Bard Retro Instructions For Use Manual

Tipo
Instructions For Use Manual
Italiano
54
ISTRUZIONI PER L’USO
INDICAZIONI PER L’USO
Il catetere per emodialisi cronica a doppio lume in silicone Retro* di con puntali separati è
progettato per l’emodialisi cronica e l’aferesi. È un catetere in silicone radiopaco progettato
per l’inserimento percutaneo o tramite un accesso chirurgico. È possibile utilizzare cateteri di
lunghezza superiore a 40 cm per l’inserimento nella vena femorale.
POSIZIONAMENTO DEL CATETERE
Il catetere può essere posizionato per via percutanea utilizzando una “tecnica di Seldinger
modicata o una ebotomia aperta.
Si consiglia la guida uoroscopica o ultrasonica per garantire la correttezza dell’orientamento
del puntale e il suo posizionamento all’interno dell’atrio destro.
CONTROINDICAZIONI
Questo catetere è previsto per il solo accesso vascolare a lungo termine e non va utilizzato per
ni diversi da quelli indicati in queste istruzioni.
DESCRIZIONE
Il catetere per emodialisi cronica a doppio lume Retro* con puntali separati è realizzato in
silicone radiopaco di qualità medica. La sua forma ovale e la sua composizione in materiale
siliconico orono livelli migliori di essibilità e di resistenza all’attorcigliamento.
Per ridurre la ricircolazione durante l’emodialisi, il lume arterioso del catetere è più corto del
lume venoso all’estremità distale del catetere. Il catetere ha un bracciale pneumatico in feltro
e prevede adattatori separati di prolunga con codica a colori.
Le estremità prossimali del catetere sono tunnellizzate retrograde rispetto al sito di uscita
dopo il posizionamento dei puntali. Questa struttura consente il preciso posizionamento dei
puntali del catetere. Le due estremità prossimali del catetere, ovvero quella arteriosa e quella
venosa, sono collegate agli adattatori di prolunga codicati a colori. Ciascun adattatore di
prolunga prevede un manicotto di compressione, un cappuccio di compressione, un morsetto
e luer.
DIMENSIONI
Lungh. Lungh. Lungh.
innesto corpo totale
19 cm 24 cm 52 cm
23 cm 28 cm 52 cm
27 cm 32 cm 52 cm
31 cm 36 cm 52 cm
35 cm 40 cm 52 cm
50 cm 55 cm 67 cm
Lunghezze operative
30 cm 35 cm 40 cm 45 cm 50 cm
- 35 cm 40 cm 45 cm 50 cm
- - 40 cm 45 cm 50 cm
- - 40cm 45 cm 50 cm
- - - 45 cm 50 cm
- - - 60cm 65 cm
VOLUMI DI RIEMPIMENTO
I volumi di riempimento sono stampati sul catetere alle lunghezze operative di 30 cm, 35 cm,
40 cm, 45 cm e 50 cm, 60 e 65 cm per i cateteri corrispondenti:
Implant Length
Body Length
Overall Length
32cm
32cm
35cm
35cm
40cm
40cm
45cm
45cm
50cm
50cm
Italiano
55
Lunghezza
operativa Arterioso Venoso
30 cm 1.6 cc 1.7 cc
35 cm 1.8 cc 1.9 cc
40 cm 2.0 cc 2.1 cc
45 cm 2.2 cc 2.3 cc
50 cm 2.4 cc 2.5 cc
60 cm 2.8 cc 2.9 cc
65 cm 3.0 cc 3.1 cc
ATTENZIONE
In base alla legge federale (U.S.A.) la vendita di questo dispositivo è consentita solo da
parte o su prescrizione di un medico.
AVVERTENZE
Per il catetere con lunghezza del corpo di 24 cm, non tagliare prima del contrassegno a
30 cm
Per il catetere con lunghezza del corpo di 28 cm, non tagliare prima del contrassegno a
35 cm
Per il catetere con lunghezza del corpo di 32 cm, non tagliare prima del contrassegno a
40 cm
Per il catetere con lunghezza del corpo di 36 cm, non tagliare prima del contrassegno a
40 cm
Per il catetere con lunghezza del corpo di 40 cm, non tagliare prima del contrassegno a
45 cm
Per il catetere con lunghezza del corpo di 55 cm, non tagliare prima del contrassegno a
60 cm
LEGGERE ATTENTAMENTE TUTTE LE ISTRUZIONI,
LE AVVERTENZE E LE PRECAUZIONI PRIMA DELL’UTILIZZO.
COMPLICANZE
Embolia gassosa
Incannulazione arteriosa
Batteremia
Sanguinamento
Lesione del plesso brachiale
Aritmia cardiaca
Tamponamento cardiaco
Embolo al puntale del catetere o
embolo trombotico
Trombosi/stenosi della vena centrale
Chilotorace
Endocardite
Ematoma (sottocutaneo)
Emorragia
Emotorace
Infezione (sito di uscita)
Lacerazione (del dotto toracico)
Trombosi del lume
Pneumotorace
Emboli polmonari
Puntura (arteria succlavia, arteriosa destra
vena cava superiore)
Setticemia
Trauma all’atrio destro o
ad un vaso importante
Infezione del tunnel (sottocutanea)
Lacerazione vasale, trauma
Perforazione (vena femorale o arteria)
Nota: l’inserimento nella vena femorale aumenta il rischio di infezione rispetto all’inserimento in
altri punti. Le complicanze aggiuntive comprendono:
Sanguinamento dell’arteria femorale
Danni al nervo femorale
Sanguinamento retroperitoneale
Stenosi vascolare
AVVERTENZE
Il catetere va inserito o rimosso da un medico qualicato e abilitato.
