BALTUR SPITFIRE 11 E / 14 E Manuale del proprietario

Tipo
Manuale del proprietario
1
SPITFIRE 11 E
e SPITFIRE 14 E
2
SOMMARIO
Avvertenze all'utente ..................... Pagine da 3 a 4
Presentazione............................................................4
Dimensioni .................................................................5
Caratteristiche tecniche..........................................5
Descrizione ................................................................6
Collocazione degli scaldabagni ............................6
Posa del raccordi .....................................................7
SPITFIRE 11 E
e SPITFIRE 14 E
MANUALE DI INSTALLAZIONE E D'USO
Funzionamento .........................................................8
Dispositivi di controllo ...............................................8
Manutenzione ...........................................................8
Svuotamento.............................................................8
Schema di cablaggio ..............................................9
Trasformazione da un tipo di gas all'altro ..............9
Garanzia ....................................................................9
Stralcio delle norme UNI CIG 7129 e 7131 ... 10 - 11
IT
PRESENTAZIONE GENERALE
Gentile utente, anzitutto la ringraziamo per avere
scelto uno scaldabagno Baltur. Accordando la Sua
preferenza a questa marca Lei dispone ora di uno
dei più perfezionati apparecchi di questa categoria
distribuiti sul mercato europeo. I materiali, la
costruzione e i collaudi sono perfettamente in linea
con le Norme Europee e Nazionali regolanti la
materia.
Le potenze, i rendimenti e i dispositivi di sicurezza
sono garantiti da prove effettuate sia sui singoli
componenti, sia sugli apparecchi finiti secondo le
Norme Internazionali del controllo di qualità. Infine
gli scaldabagni Baltur sono controllati uno ad uno
prima di essere imballati e spediti.
In ottemperanza alla legge 46/90 dell’5/3/90 gli apparecchi Baltur sono costruiti a regola
d’arte secondo quanto formulato dalla legge 186/68 del 1/3/68. Essi sono conformi ai
requisiti tecnici di sicurezza previsti dalle norme UNI CIG 7168
e dispongono inoltre di una sicurezza contro il riflusso dei fumi in ambiente.
La invitiamo a leggere attentamente il capitolo
"Avvertenze all’utente" oltre alle notizie riguardanti
la messa in funzione, nonché le istruzioni per la
manutenzione; potrà in tal modo evitare fastidiosi
inconvenienti e prevenire guasti.
Conservi con cura il presente libretto e lo consulti
quando Le nasce qualche dubbio di funzionamento
e di manutenzione.
Non esiti ad interpellare i nostri Servizi di Assistenza
Tecnica Autorizzati per le opportune manutenzioni
periodiche. Essi porranno a Sua completa
disposizione la loro provata esperienza.
Baltur S.p.A.
3
Il libretto di istruzioni costituisce parte integrante ed
essenziale del prodotto e dovrà essere consegnato
all’utilizzatore.
Leggere attentamente le avvertenze contenute nel li-
bretto in quanto forniscono importanti indicazioni
riguardanti la sicurezza di installazione, d’uso e
manutenzione.
Conservare con cura il libretto per ogni ulteriore
consultazione.
L’installazione deve essere effettuata in ottemperanza alle
norme vigenti secondo le istruzioni del costruttore e da
personale professionalmente qualificato cioè in possesso
dei requisiti previsti dalla legge 46 del 5 Marzo 1990.
Un’errata installazione può causare danni a persone,
animali o cose, per i quali il costruttore non è responsabile.
Dopo aver tolto ogni imballaggio assicurarsi dell’integrità
del contenuto. In caso di dubbio non utilizzare
l’apparecchio e rivolgersi al fornitore. Gli elementi di
imballaggio (graffe, sacchetti di plastica, polistirolo
espanso, ecc.) non devono essere lasciati alla portata dei
bambini in quanto potenziali fonti di pericolo, né dispersi
nell’ambiente.
Non ostruire le griglie di aerazione e di dissipazione.
Non manomettere né disinserire le sicurezze; il costruttore
non è responsabile dei danni a persone animali o cose
che ne possono derivare .
In caso di guasto e/o di cattivo funzionamento
dell’apparecchio, disattivarlo, astenendosi da qualsiasi
tentativo di intervento personale; rivolgersi esclusivamente
a personale professionalmente qualificato. L’eventuale
riparazione dovrà essere effettuata esclusivamente da un
Centro Assistenza Autorizzato Baltur (CAT) che utilizza
unicamente ricambi originali. La mancata osservanza di
quanto sopra può compromettere la sicurezza
dell’apparecchio. Baltur non è tenuta a rispondere per
danni derivati dall’uso di parti di ricambio non originali.
