BALTUR ACQUASPEED 11 E / 14 E Manuale del proprietario

Tipo
Manuale del proprietario
0006081562_201406
3
L’apparecchio è costruito secondo le regole della buona tecnica
nello spirito della Legge 1083 del 6 Dic.1971.
La marcatura CE posta sul prodotto indica che lo stesso è
conforme alle seguenti Direttive Europee:
142/2009
93/68
INDICE
AVVERTENZE GENERALI E SICUREZZE pag. 3
CONSIGLI UTILI pag. 3
1 CARATTERISTICHE TECNICHE pag. 4
1. a Dati Tecnici pag. 4
2 INSTALLAZIONE pag. 5
2. a Normative pag. 5
2. b Fissaggio a parete pag. 5
2. c Ventilazione dei locali pag. 5
2. d Collegamento elettrico a batteria pag. 5
2. e Collegamento gas pag. 6
2. f Collegamento acqua pag. 6
2. g Evacuazione dei prodotti della combustione pag. 6
2. h Trasformazione gas pag. 7
3 MESSA IN FUNZIONE pag. 8
3. a Funzionamento pag. 9
3. b Uso dell’apparecchio pag. 9
4 MANUTENZIONE pag. 9
4. a Per togliere il mantello pag. 10
4. b Anomalie: Cause e rimedi pag. 10
GARANZIA pag. 11
0694
0694BU9611
Il manuale d’istruzioni costituisce parte integrante del prodotto e di con-
seguenza deve essere conservato con cura e accompagnare sempre
l’apparecchio; in caso di smarrimento o danneggiamento, ne richieda
un’altra copia al Centro di Assistenza Tecnica.
L’installazione dell’apparecchio e qualsiasi altro intervento di as-
sistenza e di manutenzione devono essere eseguiti da personale
qualifi cato secondo le indicazioni del D.M.37/08 ed in conformità
alle norme UNI 7129 e 7131 e successivi aggiornamenti.
Per l’installazione si consiglia di rivolgersi a personale specializ-
zato.
L’apparecchio dovrà essere destinato all’uso previsto dal costrut-
tore. È esclusa qualsiasi responsabilità contrattuale ed extracon-
trattuale per danni causati a persone, animali o cose, da errori di
installazione, di regolazione e di manutenzione o usi impropri.
I dispositivi di sicurezza o di regolazione automatica degli ap-
parecchi non devono, durante tutta la vita dell’impianto, essere
modifi cati se non dal costruttore.
Quest’apparecchio serve a produrre acqua calda, deve quindi
essere allacciato ad una rete di distribuzione d’acqua calda sa-
nitaria, compatibilmente alle sue prestazioni ed alla sua potenza.
In caso di fuoriuscite d’acqua, chiudere l’alimentazione idrica
ed avvisare con sollecitudine personale qualifi cato del Centro di
Assistenza Tecnica.
In caso di assenza prolungata chiudere l’alimentazione del gas.
Nel caso in cui si preveda rischio di gelo, svuotare la caldaia
dall’acqua ivi contenuta.
In caso di guasto e/o di cattivo funzionamento dell’apparecchio,
disattivarlo, astenendosi da qualsiasi tentativo di riparazione o
d’intervento diretto.
La manutenzione dell’apparecchio dev’essere eseguita almeno
una volta all’anno: programmarla per tempo con il Centro di As-
sistenza Tecnica signifi cherà evitare sprechi di tempo e denaro.
AVVERTENZE GENERALI E SICUREZZE
L’utilizzo dell’apparecchio richiede la stretta osservanza di alcune regole
fondamentali di sicurezza:
Non utilizzare l’apparecchio per scopi diversi da quelli cui è destinato.
È assolutamente sconsigliato tappare con stracci, carte od altro le
griglie di aspirazione o di dissipazione e l’apertura di aerazione del
locale dov’è installato l’apparecchio.
Avvertendo odore di gas, non azionare assolutamente interruttori
elettrici, telefono e qualsiasi altro oggetto che possa provocare
scintille. Aerare il locale spalancando porte e fi nestre e chiudere il
rubinetto centrale del gas.
Non appoggiare oggetti sull’apparecchio.
Non lasciare contenitori e sostanze infi ammabili nel locale dov’è
installato l’apparecchio.
È vietato qualsiasi tentativo di riparazione in caso di guasto e/o di
cattivo funzionamento dell’apparecchio.
È vietato l’uso dell’apparecchio da parte di bambini o persone
inesperte.
È vietato intervenire su elementi sigillati.
Per un miglior utilizzo, tenere presente che:
- una pulizia esterna periodica con acqua saponata, oltre che a mi-
gliorare l’aspetto estetico, preserva la pannellatura da corrosione,
allungandone la vita
- non utilizzare solventi, polveri e spugne abrasive
- non effettuare pulizie dell’apparecchio e/o delle sue parti con sostanze
facilmente infi ammabili (esempio: benzina, alcoli, nafta, ecc.).
AVVERTENZA
Questo libretto contiene dati ed informazioni destinati sia all’u-
tente che all’installatore.
Nello specifi co l’utente deve porre attenzione ai capitoli: Avver-
tenze generali e sicurezze, Dispositivo fumi, Messa in funzione.
In alcune parti del manuale sono utilizzati i simboli:
ATTENZIONE = per azioni che richiedono particolare
cautela ed adeguata preparazione
VIETATO = per azioni che NON DEVONO essere asso-
lutamente eseguite
Nell’imballo dello scaldabagno si trovano:
n. 2
manopole da fi ssare al pannello di comando dopo l’installazione
n. 1 ltro acqua da
inserire nel raccordo di ingresso della valvola acqua.
