Gossen MetraWatt PROFITEST MTECH Istruzioni per l'uso

Categoria
Misurazione, test
Tipo
Istruzioni per l'uso

Questo manuale è adatto anche per

Istruzioni per l'uso
PROFITEST MBASE MTECH
Strumenti di verifica DIN VDE 0100
3-349-470-10
12/1.14
2 GMC-I Messtechnik GmbH
456
8
91011
7
MEM: Tasto per funzioni di memorizzazione
HELP:
Accesso alla guida contestuale
I
N
: Provocare l'intervento dell'RCD
R
LO
: Misurare R
OFFSET
ON/START:
Accendere (premere ca. 3 s)
avviare/terminare la misura
ESC: Uscita dal sottomenu
13
31
Softkey
Terminale operatore
Strumento e adattatori
16 1715
Ingressi per pinza amperometrica/sonda
14
Tasti a funzione fissa
2
18 19 20
21
Interfacce, presa per caricabatterie
12
!
RS232
2
•Selezione parametri
Impostazione valori
limite
•Funzioni
di inserimento
•Funzioni di
memorizzazione
LED e connessioni
cap. 18.1
9
10
*
*
*
* Per l'uso dei puntali di prova vedi cap. 2.1, pagina 5
15
16
17
GMC-I Messtechnik GmbH 3
Legenda
Riepilogo delle impostazioni e delle funzioni di misura
a
seconda della posizione della manopola
Strumento e adattatori
1 Terminale operatore con tasti e
display inclinabile a scatti per
l'angolazione di lettura ottimale
2 Fori di fissaggio per tracolla
3 Manopola selettore funzioni
4 Adattatore di misura (bipolare)
5 Spina adattatore
(specifica del paese)
6 Spina di prova
(con anello di fissaggio)
7 Morsetti a coccodrillo (ad inne-
sto)
8 Puntali di prova
9Tasto t ON/START *
10 Tasto I I
N
/Compens./Z
OFFSET
11 Zone per contatto dito
12 Supporto per spina di prova
13 Fusibili
14 Morsetto per puntali di prova (8)
Ingressi per pinza amp./sonda
15 Pinza amperometrica, ingresso 1
16 Pinza amperometrica, ingresso 2
17 Ingresso sonda
Interfacce,
presa per caricabatterie
18 USB slave per collegamento PC
19 RS232 per lettori barcode o RFID
20 Presa per caricabatterie Z502P
Attenzione!
Prima di collegare il carica-
batterie, assicurarsi che le
batterie inserite siano del tipo
ricaricabile.
21 Coperchio del vano batterie
(per batterie ricaricabili e fusibili
di ricambio)
Per la spiegazione di comandi
e indicazioni vedi cap. 17
Indicatore di carica batteria
Funzione di misura
Misura in corso/interrotta
Occupazione
Grandezze
Parametri
Display
PE
Salva valore
Batteria piena
Batteria OK
Batteria debole
Batteria (quasi)
Indicatore di carica batteria
BAT
BAT
BAT
BAT
Indicatore occupazione memoria
MEM
Memoria occupata al 50%
MEM
Memoria piena > trasferire i dati al PC
Test di collegamento – Controllo collegamento alla rete
( cap. 18.1)
N
PE
L
N
PE
L
)(
Collegamento OK L e N invertiti
N
PE
L N
PE
L
x
N
PE
L N
PE
L
x
x
RUN READY
Test di collegamento cap. 18.1
L
PE
N
x
L
PE
N
Le presenti istruzioni per l'uso descrivono uno
strumento con SW-VERSION (SW1) 02.17.00.
* Accensione solo tramite il tasto sullo strumento stesso
misurate
scarica (U < 8 V)
della memoria
Posizione
manopola
Descri-
zione a
Pitto-
gramma
Impostazioni
Funzioni di misura
SETUP
pagina 7
Luminosità, contrasto, data/ora
Lingua (D, GB, P), profili (ETC, PC.doc)
Impostazioni di fabbrica
< Test: LED, LCD, segn. acustico
Taratura manopola, test batterie >
IN
pagina 15
UIN Tensione di contatto
ta Tempo di intervento
RE Resistenza di terra
U / U
N
Tensione di rete / tensione nominale di rete
f / f
N
Frequenza di rete / frequenza nominale di rete
IF
pagina 17
UIN Tensione di contatto
I Corrente di guasto
RE Resistenza di terra
U / U
N
Tensione di rete / tensione nominale di rete
f / f
N
Frequenza di rete / frequenza nominale di rete
ZL-PE
pagina 23
ZL-PE Impedenza di anello
IK Corrente di cortocircuito
U / U
N
Tensione di rete / tensione nominale di rete
f / f
N
Frequenza di rete / frequenza nominale di rete
ZL-N
pagina 25
ZL-N Impedenza di linea
IK Corrente di cortocircuito
U Caduta di tensione in %
Z
OFFSET
Per considerare la caduta di tensione
U / U
N
Tensione di rete / tensione nominale di rete
f / f
N
Frequenza di rete / frequenza nominale di rete
RE
pagina 27
Misura in alternativa con e senza sonda
RE(L-PE) Anello di terra (senza sonda/pinza)
RE Resistenza di terra (con sonda/pinza
UE Tensione del dispersore (solo con sonda/pinza)
U / U
N
Tensione di rete / tensione nominale di rete
f / f
N
Frequenza di rete / frequenza nominale di rete
RLO
pagina 36
RLO Verifica della continuità, con inversione di pola-
rità
RLO+, RLO–
Verifica della continuità, un polo
R
OFFSET Resistenza offset
RISO
pagina 33
RISO Resistenza di isolamento
RE(ISO) Resistenza di dissipazione verso terra
U Tensione ai puntali di prova
UISO Tensione di prova
Rampa: tensione di intervento/rottura
U
pagina 13
Misura monofase U
L-N-PE
UL-N Tensione tra L e N
UL-PE Tensione tra L e PE
UN-PE Tensione tra N e PE
US-PE Tensione tra sonda e PE
f Frequenza
Misura trifase U
3~
UL3-L1 Tensione tra L3 e L1
UL1-L2 Tensione tra L1 e L2
UL2-L3 Tensione tra L2 e L3
f Frequenza
Sequenza di fase
SENSOR
pagina 38
I
L/AMP
Correnti di guasto/dispersione/fuga
T/RF Temperatura/umidità (in preparazione)
EXTRA
pagina 39
ZST Impedenza di pavimenti e pareti isolanti
PTEST Prova di avviamento contatore
e-mobility Veicoli elettrici collegati alle colonnine di
ricarica (IEC 61851)
AUTO
pagina 43
Sequenze di verifica preprogrammate fisse
MBASE:RCD tipo A
MTECH: RCD tipo A e B
nonché impedenza di anello Z
LPE
con offset DC e semionda positiva
4 GMC-I Messtechnik GmbH
Indice Pagina Pagina
1 Dotazione ......................................................................... 4
2 Applicazione ..................................................................... 5
2.1 Uso dei cavetti e dei puntali di prova ..........................................5
2.2 Riepilogo delle funzionalità
dei modelli PROFITEST MASTER ..................................................5
3 Caratteristiche di sicurezza e precauzioni ....................... 6
4 Messa in servizio ............................................................. 6
4.1 Prima messa in servizio ..............................................................6
4.2 Inserire/sostituire le batterie ......................................................6
4.3 Accendere/spegnere lo strumento ..............................................6
4.4 Test batterie ................................................................................6
4.5 Ricaricare le batterie nello strumento. ........................................6
4.6 Impostazioni ................................................................................7
5 Informazioni generali ..................................................... 10
5.1 Collegare lo strumento ..............................................................10
5.2 Impostazioni, monitoraggio e spegnimento automatici ............10
5.3 Visualizzazione e memorizzazione dei valori misurati ..............10
5.4 Controllo delle prese con contatto di protezione .......................10
5.5 Funzione Guida ..........................................................................11
5.6 Impostazione di parametri o valori limite (esempio: misura RCD) ....... 11
5.7 Nuovo! Parametri e valori limite liberamente impostabili ..........12
5.8 Nuovo! Misura bipolare con cambio di polarità veloce o
semiautomatico .........................................................................12
6 Misura di tensione alternata e frequenza ...................... 13
6.1 Misura monofase .......................................................................13
6.1.1 Tensione tra L e N (U
L-N
), L e PE (U
L-PE
) nonché N e PE
(U
N-PE
) con spina adattatore specifica del paese, p. es. SCHUKO ..13
6.1.2 Tensione tra L – PE, N – PE e L – L con adattatore bipolare ...........13
6.2 Misura trifase ((tensioni concatenate) e sequenza di fase ........14
7 Verifica degli interruttori differenziali (RCD) .................. 14
7.1 Misura della tensione di contatto (riferita alla corrente di guasto
nominale) con
1
/
3
della corrente di guasto nominale e prova di in-
tervento con corrente di guasto nominale ................................15
7.2 Verifiche speciali su impianti e interruttori differenziali (RCD) .17
7.2.1 Verifiche su impianti e interruttori differenziali (RCD) con corrente di
guasto crescente (corrente alternata) per RCD del tipo A, AC e B ....17
7.2.2 Verifiche su impianti e interruttori differenziali (RCD) con corrente di
guasto crescente (corrente continua) per RCD del tipo B ................17
7.2.3 Verifica degli RCD con 5 I
N .........................................................18
7.2.4 Verifica degli RCD adatti per corrente di guasto continua pulsante ..18
7.3 Verifica di RCD speciali .............................................................19
7.3.1 Impianti con RCD selettivi del tipo RCD-S ......................................19
7.3.2 PRCD con elementi non lineari del tipo PRCD-K .............................19
7.3.3 SRCD, PRCD-S (SCHUKOMAT, SIDOS e simili) ...............................20
7.3.4 RCD del tipo G o R .......................................................................21