Per garantire l’efficienza dell’apparecchio e per il suo
corretto funzionamento è indispensabile far effettuare dai
CAT la manutenzione annuale attenendosi alle indicazioni
del costruttore.
Decidendo di non utilizzare più l’apparecchio, si dovranno
neutralizzare quelle parti suscettibili di causare potenziali
fonti di pericolo.
Se l’apparecchio dovesse essere venduto o trasferito o se
si dovesse traslocare e lasciarlo montato, assicurarsi
sempre che il libretto sia a corredo dell’apparecchio in
modo che possa essere consultato dal nuovo proprietario
e/o dall’installatore.
Scaldabagno a gas con bruciatore atmosferico
Questo apparecchio serve a riscaldare acqua a
temperatura inferiore a quella di ebollizione a pressione
atmosferica. Deve essere allacciato ad una rete di
distribuzione di acqua sanitaria, compatibilmente alle sue
prestazioni ed alla sua potenza.
Questo scaldabagno dovrà essere destinato solo all’uso
per il quale è stato espressamente previsto. Ogni altro uso
è da considerarsi improprio e quindi pericoloso.
E’ esclusa qualsiasi responsabilità contrattuale ed
extracontrattuale del costruttore per i danni causati da
errori nell’installazione e nell’uso e comunque da
inosservanza delle istruzioni date dal costruttore stesso.
Installazione
Lo scaldabagno deve essere installato in locale adatto
nel rispetto delle norme e prescrizioni vigenti (legge 615
del 13/07/66 e norma UNI CIG 7129/92).
Prima di allacciare lo scaldabagno far effettuare da
personale professionalmente qualificato:
a) la verifica che l’apparecchio sia predisposto per
funzionare con il tipo di combustibile disponibile. Questo
è rilevabile dalla scritta sull’imballo e dalla targhetta posta
sulla facciata;
b) la verifica che il camino abbia un tiraggio adeguato,
non presenti strozzature e che non siano inseriti nella canna
fumaria scarichi di altri apparecchi salvo che questa non
sia realizzata per servire utenze secondo le specifiche
norme e prescrizioni vigenti. Solo dopo questo controllo
può essere montato il raccordo tra caldaia e camino,
sempre nel rispetto della normativa vigente (norme UNI
CIG 7129). In caso di anomalie del camino la sicurezza
antiritorno fumi interrompe il funzionamento dello
scaldabagno.
Attenzione : nel caso in cui lo scaldabagno, anziché venire
raccordato al camino, abbia lo scarico diretto all’esterno,
se non sono rispettate scrupolosamente le misure dei tubi
indicate dalla norma UNI CIG 7129 & 4.3.4.2 (riportate in
appendice a questo documento) può verificarsi
l’intervento della sicurezza antiriflusso fumi.
c) un controllo che nel caso di raccordi con canne
fumarie preesistenti, queste siano pulite perfettamente
poiché le scorie esistenti staccandosi dalle pareti
potrebbero occludere il passaggi dei fumi, causando
situazioni di estremo pericolo per l’utente.
Messa in funzione
La prima accensione va effettuata da personale
professionalmente qualificato.
La trasformazione da un gas ad un altro, che può avvenire
anche ad apparecchio installato, deve essere effettuata
esclusivamente dai CAT Baltur.
Prima di avviare lo scaldabagno far verificare da
personale professionalmente qualificato:
a) che i dati di targa siano rispondenti a quelli delle reti di
alimentazione ( idrica, gas);
b) che la taratura del bruciatore non sia superiore alla
potenza di targa dello scaldabagno;
c) la corretta funzionalità del condotto di evacuazione
dei fumi;
d) che l’adduzione dell’aria comburente e l’evacuazione
dei fumi avvengano nel modo stabilito dalla normativa
vigente (norme UNI CIG 7129 e 7131);
e) che siano garantite le condizioni per l’aerazione ( non
meno di 100 cm quadrati di luce libera) e le normali
manutenzioni nel caso in cui lo scaldacqua venga
racchiuso dentro o fra i mobili;
Avvertenze d’uso
E’ assolutamente vietato perché pericoloso ostruire an-
che parzialmente con cartoni, stracci o altro le prese
d’aria per la ventilazione del locale ove è installato lo
scaldabagno.
In locali ove siano presenti oltre alla caldaia aspiratori,
caminetti e simili, è necessario verificare che il
funzionamento degli stessi non interferisca sulla perfetta
evacuazione dei prodotti della combustione della caldaia.