4
g.1
1. CARATTERISTICHE TECNICHE
g. 2
1.a Dati Tecnici
ACQUASPEED 11E 14E
A 592 650
B (Ø) 110 130
C 101 101
D 245 245
E 314 365
F 128 148
G5474
H 84 104
Dimensioni in mm
1 Dispositivo di controllo scarico fumi
2 Cappa scarico
3 Scambiatore di calore
4 Elettrodo di accensione
5 Bruciatore
6 Valvola idraulica
7 Regolatore di temperatura
8 Valvola gas
9 Entrata gas
10 Vite di regolazione
11 Apparecchiatura elettronica
12 Contenitore per batteria
13 Economizzatore
14 Presa di pressione gas
15 Bruciatore pilota
Eentrata acqua fredda
Uuscita acqua calda
Ggas
ACQUASPEED 11 E ACQUASPEED 11 E
kW kcal/h kW kcal/h
Potenza utile nominale 18,9 16.340 23,7 20.374
Portata termica nominale 21,8 18.748 27,2 23.392
Potenza utile minima 7,5 6.450 7,5 6.450
Portata termica minima 9,0 7.740 9,0 7.740
TIPO GAS GAS
METANO GAS LIQUIDO GAS
METANO GAS LIQUIDO
G20
G20
G30
G30
G31
G31
G20
G20
G30
G30
G31
G31
P.C.I. (15° C 1013 mbar) MJ/m3 34,02 116,09 88 34,02 116,09 88
WI (15° C 1013 mbar) MJ/m3 45,67 80,58 70,69 45,67 80,58 70,69
Pressione nominale di alimentaz. mbar 20 28-30 37 20 28-30 37
Consumo m3/h 2,31 - - 2,88 - -
kg/h - 1,72 1,69 - 2,14 2,11
Pressione bruciatore mbar 12,20 27,50 35,10 13,00 27,00 34,30
Ø ugello fi amma pilota mm 0,35 0,25 0,35 0,25
Ø ugello bruciatore principale mm 1,18 0,71 1,18 0,72
ugelli N. 11 13
Ø attacco gas 1/2” 1/2”
Portata massica dei fumi g/s 13,20 12,40 13,00 18,40 17,70 19,00
Temperatura fumi °C 185 180 182 168 163 158
Categoria II2H3+
Paese di destinazione IT
ACQUA 11 14
Campo di prelievo l /min selet. min.
da 2,5 a 5 selet. max
da 5 a 10,8 selet. min.
da 2,5 a 6,7 selet. max
da 6,7 a 13,6
Elevazione di temp. dell’acqua °C circa 50 circa 25 circa 50 circa 25
Pressione minima bar 0,2 0,2
Pressione normale bar 2 2
Pressione massima bar 10 10
Ø attacchi acqua 1/2” 1/2”
Ø tubo scarico fumi mm 110 130
Dimensioni e pesi APPARECCHIO IMBALLO APPARECCHIO IMBALLO
Altezza mm 592 655 650 713
larghezza mm 314 367 363 416
Profondità mm 227 280 245 280
Peso Kg 11,10 12,60 12,60 14,0
Nota: temperatura acqua fredda di riferimento di 15°C.
5
2.c Ventilazione dei locali
L’installazione dello scaldabagno deve sottostare a tutte le prescri-
zioni contenute nella norma UNI 7129 e 7131 ed aggiornamenti.
Consultare il presente libretto di istruzioni al paragrafo 2.a.
Attenzione: Questo apparecchio può essere installato e funzionare
solo in locali permanentemente ventilati secondo la norma UNI 7129.
Volumi d’aria
È indispensabile che nei locali in cui sono installati apparecchi a gas
(di tipo B) possa affl uire almeno tanta aria quanta ne viene richiesta
dalla regolare combustione del gas e dalla ventilazione del locale.
- è vietata per la sua pericolosità, il funzionamento nello stesso
locale di aspiratori, caminetti e simili contemporaneamente allo
scaldabagno
- l’ambiente in cui è installato lo scaldabagno deve essere provvisto
della regolare presa d’aria per la ventilazione del locale.
Affl usso dell’aria
L’affl usso naturale dell’aria deve avvenire per via diretta attraverso:
- aperture permanenti praticate su pareti del locale da ventilare
che danno verso l’esterno;
- condotti di ventilazione, singoli oppure collettivi ramifi cati.
L’aria di ventilazione deve essere prelevata direttamente dall’ester-
no, in zona lontana da fonti di inquinamento.
È consentita anche la ventilazione indiretta, mediante prelievo
dell’aria da locali attigui a quello da ventilare, con le avvertenze e
le limitazioni di seguito riportati:
- il locale adiacente sia dotato di ventilazione diretta;
- nel locale da ventilare siano installati solo apparecchi raccordati
a condotti di scarico;
- il locale adiacente non sia adibito a camera da letto o non costi-
tuisca parte comune dell’immobile;
- il locale adiacente non sia un ambiente con pericolo di incendio,
quali rimesse, garage, magazzini di materiali combustibili, ecc.
- il locale adiacente non sia messo in depressione rispetto al locale
da ventilare per effetto di tiraggio contrario (il tiraggio contrario
può essere provocato dalla presenza nel locale, sia di altro
apparecchio di utilizzazione funzionante a qualsivoglia tipo di
combustibile, sia di un caminetto, sia di qualunque dispositivo di
aspirazione, per i quali non sia stato previsto un ingresso di aria);
- il fl usso dell’aria dal locale adiacente sino a quello da ventilare
possa avvenire liberamente attraverso aperture permanenti.
2.d Collegamento elettrico a batteria
L’apparecchio è alimentato da una batteria da 1,5 V modello LR20
di tipo alcalino a lunga durata, per cui non necessita di essere
collegato alla rete elettrica.
2.b Fissaggio a parete
Precauzioni
Non installare questo apparecchio in un locale che presenti
una atmosfera ambiente contenente polveri o vapori grassi
e/o corrosivi.