Prima del trattamento, il medico dovrà discutere col paziente i rischi e i beneci delle eventuali
alternative alla cateterizzazione.
Italiano
56
Il posizionamento del puntale del catetere e la soluzione della lunghezza corretta sono
lasciati alla discrezione del medico. Tuttavia, una radiograa di routine dovrà sempre seguire l’
inserimento iniziale per confermare il corretto posizionamento dei puntali del catetere prima
dell’utilizzo. La posizione consigliata del puntale è sull’atrio destro o al suo interno, oppure alla
giunzione della vena cava superiore/atrio destro (VCS/AD).
1
Esaminare il lume e le prolunghe prima e dopo ciascun trattamento per rilevare eventuali segni
di danni o di usura.
Non serrare eccessivamente i connettori del catetere. Un serraggio eccessivo può incrinare i
connettori.
Utilizzare sempre tecniche sterili mentre si maneggia questo catetere e tutti gli articoli sterili.
Non utilizzare il catetere o i componenti del kit se il sigillo sterile è rotto.
Non utilizzare un catetere danneggiato (ad es. schiacciato, piegato, tagliato) o eventuali com-
ponenti danneggiati del kit, inclusi i connettori con lettature spanate.
Per evitare embolia gassosa, tenere sempre il catetere clampato tranne quando è collegato alle
linee del sangue o ad una siringa durante il trattamento.
Non clampare i lumi del catetere; i morsetti devono essere applicati solo alle prolunghe dei
tubi.
Utilizzare solo pinze lisce o a branche quando non si utilizzano i morsetti per catetere forniti.
Alternare la posizione di clampaggio per evitare la possibilità di inuenzare negativamente le
prestazioni dei tubi e di ridurre la durata utile. Evitare di applicare i morsetti in prossimità degli
adattatori e del corpo del catetere.
Prestare attenzione quando si utilizzano strumenti alati in prossimità del catetere. Non utiliz-
zare strumenti alati né forbici per rimuovere la medicazione.
Nastrare dei tappi per iniezione fra un trattamento e l’altro per evitare la rimozione accidentale.
Inteso per il Monouso. NON RIUTILIZZARE. Il riutilizzo e/o il riconfezionamento possono
esporre a rischio d’infezione il paziente o l’utilizzatore, compromettere lintegristrutturale
e/o speciche caratteristiche dei materiali o costruttive del dispositivo, inciandone il corretto
funzionamento, e/o causando danni, lesioni, o morte per il paziente.
Non risterilizzare gli accessori del kit del catetere. Il produttore non si assume alcuna respons-
abilità di alcun danno derivante dalla risterilizzazione del catetere o di componenti del kit.
Non forzare la guida, i dilatatori, né l’introduttore a spellatura durante l’inserimento per non
rischiare di perforare o danneggiare i vasi.
Evitare l’esposizione prolungata alle luci ultraviolette per evitare danni al catetere.
Non inserire l’introduttore a spellatura pdel necessario. Potrebbe non essere necessario
allungare completamente l’introduttore a seguito della taglia del paziente e del punto di
accesso.
Per inserire l’estremità della guida a J” nell’ago dell’introduttore utilizzare il raddrizzatore della
guida. Non forzare la guida a J” durante l’inserimento o la rimozione di alcun componente,
poiché il lo potrebbe rompersi.
Utilizzare solo connettori luer-lock lettati (compresi siringhe, linee del sangue e tappi per
iniezione) con gli adattatori del catetere.
In fase di sutura evitare di intaccare o perforare i lumi del catetere o le prolunghe.
In fase di sutura non legare in modo eccessivamente stretto.
Irrorare il catetere con soluzione salina e quindi clampare le prolunghe.
Durante l’infusione di eparina, sciacquare rapidamente e clampare per garantire che l’eparina
raggiunga l’estremità distale del lume. Non eseguire l’infusione contro un morsetto chiuso
né eseguirla con forza su un catetere bloccato. Linfusione con forza di un catetere bloccato
potrebbe creare una forza di contropressione che potrebbe causare lespulsione dell’adattatore
dalla tubazione.
Italiano
57
Non utilizzare soluzioni di acetone né di iodio su alcuna parte della tubazione del catetere. Tale
esposizione potrebbe danneggiare il catetere.
Rimuovere il catetere quando non fosse più necessario.
Non utilizzare il catetere dopo la data di scadenza riportata sulla confezione.
È richiesta particolare attenzione da parte del medico quando si inserisce questo catetere in
pazienti che non siano in grado di eseguire un respiro profondo o di trattenerlo. I pazienti che
utilizzino dispositivi di respirazione assistita o che ne richiedano il supporto sono soggetti ad
un maggiore rischio di pneumotorace durante l’incannulazione della giugulare interna o della
succlavia.
In questo documento non sono elencati tutte le istruzioni né tutti i protocolli accettati in
ambito medico, né il documento va inteso come sostituto dell’esperienza e della valutazione
del medico nel trattamento di qualsiasi paziente specico. Tuttavia è opportuno rivedere le
procedure, le precauzioni e le avvertenze prima di utilizzare il prodotto.
INSERIMENTO DEL CATETERE IN SILICONE CON BRACCIALE PNEUMATICO RETRO*
I. Sito di inserimento
La vena giugulare interna è il sito di inserimento preferito per il catetere, poiché permette un
più semplice posizionamento del puntale del catetere nell’atrio destro.