7.4 Verifica dei dispositivi di protezione differenziale (RCD) nei
sistemi TN-S ..............................................................................22
7.5 Verifica dei dispositivi di protezione differenziale (RCD) nei
sistemi IT con elevata capacità di linea (p. es. in Norvegia) .....22
8 Verifica delle condizioni di intervento dei dispositivi di
protezione dalle sovracorrenti, misura dell'impedenza di
anello e determinazione della corrente di cortocircuito
(funzioni Z
L-PE
e I
K
) ....................................................... 23
8.1 Misure con soppressione dell'intervento dell'RCD ....................24
8.1.1 Misura con semionde positive (solo PROFITEST MTECH) ................24
8.2 Valutazione dei valori misurati ..................................................25
9 Misura dell'impedenza di linea (funzione Z
L-N
) ............. 25
10 Misura della resistenza di terra (funzione R
E
) ............... 27
10.1 Misura con sonda ......................................................................28
10.2 Misura senza sonda ..................................................................29
10.3 Misura della tensione del dispersore (funzione U
E
) .................30
10.4 Misura selettiva della resistenza di terra con pinza am-
perometrica (accessorio) ..........................................................31
11 Misura della resistenza di isolamento ........................... 33
11.1 Generalità ..................................................................................33
11.2 Caso speciale: resistenza di dissipazione verso terra (R
EISO
) ..35
12 Misura di basse resistenze fino a 100 Ohm (continuità dei
conduttori di protezione ed equipotenziali) .................... 36
13 Misure con sensori ausiliari ........................................... 38
13.1 Misura della corrente con pinze amperometriche ....................38
14
Funzioni speciali – manopola su EXTRA ...................................39
14.1 Misura dell'impedenza di pavimenti e pareti isolanti (Z
ST
) ......40
14.2
Prova di avviamento contatore con spina schuko ................................41
14.3 Nuovo! Controllo degli stati di funzionamento dei veicoli
elettrici collegati alle colonnine di ricarica in conformità a
IEC 61851 (solo PROFITEST M
TECH) ..........................................42
15 Nuovo! Sequenze di verifica (cicli di verifica automatici) –
funzione AUTO ................................................................ 43
16 Banca dati ...................................................................... 45
16.1 Creazione di strutture di distribuzione ......................................45
16.2 Trasferimento delle strutture di distribuzione ...........................45
16.3 Creazione della struttura di distribuzione nello strumento .......45
16.3.1 Creazione della struttura (esempio per un circuito elettrico) ............46
16.3.2 Ricerca di elementi di struttura .....................................................47
16.4 Memorizzazione dei dati e documentazione .............................48
16.4.1 Uso di lettori barcode e RFID ........................................................49
17 Comandi e indicazioni .................................................... 50
18 Dati tecnici ..................................................................... 52
18.1 Segnalazioni dei LED, collegamenti alla rete e differenze di
potenziale ..................................................................................55
19 Manutenzione ................................................................ 61
19.1 Revisione firmware e informazione di taratura .........................61
19.2 Funzionamento a batterie e ricarica .........................................61
19.2.1 Ricarica con il caricabatterie (accessorio Z502P) ...........................61
19.3 Fusibili .......................................................................................61
19.4 Custodia ....................................................................................61
20 Appendice ...................................................................... 62
20.1
Tabelle per determinare i valori massimi e minimi che lo strumento
deve indicare, tenuto conto della massima incertezza di misura dello
strumento .............................................................................................62
20.2 Verifica di macchine elettriche in conformità a DIN EN 60204 –
applicazioni, valori limite ..........................................................64
20.3 Verifiche periodiche in conformità a BGV A3
– valori limite per impianti e materiali elettrici .........................65
20.4 Glossario delle abbreviazioni ....................................................66
20.5 Indice alfabetico ........................................................................67
20.6 Bibliografia ................................................................................68
20.6.1 Siti Internet per informazioni approfondite ....................................68
21 Servizio riparazioni e ricambi
centro di taratura e strumenti a noleggio ...................... 69
22 Ritaratura ....................................................................... 69
23 Product Support ............................................................. 69
1 Dotazione
1Strumento
1 Adattatore con contatto di protezione (specifico del paese)
1 Adattatore di misura bipolare e
1 cavo per trasformazione in adattatore tripolare (PRO-A3-II)
2 Morsetti a coccodrillo
1Tracolla
1 Set batterie ricaricabili (Z502C)
1 Caricabatterie (Z502P)
1 Guida rapida
1 CD-ROM con le istruzioni per l'uso
1 Certificato di taratura DAkkS
1Cavo USB
GMC-I Messtechnik GmbH 5
2 Applicazione
Lo strumento PROFITEST MASTER è destinato alla verifica veloce ed
efficiente dei sistemi di protezione in conformità a DIN VDE 0100
parte 600:2008
(Realizzazione di impianti elettrici a bassa tensione –
verifiche prime),
ÖVE-EN 1 (Austria), SEV 3755 (Svizzera) e alle
norme equivalenti di altri paesi.
Lo strumento a microprocessore è conforme alle prescrizioni delle
norme IEC 61557/EN 61557/VDE 0413:
Parte 1: Prescrizioni generali
Parte 2: Resistenza d'isolamento
Parte 3: Impedenza di anello
Parte 4: Resistenza dei collegamenti di terra,
di protezione ed
equipotenziali
Parte 5: Resistenza di terra
Parte 6: Efficacia dei dispositivi di protezione differenziale (RCD)
in sistemi TT, TN e IT
Parte 7: Sequenza di fase
Parte 10: Apparecchi di misura combinati per prove, misure o
controllo dei sistemi di protezione
In particolare, lo strumento è previsto per le seguenti attività:
installazione,
messa in servizio,
verifica periodica e
ricerca di guasti negli impianti elettrici.
Con lo strumento si possono misurare tutti i valori richiesti per il
verbale di collaudo.
L'interfacciamento al PC consente, oltre alla stampa dei report,
anche l'archiviazione di tutti i dati rilevati, molto importante soprat-
tutto ai fini della responsabilità per danni.
Il campo di applicazione del
PROFI
TEST
MASTER
comprende tutti i
sistemi mono e trifase con tensione nominale fino a 230 V / 400 V
(300 V / 500 V) e frequenza nominale di 16
2
/
3
/ 50 / 60 / 200 / 400 Hz.
Il PROFITEST MASTER misura e verifica:
tensione / frequenza / sequenza di fase
impedenza di anello / impedenza di linea
dispositivi di protezione differenziale (RCD)
resistenza di terra / tensione del dispersore
resistenza di pavimenti e pareti isolanti / resistenza di isola-
mento
resistenza di dissipazione verso terra
basse resistenze (continuità dei collegamenti di equipotenzialità)
correnti di dispersione con pinza amperometrica
avviamento contatore
lunghezza delle linee
Per la verifica del macchinario elettrico in conformità a
DIN EN 60204 vedi cap. 20.2. Per le verifiche periodiche secondo
BGV A3 vedi cap. 20.3.
Significato dei simboli sullo strumento
Segnalazione di un pericolo.
(Attenzione, consultare la documentazione!)
Classe di isolamento II
Presa di ricarica DC (caricabatterie Z502P)
Attenzione!
Prima di collegare il caricabatterie, assicurarsi che le batterie inse-
rite siano del tipo ricaricabile.
Questo strumento non deve essere smaltito con i rifiuti
domestici. Per ulteriori informazioni sulla marcatura
WEEE si prega di consultare il nostro sito www.gos-
senmetrawatt.com e cercare la voce WEEE.
Marcatura CE di conformi
2.1 Uso dei cavetti e dei puntali di prova
Dotazione: adattatore di misura a 2/3 poli
Accessorio opzionale: adattatore di misura a 2 poli con cavo da
10 m: PRO-RLO II (Z501P)
Accessorio opzionale: set cavi S24 (GTZ3201000R0001)
In conformità alla norma DIN EN 61010-031, negli ambienti
appartenenti alle categorie di sovratensione III e IV, le misure
devono essere effettuate solo con il cappuccio di sicurezza appli-
cato sul puntale del cavetto di prova.
Per contattare le boccole da 4 mm è necessario rimuovere i cap-
pucci di sicurezza, servendosi di un oggetto appuntito
(p. es. secondo puntale) per fare leva sulla chiusura a scatto del
cappuccio.
