscita non minore del doppio di quella della canna fumaria;
- il tratto di canna fumaria che fuoriesce dal t
etto o che rimane a contatto con l’esterno (per
esempio nel caso di solaio aperto), deve essere rivestito con elementi in laterizio e
comunque ben isolato;
- essere costruito in modo da impedire la penetrazione nella canna fumaria della pioggia,
10
10
della neve, di corpi estranei ed in modo che in caso di venti da ogni direzione ed
inclinazione sia comunque assicurato lo scarico dei prodotti della combustione (comignolo
antivento).
Distanze ottimali per un corretto funzionamento del camino.
Per un buon funzionamento del camino a garanzia di un corretto tiraggio naturale, è
consigliato rispettare come distanze minime i valori espressi nelle immagini a lato e
sottostanti: eventuali fabbricati od altri ostacoli che superano l’altezza del comignolo non
dovranno essere a ridosso del comignolo stesso;
- il comignolo
deve essere posizionato in modo da garantire un’adeguata dispersione e
diluizione dei prodotti della combustione e comunque al di fuori della zona di reflusso. Tale
zona ha dimensioni e forme diverse in funzione dell’angolo di inclinazione della copertura,
per cui risulta necessario adottare le altezze minime sotto riportate.
Si possono utilizzare tubi in acciaio alluminato verniciato (spessore minimo 1,5 mm), in
acciaio inox (Aisi 316) o porcellanato (spessore minimo 0,5 mm
) con diametro nominale 80
mm o 100 mm (per i tubi all’interno della canna fumaria max. 150 mm). I collari d’innesto
maschio-femmina devono avere una lunghezza minima di 50 mm. Il diametro dei tubi
dipende dalla tipologia dell’impianto; l’apparecchio è stato progettato per accogliere tubi 80
mm ma, come si vede in tabella 1, in alcuni casi è consigliato l’utilizzo del 100 mm a
doppia parete. Le perdite di carico di una curva da 90° possono essere equiparate a quelle
di 1 metro di tubo
; il raccordo a T ispezionabile è da considerarsi come una curva da 90°.
INDICAZIONI del costruttore:
- evitare per quanto possibili tratti orizzontali
- vietato eseguire tratti in contropendenza
- usare massimo 2 curve con cambio di direzione minore di
90° (45°)
- non eseguire tratti orizzontali superiori a 3 metri dando una
pendenza minima verso l'alto del 5%
- i condotti devono avere sezione costante; eventuali
cambiamenti di sezione sono ammessi solo all'uscita
dell'apparecchio men
tre è vietata ogni riduzione all'innesto
della stufa.
COLLEGAMENTI
IDRAULICI
Questo apparecchio è stato progettato per riscaldare oltre che l’ambiente circostante il
prodotto, anche acqua per il riscaldamento idraulico. Quando l’apparecchio funziona a
regime produce acqua calda ad una temperatura necessariamente inferiore a quella di
ebollizione è quindi necessario progettare l’impianto termico compatibilmente alle
caratteristiche della macchina.
É obbligatorio affidarsi all’opera di un termoidraulico qualificato nei casi di:
- verifica di un impianto esistente;
- progettazione, realizzazione e verifica di un nuovo impianto.
Dimensionare l’
impianto termico idraulico in rapporto alla potenza media dell’apparecchio
e alle esigenze termiche richieste dell’ambiente (vedi Dati Tecnici alle Istruzioni Utente).
I punti di allacciamento della stufa all’impianto sono predisposti nella parte posteriore.
Per collegare:
- Collegare l’apparecchio all’impianto idraulico termico con l’ausilio di bocchettoni, tubi
flessibili e Valvole di chiusura, facilitando le eventuali operazioni di manutenzioni e/o
svuotamento dell’impianto te
rmico.
- Collegare lo scarico di sicurezza termica dell’apparecchio ad un imbuto di scarico idoneo
senza valvole di intercettazione.
In caso di intervento della valvola di scarico di sicurezza termica, l’acqua deve essere
libera di defluire senza recare danno alle persone ed all’abitato.
L’apparecchio ad acqua funziona anche abbinato con una comune caldaia murale. È
importante sapere che l’apparecchio non funziona in modo istantaneo come una comune
caldaia, quindi considerar
e che la caldaia deve sempre ed esclusivamente essere
abbinata in modo ausiliario, funzionando ad integrazione dell’apparecchio. La caldaia
rimane in standby per il riscaldamento dell’acqua sanitaria. E’ opportuno ricordare che gli
schemi qui proposti, pur rappresentando soluzioni d’impianto funzionali e correttamente
progettate, sono da considerarsi di puro carattere indicativo. La valutazione di fattibilità
d’intervento spetta sempre all’installatore, valutando tutti gli elementi specifici
dell’impianto
su cui andrà ad operare.
Si declina ogni responsabilità per danni causati a cose e/o persone provocati dall’impianto
idraulico non installato a regola d’arte. E’ vietato utilizzare l’apparecchio per riscaldare
acqua sanitaria in modo istantaneo se non con l’utilizzo di un serbatoio di accumulo.
Fare attenzione a non invertire la disposizione degli allacciamenti.
E’ consigliato collegarsi all’apparecchio tramite delle valvole di chiusura per eventuali
manutenzioni all’apparecch
io.
Non creare restrizioni di diametro delle tubazioni.
Evitare l’impiego di gomiti a piccolo raggio.
Installare appropriati disaeratori automatici per eliminare eventuali presenze di aria
11
10
della neve, di corpi estranei ed in modo che in caso di venti da ogni direzione ed
inclinazione sia comunque assicurato lo scarico dei prodotti della combustione (comignolo
antivento).
Distanze ottimali per un corretto funzionamento del camino.
Per un buon funzionamento del camino a garanzia di un corretto tiraggio naturale, è
consigliato rispettare come distanze minime i valori espressi nelle immagini a lato e
sottostanti: eventuali fabbricati od altri ostacoli che superano l’altezza del comignolo non
dovranno essere a ridosso del comignolo stesso;
- il comignolo
deve essere posizionato in modo da garantire un’adeguata dispersione e
diluizione dei prodotti della combustione e comunque al di fuori della zona di reflusso. Tale
zona ha dimensioni e forme diverse in funzione dell’angolo di inclinazione della copertura,
per cui risulta necessario adottare le altezze minime sotto riportate.
