BALTUR ACQUASPEED 13 SE Manuale del proprietario

Tipo
Manuale del proprietario
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0006081563_201406
2
Gli scaldabagni Acquaspeed sono conformi ai requisiti essenziali delle seguenti Direttive:
- Direttiva gas 2009/142/CE
- Direttiva Compatibilità Elettromagnetica 2004/108/CE
- Direttiva bassa tensione 2006/95/CE
pertanto è titolare di marcatura CE
0694
0694BU9611
AVVERTENZA
Questo libretto contiene dati ed informazioni destinati sia all’utente che all’installatore.
Nello speci co si avverte che i capitoli: Introduzione, Consigli utili e Messa in funzione
sono quelli riferiti all’utente
In alcune parti del manuale sono utilizzati i simboli:
ATTENZIONE = per azioni che richiedono particolare cautela ed adeguata preparazione
VIETATO = per azioni che NON DEVONO essere assolutamente eseguite
3
INDICE
INTRODUZIONE E CONSIGLI UTILI pag. 4
1 CARATTERISTICHE TECNICHE
1.a Dati Tecnici pag. 4
1.b Dimensioni e pesi pag. 5
1.c Contenuto dell’imballo pag. 5
2 INSTALLAZIONE
2.a Normative pag. 6
2.b Fissaggio a parete pag. 6
2.c Evacuazione dei prodotti della combustione pag. 7
2.d Ventilazione dei locali pag. 8
2.e Collegamento elettrico pag. 8
2.f Collegamento gas pag. 10
2.g Collegamento acqua pag. 10
2.h Trasformazione gas pag. 11
3 MESSA IN FUNZIONE
3.a Funzionamento pag. 14
3.b Diagrammi campo di prelievo pag. 14
3.c Uso dell’apparecchio pag. 15
4 MANUTENZIONE
4.a Smontaggio del mantello pag. 16
4.b Accesso alla scheda elettronica pag. 16
4.c Anomalie: cause e rimedi pag. 17
CONDIZIONI DI GARANZIA pag. 19
4
INTRODUZIONE E CONSIGLI UTILI
Il presente manuale d’istruzioni, costituisce parte integrante
del prodotto: assicurarsi che sia sempre a corredo dell’ap-
parecchio, anche in caso di cessione ad altro proprietario o
utente oppure di trasferimento su altro impianto.
L’installazione dello scaldabagno e qualsiasi altro interven-
to di assistenza e di manutenzione devono essere eseguiti
da personale quali cato secondo le indicazioni del D.M. 37
del 2008 ed in conformità alle norme UNI 7129 e 7131 ed
aggiornamenti.
Questo scaldabagno deve essere destinata all’uso per il
quale è stato espressamente realizzato. È esclusa qualsi-
asi responsabilità contrattuale ed extracontrattuale del co-
struttore per danni causati a persone, animali o cose, da
errori d’installazione, di regolazione, di manutenzione e da
usi impropri.
Dopo aver tolto l’imballo, assicurarsi dell’integrità e della
completezza del contenuto. In caso di non rispondenza,
rivolgersi al rivenditore da cui è stato acquistato l’apparec-
chio.
È necessario, durante l’installazione, informare l’utente che
- in caso di fuoriuscite d’acqua deve chiudere l’alimentazio-
ne idrica ed avvisare con sollecitudine il Servizio Tecnico di
Assistenza
- in caso di non utilizzo dello scaldabagno per un lungo
periodo è consigliabile l’intervento del Servizio Tecnico di
Assistenza per effettuare almeno le seguenti operazioni:
posizionare l’interruttore principale dell’apparecchio e
quello generale dell’impianto su “spento”
chiudere i rubinetti del combustibile e dell’acqua,
svuotare l’impianto se c’è rischio di gelo
- La manutenzione dello scaldabagno deve essere esegui-
to almeno una volta all’anno, programmandola per tempo
con il Servizio Tecnico di Assistenza.
1. CARATTERISTICHE TECNICHE
1.a Dati tecnici
Acquaspeed 13 SE
kW kcal/h
Potenza utile nominale 22,50 19.350
Portata termica nominale 24,50 21.070
Potenza utile minima 8,40 7.224
Portata termica minima 10 8.600
Categoria II2HM3+
TIPO DI GAS GAS METAN0 GAS LIQUIDO
G20 G230 G30 G31
P.C.I. (15°C 1013 mbar) MJ/m3 34,02 43,86 116,09 88
Indice di Wobbe (15°C 1013 mbar) MJ/m3 45,67 38,90 80,58 70,69
Pressione nominale di alimentazione mbar 20 20 28-30 37
Consumo m3/h 2,59 2,01
Kg/h 1,93 1,90
Pressione bruciatore nominale mbar 10,80 14,00 27,80 35,50
Pressione bruciatore minima mbar 1,60 2,10 4,70 6,30
Ø ugello bruciatore principale mm 1,20 1,20 0,71 0,71
ugelli N. 13
Ø attacco gas pollici 3/4”
Portata massica dei fumi (a Qn) kg/h 66,74 64,80 68,10 69,16
T fumi °C 145 146 145 147
Per la sicurezza è bene ricordare che:
è vietato l’uso dello scaldabagno da parte di bambini o di
persone inabili non assistite
è pericoloso azionare dispositivi o apparecchi elettrici, qua-
li interruttori, elettrodomestici ecc., se si avverte odore di
combustibile o di combustione. In caso di perdite di gas,
aerare il locale, spalancando porte e nestre; chiudere il
rubinetto generale del gas; fare intervenire con sollecitudi-
ne il personale professionalmente quali cato del Servizio
Tecnico di Assistenza
non toccare lo scaldabagno se si è a piedi nudi e con parti
del corpo bagnate o umide
prima di effettuare operazioni di pulizia, scollegare lo scal-
dabagno dalla rete di alimentazione elettrica posizionando
l’interruttore bipolare dell’impianto e quello principale del
pannello di comando su “OFF”
è vietato modi care i dispositivi di sicurezza o di regolazio-
ne senza l’autorizzazione o le indicazioni del costruttore
non tirare, staccare, torcere i cavi elettrici fuoriuscenti
dall’apparecchio anche se questo è scollegato dalla rete di
alimentazione elettrica
evitare di tappare o ridurre dimensionalmente le aperture di
aerazione del locale di installazione. Le aperture dI aerazio-
ne sono indispensabili per una corretta combustione
non lasciare contenitori e sostanze in ammabili nel locale
dove è installato l’apparecchio
non lasciare gli elementi dell’imballo alla portata dei bambini
é vietato intervenire su elementi sigillati.