2.2 Riepilogo delle funzionalità
dei modelli PROFITEST M
ASTER
!
PROFITEST ... MBASE MPRO MTECH MXTRA
N° articolo M520M M520N M520O M520P
Verifica dei dispositivi di protezione differenziale (RCD)
Misura U
B
senza intervento del differenziale
3 333
Misura del tempo di intervento
3 333
Misura della corrente di intervento I
F
3 333
RCD selettivi, SRCD, PRCD, tipo G/R
3 333
RCD sensibili a tutte le correnti, tipo B, B+
3 3
Verifica dei dispositivi di controllo dell'isol. (IMD)
——
3
Verifica dei dispositivi di controllo della
corrente differenziale (RCM)
——
3
Controllo scambio N-PE
3 333
Misure dell'impedenza di anello Z
L-PE
/ Z
L-N
Tabella dei fusibili per sistemi senza RCD
3 333
Senza intervento RCD, tabella fusibili
3 3
Con corrente di prova 15 mA
1)
, senza intervento RCD
3 333
Resistenza di terra R
E
(alimentazione a rete)
metodo I/U (metodo a 2/3 poli con adattatore
2 poli/2 poli + sonda)
3 333
Resistenza di terra R
E
(alim. a batteria)
metodo a 3 o 4 poli con adattatore PRO-RE
3
3
Resistività del terreno
E
(alim. a batteria)
(metodo a 4 poli
con adattatore PRO-RE)
3
3
Resistenza di terra selettiva R
E
(alim. a rete)
con adattatore a 2 poli, sonda, dispersore e
pinza amperometrica
(metodo a 3 poli)
3 333
Resistenza di terra selettiva R
E
(alim. a batteria)
con sonda, dispersore e
pinza amperometrica
(metodo a 4 poli con adattatore PRO-RE e pinza
amperometrica)
3
3
Resistenza dell'anello di terra R
EAnello
(alim. a
batteria)
con due pinze (pinza con uscita in V
direttamente e pinza con uscita in A tramite
adattatore PRO-RE/2)
3
3
Verifica della continuità R
LO
inversione automatica della polarità
3 333
Resistenza di isolamento R
ISO
tensione di prova variabile o crescente (rampa)
3 333
Tensione U
L-N
/ U
L-PE
/ U
N-PE
/ f
3 333
Misure speciali
Corrente di fuga (misura con pinza) I
L
, I
AMP
3 333
Sequenza di fase
3 333
Resistenza di dissipazione v. terra R
E(ISO)
3 333
Caduta di tensione
3 333
Pavimenti e pareti isolanti Z
ST
3 333
Avviamento contatore
3 333
Corrente di dispersione con adattatore PRO-AB
——
3
Controllo tensione residua
——
3
Rampa intelligente
——
3
Veicoli elettrici collegati alle colonnine di
ricarica (IEC 61851)
3 3
Altre caratteristiche
Interfaccia utente multilingue
3)
3 333
Memoria (database, max. 50.000 oggetti)
3 333
Sequenze di verifica automatiche
3
2)
33
2)
3
Interfaccia RS232 per lettore RFID/barcode
3 333
Interfaccia dati USB
3 333
Interfaccia Bluetooth
®
——
3
Software applicativo ETC per PC
3 333
Categoria CAT III 600 V / CAT IV 300 V
3 333
Certificato di taratura DAkkS
3 333
6 GMC-I Messtechnik GmbH
1)
cd. "misura life", utile solo se nell'impianto non sono presenti correnti di riposo;
adatto solo per salvamotori con corrente nominale ridotta.
2)
prefissate nello strumento, non modificabili
3)
lingue attualmente disponibili: D, GB, I, F, E, P, NL, S, N, FIN, CZ, PL
3 Caratteristiche di sicurezza e precauzioni
Questo strumento soddisfa i requisiti delle vigenti direttive euro-
pee e delle normative nazionali di attuazione. Tale conformità è
attestata dalla marcatura CE. La relativa dichiarazione di confor-
mità si può richiedere presso la GMC-I Messtechnik GmbH.
Lo strumento elettronico di misura e verifica è costruito e collau-
dato in conformità alle norme di sicurezza IEC 61010-1/
EN 61010-1/VDE 0411-1.
Solo se lo strumento viene impiegato in conformità alla destina-
zione d'uso è garantita la sicurezza dell'operatore e dello stru-
mento stesso.
Prima di utilizzare lo strumento, leggere attentamente e comple-
tamente le presenti istruzioni per l'uso. Osservarle e seguirle in
tutti i punti. Mettere le istruzioni per l'uso a disposizione di tutto il
personale addetto.
Le verifiche devono essere eseguite solo da parte di una persona
esperta in campo elettrotecnico.
Afferrare sempre bene la spina e i puntali di prova, p. es. quando
sono stati inseriti in una presa. Pericolo d'infortunio per il movi-
mento di ritorno della spina o dei puntali di prova, causato dalla
forza elastica del cavo spiralato teso.
Lo strumento non deve essere usato:
senza il coperchio del vano batterie;
in presenza di danni esterni evidenti;
con cavi di collegamento e/o adattatori danneggiati;
se non funziona più correttamente;
dopo l'immagazzinaggio prolungato in condizioni avverse
(p. es. umidità, polvere, temperatura).
Esclusione di responsabilità
Nella verifica di impianti dotati di RCD è possibile che il differenziale
scatti durante la prova. Questo può succedere anche in situazioni
in cui la verifica non lo prevede. Ci possono essere già delle
dispersioni di corrente le quali, sommate alla corrente di prova
dello strumento di verifica, superano la soglia di intervento
dell'RCD. I PC alimentati dal circuito interessato possono allora
spegnersi, perdendo i dati. Per questo motivo, prima di procedere
alla prova, si raccomanda di salvare tutti i dati e programmi (Sal-
vataggio dati vedi pagina 49) nonché di spegnere i computer inte-
ressati, se necessario. Il produttore dello strumento di verifica non
assume alcuna responsabilità per eventuali danni, diretti o indi-
retti, subiti da computer, unità periferiche o dati durante l'esecu-
zione della prova.
Apertura dello strumento / riparazione
Lo strumento deve essere aperto solo da personale qualificato
autorizzato, altrimenti si rischia di compromettere il funzionamento
corretto e sicuro dello stesso e la validità della garanzia.
Anche i ricambi originali devono essere montati soltanto da per-
sonale qualificato autorizzato.
Qualora risultasse che lo strumento è stato aperto da personale
non autorizzato, il produttore non assume alcuna responsabilità
riguardo la sicurezza delle persone, l'accuratezza della misura, la
conformità con le misure di protezione previste o gli eventuali
danni indiretti.
4 Messa in servizio
4.1 Prima messa in servizio
Prima della prima messa in servizio dello strumento è necessario
rimuovere le pellicole di protezione sulle superfici dei due sensori
(contatti dito) della spina di prova, affinché lo strumento possa
riconoscere con sicurezza eventuali tensioni di contatto.
4.2 Inserire/sostituire le batterie
Attenzione!
!
Prima di aprire il coperchio del vano batterie, scollegare
lo strumento completamente (interruzione onnipolare) dal
circuito di misura (rete)!
Nota
Consigliamo di usare pile NiMH. Per la ricarica e per il
caricabatterie vedi anche cap. 19.2 a pagina 61.
Sostituire sempre l’intero set batterie. Smaltire le batterie verso la
fine della vita utile (capacità di ricarica ca. 80 %) in conformità alle
normative vigenti.
Ð
Svitare la vite sul retro del coperchio del vano batterie e rimuoverlo.
Ð Estrarre il portabatterie e inserire 8 pile AA da 1,5 V con la po-
larità corretta, come indicato dai simboli.
Attenzione!
!
Fare molta attenzione alla polarità delle batterie. L'errore
di polarità non viene riconosciuto dallo strumento e può
causare la fuoriuscita del liquido.
Ð Inserire il portabatterie con le batterie nuove nel vano batterie.
Si può inserire solo nella posizione corretta.
Ð Appoggiare il coperchio e avvitarlo.
Attenzione!
!
Lo strumento deve essere messo in funzione solo con il
coperchio del vano batterie correttamente posizionato e
avvitato! Le batterie inserite con polarità sbagliata possono
causare perdite di liquido!
4.3 Accendere/spegnere lo strumento
Lo strumento si accende premendo il tasto ON/START. Sul display
appare il menu corrispondente alla posizione della manopola.
Per spegnere lo strumento manualmente si devono premere con-
temporaneamente i tasti MEM e HELP.
Lo spegnimento automatico avviene allo scadere del tempo
impostato nel SETUP, vedi Impostazioni cap. 4.6.
4.4 Test batterie
Se la tensione di batteria scende sotto il valore
ammesso viene visualizzato il pittogramma rappre-
sentato a fianco.Inoltre appare "Low Batt!!!", con il simbolo di bat-
teria. Quando le batterie sono molto scariche, lo strumento non
funziona più e il display rimane spento.