Si possono utilizzare tubi in acciaio alluminato verniciato (spessore minimo 1,5 mm), in
acciaio inox (Aisi 316) o porcellanato (spessore minimo 0,5 mm
) con diametro nominale 80
mm o 100 mm (per i tubi all’interno della canna fumaria max. 150 mm). I collari d’innesto
maschio-femmina devono avere una lunghezza minima di 50 mm. Il diametro dei tubi
dipende dalla tipologia dell’impianto; l’apparecchio è stato progettato per accogliere tubi 80
mm ma, come si vede in tabella 1, in alcuni casi è consigliato l’utilizzo del 100 mm a
doppia parete. Le perdite di carico di una curva da 90° possono essere equiparate a quelle
di 1 metro di tubo
; il raccordo a T ispezionabile è da considerarsi come una curva da 90°.
INDICAZIONI del costruttore:
- evitare per quanto possibili tratti orizzontali
- vietato eseguire tratti in contropendenza
- usare massimo 2 curve con cambio di direzione minore di
90° (45°)
- non eseguire tratti orizzontali superiori a 3 metri dando una
pendenza minima verso l'alto del 5%
- i condotti devono avere sezione costante; eventuali
cambiamenti di sezione sono ammessi solo all'uscita
dell'apparecchio men
tre è vietata ogni riduzione all'innesto
della stufa.
COLLEGAMENTI
IDRAULICI
Questo apparecchio è stato progettato per riscaldare oltre che l’ambiente circostante il
prodotto, anche acqua per il riscaldamento idraulico. Quando l’apparecchio funziona a
regime produce acqua calda ad una temperatura necessariamente inferiore a quella di
ebollizione è quindi necessario progettare l’impianto termico compatibilmente alle
caratteristiche della macchina.
É obbligatorio affidarsi all’opera di un termoidraulico qualificato nei casi di:
- verifica di un impianto esistente;
- progettazione, realizzazione e verifica di un nuovo impianto.
Dimensionare l’
impianto termico idraulico in rapporto alla potenza media dell’apparecchio
e alle esigenze termiche richieste dell’ambiente (vedi Dati Tecnici alle Istruzioni Utente).
I punti di allacciamento della stufa all’impianto sono predisposti nella parte posteriore.
Per collegare:
- Collegare l’apparecchio all’impianto idraulico termico con l’ausilio di bocchettoni, tubi
flessibili e Valvole di chiusura, facilitando le eventuali operazioni di manutenzioni e/o
svuotamento dell’impianto te
rmico.
- Collegare lo scarico di sicurezza termica dell’apparecchio ad un imbuto di scarico idoneo
senza valvole di intercettazione.
In caso di intervento della valvola di scarico di sicurezza termica, l’acqua deve essere
libera di defluire senza recare danno alle persone ed all’abitato.
L’apparecchio ad acqua funziona anche abbinato con una comune caldaia murale. È
importante sapere che l’apparecchio non funziona in modo istantaneo come una comune
caldaia, quindi considerar
e che la caldaia deve sempre ed esclusivamente essere
abbinata in modo ausiliario, funzionando ad integrazione dell’apparecchio. La caldaia
rimane in standby per il riscaldamento dell’acqua sanitaria. E’ opportuno ricordare che gli
schemi qui proposti, pur rappresentando soluzioni d’impianto funzionali e correttamente
progettate, sono da considerarsi di puro carattere indicativo. La valutazione di fattibilità
d’intervento spetta sempre all’installatore, valutando tutti gli elementi specifici
dell’impianto
su cui andrà ad operare.
Si declina ogni responsabilità per danni causati a cose e/o persone provocati dall’impianto
idraulico non installato a regola d’arte. E’ vietato utilizzare l’apparecchio per riscaldare
acqua sanitaria in modo istantaneo se non con l’utilizzo di un serbatoio di accumulo.
Fare attenzione a non invertire la disposizione degli allacciamenti.
E’ consigliato collegarsi all’apparecchio tramite delle valvole di chiusura per eventuali
manutenzioni all’apparecch
io.
Non creare restrizioni di diametro delle tubazioni.
Evitare l’impiego di gomiti a piccolo raggio.
Installare appropriati disaeratori automatici per eliminare eventuali presenze di aria
11
dall’impianto ed evitare fastidiose vibrazioni.
Alla messa in funzione dell’apparecchio si consiglia un lavaggio a caldo dell’impianto
idraulico per eliminare le impurità create durante l’installazione delle tubazioni e dei
radiatori (oli, grassi, trucioli, ecc.) che rischierebbero di danneggiare il circolatore
dell’acqua e le valvole.
Non inserire valvole termostatiche in tutti i radiatori.
Accertarsi che la pressione idraulica misurata dopo l’eventuale valvola di riduzione non sia
superiore alla pressione di esercizio dell’apparecchio
(vedi Dati Tecnici).
Durante il funzionamento la pressione dell’acqua contenuta nell’impianto di riscaldamento
aumenta. Accertarsi che il suo valore corrisponda a quello di esercizio dell’apparecchio ed
il suo valore massimo non superi il valore limite indicato nei Dati Tecnici.
Alla connessione della rete idrica installare un gruppo di caricamento automatico con
manometro accessibile all’utenza.
Nell’installazione e durante il funzionamento tenete presente che deve essere
garantito lo
smaltimento della potenza minima erogata dall’apparecchio.
Assicurarsi che l’impianto idraulico termico sia provvisto di un ulteriore ed adeguato vaso
di espansione chiuso opportunamente dimensionato.
Sono fortemente sconsigliate tutte le varianti che prevedono la disposizione in serie delle
pompe caldaia o delle pompe dei circuiti con la pompa in dotazione all’apparecchio.
Il vaso di espansione inserito all’interno dell’apparecchio e precaricato alla pres
sione
indicata in targhetta è sufficiente solo per compensare l’acqua della caldaia. Adeguare la
pressione di precarica dei vasi di espansione alla pressione di esercizio dell’impianto
termico.
È possibile regolare la portata d’acqua del circolatore su tre velocità, in funzione alla
dimensione dell’impianto idraulico termico.
Suggeriamo l’adeguamento dell’impianto idraulico termico, proponendo indicazioni
funzionali riportando qui di seguito alcuni schemi.
COLLEGAMENTI
ELETTRICI E CONTROLLI
Tutti i collegamenti all’apparecchio sono nella parte posteriore.
Sono possibili i seguenti collegamenti esterni all’apparecchio: Cavo di alimentazione.
L’apparecchio viene fornito con un cavo di alimentazione che deve essere collegato ad
una spina di corrente di 230V 50Hz. Per norma di legge l’impianto deve essere previsto di
messa a terra e di interruttore differenziale.