5
ACQUA
Campo di prelievo l/min da 2 a 8
Temperatura dell’acqua fornita °C da 40 a 60
Pressione minima bar 0,15
Pressione normale bar 2
Pressione massima bar 10
Ø attacchi acqua pollici 1/2
Ø condotto fumi mm 100/60
Potenza assorbita W 46
Fusibile A 2
Tensione di alimentazione V/Hz 230/50
1.b Dimensioni e peso
Apparecchio Imballo
Altezza mm 640 700
Larghezza mm 400 455
Profondità mm 246 285
Peso Kg 18,5 22
Dimensioni
g. 1
5,6
26
121 5,26
74 74
100
653
640
ø 100
74 74
200 200
400
15
166
63
121 246
98
1.c Contenuto dell’imballo
Lo scaldabagno viene fornito in collo unico protetto da un imballo
in cartone.
A corredo del prodotto viene fornito il seguente materiale:
- Libretto istruzioni
- Traversa di sostegno
- Confezione 2 viti + 2 tasselli
I libretti di istruzione sono parte integrante del prodotto e quindi si
raccomanda di leggerli e di conservarli con cura.
UGE UGE
U = uscita acqua calda
G = gas
E = entrata acqua fredda
6
Componenti principali
g. 2
1
2
3
4
5
6
78
9
10
11
Legenda:
1 VALVOLA GAS
2 TERMOSTATO LIMITE
3 ELETTRODO ACCENSIONE/ RILEVAZIONE
4 SONDA NTC
5 PRESSOSTATO ARIA
6 DEPRESSIONE
7 PRESSIONE
8 VENTILATORE
9 SCAMBIATORE
10 BRUCIATORE
11 FLUSSOSTATO ACQUA
2. INSTALLAZIONE
2.a Normative
L’impiego delle apparecchiature a gas è sottoposto ad una pre-
cisa regolamentazione. È pertanto indispensabile osservare le
normative UNI 7129 e 7131. Per i gas di petrolio liquefatti (G.P.L.)
l’installazione dovrà essere conforme alle prescrizioni delle società
distributrici e rispondere ai requisiti delle norme sopra citate.
2.b Fissaggio a parete
- L’apparecchio deve essere installato su una parete idonea;
- l’apparecchio non deve essere mai chiuso in un mobile o in
una nicchia, ma deve essere prevista una distanza minima da
pareti laterali di almeno 20 mm ( g. 4), così da rendere agevoli
le operazioni di manutenzione;
- stabilita la posizione dell’apparecchio, praticare n°2 fori Ø 6
mm alla distanza di 320 mm, per l’applicazione dell’apposita
dima di sostegno (utilizzate la stessa dima per tracciare i fori)
( g. 3), ssare la stessa con i tasselli in dotazione.
Viene di seguito descritta la tipologia di scarico posteriore ed oriz-
zontale che è la più comune:
- tracciare il centro del foro del condotto;
- praticare un foro di Ø 105 mm ( g. 3);
- preparare i tubi tagliandoli della lunghezza appropriata allo
spessore del muro. Se l’operazione è eseguita in modo cor-
retto, la sporgenza del tubo fumi Ø 60 mm rispetto al tubo aria
Ø100 mm risulterà essere di 7,5 mm,
- introdurre nel foro della parete il condotto fumi, costituito da
due tubi concentrici;
- sigillare con malta cementizia l’intercapedine fra il tubo Ø100
ed il foro nel muro interponendo un foglio di carta in maniera
che il tubo non rimanga ssato al muro stesso allo scopo di
facilitare successivi smontaggi. Posizionare l’apparecchio nel
punto prescelto, con riferimento alle quote indicate in questo
libretto di istruzione alla g. 1;
- agganciare l’apparecchio alla dima di sostegno e collegare
il condotto fumi alla curva concentrica; la curva può essere
orientata nella direzione voluta (angolo di rotazione di 360°).
Se necessario, ancorare i tubi al muro tramite sostegni.
g. 3
A= condotto fumi
B= condotto aspirazione
C= rosone in gomma
D= terminale
E= sede per rosone
ø 10 ø 105
98
ø 6 ø 6
346
320
320
7
g. 4
Ubicazione
- L’apparecchio deve essere installato su una parete idonea e
per consentire le operazioni di manutenzione è indispensabile
lasciare intorno allo stesso le distanze minime indicate in g. 4;
- l’apparecchio non deve essere posto al di sopra di una cucina
o altro apparecchio di cottura, al ne di evitare la deposizione
del grasso dei vapori di cucina e conseguentemente un cattivo
funzionamento;
- le pareti sensibili al calore (per esempio quelle in legno) devo-
no essere protette con opportuno isolamento.
2.c Evacuazione dei prodotti della combustione
Per l’evacuazione dei prodotti combusti riferirsi alle normative UNI 7129 e 7131. Lo scaldabagno è fornito privo del kit scarico fumi/
aspirazione aria, in quanto è possibile utilizzare gli accessori per apparecchi a camera stagna a tiraggio forzato che meglio si adattano
alle caratteristiche installative.
Per l’estrazione dei fumi e il ripristino dell’aria comburente dello scaldabagno impiegare tubazioni originali o altre di pari caratteristiche
certi cate CE e assicurarsi che il collegamento avvenga in maniera corretta.
Ad una sola canna fumaria si possono collegare più apparecchi, a condizione che tutti siano dello stesso tipo.
Lo scaldabagno è un apparecchio di tipo C (a camera stagna) e deve quindi avere un collegamento sicuro al condotto di scarico dei
fumi ed a quello di aspirazione dell’aria comburente che sfociano entrambi all’esterno e senza i quali l’apparecchio non può funzionare.
SCARICHI COASSIALI ORIZZONTALI
Lo scaldabagno viene fornito predisposto per essere collegato a
condotti di scarico/aspirazione coassiale con il diaframma fumi
installato.
Gli scarichi coassiali possono essere orientati nella direzione più
adatta alle esigenze del locale, rispettando modalità e lunghezze
riportate in tabella.
In gura 5 sono riportate le quote di riferimento per la tracciatura
del foro attraversamento muro rispetto alla piastra di supporto
scaldabagno (vedi tabella a lato).