4.5 Ricaricare le batterie nello strumento.
Attenzione!
!
Per la ricarica delle batterie ricaricabili inserite nello stru-
mento impiegare esclusivamente il caricabatterie Z502P
in dotazione.
Prima di collegare il caricabatterie, verificare quanto segue:
– le batterie sono inserite con la polarità corretta e del
tipo ricaricabile;
il connettore del caricabatterie è collegato con la polarità
corretta,
vedi anche cap. 19.2.1;
– lo strumento è scollegato completamente dal circuito
di misura (interruzione onnipolare);
– lo strumento rimane spento durante il ciclo di ricarica.
Per la ricarica delle batterie inserite nello strumento vedi cap. 19.2.1.
Se le batterie o il pacco batterie non sono stati usati o ricaricati
per un periodo prolungato (> 1 mese, scarica profonda):
Osservare il ciclo di ricarica (segnalazione tramite i LED sul carica-
batterie) e, se necessario, avviare un altro ciclo di ricarica (a que-
sto scopo si deve scollegare il caricabatterie sia dalla rete di ali-
mentazione che dallo strumento e poi ricollegarlo).
Tener presente che in questo caso l'orologio interno si ferma e
dovrà essere reimpostato.
BAT
GMC-I Messtechnik GmbH 7
4.6 Impostazioni
SETUP
Test LED e LCD
Taratura manopola
Luminosità/contrasto
Versione software
Data di taratura
Visualizzazione: Data / ora
Visualizzazione: spegnimento
Visualizzazione: spegnimento
automatico dell'illuminazione del
automatico dello strumento dopo 45 s
Data/ora, lingua, profili
1
2
3
4
e test batterie
0b
0a
0
Ritorno al menu principale
LED MAINS: test verde
LED MAINS: test rosso
LED UL/RL: test rosso
LED RCD-FI: test rosso
Test celle
Test celle inverso
Spegnere tutti i pixel
Accendere tutti i pixel
Test segnale acustico
1
Ritorno al menu principale
Aumentare la luminosità
Diminuire la luminosità
Aumentare il contrasto
Diminuire il contrasto
Impostare l'ora
Profili per strutture
Impostazioni di fabbrica
di distribuzione
Lingua dell'interfaccia
utente
3
3a
3b
3c
3d
3e
Impostare la data
Durata di accensione
Illuminazione del display/strumento
0b
Ritorno al sottomenu
0a
Durata di accensione illuminazione display
Regolazione luminosità e contrasto Data/ora, durata di accensione e impostazioni di fabbrica
Menu dei parametri operativi
Test LED Test dell'LCD e dei segnali acustici
Durata di accensione strumento
Selezione dell'operatore
(modifica tramite ETC)
display dopo 15 s
8 GMC-I Messtechnik GmbH
Test LED e LCD
Taratura manopola
Luminosità/contrasto
Versione software
Data di taratura
Visualizzazione: data/ora
Visualizzazione: spegnimento
Visualizzazione: spegnimento
automatico dell'illuminazione
automatico dello strumento dopo 45 s Data/ora, lingua, profili
1
2
3
4
e test batterie
0b
0a
0
Ritorno al menu principale
Aumentare la luminosità
Diminuire la luminosità
Aumentare il contrasto
Diminuire il contrasto
Impostare l'ora
Profili per
Impostazioni di fabbrica
strutture di distribuzione
Lingua dell'inter-
faccia utente
3
3a
3b
3c
3d
3e
Impostare la data
Durata di accensione
Illuminazione del display/strumento
Impostare l'ora
Menu dei parametri operativi
Regolazione di luminosità e contrasto Impostare data/ora, lingua, profili, segnale acustico
Impostare la data
Selezionare data/ora
Incrementare
Incrementare
le ore
Applicare
le impostazioni
i minuti
3a
Incrementare
i secondi
Ritorno al sottomenu
Decrementare
Decrementare
le ore
i minuti
Decrementare
i secondi
Selezionare data/ora
Incrementare
Incrementare
il giorno
Applicare
le impostazioni
il mese
3b
Incrementare
l'anno
Ritorno al sottomenu
Decrementare
Decrementare
il giorno
il mese
Decrementare
l'anno
Selezione dell'operatore
(modifica tramite ETC)
del display dopo 15 s
GMC-I Messtechnik GmbH 9
Significato dei singoli parametri
Durata di accensione strumento
Permette di selezionare il tempo, trascorso il quale lo strumento si
spegne automaticamente. L'impostazione si ripercuote notevol-
mente sul consumo e sulla durata delle batterie.
Durata di accensione illuminazione LCD
Permette di selezionare il tempo, trascorso il quale l'illuminazione
dell'LCD si spegne automaticamente. L'impostazione si riper-
cuote notevolmente sul consumo e sulla durata delle batterie.
Sottomenu: taratura manopola
Per la precisa messa a punto della manopola si procede nel modo
seguente:
1 Per accedere al sottomenu Taratura manopola, premere il
softkey TESTS manopola/batterie.
2 Premere ora il softkey con il simbolo della manopola.
3 Ruotare quindi la manopola in senso orario sulle posizioni
delle singole funzioni di misura (dopo SETUP prima I
N
).
4 Premere il softkey assegnato alla manopola. Dopo aver pre-
muto il softkey, il display visualizza la funzione di misura suc-
cessiva.
La dicitura della rappresentazione della manopola sul
display deve corrispondere alla posizione effettiva della manopola
reale.
La tacca di riferimento nella rappresentazione della manopola sul
display dovrebbe risultare centrata rispetto al riquadro nero; in
aggiunta appare a destra un numero tra –1 e 101. Questo valore
dovrebbe essere tra 45 e 55. Se fosse invece uguale a –1 o 101,
la posizione della manopola non corrisponde alla funzione di
misura selezionata sul display.
5 Se il valore visualizzato non rientra nell'intervallo previsto, è
necessario aggiustare la posizione premendo il softkey di
Messa a punto . Un breve segnale acustico conferma la
messa a punto.
Nota
Se la dicitura della rappresentazione della manopola sul
display non corrisponde alla posizione effettiva della
manopola, viene emesso un allarme acustico continuo
durante la pressione del softkey di Messa a punto .
6 Continuare dal punto 2. Ripetere la procedura di taratura per
tutte le funzioni della manopola.
Ð Premere ESC per ritornare al menu principale.
Sottomenu: lettura tensione di batteria
Se la tensione di batteria è inferiore o uguale a 8,0 V, il LED UL/RL
diventa rosso, inoltre viene emesso un segnale acustico.
Nota
Misura in corso
Se la tensione di batteria, durante una
misura, scende sotto il minimo di 8,0 V,
questa condizione viene segnalata sol-
tanto da una finestra pop-up. I valori
misurati non sono validi e i risultati non possono essere
salvati.
Ð Premere ESC per ritornare al menu principale.
Attenzione!
!
Perdita dei dati quando si cambia
la lingua o il profilo o quando si
ripristinano le impostazioni di
fabbrica!
Salvare i dati sul PC prima di
attivare la relativa funzione.
La finestra rappresentata ac-
canto chiede la conferma
della cancellazione.
Lingua dell'interfaccia utente (CULTURE)
Ð Selezionare il setup desiderato tramite la sigla del relativo pa-
ese.
Profili per strutture di distribuzione (PROFILES)
I profili descrivono la
logica della struttura ad
albero. La struttura ad
albero del software PC
utilizzato può essere
diversa da quella del
PROFITEST M
ASTER. Per
questa ragione il
PROFITEST MASTER offre la
possibilità di adattarsi a
tale struttura.
Selezionando il profilo più
idoneo si definisce quali
combinazioni di oggetti
sono ammesse. È possi-
bile, per esempio, creare
un quadro di distribuzione come nodo figlio di un altro quadro
oppure associare una misurazione a un edificio.
Ð
Selezionare il software di elaborazione usato.
Se non è stato selezionato un programma di
elaborazione idoneo e se, per esempio, il valore
di misura non può essere salvato nel punto pre-
scelto della struttura, apparirà la finestra pop-up
rappresentata accanto.
Impostazioni di fabbrica (GOME SETTING)
Premendo questo tasto lo strumento viene resettato alle imposta-
zioni di fabbrica.
Revisione firmware e informazioni di taratura (esempio)
Ð Premere un tasto qualsiasi per ritornare al menu principale.
0a
0b
2
2
3c
3d
3e
4
10 GMC-I Messtechnik GmbH
5 Informazioni generali
5.1 Collegare lo strumento
Negli impianti dotati di prese con contatto di protezione, lo stru-
mento viene collegato alla rete attraverso la spina di prova, sulla
quale è fissata la spina adattatore specifica per il paese. La ten-
sione tra L e PE non deve superare 253 V!
Non è necessario verificare la corretta polarità della spina. Lo stru-
mento identifica automaticamente la fase L e il neutro N e inverte
la polarità, se necessario.
Valgono le seguenti eccezioni:
misura della tensione con la manopola in posizione U
misura della resistenza di isolamento
verifica della continuità (basse resistenze)
I terminali della fase L e del neutro N sono identificati sulla spina
adattatore.