E'comunque opportuno la verifica da parte di personale
qualificato delle prese d'aria necessarie al funzionamento
degli apparecchi.
E’ assolutamente vietato disinserire o manomettere i
dispositivi di sicurezza.
Dopo ogni riapertura del rubinetto del gas attendere dieci
o venti secondi prima di accendere l’apparecchio.
Non lasciare lo scaldabagno inutilmente inserito quando
lo stesso non è utilizzato per lunghi periodi; in questo caso
chiudere il rubinetto del gas. Nel caso di assenze durante
il periodo invernale scaricare l’acqua dall’apparecchio
per evitare che gelando procuri danni molto gravi
all’apparecchio.
Non toccare parti calde dello scaldabagno, quali
mantello, cappa e tubo fumi, ecc. che durante e dopo il
funzionamento (per un certo tempo) sono surriscaldate,
poiché ogni contatto con esse può provocare scottature.
E’ consigliabile pertanto che durante il funzionamento nei
pressi di esso non vi siano bambini o persone incapaci
senza sorveglianza.
Non bagnare lo scaldabagno con spruzzi di acqua o altri
liquidi.
AVVERTENZE ALL'UTENTE
4
Non installare l’apparecchio in locali umidi e,
possibilmente, sopra i piani di cottura dei cibi.
Non consentire l’uso dello scaldacqua ai bambini o agli
inesperti.
Per qualsiasi intervento di manutenzione rivolgersi al pro-
prio centro di assistenza autorizzato Baltur.
Manutenzione
Verificare periodicamente il buon funzionamento, la pulizia
delle alette dello scambiatore e l’integrità del condotto
e/o dispositivo scarico fumi.
Nel caso di lavori o manutenzioni di strutture poste nelle
vicinanze dei condotti dei fumi e/o nei dispositivi di scarico
fumi e loro accessori, spegnere l’apparecchio. A lavori
ultimati farne verificare l’efficienza da personale
professionalmente qualificato.
Non effettuare pulizie dell’apparecchio e/o delle sue parti
con sostanze facilmente infiammabili, (es. benzina, alcoli,
solventi, ecc.).
Non lasciare contenitori e sostanze infiammabili nel locale
dove è installato lo scaldabagno.
Non effettuare la pulizia del locale, nel quale è installato
lo scaldabagno, quando lo stesso è in funzione. Una
manutenzione accurata è sempre motivo di risparmio e
sicurezza.
Alimentazione idrica
Accertarsi che la pressione idraulica a monte non sia
superiore alla pressione di esercizio indicata sulla targhetta.
Assicurarsi che le tubazioni dell’impianto idrico non siano
usate come presa di terra dell’impianto
elettrico. Tali tubazioni non sono assolutamente idonee a
questo uso e quindi si potrebbero verificare gravi danni
all'apparecchio o alle tubature stesse. Il costruttore non è
responsabile di eventuali danni causati dall’inosservanza
di quanto prescritto.
Alimentazione gas
Avvertenze generali
L’installazione deve essere eseguita da personale
professionalmente qualificato, ossia in possesso dei requisiti
previsti dalla legge 46/90, poiché un’errata installazione può
causare danni a persone, animali o cose, per i quali il
costruttore non può essere considerato responsabile. Prima
dell’installazione si consiglia di effettuare una accurata
pulizia interna di tutte le tubazioni di adduzione del
combustibile onde rimuovere eventuali residui che
potrebbero compromettere il buon funzionamento.
Per la prima messa in funzione far effettuare da personale
professionalmente qualificato le seguenti verifiche:
a) il controllo della tenuta interna ed esterna dell’impianto
di adduzione del combustibile;
b) che lo scaldabagno sia alimentato dal combustibile
per il quale è predisposto;
c) che le pressioni del combustibile sia di alimentazione
che al bruciatore corrispondano al valore di targa;
d) che il contatore e l’impianto di alimentazione del
combustibile siano dimensionati per la portata necessaria
all’apparecchio.
Decidendo di non utilizzare l'apparecchio chiudere i
rubinetti di alimentazione del combustibile.
Avvertenze particolari per l’uso del gas
Far verificare da personale professionalmente qualificato:
a) che la linea di adduzione e la rampa gas siano conformi
alle norme vigenti ( UNI CIG 7129 e 7131);
b) che le connessioni gas siano a tenuta;
c) che le aperture di aerazione nel locale siano
dimensionate in modo da garantire l’afflusso di aria e
l’evacuazione dei gas combusti come stabilito dalle
norme suddette.