SCARICHI COASSIALI VERTICALI
Impiegare il collettore scarico verticale e, se necessario, le re-
lative prolunghe, rispettando le lunghezze massime consentite
come riportato in tabella.
Lunghezza
condotti/metri
Diaframma
Ø 48 mm
Perdita di carico
di ogni curva
45° 90°
no 1,75 installato 0,5m 0,85m
da 1,75
a 3,5 non installato
Lunghezza
condotti/metri
Diaframma
Ø 48 mm
Perdita di carico
di ogni curva
45° 90°
no 1,25 installato 0,5m 0,85m
da 1,25
a 2,5 non installato
g. 5 g. 6
98
173
173
8
g. 7a
g. 8
Possibili con gurazioni di scarico:
C12; C12x - C22 - C32; C32x - C42; C42x - C52; C52x - C62; C62x - C82; C82x
C12 Scarico a parete concentrico. I tubi possono partire dalla caldaia in-
dipendenti, ma le uscite devono essere concentriche o abbastanza
vicine da essere sottoposte a condizioni di vento simili (entro 50 cm).
C22 Scarico concentrico in canna fumaria comune (aspirazione e scarico
nella stessa canna).
C32 Scarico concentrico a tetto. Uscite come C12.
C42 Scarico e aspirazione in canne fumarie comuni separate, ma sottopo-
ste a simili condizioni di vento.
C52 Scarico e aspirazione separati a parete o a tetto e comunque in zone
a pressioni diverse. Lo scarico e l’aspirazione non devono mai essere
posizionati su pareti opposte.
C62 Scarico e aspirazione realizzati con tubi commercializzati e certi cati
separatamente (1856/1)
C82 Scarico in canna fumaria singola o comune e aspirazione a parete
B32 Condotto concentrico con scarico in canna fumaria e aspirazione
dall’ambiente ove é installato il prodotto
2.d Ventilazione dei locali
L’installazione dell’apparecchio deve sottostare a tutte le prescri-
zioni contenute nella norma UNI 7129 e 7131 ed aggiornamenti.
Questo apparecchio essendo di tipo C, a tenuta stagna, è esente
dalla maggior parte delle limitazioni derivanti dalla ventilazione
dei locali e può essere installato anche in locali angusti senza
vincolo di volumetria.
2.e Collegamento elettrico
Collegare il cavo in dotazione alla linea rispettando la fase, il neu-
tro e la terra.
Nella eventualità di una sostituzione del cavo di alimentazione,
operazione che comunque deve essere eseguita da un tecnico
quali cato, allacciare l’apparecchio con un cavo tipo H 05 V VF
3 x 0,75 mm2 con Ø max 7mm come quello dato in dotazione,
inoltre il cavo di terra deve essere di 30 mm più lungo dei cavi
di alimentazione. Alimentare l’apparecchio tramite un interruttore
SCARICHI SDOPPIATI
Gli scarichi sdoppiati possono essere orientati nella direzione più
adatta alle esigenze del locale.
Il condotto di scarico dei prodotti della combustione è indicato in
gura 6.
La gura 7a riporta la vista dall’alto dello scaldabagno con le quo-
te di riferimento per gli interassi di scarico fumi e ingresso aria
comburente, rispetto alla piastra di supporto scaldabagno.
La tabella riporta le lunghezze rettilinee ammesse.
Lunghezza
condotti/metri Diaframma
Ø 48 mm
Perdita di carico
di ogni curva
45° 90°
no 4+4 installato 0,6m 1,5m
da 4+4 a 8+8 non installato
N.B. Nel caso di condotti con lunghezze differenti, la somma
deve essere nel primo caso inferiore a 8 metri e nel secondo
caso inferiore a 16 metri.
onnipolare con apertura tra i contatti di almeno 3 mm. Per le ope-
razioni di manutenzione togliere tensione agendo sull’interruttore
onnipolare.
N.B. si declina ogni responsabilità per danni a persone, ani-
mali o cose derivanti dalla mancata messa a terra dell’ap-
parecchio e dalla realizzazione di un impianto elettrico non
conforme alle norme vigenti (CEI 68.4).
Far veri care da personale professionalmente quali cato che
l’impianto elettrico sia adeguato alla potenza massima assorbita
dall’apparecchio, indicata in targa, accertando in particolare che
la sezione dei cavi dell’impianto sia idonea alla potenza assorbita
dall’apparecchio.
Per l’alimentazione generale dell’apparecchio dalla rete elettrica,
non è consentito l’uso di adattatori, prese multiple e/o prolunghe.
L’uso di qualsiasi componente che utilizza energia elettrica com-
porta l’osservanza di alcune regole fondamentali quali:
- non toccare l’apparecchio con parti del corpo bagnate o umide
e/o piedi nudi;
Nella necessità di dover asportare il diaframma fumi, procedere
come descritto di seguito ( g. 7b):
- asportare il tronchetto (A),
- estrarre il diaframma (B) dallo stesso,
- riposizionare il tronchetto (A).
g. 7b
A
B
9
- non tirare i cavi elettrici;
- non lasciare esposto l’apparecchio ad agenti atmosferici (piog-
gia, sole, ecc.);
- non permettere che l’apparecchio sia usato da bambini o da
persone inesperte.
Il cavo di alimentazione dell’apparecchio non deve essere sosti-
tuito dall’utente.
SCHEMA ELETTRICO MULTIFILARE
2T
Legenda
TR1 - POTENZIOMETRO SELEZIONE TEMPERATURA
TR2 - SELETTORE ON-OFF
JP 1 - PONTE SELEZIONE MTN-GPL
P.F. - PRESSOSTATO FUMI
T.L. - TERMOSTATO LIMITE
SAN. - FLUSSOSTATO SANITARIO
S.S. - SONDA NTC
F1 - FUSIBILE
E.A.R. - ELETTRODO ACCENSIONE/RILEVAZIONE
RL1 - RELE’ VENTILATORE
RL2 - RELE’ COMANDO ACCENSIONE
MOD - MODULATORE
V - VENTILATORE
IWHO1X - SCHEDA COMANDO
T1 - TRASFORMATORE
OPE - OPERATORE VALVOLA GAS
CN1-CN7 - CONNETTORI DI COLLEGAMENTO
T2 - TRASFORMATORE DI ACCENSIONE
CN5-JP3 - SOLO INDICATI
g. 9
In caso di danneggiamento del cavo spegnere l’apparecchio e,
per la sua sostituzione, rivolgersi esclusivamente a personale
professionalmente quali cato.
