National Geographic 9130000 Manuale del proprietario

Tipo
Manuale del proprietario
SERRA ECOLOGICA
GREENHOUSE
6+
2
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bocca, lavare immediatamente con abbondante acqua corrente. Contattare immediatamente
un medico se l’irritazione persiste.
Tutti gli esperimenti di questo kit devono essere realizzati sotto la supervisione di un adulto.
Questo kit non è pericoloso, tuttavia un utilizzo improprio dei componenti potrebbe causare
piccole irritazioni o ferite. Leggere attentamente le istruzioni prima di iniziare gli esperimenti.
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Contenuto del kit
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Descrizione:
Quantità:
1. Serra
2. Sacchetti di semi
3. Bicchiere graduato piccolo
4. Sacco di plastica
5. Spago
6. Vasi
7. Bicchiere graduato grande
8. Bacchetta di legno
9. Pipetta
10. Piastra Petri
11. Cartoncino: misuratore di semi; supporti per le piante; placche identi cative
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5
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1
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Indice
1. Classi cazione delle piante
2. Cosè una pianta?
2.1. Cellula – unità base della vita
a) Cellula procariotica
b) Cellula eucariotica
2.2. Cellule vegetali
3. Cosè la fotosintesi?
4. Qual è l’importanza delle piante nella costituzione degli habitat?
4.1. Piante come base della catena alimentare
4.2. Quali fattori abiotici possono in uenzare la crescita delle piante?
5. Le diverse parti di una pianta
5.1. Radici
5.2. Fusto
5.3. Foglie
5.4. Fiori e frutti
6. L’utilizzazione delle piante da parte dell’uomo
6.1. La serra
7. Esperimenti
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1. La classi cazione delle piante
SAPEVI CHE...
Aristotele (IV secolo a.C.) divise gli esseri
viventi in animali e piante?
Raggruppò gli animali in base alla
presenza o assenza di sangue e
raggruppò le piante in alberi, arbusti e
erbe, a seconda della loro dimensione.
Da sempre l’uomo ha sentito la necessità di
catalogare gli esseri viventi in base alle
caratteristiche che gli fornivano più
vantaggi. Per esempio, divideva gli animali
in velenosi e non velenosi, in commestibili
e non commestibili, in pericolosi e non
pericolosi, ecc.
Oltre l’uomo, anche la scienza ha questa
necessità di dividere gli esseri viventi con
l’obiettivo di studiarli. Ciò nonostante, la
scienza raggruppa gli esseri viventi secondo
le loro caratteristiche, quelle che li rendono
simili o diversi gli uni dagli altri. In questo
modo, nacquero importanti sistemi di classi
cazione che sono insiemi di regole che
permettono di dividere gli esseri viventi in
categorie.
SAPEVI CHE...
Carlo Linneo fu un botanico naturalista
del secolo XVIII molto conosciuto per
aver creato la nomenclatura binaria?
La nomenclatura binaria (utilizzata
per denominare tutti gli esseri viventi
e costituita da due nomi) divenne un
dato essenziale per la scienza perché
rivoluzionò la forma in cui designiamo
le specie.
Così come la scienza in genere, anche i
sistemi di classi cazione sono cambiati col
passare del tempo e continuano a essere
rivisti e alterati. Linneo raggruppò gli esseri
viventi in due regni: animali e piante che,
successivamente, si dividevano in gruppi
sempre più piccoli no ad arrivare alla specie.
A metà del XX secolo, Robert Whittaker
divise gli esseri viventi in cinque gruppi:
animali, piante, funghi, protisti e monere.
Immagine 2. Il libro “Systema Naturae (a destra), scritto
da Linneo (a sinistra).
Immagine 1. Aristotele.
7
In questo modo, possiamo dire che le piante
sono tutte con nate in un unico regno, il
regno Plantae, grazie ad alcune limitazioni
che le riuniscono nello stesso gruppo.
2. Cosè una pianta?
2.1. Cellula – unità base della vita
SAPEVI CHE...
Gli scienziati stimano che possano
esistere più di 350000 specie
appartenenti al regno Plantae?
Sebbene anche le piante siano esseri viventi,
già a una rapida occhiata riusciamo
inevitabilmente a distinguerle dagli animali
per varie ragioni. Possono essere molto di
erenti le une dalle altre.