Non utilizzare mai i tubi del gas come messa a terra.
Non lasciare inutilmente inserito lo scaldabagno quando
è inutilizzato e chiudere il rubinetto del gas.
Avvertendo odore di gas :
a) non azionare interruttori elettrici, il telefono e qualsiasi
altro oggetto che possa provocare scintille;
b) aprire immediatamente porte e finestre per creare una
corrente d’aria che purifichi il locale;
c) chiudere i rubinetti del gas;
d) chiedere l’intervento di personale professionalmente
qualificato.
Non ostruire le aperture di aerazione del locale dove è
installato l'apparecchio per evitare situazioni pericolose
quali formazioni di miscele tossiche ed esplosive.
AVVERTENZE ALL'UTENTE
Tutti gli apparecchi sono scaldabagni istantanei a
gas a tiraggio naturale e camera aperta; questo
vuol dire che tali apparecchi prelevano l'aria
necessaria per la combustione direttamente dal
locale ove sono installati. Pertanto è indispensabile
che tutti questi scaldabagni siano installati
solamente in locali permanentemente ventilati
secondo le norme attualmente in vigore.
Tutti sono dotati del dispositivo di sicurezza
antiriflusso fumi e devono essere allacciati ad un
condotto d’evacuazione gas combusti a tiraggio
naturale.
PRESENTAZIONE
SPITFIRE 11 E
:
scaldabagni istantanei a gas senza
fiamma pilota permanente con una potenza utile
variabile da 8,7 a 18,3 kW.
SPITFIRE 14 E :
scaldabagni istantanei a gas senza
fiamma pilota permanente con una potenza utile
variabile da 8,7 a 23,5 kW.
Il presente manuale si propone di descrivere
come installare e utilizzare gli apparecchi
Baltur. Per poter essere pienamente soddisfatti
dei nostri prodotti, è quindi importante tener
conto fino in fondo delle avvertenze riportate
sull’imballaggio e sul rivestimento degli
apparecchi, e rispettare le informazioni
indicate nel presente documento.
5
SPITFIRE 11 E
SPITFIRE 14 E
A
275
137
703
715
Ø B
Hab 319
DIMENSIONI
SPITFIRE 11 E
A (mm) 340 380
Ø B (mm) 111 125
Peso netto (kg) 13 15
Peso lordo (kg) 15 17
CARATTERISTICHE TECNICHE
Potenza utile minima da ( kW) 7,4 7,6
Potenza massima regolabile
manualamente da (kW) 10,2 11,4
a (kW) 18,3 23,5
Rendimento sul P.C.I. (%) 87 87,5
Portata minima d'accensione
(l/min) 2,5 2,5
Pressione acqua minima (bar) 0,2 0,2
Pressione acqua massima (bar) 10 10
Portata d'aria minima (m3/h) 44 57
Portata gas combusti (g/s) 13,6 19,2
Temperatura fumi (°C) 165 158
SPITFIRE 11 E
Categoría di gas : II2H3+ e possono pertanto
funzionare a gas metano (G20) o a gas butano/
propano (G30/G31).
Ø ugello bruciatore (mm) 1,30 1,30
Ø ugello pilota (mm) 0,32 0,32
Pressione di alimentazione (mbar) 20 20
Consumo alla massima potenza (m3/h) 2,22 2,85
alla mainima potenza (m3/h) 0,94 1,02
Gas naturale (G20)
Gas
(riferito15°C - 1013 mbar)
Ø ugello bruciatore (mm) 0,77 0,77
Ø ugello pilota (mm) 0,23 0,23
Pressione di alimentazione (mbar) 29 29
Consumo alla massima potenza (kg/h) 1,66 2,12
alla mainima potenza (kg/h) 0,84 0,85
Gas butano (G30)
Le indicazioni relative allo stato di regolazione
menzionate sulla targhetta di segnalazione e sul
presente documento debbono essere compatibili
con le condizioni d’alimentazione locali.
Un tecnico qualificato è lunica persona abilitata a
intervenire sugli organi sigillati.
Gas propano (G31)
Importante :
Per asportare il mantello è
necessario svitare la vite che si
trova sotto il selettore.
Dopo l'installazione rimuovere la
protezione del selettore.
