Discovery Adventures Zoom Power Lab Microscope Manuale del proprietario

Categoria
Microscopi
Tipo
Manuale del proprietario

Questo manuale è adatto anche per

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Avvertenze di sicurezza generali
PERICOLO DI SOFFOCAMENTO! Il prodotto contiene piccoli particolari che potrebbero venire
ingoiati dai bambini! PERICOLO DI SOFFOCAMENTO!
RISCHIO DI FOLGORAZIONE! Questo apparecchio contiene componenti elettronici azionati da
una sorgente di corrente (alimentatore e/o batterie). L’utilizzo deve avvenire soltanto conformemente
a quanto descritto nella guida, in caso contrario esiste il PERICOLO di SCOSSA ELETTRICA!
PERICOLO DI INCENDIO/ESPLOSIONE! Non esporre l’apparecchio a temperature elevate.
Utilizzare esclusivamente le batterie consigliate. Non cortocircuitare o buttare nel fuoco l‘apparecchio
e le batterie! Un surriscaldamento oppure un utilizzo non conforme può provocare cortocircuiti,
incendi e persino esplosioni!
RISCHIO DI CORROSIONE! Per inserire le batterie rispettare la polarità indicata. Le batterie
scariche o danneggiate possono causare irritazioni se vengono a contatto con la pelle. Se necessario
indossare un paio di guanti di protezione adatto.
Non smontare l’apparecchio! In caso di guasto, rivolgersi al proprio rivenditore specializzato. Egli
provvederà a contattare il centro di assistenza e se necessario a spedire l’apparecchio in riparazione.
Per l’utilizzo di questo apparecchio vengono spesso utilizzati strumenti appuntiti e affilati. Pertanto, conservare
l’apparecchio e tutti gli accessori e strumenti fuori dalla portata dei bambini. PERICOLO DI LESIONE!
Sommario
1. Oculare
2. Ghiera della messa a fuoco
3. 4x Manovella dello zoom
4. Tavolino portaoggetti
5. Interruttore acceso/spento (Illuminazione)
6. Illuminazioni elettrica
7. Obiettivo
8. Piede con vano batterie
9. Rotella del diaframma
10. Dimmer
11. Coprivetrini
12. Vetrini preparati e vetrini portaoggetti
13. Recipiente di raccolta
14. Set di attrezzi da microscopia
15. Lente d‘ingrandimento
16. Misurini
17. Schiuditoio
18. Pinzetta
19. Pipetta
20. Borsa da trasporto
1. Che cos’è un microscopio?
Il microscopio consiste in due sistemi di lenti: l’oculare e l’obiettivo. Per semplificare la spiegazione
supponiamo che entrambi questi sistemi siano costituiti da una lente sola. In realtà tanto l’oculare (1)
quanto gli obiettivo sono costituiti da più lenti. La lente inferiore (obiettivo) ingrandisce il preparato
(12) e si genera così un’immagine ingrandita del preparato. Questa immagine, che in realtà non si
vede, viene ulteriormente ingrandita da una seconda lente (oculare, 1). Questa è quindi l’immagine
che vedi al microscopio.
2. Struttura e ubicazione
Prima di cominciare, scegli una posizione adatta per effettuare le tue osservazioni al microscopio.
Da una parte, è importante che ci sia luce a sufficienza. Inoltre ti consigliamo di posizionare il micro-
scopio su un piano di appoggio stabile perché altrimenti eventuali movimenti oscillatori potrebbero
compromettere i risultati dell’osservazione.
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3. Luce riflessa (oggetti opachi)
e luce trasmessa (oggetti trasparenti)
Nella microscopia si distingue tra oggetti trasparenti e opachi. Mentre gli oggetti trasparenti possono
essere in genere piatti o liquidi (per es. le ali di un insetto, una goccia d‘acqua di una pozzanghera
ecc.), gli oggetti opachi sono spesso di dimensioni più grosse e non molto piatti (per es. piccoli inset-
ti, semi di piante, pietre, monete ecc.).
4. Osservazione normale
Per effettuare una normale osservazione posiziona il microscopio in un posto luminoso (vicino ad una
finestra o ad una lampada da tavolo). Gira verso l’alto la ghiera di regolazione della messa a fuoco (2)
fino all’arresto e regola la manovella dello zoom (3) sull’ingrandimento minore.