La cellula è l’unità fondamentale della vita,
che signi ca che tutti gli esseri viventi hanno
in comune una cosa – la loro più piccola
struttura. Tra le scoperte più importanti che
in uenzarono questa nuova classi cazione di
Whittaker ci sono la presenza e la diversità
delle cellule che costituiscono gli organismi.
Tabella 1. Sistema di classi cazione di Robert Whittaker.
Immagine 3. I cinque regni, con il regno delle piante in
evidenza.
Regni
Regno degli
Animali
Regno dei Funghi
Regno delle Piante
Regno dei Protisti
Regno delle
Monere
Caratteristiche degli esseri viventi
Esseri pluricellulari. Generalmente dotati di sistema di
locomozione. Si alimentano di altri esseri viventi.
Esseri pluricellulari. Privi di sistema di locomozione. Dotati
di cloro lla, producono il loro nutrimento.
Generalmente unicellulari (alcuni possono esseri pluricellulari).
Le loro cellule hanno un nucleo ben de nito e organizzato.
Esseri unicellulari. Le cellule non hanno un nucleo
organizzato.
Generalmente pluricellulari (alcuni possono essere
unicellulari). Privi di sistema di locomozione. Non hanno
cloro lla e si nutrono di materia organica.
EUKARYA
PROKARYA
ANIMALIA
BACTERIA (MONERA)
PLANTAE
PROTISTA
PROTISTA
FUNGI
8
La cellula fu considerata l’unità base della
vita.
La Teoria Cellulare ci dice che tutti gli esseri
viventi sono costituiti da cellule e che queste
sono l’unità fondamentale della vita; questa
teoria fu formulata dal botanico Schleiden e
dallo zoologo Schawann.
SAPEVI CHE...
Un botanico è uno scienziato
specializzato in piante?
E che uno zoologo è uno scienziato
specializzato in animali?
A partire dalla cellula abbiamo quindi
l’organizzazione complessa dei sistemi nella
seguente forma e sequenza: la cellula, i
tessuti, gli organi, i sistemi di organi e in ne,
come apice della complessità, l’organismo.
Un organismo può essere costituito da una
sola cellula e, in questo caso, si de nisce
organismo unicellulare (uni=una, cellula).
Nel caso di organismi costituiti da più di una
cellula, si parla di organismi pluricellulari
(pluri=molte, cellule).
Gli organismi pluricellulari possono essere
costituiti da cellule di erenti, purché tutte
Immagine 4. Organismo unicellulare (Paramecium spp.)
e organismo pluricellulare (Branchinella thailandensis), da
sinistra a destra.
eucariotiche. Su questa di erenza si basa la
costituzione di organi e tessuti.
SAPEVI CHE...
Le prime cellule osservate furono quelle
del sughero?
Robert Hooke fu il primo scienziato a
costruire un microscopio e osservare
nel sughero delle piccole celle” che
chiamò cellule, da cui poi sorse la
denominazione delle cellule come
costituenti dell’organismo.
Nonostante la grande diversità che possiamo
incontrare sul pianeta Terra, sono due i tipi
di cellula originariamente di erenti: le cellule
procariotiche e le cellule eucariotiche.
La di erenze risiede nella presenza di un
nucleo vero, ossia, le cellule eucariotiche
(Eu=vero) di eriscono dalle cellule
procariotiche, che (Pro=falso) per avere
un nucleo di erenziato e delimitato da una
membrana nucleare.
a) Cellula procariotica
Le cellule procariotiche che sono cellule più
semplici, nelle quali il materiale genetico si
trova in una struttura non protetta da una
membrana. Lesempio migliore di questo
tipo di cellula sono i batteri.
Immagine 5. Cellule osservate da Robert Hooke.
9
Questa parete conferisce alla cellula una
struttura più rigida. Troviamo inoltre i
cloroplasti, che contengono i pigmenti
essenziali perché si realizzi la fotosintesi.
Gli esseri costituiti da cellule eucariotiche
sono chiamati eucarioti mentre quelli
costituiti da cellule procariotiche sono detti
procarioti.
Quindi, possiamo dire che le piante sono
esseri eucarioti, con cellule vegetali e
ettivamente più specializzate delle cellule
procariotiche, con un nucleo di erenziato,
isolato da una membrana nucleare che isola
il materiale genetico della pianta.
b) Cellula eucariotica
Le cellule eucariotiche sono più grandi,
generalmente più complesse, con un nucleo
ben de nito e organizzato che racchiude il
materiale genetico. Inoltre, fanno parte della
struttura cellulare vari organuli cellulari
con funzioni speci che. Sono esempi di
questo tipo di cellula gli animali, le piante e
i funghi.