Per l’inserimento è anche possibile utilizzare la vena succlavia. Notare, tuttavia, che l’utilizzo
della vena succlavia è associato alla stenosi della vena succlavia. Ciò può precludere, in futuro,
la creazione di un accesso arteriovenoso sull’arto superiore.
È possibile inserire il catetere nella vena femorale (vedere la Sezione IV). Tuttavia, l’inserimento
nella vena femorale è associato ad un rischio di infezione superiore.
IV
V
VI
I
II
III
I - VENA GIUGULARE INTERNA
II - SITO DI INSERIMENTO
III - VENA CAVA SUPERIORE
IV - BRACCIALE PNEUMATICO
V - SITO DI USCITA
VI - POSIZIONE CONSIGLIATA
DEL PUNTALE
NELL’ATRIO DESTRO (AD)
II. Inserimento utilizzando la guaina/il dilatatore tramite tecnica di Seldinger
A. Preparazione del sito
Si consiglia di utilizzare una sala operatoria sterile durante il posizionamento del catetere.
Sono anche necessari teli, strumenti e accessori sterili. Sono necessari un sistema per la pulizia
e disinfezione delle mani, un camice protettivo, un cappuccio, guanti e mascherina.
Radere la cute del paziente al di sopra e al di sotto del sito di inserimento se necessario. Il
paziente va coperto prima di somministrare una quantità suciente di anestetico locale per
anestetizzare completamente il sito di inserimento.
Il posizionamento consigliato è col paziente in una leggera posizione di Trendelenburg.
Praticare una piccola incisione seguendo le linee cutanee sul vaso desiderato.
B. Puntura vasale
Collegare una siringa ad un ago introduttore e inserirlo nella vena di destinazione sotto guida
Italiano
58
ultrasonica, se disponibile. Aspirare per accertarsi della correttezza del posizionamento. Un
usso libero di sangue indica l’ingresso nel vaso. Se il sangue è rosso vivo o si riscontra un
ritorno pulsante, ritirare e ridirigere l’ago.
Rimuovere la siringa e collocare il pollice sull’estremità dell’ago introduttore per prevenire la
perdita di sangue o l’embolia gassosa. Una volta aspirato il sangue, far scivolare nuovamente
l’estremità essibile della guida nel dispositivo di avanzamento, in modo che sia visibile solo
l’estremità della guida. Inserire l’estremità distale del dispositivo di avanzamento nel raccordo
dell’ago.
Far avanzare la guida essibile con un moto in avanti nel raccordo dell’ago e oltre questo, no
alla vena di destinazione. La lunghezza di inserimento dipende dalla taglia del paziente.
Attenzione: non ritrarre la guida con alcun elemento.
Attenzione: utilizzare la guida uoroscopica o ultrasonica per garantire il corretto inseri-
mento e posizionamento della guida.
Se la guida è lasciata penetrare nell’atrio destro, possono derivarne aritmie cardiache.
Utilizzare il monitoraggio del ritmo cardiaco per rilevare le aritmie.
Rimuovere l’ago sulla guida, accertandosi che la guida sia tenuta saldamente durante tutto il
processo di rimozione dell’ago.
C. Dilatazione del vaso e inserimento del catetere
Dilatazione del vaso e inserimento della guaina
Far scivolare un dilatatore venoso sul lo e farlo avanzare attraverso la cute e nella vena.
Prestare attenzione a non far avanzare la guida. La guida deve essere ferma durante
l’avanzamento del dilatatore.
La dilatazione seriale è preferita. Se sono utilizzati altri dilatatori, inserire i dilatatori sulla guida
nel vaso. Rimuovere i dilatatori quando il vaso sia sucientemente dilatato, lasciando la guida
in posizione.
Attenzione: non lasciare i dilatatori vasali in posizione per un periodo più lungo del neces-
sario, per evitare la possibile perforazione della parete del vaso.
Far scivolare l’introduttore/la guaina a spellatura sulla guida nella vena, mantenendo nel
contempo la posizione della guida.
Attenzione: è necessario utilizzare l’osservazione uoroscopica per evitare la puntura
vasale.
Rimuovere la guida.
Attenzione: non lasciare la guaina in posizione per un periodo più lungo del necessario,
per evitare di danneggiare la vena.
Inserimento del catetere
AVVERTENZA: NON TENTARE MAI DI SEPARARE I LUMI.
Rimuovere il dilatatore della guaina inserita in precedenza.
Per evitare perdite di sangue, clampare le prolunghe prossimali del catetere con i morsetti
piatti forniti prima di inserire il catetere nella guaina.
Inserire i puntali distali del catetere nella guaina e attraverso questa, no a quando i puntali
del catetere non siano correttamente posizionati nella vena di destinazione.
Attenzione: inserire rapidamente il catetere nella guaina per evitare perdite di sangue o
embolie gassose.
Attenzione: il posizionamento del puntale del catetere nella sede appropriata produce un
usso ematico ottimale, come descritto nelle indicazioni KDOQI.
Italiano
59
Attenzione: la mancata verica del posizionamento del catetere può comportare gravi
traumi o complicanze fatali.
Estrarre la guaina a spellatura dal vaso con un movimento delicato e lento.
Le regolazioni del posizionamento del catetere vanno eseguite sotto uoroscopia o guida
ultrasonica. Il puntale distale venoso va posizionato al livello della parte superiore dell’atrio
destro, in corrispondenza della giunzione atriale della vena cava o oltre questa.
Attenzione: per evitare danni vasali quando si rimuove la guaina a spellatura, ritrarre la
guaina quanto più possibile e tagliare la guaina solo di pochi centimetri alla volta. Non
tirare la parte della guaina che resta nel vaso.