Allorché si decida di non utilizzare l’apparecchio per un certo
periodo, è opportuno spegnere l’interruttore elettrico di alimen-
tazione a tutti i componenti dell’impianto che utilizzano energia
elettrica.
10
g. 10
CIRCUITO IDRAULICO
ventilatore
scambiatore
bruciatore
gas
pressostato aria
sonda NTC
termostato limite
uscita acqua calda entrata acqua fredda
limitatore
flussostato
2.f Collegamento gas
Determinare il diametro della tubazione secondo le norme vigenti. Prima di effettuare l’installazione dell’apparecchio è opportuno con-
trollare che nella conduttura del gas non siano presenti residui di lavorazione. Collegare l’apparecchio alla tubazione gas dell’impianto
interno e inserire a monte dell’apparecchio un rubinetto per l’intercettazione e l’apertura gas.
Gli apparecchi funzionanti a G.P.L. e alimentati con bombole provviste di dispositivi di intercettazione e regolazione, devono essere
collegati in maniera tale da garantire condizioni di sicurezza per le persone e per l’ambiente circostante.
Attenersi alle prescrizioni di norma. Per la prima messa in funzione dell’apparecchio, far effettuare da personale professionalmente
quali cato le seguenti veri che:
- controllo della tenuta dell’impianto di adduzione del combustibile;
- controllo della portata del combustibile secondo la potenza richiesta dall’apparecchio;
- che l’apparecchio sia alimentato dal tipo di combustibile per il quale è predisposto;
- che la pressione di alimentazione del combustibile sia compresa nei valori riportati in targhetta;
- che l’impianto di alimentazione del combustibile sia dimensionato per la portata necessaria all’apparecchio e che sia dotato di tutti
i dispositivi di sicurezza e controllo prescritti dalle norme vigenti. In caso di assenza prolungata dell’utente, chiudere il rubinetto
principale di adduzione del gas all’apparecchio.
Assicurarsi che le tubazioni del vostro impianto gas non siano usate come messa a terra di apparecchi elettrici.
2.g Collegamento acqua
Collegare l’apparecchio alla rete idrica e inserire un rubinetto di intercettazione dell’acqua a monte dell’apparecchio.
Guardando l’apparecchio, l’entrata acqua fredda è a destra, l’uscita acqua calda è a sinistra.
Assicurarsi che le tubazioni del vostro impianto idrico non siano usate come prese di terra del vostro impianto elettrico o telefonico.
Non sono assolutamente idonee a questo uso. Potrebbero veri carsi in breve tempo gravi danni alle tubature ed all’apparecchio.
11
2.h Trasformazione gas
L’operazione di trasformazione dell’apparecchio da un gas a un altro può essere facilmente effettuata anche con apparecchio instal-
lato. Si ricorda che l’operazione di trasformazione deve essere effettuata da personale abilitato e quali cato ai sensi del D.M. 37 del
2008, vanno inoltre rispettate le disposizioni contenute nelle norme UNI 7129 e 7131. Prima di procedere alla operazioni di trasforma-
zione gas togliere l’alimentazione elettrica allo scaldabagno e chiudere il rubinetto del gas.
Per accedere alla scheda elettronica è necessario aprire il mantello seguendo le indicazioni riportate al paragrafo 4.a.
TRASFORMAZIONE DA FUNZIONAMENTO A GAS METANO O ARIA PROPANO A GAS GPL
La trasformazione si articola nelle seguenti operazioni:
I - sostituzione iniettori bruciatore
II - inserimento del ponticello sulla scheda
III - messa fuori servizio del regolatore di pressione e rego-
lazione valvola gas
I - SOSTITUZIONE INIETTORI BRUCIATORE
a: svitare le viti (1) della camera stagna ( g. 11)
b: smontare il frontale della camera di combustione svitando le
viti (2) ( g. 12)
c: svitare le viti (3) che tengono in posizione la candela di accen-
sione/rilevazione e rimuoverla ( g. 13)
g. 12
g. 11
1
2
3
g. 13 g. 14
12
d: svitare il dado della rampa gas
e: svitare il controdado del bruciatore ( g. 14)
f: sollevare e s lare il bruciatore
g: svitare le viti che ssano il bruciatore al collettore
h: svitare gli iniettori e sostituirli con quelli reperibili nel kit di tra-
sformazione utilizzando anche le ranelle (presenti nel kit)
i: rimontare il collettore, il bruciatore, la camera di combustione
e la camera stagna procedendo in senso inverso
II - INSERIMENTO/RIMOZIONE DEL PONTICELLO SULLA
SCHEDA
Per accedere alla scheda elettronica è necessario aprire il cru-
scotto seguendo le indicazioni riportate al paragrafo 4.a
a: inserire il ponticello nella posizione GPL (JP1 g. 15) per tra-
sformazione a GPL
a: rimuovere il ponticello dalla posizione JP1 ( g. 15) per trasfor-
mazione a MTN o Aria propano
b: richiudere procedendo in senso inverso
III - MESSA FUORI SERVIZIO DEL REGOLATORE DI PRES-
SIONE E REGOLAZIONE VALVOLA GAS
a: inserire la presa del manometro nella presa di pressione (1)
della valvola gas allentando la vite ( g. 16)
b: togliere il cappuccio di protezione (2, g. 16)
c: aprire un rubinetto dell’acqua alla massima portata, portare al
valore massimo il selettore di temperatura e alimentare elettri-
camente lo scaldabagno
Regolazione per il massimo:
d: avvitare il dado (3, g. 17) no ad ottenere il valore di pressio-
ne gas indicato in tabella
Regolazione per il minimo:
e: scollegare uno dei due cavi elettrici dalla bobina
f: avvitare e/o svitare la vite rossa di regolazione del minimo (4,
g. 17) no ad ottenere il valore di pressione gas indicato in
tabella
g: rimontare il cappuccio di protezione (2, g. 16)
h: chiudere la vite della presa di pressione della valvola gas (1,
g. 16)
g. 15
fig. 18 fig. 19
2
1
3
4
g. 16 g. 17
N.B.: Si ricorda che per il funzionamento a GPL è necessario prevedere un regolatore di pressione del gas all’alimentazione dell’ap-
parecchio, regolato alla pressione di 28-30 mbar per il funzionamento a gas butano e 37 mbar per il funzionamento a gas propano.
