9
di cotone sono in fondo dei lunghi tubicini
afflosciati. Anche le fibre di lino sono di origine
naturale, sono tondeggianti e lineari. Le fibre
luccicano come la seta e presentano numerosi
rigonfiamenti sul tubicino della fibra. La seta
è di orgine animale ed è costituita da fibre
robuste e di piccolo diametro in confronto alle
fibre cave vegetali. Ogni fibra presenta una
superficie liscia ed omogenea e sembra un
filo d’erba. Anche le fibre della lana sono di
origine animale e la loro superficie è composta
da involucri sovrapposti, dall’apparenza
sconnessa e ondulata. Se possibile, confrontare
le fibre della lana di diversi fabbriche tessili:
si possono osservare differenze nell’aspetto
delle fibre. In base ad esse gli esperti riescono
a stabilire il paese d’origine della lana. La
seta sintetica, come indica il nome stesso, è
prodotta in modo artificiale attraverso un lungo
processo chimico. Tutte le fibre mostrano delle
linee dure e scure lungo la superficie liscia e
lucida. Una volta asciutte le fibre si increspano
in modo uniforme. Osservi i tratti comuni e le
differenze.
8.3. Gamberetti di acqua salata
Accessori:
1. Uova di gamberetto (fig. 2, 25d)
2. Sale marino (fig. 2, 25c)
3. Schiuditoio per gamberetti (fig. 2, 23)
4. Lievito (fig. 2, 25a)
ATTENZIONE!
Le uova e i gamberetti non
sono commestibili!
8.3.1. Il ciclo vitale dei gamberetti
di acqua salata
I gamberetti di acqua salata o “artemia salina”,
secondo la denominazione scientifica, hanno
un ciclo di vita insolito ed interessante. Le uova
della femmina si schiudono senza essere mai
state fecondate dal maschio. I gamberetti che
nascono da queste uova sono tutte femmine.
In condizioni particolari, per esempio quando la
palude va in secca, dalle uova possono uscire
gamberetti maschi. I maschi fecondano le uova
delle femmine e dall’accoppiamento hanno
origine uova particolari. Le uova fecondate,
dette “uova d’inverno”, hanno un guscio spesso
che protegge l’uovo. Le uova fecondate sono
molto resistenti e mantengono la loro capacità
vitale anche se la palude o il mare va in secca,
causando la morte dell’intera colonia di
gamberetti, e possono “dormire” 5-10 anni. Le
uova si schiudono quando le giuste condizioni
ambientali sono ripristinate. Le uova in dotazione
(fig. 2, 25d) sono di questo tipo.
8.3.2. La schiusa delle uova
di artemia salina
Affinché le uova di artemia si schiudano è
necessario preparare una soluzione salina
che corrisponda alle condizioni vitali dei
gamberetti. Riempire un recipiente con mezzo
litro d’acqua piovana o del rubinetto. Lasciare
riposare quest’acqua per circa 30 ore. Dato che
nel corso del tempo l’acqua evapora si consiglia
di riempire allo stesso modo un recipiente
con acqua e di lasciarla riposare per 36 ore.
Trascorso questo periodo di „riposo“ versare
la metà del sale marino in dotazione (fig. 2,
25c) nel contenitore e mescolare finché il sale
non si sarà completamente sciolto. Versare
un po’ dell’acqua salata così ottenuta nello
schiuditoio (fig. 2, 23), mettervi alcune uova e
chiudere con il coperchio. Porre lo schiuditoio
in un luogo luminoso, facendo però in modo di
non esporlo direttamente ai raggi del sole. La
temperatura dovrebbe essere intorno ai 25°. A
questa temperatura le uova si schiudono dopo
circa 2-3 giorni. Se durante tale periodo l’acqua
nel contenitore evapora, aggiungere acqua dal
secondo contenitore preparato.
8.3.3. L’artemia al microscopio
La larva che esce dall’uovo è conosciuta con il
nome di „nauplio“. Con la pipetta (fig. 2, 22a)
mettere alcune di queste larve su un vetrino
portaoggetti e cominciare l‘osservazione. Le
larve si muoveranno nella soluzione salina con
l’aiuto delle loro estremità simili a peli. Ogni
giorno prelevare alcune larve dal contenitore ed
osservarle al microscopio. Osservando le larve
IT