D. Tunnellizzazione del catetere Retro*
Praticare una piccola incisione al sito di uscita del tunnel sottocutaneo. Il catetere è con-
trassegnato per indicare un raccordo teorico. Questo contrassegno dovrà essere appena
esterno al sito di uscita. Praticare l’incisione con una larghezza appena suciente ad ospitare
il catetere. Somministrare un anestetico locale in quantità suciente ad anestetizzare comple-
tamente il tessuto.
Utilizzando una dissezione smussa col mandrino di tunnellizzazione, creare un tunnel sottocu-
taneo direttamente verso il sito di ingresso.
Quando il mandrino di tunnellizzazione emerge dal sito di ingresso, collocare l’estremità ras-
tremata del manicotto di tunnellizzazione sul tunnellizzatore esposto. Se necessario, spingere
il bracciale pneumatico per iniziare un percorso per consentire al bracciale pneumatico di
scivolare attraverso il tunnel sottocutaneo.
Inlare o incastrare l’adattatore/tunnellizzatore del catetere sul mandrino in modo che sia
ssato saldamente (a seconda del tunnellizzatore utilizzato).
Rimuovere i morsetti prossimali sul catetere e tagliare il catetere al contrassegno di 50 cm sul
lato venoso e al contrassegno di 47,5 cm sul lume arterioso.
Per i cateteri femorali (con lunghezza complessiva di 67 cm), tagliare il catetere al contrasseg-
no a 65cm sul lato venoso e a 62,5 cm sul lume arterioso.
Fissare l’estremità del catetere all’adattatore, quindi spingere il manicotto di tunnellizzazione
sul catetere.
Tirare il mandrino di tunnellizzazione no a quando il catetere non fuoriesca dal sito di uscita
e il contrassegno del catetere non sia visibile.
Rimuovere con cura il catetere dal mandrino tirando il manicotto di tunnellizzazione e quindi
piegando delicatamente il mandrino no ad estrarlo dal catetere.
Collegare nuovamente i morsetti alle estremità prossimali del catetere.
Se lo si desidera, le estremità prossimali del catetere possono essere tagliate per raggiungere
la lunghezza desiderata. I tagli vanno praticati alle lunghezze contrassegnate, dal momento
che i volumi di riempimento per tali lunghezze sono documentati.
AVVERTENZE
AVVERTENZA: NON TENTARE MAI DI SEPARARE I LUMI DEL CATETERE.
Non eseguire un tunnel attraverso il muscolo.
Non tirare la tubazione del catetere. Ciò potrebbe allungare e danneggiare il catetere.
Non estendere eccessivamente il tessuto sottocutaneo durante la procedura di tunnelliz-
zazione. Unespansione eccessiva potrebbe ritardare o impedire la crescita del bracciale
pneumatico verso l’interno e può aumentare il sanguinamento.
Un’ulteriore dissezione smussa potrebbe facilitare l’inserimento se si dovesse incontrare
resistenza.
Italiano
60
III. Inserimento senza guaina (SafeTrac*) tramite tecnica di Seldinger
A. Preparazione del sito
Si consiglia di utilizzare una sala operatoria sterile durante il posizionamento del catetere.
Sono anche necessari teli, strumenti e accessori sterili. Sono necessari un sistema per la pulizia
e disinfezione delle mani, un camice protettivo, un cappuccio, guanti e mascherina.
Radere la cute del paziente al di sopra e al di sotto del sito di inserimento se necessario. Il
paziente va coperto prima di somministrare una quantità suciente di anestetico locale per
anestetizzare completamente il sito di inserimento.
Il posizionamento consigliato è col paziente in una leggera posizione di Trendelenburg.
Praticare una piccola incisione seguendo le linee cutanee sul vaso desiderato.
B. Puntura vasale
Collegare una siringa ad un ago introduttore e inserirlo nella vena di destinazione sotto guida
ultrasonica, se disponibile. Aspirare per accertarsi della correttezza del posizionamento. Un
usso libero di sangue indica l’ingresso nel vaso. Se il sangue è rosso vivo o si riscontra un
ritorno pulsante, ritirare e ridirigere l’ago.
Rimuovere la siringa e collocare il pollice sull’estremità dell’ago introduttore per prevenire la
perdita di sangue o l’embolia gassosa. Una volta aspirato il sangue, far scivolare nuovamente
l’estremità essibile della guida nel dispositivo di avanzamento, in modo che sia visibile solo
l’estremità della guida. Inserire l’estremità distale del dispositivo di avanzamento nel raccordo
dell’ago.
Far avanzare la guida essibile con un moto in avanti nel raccordo dell’ago e oltre questo,
no alla vena di destinazione. Inserire la guida no a quando il puntale non passi all’interno
dell’atrio destro e attraverso questo nella vena cava inferiore. La lunghezza di inserimento
dipende dalla taglia del paziente. Sottoporre il paziente a monitoraggio cardiaco durante la
procedura per rilevare eventuali segni di aritmia.
Attenzione: non ritrarre la guida attraverso alcun componente.
Attenzione: utilizzare la guida uoroscopica o ultrasonica per garantire il corretto inseri-
mento e posizionamento della guida.
Se la guida è lasciata penetrare nell’atrio destro, possono derivarne aritmie cardiache.
Utilizzare il monitoraggio del ritmo cardiaco per rilevare le aritmie.
Rimuovere l’ago sulla guida, accertandosi che la guida sia tenuta saldamente durante tutto il
processo di rimozione dell’ago.
Far scivolare un dilatatore a guaina da 6 Fr sul lo e farlo avanzare attraverso la cute e nella
vena. Prestare attenzione a non far avanzare la guida. La guida deve essere ferma durante
l’avanzamento del dilatatore a guaina.