GPL G30/G31
pressione massima al bruciatore
mbar (mmH2O) 27,8/35,5
(283/362)
GPL G30/G31
pressione minima al bruciatore
mbar (mmH2O) 4,7/6,3
(48/64)
13
TRASFORMAZIONE DA FUNZIONAMENTO A GAS GPL A GAS METANO O ARIA PROPANO
La trasformazione si articola nelle seguenti operazioni:
I - sostituzione iniettori bruciatore
II - rimozione del ponticello dalla scheda
III - regolazione valvola gas
Devono essere eseguite le medesime operazioni reperibili ai punti I e II precedentemente descritte.
III -REGOLAZIONE VALVOLA GAS
a: inserire la presa del manometro nella presa di pressione (1)
della valvola gas allentando la vite ( g. 16)
b: togliere il cappuccio di protezione (2, g. 16)
c: aprire un rubinetto dell’acqua alla massima portata, portare al
valore massimo il selettore di temperatura e alimentare elettri-
camente lo scaldabagno
Regolazione per il massimo:
d: avvitare e/o svitare il dado (3, g. 17) no ad ottenere il valore
di pressione gas indicato in tabella
Regolazione per il minimo:
e: scollegare uno dei due cavi elettrici dalla bobina
f: avvitare e/o svitare la vite rossa di regolazione del minimo (4,
g. 17) no ad ottenere il valore di pressione gas indicato in
tabella
g: rimontare il cappuccio di protezione (2, g. 16)
h: chiudere la vite della presa di pressione della valvola gas (1,
g. 16)
MTN aria propano
pressione
massima al
bruciatore mbar
(mmH2O)
10,80
(110) 14,00
(143)
MTN aria propano
pressione mini-
ma al bruciatore
mbar (mmH2O)
1,60
(16) 2,10
(21)
TRASFORMAZIONE DA FUNZIONAMENTO A GAS METANO A ARIA PROPANO O VICEVERSA
I - regolazione valvola gas
Devono essere eseguite le medesime operazioni reperibili al punto I precedentemente descritte.
II - REGOLAZIONE VALVOLA GAS
a: inserire la presa del manometro nella presa di pressione (1)
della valvola gas allentando la vite (1, g. 16)
b: togliere il cappuccio di protezione (2, g. 16)
c: aprire un rubinetto dell’acqua alla massima portata, portare al
valore massimo il selettore di temperatura e alimentare elettri-
camente lo scaldabagno
Regolazione per il massimo:
d: avvitare e/o svitare a fondo il dado (3, g. 17) no ad ottenere
il valore di pressione gas indicato in tabella
Regolazione per il minimo:
e: scollegare uno dei due cavi elettrici dalla bobina
f: avvitare e/o svitare la vite rossa di regolazione del minimo (4,
g. 17) no ad ottenere il valore di pressione gas indicato in
tabella
g: rimontare il cappuccio di protezione (2, g. 16)
h: chiudere la vite della presa di pressione della valvola gas (1,
g. 16).
Dopo ogni intervento effettuato sull’organo di regolazione della valvola gas, risigillare lo stesso con lacca sigillante.
Effettuata la messa in funzione dell’apparecchio, controllare con soluzione saponosa la perfetta tenuta delle parti gas smon-
tate.
MTN aria propano
pressione minima al bruciatore
mbar (mmH2O) 1,60
(16) 2,10
(21)
MTN aria propano
pressione massima al bruciatore
mbar (mmH2O) 10,80
(110) 14,00
(143)
14
3. MESSA IN FUNZIONE
A = interruttore alimentazione elettrica
B = regolazione della temperatura dell’acqua
C = led verde
D = led rosso
L’apparecchio è di tipo C, ciò vuol dire che il circuito di combustio-
ne è stagno rispetto all’apparecchio e provvisto di un ventilatore
posto immediatamente a valle della camera di combustione.
Se sussistono probabilità che nell’ambiente in cui é installato
l’apparecchio la temperatura possa scendere al di sotto dello
zero, é necessario svuotarlo di tutta l’acqua contenuta.
A tale scopo chiudere il rubinetto di alimentazione acqua fredda e
aprire i rubinetti dell’utenza acqua calda e fredda.
3.a Funzionamento g. 18
Acquaspeed è un apparecchio a variazione automatica di potenza di tipo “TERMOSTATICA”, cioè in grado di adeguare il consumo
del gas alla quantità di acqua richiesta. La temperatura dell’acqua prelevata varia da 40°C a 58°C, in funzione della posizione del
potenziometro di selezione della temperatura.
Questo apparecchio, a differenza dei tradizionali apparecchi a amma ssa, è equipaggiato di una valvola modulatrice che ne otti-
mizza le prestazioni, in quanto ne permette il funzionamento con minor pressione d’acqua e minor portata, modulando la amma in
relazione alla quantità di acqua prelevata, così da mantenerne costante la temperatura (vedere diagramma).
L’apparecchio è equipaggiato di una accensione automatica a ionizzazione di amma. Ad ogni prelievo di acqua, la amma del bru-
ciatore viene accesa automaticamente e rimane accesa durante il funzionamento.
3.b Diagrammi campo di prelievo
I diagrammi di seguito riportati indicano il campo di lavoro della modulazione elettronica dello scaldabagno.
Agendo sulla manopola di selezione della temperatura dell’acqua calda (B g. 18) è possibile selezionare la temperatura tra un minimo
di 40°C ed un massimo di 58°C.
Le curve estreme dei diagrammi si riferiscono alle temperature ottenute in funzione della portata acqua con manopola (B g. 18) nella
posizione di minimo (40°C) o di massimo (58°C).
Le temperature riportate si riferiscono alla condizione di regime stabile con temperatura dell’acqua fredda di alimentazione di 15 ±1°C,
con tolleranza di ± 0,5 l/min della portata acqua fornita e di ± 2°C della temperatura dell’acqua calda ottenuta. I valori di temperatura
indicati nei diagrammi sono rilevati al raccordo di uscita dell’acqua calda dello scaldabagno.
La presenza del limitatore di portata consente di mantenere costante, entro i limiti indicati, la temperatura dell’acqua calda fornita.