SPITFIRE 14 E
SPITFIRE 11 E
SPITFIRE 14 E
SPITFIRE 11 E
SPITFIRE 14 E
Ø ugello bruciatore (mm) 0,77 0,77
Ø ugello pilota (mm) 0,23 0,23
Pressione di alimentazione (mbar) 37 37
Consumo alla massima potenza (kg/h) 1,63 2,09
alla mainima potenza (kg/h) 0,82 0,84
SPITFIRE 14 E
6
DESCRIZIONE
1-Cappa fumi
2-Sicurezza antiriflusso fumi
3-Scambiatore
4-Bruciatore
5-Fiamma pilota o elettrodo di accensione
6-Manopola accensione/arresto su meccanismo gas
7-Manopola regolazione temperatura su meccanismo acqua
8-Circuito d'accensione e vano porta - pile
9-Spia "Pile esaurite
1
3
45
6
7
8
Pho466
COLLOCAZIONE DEGLI SCALDABAGNI
Determinare la posizione dell'apparecchio
evitando possibilmente di installarlo sopra piani di
cottura delle cucine o in locali ove l'atmosfera è
polverosa o corrosiva (laboratori di parrucchiere,
lavanderie a secco ecc.).
Osservare una distanza minima di 30 mm tra i lati
dell’apparecchio e un'eventuale superfice
infiammabile (es. legno).
N.B. : la tubazione dei gas combusti deve essere
collegata alla canna fumaria secondo le norme
attualmente in vigore.
305
59453
GAS
A.C. A.F.
50
Gas
A.C./A.F.
52
Car008Ital
2
9
7
Gas
Acqua
calda
muro
52
Acqua
fredda
50
164
Pla316a
POSA DEL RACCORDI FORNITI DI SERIE
Prima di eseguire qualsiasi raccordo, è importante
pulire i tubi lasciando fluire liberamente nellambiente
una certa quantità dacqua e di gas per evacuare
la limatura e altri detriti.
Gas : Raccordo maschio 1/2"
Importante : nel caso dalimentazione a butano, è
necessario prevedere due bombole che eroghino
contemporaneamente sullo stesso riduttore di
pressione la cui portata sarà come minimo di 1,7 kg/
ora per i modelli SPITFIRE 11 E e di 2,1 kg/ ora per i
modelli SPITFIRE 14 E.
Acqua fredda : rubinetto d'arresto e tubo diretto Ø
12 x 14.
Attenzione : verificare che la pressione dellacqua
nellapparecchio non possa superare la pressione
massima, anche e soprattutto sotto leffetto della
dilatazione dellacqua, indicata al capitolo
"CARATTERISTICHE TECNICHE".
Acqua calda : Tubo diretto Ø 12 x 14
Installazione :
Pulire i tubi per eliminare la bava.
Montare le due viti di fissaggio superiori.
Raccordare i tubi acqua e gas.
Installare le guarnizioni fornite in dotazione con
lapparecchio e stringere i raccordi acqua e gas.
Raccordare il condotto dei fumi.
Filtri montati in
fabbrica
8
FUNZIONAMENTO
Accencione
Posizionare il selettore su
Arresto
Posizionare il selettore su Modulare la potenza agendo sulla
manopola tra e
Regolazione della potenza
Ruotare la manopola per ottenere la
regolazione della temperatura dell'acqua.
Regolazione della temperatura
DISPOSITIVI DI CONTROLLO
Se durante una richiesta dacqua
non vi è alcuna scintilla, o se la
spia si illumina, questo significa
che la pila è scarica e quindi va
sostituita.
Utilizzare una pila da 1,5 V del tipo
Spia della
pila
R20 alcalina. Prestare attenzione alla polarità
Sicurezza antiriflusso
In ogni caso di ostruzione totale o parziale della
canna fumaria, la sicurezza di antiriflusso sale di
remperatura, provocando il disinserimento
dellapparecchio.
E possibile rimettere in funzione lapparecchio
solamente una volta trascorso il tempo necessario
al raffreddamento della sicurezza (circa 15 minuti).
IMPORTANTE : E vietato mettere fuori servizio
i dispositivi di sicurezza o effettuare una manovra
fuori luogo che potrebbe nuocere al corretto
funzionamento degli stessi. Se si dovesse verificare
unanomalia, è autorizzato a intervenire
esclusivamente un tecnico qualificato :
- procedere alleventuale sostituzione dei pezzi
difettosi;
- utilizzare esclusivamente pezzi di ricambio certificati
come originali Baltur;
- assicurarsi del montaggio corretto di questi pezzi
rispettando la posizione e il senso con cui sono stati
montati originariamente;
Nel caso venga fatto intervenire un tecnico
qualificato, questi dovrà verificare, dopo leventuale
sostituzione dei pezzi, che lapparecchio si
disinserisca ostruendo il condotto devacuazione
.