Per le misure su prese trifase, quadri di distribuzione e collega-
menti fissi si usa invece l'adattatore di misura (bipolare), da fissare
sulla spina di prova (vedi anche la tabella 16.1). Il collegamento si
realizza con il puntale di prova (su PE o N) e con il secondo pun-
tale di prova (su L).
Per il rilievo della sequenza di fase, l'adattatore di misura bipolare
dev'essere trasformato in adattatore tripolare, usando il cavetto di
misura a corredo.
Tensione di contatto (nella verifica RCD) e resistenza di terra si
possono misurare con una sonda; tensione del dispersore, resi-
stenza di pavimenti e pareti isolanti e tensione sonda si devono
misurare con una sonda. Questa viene collegata all'ingresso
sonda tramite un connettore protetto dai contatti accidentali con
4 mm di diametro.
5.2 Impostazioni, monitoraggio e spegnimento automatici
Lo strumento imposta automaticamente tutte le condizioni opera-
tive che riesce a determinare da solo. Verifica la tensione e la fre-
quenza dell'installazione in prova. Se i valori rientrano nei limiti di
tensione e frequenza nominali, sul display verranno visualizzati i
valori nominali. Se i valori non dovessero rispettare tali limiti, ver-
ranno visualizzati, invece di U
N
e f
N
, i valori reali della tensione (U)
e della frequenza (f).
La tensione di contatto, prodotta dalla corrente di prova, è sorve-
gliata durante ogni operazione di misura. Se la tensione di con-
tatto supera il limite di 25 V o 50 V, la misura viene immediata-
mente interrotta e il LED U
L
/R
L
diventa rosso.
Lo strumento non può essere messo in funzione o si spegne
automaticamente quando la tensione di batteria scende sotto il
minimo ammesso.
La misura verrà interrotta automaticamente oppure disabilitata (ad
eccezione delle funzioni voltmetriche e del controllo della
sequenza di fase) se si verifica una delle condizioni seguenti:
tensione di rete non ammessa (< 60 V, > 253 V / > 330 V /
> 440 V o > 550 V) durante le misure che richiedono la ten-
sione di rete;
presenza di tensione esterna durante la misura della resi-
stenza di isolamento o la verifica della continuità;
temperatura troppo elevata nello strumento stesso.
Una temperatura eccessiva si raggiunge di solito solo dopo
ca. 50 cicli di misura effettuati ad intervalli di 5 s, quando la
manopola è posizionata su Z
L-PE
o Z
L-N
.
Al tentativo di avviare un ciclo di misura, lo strumento emet-
terà il relativo messaggio sul display.
Prima di spegnersi automaticamente, lo strumento termina sem-
pre il ciclo di misura (automatico), rispettando la durata di accen-
sione impostata (vedi capitolo 4.3). L'azionamento di un tasto o
della manopola fa ripartire da zero il tempo impostato nel setup.
Misurando con corrente di guasto crescente negli impianti dotati
di RCD selettivi, lo strumento resta acceso ca. 75 s, più la durata
di accensione impostata.
Lo strumento si spegne sempre da solo!
5.3 Visualizzazione e memorizzazione dei valori misurati
Sul display vengono visualizzati:
i valori misurati con abbreviazione e unità,
la funzione selezionata,
la tensione nominale,
la frequenza nominale,
i messaggi di errore.
Nei cicli di misura automatici, i valori di misura vengono memoriz-
zati e visualizzati come valori digitali fino all'avviamento del ciclo
successivo o fino allo spegnimento automatico.
Se il valore misurato supera il range, sul display apparirà il valore
finale, preceduto dal segno ">" (maggiore) come segnalazione di
fuori range.
Nota
Le rappresentazioni del display contenute nel presente
manuale possono differire da quelle effettive, a causa di
miglioramenti tecnici apportati.
5.4 Controllo delle prese con contatto di protezione
Il controllo del corretto collegamento delle prese con contatto di
protezione, prima della verifica dei dispositivi di protezione, viene
facilitato da un sistema interno che riconosce gli eventuali errori.
Gli errori vengono segnalati nel modo seguente:
Tensione di rete non ammessa (< 60 V o > 253 V):
Il LED MAINS/NETZ lampeggia rosso, e la misura è disabilitata.
Conduttore di protezione non collegato o potenziale verso terra
50 V con f 50 Hz (manopola su U – misura monofase):
Toccando le zone di contatto (contatti dito*) e contattando con-
temporaneamente PE (sia con la spina adattatore specifica
del paese, p. es. SCHUKO, che con il puntale di prova PE
sull'adattatore bipolare) viene visualizzato PE. Inoltre i LED U
L
/
R
L
e RCD/FI diventano rossi.
* Affinché lo strumento possa riconoscere con sicurezza le eventuali
tensioni di contatto è necessario toccare, con le dita/il palmo della
mano non protetti (a contatto diretto della pelle), le superfici di ambe-
due i sensori della spina di prova, vedi anche capitolo 4.1.
Neutro N non collegato
(nelle misure dipendenti dalla rete)
:
Il LED MAINS/NETZ lampeggia verde.
Uno dei due contatti di protezione non collegato:
Questo controllo viene effettuato automaticamente nelle fun-
zioni RCD. A seconda della polarità della spina, un cattivo
contatto avrà i seguenti effetti:
Visualizzazione nel pittogramma collegamenti:
interruzione PE (x) oppure interruzione
della linguetta di protezione inferiore,
rispetto ai tasti della spina di prova
Causa: circuito voltmetrico interrotto
Effetto: la misura è bloccata
Visualizzazione nel pittogramma collegamenti:
interruzione della linguetta di protezione
superiore, rispetto ai tasti della spina di
prova
Causa: circuito amperometrico interrotto
Effetto: non viene visualizzato nessun valore
Nota
Vedi anche "Segnalazioni dei LED, collegamenti alla rete e
differenze di potenziale" a pagina 55.
Attenzione!
!
Nelle installazioni senza RCD, lo scambio di N e PE non
viene né riconosciuto né segnalato.
Nelle installazioni dotate di RCD, questo scatterà durante
la misura della tensione di contatto senza intervento
(misura Z
L-N
automatica), se N e PE sono invertiti.
GMC-I Messtechnik GmbH 11
5.5 Funzione Guida
Dopo aver selezionato una funzione base con la manopola è possibile
richiamare sul display le seguenti informazioni:
schema di collegamento
campo di misura
campo nominale di utilizzo e incertezza di misura
valore nominale
Ð Per accedere alla guida premere il tasto HELP.
Ð Se la guida per la funzione di misura comprende più di una
pagina si deve premere HELP più volte.
Ð Per uscire dalla guida premere il tasto ESC.
5.6 Impostazione di parametri o valori limite (esempio: misura RCD)
1 Accedere al sottomenu per l'impostazione del parametro desiderato.
2 Selezionare il parametro con i tasti cursore o.
3 Accedere al menu di impostazione del parametro selezionato con il tasto
cursore .
4 Selezionare il valore con i tasti cursore o.
5 Confermare il valore impostato con . Il valore viene trasferito nel menu di
impostazione.
6 Premere
3 per salvare il valore impostato e ritornare al menu principale.
Con ESC si ritorna invece al menu principale senza salvare la nuova impo-
stazione.
Interblocco parametri
Per alcuni parametri si effettua un controllo di plausibilità prima di
trasferire il valore nella finestra di misura.
Se il valore selezionato è sconsigliabile in com-
binazione con gli altri parametri già impostati,
appare un messaggio di errore e il valore non
viene trasferito. Rimane memorizzato il valore
impostato in precedenza.
Rimedio: selezionare un altro valore.
1
2
2
3
4
4
5
6
2
4
3
5
6
12 GMC-I Messtechnik GmbH
5.7 Nuovo! Parametri e valori limite liberamente impostabili
Per determinati parametri si possono impostare, oltre alle sele-
zioni fisse, anche degli altri valori entro un intervallo prestabilito;
questi parametri si riconoscono dal simbolo EDIT (3) alla fine della
lista dei valori selezionabili.
Libera impostazione del valore limite o della tensione nominale
1 Accedere al sottomenu per l'impostazione del parametro desiderato (senza
figura, vedi cap. 5.6).
2 Selezionare il parametro (U
L
o U
N
) con i tasti cursore o(senza figura,
vedi cap. 5.6).
3 Selezionare con i tasti cursore o la voce con il simbolo .
4 Selezionare il menu Edit: premere il tasto con il simbolo .
5 Selezionare la cifra o l'unità con i tasti cursore SINISTRA o DESTRA. Confer-
mare la cifra o l'unità con . Il trasferimento del valore completo avviene
con
3e la conferma con . Il nuovo valore limite o valore nominale viene
aggiunto alla lista.
Nota
Rispettare i limiti prestabiliti per il valore da impostare.
I valori limite e i valori nominali liberamente impostati pos-
sono essere cancellati/modificati con il software ETC.