Ne consegue che il campo di lavoro consentito (con limitatore inserito) è quello delimitato dalle curve e dalla verticale tracciata in
corrispondenza del valore del limitatore di portata acqua.
35
40
45
50
55
60
65
70
75
0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14
portata l/min
( arutarepmet °)C
IMPORTANTE
In caso di prelievi d’acqua molto bassi, dell’ordine dei 2-2,5 l/min. e/o in condizioni di bassa pressione dell’acqua di rete, con il poten-
ziometro selezionato alla massima temperatura, la modulazione non è più in grado di controllare la temperatura in maniera ottimale.
In queste condizioni di lavoro possono veri carsi delle accensioni e spegnimenti ripetuti del bruciatore con conseguenti variazioni
oscillanti della temperatura.
Si consiglia di ridurre di qualche grado la temperatura richiesta ruotando in senso anti orario la manopola B ( g. 18).
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3.c Uso dell’apparecchio
- Assicurarsi che il rubinetto del gas e tutti i rubinetti di utilizzazione dell’acqua siano chiusi;
- aprire il rubinetto del contatore del gas o della bombola del gas di petrolio liquefatto (G.P.L.);
- aprire il rubinetto posto immediatamente prima dell’apparecchio sulla tubazione di arrivo del gas;
- assicurarsi che l’apparecchio sia sotto tensione elettrica (controllare fase, neutro e terra);
- quando l’apparecchio è alimentato elettricamente il led verde lampeggia con frequenza 1 secondo acceso, 5 secondi spento;
- ruotare la manopola A nella posizione ON il led verde lampeggia con la medesima frequenza.
All’apertura del rubinetto di prelievo dell’acqua calda, la scheda elettronica inizia la sequenza di accensione, avvenuta la rilevazione
di amma il led verde da lampeggiante passa ad acceso;
Al termine della richiesta di prelievo l’apparecchio si pone in posizione di stand-by, il led verde lampeggia a segnalare che l’appa-
recchio è disponibile per successivi prelievi;
- in caso di mancata accensione del bruciatore entro un tempo massimo di 10 secondi, il led rosso si illumina.
Per ripristinare il funzionamento dell’apparecchio è necessario intervenire manualmente ruotando la manopola A nella posizione
OFF e poi nella posizione ON.
Se la spia luminosa rossa persiste, si consiglia di richiedere l’intervento di un tecnico specializzato del nostro servizio di assistenza
tecnica. In caso di spegnimento accidentale del bruciatore principale durante il normale funzionamento, è previsto un tentativo di
riaccensione. Se entro 10 secondi l’apparecchio non si rimette in funzione il led rosso si illumina;
- in caso di mancanza accidentale dell’energia elettrica, le elettrovalvole interrompono il usso del gas; al ritorno dell’energia elettrica
si ripete la sequenza di accensione;
- la presenza del pressostato aria sorveglia la corretta evacuazione dei prodotti della combustione e l’aspirazione dell’aria comburen-
te. Nell’eventualità di anomalie nei condotti di scarico ed aspirazione, il pressostato arresta l’af usso del gas al bruciatore principale.
Quando sparisce l’anomalia l’apparecchio riprende il suo funzionamento.
Per meglio comprendere le segnalazioni luminose dei led, riferirsi alla tabella seguente:
STATO
APPARECCHIO LED VERDE LED ROSSO SELETTORE STATO
FUNZIONAMENTO
Spento Lampeggiante
ON 1 SEC
OFF 5 SEC Spento OFF/RESET Apparecchio spento:
non può scaldare l’acqua
Acceso Lampeggiante
ON 1 SEC
OFF 5 SEC Spento ON Apparecchio acceso:
in attesa di richiesta
Acceso Acceso sso Spento ON L’apparecchio sta scaldando
l’acqua
Acceso Spento Acceso ON Apparecchio in blocco:
blocco amma
Acceso Spento Lampeggiante
ON 0,5 SEC
OFF 0,5 SEC ON Apparecchio in blocco:
intervenuto termostato limite
Acceso Lampeggiante
ON 0,5 SEC
OFF 0,5 SEC Spento ON Apparecchio in blocco:
non commuta pressostato fumi
Acceso Lampeggiante
ON 0,5 SEC
OFF 0,5 SEC
Lampeggiante
ON 0,5 SEC
OFF 0,5 SEC ON Apparecchio in blocco:
anomalia sonda temperatura
g. 19
B
A
Uso del potenziometro di regolazione della temperatura
dell’acqua ( g. 19)
Ruotando la manopola B è possibile selezionare la temperatura
dell’acqua calda richiesta.
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DISPOSITIVO PER IL CONTROLLO DELLA SOVRATEMPERATURA DELL’ACQUA
L’apparecchio è equipaggiato di un dispositivo che controlla la temperatura dell’acqua immediatamente all’uscita dallo scambiatore di
calore. Il dispositivo è costituito da un termostato di sicurezza che interrompe il funzionamento dell’apparecchio, interrompendo il us-
so del gas al bruciatore principale, quando l’acqua che scorre al suo interno supera un valore di temperatura pre ssato. Nell’eventualità
dell’intervento del dispositivo, l’apparecchio non funziona, ma la spia luminosa rossa si accende lampeggiando con frequenza di 0,5 sec.
Per ripristinare il funzionamento dell’apparecchio è necessario intervenire manualmente ruotando la manopola A ( g. 19) in posizione
OFF e poi in posizione ON.
Se si dovesse veri care un continuo ripetersi dell’azione del dispositivo è necessario chiedere l’intervento di un tecnico quali cato
facente parte del nostro servizio di assistenza tecnica.
4. MANUTENZIONE
Per un uso corretto nel tempo far eseguire un controllo dell’apparecchio da personale quali cato almeno una volta l’anno.
Prima di effettuare qualsiasi operazione di pulizia, manutenzione, apertura o smontaggio dei pannelli dell’apparecchio, spegnere l’ap-
parecchio agendo sull’interruttore onnipolare previsto sulla linea di alimentazione elettrica (vedi paragrafo 2.e) e chiudere il rubinetto
del gas.
In particolare controllare il bruciatore principale, l’elettrodo di accensione e di rilevazione, la valvola di sicurezza e la tenuta del circuito
gas. Veri care le sezioni di passaggio fumi dello scambiatore, il funzionamento corretto del ventilatore, il funzionamento del presso-
stato aria e il condotto fumi.