MANUTENZIONE
Gli scaldabagni sono apparecchi robusti, il cui
funzionamento sarà garantito per lungo tempo
purché sottoposti ogni anno a un intervento di
manutenzione. Tale manutenzione consiste nella
ripulitura obbligatoria della canna fumaria. La
manutenzione tecnica dellapparecchio dovrà
essere effettuata da un tecnico specializzato
abilitato dalla Baltur, il quale dovrà controllare in
Se ce rischio di gelo diventa indispensabile
lo svotamento dellapparecchio :
chiudere il rubinetto del gas;
chiudere lentrata dellacqua;
SVUOTAMENTO
modo particolare il corpo riscaldante, il bruciatore,
gli organi di sicurezza ed i dispositivi dasservimento.
La pulizia periodica dei pannelli dello scaldabagno
potrà essere effettuata con uno straccio bagnato
con acqua saponata. Non usare prodotti abrasivi
o a base di solventi - si potrebbe alterare il rivestimento
dei pannelli.
aprire uno o più rubinetti acqua calda per svuotare
l'impianto;
togliere la o le viti in ottone
Nota : all'atto del rimontaggio delle viti, attenzione
a non dimenticare le guarnizioni.
9
GARANZIA
In caso di cambio del tipo di gas dalimentazione
dellapparecchio, è necessario modificare
determinati elementi costitutivi del bruciatore.
TRASFORMAZIONE DA UN TIPO DI GAS ALL'ALTRO
Tali modifiche, insieme alle nuove regolazioni da
queste richieste, potranno essere effettuate
esclusivamente da un tecnico qualificato.
Per le modalità di garanzia riferirsi alle norme
generali descritte nel certificato di garanzia inserito
in ogni apparecchio.
SCHEMA DI CABLAGGIO
ACF Centralina di accensione e controllo fiamma
HV=Alta tensione Œ S=Segnale di ionizzazione
BAT Scatola batterie
Db Flussostato
EV Elettrovalvola gas di sicurezza
FA Elettrodo di accensione
FL Elettrodo di ionizzazione
L1 Spia di carica pile
K11 Termostato sicurezza fumi
+-
+-
HV
S
+1,5 Vdc
98°C
50°C
0 Vdc
L1
Db
EV
ON / OFF
FA / FL
10 à 25 kV
10
I paragrafi qui riportati sono stralciati dalla norma UNI
CIG 7129/92 : IMPIANTI A GAS PER USO DOMESTICO
ALIMENTATI DA RETE DI DISTRIBUZIONE e dalla norma UNI
CIG 7131/72 : IMPIANTI GAS DI PETROLIO LIQUEFATTI PER
USO DOMESTICO NON ALIMENTATI DA RETE DI
DISTRIBUZIONE
2.3. IMPIANTI
2.3.1.1. E vietato installare impianti per gas aventi densità
relativa maggiore di 0,80 in locali con pavimento al di
sotto del piano di campagna.
2.3.1.3. ..................................................................................
La tubazione collocata in attraversamento di vani o di
ambienti con pericolo di incendio (ad esempio rimessa,
garage, magazzini di materiali combustibili) dovrà essere
protetta con materiali aventi classe 0 di reazione al fuoco.
.................
2.3.1.5. ..................................................................................
E vietato luso delle tubazioni del gas come dispersori,
conduttori di terra o conduttori di protezione di impianti e
apparecchiature elettriche (CEI 64-8), telefono compreso.
..............................................................................................
2.3.1.7. A monte di ogni derivazione di apparecchio di
utilizzazione e cioè a monte di ogni tubo flessibile o rigido
di collegamento fra lapparecchio e limpianto interno
deve sempre essere inserito un rubinetto di intercettazione,
posto in posizione visibile e facilmente accessibile. Se il
contatore è situato allesterno dellabitazione bisogna
anche inserire un analogo rubinetto immediatamente
allinterno dellalloggio, in posizione facilmente accessibile.
Da quanto sopra sono peraltro esclusi i contatori installati
in un balcone facente parte dellappartamento.
..............................................................................................
2.5.1.6. Gli apparecchi previsti per linstallazione allesterno
degli edifici, ferme restando tutte le altre modalità di
installazione, dovranno essere protette con coperture
idonee a salvaguardarli dagli agenti atmosferici e dalle
condizioni ambientali, in conformità a quanto previsto
nelle istruzioni fornite a corredo dal costruttore.
2.5.2. INSTALLAZIONE
2.5.2.1. Linstallatore deve controllare che ogni
apparecchio di utilizzazione sia idoneo per il gas con cui
viene alimentato.