- L’apparecchio deve essere installato su una parete idonea ed in
prossimità di un condotto di evacuazione fumi.
- Per consentire le operazioni di manutenzione è indispensabile
lasciare intorno all’apparecchio le distanze minime indicate in fi g.
3
Ubicazione
- Lo scaldabagno non deve essere mai chiuso ermeticamente in
un mobile o una nicchia ma deve essere previsto un adeguato
affl usso d’aria (fi g. 3)
- lo scaldabagno non deve essere posto al di sopra di una cucina
o altro apparecchio di cottura al fi ne di evitare la deposizione
del grasso dei vapori di cucina e conseguentemente un cattivo
funzionamento
- le pareti sensibili al calore (per es. quelle in legno) devono essere
protette con opportuno isolamento.
- in fi g. 4 vengono indicate le quote dell’apparecchio per il suo
ssaggio a parete
2. INSTALLAZIONE
2.a Normative
L’impiego delle apparecchiature a gas è sottoposto ad una precisa
regolamentazione. È pertanto indispensabile osservare le normative
UNI 7129 e 7131.
Per i gas di petrolio liquefatti (G.P.L.), l’installazione dovrà essere
conforme alle prescrizioni delle società distributrici e rispondere ai
requisiti delle norme sopra citate.
g. 4
g. 3
Misure in mm
COLLEGAMENTO SU SCHEDA
GN3 Terra
SV2 Elettrovalvola bruciatore
SV1 Elettrovalvola pilota
SW Contatto micro acqua
NC Non utilizzato
V+ Positivo alimentazione
GN2 Negativo alimentazione
GN1 Contatto micro acqua
T.L. Termostato limite acqua
T.F. Termostato fumi
M.S. Micro acqua
B Box batteria
g. 5
ACQUASPEED 11E 14E
C 244 274
E 605 640
F 150 155
50 50
200
6
23
11
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
12
13 14
15
16
17 18
19
20
21
22
24
25
gas
acqua acqua
2.e Collegamento gas
Consultare il presente libretto di istruzioni al paragrafo 2.a.
Determinare il diametro della tubazione secondo le norme vigenti. Prima
di effettuare l’installazione dell’apparecchio è opportuno soffi are nella
conduttura del gas onde eliminare eventuali residui di lavorazione.
Collegare lo scaldabagno alla tubazione gas dell’impianto interno e
inserire a monte dell’apparecchio un rubinetto per la intercettazione
e l’apertura gas.
Gli scaldabagni funzionanti a G.P.L. e alimentati con bombole prov-
viste di dispositivi di intercettazione e regolazione, devono essere
collegati in maniera tale da garantire condizioni di sicurezza per le
persone e per l’ambiente circostante.
Attenersi alle prescrizioni di norma.
Per la prima messa in funzione dell’apparecchio, far effettuare da
personale professionalmente qualifi cato le seguenti verifi che:
- il controllo della tenuta interna ed esterna dell’impianto di addu-
zione del gas;
- la regolazione della portata del gas secondo la potenza richiesta
dall’apparecchio;
- che l’apparecchio sia alimentato dal tipo di gas per il quale è
predisposto;
- che la pressione di alimentazione del gas sia compresa nei valori
riportati in targhetta;
- che l’impianto di alimentazione del gas sia dimensionato per la
portata necessaria all’apparecchio e che sia dotato di tutti i dispo-
sitivi di sicurezza e controllo prescritti dalle norme vigenti.
In caso di assenza prolungata dell’utente dell’apparecchio, chiudere
il rubinetto principale di adduzione del gas all’apparecchio.
Non ostruire le aperture di areazione del locale dove installato un ap-
parecchio a gas per evitare situazioni pericolose quali la formazione di
miscele tossiche ed esplosive.
Non utilizzare i tubi del gas come messa a terra di apparecchi elettrici.
2.f Collegamento acqua
Collegare lo scaldabagno alla rete idrica e inserire un rubinetto di in-
tercettazione dell’acqua a monte dell’apparecchio. Guardando
l’apparecchio, l’entrata acqua fredda è a destra, l’uscita acqua calda
è a sinistra.
Inserire il fi ltro nel raccordo di ingresso della valvola acqua.
Rimuovere il dado in plastica dal raccordo uscita acqua calda
prima di collegarlo alla rete idrica.
Assicurarsi che le tubazioni del vostro impianto idrico non siano usate
come prese di terra del vostro impianto elettrico o telefonico, non sono
assolutamente idonee a questo uso.
Potrebbero verifi carsi in breve tempo gravi danni alle tubature, ed
all’apparecchio.
CIRCUITO IDRAULICO
g. 6
2.g Evacuazione dei prodotti della combustione
Gli scaldabagni sono di tipo B11BS, quindi equipaggiati di un di-
spositivo di controllo dello scarico fumi.
Per l’evacuazione dei prodotti della combustione riferirsi alla nor-
mativa UNI 7129 e 7131 ed aggiornamenti. Consultare anche il
presente libretto di istruzione al paragrafo 2.a.
Gli apparecchi a gas, muniti di attacco per il canale da fumo, devono
avere un collegamento diretto a camini o canne fumarie di sicura
effi cienza; solo in mancanza di questi è consentito che gli stessi
scarichino i prodotti della combustione direttamente all’esterno. Il
raccordo degli apparecchi ad un camino o ad una canna fumaria
avviene a mezzo di canali da fumo. I canali da fumo devono essere
collegati al camino od alla canna fumaria nello stesso locale in cui
è installato l’apparecchio, o, tutt’al più, nel locale contiguo, devono
essere a tenuta e realizzati in materiali adatti a resistere nel tempo
alle normali sollecitazioni meccaniche, al calore ed all’azione dei
prodotti della combustione e delle loro eventuali condense. In qual-
siasi punto del canale da fumo e per qualsiasi condizione esterna,
la temperatura dei fumi deve essere superiore a quella del punto
di rugiada.