Assicurarsi che il cavo di alimentazione elettrica, nella sua posizione definitiva, non venga
in contatto con parti calde. Assicurarsi che la spina per il collegamento elet
trico sia
accessibile anche dopo l’installazione dell’apparecchio.
Depressione apparecchio
L’apparecchio è dotato di una presa esterna per la misurazione della depressione
all’interno dell’apparecchio. Questa operazione di controllo e di verifica, va effettuata da
personale autorizzato al momento dell’installazione.
RIEMPIMENTO
DELL’IMPIANTO
Attenzione:
prima di effettuare gli allacciamenti di caldaia lavare
accuratamente l’impianto termico (tubazioni, corpi scaldanti, ecc.) con appositi
decapanti o disincrostanti in grado di rimuovere eventuali residui che potrebbero
compromettere il buon funzionamento della caldaia.
Gli allacciamenti idraulici devono essere eseguiti in modo razionale utilizzando
gli attacchi sulla dima della caldaia.
Lo scarico della valvola di sicurezza della caldaia deve essere collegato ad un
imbuto di scarico. In caso contrario, se la valvola di scarico dovesse intervenire
allagando il locale, il costruttore della caldaia non sarà responsabile.
Per il riempimento è stato inserito un apposito attacco da ½” (vedi figura a pag. 6), tappato
con apposita calotta: si consiglia di effettuare su tale attacco il collegamento alla rete idrica
con rubinetto manuale.
Si consiglia di riempire l’impianto ad una pressione di 1,2 - 1,5 bar possibile verificare la
pressione interna alla caldaia all’interno del menù utente) la caldaia può comunque
funzionare dai 0,5 ai 3,0 bar.
In caso di installazione in locali dove la tempera
tura può scendere sotto lo 0°C è
consigliato inserire apposito antigelo all’impianto seppur la caldaia dal momento in cui
rilevi una temperatura inferiore ai 5 gradi attiva la funzione antigelo.
12
PRESSOSTATO
INGOMBRI E
COLLEGAMENTI
13
14
14
DATI TECNICI
*solo con kit per acqua sanitaria (opzionale)
NOTA BENE: I DATI SOPRA INDICATI POSSONO VARIARE IN FUNZIONE DELLE
CARATTERISTICHE DEL PELLET UTILIZZATO.
ARES
PEGASO
NPBW
18,5
NPBW
23,5
NPBW
34,5
NPW
18,5
NPW
23,5
NPW
34,5
Descrizione U.M.
Potenza termica MAX kW 18,5 24,1 34,2 18 24,2 34,2
Potenza termica rilasciata
all’acqua MAX
kW 16,2 21,3 30 14,0 19,5 28,0
Potenza termica rilasciata all’aria
MAX
kW / / / 2,4 2,5 2,5
Potenza termica totale MIN kW 5,6 6,2 9,2 5,7 5,7 9,2
Potenza termica rilasciata
all’acqua MIN
kW 5,1 5,5
7,8 4,3 4,3 7,4
Potenza termica rilasciata all’aria
MIN
kW / / / 1 1 1,2
Rendimento portata termica MAX % 93,0 90,5 90,0 91,2 90,8 90,0
Rendimento portata termica MIN % 92,5 92,5
92,5
93,1 93,1 93,5
Consumo (MAX/MIN) Kg/h 3,66/1,3 4,9/1,3
6,9/1,9 3,7/1.15 4,9/1,15 6,9/1,9
Temperatura fumi MAX °C 115 143 177 150 164 180
Capacità vaso espansione Lt. 8 8 8 8 8 8
Pressione di precarica vaso bar 1 1 1 1 1 1
Pressione max circuito
riscaldamento
bar 3 3 3 3 3 3
*Pressione Max. Sanitario bar / 8 8 / 8 8
*Sanitario piastre nr / 15 15 / 15 15
*Prelievo sanitario Δ T 25°C lt. / 13,8 15,0 / 13,8 15,0
*Prelievo sanitario Δ T 35°C lt. / 9,3 10,5 / 9,3 10,5
Temperatura ma
x acqua °C 95 95 95 95 95 95
Diametro scarico fumi mm 80 80 80 80 80 80
Diametro condotto aspirazione mm 48 48 48 48 48 48
Tiraggio minimo Pa 10 10 10 10 10 10
Tensione/frequenza di
alimentazione
V/Hz 230/50 230/50 230/50 230/50 230/50 230/50
Potenza Max. elettrica assorbita W 390
390
400 390
390
400
Normativa di riferimento
EN303-5 EN303-5 EN303-5 EN14785 EN14785 EN14785
14
DATI TECNICI
*solo con kit per acqua sanitaria (opzionale)
NOTA BENE: I DATI SOPRA INDICATI POSSONO VARIARE IN FUNZIONE DELLE
CARATTERISTICHE DEL PELLET UTILIZZATO.
ARES
PEGASO
NPBW
18,5
NPBW
23,5
NPBW
34,5
NPW
18,5
NPW
23,5
NPW
34,5
Descrizione U.M.
Potenza termica MAX kW 18,5 24,1 34,2 18 24,2 34,2
Potenza termica rilasciata
all’acqua MAX
kW 16,2 21,3 30 14,0 19,5 28,0
Potenza termica rilasciata all’aria
MAX
kW / / / 2,4 2,5 2,5
Potenza termica totale MIN kW 5,6 6,2 9,2 5,7 5,7 9,2
Potenza termica rilasciata
all’acqua MIN
kW 5,1 5,5
7,8 4,3 4,3 7,4
Potenza termica rilasciata all’aria
MIN
kW / / / 1 1 1,2
Rendimento portata termica MAX % 93,0 90,5 90,0 91,2 90,8 90,0
Rendimento portata termica MIN % 92,5 92,5
92,5
93,1 93,1 93,5
Consumo (MAX/MIN) Kg/h 3,66/1,3 4,9/1,3
6,9/1,9 3,7/1.15 4,9/1,15 6,9/1,9
Temperatura fumi MAX °C 115 143 177 150 164 180
Capacità vaso espansione Lt. 8 8 8 8 8 8
Pressione di precarica vaso bar 1 1 1 1 1 1
Pressione max circuito
riscaldamento
bar 3 3 3 3 3 3
*Pressione Max. Sanitario bar / 8 8 / 8 8
*Sanitario piastre nr / 15 15 / 15 15
*Prelievo sanitario Δ T 25°C lt. / 13,8 15,0 / 13,8 15,0
*Prelievo sanitario Δ T 35°C lt. / 9,3 10,5 / 9,3 10,5
Temperatura ma
x acqua °C 95 95 95 95 95 95
Diametro scarico fumi mm 80 80 80 80 80 80
Diametro condotto aspirazione mm 48 48 48 48 48 48
Tiraggio minimo Pa 10 10 10 10 10 10
Tensione/frequenza di
alimentazione
V/Hz 230/50 230/50 230/50 230/50 230/50 230/50
Potenza Max. elettrica assorbita W 390
390
400 390
390
400
Normativa di riferimento
EN303-5 EN303-5 EN303-5 EN14785 EN14785 EN14785
T.it AQ
Classe Ambientale
24 34
44
24 30,5
22 28
2,5 2,0
5,3
8,6
4,3
7,4
1 1,2
91,5
90,0
93,0
93,5
4,9 / 1,15 6,9 / 1,9
148
173
8
8
1
1
3
3
90
90
80
80
12
12
230 / 50 230 / 50
390
400
EN14785/2006
EN14785/2006
I.D.00268625 I.D.00268627
15
14
DATI TECNICI
*solo con kit per acqua sanitaria (opzionale)
NOTA BENE: I DATI SOPRA INDICATI POSSONO VARIARE IN FUNZIONE DELLE
CARATTERISTICHE DEL PELLET UTILIZZATO.