Rimuovere il dilatatore. Inserire un altro lo attraverso la guaina. Rimuovere la guaina.
C. Dilatazione del vaso e inserimento del catetere
AVVERTENZA: NON TENTARE MAI DI SEPARARE I LUMI DEL CATETERE
Collocare nei lumi del catetere i due dilatatori intracatetere forniti. I dilatatori intracatetere
hanno luer che si bloccano sull’estremità prossimale dei rispettivi luer arteriosi e venosi sul
catetere.
Far scivolare l’estremità esposta di uno dei li attraverso il dilatatore intracatetere venoso no
a quando non esca dall’estremità venosa prossimale del dilatatore.
Far scivolare sull’altro lo i dilatatori venosi appropriati e farli avanzare attraverso la cute. La
dilatazione seriale è preferita.
Rimuovere i dilatatori.
Italiano
61
Attenzione: non lasciare i dilatatori vasali in posizione per un periodo più lungo del neces-
sario, per evitare la possibile perforazione della parete del vaso.
Far scivolare il lo esposto attraverso il dilatatore intracatetere arterioso no a quando non
esca dall’estremità arteriosa prossimale del catetere.
Far avanzare i li no a quando non esista alcun gioco nei li tra l’estremità distale del catetere
e il sito di ingresso.
Far avanzare il catetere attraverso la cute nel vaso. Potrebbe essere necessaria una leggera
torsione in una delle direzioni per far avanzare il catetere nella vena.
Per il posizionamento corretto si consiglia vivamente la guida ultrasonica o uoroscopica.
Attenzione: il posizionamento del puntale del catetere nella sede appropriata produce un
usso ematico ottimale, come descritto nelle indicazioni K/DOQI.
Attenzione: la mancata verica del posizionamento del catetere può comportare gravi
traumi o complicanze fatali.
Rimuovere le guide e i dilatatori intracatetere.
D. Tunnellizzazione del catetere Retro*
Praticare una piccola incisione al sito di uscita del tunnel sottocutaneo. Il catetere è con-
trassegnato per indicare un raccordo teorico. Questo contrassegno dovrà essere appena
esterno al sito di uscita. Praticare l’incisione con una larghezza appena suciente ad ospitare
il catetere. Somministrare un anestetico locale in quantità suciente ad anestetizzare comple-
tamente il tessuto.
Utilizzando una dissezione smussa col mandrino di tunnellizzazione, creare un tunnel sottocu-
taneo direttamente verso il sito di ingresso.
Quando il mandrino di tunnellizzazione emerge dal sito di ingresso, collocare l’estremità
rastremata del manicotto di tunnellizzazione sul tunnellizzatore esposto. Se necessario, spin-
gere il bracciale pneumatico per iniziare un percorso per consentire al manicotto di scivolare
attraverso il tunnel sottocutaneo.
Inlare o incastrare l’adattatore/tunnellizzatore del catetere sul mandrino in modo che sia
ssato saldamente (a seconda del tunnellizzatore utilizzato).
Rimuovere i morsetti prossimali sul catetere e tagliare il catetere al contrassegno di 50 cm sul
lato venoso e al contrassegno di 47,5 cm sul lume arterioso.
Per i cateteri femorali (con lunghezza complessiva di 67 cm), tagliare il catetere al contrasseg-
no a 65cm sul lato venoso e a 62,5 cm sul lume arterioso.
Fissare l’estremità del catetere all’adattatore, quindi spingere il manicotto di tunnellizzazione
sul catetere.
Tirare il mandrino di tunnellizzazione no a quando il catetere non fuoriesca dal sito di uscita
e il contrassegno del catetere non sia visibile.
Rimuovere con cura il catetere dal mandrino tirando il manicotto di tunnellizzazione e quindi
piegando delicatamente il mandrino no ad estrarlo dal catetere.
Collegare nuovamente i morsetti alle estremità prossimali del catetere.
Se lo si desidera, le estremità prossimali del catetere possono essere tagliate per raggiungere
la lunghezza desiderata. I tagli vanno praticati alle lunghezze contrassegnate, dal momento
che i volumi di riempimento per tali lunghezze sono documentati.
AVVERTENZE
AVVERTENZA: NON TENTARE MAI DI SEPARARE I LUMI.
Italiano
62
Non eseguire un tunnel attraverso il muscolo.
Non tirare la tubazione del catetere. Ciò potrebbe allungare e danneggiare il catetere.
Non estendere eccessivamente il tessuto sottocutaneo durante la procedura di tunnelliz-
zazione. Unespansione eccessiva potrebbe ritardare o impedire la crescita del bracciale
pneumatico verso l’interno e può aumentare il sanguinamento.
Un’ulteriore dissezione smussa potrebbe facilitare l’inserimento se si dovesse incontrare
resistenza.
IV. Procedura per il posizionamento nelle vena femorale
AVVERTENZA: IL RISCHIO DI INFEZIONE AUMENTA CON L’INSERIMENTO NELLA VENA
FEMORALE. Per ridurre il rischio di infezione, prendere in considerazione punti di accesso
quali la zona pelvica in alternativa alla tradizionale zona inguinale.
Valutare le aree femorali destra e sinistra in modo da selezionare la vena più adatta per il
posizionamento del catetere. Si consiglia di utilizzare la visualizzazione ultrasonica.
Per l’inserimento con guaina/divaricatore, seguire la procedura nella Sezione II, “Inserimento
con l’utilizzo di guaina/divaricatore usando la tecnica di Seldinger”.