Accendere la luce dall’interruttore previsto sul piede del microscopio. Su questo argomento troverai
ulteriori suggerimenti al capitolo successivo. Spingi un vetrino preparato (12) sotto le clip del tavolino
portaoggetti (4) e posizionalo esattamente sotto l’obiettivo. Guardando attraverso l’oculare (1), vedrai
il preparato ingrandito. L’immagine potrebbe non essere ancora sufficientemente nitida. Per regolare
la messa a fuoco gira lentamente la ghiera (2). Ora è possibile selezionare un ingrandimento mag-
giore spostando la leva dell’ingrandimento (3). Ruotando la leva dell’ingrandimento per gradi, potrai
aumentare progressivamente l’ingrandimento senza ridurre la nitidezza dell’oggetto. Ricorda però che
quando modifichi l’ingrandimento devi regolare nuovamente la messa a fuoco e che quanto maggiore
è l’ingrandimento, tanta più luce è necessaria per ottenere un‘immagine ben illuminata.
La rotella del diaframma (9) sotto il tavolino del microscopio (4) facilita l’osservazione di preparati molto
chiari o trasparenti. Girare la rotella del diaframma (9) fino ad ottenere il miglior livello di contrasto.
5. Osservazione (Illuminazione elettrica)
Per eseguire l’osservazione con l’ausilio della luce elettrica (6), inserire 2 batterie AA da 1,5 V nel
vano batterie nel piede del microscopio (8). Il vano batterie si apre con l’ausilio di un cacciavite a
croce. Durante l’inserimento delle batterie, verificarne la corretta polarità (segno +/-). Il coperchio del
vano batterie deve essere prima inserito a destra nella piccola apertura e adattato con precisione. A
questo punto si può serrare la vite.
La luce si accende dall’interruttore previsto sul piede del microscopio. Il varialuce (10) permette di
regolare la luminosità della luce. Se vuoi osservare al microscopio degli oggetti opachi, l’oggetto deve
essere illuminato dall’alto. Questa si chiama microscopia a luce incidente.
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SUGGERIMENTO: Quanto maggiore è l’ingrandimento impostato, tanta più luce è necessaria affin-
ché l’immagine sia ben illuminata. Inizia quindi sempre i tuoi esperimenti con un ingrandimento basso.
6. Oggetto delle osservazioni –
Natura e preparazione
6.1. Natura dell’oggetto da osservare
Nel caso di oggetti trasparenti la luce arriva da sotto attraversando l‘oggetto sul tavolino portaoggetti,
viene ingrandita dalle lenti dell’obiettivo e dell’oculare e raggiunge infine l’occhio (principio della luce
trasmessa).
Molti piccoli esseri viventi acquatici, parti di piante e le parti animali più minute hanno per natura questa
caratteristica della trasparenza, mentre altri oggetti devono essere preparati in modo opportuno e cioè
rendendoli trasparenti per mezzo di un pretrattamento o con la penetrazione di sostanze adatte (mezzi)
o tagliandoli a fettine sottilissime (taglio manuale o con microcut). Questi metodi verranno più diffusa-
mente descritti nel capitolo che segue.
6.2. Preparazione di fettine sottili
Come già illustrato in precedenza, un oggetto deve essere preparato tagliandolo in fettine che siano
il più possibile sottili. Per raggiungere i migliori risultati è necessario usare della cera o della paraffina.
Per esempio la cera di una candela. Mettere la cera in un pentolino e scaldarla su una fiamma.
PERICOLO!
Fare molta attenzione quando si utilizza la cera a caldo, vi è il rischio di ustioni.
Immergere l’oggetto ripetutamente nella cera liquida. Aspettare fino a quando la cera non si sarà induri-
ta. Con un microtomo o un coltello/bisturi tagliare ora l’oggetto avvolto nella cera in fettine sottilissime.
PERICOLO!
Prestare la massima attenzione nel manipolare lame/scalpelli o il MicroCut! Le loro
superfici affilate comportano un notevole rischio di lesione!
Le fettine saranno poi messe su un vetrino portaoggetti e coperte con un coprivetrino.
6.3. Preparazione di un preparato
Mettere l’oggetto da osservare su un vetrino portaoggetti e con una pipetta aggiungere una goccia di
acqua distillata sull’oggetto.