ARES
PEGASO
NPBW
18,5
NPBW
23,5
NPBW
34,5
NPW
18,5
NPW
23,5
NPW
34,5
Descrizione U.M.
Potenza termica MAX kW 18,5 24,1 34,2 18 24,2 34,2
Potenza termica rilasciata
all’acqua MAX
kW 16,2 21,3 30 14,0 19,5 28,0
Potenza termica rilasciata all’aria
MAX
kW / / / 2,4 2,5 2,5
Potenza termica totale MIN kW 5,6 6,2 9,2 5,7 5,7 9,2
Potenza termica rilasciata
all’acqua MIN
kW 5,1 5,5
7,8 4,3 4,3 7,4
Potenza termica rilasciata all’aria
MIN
kW / / / 1 1 1,2
Rendimento portata termica MAX % 93,0 90,5 90,0 91,2 90,8 90,0
Rendimento portata termica MIN % 92,5 92,5
92,5
93,1 93,1 93,5
Consumo (MAX/MIN) Kg/h 3,66/1,3 4,9/1,3
6,9/1,9 3,7/1.15 4,9/1,15 6,9/1,9
Temperatura fumi MAX °C 115 143 177 150 164 180
Capacità vaso espansione Lt. 8 8 8 8 8 8
Pressione di precarica vaso bar 1 1 1 1 1 1
Pressione max circuito
riscaldamento
bar 3 3 3 3 3 3
*Pressione Max. Sanitario bar / 8 8 / 8 8
*Sanitario piastre nr / 15 15 / 15 15
*Prelievo sanitario Δ T 25°C lt. / 13,8 15,0 / 13,8 15,0
*Prelievo sanitario Δ T 35°C lt. / 9,3 10,5 / 9,3 10,5
Temperatura ma
x acqua °C 95 95 95 95 95 95
Diametro scarico fumi mm 80 80 80 80 80 80
Diametro condotto aspirazione mm 48 48 48 48 48 48
Tiraggio minimo Pa 10 10 10 10 10 10
Tensione/frequenza di
alimentazione
V/Hz 230/50 230/50 230/50 230/50 230/50 230/50
Potenza Max. elettrica assorbita W 390
390
400 390
390
400
Normativa di riferimento
EN303-5 EN303-5 EN303-5 EN14785 EN14785 EN14785
15
USO
Il presente apparecchio è corredato di una scheda elettronica con semplici comandi
di controllo; una volta eseguite la normale procedura di “preparazione
all’accensione e aver compreso i tasti ed i simboli del display dal paragrafo
“pannello di controllo” le procedure da seguire sono estremamente semplici.
E’ importante sapere che l’apparecchio è stato progettato per funzionare con
combustibile formato da pellet di legno; migliore è la qualità del pellet, maggiori
saranno le sue performance. Le prestazioni indicate nelle tabelle dei dati tecnici
della pagine 13 e 14 sono state o
ttenute in fase di omologazione con pellet di ottima
qualità. Si ricorda, inoltre, che più scadente sarà la qualità del pellet, con più
frequenza si dovranno eseguire le pulizie ordinarie dell’apparecchio.
L’apparecchio è dotato di sistema di sicurezza che rileva l’apertura accidentale o la
non perfetta chiusura del portello anteriore tramite un microinterruttore posto sulla
parte superiore del montante anteriore destro
PANNELLO COMANDI
1) SET: Utilizzato per entrare nel menu e confermare variazione dati durante la fase di impostazione.
2) AUTO: Permette di modificare da Automatico a Manuale il funzionamento della stufa.
3) ON/OFF: Accensione e Spegnimento della stufa. In caso di errore se premuto per qualche secondo esegue il reset dell'allarme.
Usato anche per uscire dai menu.
4) TEMP+: Tasto di aumento della temperatura desiderata. Usato anche per scorrere i menu e dati.
5) TEMP-: Tasto di diminuzione della temperatura desiderata. Usato anche per scorrere i menu e dati.
6) PROG+: Tast
o di aumento della programma o potenza funzionamento desiderata. Usato anche per scorrere i menu e dati.
7) PROG-: Tasto di diminuzione della programma o potenza funzionamento desiderata. Usato anche per scorrere i menu e dati.
16
16
PREPARAZIONE ALLA
ACCENSIONE
Una volta eseguite tutte le operazioni d’installazione ed aver rispettato tutte le
avvertenze riportate nei precedenti paragrafi si è in grado di poter accendere la
caldaia.
Come prima necessità si dovrà fornire l’apparecchio di combustibile caricandolo
nell’apposito vano; la massima capacità del serbatoio è di 45 kg.
In seguito, dovrà essere alimentato elettricamente l’apparecchio inserendo per prima
cosa il cavo nella spina posta posteriormente all’apparecchio e poi l’altra estremità del
cavo in una comune presa domestica.
Portando l’interruttore rosso
in posizione ON si accendela luce-spia dello stesso,
segno che l’apparecchio è correttamente alimentato; verificando sul pannello comandi,
il display si sarà acceso indicando per qualche secondo la versione del software
residente e successivamente lo stato della stufa che in prima accensione sarà
“Spenta, Inverno, Prog.Off”.
PRIMA ACCENSIONE
L’installazione e la prima accensione della caldai a
devono essere effettuate da personale qualificato in
conformità alle normative nazionali di installazione in
vigore e ad eventuali prescrizioni delle autorità locali
e di enti preposti alla salute pubblica, pena la
decadenza immediata della garanzia e la cessazione
di ogni responsabilità del produttore per danni a
persone o cose.