5.8 Nuovo! Misura bipolare con cambio di polarità veloce o
semiautomatico
Per le seguenti verifiche è possibile una misura bipolare con cam-
bio di polarità veloce o semiautomatico:
misura della tensione U
misura dell'impedenza di anello Z
LP-E
misura della resistenza di isolamento R
ISO
Cambio veloce della polarità sulla spina di prova
Il parametro di polarità è impostato su AUTO.
Il cambio veloce e confortevole tra tutte le varianti di polarità,
senza passare per il sottomenu per l'impostazione dei parametri,
è possibile premendo il tasto I
N
sullo strumento o sulla spina di
prova.
Cambio semiautomatico della polarità in modalità memoria
Il parametro di polarità è impostato su AUTO.
Se si deve eseguire una verifica con tutte le varianti di polarità,
dopo ogni misura avverrà un cambio di polarità semiautomatico
premendo il tasto di memorizzazione.
L'omissione di varianti di polarità è possibile premendo il tasto I
N
sullo strumento o sulla spina di prova.
selezionare cifra/unità
selezionare cifra/unità
confermare cifra/unità
cancellare il carattere
3 salvare il valore (nella lista)
selezionare il valore editabile
selezionare il valore editabile
selezionare il menu EDIT
3
4
01/10
02/10
03/10
04/10
05/10
06/10
07/10
08/10
09/10
10/10
L1-PE
L2-PE
L3-PE
N-PE
L1-N
L2-N
L3-N
L1-L2
L2-L3
L1-L3
01/10
02/10
03/10
04/10
05/10
06/10
07/10
08/10
09/10
10/10
L1-PE
L2-PE
L3-PE
N-PE
L1-N
L2-N
L3-N
L1-L2
L2-L3
L1-L3
GMC-I Messtechnik GmbH 13
6 Misura di tensione alternata e frequenza
Selezione della funzione di misura
Selezione fra misura monofase e trifase
Premendo il softkey rappresentato accanto si alterna
tra misura monofase e trifase. Il tipo di misura selezio-
nato viene evidenziato in negativo (bianco su nero).
6.1 Misura monofase
Collegamento
Per la misura della tensione di sonda U
S-PE
si deve piantare una
sonda.
6.1.1 Tensione tra L e N (U
L-N
),
L e PE
(U
L-PE
) n
onché N e PE
(U
N-PE
) con spina adattatore specifica del paese, p. es.
SCHUKO
Premendo il softkey rappresentato accanto si alterna
tra la spina adattatore specifica del paese, p. es.
SCHUKO, e l'adattatore bipolare. Il tipo di collega-
mento selezionato viene evidenziato in negativo
(bianco su nero).
6.1.2 Tensione tra L – PE, N – PE e L – L con adattatore bipolare
Premendo il softkey rappresentato accanto si alterna
tra la spina adattatore specifica del paese, p. es.
SCHUKO, e l'adattatore bipolare. Il tipo di collega-
mento selezionato viene evidenziato in negativo
(bianco su nero).
Impostazione dei
parametri
Misura bipolare con cambio di polarità veloce o semiautomatico,
vedi cap. 5.8.
U
2
1
14 GMC-I Messtechnik GmbH
6.2 Misura trifase ((tensioni concatenate) e sequenza di fase
Collegamento
Per collegare lo stru-
mento è necessario
l'adattatore di misura
(bipolare) che dovrà
essere trasformato in
adattatore tripolare
usando il cavetto di
misura a corredo.
Ð Premere il softkey
U3~
Per tutte le prese trifase normalmente è richiesta la rotazione delle fasi
in senso orario.
Nelle prese CEE, il collegamento dello strumento risulta
spesso problematico, a causa di problemi di contatto.
Misure veloci e affidabili, senza problemi di contatto, sono
possibili con i set di connettori VARIO Z500A (accessorio
opzionale).
Collegamento per misura a 3 fili, connettori L1-L2-L3 in senso
orario, partendo dal contatto PE.
La sequenza di fase viene visualizzata dai seguenti simboli:
Nota
Per tutte le segnalazioni relative al controllo del collega-
mento alla rete vedi cap. 18.1.
Polarità di tensione
Se le norme vietano l'installazione di interruttori unipolari nel neu-
tro, si dovrà accertare, con una verifica della polarità della ten-
sione, che tutti gli interruttori unipolari presenti siano installati nelle
fasi.
7 Verifica degli interruttori differenziali (RCD)
La verifica degli interruttori differenziali (RCD) comprende:
esame visivo,
•prova,
•misura.
Per la prova e la misura si usa lo strumento di verifica.
Metodo di misura
Generando una corrente di guasto a valle dell'interruttore differen-
ziale si deve dimostrare che
l'interruttore differenziale intervenga al più tardi al raggiungi-
mento della corrente di guasto nominale e
non venga superato il limite della tensione di contatto U
L
per-
manentemente ammessa che è stato stabilito per l'impianto.
Questo si raggiunge tramite:
Misura della tensione di contatto
10 misure con onde intere ed estrapolazione a I
N
Verifica dell'intervento entro 400 ms o 200 ms con I
N
Verifica della corrente di intervento con corrente di guasto cre-
scente.
Deve essere compresa tra il 50% e il 100% di I
N
(normal-
mente ca. 70%)
Nessun intervento anticipato con lo strumento di verifica, in
quanto si misura con il 30 % della corrente di guasto (se non
fluisce nessuna corrente di riposo nell'impianto).
Tabella RCD/
differenziali
Forma della
corrente differenz.
Funzione corretta dell'RCD/
differenziale
Tipo AC Tipo A Tipo B
Corrente alternata
improvvisa
444
lentamente crescente
Corrente
continua pulsante
improvvisa
44
lentamente crescente
Corrente continua
4
I
N
3
------
I
N
(misura fino a 1000 ms)
t
a
I
a
t
GMC-I Messtechnik GmbH 15
Norma di riferimento
Secondo DIN VDE 0100 parte 600:2008 si deve dimostrare che
la tensione di contatto, che si verifica in presenza della corrente di
guasto nominale, non superi il massimo ammesso per l'impianto;
gli interruttori differenziali, in presenza della corrente di guasto
nominale, intervengano entro 400 ms (1000 ms nel caso di
differenziali selettivi).
Note importanti
•Il PROFITEST MASTER consente misure facili su tutti i tipi di RCD.
Selezionare RCD, SRCD, PRCD, ecc.
La misura si deve effettuare per ogni RCD (differenziale) in un
solo punto del circuito interessato; per tutti gli altri collega-
menti nel circuito si deve dimostrare la continuità (bassa resi-
stenza) del conduttore di protezione (R
LO
o U
B
).
Nel sistema TN, gli strumenti indicano spesso una tensione di
contatto di 0,1 V, a causa della bassa resistenza del condut-
tore di protezione.
Tener presente eventuali correnti di riposo nell'impianto. Que-
ste possono provocare l'intervento dell'RCD già nella misura
della tensione di contatto U
B
o causare letture errate nelle
misure con corrente crescente:
visualizzazione = I
F
- I
corrente di riposo
Gli interruttori differenziali selettivi (RCD S) contrassegnati
possono essere impiegati come unica protezione ad interru-
zione automatica, se soddisfanno le stesse condizioni di inter-
vento degli interruttori differenziali non selettivi (cioè
t
a
< 400 ms). Questo si può verificare con la misura del tempo
di intervento.
RCD del tipo B non devono essere collegati in serie con RCD
del tipo A.
Nota
Premagnetizzazione
Con l'adattatore bipolare sono previste solo misure AC.
La soppressione dell'intervento dell'RCD tramite prema-
gnetizzazione in corrente continua è possibile solo con la
spina adattatore specifica del paese, p. es. SCHUKO, o
con l'adattatore tripolare.
Misura con o senza sonda
Le misure si possono eseguire con o senza sonda.
La misura con sonda presuppone che la sonda abbia il potenziale
della terra di riferimento. Questo significa che essa viene posizio-
nata al di fuori dell'imbuto di tensione del dispersore (R
E
)
dell'RCD.
La distanza tra dispersore e sonda non dovrebbe essere inferiore
a 20 m.
La sonda viene collegata tramite un connettore protetto dai con-
tatti accidentali con 4 mm di diametro.
Nella maggior parte dei casi, comunque, questa misura si esegue
senza sonda.
Attenzione!
!
La sonda fa parte del circuito di misura e può condurre
una corrente fino a 3,5 mA secondo VDE 0413.
L'assenza di tensione nella sonda si può accertare con la fun-
zione U
SONDA
, vedi anche cap. 6.1 a pagina 13.
7.1 Misura della tensione di contatto (riferita alla corrente di
guasto nominale) con
1
/
3
della corrente di guasto nomi-
nale e prova di intervento con corrente di guasto nominale
Selezione della funzione di misura
Collegamento
Impostazione dei parametri per I
N
S
I
N
10 ... 500 mA
Tipo 1: RCD, SRCD, PRCD ...
