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più spesse e più tondeggianti ai lati che non al centro. Le fibre di cotone sono in
fondo dei lunghi tubicini afflosciati. Anche le fibre di lino sono di origine naturale,
sono tondeggianti e lineari. Le fibre luccicano come la seta e presentano numerosi
rigonfiamenti sul tubicino della fibra. La seta è di orgine animale ed è costituita da
fibre robuste e di piccolo diametro in confronto alle fibre cave vegetali. Ogni fibra
presenta una superficie liscia ed omogenea e sembra un filo d’erba. Anche le fibre
della lana sono di origine animale e la loro superficie è composta da involucri so-
vrapposti, dall’apparenza sconnessa e ondulata. Se possibile, confrontare le fibre
della lana di diversi fabbriche tessili: si possono osservare differenze nell’aspetto
delle fibre. In base ad esse gli esperti riescono a stabilire il paese d’origine della
lana. La seta sintetica, come indica il nome stesso, è prodotta in modo artificiale
attraverso un lungo processo chimico. Tutte le fibre mostrano delle linee dure e
scure lungo la superficie liscia e lucida. Una volta asciutte le fibre si increspano in
modo uniforme. Osservi i tratti comuni e le differenze.
7�3� Crostaceo d'acqua salata
Accessori:
1. Uova di crostaceo (20d)
2. Sale marino (20c)
3. Schiuditoio (18)
4. Lievito (20a)
ATTENZIONE!
Le uova e i crostaceo non sono commestibili!
7�3�1� Il ciclo vitale dei crostaceo di acqua salata
I crostaceo di acqua salata o “artemia salina”, secondo la denominazione scienti-
fica, hanno un ciclo di vita insolito ed interessante. Le uova della femmina si schiu-
dono senza essere mai state fecondate dal maschio. I crostaceo che nascono da
queste uova sono tutte femmine. In condizioni particolari, per esempio quando la
palude va in secca, dalle uova possono uscire crostaceo maschi. I maschi fecon-
dano le uova delle femmine e dall’accoppiamento hanno origine uova particolari.
Le uova fecondate, dette “uova d’inverno”, hanno un guscio spesso che protegge
l’uovo. Le uova fecondate sono molto resistenti e mantengono la loro capacità vi-
tale anche se la palude o il mare va in secca, causando la morte dell’intera colonia
di crostaceo, e possono “dormire” 5-10 anni. Le uova si schiudono quando le
giuste condizioni ambientali sono ripristinate. Le uova in dotazione (20d) sono di
questo tipo.
7�3�2� La schiusa delle uova di artemia salina
Affinché le uova di artemia si schiudano è necessario preparare una soluzione
salina che corrisponda alle condizioni vitali dei crostaceo. Riempire un recipiente
con mezzo litro d’acqua piovana o del rubinetto. Lasciare riposare quest’acqua per
circa 30 ore. Dato che nel corso del tempo l’acqua evapora si consiglia di riem-
pire allo stesso modo un recipiente con acqua e di lasciarla riposare per 36 ore.
Trascorso questo periodo di „riposo“ versare la metà del sale marino in dotazione
(20c) nel contenitore e mescolare finché il sale non si sarà completamente sciolto.
Versare un po’ dell’acqua salata così ottenuta nello schiuditoio (18), mettervi alcu-
ne uova e chiudere con il coperchio. Porre lo schiuditoio in un luogo luminoso,
facendo però in modo di non esporlo direttamente ai raggi del sole. La temperatura
dovrebbe essere intorno ai 25°. A questa temperatura le uova si schiudono dopo
circa 2-3 giorni. Se durante tale periodo l’acqua nel contenitore evapora, aggiun-
gere acqua dal secondo contenitore preparato.
7�3�3� L’artemia al microscopio
La larva che esce dall’uovo è conosciuta con il nome di „nauplio“. Con la pipet-
ta (17a) mettere alcune di queste larve su un vetrino portaoggetti e cominciare
l‘osservazione. Le larve si muoveranno nella soluzione salina con l’aiuto delle loro
estremità simili a peli. Ogni giorno prelevare alcune larve dal contenitore ed osser-
varle al microscopio. Dopo aver rimosso il coperchio dello schiuditoio lo si potrà
osservare per intero al microscopio. A seconda della temperatura ambientale le
larve diventano adulte nel giro di 6-10 settimane. In tal modo si avrà una nuova
generazione di “artemia salina” che continuerà a moltiplicarsi.
7�3�4� L’alimentazione dell‘artemia
Affinché le artemie sopravvivano di tanto in tanto vanno nutrite. Bisogna procedere