Mettere un coprivetrino (in vendita in qualsiasi negozio di hobbistica ben fornito) perpendicolarmente
rispetto al bordo della goccia, in modo tale che l’acqua si espanda lungo il bordo del corpivetrino.
Abbassare il corpivetrino lentamente sulla goccia d’acqua.
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7. Esperimenti
Dopo preso confidenza con il microscopio si possono condurre i seguenti esperimenti ed osservarne
i risultati al microscopio.
7.1. Come si allevano le artemie saline
Accessori:
1. uova di gamberetto,
2. sale marino,
3. schiuditoio,
4. lievito.
Il ciclo vitale dell’artemia salina
L’artemia salina, come gli scienziati denominano questa specie di gamberetti, attraversa delle fasi di
sviluppo insolite ed interessanti nel corso della sua vita. Le uova della femmina si schiudono senza es-
sere mai state fecondate dal maschio. I gamberetti che nascono da queste uova sono tutte femmine. In
condizioni particolari, per esempio quando la palude va in secca, dalle uova possono uscire gamberetti
maschi. I maschi fecondano le uova delle femmine e dall’accoppiamento hanno origine uova partico-
lari. Le uova fecondate, dette “uova d’inverno”, hanno un guscio spesso che protegge l’uovo. Le uova
d’inverno sono particolarmente resistenti e si mantengono in vita anche quando la palude o il mare va in
secca, fenomeno che determina la morte dell’intera colonia di gamberetti. Le uova possono “dormire”
anche per 5-10 anni e schiudersi solo quando le condizioni ambientali ideali per la vita dell’artemia
vengono ripristinate. Le uova presenti nel kit sono uova di inverno.
La schiusa delle uova di artemia salina
Affinché le uova di artemia si schiudano è necessario preparare una soluzione salina che corrisponda
alle condizioni vitali dei gamberetti. Riempi un recipiente con mezzo litro di acqua piovana o del rubi-
netto. Lascia riposare l’acqua così preparata per circa 30 ore. Dato che nel corso del tempo l’acqua
evapora si consiglia di riempire anche un altro recipiente con acqua preparata allo stesso modo e di
lasciarla riposare per 36 ore. Trascorso questo periodo di “riposo” versa la metà del sale marino in do-
tazione nel recipiente e mescola finché il sale non si sarà completamente sciolto. Metti alcune uova nel
recipiente e coprilo con un pannello. Metti il recipiente in un luogo luminoso, ma evita di esporlo diret-
tamente alla luce del sole. Poiché nella dotazione del microscopio è compreso anche uno schiuditoio
puoi mettere della soluzione salina e alcune uova in ciascuno dei quattro scomparti. La temperatura
dovrebbe essere intorno ai 25°C. A questa temperatura le uova si schiudono dopo circa 2-3 giorni.
Se durante tale periodo l’acqua nel recipiente evapora, aggiungi acqua dal secondo recipiente prepa-
rato.
L’artemia salina al microscopio
La larva che esce dall’uovo è conosciuta con il nome di “nauplio”. Aiutandoti con una pipetta preleva
alcune di queste larve e mettile su un vetrino portaoggetti per osservarle. Le larve si muovono nella
soluzione salina con l’aiuto delle loro estremità simili a peli. Ogni giorno preleva alcune larve dal reci-
piente e osservarle al microscopio. Se hai allevato le larve nello schiuditoio rimuovi semplicemente il
coperchio superiore e metti lo schiuditoio direttamente sul tavolino portaoggetti. A seconda della tem-
peratura ambientale le larve diventano adulte nel giro di 6-10 settimane. In tal modo avrai allevato una
colonia di artemia salina che continuerà a riprodursi.
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L’alimentazione dell’artemia salina
Affinché le artemie sopravvivano,di tanto in tanto le devi nutrire. Bisogna procedere con molta cura
perché un eccesso di cibo potrebbe far imputridire l’acqua e avvelenare la colonia di gamberetti. L’a-
limentazione ideale è costituita da lievito secco in polvere. È sufficiente dare una piccola quantità di
lievito ogni due giorni. Se l’acqua nello schiuditoio o nel recipiente diventa scura è indice che sta impu-
tridendo. Rimuovi quindi immediatamente i gamberetti dall’acqua e mettili in una soluzione salina nuova.
Attenzione!
Le uova e i gamberetti non sono commestibili!