DISPOSITIVO DI CONTROLLO SCARICO FUMI
L’apparecchio è equipaggiato di serie di un dispositivo di controllo
allo scarico fumi. Il dispositivo controlla la corretta evacuazione dei
prodotti della combustione, cioè il fl usso dei gas combusti verso il
condotto di scarico e la canna fumaria.
Il dispositivo di controllo è costituito da un “termostato” collegato
alla apparecchiatura elettronica, il suo intervento provoca l’interru-
zione del fl usso del gas sia al bruciatore principale che alla fi amma
pilota. L’intervento del dispositivo di controllo può essere provocato
da un’ostruzione totale o parziale del condotto di scarico o della
canna fumaria.
Per ripristinare il fun-
zionamento dell’ap-
parecchio è necessa-
rio premere il pulsan-
te termostato fumi
(fi g. 7) con l’ausilio di
un cacciavite, quindi
chiudere e riaprire il
rubinetto dell’acqua
calda.
1 Cappa scarico
2 Dispositivo di controllo fumi
3 Termostato limite acqua
4 Scambiatore di calore
5 Bruciatore
6 Elettrodo di rilevazione
7 Bruciatore pilota
8 Elettrodo di accensione
9 Iniettore
10 Uscita acqua calda
11 Presa di pressione
12 Selettore di temperatura
13 Venturi
14 Valvola idraulica
15 Valvola di sicurezza acqua
16 Filtro dell’acqua
17 Membrana
18 Entrata acqua fredda
19 Economizzatore
20 Valvola gas
21 Dispositivo di controllo
22 Filtro gas
23 Batteria
24 Scheda elettronica
25 Microinterruttore
7
Nel caso di avaria del dispositivo e dei suoi collegamenti elettrici,
l’apparecchio non può essere messo in funzione, si garantisce una
condizione di sicurezza. Nell’eventualità di una continua messa in
sicurezza dell’apparecchio, provocato dall’intervento del disposi-
tivo di controllo, è necessario richiedere l’intervento di un tecnico
qualifi cato ed abilitato ai sensi del D.M.37/08, per verifi care la
corretta evacuazione dei prodotti della combustione e l’effi cienza
del condotto di scarico e/o della canna fumaria, nel rispetto delle
normative di istallazione UNI-CIG 7129 e 7131.
Si fa espressamente divieto di intervenire sul dispositivo di
controllo per modifi care il suo stato od escludere la sua azione;
ne va della vostra sicurezza e della sicurezza delle persone
che vivono con voi.
Solo ed esclusivamente un tecnico qualifi cato ed autorizzato, facen-
te parte del nostro servizio di assistenza tecnica, può intervenire
sul dispositivo di controllo unicamente per verifi carne il corretto
funzionamento o per la sua sostituzione in caso di avaria.
Se si rendesse necessario sostituire il dispositivo di controllo,
si invita ad utilizzare solo un “ricambio originale” fornito dal
costruttore; dato che tale dispositivo è stato progettato, stu-
diato e regolato per essere abbinato all’apparecchio
2.h Trasformazione gas
L’operazione di trasformazione dell’apparecchio da un gas di una fa-
miglia ad un gas di un’altra famiglia può essere facilmente effettuata
anche con apparecchio installato. Le istruzioni per la trasformazione
e regolazione nei vari tipi di gas, sono descritte di seguito.
Si ricorda che l’operazione di trasformazione deve essere effettuata
da personale abilitato e qualifi cato ai sensi del D.M.37/08; vanno
inoltre rispettate le disposizioni contenute nelle norme UNI 7129
e 7131.
TRASFORMAZIONE DA METANO A GPL
L’operazione di trasformazione dell’apparecchio da un gas di una
famiglia ad un gas di un’altra famiglia può essere facilmente effet-
tuata anche con apparecchio installato.
Prima di ogni operazione assicurarsi che l’alimentazione gas all’ap-
parecchio sia chiusa.
I – SOSTITUZIONE DELL’INIETTORE PILOTA
- scollegare il tubetto fi amma pilota (fi g. 8)
- rimuovere l’iniettore pilota
- inserire l’iniettore e la guarnizione contenuti nel kit trasformazione
(fi g. 9),
II – SOSTITUZIONE DEGLI INIETTORI DEL BRUCIATORE
- Svitare le viti che tengono in posizione la fi amma pilota (fi g. 10)
- Svitare il dado di fi ssaggio del bruciatore (fi g. 11)
- Svitare le viti che tengono in posizione il diffusore (fi g. 12)
- Sfi lare il diffusore
- Svitare gli iniettori e sostituirli con quelli reperibili nel kit trasfor-
mazione
III – SOSTITUZIONE DELLA VALVOLA DI MODULAZIONE
- Allentare il dado di serraggio della rampa entrata acqua fredda
sullo scambiatore
- Svitare le 4 viti (B) della valvola gas (fi g. 13)
- Sconnettere i cavi del microinterruttore
- Separare l’assieme valvola acqua/valvola gas
- Estrarre la molla grande e l’assieme valvola di modulazione/molla
piccola (fi g. 14)
- Sostituire la valvola di modulazione con quella reperibile nel kit
- Inserire la valvola e la molla grande facendo attenzione al verso
di inserimento (Fig. 16) e assicurarsi che il disco forato guida
molla sia bene in posizione (Fig. 15)
- Rimontare il diffusore fi ssandolo nel foro superiore
- Rimontare la fi amma pilota
V – MESSA FUORI SERVIZIO DEL REGOLATORE DI PORTATA
- Rimuovere il tappo di protezione
- Regolare la vite del regolatore di portata in modo che vi sia il
massimo passaggio di gas (disco completamente in orizzontale)
Dopo la regolazione sigillare il tappo con vernice, lacca o altro
materiale adeguato allo scopo.