Per effettuare la pulizia dei pannelli esterni utilizzare un panno imbevuto di acqua e sapone. Non utilizzare solventi, polveri e spugne
abrasive.
Non effettuare pulizie dell’apparecchio e/o delle sue parti con sostanze facilmente in ammabili (esempio: benzina, alcool, naf-
ta, ecc.)
4a Per togliere il mantello ed aprire il cruscotto
Per smontare il mantello procedere come segue:
- togliere energia elettrica agendo sull’interruttore onnipolare (vedi paragrafo 2.e);
- togliere le due viti A ( g. 20);
- spostare in avanti il mantello ( g. 20);
- muovere il mantello verso l’alto liberandolo dai ganci superiori ( g. 20).
Per aprire il cruscotto procedere come segue:
- togliere le viti B ( g. 21);
- far scorrere il cruscotto verso l’esterno e farlo ruotare no alla posizione di fermo ( g. 21).
fig. 26 fig. 27
B
B
A
A
g. 20 g. 21
4.b Accesso alla scheda elettronica
IMPORTANTE
Prima di intervenire sull’apparecchio, scollegare l’alimentazione
elettrica tramite l’interruttore onnipolare previsto sulla linea elet-
trica di alimentazione.
Per accedere alla apparecchiatura elettronica, togliere il mantello
ed aprire il cruscotto come indicato nel paragrafo 4.a.
Togliere il coperchio indicato in g. 22 ed accedere quindi alla
scheda.
g. 22
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4.c Anomalie: cause e rimedi
Per un buon funzionamento dell’apparecchio, per prolungare la sua durata e perché funzioni sempre nelle ottimali condizioni di sicu-
rezza, è opportuno, almeno una volta all’anno, fare ispezionare l’apparecchio da personale quali cato.
Si tratterà normalmente di effettuare le seguenti operazioni:
- rimozione di eventuali ossidazioni dal bruciatore;
- rimozione di eventuali incrostazioni dall’elettrodo;
- pulizia della camera di combustione;
- controllo dell’accensione, spegnimento e funzionamento dell’apparecchio;
- controllo del corretto funzionamento del ventilatore;
- controllo del pressostato aria;
- controllo dei condotti scarico fumi, aspirazione aria.
Attenzione: le indicazioni seguenti sono indirizzate unicamente a tecnici quali cati ed autorizzati ad intervenire sull’appa-
recchio.
ANOMALIE CAUSE RIMEDI
Non si accende lo scaldabagno - manca alimentazione elettrica
- manca alimentazione gas
- aria nella tubazione gas
- luce verde spenta
- collegare alla rete
- aprire il gas
- sfogare
- chiamare il centro assistenza
Non vi è presenza di scintilla ma il ventila-
tore funziona - pressostato guasto
- tubetto del pressostato non collegato o
tagliato
- elettrodo di accensione/rilevazione rotto
- cavo elettrodo interrotto o mal collegato
- tubi aspirazione e scarico mal collegati
- tubi aspirazione e scarico parzialmente
ostruiti
- sostituire
- veri care, inserire, sostituire
- sostituire
- sostituire, collegare
- veri care e sistemare
- veri care e sistemare
Non si accende il bruciatore - elettrodo di accensione/rilevazione rotto
- cavo elettrodo interrotto
- scheda elettronica non rileva la amma
- elettrovalvola principale non apre
- veri care, sostituire
- veri care, sostituire
- veri care i contatti dei connettori e se ne-
cessario sostituire la scheda
- controllare e se necessario sostituire
Non si spegne il bruciatore alla chiusura
dell’acqua - nella versione a GPL controllare la pres-
sione di alimentazione del gas
- ussostato guasto
- regolare e nel caso sostituire il regolato-
re di pressione della bombola
- sostituire
Tentativi di accensione ripetuti - tubazioni del condotto speciale di scari-
co/aspirazione mal inserite - controllare e aggiustare
Fiamma del bruciatore irregolare e l’appa-
recchio successivamente si spegne - condotto scarico/aspirazione non ben in-
stallato - controllare la tenuta del condotto
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Condizioni di Garanzia
Il presente documento, a cura della Baltur S.p.A. via Ferrarese, n° 10 44042 Cento (Ferrara), denominato Garanzia Con-
venzionale Baltur, è da considerarsi aggiuntivo a quanto previsto nel Decreto Legislativo 206/2005 in Attuazione della
Direttiva 1999/44/CE, oggi in vigore.
Il suo contenuto è da considerarsi quindi ad integrazione e non può in alcun modo sostituire quanto previsto per legge.
GARANZIA CONVENZIONALE PRODOTTI BALTUR S.p.A.
Oggetto della presente garanzia convenzionale sono tutti i prodotti e i ricambi presenti nei listini uf ciali Baltur S.p.A.
1) Norme per il riconoscimento della garanzia convenzionale.
1.1 La “Prima Accensione” deve essere eseguita da personale quali cato e riconosciuto nella rete di Centri di Assi-
stenza uf ciali Baltur S.p.A.
1.2 La richiesta di intervento per “Prima Accensione” dovrà essere inoltrata al Centro di Assistenza Baltur solo ad
installazione avvenuta ed impianto pronto al funzionamento in tutte le sue parti, attività che esulano dai compiti
della Baltur S.p.A. e sono espressamente escluse dalla presente garanzia.
1.3 La “Prima Accensione” è da considerarsi totalmente gratuita.
1.4 Eventuali prestazioni, oltre all’installazione, quali il riempimento ed il collaudo dell’impianto termosanitario, i col-
legamenti elettrici, la compilazione del libretto d’impianto e/o di centrale, saranno da considerarsi prestazioni non
di pertinenza Baltur, quindi non comprese nelle operazioni di prima accensione e quanti cabili a parte. Non sono
altresì comprese le operazioni di manutenzione ordinaria.
2) Termini e decorrenza della garanzia convenzionale.
2.1 La garanzia decorre dalla data di “Prima Accensione” che dovrà sempre essere riportata sul certi cato stesso.
2.2 La durata della garanzia sarà di mesi 24 per tutti i componenti, con decorrenza dalla data di “Prima Accensione
“ e comunque non superiore a mesi 36 dalla data di ultima fatturazione.
2.3 I componenti sostituiti, in cui sia stato rilevato difetto di conformità, resteranno di proprietà della Baltur S.p.A. e
dovranno essere recapitati al magazzino ricambi Baltur S.p.A.