7.2. Fibre tessili
Oggetti e accessori:
1. fili di diversi tessuti: cotone, lino, lana,seta, sintetico, nilon, etc.
2. due aghi
Disporre ciascun filo su un diverso vetrino portaoggetti e sfibrarlo con l’aiuto degli aghi. I fili vengono
inumiditi e coperti con un coprivetrino. Il microscopio viene regolato su un valore di ingrandimento
basso. Le fibre del cotone sono di origine vegetale e al microscopio hanno l’aspetto di un nastro piatto
e ritorto. Le fibre sono più spesse e più tondeggianti ai lati che non al centro. Le fibre di cotone sono
in fondo dei lunghi tubicini afflosciati. Anche le fibre di lino sono di origine naturale, sono tondeggianti
e lineari. Le fibre luccicano come la seta e presentano numerosi rigonfiamenti sul tubicino della fibra.
La seta è di orgine animale ed è costituita da fibre robuste e di piccolo diametro in confronto alle fibre
cave vegetali. Ogni fibra presenta una superficie liscia ed omogenea e sembra un filo d’erba. Anche
le fibre della lana sono di origine animale e la loro superficie è composta da involucri sovrapposti,
dall’apparenza sconnessa e ondulata. Se possibile, confrontare le fibre della lana di diversi fabbriche
tessili: si possono osservare differenze nell’aspetto delle fibre. In base ad esse gli esperti riescono a
stabilire il paese d’origine della lana. La seta sintetica, come indica il nome stesso, è prodotta in modo
artificiale attraverso un lungo processo chimico. Tutte le fibre mostrano delle linee dure e scure lungo
la superficie liscia e lucida. Una volta asciutte le fibre si increspano in modo uniforme. Osservi i tratti
comuni e le differenze.
NOTE per la pulizia
Prima di procedere con la pulizia, staccare l’apparecchio dalla sorgente di corrente (staccare il
connettore oppure rimuovere le batterie)!
Pulire l’apparecchio soltanto con un panno asciutto. Non utilizzare liquidi detergenti per evitare danni
ai componenti elettronici.
Proteggere l’apparecchio dalla polvere e dall’umidità!
Togliere le batterie dall’apparecchio nel caso non venga utilizzato per un periodo prolungato!
Dichiarazione di conformità CE
Bresser GmbH ha redatto una “dichiarazione di conformità” in linea con le disposizioni appli-
cabili e le rispettive norme. Su richiesta, è visionabile in qualsiasi momento.
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SMALTIMENTO
Smaltire i materiali di imballaggio in maniera differenziata. Le informazioni su uno smaltimento
conforme sono disponibili presso il servizio di smaltimento comunale o l’Agenzia per l’ambiente
locale.
Non smaltire gli apparecchi elettronici con i rifiuti domestici!
Secondo la Direttiva Europea 2002/96/CE riguardante gli apparecchi elettrici ed elettronici usati
e la sua applicazione nel diritto nazionale, gli apparecchi elettronici usati devono essere raccolti in
maniera differenziata e destinati al riciclaggio ecologico. Le batterie e gli accumulatori scarichi devono
essere smaltiti dall’utilizzatore negli appositi contenitori di raccolta. Le informazioni degli apparecchi o
delle batterie usate prodotte dopo il 01.06.2006 sono disponibili presso il servizio di smaltimento o
l’Agenzia per l’ambiente locale.
Le batterie normali e ricaricabili devono essere correttamente smaltiti come sta previsto dalla leg-
ge. È possibile tornare batterie inutilizzati presso il punto di vendita o cedere in centri di raccolta
organizzati dai comuni per la raccolta gratuitamente.
Le batterie normali e ricaricabili sono contrassegnati con il simbolo corrispondente disposte per lo
smaltimento e il simbolo chimico della sostanza inquinante.
Cd¹ Hg² Pb³
1
Batteria contiene cadmio
2
Batteria contiene mercurio
3
Batteria contiene piombo
Garanzia e assistenza
La durata regolare della garanzia è di 2 anni e decorre dalla data dell‘acquisto. Per godere di un‘es-
tensione volontaria della garanzia come descritto sulla confezione regalo, è necessario registrarsi nel
nostro sito Web. Le condizioni complete di garanzia e le informazioni sull‘estensione di garanzia e i
servizi di assistenza sono visibili al sito www.bresser.de/warranty_terms.
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