Correnti nominali: 6 ... 125 A
Tipo 2: AC , A , B *
sensibili a tutte le correnti
Corr. di guasto nom.:
* tipo B/B+ =
sfasamento 0°/180°
x volte la corrente di intervento:
semionda negativa/positiva
corrente continua negativa/positiva
1, 2, 5
Forma d'onda:
Collegamento:
senza/con sonda
Tipo di sistema:
TN/TT, IT
Tensione di contatto:
Tempo di intervento:
< 25 V, < 50 V, < 65 V
16 GMC-I Messtechnik GmbH
1) Misura della tensione di contatto senza intervento dell'RCD
Metodo di misura
Per determinare la tensione di contatto U
IN
che si verifica in pre-
senza della corrente di guasto nominale, lo strumento misura con
una corrente pari a solo ca. 1/3 della corrente di guasto nominale.
In questo modo si evita l'intervento dell'RCD.
Il vantaggio di questo metodo sta nel fatto che la tensione di con-
tatto si può misurare semplicemente e rapidamente su qualunque
presa, senza far scattare l'interruttore differenziale.
Si può omettere il faticoso procedimento tradizionale, cioè di veri-
ficare l'efficacia dell'RCD in un punto e dimostrare poi che tra
questo punto e tutte le altri parti dell'impianto da proteggere esi-
sta un affidabile collegamento PE a bassa resistenza.
Controllo scambio N-PE
Con una verifica addizionale si determina
se N e PE sono stati scambiati. In caso di
inversione appare il pop-up rappresentato
a fianco.
Attenzione!
!
Per evitare la perdita di dati nei sistemi informatici si rac-
comanda di salvare prima i dati e di spegnere tutti gli ap-
parecchi utilizzatori.
Avviare la misura
Sul display vengono visualizzati, tra l'altro, la tensione di contatto
U
IN
e la resistenza di terra R
E
calcolata.
Nota
Il valore della resistenza di terra R
E
viene determinato con
una corrente bassa. Valori più precisi si ottengono con la
manopola in posizione R
E
.
Per gli impianti dotati di RCD si può allora selezionare la
funzione DC + .
Intervento accidentale dell'RCD causato da correnti di riposo
nell'impianto
Queste correnti possono essere determinate tramite una misura
della tensione con l'adattatore di misura bipolare. Le eventuali
correnti di riposo si possono misurare con una pinza amperome-
trica, vedi cap. 13.1 a pagina 38. Se le correnti di riposo sono
piuttosto elevate o se è stata impostata una corrente di prova
troppo alta per l'interruttore, è possibile che l'RCD scatti durante
la misura della tensione di contatto.
Dopo aver misurato la tensione di contatto si può verificare con lo
strumento se l'RCD, in presenza della corrente di guasto nomi-
nale, interviene entro 400 ms o 1000 ms.
Intervento accidentale dell'RCD causato da correnti disperse nel
circuito di misura
La misura della tensione di contatto con il 30 % della corrente di
guasto nominale normalmente non provoca l'intervento dell'RCD.
La soglia di intervento può però essere superata, se nel circuito in
esame sono già presenti dispersioni di corrente (p. es. da appa-
recchi utilizzatori con filtri EMC, convertitori di frequenza, PC).
2) Prova di intervento dopo la misura della tensione di contatto
Ð
Premere il tasto I
N
entro il tempo di attivazione di ca. 30 s.
Per ogni RCD la prova di
intervento è richiesta in
un solo punto di misura.
Se l'RCD scatta in presenza
della corrente di guasto nominale,
il LED MAINS/NETZ lampeggerà rosso (tensione di rete man-
cante) e sul display verranno visualizzati, tra l'altro, il tempo di
intervento t
a
e la resistenza di terra R
E
.
Se l'RCD non scatta in presenza della corrente di guasto nominale,
il LED RCD/FI diventa rosso.
Tensione di contatto troppo alta
Se la tensione di contatto U
IN
, misurata con 1/3 della corrente di
guasto nominale I
N
ed estrapolata a I
N
, risulta > 50 V (> 25 V), il
LED U
L
/R
L
diventa rosso.
Se la tensione di contatto U
IN
durante la misura risulta > 50 V
(> 25 V), scatta lo spegnimento di sicurezza.
Nota
Spegnimento di sicurezza: fino a 70 V, lo spegnimento di
sicurezza avviene entro 3 s in conformità a IEC 61010.
Il valore della tensione di contatto viene indicato fino a un mas-
simo di 70 V. Se il valore è superiore, appare U
IN
>70V.
Valori limite per tensioni di contatto ammissibili permanente-
mente
Il limite per la tensione di contatto ammissibile permanentemente
è U
L
= 50 V in tensione alternata (convenzione internazionale). Per
applicazioni particolari sono prescritti valori più bassi (p. es. appli-
cazioni mediche U
L
=25V).
Attenzione!
!
Se la tensione di contatto risulta troppo alta o se l'RCD
non interviene, si dovrà procedere alla riparazione
dell'impianto (p. es. resistenza di terra troppo alta, RCD
difettoso, ecc.)!
Sistemi trifase
Per la corretta verifica dell'RCD in un sistema trifase è necessario
effettuare la prova di intervento con ciascuno dei tre conduttori di
fase (L1, L2 e L3).
Utilizzatori induttivi
Se nella prova di intervento dell'RCD vengono spenti anche degli
utilizzatori induttivi, possono verificarsi picchi di tensione nel circu-
ito. Sul display appare allora eventualmente il messaggio di con-
trollare il circuito sotto misura. In tal caso si raccomanda di spe-
gnere tutti gli utilizzatori prima di procedere alla prova di inter-
vento. In casi estremi è possibile che intervenga uno dei fusibili
interni dello strumento e/o che lo strumento venga danneggiato.
GMC-I Messtechnik GmbH 17
7.2 Verifiche speciali su impianti e interruttori differenziali (RCD)
7.2.1 Verifiche su impianti e interruttori differenziali (RCD) con
corrente di guasto crescente (corrente alternata) per RCD
del tipo A, AC e B
Metodo di misura
Per la verifica dell'RCD, lo strumento produce nel circuito una cor-
rente di guasto continuamente crescente di (0,3 ... 1,3)
I
N
.
Lo strumento salva e visualizza i valori della tensione di contatto e
della corrente di intervento nel momento in cui scatta l'RCD.
Per la misura con corrente di guasto crescente si può scegliere tra
due limiti della tensione di contatto: U
L
=25V e U
L
= 50 V/65 V.
Selezione della funzione di misura
Collegamento
Impostazione dei parametri per I
F
Avviare la misura
Svolgimento
Dopo aver avviato la misura, la corrente di prova prodotta dallo
strumento parte da un valore pari a 0,3 volte la corrente di guasto
nominale e continua a salire finché non interviene l'RCD.
L'aumento della corrente viene visualizzato dal riempimento del
triangolino per I.
Se la tensione di contatto raggiunge il valore limite impostato
(U
L
= 65 V, 50 V o 25 V), prima che scatti l'RCD, interverrà lo spe-
gnimento di sicurezza. Il LED U
L
/R
L
diventa rosso.
Nota
Spegnimento di sicurezza: fino a 70 V, lo spegnimento di
sicurezza avviene entro 3 s in conformità a IEC 61010.
Se l'RCD non interviene prima che la corrente crescente rag-
giunga la corrente di guasto nominale I
N
, si accende invece il
LED RCD/FI rosso.
Attenzione!
!
Una corrente di riposo presente nell'impianto si sovrap-
pone alla corrente di guasto prodotta dallo strumento e
altera i valori della tensione di contatto e della corrente di
intervento. Vedi anche cap. 7.1.
Valutazione
Per la valutazione del dispositivo di protezione differenziale, la
DIN VDE 0100 parte 600 prescrive comunque che la misura si
debba effettuare con corrente di guasto crescente e che la ten-
sione di contatto corrispondente alla corrente di guasto nominale
I
N
venga calcolata in base ai risultati ottenuti.
Per questi motivi si preferisce il metodo più rapido e semplice
descritto in precedenza, vedi capitolo 7.1.
7.2.2 Verifiche su impianti e interruttori differenziali (RCD) con
corrente di guasto crescente (corrente continua) per RCD
del tipo B
Secondo la VDE 0413 parte 6 si deve verificare che la corrente di
guasto di intervento, in presenza di corrente continua livellata, non
superi il doppio della corrente di guasto nominale I
N
. A questo
scopo si deve applicare una corrente continua continuamente
crescente, iniziando con un valore pari a 0,2 volte la corrente di
guasto nominale I
N
. Se la corrente sale in modo lineare, la salita
entro 5 s non deve superare il doppio di I
N
.
La verifica con corrente continua livellata deve essere possibile in
ambedue le direzioni della corrente di prova.
I
F
10 ... 500 mA
Tipo 1: RCD, SRCD, PRCD ...
Correnti nominali: 6 ... 125 A
Tipo 2: AC , A , B *
sensibili a tutte le correnti
Corr. di guasto nom.:
* tipo B/B+ =
sinusoidale
semionda negativa/positiva
Forma d'onda:
Collegamento:
senza/con sonda
Tipo di sistema:
TN/TT, IT
corrente continua negativa/positiva
Tensione di contatto:
Valori limite di intervento
18 GMC-I Messtechnik GmbH
7.2.3 Verifica degli RCD con 5 I
N
La misura del tempo di intervento avviene con un valore pari a 5 volte la
corrente di guasto nominale.