N.B.: Si ricorda che per il funzionamento a GPL è necessario preve-
dere un regolatore di pressione all’alimentazione dell’apparec-
chio, regolato alla pressione di 30 mbar per il funzionamento a
Gas Butano e 37 mbar per il funzionamento a Gas Propano. I
valori sopra indicati devono essere misurati con un manome-
tro la cui presa è collegata alla presa di pressione reperibile
all’ingresso dell’apparecchio.
TRASFORMAZIONE DA GPL A METANO
Eseguire le operazioni descritte ai punti I, II e III
IV – MESSA IN SERVIZIO DEL REGOLATORE DI PORTATA
- Rimuovere il tappo di protezione
- Regolare la vite del regolatore di portata in modo che al bruciatore
sia rilevata la pressione indicata nella tabella dati tecnici a pagina
3.
N.B.: assicurarsi che la pressione di gas in alimentazione sia di
20 mbar.
Dopo la regolazione sigillare il tappo con vernice, lacca o altro
materiale adeguato allo scopo.
Effettuata la messa in funzione dell’apparecchio, control-
lare con soluzione saponosa la perfetta tenuta delle parti
gas smontate.
8
3. MESSA IN FUNZIONE
g. 17
AB
A = economizzatore gas e acceso/spento
posizione spento
gas al minimo
gas al massimo
B = selettore di temperatura dell’acqua
g. 16
Fig. 8 Fig. 9
Fig. 12
Fig. 10
Fig. 13
B
Fig. 11
Fig. 14 Fig. 15
9
3.a Funzionamento
Gli scaldabagni sono apparecchi a gas per la produzione istantanea
di acqua calda. Il prelievo di acqua calda può essere effettuato da
uno o più rubinetti di prelievo.
Alla richiesta di acqua calda, con l’apertura di un rubinetto di pre-
lievo, il bruciatore principale si accende, e lo scaldabagno scalda
l’acqua che scorre al suo interno.
Questi apparecchi a modulazione di fi amma sono particolarmente
idonei per l’impiego con moderne rubinetterie, come miscelatori
meccanici e termostati.
Questo scaldabagno, a differenza dei tradizionali scaldabagni
a fi amma fi ssa, è equipaggiato di una valvola modulatrice, che
ottimizza le prestazioni dello scaldabagno, dato che permette il
funzionamento dell’apparecchio con minor pressione d’acqua
e minor portata, modulando la fi amma in relazione alla quantità
di acqua prelevata, così da mantenere costante la temperatura
dell’acqua erogata.
Gli scaldabagni sono apparecchi a variazione automatica di
potenza di tipo “PROPORZIONALE”, cioè in grado di adeguare
il consumo del gas (modulazione di fi amma) ai prelievi di acqua
richiesti caso per caso.
Questo apparecchio è dotato di una apparecchiatura elettronica
alimentato da una batteria da 1,5 V che provvede alla accensione
automatica della fi amma pilota e poi del bruciatore, ogni volta che
viene richiesta acqua calda.
Il controllo della avvenuta accensione e della presenza della fi amma
viene effettuato dalla scheda tramite la ionizzazione di fi amma.
Modelli ACQUASPEED 11 E: per prelievi di acqua da 2,5 a 5,5 l/
min la temperatura dell’acqua fornita rimane pressoché costante
intorno ad un valore di 60°C, (in questa condizione la valvola del
gas provvede a fornite al bruciatore la quantità di gas proporzionata
alla quantità di acqua richiesta), oltre i 5,5 l/min fi no ai 11 l/min la
temperatura dell’acqua varia dai 60°C ai 40°C.
Modelli ACQUASPEED 14 E: per prelievi di acqua da 2,5 a 7 l/
min la temperatura dell’acqua fornita rimane pressoché costante
intorno ad un valore di 60°C, (in questa condizione la valvola del
gas provvede a fornite al bruciatore la quantità di gas proporzionata
alla quantità di acqua richiesta), oltre i 7 l/min fi no ai 14 l/min la
temperatura dell’acqua varia dai 60°C ai 40°C.
Con acqua fredda in ingresso di riferimento di 15°C.
3.b Uso dell’apparecchio
Assicurarsi che il rubinetto del gas e tutti i rubinetti di utilizzazione
dell’acqua siano chiusi
- aprire il rubinetto del contatore del gas o della bombola del gas
di petrolio liquefatto (G.P.L.)
- aprire il rubinetto gas, non fornito di serie, posto immediatamente
prima dello scaldabagno sulla tubazione di arrivo del gas
- ruotare la manopola A verso la fi amma grande (ON ), durante la
rotazione, in corrispondenza della fi amma piccola, è necessario
premere leggermente la manopola e continuare la rotazione
- alla richiesta di acqua, il dispositivo di accensione automatica ac-
cende la fi amma pilota, rilevata la presenza di fi amma si accende
il bruciatore principale.
- al termine della richiesta di acqua (chiudendo il rubinetto) il bru-
ciatore principale si spegne e l’apparecchio si dispone pronto per
le successive richieste.
Nel caso non avvenga l’accensione nell’arco di un tempo di 60
secondi, il rilevatore di fi amma, riconoscendo l’assenza della fi am-
ma stessa interrompe il fl usso di gas e mette l’apparecchio nella
posizione di blocco.
La situazione di blocco richiede un intervento manuale; per rimettere
in funzione l’apparecchio, chiudere il rubinetto di prelievo dell’ac-
qua, quindi riaprirlo, affi nché la sequenza di accensione si riavvii
automaticamente.
Nel caso di spegnimento accidentale del bruciatore principale, è
previsto un tentativo di riavviamento.