2.5.2.2. I dispositivi di sicurezza o di regolazione automatica
degli apparecchi non devono, durante la vita
dellimpianto, essere modificati, se non dal costruttore o
dal fornitore.
..............................................................................................
2.6. MESSA IN SERVIZIO DELLIMPIANTO E DEGLI
APPARECCHI DI UTILIZZAZIONE
2.6.1. Messa in servizio dellimpianto
Per la messa in servizio dellimpianto occorre procedere
alle seguenti operazioni e controlli :
- aprire finestre e porte ed evitare la presenza di fiamme
libere e/o scintille;
- procedere allo spurgo dellaria contenuta nellimpianto
interno;
- controllare che non vi siano fughe di gas. Durante 10 min
il contatore non deve segnare alcun passaggio di gas : in
caso contrario le fughe devono essere individuate con
soluzione saponosa o prodotto equivalente ed eliminate,
ripetendo successivamente il controllo.
2.6.2. Messa in servizio degli apparecchi di utilizzazione
Per la messa in servizio degli apparecchi di utilizzazione
occorre, ad impianto attivato e con i rubinetti dello stesso
aperti, procedere a :
- controllare che non vi siano fughe di gas con i dispositivi
di intercettazione degli apparecchi in chiusura. Durante
10 min il contatore non deve segnare alcun passaggio di
gas : in caso contrario le fughe devono essere individuate
con soluzione saponosa o prodotto equivalente, ripetendo
successivamente il controllo; accendere i bruciatori e
controllarne la regolazione; verificare il buon
funzionamento degli apparecchi e dei dispositivi di
sicurezza secondo le norme specifiche fissate per ciascun
tipo di apparecchio, nonché secondo le istruzioni fornite
dal costruttore;
- verificare la corretta ventilazione dei locali come
specificato in 3;
- verificare lefficienza dei dispositivi di evacuazione dei
prodotti della combustione. Per gli apparecchi a tiraggio
naturale tale verifica va effettuata :
a) controllando il tiraggio esistente durante il regolare
funzionamento dellapparecchio. ...................................
b) controllando che nel locale non vi sia rigurgito dei
prodotti della combustione, anche durante il
funzionamento di eventuali elettroventilatori.
Se anche soltanto uno di questi controlli dovesse risultare
negativo, limpianto non deve essere messo in servizio.
..............................................................................................
3. VENTILAZIONE DEI LOCALI
3.1.2. Afflusso dellaria
Lafflusso naturale dellaria deve avvenire per via diretta
attraverso :
- aperture permanenti praticate su pareti del locale da
ventilare che danno verso lesterno;
- condotti di ventilazione, singoli oppure collettivi ramificati.
Laria di ventilazione deve essere prelevata direttamente
dallesterno, in zone lontane da fonti di inquinamento.
E consentita anche la ventilazione indiretta, mediante
prelievo dellaria da locali attigui a quello da ventilare,
con le avvertenze e limitazioni di cui al punto 3.3.
..............................................................................................
3.2. VENTILAZIONE NATURALE DIRETTA
3.2.1. Aperture su pareti esterne del locale da ventilare.
Tali aperture devono rispondere ai seguenti requisiti :
a) avere una sezione libera totale netta di passaggio di
almeno 6 cm2 per ogni kW di portata termica installata,
con un minimo di 100 cm2;
b) essere realizzate in modo che le bocche di apertura,
sia allinterno che allesterno della parete, non possano
venire ostruite;
c) essere protette ad esempio con griglie, reti metalliche,
ecc., in modo peraltro da non ridurre la sezione utile sopra
indicata;
d) essere situate ad una quota prossima al livello del
pavimento e tali da non provocare disturbo al corretto
funzionamento dei dispositivi di scarico dei prodotti della
combustione; ove questa posizione non sia possibile si
dovrà aumentare almeno del 50 % la sezione delle aper-
ture di ventilazione.
3.3. VENTILAZIONE NATURALE INDIRETTA
Lafflusso dellaria può essere ottenuto anche da un lo-
cale adiacente purché :
- il locale adiacente sia dotato di ventilazione diretta, con-
forme ai commi a), b) e c) di 3.2.1.;
- nel locale da ventilare siano installati solo apparecchi
raccordati a condotti di scarico;
- il locale adiacente non sia adibito a camera da letto o
non costituisca parte comune dellimmobile;
- il locale adiacente non sia un ambiente con pericolo di
incendio..