Durante le fasi di prima accensione, manutenzione e di qualsiasi altro intervento
tecnico, nell’ambiente dove è installata la caldaia e nelle immediate vicinanze,
dovrà essere presente solamente personale
qualificato.
Tale paragrafo si rivolge quindi a tecnici qualificati:
In seguito alle operazioni descritte nel paragrafo “preparazione alla accensione” e
dopo aver compreso il significato dei tasti e dei simboli del pannello comandi si può
procedere alla prima accensione.
Se alla prima accensione la coclea di caricamento pellet è vuota si può effettuarne il
caricamento nel menù TEST COMPONENTI accessibile tramite la pressione
contemporanea e prolungata dei tasti SET e TEM
P+. Premendo SET alla voce test
coclea l’estrattore fumi e la coclea si attiveranno. Il tasto SET andrà rilasciato appena i
primi pellet cadranno nel braciere avendo così cura che il braciere rimanga vuoto. Se
così non fosse bisognerà procedere allo svuotamento e al corretto riposizionamento di
tutte le parti così come descritto nel paragrafo “pulizia e manutenzione ordinaria”.
Nel caso in cui la coclea risulti vuota in seguito ad un precedente spegnimento per
mancanza pellet la
macchina aumenta automaticamente il tempo di pre-carica e per
questo motivo non è necessario ma anzi, è sconsigliato, procedere come sopra
descritto per la prima accensione.
L’avvio della macchina avviene tramite la pressione del tasto ON/OFF fino al segnale
acustico e alla comparsa sul display della scritta “Accensione Riscaldamento in corso”.
Dopo aver effettuato alcuni controlli la centralina avvierà una pre-carica di pellet
sufficientemente lunga da riempire il bracie
re per circa metà coprendo il foro
d’ingresso dell’aria proveniente dalla candeletta di accensione. Se la quantità di pellet
effettivamente scaricata sarà eccessiva o scarsa potrebbero verificarsi
malfunzionamenti e mancate accensioni. In questa eventualità sarà quindi necessario
aggiustare la tempistica di caricamento in base alla tipologia di pellet utilizzato.
Nel accensione immediatamente successiva ad una mancata accensione la macchina
procede con una modalità
di carica diversa. Tale modalità definita proporzionale
prevede la carica lenta e continua di pellet fino alla rilevazione dell’accensione. Questa
modalità può allungare di molto i tempi di avvio.
Una volta rilevata la fiamma la macchina passa nella fase di salita temperatura in cui
riprende la caduta del pellet e aumenta la velocità dell’estrattore fumi per ottenere le
condizioni necessarie alla transizione in fase di riscaldamento.
17
16
PREPARAZIONE ALLA
ACCENSIONE
Una volta eseguite tutte le operazioni d’installazione ed aver rispettato tutte le
avvertenze riportate nei precedenti paragrafi si è in grado di poter accendere la
caldaia.
Come prima necessità si dovrà fornire l’apparecchio di combustibile caricandolo
nell’apposito vano; la massima capacità del serbatoio è di 45 kg.
In seguito, dovrà essere alimentato elettricamente l’apparecchio inserendo per prima
cosa il cavo nella spina posta posteriormente all’apparecchio e poi l’altra estremità del
cavo in una comune presa domestica.
Portando l’interruttore rosso
in posizione ON si accendela luce-spia dello stesso,
segno che l’apparecchio è correttamente alimentato; verificando sul pannello comandi,
il display si sarà acceso indicando per qualche secondo la versione del software
residente e successivamente lo stato della stufa che in prima accensione sarà
“Spenta, Inverno, Prog.Off”.
PRIMA ACCENSIONE
L’installazione e la prima accensione della caldai a
devono essere effettuate da personale qualificato in
conformità alle normative nazionali di installazione in
vigore e ad eventuali prescrizioni delle autorità locali
e di enti preposti alla salute pubblica, pena la
decadenza immediata della garanzia e la cessazione
di ogni responsabilità del produttore per danni a
persone o cose.
Durante le fasi di prima accensione, manutenzione e di qualsiasi altro intervento
tecnico, nell’ambiente dove è installata la caldaia e nelle immediate vicinanze,
dovrà essere presente solamente personale
qualificato.
Tale paragrafo si rivolge quindi a tecnici qualificati:
In seguito alle operazioni descritte nel paragrafo “preparazione alla accensione” e
dopo aver compreso il significato dei tasti e dei simboli del pannello comandi si può
procedere alla prima accensione.
Se alla prima accensione la coclea di caricamento pellet è vuota si può effettuarne il
caricamento nel menù TEST COMPONENTI accessibile tramite la pressione
contemporanea e prolungata dei tasti SET e TEM
P+. Premendo SET alla voce test
coclea l’estrattore fumi e la coclea si attiveranno. Il tasto SET andrà rilasciato appena i
primi pellet cadranno nel braciere avendo così cura che il braciere rimanga vuoto. Se
così non fosse bisognerà procedere allo svuotamento e al corretto riposizionamento di
tutte le parti così come descritto nel paragrafo “pulizia e manutenzione ordinaria”.
Nel caso in cui la coclea risulti vuota in seguito ad un precedente spegnimento per
mancanza pellet la
macchina aumenta automaticamente il tempo di pre-carica e per
questo motivo non è necessario ma anzi, è sconsigliato, procedere come sopra
descritto per la prima accensione.
L’avvio della macchina avviene tramite la pressione del tasto ON/OFF fino al segnale
acustico e alla comparsa sul display della scritta “Accensione Riscaldamento in corso”.
Dopo aver effettuato alcuni controlli la centralina avvierà una pre-carica di pellet
sufficientemente lunga da riempire il bracie
re per circa metà coprendo il foro
d’ingresso dell’aria proveniente dalla candeletta di accensione. Se la quantità di pellet
effettivamente scaricata sarà eccessiva o scarsa potrebbero verificarsi
malfunzionamenti e mancate accensioni. In questa eventualità sarà quindi necessario
aggiustare la tempistica di caricamento in base alla tipologia di pellet utilizzato.
Nel accensione immediatamente successiva ad una mancata accensione la macchina
procede con una modalità
di carica diversa. Tale modalità definita proporzionale
prevede la carica lenta e continua di pellet fino alla rilevazione dell’accensione. Questa
modalità può allungare di molto i tempi di avvio.