Se in 60 secondi l’apparecchio non si rimette in funzione, si ritorna
in posizione di blocco precedentemente descritta.
Nel caso di guasti all’elettrodo di accensione si interrompe il fl usso
di gas, si realizza così la situazione di Sicurezza Positiva.
Gli apparecchi sono costruiti per funzionamento con pressione nor-
male di acqua; inoltre sono provvisti di un selettore di temperatura B.
Con il selettore di temperatura ruotato completamente a sini-
stra, si ottiene la massima erogazione di acqua, con lo stesso
girato completamente a destra, si ottiene la minima erogazione
d’acqua.
La messa fuori servizio dell’apparecchio si ottiene ruotando la ma-
nopola A nella posizione (OFF) disco pieno.
Quando sono previsti lunghi periodi di non utilizzazione dello scal-
dabagno chiudere il rubinetto del gas o nel caso di alimentazione
con GPL la valvola (rubinetto) della bombola.
Per ottenere prestazioni ottimali nel tempo, è opportuno far effettuare
un controllo dell’apparecchio da personale qualifi cato almeno una
volta all’anno.
Uso dell’economizzatore gas
L’apparecchio è equipaggiato di un dispositivo detto economizzatore
gas, che dà la possibilità di selezionare a piacere la temperatura
dell’acqua calda fornendola alla temperatura più prossima a quella di
utilizzo, realizzando nel contempo un interessante risparmio di gas.
Il dispositivo economizzatore viene inserito ruotando la manopola
(A) fi no al raggiungimento della posizione contrassegnata dalla
amma piccola (MIN ). L’inserimento dell’economizzatore consente
di limitare la massima potenza termica fornita quando le esigenza
di utilizzo dovessero essere generalmente contenute (basso salto
termico o ridotte portate di prelievo come ad esempio durante il
periodo estivo).
PERICOLO DI GELO
Se sussistono probabilità che nell’ambiente in cui è installato l’ap-
parecchio la temperatura possa scendere al di sotto dello zero è
necessario svuotarlo di tutta l’acqua contenuta.
4. MANUTENZIONE
Per un uso corretto nel tempo far eseguire un controllo dell’appa-
recchio da personale qualifi cato almeno una volta l’anno.
Prima di effettuare qualsiasi operazione di pulizia, manutenzione,
apertura o smontaggio dei pannelli dello scaldabagno, spegnere
l’apparecchio chiudendo il rubinetto del gas. In particolare controlla-
re il bruciatore principale e la fi amma pilota, l’elettrodo di accensio-
ne, la valvola di sicurezza e la tenuta del circuito gas. Verifi care che
non siano ostruite le sezioni di passaggio fumi dello scambiatore.
Per effettuare la pulizia dei pannelli esterni utilizzare un panno
imbevuto di acqua e sapone.
Non utilizzare solventi, polveri e spugne abrasive.
Non effettuare pulizie dell’apparecchio e/o delle sue parti con so-
stanze facilmente infi ammabili (esempio: benzina,alcoli, nafta,ecc.).
10
4.a Per togliere il mantello
Per lo smontaggio del mantello procedere come segue (fi g. 17):
a togliere la manopola del selettore (B) e la manopola (A)
b svitare la vite (C)
c spostare verso l’alto il mantello allo scopo di liberarlo dai ganci
superiori e laterali
d spostare in avanti il mantello
e per rimettere il mantello, procedere in maniera inversa
4.b Anomalie: cause e rimedi
Per un buon funzionamento dello scaldabagno, per prolungare la
sua durata e perché funzioni sempre nelle ottimali condizioni di
sicurezza, è opportuno, almeno una volta all’anno, fare ispezionare
l’apparecchio da personale qualifi cato. Si tratterà normalmente di
effettuare le seguenti operazioni:
rimozione di eventuali ossidazioni dai bruciatori
rimozione di eventuali incrostazioni dall’elettrodo della candeletta
pulizia della camera di combustione
controllo dell’accensione, spegnimento e funzionamento dell’ap-
parecchio
– controllo della tenuta dei raccordi e tubazioni dei collegamenti gas
ed acqua
Attenzione: le indicazioni seguenti sono indirizzate unicamente a
tecnici qualifi cati ed autorizzati ad interventi sull’apparecchio.
ANOMALIE CAUSE RIMEDI
non vi è presenza di scintilla - batteria esaurita - sostituire
- cavo elettrico del piezo staccato - inserire
- scheda elettronica guasta - verifi care, sostituire
- non vi è suffi ciente pressione di acqua - intervenire sull’impianto per garantire la
pressione ruotare il selettore tutto a destra
- membrana guasta - sostituire
- elettrodo avariato - sostituire
non si accende il pilota in presenza di
scintilla - dispositivo di controllo guasto - sostituire
- manca alimentazione gas - aprire gas
- aria nella tubazione del gas - sfogare gas
non si spegne il bruciatore alla chiusura
dell’acqua - sporcizia sulla sede dell’otturatore gas - verifi care, pulire
- pistoncino o stelo della valvola acqua
bloccato in apertura - smontare, pulire ed eventualmente sosti-
tuire
- leva micro bloccata in apertura - verifi care
- nella versione a GPL controllare la pres-
sione di alimentazione gas - regolare e nel caso sostituire il regolatore
di pressione della bombola
le lamelle dello scambiatore si sporcano in
breve tempo - cattivo tiraggio o ambiente troppo polveros - controllare effi cienza canna fumaria
- amme gialle - controllare tipo di gas e pulire il bruciatore
- eccessivo consumo di gas - controllare e regolare
odore di gas - è dovuto a perdite nel circuito delle tuba-
zioni, occorre controllare le tubazioni ed
individuare la perdita
- non attivare interruttori elettrici o qualsiasi
oggetto che provochi scintille aerare il
locale
odore di gas combusti - possono essere dovuti ad ostruzioni nel
circuito dei fumi - controllare l’effi cienza della canna fumaria
e del condotto fumi
- consumo eccessivo di gas - controllare e regolare
g. 18
11
CONDIZIONI DI GARANZIA
Il presente documento, a cura della Baltur S.p.A. via Ferrarese, n° 10 44042 Cento (Ferrara), denominato Garanzia Convenzionale Baltur,
è da considerarsi aggiuntivo a quanto previsto nel Decreto Legislativo 206/2005 in Attuazione della Direttiva 1999/44/CE, oggi in vigore.