- il locale adiacente non sia messo in depressione rispetto
al locale da ventilare per effetto del tiraggio contrario (il
tiraggio contrario può essere provocato dalla presenza
nel locale, sia di altro apparecchio di utilizzazione
funzionante a qualsivoglia tipo di combustibile, sia di un
caminetto, sia di un qualunque dispositivo di aspirazione,
per i quali non sia stato previsto un ingresso daria);
- il flusso dellaria dal locale adiacente sino a quello da
ventilare possa avvenire liberamente attraverso aperture
permanenti, di sezione netta complessivamente non mi-
nore di quella indicata a 3.2.1.. Tali aperture potranno
anche essere ricavate maggiorando la fessura fra porta
e pavimento.
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Baltur S.p.A. declina ogni responsabilità per le possibili inesattezze contenute nel presente documento se dovute ad errori di stampa o di trascrizione. Nellintento
di migliorare continuamente la qualità dei prodotti si riserva espressamente il diritto di modificare questi ultimi senza preavviso. Pertanto questo documento non
può essere considerato come un contratto nei confronti di terzi.
3.4. EVACUAZIONE ARIA VIZIATA
..............................................................................................
c) lazione di un elettroventilatore non deve influenzare la
corretta evacuazione dei prodotti della combustione.
..............................................................................................
4. SCARICO DEI PRODOTTI DELLA COMBUSTIONE
4.3.1. Collegamenti a camini e/o canne fumarie
Il raccordo degli apparecchi ad un camino o ad una
canna fumaria avviene per mezzo di canali da fumo.
I canali da fumo devono essere collegati al camino o alla
canna fumaria nello stesso locale in cui è installato
lapparecchio, o, tuttal più, nel locale contiguo, e devono
rispondere ai seguenti requisiti:
4.3.1.1. essere a tenuta e realizzati in materiali adatti a
resistere nel tempo alle normali sollecitazioni meccaniche,
al calore a allazione dei prodotti della combustione e
delle loro eventuali condense.
..............................................................................................
4.3.1.4. per gli apparecchi con scarico verticale, essere
dotati di un tratto verticale di lunghezza non minore di
due diametri, misurati dallattacco del tubo di scarico;
4.3.1.5. avere, dopo il tratto verticale, per tutto il percorso
rimanente, andamento ascensionale, con pendenza mi-
nima del 3%. La parte ad andamento sub-orizzontale non
deve avere una lunghezza maggiore di 1/4 dellaltezza
efficace H del camino o della canna fumaria, e
comunque non deve avere una lunghezza maggiore di
2500 mm .
4.3.1.6. avere cambiamenti di direzione in numero non
superiore a tre, compreso il raccordo di imbocco al
camino e/o alla canna fumaria, realizzati con angoli interni
maggiori di 90 °C. I cambiamenti di direzione devono
essere realizzati unicamente mediante limpiego di
elementi curvi;
..............................................................................................
4.3.1.9. avere, per tutta la sua lunghezza, una sezione non
minore di quella dellattacco del tubo di scarico
dellapparecchio. Nel caso in cui il camino o la canna
fumaria avessero un diametro minore di quello del canale
da fumo, dovrà essere effettuato un raccordo conico in
corrispondenza dellimbocco;
4.3.1.10. non avere dispositivi d'intercettazione
(serrande); se tali dispositivi fossero già in opera
devono essere eliminati;
...................................................................................
4.3.2. Canne fumarie / camini
Canne Collettive Ramificate
Laltezza minima al di sopra dellultimo apparecchio
deve essere uguale o maggiore a tre metri.
Ad una CCR deve essere collegato un solo
apparecchio per piano.
...................................................................................
4.3.4. Scarico diretto allesterno
Gli apparecchi di tipo B a tiraggio naturale, previsti
per essere raccordati ad un camino o ad una
canna fumaria, possono scaricare i prodotti della
combustione direttamente allesterno, tramite un
condotto attraversante le pareti delledificio.
Lo scarico avviene pertanto a mezzo di un condotto
di scarico, cui, allesterno, è collegato un terminale
di tiraggio .................................................................
4.3.4.2. Terminale di tiraggio
...................................................................................
a) Il tratto verticale deve avere lunghezza sufficiente
affinché la sezione di sbocco nellatmosfera sia ad
una quota di almeno 1,50 metri rispetto a quella
di attacco del condotto di scarico (vedi fig. a).
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fig. a
1,5 m mini
2 Ø
Ø
1m
max.
2 Ø mini.
Pendenza
min. 3%
Si,
perchè la differenza di
quota necessaria per
assicurare lo scarico è
sufficiente
Ins075
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BALTUR SPITFIRE 11 E / 14 E Manuale del proprietario

Tipo
Manuale del proprietario