2.2. Cellule vegetali
Le complesse cellule eucariotiche si dividono
in due tipi: cellule vegetali e animali.
La grande di erenza tra questi due tipi di
cellula è la presenza, nella cellula vegetale,
di una struttura supplementare chiamata
parete cellulare.
Immagine 6. Cellule procariotiche.
Immagine 7. Cellule eucariotiche.
Immagine 8. Cellule eucariotiche: animale e vegetale,
rispettivamente.
Organulo è il nome dato ai
costituenti della cellula, sono
quindi organuli tutte le strut-
ture che svolgono le funzioni
essenziali per la cellula permettendone il
funzionamento.
10
La cellula vegetale presenta alcuni elementi
che non si trovano nella cellula animale e
che sono essenziali per lo svolgimento delle
sue funzioni. Possiamo evidenziare alcuni
organuli:
Cloroplasto: è un organulo che contiene
pigmenti che riescono ad assorbire l’energia del
sole (sotto forma di onde elettromagnetiche) e
convertirla in energia chimica. Questi pigmenti
sono responsabili per la colorazione delle
foglie: per esempio, la cloro lla è il pigmento
responsabile per il colore verde. I pigmenti si
trovano solo all’interno del cloroplasto.
SAPEVI CHE...
Esistono diversi pigmenti?
Carotenoidi, xanto lle, cobiline e cloro
lla sono i nomi di alcuni pigmenti
vegetali che assorbono diverse zone
della luce bianca.
Parete cellulare: è un elemento essenziale
per mantenere l’integrità strutturale e
morfologica della pianta. Accompagna
l’accrescimento delle cellule e fornisce
protezione alle piante. Essenzialmente è
costituita da micro bre di cellulosa che
conferiscono alla pianta la rigidezza di cui
ha bisogno per mantenere la sua struttura
in forma stabile.
Vacuolo: è comune nelle cellule vegetali
ma non in quelle animali. Questa struttura
è responsabile degli scambi osmotici, cioè
degli scambi tra cellule o tra le cellule e
l’ambiente che le circonda.
Immagine 10. Cellule di cipolla con le pareti cellulari in
evidenza (linee scure).
Immagine 9. Interno di un cloroplasto.
Membrana
esterna
Membrana
interna
Spazio
intermembrana
Lamella
Stroma
Granum
Tilacoidi
La luce bianca è la luce
emessa dal sole. Si de nisce
bianca perché è costituita
dal cosiddetto spettro di luce. Se
scomponiamo questa luce, vediamo
i diversi colori che tutti insieme originano
la luce bianca.
Rosso Arancione Giallo Verde Blu Indaco
Spettro visibile
Viola
della luce bianca.
11
3. Cosè la fotosintesi?
La fotosintesi è il processo attraverso il quale
le piante producono la propria fonte di
alimentazione. Gli organismi autotro come
le piante producono il proprio alimento e
non hanno bisogno di altri esseri viventi, ma
solo di fattori esterni presenti nell’ambiente.
Le piante hanno bisogno di suolo/substrato,
acqua, sole e aria per sopravvivere e svolge-
re le proprie funzioni, tra cui alimentarsi.
Immagine 11. Vacuolo, simile a un sacco pieno d’acqua, in
evidenza nella cellula vegetale.
Immagine 12. La fotosintesi è un processo essenziale per
la sopravvivenza delle piante.
Immagine 13. La foresta amazzonica è considerata uno
dei polmoni del pianeta poiché l’elevato numero di alberi
fa sì che la produzione di ossigeno sia molto alta in queste
grandi foreste.
Vacuolo
SAPEVI CHE...
La fotosintesi è un processo
importantissimo non solo per le piante
ma per tutti gli esseri viventi? La
fotosintesi fa sì che le piante assimilino
il diossido di carbonio presente
nell’atmosfera e liberino ossigeno.
Questo processo pertanto è essenziale
per la sopravvivenza degli esseri
viventi che dipendono dall’ossigeno.
