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non si sente una leggera distorsione, quindi girare il comando del
livello in modo da non sentirla più. Secondo il tipo di impianto,
l’uscita del midrange e quella del tweeter potrebbero essere sugli
stessi canali di uscita.
7. Regolare con precisione il livello di uscita tra il midrange e i tweet-
E = Tensione c.a. che sarà misurata tra i terminali di uscita
dell’altoparlante. P = Potenza in watt, R = Resistenza totale degli
altoparlanti collegati a un canale.
La procedura si svolge secondo queste fasi:
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er; per istruzioni dettagliate consultare la sezione Configurazione
dei crossover interni.
Ripetere le operazioni ai punti 5-7 per gli altoparlanti posteriori;
se questi non sono presenti, passare al punto
10.
Impostare i livelli tra il midrange e i tweeter anteriori e posteriori
in modo da bilanciare l’audio tra la sezione anteriore e quella
posteriore.
Aumentare il livello corrispondente all’uscita del woofer finché
non si sente una leggera distorsione, quindi girare il comando del
livello in modo da non sentirla più.
Regolare con precisione il livello di uscita tra i satelliti e i woofer;
per istruzioni dettagliate consultare la sezione Configurazione
dei crossover interni.
L’impianto audio Orion è così pronto all’uso.
1. Usare la legge di Ohm per calcolare la tensione di uscita ideale
dell’amplificatore (come nell’esempio di cui sopra).
2. Procurarsi un CD con un tono di prova di 50 Hz per i subwoofer.
Accertarsi che l’onda sinusoidale abbia un livello di riferimento
di 0 dB a 50 Hz.
3. Scollegare tutti gli altoparlanti dall’impianto.
4. Disinserire tutti i processori del segnale di ingresso, i circuiti di
sonorità (loudness), gli equalizzatori e la funzione Intelli-Q, e
impostare tutti i comandi delle frequenze midrange/alte su una
risposta piatta.
5. Portare il comando di guadagno dell’amplificatore nella posiz-
ione di minimo guadagno.
6. Regolare il volume dell’unità di pilotaggio (ad esempio una
radio) a circa ¾ per evitare che si inserisca il circuito limitatore.
7. Riprodurre l’onda sinusoidale a 50 Hz.
Regolazione dell’audio dell’impianto (avanzata)
Questo metodo richiede l’utilizzo di un multimetro digitale (DMM) ed
è più preciso della regolazione basata sull’ascolto. Determinare l’uscita
di tensione a corrente alternata (c.a.) ottimale dell’amplificatore appli-
cando la legge di Ohm. Ad esempio, se si ha un amplificatore mono-
fonico da 200 watt (efficaci) su un carico di 2 ohm, moltiplicare la
potenza per la resistenza ottenendo il valore 400, e quindi estrarne la
radice quadrata, ossia 20; ciò indica che all’amplificatore occorre appli-
care una tensione c.a. di 20 volt per ottimizzare l’uscita di potenza.
E = (P x R)
½
’
(200
watt x 2 ohm)
½
= (400)
½
’
E = 20 V c.a.
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Impostare il multimetro per la misura di tensione c.a.; collegarne
il cavo nero (negativo) e il cavo rosso (positivo) rispettivamente
all'uscita negativa (-) e a quella positiva (+) dell'altoparlante.
Aumentare lentamente il guadagno fino a ottenere la tensione
calcolata al punto 1. Se ci sono più amplificatori (più di un
amplificatore secondario, tutti identici), impostarli tutti sulla
stessa tensione di uscita.
Abbassare il volume della radio e ricollegare gli altoparlanti.
Ascoltare della musica che si conosce bene e determinare se
l'impianto la riproduce a un volume eccessivo; in tal caso, ridurre
il guadagno fino a ottenere l'uscita desiderata. Non aumentare
mai il guadagno, per prevenire limitazioni dei picchi del segnale