Una volta rilevata la fiamma la macchina passa nella fase di salita temperatura in cui
riprende la caduta del pellet e aumenta la velocità dell’estrattore fumi per ottenere le
condizioni necessarie alla transizione in fase di riscaldamento.
17
Se durante tale periodo le condizioni prefissate non sono raggiunte la macchina and
in allarme con codice errore 15 “mancata accensione”. Bisogneprocedere al reset
errori tramite tasto ON/OFF e successivamente allo svuotamento del braciere si potrà
rimuovere il messaggio “SVUOTA BRACIERE” tramite la pressione contemporanea e
prolungata dei tasti SET e ON/OFF.
ACCENSIONE
Leggere i paragrafi “pannello comandi” e “preparazione alla accensione” prima di
procedere.
Per iniziare a far funzionare l’apparecchio, tenere premuto il tasto ON/OFF fino al
segnale acustico e alla comparsa sul display della scritta “Accensione Riscaldamento
in corso”
In questa fase la candeletta di riscaldamento, posta alla base del braciere, inizierà a
riscaldare il pellets precedentemente scaricato; in alcuni minuti si potranno vedere
scaturire dallo stesso pellets le prime fiammelle.
Il controller elettronico dell’apparecchio (tramite la apposita s
onda) seguirà la
temperatura dei fumi di scarico ed adatterà la velocità dell’estrattore fumi e la caduta
del pellet nel braciere in modo automatico.
Se le impostazioni saranno corrette la fiamma si stabilizzerà e le temperature
aumenteranno fino a raggiungere le condizioni ottimali per il passaggio alla fase di
riscaldamento, ovvero la condizione normale di funzionamento.
RISCALDAMENTO E
REGOLAZIONE
Questa è la fase di lavoro normale della macchina. Sul display è visualizzata la
temperatura dell’acqua di mandata (in questo caso 65 gradi) unitamente al simbolo di
riscaldamento ON.
Sulla destra del display è visualizzato un piccolo grafico che indica, tramite una serie
di “quadrati” che si anneriscono, la potenza di funzionamento (in questo caso 4).
Durante il riscaldamento la macchina può funzionare su 5 livelli di potenza. La
selezione della potenza di funzionamento avviene in base alla differenza tra la
temperatura attuale di mandata, mostrata dal d
isplay e la temperatura impostata
dall’utente, modificabile tramite l’azionamento dei tasti TEMP+ e TEMP- del pannello
comandi.
Nello specifico, la potenza di combustione si regolerà sulla massima possibile
all’accensione al fine di raggiungere rapidamente la temperatura impostata per poi
ridursi al minimo necessario per mantenersi sul set point.
La temperatura impostata è un fattore diretto di regolazione dello scambio termico con
l’ambiente tramite gli elementi terminali
, (radiatori, ventilconvettori…) una sua modifica
agisce direttamente sul bilancio energetico e quindi sul comfort: Aumentando la
temperatura dell’acqua si controbilancia la maggiore dispersione termica nei giorni più
freddi, riducendola si mantiene un giusto apporto nei periodi più miti.
La potenza massima di combustione è impostata di fabbrica sul livello 5. Durante il
funzionamento è possibile ridurre la potenza di combustione manualmente tramite i
tasti PROG+ e PROG- tuttavia tale modifi
ca non rimane salvata in memoria ed al
successivo riavvio la macchina tornea potenza 5. Questa impostazione può essere
modificata solamente da un tecnico qualificato accedendo ai parametri di
funzionamento.
Durante la fase di riscaldamento, a cicli regolari, la macchina effettua una pulizia del
braciere tramite l’aumento della velocità estrattore fumi e la riduzione dello scarico
pellet per alcuni secondi. Tale procedura assicura una combustione ottimale anche
lasciando la
macchina accesa per lunghi periodi.
RAFFREDDAMENTO
Al momento dello spegnimento, che sia esso manuale, tramite pressione prolungata
del tasto ON/OFF, o a seguito di un comando elettronico interno od esterno, il display
mostrerà la scritta “Attendere Raffreddamento in corso” e la scheda elettronica gestirà
questa fase interrompendo lo scarico pellet e portando l’estrattore fumi alla velocità
massima per consumare il combustibile presente nel crogiolo e raffreddare il sistema
portando la temperatura fumi ad un valore di sicurezza.
Se durante il raffreddamento si procede ad una nuova accensione la macchina prima
di av
viarsi attenderà, con l’estrattore fumi al massimo, che la temperatura fumi abbia
raggiunto comunque il valore di sicurezza.
STAND-BY
Per svariati motivi può capitare che, seppur la macchina moduli a potenza minima,
l’impianto non riesca a smaltire il calore prodotto. In questa evenienza la temperatura
dell’acqua salirà oltre quella impostata. Se la temperatura supera di 15 gradi quella
impostata (parametro di fabbrica modificabile da tecnico qualificato) la macchina and
in Stand-By effettuando il raffreddamento.
Una volta che la temperatura sarà ritornata 10 gradi sotto quella impostata, la
macchina, se in modalità Pronta, procederà di nuovo all’accensione.
18
18
MODALITA DI
FUNZIONAMENTO
A seconda delle necessità, all’interno del menù utente, è possibile modificare la
modalità di funzionamento della macchina per gestire la risposta ai comandi in
ingresso come ad esempio programmatore settimanale (interno) o cronotermostato
(esterno).
SPENTA: In questa modalità sia Estate che Inverno la stufa si accende solo
manualmente. Nessun comando da programmatore o TA esterno viene accettato ai
fini dell'accensione.
PRONTA INVERNO: In questa modalità la stufa si accende per effetto dei vari
comandi come TA esterno, ripresa da Stand-By, accensione manuale e
p
rogrammatore settimanale, se abilitato.
PRONTA ESTATE: In questa modalità la stufa si accende manualmente o per il
programmatore settimanale, se abilitato.
A macchina ferma è possibile vedere dal display le impostazioni correnti riguardanti la
modalità di funzionamento, l’attivazione o meno della programmazione settimanale
interna (Prog. On/Off) o l’attesa di un cronotermostato esterno (Crono Ext).
MENÙ UTENTE
È possibile accedere al menù utente premendo il tasto SET del pannello a display
illuminato. Per uscirvi in ogni momento senza apportare modifiche premere il tasto
ON/OFF; in ogni caso, dopo circa un minuto in cui non viene pigiato alcun tasto il
sistema uscirà automaticamente.
All’interno del menu, tramite i tasti TEMP+ e TEMP- sarà possibile scorrere i vari
campi riportati nella tabella seguente ed accedervi premendo SET.