La sostituzione di parti in garanzia rinnova la durata del periodo di garanzia del componente sostituito, secondo
quanto previsto nella Direttiva 1999/44/CE.
2.4 Per la camera di combustione di tutte le caldaie murali a condensazione e moduli termici a condensazione, fat-
turate da Baltur dopo 01-02-2010 la durata della garanzia sarà di mesi 60, con decorrenza dalla data di “Prima
Accensione” e comunque non superiore a mesi 72 dalla data di fatturazione Baltur.
3) La garanzia convenzionale decade a seguito delle seguenti condizioni.
3.1 Per mancato rispetto delle leggi in vigore nell’esecuzione dell’impianto, o per utilizzo del prodotto in maniera non
conforme alle istruzioni o per non corretta installazione.
3.2 Per manomissioni, errate regolazioni o riparazioni eseguite sul prodotto da personale non autorizzato dalla Baltur
S.p.A.
3.3 Per danneggiamento del prodotto procurato da eventi naturali o sinistri in genere non imputabili alla Baltur S.p.A.
3.4 Per installazione del prodotto effettuata in ambiente non idoneo o non adeguatamente protetto.
3.5 Per impiego di parti di ricambio non originali Baltur.
3.6 Qualora l’utente non sia in grado di esibire al Centro Assistenza Autorizzato il certi cato di prima accensione o la
documentazione scale comprovante la data di acquisto.
4) Responsabilità.
4.1 La Baltur S.p.A. non è in alcun modo responsabile per cause non imputabili a difetti di conformità del prodotto e
risponde nei limiti di quanto previsto al punto 2 “Termini e Decorrenza della Garanzia Convenzionale” e di quanto
stabilito nella Direttiva 1999/44/CE.
4.2 Restano impregiudicati i diritti dell’acquirente contemplati nel Decreto Legislativo 206/2005 in ottemperanza della
Direttiva 1999/44/CE.
5) Controversie.
5.1 Per qualunque azione giudiziaria è stabilito competente il Foro di Ferrara. La pendenza di azione giudiziaria non
esonera il committente dagli obblighi di pagamento.
ATTENZIONE: Il presente certi cato di garanzia convenzionale ha validità esclusivamente in Italia.
ATTENTION: The above conditions of conventional guarantee are valid for the Italian market only.
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Come compilare il Certi cato di Garanzia Convenzionale
ed attivare la Garanzia Convenzionale (a cura del tecnico)
Nelle pagine seguen , individuare il tagliando principale e farlo compilare dal Tecnico Autorizzato
Dati del Cliente (1) e dell’Installatore (2); data di messa in servizio (3); consenso [SI] o dissenso [NO] al
trattamento dei dati per nalità facoltative e rma dell’Utente (4);
riempire il riquadro con i dati del Centro di Assistena Baltur autorizzato (5);
riportare nel riquadro (6), il numero di matricola indicato sulla targhetta indicazione modello, oppure indi-
cato anche sull’imballo;
Ritagliare il tagliando principale lungo le linee tratteggiate e spedirlo in busta chiusa a:
BALTUR SPA
VIA FERRARESE, 10
44042 CENTO ΈFEΉ
Compilare in tutte le sue parti, sempre a cura del Tecnico, il riquadro (7) “Copia per l’Utente” e conservarlo.
Consigliamo di non ritagliarlo e di lasciarlo nel presente libretto.
Eventuali note sull’installazione dell’apparecchio e/o sull’impianto, che si ritengono utili per il futuro e/o da
rendere noto all’Azienda, possono essere aggiunte sul retro degli stessi.
COPIA PER L’UTENTE
Firma utente
Sig.
Prov.
c.a.p.
Tel.
Località
Via
UTENTE
Ditta
Prov.
c.a.p.
Tel.
Località
Via
INSTALLATORE
Mod. Acquaspeed SE
Matricola
Data di messa
in servizio
giorno mese anno
CERTIFICATO DI GARANZIA CONVENZIONALE
CERTIFICATO DI GARANZIA CONVENZIONALE
Timbro / Etichetta
Centro Assistenza Autorizzato Dati identificativi apparecchio
Firma
/ůƐŽƩŽƐĐƌŝƩŽŝŶƚĞƌĞƐƐĂƚŽ͕ĂĐƋƵŝƐŝƚĞůĞŝŶĨŽƌŵĂnjŝŽŶŝĨŽƌŶŝƚĞĚĂů ƟƚŽůĂƌĞĚĞů ƚƌĂƩĂŵĞŶƚŽ
ĂŝƐĞŶƐŝ ĚĞůů͛ĂƌƟĐŽůŽϭϯĚĞů ͘>ŐƐ ϭϵϲͬϮϬϬϯ͕ ƉƌĞƐƚĂŝůƐƵŽ ĐŽŶƐĞŶƐŽ Ăů ƚƌĂƩĂŵĞŶƚŽĚĞŝ
ĚĂƟƉĞƌƐŽŶĂůŝƉĞƌůĞƐĞŐƵĞŶƟĮŶĂůŝƚăĨĂĐŽůƚĂƟǀĞ͗
ƐŽĚĚŝƐĨĂƌĞŝŶĚĂŐŝŶŝĚŝŵĞƌĐĂƚŽ͕ƐƚĂƟƐƟĐŚĞĞƉĞƌĂƫǀŝƚăƉƌŽŵŽnjŝŽŶĂůŝŝŶĞƌĞŶƟĂŶĐŚĞĂůůĂ
ƐƉĞĚŝnjŝŽŶĞĚŝŵĂƚĞƌŝĂůĞƉƵďďůŝĐŝƚĂƌŝŽĞƉƌŽŵŽnjŝŽŶĂůĞ͘
Firma leggibile dell’utente
SI NO
Data di messa
in servizio
giorno mese anno
Cognome
Località
C.A.P.
Via
CLIENTE
Nome
Tel.
Prov.
Località
C.A.P.
Via
INSTALLATORE
Rag. Soc.
Tel.
Prov.
Modulo predisposto per la lettura ottica, vi preghiamo di scrivere in stampatello con inchiostro nero o blu all’interno delle caselle, grazie.
Mod. Acquaspeed SE
Mat.
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BALTUR ACQUASPEED 13 SE Manuale del proprietario

Tipo
Manuale del proprietario