Oltretutto, ai nostri giorni, con
l’inquinamento atmosferico
(dovuto in larga parte alla liberazione
di diossido di carbonio), diventa
sempre più importante la presenza di
molte piante per assorbire il diossido
di carbonio.
La fotosintesi è il meccanismo grazie al quale
le piante trasformano l’energia della luce
solare, il diossido di carbonio, i sali minerali e
l’acqua in composti chimici come il glucosio
o altre sostanze simili allo zucchero che
possono poi utilizzare come alimento.
12
Attraverso questo processo, le piante,
utilizzando la luce solare, formano sostanze
complesse a partire da sostanze semplici.
A partire dal glucosio, le piante possono
immagazzinare i nutrienti che producono in
eccesso.
Queste riserve possono essere utilizzate
dalla pianta in periodi di cili in cui non
riesce a produrre alimento.
Queste riserve possono accumularsi nelle
radici, nel fusto o persino nelle foglie.
4. Qual è l’importanza delle
piante nella costituzione degli
habitat?
4.1.
Piante come base della catena alimentare
Generalmente le piante sono alla base degli
habitat e delle catene alimentari perché
non c’è nessun organismo più in basso di
loro. Questo è facile da comprendere poiché
le piante sono organismi che producono
il proprio nutrimento e pertanto non
dipendono da altri organismi per alimentarsi.
Tutti gli esseri viventi che si succedono
nella catena alimentare dopo le piante sono
considerati eterotro perché hanno bisogno
di/dipendono da altri per alimentarsi.
Il glucosio è un monosaccaride
(zucchero semplice) ed è utilizza-
to come fonte di energia da molti
esseri viventi. Possiamo trovarlo
naturalmente nella frutta, per esempio,
ed è uno dei prodotti della fotosintesi,
essenziale perché la pianta si alimenti.
Immagine 14. L’uva è un frutto molto ricco in glucosio.
Immagine 15. Le patate sono radici che accumulano
grandi quantità di riserve.
Immagine 16. Catene alimentari in cui le piante sono alla
base.
13
Gli eterotro ottengono energia
alimentandosi di altri esseri viventi, piante
nel caso degli erbivori e animali nel caso dei
carnivori.
4.2. Quali sono i fattori abiotici che possono
in uenzare la crescita delle piante?
I fattori abiotici sono tutti quelli che non
riguardano gli esseri viventi. Sono fattori
chimico-sici del mezzo ambiente. Poiché
condizionano le caratteristiche ambientali,
possono in uenzare la presenza e l’assenza
di determinate specie.
Per quanto riguarda le piante, alcuni dei
fattori abiotici più importanti sono:
Luce: la presenza di luce è essenziale
per lo sviluppo delle piante perché è
necessaria per la fotosintesi;
Acqua: la presenza di acqua è molto
importante per tutti gli esseri viventi,
comprese le piante;
Umidità: è relazionata con l’acqua e la
temperatura;
Temperatura: alcune specie si sviluppa-
no meglio a determinate temperature;
Esistono molti altri fattori legati alle
caratteristiche dell’habitat.
È importante dire che gli habitat cambiano
a seconda della regione del pianeta Terra in
cui ci troviamo e, di conseguenza, cambiano
i fattori e le loro caratteristiche.
Immagine 17. Lelefante è erbivoro.
Immagine 18. Il leone africano è carnivoro.
Immagine 19. La foresta è un habitat.
14
5. Le diverse parti di una pianta
Una pianta è costituita da diverse parti,
ciascuna con una speci ca funzione. Tutte le
parti sono importanti perché contribuiscono
al buon funzionamento dell’organismo.
5.1. Radici
Le radici sono una parte non visibile della
pianta perché data la loro funzione di
supporto sono generalmente interrate nel
substrato.
Le radici possono essere di vario tipo, a
seconda del mezzo in cui si sviluppano:
Sotterranee: sono radici interrate nel
substrato, la terra.
Aeree: sono radici sospese in aria.
Immagine 20. Habitat: savana africana.
Immagine 21. Habitat: calotta polare artica.
Immagine 22. Un albero in ore.
Immagine 23. Esempio di radice sotterranea.
Immagine 24. Edera.
Il substrato è il materiale in
cui collochiamo le nostre pi-
ante. Comunemente è indi-
cato come “terra” e comprende sedi-
menti e nutrienti che lo rendono un
luogo adatto per piantare i nostri semi
e piante.