Per l’inserimento senza guaina, seguire la procedura nella Sezione III, “Inserimento senza
guaina (SafeTrac*) usando la tecnica di Seldinger”.
L’inserimento femorale è analogo a quello elencato nelle Sezioni II e III con le seguenti eccezi-
oni (vedere 1, 2 e 3 di seguito):
1) Il paziente non va posizionato in lieve Trendelenburg
2) La punta del catetere va posizionata a metà della vena cava inferiore (VCI) o alla giunzione
della vena iliaca e della vena cava inferiore.
2
3) Il catetere va tagliato al contrassegno a 65cm sul lume venoso e a 62,5 cm sul lume arte-
rioso prima della tunnellizzazione.
I li guida non devono penetrare nell’atrio destro. Ciò potrebbe causare aritmie cardiache.
V. Montaggio dell’adattatore di prolunga del catetere o applicazione del kit di riparazione
Retro*
Utilizzare i morsetti piatti forniti assieme al kit del catetere per clampare il catetere se neces-
sario e nella sostituzione di adattatori di prolunga usurati o danneggiati con prolunghe “kit di
riparazione Retro*”.
Non utilizzare una pinza seghettata.
Nelle operazioni di taglio alla lunghezza desiderata o per la sostituzione di adattatori di pro-
lunga usurati o danneggiati, accertarsi che il catetere sia in ordine e che il lume del catetere
rimanente non sia danneggiato. Fare riferimento alla lunghezza operativa e al corrispondente
volume di riempimento.
A
B
C
A
C
Italiano
63
Far scivolare il cappuccio rosso del catetere (A) sull’estremità prossimale del catetere con
contrassegni rossi. Vericare che il cappuccio rosso abbia una guarnizione (B) all’interno del
cappuccio. Far scivolare il diametro interno del lume del catetere arterioso (rosso) sul tubo
in acciaio inox (che fa parte di (C) e forma l’inizio del tubo di prolunga) no a quando non
raggiunga la spalla. Inserire il cappuccio (A) verso la parte (C) no a quando non si arresta sul
corpo dell’adattatore. Ripetere la procedura per l’adattatore di prolunga blu.
Attenzione: per evitare incrinature, non serrare eccessivamente i cappucci.
Rimuovere i morsetti piatti dai lumi arterioso (rosso) e venoso (blu).
Collegare le siringhe ad entrambe le prolunghe e aprire i morsetti. Il sangue dovrebbe essere
aspirato facilmente sia dal lato arterioso che da quello venoso. Se si verica una resistenza ec-
cessiva all’aspirazione del sangue, riposizionare il catetere per ottenere ussi ematici adeguati.
Irrorare entrambi i lumi con siringhe riempite di soluzione salina una volta ottenuta
un’aspirazione adeguata utilizzando la tecnica del bolo rapido. Vericare che i morsetti di
prolunga siano aperti durante la procedura di irrorazione.
Chiudere i morsetti di prolunga, rimuovere le siringhe, quindi collocare un tappo per iniezione
su ciascun connettore luer-lock.
VI. Fissaggio del catetere e cura della ferita
È fornita un’ala di sutura ssabile per suturare il catetere al sito di uscita. Premere leg-
germente le ali di sutura ssabili per aprire il lato inferiore suddiviso del corpo dell’ala di
sutura.Collocare l’ala di sutura al contrassegno della dimensione del catetere al sito di uscita e
rilasciare. Fissare l’ala suturandola in posizione attraverso i fori forniti.
Inserimento della sutura e siti di uscita chiusi. Successivamente, suturare gli adattatori del
catetere alla cute utilizzando l’ala di sutura. Non suturare la tubazione del catetere.
Attenzione: evitare di intaccare il catetere durante la sutura.
Attenzione: gli oggetti alati possono provocare la rottura del catetere a causa di forature
o tagli nel lume dello stesso.
Coprire i siti di inserimento e di uscita con medicazioni occlusive.
Registrare la lunghezza del catetere e il numero di lotto del catetere sulla scheda del paziente.
EPARINIZZAZIONE
Seguire le indicazioni sulla pervietà del catetere se il catetere non deve essere utilizzato imme-
diatamente per il trattamento.
Per mantenere la pervietà del catetere fra un trattamento e l’altro, creare un blocco di eparina
in ciascun lume del catetere.
Seguire il protocollo ospedaliero per la concentrazione di eparina.
Prelevare l’eparina in due siringhe, corrispondenti alla quantità indicata sulle prolunghe
arteriosa e venosa. Accertarsi che le siringhe siano prive di aria.
Rimuovere i tappi per iniezione dalle prolunghe.
Collegare una siringa contenente soluzione di eparina al luer femmina di ciascuna prolunga.
Aprire i morsetti di prolunga.
Attenzione: aspirare per accertarsi che l’aria non venga immessa a forza nel paziente.
Iniettare l’eparina in ciascun lume utilizzando la tecnica del bolo rapido.
Attenzione: ciascun lume va completamente riempito di eparina per garantire l’ecacia.
Chiudere i morsetti di prolunga.
Italiano
64
Attenzione: i morsetti di prolunga vanno aperti solo per l’aspirazione, il risciacquo e il
trattamento in dialisi.
Rimuovere le siringhe.
Fissare un tappo per iniezione sterile sui luer femmine delle prolunghe.
Applicare con nastro adesivo tappi per iniezione per evitare la rimozione accidentale.
Leparina non è necessaria per le successive 48 - 72 ore, purché i lumi non siano stati aspirati
o sciacquati.
TRATTAMENTO DELL’EMODIALISI
Attenzione: per evitare embolia gassosa, tenere i tubi di prolunga sempre clampati
durante i periodi di mancato utilizzo.