MODALITÀ
PRONTA/SPENTA
Tale impostazione definisce la modalità di risposta della macchina
ai segnali esterni o al programmatore settimanale interno. Vedi
paragrafo “modalità di funzionamento”.
La modalità selezionata è riportata nel display a macchina ferma
in modo da aver conferma che la macchina risponderà
correttamente in caso di accensione programmate o termostati
esterni.
In modalità pronta, la macchina si accende per effetto di tali
comandi. In modalità spenta la macchina si accende solo
manualmente.
Variare tale impostazione pu
ò risultare utile in caso si desideri
evitare l’accensione della stufa come da programma settimanale o
TA esterno.
REGOLAZIONE DATA E
ORA
In questo campo è possibile modificare il giorno della settimana,
l’ora e la data. Per spostarsi tra le variabili bisogna utilizzare i tasti
PROG+ e PROG- mentre per modificarle TEMP+ e TEMP-. Per
confermare le modifiche effettuate ed uscire premere SET.
MODALITÀ
ESTATE/INVERNO
La modifica di tale impostazione e consigliata solo a tecnici
qualificati o competenti in quanto modifica la risposta della stufa a
comandi di accensione.
In modalità inverno (e impostata su PRONTA) la stufa si accende
per effetto dei vari comandi come TA esterno, ripresa da Stand-
By, accensione manuale e programmatore settimanale, se
abilitato.
In modalità estate la stufa si accende manualmente o
per effetto del programmatore settimanale, se abilitato (e
PRONTA).
SELEZIONE
CRONO
Impostazione del
Programmatore
Settimanale
Questa funzione permette di scegliere se utilizzare il
programmatore settimanale interno oppure utilizzare un comando
esterno per accendere la stufa.
Impostando la modalità crono interno è possibile abilitare al
funzionamento il programmatore settimanale interno del
controllore elettronico che consente di impostare fasce orarie,
potenze, temperature al variare del giorno.
Selezionando l’impostazione crono esterno sarà abilitato l’ingresso
della schede che gestisce la comunicazione di accensione tramite
un contatto pulito di un cronotermostato esterno o del modulo
19
18
MODALITA DI
FUNZIONAMENTO
A seconda delle necessità, all’interno del menù utente, è possibile modificare la
modalità di funzionamento della macchina per gestire la risposta ai comandi in
ingresso come ad esempio programmatore settimanale (interno) o cronotermostato
(esterno).
SPENTA: In questa modalità sia Estate che Inverno la stufa si accende solo
manualmente. Nessun comando da programmatore o TA esterno viene accettato ai
fini dell'accensione.
PRONTA INVERNO: In questa modalità la stufa si accende per effetto dei vari
comandi come TA esterno, ripresa da Stand-By, accensione manuale e
p
rogrammatore settimanale, se abilitato.
PRONTA ESTATE: In questa modalità la stufa si accende manualmente o per il
programmatore settimanale, se abilitato.
A macchina ferma è possibile vedere dal display le impostazioni correnti riguardanti la
modalità di funzionamento, l’attivazione o meno della programmazione settimanale
interna (Prog. On/Off) o l’attesa di un cronotermostato esterno (Crono Ext).
MENÙ UTENTE
È possibile accedere al menù utente premendo il tasto SET del pannello a display
illuminato. Per uscirvi in ogni momento senza apportare modifiche premere il tasto
ON/OFF; in ogni caso, dopo circa un minuto in cui non viene pigiato alcun tasto il
sistema uscirà automaticamente.
All’interno del menu, tramite i tasti TEMP+ e TEMP- sarà possibile scorrere i vari
campi riportati nella tabella seguente ed accedervi premendo SET.
MODALITÀ
PRONTA/SPENTA
Tale impostazione definisce la modalità di risposta della macchina
ai segnali esterni o al programmatore settimanale interno. Vedi
paragrafo “modalità di funzionamento”.
La modalità selezionata è riportata nel display a macchina ferma
in modo da aver conferma che la macchina risponderà
correttamente in caso di accensione programmate o termostati
esterni.
In modalità pronta, la macchina si accende per effetto di tali
comandi. In modalità spenta la macchina si accende solo
manualmente.
Variare tale impostazione pu
ò risultare utile in caso si desideri
evitare l’accensione della stufa come da programma settimanale o
TA esterno.
REGOLAZIONE DATA E
ORA
In questo campo è possibile modificare il giorno della settimana,
l’ora e la data. Per spostarsi tra le variabili bisogna utilizzare i tasti
PROG+ e PROG- mentre per modificarle TEMP+ e TEMP-. Per
confermare le modifiche effettuate ed uscire premere SET.
MODALITÀ
ESTATE/INVERNO
La modifica di tale impostazione e consigliata solo a tecnici
qualificati o competenti in quanto modifica la risposta della stufa a
comandi di accensione.
In modalità inverno (e impostata su PRONTA) la stufa si accende
per effetto dei vari comandi come TA esterno, ripresa da Stand-
By, accensione manuale e programmatore settimanale, se
abilitato.
In modalità estate la stufa si accende manualmente o
per effetto del programmatore settimanale, se abilitato (e
PRONTA).
SELEZIONE
CRONO
Impostazione del
Programmatore
Settimanale
Questa funzione permette di scegliere se utilizzare il
programmatore settimanale interno oppure utilizzare un comando
esterno per accendere la stufa.
Impostando la modalità crono interno è possibile abilitare al
funzionamento il programmatore settimanale interno del
controllore elettronico che consente di impostare fasce orarie,
potenze, temperature al variare del giorno.
Selezionando l’impostazione crono esterno sarà abilitato l’ingresso
della schede che gestisce la comunicazione di accensione tramite
un contatto pulito di un cronotermostato esterno o del modulo
19
GSM opzionale.
NOTA:In questa modali se la stufa viene spenta manualmente
anche la riaccensione dovrà essere manuale.
In caso di selezione Crono Interno, alla pressione del tasto SET
comparirà l’opzione per abilitare o disabilitare il programmatore
settimanale. Dopo aver scelto l’opzione desiderata tramite i tasti
PROG+ o PROG-, bisogna confermare tramite il tasto SET.
A questo punto si possono cominciare a modificare i programmi.
Per spostarsi tra le variabili
bisogna utilizzare i tasti PROG+ e
PROG- mentre per modificarle TEMP+ e TEMP- per confermare le
modifiche effettuate e passare al programma successivo premere
SET.
Ogni programma corrisponde ad un evento di accensione o
spegnimento della macchina.
È possibile quindi impostare per ogni giorno una o più fasce orarie
in cui la macchina rimane accesa.