15
Ledera è un esempio di pianta con radici
aeree che gli permettono di arrampicarsi e
crescere ancorata a strutture come quella
della gura.
Acquatiche: sono radici immerse
nell’acqua.
Il ranuncolo acquatico è una pianta con
radici acquatiche ma i cui ori oriscono in
super cie.
Le radici possono essere classi cate anche in
base alla loro forma, per cui abbiamo radici
fascicolate e a ttone.
Radice fascicolata: è caratterizzata dallo
sviluppo uniforme di numerose radici non
rami cate, che partono dallo stesso punto,
quasi come dei capelli.
Radice a ttone: è caratterizzata da un
asse principale in cui si inseriscono le
radici secondarie.
Noi mangiamo alcune radici. Le carote sono
un esempio di radice a  ttone.
La lattuga, per esempio, ha radici fascicolate
in cui non si distingue nessuna radice
principale.
5.2. Fusto
Il fusto è una parte importante della pianta,
perché è al suo interno che troviamo i fasci
vascolari, responsabili del trasporto della
linfa grezza ed elaborata.
Immagine 26. Le carote hanno radici a ttone.
Immagine 27. La lattuga ha radici fascicolate.
Immagine 25. Ranuncolo acquatico.
Nelle piante possiamo trovare
due tipi di linfa: la linfa grezza
e quella elaborata. La linfa
grezza è costituita dall’acqua e dai
nutrienti che la pianta assorbe dal
substrato, mentre la linfa elaborata
contiene l’alimento prodotto dalla
pianta nelle foglie (tramite il processo
della fotosintesi) e che viene distribuito
in tutte le parti della pianta.
16
Così ci sono tutte le condizioni necessarie
per la fotosintesi. Le foglie possono essere
classi cate in base alla loro durata. Le foglie
persistenti (o perenni) durano tutto l’anno
e sono sostituite da altre foglie quando
cadono. Invece, le piante con foglie decidue
rimangono “spoglie durante l’inverno,
quando tutte le foglie cadono lasciando
esposti il tronco e i rami dell’albero.
Il pino è un albero con foglie persistenti.
La quercia è un albero con foglie decidue,
per cui le perde completamente durante
l’inverno per poi recuperarle.
In questo caso, le immagini rappresentano
fusti molto diversi. In ordine di apparizione:
bambù, patata e tronco di un albero.
5.3. Foglie
Le foglie sono una parte importantissima
delle piante perché è dove avviene la
fotosintesi.
Le radici assorbono l’acqua e i nutrienti che
sono condotti attraverso i fasci vascolari
no alle foglie e, successivamente, le foglie
catturano la luce del sole e il diossido di
carbonio.
Immagine 28. Pino.
Immagine 29. Quercia.
17
Le foglie possono avere diverse forme.
Possono essere, per esempio, dall’alto
verso il basso: lanceolata, cordata, lineare,
sagittata e ovata.
5.4. Fiori e frutti
Le foglie sono una parte importantissima
delle piante perché è dove avviene la
fotosintesi.
SAPEVI CHE...
Non tutte le piante hanno i ori? Esistono
piante che non hanno bisogno dei ori
per riprodursi. Per esempio, i gruppi
delle gimnosperme e delle brio te non
hanno ori. Le gimnosperme possiedono
semi nudi e le brio te si riproducono
tramite spore.
As folhas podem apresentar diversas formas.
Le brio te sono i muschi. Il termine
brio ta viene dal greco bryon – muschio e
phyton – pianta. Questo tipo di pianta vive
essenzialmente in luoghi umidi e ombrosi.
Sono più semplici per l’assenza di vasi
conduttori.
I ori hanno un ruolo importante nella
vita della pianta, la riproduzione. I ori
contengono, infatti, gli organi necessari
a nché la pianta si riproduca. I ori possono
essere femminili, maschili e femminili e
maschili (comunemente detti ermafroditi).
Dal ore si sviluppa il frutto che contiene
i semi che danno origine a un nuovo
organismo.
SAPEVI CHE...
L’Olanda è molto conosciuta per le sue
grandi piantagioni di tulipani?
Esistono estesissime piantagioni di
tulipani dei più svariati colori.
18
Il ore contiene le cellule riproduttive
(gameti) necessarie per la fecondazione, da
cui deriva poi il frutto.