Attenzione: per prevenire l’eparinizzazione sistemica, la soluzione di eparina deve essere
rimossa da ciascun lume prima del trattamento del paziente.
Aspirare e irrigare il catetere con soluzione salina prima di ciascun utilizzo. Disaerare
completamente il catetere e tutti i tappi e la tubazione di collegamento quando si cambia la
connessione della tubazione.
La procedura di aspirazione dovrà rispettare il protocollo dell’unità di dialisi.
Prima di iniziare la dialisi, controllare attentamente tutte le connessioni del catetere e i circuiti
extracorporei.
Attenzione: ssare sempre con nastro adesivo i luer-lock alle linee del sangue durante il
trattamento come protezione dal distacco accidentale.
Esaminare visivamente il catetere e le relative connessioni per rilevare eventuali segni di
perdite, per prevenire la perdita di sangue o l’embolia gassosa. Se necessario, adottare misure
correttive adeguate prima di continuare il trattamento di dialisi.
Attenzione: uneccessiva perdita di sangue potrebbe provocare shock al paziente.
Lemodialisi va eseguita seguendo le istruzioni del medico.
POST-DIALISI
Preparare siringhe con soluzione salina normale ed eparina
Arrestare la pompa del sangue. Chiudere il morsetto sulla prolunga arteriosa. Clampare la
linea del sangue arterioso al sito di collegamento.
Scollegare la linea del sangue arterioso dall’adattatore del catetere e collegare una siringa,
riempita di soluzione salina normale, all’adattatore arterioso. Aprire il morsetto sulla prolunga
arteriosa e sciacquare il sangue dal lume arterioso del catetere. Clampare nuovamente la
prolunga.
Eparinizzare il lume con i livelli appropriati di volume e concentrazione dell’eparina (vedere
in precedenza).
Risciacquare il sangue nel circuito extracorporeo attraverso il lume venoso.
Dopo aver risciacquato il sangue del paziente, spegnere la pompa del sangue. Clampare la
prolunga venosa e scollegare la linea del sangue venoso dall’adattatore venoso del catetere.
Collegare una siringa, riempita con soluzione salina normale, all’adattatore venoso. Aprire
il morsetto sulla prolunga venosa e sciacquare tutto il sangue venoso rimanente dal lume
venoso del catetere. Clampare nuovamente e quindi eparinizzare il lume con i livelli appro-
priati di volume e concentrazione dell’eparina.
Italiano
65
Accertarsi che i morsetti siano chiusi su entrambe le prolunghe. Rimuovere le siringhe e ssare
un tappo di tenuta per iniezione a ciascun adattatore. Fissare con nastro adesivo i tappi di
tenuta per iniezione alle prolunghe per prevenire la rimozione accidentale.
AVVERTENZA
Tenere sempre il catetere clampato, tranne quando è collegato alle linee del sangue o ad
una siringa durante il trattamento.
FLUSSO DI SANGUE NEL CATETERE
Flussi insucienti
L’insucienza del usso sanguigno può essere causata dall’occlusione dei fori arteriosi dovuta
a coaguli o a deposito di brina o dall’occlusione dei fori del lato arterioso a causa del contatto
con la parete venosa.
Tabella: Caratteristica del usso in funzione della pressione per tutti i cateteri Retro*
Gli intervalli di pressione arteriosa e venosa sono elencati
in precedenza. Nota: I risultati precedenti sono stati
ottenuti utilizzando acqua deionizzata
Portata Intervallo medio di
pressione interna del lume
(ml/min) (mm Hg)
100 24 - 34
150 39 - 50
200 58 - 70
250 79 - 93
300 104 - 121
350 129 - 152
400 157 - 186
450 192 - 233
500 224 - 267
Ostruzioni monodirezionali
Le ostruzioni monodirezionali esistono quando è possibile risciacquare facilmente un lume
ma non è possibile aspirare il sangue. Ciò è di solito causato da coaguli, depositi di brina o
errato posizionamento del puntale. In questo ultimo caso, il usso insoddisfacente avviene
subito dopo il posizionamento.
RIMOZIONE DEL CATETERE
AVVERTENZA
Solo un medico esperto nelle tecniche appropriate dovrà eseguire la rimozione del
catetere.
Palpare il catetere in prossimità del sito di uscita per localizzare il bracciale pneumatico del
catetere.
Anestetizzare l’area del bracciale pneumatico del catetere e del sito di uscita somministrando
una quantità suciente di anestetico locale.
Tagliare le suture dall’ala di sutura. Vanno seguite le procedure ospedaliere del caso.
Praticare una piccola incisione sul bracciale pneumatico, in direzione parallela al catetere.
Eseguire la dissezione verso il bracciale pneumatico con uno strumento smussato o tagliente.
Aerrare il bracciale pneumatico con un morsetto quando è visibile.
Italiano
66
Clampare il catetere fra il bracciale pneumatico e il sito di inserimento. Accertarsi che il
morsetto sia sucientemente clampato da prevenire il usso di sangue in uno dei lumi.
Per liberare il catetere dal tessuto, tirare delicatamente il catetere con un moto continuo e
lento, prestando attenzione ad evitare strappi o l’applicazione di forza eccessiva, in modo da
evitare di strappare il bracciale pneumatico.
Attenzione: non tirare il catetere se si avverte resistenza. Eseguire invece un accesso chiru-
rgico e rimuovere tutte le suture al sito della ebotomia.
Applicare pressione al tunnel prossimale no a quando il sanguinamento non si sia arrestato.