Il suo contenuto è da considerarsi quindi ad integrazione e non può in alcun modo sostituire quanto previsto per legge.
GARANZIA CONVENZIONALE PRODOTTI BALTUR S.p.A.
Oggetto della presente garanzia convenzionale sono tutti i prodotti e i ricambi presenti nei listini uffi ciali Baltur S.p.A.
1) Norme per il riconoscimento della garanzia convenzionale.
1.1 La “Prima Accensione” deve essere eseguita da personale qualifi cato e riconosciuto nella rete di Centri di Assistenza uffi ciali Baltur
S.p.A.
1.2 La richiesta di intervento per “Prima Accensione” dovrà essere inoltrata al Centro di Assistenza Baltur solo ad installazione avvenuta
ed impianto pronto al funzionamento in tutte le sue parti, attività che esulano dai compiti della Baltur S.p.A. e sono espressamente
escluse dalla presente garanzia.
1.3 La “Prima Accensione” è da considerarsi totalmente gratuita.
1.4 Eventuali prestazioni, oltre all’installazione, quali il riempimento ed il collaudo dell’impianto termosanitario, i collegamenti elettrici, la
compilazione del libretto d’impianto e/o di centrale, saranno da considerarsi prestazioni non di pertinenza Baltur, quindi non comprese
nelle operazioni di prima accensione e quantifi cabili a parte. Non sono altresì comprese le operazioni di manutenzione ordinaria.
2) Termini e decorrenza della garanzia convenzionale.
2.1 La garanzia decorre dalla data di “Prima Accensione” che dovrà sempre essere riportata sul certifi cato stesso.
2.2 La durata della garanzia sarà di mesi 24 per tutti i componenti, con decorrenza dalla data di “Prima Accensione “ e comunque non
superiore a mesi 36 dalla data di ultima fatturazione.
2.3 I componenti sostituiti, in cui sia stato rilevato difetto di conformità, resteranno di proprietà della Baltur S.p.A. e dovranno essere
recapitati al magazzino ricambi Baltur S.p.A.
La sostituzione di parti in garanzia rinnova la durata del periodo di garanzia del componente sostituito, secondo quanto previsto nella
Direttiva 1999/44/CE.
2.4 Per la camera di combustione di tutte le caldaie murali a condensazione e moduli termici a condensazione, fatturate da Baltur dopo
01-02-2010 la durata della garanzia sarà di mesi 60, con decorrenza dalla data di “Prima Accensione” e comunque non superiore a
mesi 72 dalla data di fatturazione Baltur.
3) La garanzia convenzionale decade a seguito delle seguenti condizioni.
3.1 Per mancato rispetto delle leggi in vigore nell’esecuzione dell’impianto, o per utilizzo del prodotto in maniera non conforme alle
istruzioni o per non corretta installazione.
3.2 Per manomissioni, errate regolazioni o riparazioni eseguite sul prodotto da personale non autorizzato dalla Baltur S.p.A.
3.3 Per danneggiamento del prodotto procurato da eventi naturali o sinistri in genere non imputabili alla Baltur S.p.A.
3.4 Per installazione del prodotto effettuata in ambiente non idoneo o non adeguatamente protetto.
3.5 Per impiego di parti di ricambio non originali Baltur.
3.6 Qualora l’utente non sia in grado di esibire al Centro Assistenza Autorizzato il certifi cato di prima accensione o la documentazione
scale comprovante la data di acquisto.
4) Responsabilità.
4.1 La Baltur S.p.A. non è in alcun modo responsabile per cause non imputabili a difetti di conformità del prodotto e risponde nei limiti
di quanto previsto al punto 2 “Termini e Decorrenza della Garanzia Convenzionale” e di quanto stabilito nella Direttiva 1999/44/CE.
4.2 Restano impregiudicati i diritti dell’acquirente contemplati nel Decreto Legislativo 206/2005 in ottemperanza della Direttiva 1999/44/
CE.
5) Controversie.
5.1 Per qualunque azione giudiziaria è stabilito competente il Foro di Ferrara. La pendenza di azione giudiziaria non esonera il com-
mittente dagli obblighi di pagamento.
ATTENZIONE: Il presente certifi cato di garanzia convenzionale ha validità esclusivamente in Italia.
ATTENTION: The above conditions of conventional guarantee are valid for the Italian market only.
12
Come compilare il Certi cato di Garanzia Convenzionale
ed attivare la Garanzia Convenzionale (a cura del tecnico)
Nelle pagine seguen , individuare il tagliando principale e farlo compilare dal Tecnico Autorizzato
Dati del Cliente (1) e dell’Installatore (2); data di messa in servizio (3); consenso [SI] o dissenso [NO] al
trattamento dei dati per nalità facoltative e rma dell’Utente (4);
riempire il riquadro con i dati del Centro di Assistena Baltur autorizzato (5);
riportare nel riquadro (6), il numero di matricola indicato sulla targhetta indicazione modello, oppure indi-
cato anche sull’imballo;
Ritagliare il tagliando principale lungo le linee tratteggiate e spedirlo in busta chiusa a:
BALTUR SPA
VIA FERRARESE, 10
44042 CENTO ΈFEΉ
Compilare in tutte le sue parti, sempre a cura del Tecnico, il riquadro (7) “Copia per l’Utente” e conservarlo.