Il polline è il gamete maschile e si trova negli
stami. Questo dovrà essere trasportato no
all’ovario, dove si trova l’ovulo.
Il trasporto di polline può essere fatto dal
vento, dagli insetti e da altri animali.
SAPEVI CHE...
La designazione “insetti impollinatori”
nasce essenzialmente per questo ruolo
importante di aiutare le piante nella
riproduzione? A volte, è proprio per
attirare questi insetti che i ori hanno
forme e colori così belli e profumi
così intensi. Lape è uno degli insetti
impollinatori più importanti.
Quando l’ovulo è fecondato, si trasforma in
un uovo che, poi, si trasforma nel frutto.
Il frutto è generalmente costituito di 3 parti,
dall’interno all’esterno:
Endocarpo: si riferisce al seme che
comunemente chiamiamo nòcciolo.
Mesocarpo: è la parte carnosa del frutto,
quella che mangiamo.
Epicarpo: è lo strato più esterno,
corrispondente alla buccia.
Immagine 30. Piantagioni di tulipani, Olanda.
Immagine 31. Di erenti parti del ore.
Immagine 32. Granuli di polline raccolti dalle api e
utilizzati dall’essere umano.
Pistillo
Stame
Staubfaden
Petalo
Ovario
Sepalo
19
Il frutto ha l’importante funzione di
alimentare il seme nelle prime fasi di vita.
Durante lo sviluppo iniziale dell’embrione, il
frutto gli fornisce i nutrienti necessari,
poiché il nuovo organismo non possiede
radici per assorbirli dal substrato in cui si
trova.
Una volta germinato l’embrione, una delle
prime strutture che si forma è la radice, per
ssare l’embrione e permettergli di assorbire
nutrienti dal substrato.
6. L’utilizzazione delle piante
da parte dell’uomo
Molto presto l’uomo ha imparato a
utilizzare le piante per il proprio bene cio.
L’agricoltura sorse naturalmente con il
tentativo di produrre alimento.
Si possono seminare i semi o comprare
giovani plantule e piantarle.
SAPEVI CHE...
Per facilitare il processo si possono
acquistare e piantare giovani plantule?
Ad esempio, piccole lattughe.
Si comprano e poi si devono solo
piantare, persino in un vaso in casa.
Immagine 35. Persone a lavorare la terra.
Immagine 33. Schema di un frutto con le tre parti in
evidenza.
Immagine 34. Germinazione del fagiolo che è il seme
della pianta di fagioli.
Epicarpo
Mesocarpo
Endocarpo
origina l’uovo.
Fecondazione è il termine
utilizzato per de nire
l’unione dei gameti che
20
Il sistema di irrigazione è altresì importante
perché nella serra si mantenga l’equilibrio
ideale tra temperatura e umidità.
SAPEVI CHE...
Anche le piante sudano? Le piante as-
sorbono diossido di carbonio e liberano
ossigeno e vapore acqueo, che è ciò che
chiamiamo traspirazione.
Le piante si sviluppano meglio quanto
migliore è l’indice temperatura/umidità,
perché hanno bisogno di acqua.
La serra fornisce quindi un ambiente
adeguato per lo sviluppo della pianta,
permettendo l’esistenza di una grande
varietà di specie, sempre che non siano
poco resistenti o particolarmente delicate.
Questo è possibile perché è possibile
mantenere condizioni più o meno stabili,
facilitando la crescita delle piante.
Al giorno d’oggi, l’agricoltura fatta dagli
agricoltori non è su ciente ad alimentare
tutta la popolazione umana, per cui si sono
trovate alternative in grado di sostenere una
produzione di massa.
6.1. La serra
Una serra è una struttura di legno, metallo
o PVC. Può essere più o meno grande, a
seconda di ciò che si vuole e di che piante ci si
vogliono piantare. La serra protegge le
piantagioni da alcune minacce esterne come
piogge intense e venti forti.
La serra riesce a mantenere al suo interno
una temperatura adeguata utilizzando il
calore proveniente dal sole.
Poiché l’illuminazione è molto importante
in una serra, il materiale migliore per la
costruzione è quello che permette un
maggior numero di nestre, per un migliore
utilizzo della luce solare.
Immagine 36. Una serra.
Immagine 37. Serra di piante ornamentali.
PVC (abbreviazione di
policloruro di vinile) è una
specie di plastica più rigida
utilizzata, per esempio, per fare
tubi
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