Suturare l’incisione e applicare una medicazione per favorire la cicatrizzazione.
Controllare l’integrità del catetere per rilevare eventuali strappi e misurare il catetere al
momento della rimozione. Confrontare la lunghezza con le speciche applicabili al prodotto
per accertarsi che l’intero catetere sia stato correttamente rimosso.
1
National Kidney Foundation, Kidney Disease Outcomes Quality Initiative (KDOQI) Guidelines,
Guideline 5, Type and Location of Tunneled Cu Catheter Placement. (2000)
2
GX Zaleski, B. Funaki, JM Lorenz, RS Garofolo, MA Moscatel, JD Rosenblum and JA Leef.
Department of Radiology, The University of Chicago Hospital, IL 60637, USA. “Experience
with tunneled femoral hemodialysis catheters. Am J Rcmtgenol. 1999 Feb; 172 (2)c 493-496.
Close extension clamps.
Bard Access Systems, Inc. garantisce all’acquirente che questo prodotto è privo di difetti
per quanto riguarda i materiali e la fabbricazione per un periodo di un (1) anno dalla data
dell’acquisto. Se questo prodotto risulta difettoso, l’acquirente può restituirlo a Bard Access
Systems, Inc. per l’eventuale riparazione o sostituzione, a discrezione di Bard Access Systems,
Inc. Tutte le restituzioni devono essere preventivamente autorizzate conformemente alla
Normativa sulle merci restituite (Returned Goods Policy) di Bard Access Systems, Inc.
contenuta nel Listino prezzi. La responsabilità di Bard Access Systems, Inc. in base a questa
garanzia limitata sul prodotto non si estende a qualsiasi abuso o uso improprio di questo
prodotto o alla sua riparazione che non sia effettuata da un funzionario autorizzato di Bard
Access Systems, Inc.
LA GARANZIA LIMITATA PER IL PRODOTTO È VALIDA E SOSTITUISCE TUTTE LE ALTRE GARANZIE,
ESPLICITE O IMPLICITE (COMPRENDENDO, MA NON SOLO, TUTTE LE GARANZIE IMPLICITE DI
COMMERCIABILITÀ O IDONEITÀ A UN DETERMINATO SCOPO) LA RESPONSABILI E IL
RISARCIMENTO DEFINITI IN QUESTA GARANZIA LIMITATA SUL PRODOTTO SARANNO LE
UNICHE RESPONSABILITÀ DI BARD ACCESS SYSTEMS, INC. E IL RISARCIMENTO DISPONIBILE
PER L’ACQUIRENTE DI QUESTO PRODOTTO, SE SOTTO CONTRATTO, A TORTO (INCLUSA
NEGLIGENZA) O ALTRO, E BARD ACCESS SYSTEMS, INC. NON SARÀ RITENUTA RESPONSABILE
DI QUALSIASI DANNO INDIRETTO, SPECIALE, INCIDENTALE O CONSEQUENZIALE DERIVANTE
DAL SUO UTILIZZO.
© 2010 C. R. Bard, Inc. Tutti i diritti riservati.
Data di revisione: febbraio 2010
  • Page 1 1
  • Page 2 2
  • Page 3 3
  • Page 4 4
  • Page 5 5
  • Page 6 6
  • Page 7 7
  • Page 8 8
  • Page 9 9
  • Page 10 10
  • Page 11 11
  • Page 12 12
  • Page 13 13
  • Page 14 14
  • Page 15 15
  • Page 16 16
  • Page 17 17
  • Page 18 18
  • Page 19 19
  • Page 20 20
  • Page 21 21
  • Page 22 22
  • Page 23 23
  • Page 24 24
  • Page 25 25
  • Page 26 26
  • Page 27 27
  • Page 28 28
  • Page 29 29
  • Page 30 30
  • Page 31 31
  • Page 32 32
  • Page 33 33
  • Page 34 34
  • Page 35 35
  • Page 36 36
  • Page 37 37
  • Page 38 38
  • Page 39 39
  • Page 40 40
  • Page 41 41
  • Page 42 42
  • Page 43 43
  • Page 44 44
  • Page 45 45
  • Page 46 46
  • Page 47 47
  • Page 48 48
  • Page 49 49
  • Page 50 50
  • Page 51 51
  • Page 52 52
  • Page 53 53
  • Page 54 54
  • Page 55 55
  • Page 56 56
  • Page 57 57
  • Page 58 58
  • Page 59 59
  • Page 60 60
  • Page 61 61
  • Page 62 62
  • Page 63 63
  • Page 64 64
  • Page 65 65
  • Page 66 66
  • Page 67 67
  • Page 68 68
  • Page 69 69
  • Page 70 70
  • Page 71 71
  • Page 72 72
  • Page 73 73
  • Page 74 74
  • Page 75 75
  • Page 76 76
  • Page 77 77
  • Page 78 78
  • Page 79 79
  • Page 80 80
  • Page 81 81
  • Page 82 82
  • Page 83 83
  • Page 84 84
  • Page 85 85
  • Page 86 86
  • Page 87 87
  • Page 88 88
  • Page 89 89
  • Page 90 90
  • Page 91 91
  • Page 92 92
  • Page 93 93
  • Page 94 94
  • Page 95 95
  • Page 96 96
  • Page 97 97
  • Page 98 98
  • Page 99 99
  • Page 100 100
  • Page 101 101
  • Page 102 102
  • Page 103 103
  • Page 104 104
  • Page 105 105
  • Page 106 106
  • Page 107 107
  • Page 108 108

Bard Retro Instructions For Use Manual

Tipo
Instructions For Use Manual

in altre lingue