Consigliamo di non ritagliarlo e di lasciarlo nel presente libretto.
Eventuali note sull’installazione dell’apparecchio e/o sull’impianto, che si ritengono utili per il futuro e/o da
rendere noto all’Azienda, possono essere aggiunte sul retro degli stessi.
COPIA PER L’UTENTE
Firma utente
Sig.
Prov.
c.a.p.
Tel.
Località
Via
UTENTE
Ditta
Prov.
c.a.p.
Tel.
Località
Via
INSTALLATORE
Mod. Acquaspeed E
Matricola
Data di messa
in servizio
giorno mese anno
CERTIFICATO DI GARANZIA CONVENZIONALE
CERTIFICATO DI GARANZIA CONVENZIONALE
Timbro / Etichetta
Centro Assistenza Autorizzato Dati identificativi apparecchio
Firma
/ůƐŽƩŽƐĐƌŝƩŽŝŶƚĞƌĞƐƐĂƚŽ͕ĂĐƋƵŝƐŝƚĞ ůĞŝŶĨŽƌŵĂnjŝŽŶŝ ĨŽƌŶŝƚĞĚĂů ƟƚŽůĂƌĞĚĞů ƚƌĂƩĂŵĞŶƚŽ
ĂŝƐĞŶƐŝĚĞůů͛ĂƌƟĐŽůŽ ϭϯ ĚĞů͘>ŐƐϭϵϲͬϮϬϬϯ͕ ƉƌĞƐƚĂŝůƐƵŽ ĐŽŶƐĞŶƐŽĂůƚƌĂƩĂŵĞŶƚŽĚĞŝ
ĚĂƟƉĞƌƐŽŶĂůŝƉĞƌůĞƐĞŐƵĞŶƟĮŶĂůŝƚăĨĂĐŽůƚĂƟǀĞ͗
ƐŽĚĚŝƐĨĂƌĞŝŶĚĂŐŝŶŝĚŝŵĞƌĐĂƚŽ͕ƐƚĂƟƐƟĐŚĞĞƉĞƌĂƫǀŝƚăƉƌŽŵŽnjŝŽŶĂůŝŝŶĞƌĞŶƟĂŶĐŚĞĂůůĂ
ƐƉĞĚŝnjŝŽŶĞĚŝŵĂƚĞƌŝĂůĞƉƵďďůŝĐŝƚĂƌŝŽĞƉƌŽŵŽnjŝŽŶĂůĞ͘
Firma leggibile dell’utente
SI NO
Data di messa
in servizio
giorno mese anno
Cognome
Località
C.A.P.
Via
CLIENTE
Nome
Tel.
Prov.
Località
C.A.P.
Via
INSTALLATORE
Rag. Soc.
Tel.
Prov.
Modulo predisposto per la lettura ottica, vi preghiamo di scrivere in stampatello con inchiostro nero o blu all’interno delle caselle, grazie.
Mod. Acquaspeed E
Mat.
1
2
345 6
7
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Firma utente
Sig.
Prov.
c.a.p.
Tel.
Località
Via
UTENTE
Ditta
Prov.
c.a.p.
Tel.
Località
Via
INSTALLATORE
Mod. Acquaspeed E
Matricola
Data di messa
in servizio
giorno mese anno
CERTIFICATO DI GARANZIA CONVENZIONALE
CERTIFICATO DI GARANZIA CONVENZIONALE
Timbro / Etichetta
Centro Assistenza Autorizzato
Dati identificativi apparecchio
Firma
/ůƐŽƩŽƐĐƌŝƩŽŝŶƚĞƌĞƐƐĂƚŽ͕ĂĐƋƵŝƐŝƚĞůĞŝŶĨŽƌŵĂnjŝŽŶŝĨŽƌŶŝƚĞĚĂůƟƚŽůĂƌĞĚĞůƚƌĂƩĂŵĞŶƚŽ
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ƐƉĞĚŝnjŝŽŶĞĚŝŵĂƚĞƌŝĂůĞƉƵďďůŝĐŝƚĂƌŝŽĞƉƌŽŵŽnjŝŽŶĂůĞ͘
Firma leggibile dell’utente
SI NO
Data di messa
in servizio
giorno mese anno
Cognome
Località
C.A.P.
Via
CLIENTE
Nome
Tel.
Prov.
Località
C.A.P.
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INSTALLATORE
Rag. Soc.
Tel.
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Modulo predisposto per la lettura ottica, vi preghiamo di scrivere in stampatello con inchiostro nero o blu all’interno delle caselle, grazie.
Mod. Acquaspeed E
Mat.
14
EŽƚĞƐƵůůĂŝŶƐƚĂůůĂnjŝŽŶĞĚĞůů͛ĂƉƉĂƌĞĐĐŚŝŽĞͬŽƐƵůůΖŝŵƉŝĂŶƚŽ
ĂůƚƵƌ^͘Ɖ͘͘ͲsŝĂ&ĞƌƌĂƌĞƐĞ͕ϭϬͲϰϰϬϰϮĞŶƚŽ;&Ϳ
EŽƚĞƐƵůůĂŝŶƐƚĂůůĂnjŝŽŶĞĚĞůů͛ĂƉƉĂƌĞĐĐŚŝŽĞͬŽƐƵůůΖŝŵƉŝĂŶƚŽ
ĂůƚƵƌ^͘Ɖ͘͘ͲsŝĂ&ĞƌƌĂƌĞƐĞ͕ϭϬͲϰϰϬϰϮĞŶƚŽ;&Ϳ
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Baltur - iono ED.3 -06/14
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BALTUR ACQUASPEED 11 E / 14 E Manuale del proprietario

Tipo
Manuale del proprietario