Nota
Le misure con il quintuplo della corrente di guasto nomi-
nale sono richieste per il controllo di fabbricazione degli
RCD del tipo e G. Inoltre queste misure vengono ese-
guite per la protezione delle persone.
La misura può essere avviata sia con la semionda positiva "0° "
sia con la semionda negativa "180° ".
Effettuare ambedue le misure. Il tempo di intervento più lungo for-
nisce l'informazione sullo stato dell'RCD in esame. Ambedue i
valori devono risultare inferiori ai 40 ms.
Selezione della funzione di misura
Impostazione dei parametri – semionda positiva o negativa
Impostazione dei parametri – 5 volte la corrente di guasto nomi-
nale
Nota
Per la selezione dei multipli della corrente di intervento
valgono le seguenti restrizioni in funzione della corrente
nominale:
300 mA: 1 x I
N
, 2 x I
N
500 mA: 1 x I
N
Avviare la misura
7.2.4 Verifica degli RCD adatti per corrente di guasto continua
pulsante
A questo scopo è possibile verificare gli RCD con semionde posi-
tive o negative. L'intervento in conformità alla norma avviene con
un valore pari 1,4 volte la corrente nominale.
Selezione della funzione di misura
Impostazione dei parametri – semionda positiva o negativa
Impostazione dei parametri – verifica con e senza corrente di
riposo
Prova di non intervento (prova con corrente di riposo):
Se l'RCD nella prova di non intervento con 50%
I
N
(durata 1 sec) scatta troppo presto, cioè
prima della prova di intervento vera e propria,
apparirà la finestra pop-up rappresentata
accanto.
Nota
Per la selezione dei multipli della corrente di intervento
valgono le seguenti restrizioni in funzione della corrente
nominale:
300 mA: 1 x I
N
, 2 x I
N
500 mA: 1 x I
N
Nota
La DIN EN 50178 (VDE 160) prescrive che per apparec-
chiature > 4 kVA capaci di produrre correnti di guasto
continue livellate (p. es. convertitori di frequenza) devono
essere usati degli RCD del tipo B (sensibili a tutte le cor-
renti).
Per la verifica di questi dispositivi di protezione, la prova
con corrente di guasto continua pulsante non è adatta.
Nota
Nel controllo di fabbricazione degli RCD si misura con
semionde positive e negative. Quando un circuito elet-
trico viene caricato con corrente continua pulsante, la
funzione dell'RCD può essere verificata con questa
prova, per garantire che l'RCD non venga portato in satu-
razione dalla corrente continua pulsante, il che non lo
farebbe più intervenire.
S
I
N
semionda negativa
semionda positiva
Forma d'onda:
corrente continua negativa
corrente continua positiva
x volte la corrente di intervento:
5 volte la corrente di intervento
I
N
Forma d'onda:
corrente continua negativa
corrente continua positiva
semionda negativa
semionda positiva
x volte la corrente di intervento:
Corrente di riposo 50% I
N
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7.3 Verifica di RCD speciali
7.3.1 Impianti con RCD selettivi del tipo RCD-S
Negli impianti dove vengono impiegati due RCD in serie, i quali in
caso di guasto non dovranno intervenire contemporaneamente, si
usano degli RCD selettivi. Questi sono ad intervento ritardato e
contrassegnati dal simbolo .
Metodo di misura
Il metodo di misura corrisponde a quanto descritto per gli RCD
normali (vedi capitolo 7.1 a pagina 15 e 7.2.1 a pagina 17).
Quando si usano degli RCD selettivi, la resistenza di terra non
deve superare la metà di quella prevista per gli RCD normali.
Per questo motivo, lo strumento visualizza il doppio del valore
della tensione di contatto misurata.
Selezione della funzione di misura
Impostazione dei parametri – selettivo
Avviare la misura
Prova di intervento
Ð Premere il tasto I
N
. L'RCD scatta. Sul display appaiono
prima delle barre di progresso lampeggianti e dopo verranno
indicati il tempo di intervento t
A
e la resistenza di terra R
E
.
Per ogni RCD la prova di
intervento è richiesta in
un solo punto di misura.
Nota
Gli RCD selettivi sono ad intervento ritardato. Il carico cui
vengono esposti durante la misura della tensione di con-
tatto influenza per breve tempo (fino a 30 s) la loro rispo-
sta. Al fine di eliminare questo precarico dato dalla misura
della tensione di contatto, sarà necessario rispettare un
tempo di attesa adeguato prima di procedere alla prova
di intervento. Dopo aver avviato la misura (prova di inter-
vento) il display visualizza per ca. 30 s delle barre lam-
peggianti. Sono ammessi tempi di intervento fino a
1000 ms. Premendo un'altra volta il tasto I
N
, la prova di
intervento inizia subito.
7.3.2 PRCD con elementi non lineari del tipo PRCD-K
Il PRCD-K è un interruttore differenziale portatile integrato in un
cavo, con analisi elettronica della corrente di guasto, il quale deve
garantire l'interruzione onnipolare (L/N/PE) del circuito. Inoltre, nel
PRCD-K sono integrate le funzionalità di intervento per sottoten-
sione e monitoraggio del conduttore di protezione.
Siccome il PRCD-K scatta in caso di sottotensione, è necessario
che venga alimentato dalla rete; le misure dovranno essere ese-
guite in stato inserito (il PRCD-K interrompe tutti i conduttori).
Terminologia (dalla DIN VDE 0661)
I dispositivi di protezione portatili sono degli interruttori di prote-
zione che possono essere inseriti, tramite connettori ad innesto
standardizzati, tra gli apparecchi utilizzatori e una presa fissa.
Un dispositivo di protezione portatile e ricollegabile è un disposi-
tivo di protezione costruito in modo da permettere il collegamento
con un cavo mobile.
Tener presente che nel caso degli RCD portatili, nel conduttore di
protezione è integrato di regola un elemento non-lineare, cosicché
la misura U
I
porta subito al superamento della tensione di con-
tatto massima ammissibile (U
I
> 50 V).
Gli RCD portatili sprovvisti di elementi non-lineari nel conduttore di
protezione devono essere verificati in conformità a quanto
descritto al cap. 7.3.3 a pagina 20.
Scopo (dalla DIN VDE 0661)
I dispositivi di protezione portatili (PRCD) sono destinati alla prote-
zione di persone e cose. Il loro impiego può aumentare il livello di
sicurezza offerto dai sistemi di protezione da scosse elettriche
negli impianti elettrici ai sensi della DIN VDE 0100 parte 410. I
PRCD devono essere realizzati in modo da essere collegati tra-
mite un connettore solidale con il dispositivo di protezione stesso
oppure tramite un connettore con cavo corto.
S
I
N
I
F
oppure
Tipo 1:
20 GMC-I Messtechnik GmbH
Metodo di misura
A seconda del metodo si possono misurare:
il tempo di intervento t
A
nella prova di intervento con corrente
di guasto nominale I
N
(il PRCD-K deve scattare già con la
metà della corrente nominale);
la corrente di intervento I
nella prova con corrente di guasto cre-
scente I
F
.
Selezione della funzione di misura
Collegamento
Impostazione dei parametri – PRCD con elementi non-lineari
Avviare la misura
7.3.3 SRCD, PRCD-S (SCHUKOMAT, SIDOS e simili)
Gli RCD della serie SCHUKOMAT, SIDOS e quelli che presentano
la stessa costruzione elettrica devono essere verificati con para-
metri adeguati.
Negli RCD di questo tipo si sorveglia il conduttore PE, il quale è
incluso nel TA sommatore. In presenza di una corrente di guasto
da L a PE, la corrente di intervento sarà perciò solo la metà, cioè
l'RCD deve scattare già al raggiungimento della metà della cor-
rente di guasto nominale I
N
.
L'identità costruttiva degli RCD portatili con gli SRCD può essere
verificata tramite la misura della tensione di contatto U
IN
. Se la
tensione di contatto U
IN
(in un impianto regolare e intatto) sul
PRCD risulta > 70 V, si tratta molto probabilmente di un PRCD
con elemento non-lineare.
PRCD-S
PRCD-S (Portable Residual Current Device – Safety) sono dei
dispositivi di protezione portatili speciali con identificazione o sor-
veglianza del conduttore di protezione. I dispositivi sono destinati
alla protezione delle persone da infortuni elettrici nei sistemi B.T.
(130 ... 1000 V). Un PRCD-S deve essere adatto per l'impiego
industriale e viene installato, come una prolunga, tra un apparec-
chio utilizzatore, di solito un elettroutensile, e una presa.
Selezione della funzione di misura
Impostazione dei parametri – SRCD / PRCD
Avviare la misura
I
N
I
F
oppure
Tipo 1:
PRCD -K
I
N
I
F
oppure
Tipo 1:
SRCD
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