Per generare un comando valido è necessario perciò impostare il
giorno della settimana, l’ora e l’azione da fare (accend
i o
spegni) inoltre bisogna selezionare se il programma corrente è
abilitato oppure no. Tale ultima opzione all’apparenza superflua
può essere utile per variare rapidamente la programmazione in
caso di necessità.
Per quanto riguarda il giorno della settimana è possibile impostare
o il singolo giorno (Do,Lu,Ma,Me,Gi,Ve,Sa) oppure utilizzare il
parametro LV (da lunedì a venerdì) o SD (sabato e domenica) per
accorpare in un unico programma l’accensione o lo spegni
mento
della macchina tutti i giorni “lavorativi” oppure nel week-end.
Per maggiore chiarezza si riporta un esempio:
F01 Lu 06:00 Accendi Abilitata
F02 Lu 21:00 Spegni Abilitata
F03 Lu 15:00 Spegni Non Abilitata
F04 SD 09:00 Accendi Abilitata
F05 SD 15:00 Spegni Abilitata
Con le seguenti impostazioni, presupponendo attivato il
programmatore settimanale (“Prog.On” e “Pronta” visibili sul
display a macchina ferma) la m
acchina si accenderà lunedì
mattina alle 6 e rimarrà accesa fino alle 9 di sera inoltre nel fine
settimana si accenderà sia sabato che domenica alle ore 9 del
mattino per spegnersi alle 3 del pomeriggio. La F03 non viene
tenuta in considerazione perché non abilitata.
Se viene dato il comando di accensione mentre la stufa è già
accesa questo verrà ignorato; analogo comportamento vale per lo
spegnimento.
ACCUMOLO ON/OFF
Questa modalità di funzionamento può essere modificata
solamente da un tecnico qualificato o competente.
TEMPERATURA
ACCUMULO
La modifica di questo parametro è consigliata solo in caso di
necessità ed ha influenza solo nel caso in cui la macchina sia
dotata di circuito sanitario istantaneo. Aumentando il valore della
temperatura accumulo aumenta la temperatura dell’acqua
sanitaria in uscita.
PRESSIONE H20
Questo campo mostra continuamente la pressione del fluido
all’interno dell’impianto. Si consiglia di verificare che tale valore
permanga tra 1.2 e 1.5 bar
20
20
PARAMETRI STUFA
Accedendo a questa voce del menù è possibile andare a
modificare i parametri di funzionamento della macchina
influenzando la combustione.
NOTA: Questa operazione può portare ad un miglioramento del
funzionamento della macchina, se utilizzata con consapevolezza
ma allo stesso modo p provocare malfunzionamenti o
persino generare situazioni pericolose.
Se non avete dimestichezza e conoscenze adeguate è
necessario che vi rivolgiate ad un tecnico qualificato.
Entrando con il tasto SET è possibile modificare due param
etri:
Carico Pellet e Aspirazione Fumi.
Si può impostare una variazione da -50% a +50%.
Può capitare infatti che, modificando il tipo pellet oppure a causa
dell’aumento di umidità contenuta nel pellet da lungo tempo in
magazzino sia necessario andare a ritoccare il rapporto
aria/combustibile generato nel braciere.
È sempre sconsigliato aumentare il carico pellet; la riduzione
del aspirazione fumi ha il medesimo effetto sulla qualità della
combustione ed è perciò la modifica con
sigliata. Allo stesso
modo è sconsigliato effettuare una modifica di oltre il ±20% di
ciascun parametro. Nel caso riteniate necessaria una
modifica di tale entità rivolgetevi al centro d’assistenza
autorizzato.
LOG ERRORI
La scheda elettronica registra in una memoria non volatile il
giorno, l’ora e la tipologia di errore in cui la macchina incappa
durante il funzionamento.
SELEZIONE LINGUA
È possibile selezionare tramite i tasti PROG+ e PROG- una lingua
per i messaggi a display fra Italiano, Inglese, Francese, Tedesco,
Spagnolo, Olandese
ERRORI DI
DIAGNOSTICA
Durante il funzionamento, se il sistema rileva un’anomalia, la stufa viene spenta seguendo
il ciclo di raffreddamento; Sul display viene visualizzato un messaggio di errore che potrà
essere resettato (anche se la stufa è in modalità automatica) solo manualmente tramite
pressione prolungata del tasto ON/OFF.
Nella tabella sottostante sono riportati i principali messaggi di errore.
ERRORE 1
Allarme Termostato Acqua
Se durante il funzionamento il termostato acqua inserito nel
pozzetto sonde segnala il superamento della soglia di sicurezza il
ciclo termina con errore e la macchina procede al raffreddamento.
Per poter riavviare la macchina sarà necessario oltre alla normale
procedura di reset effettuare il riarmo del termostato nel modo
seguente: Svitare il tappo nero (n.9 schema connessioni”) di
protezione posto posteriormente alla macchina immediatamente
sotto la presa con l’interruttore, pigiare a fondo il tasto fino al “clic”,
ri
posizionare il tappo. Se non percepite lo scatto è possibile che il
termostato sia ancora caldo, attendere il raffreddamento.
ERRORE 2
Allarme Pressostato
Se il pressostato non si chiude per scarsa depressione o si apre in
seguito ad una riduzione della stessa il ciclo viene interrotto con
errore e il sistema procede al raffreddamento. C può essere
causato da un ostruzione dei condotti di aspirazione o evacuazione
fumi.
ERRORE 3
Mancanza Pellet
Se durante il funzionamento la temperatura fumi scende al di sotto
del limite previsto il ciclo termina con errore ed il sistema completa il
raffreddamento. Ciò può essere dovuto ad un reale esaurimento del
combustibile ma anche ad un blocco di erogazione dello stesso
  • Page 1 1
  • Page 2 2
  • Page 3 3
  • Page 4 4
  • Page 5 5
  • Page 6 6
  • Page 7 7
  • Page 8 8
  • Page 9 9
  • Page 10 10
  • Page 11 11
  • Page 12 12
  • Page 13 13
  • Page 14 14
  • Page 15 15
  • Page 16 16
  • Page 17 17
  • Page 18 18
  • Page 19 19
  • Page 20 20
  • Page 21 21
  • Page 22 22
  • Page 23 23
  • Page 24 24
  • Page 25 25
  • Page 26 26
  • Page 27 27
  • Page 28 28
  • Page 29 29
  • Page 30 30
  • Page 31 31
  • Page 32 32

Unical T.it AQ Ardesia Guida d'installazione

Tipo
Guida d'installazione
Questo manuale è adatto anche per

in altre lingue