Celestron SkyScout Scope 90 Manuale utente

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Indice analitico
INTRODUZIONE...........................................................................................................................3
ASSEMBLAGGIO.........................................................................................................................5
Approntamento del treppiedi ......................................................................................................5
Spostamento manuale del telescopio..........................................................................................6
Collegamento del tubo del telescopio alla montatura.................................................................6
Installazione del diagonale..........................................................................................................7
Allineamento del cannocchiale cercatore ...................................................................................7
Collegamento dello SkyScout.....................................................................................................8
Allineamento dello SkyScout .....................................................................................................8
NOZIONI BASILARI SUL TELESCOPIO...................................................................................9
Messa a fuoco .............................................................................................................................9
Calcolo dell’ingrandimento ........................................................................................................9
Determinazione del campo visivo.............................................................................................10
Suggerimenti generali per l’osservazione.................................................................................10
Osservazione della luna ............................................................................................................11
Osservazione dei pianeti...........................................................................................................11
Osservazione del sole................................................................................................................11
Osservazione di oggetti del cielo profondo ..............................................................................12
Condizioni di visibilità..............................................................................................................12
MANUTENZIONE DEL TELESCOPIO.....................................................................................13
Cura e pulizia dell’ottica...........................................................................................................13
ACCESSORI OPZIONALI ........................................................................................................14
SPECIFICHE TECNICHE ...........................................................................................................15
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Congratulazioni per l’acquisto del telescopio SkyScout Scope. Lo SkyScout Scope è realizzato con materiali della
più alta qualità, per assicurarne la stabilità e la durata, rendendolo un telescopio che vi consentirà di divertirvi per
tutta la sua durata utile, con una manutenzione minima.
Questo telescopio è stato concepito per l’uso con il Celestron SkyScout Personal Planetarium (venduto
separatamente). Lo SkyScout Scope presenta un design piccolo e portatile, ma le sue ampie prestazioni ottiche
faranno appassionare qualsiasi astronomo dilettante. Inoltre lo SkyScout Scope è ideale per le osservazioni terrestri,
che vi apriranno gli occhi con superbe immagini ad alta potenza.
Lo SkyScout Scope è coperto da una garanzia limitata di due anni. Per i dettagli, consultate il nostro sito Web
all’indirizzo www.celestron.com
Ecco alcune delle tante funzioni standard dello SkyScout Scope.
Tutti gli elementi ottici in vetro sono rivestiti, per offrire immagini chiare e nitide.
Speciali metalli vengono usati per ridurre al minimo l’interferenza magnetica dello SkyScout.
Funzionamento fluido, montatura altazimutale rigida con un grande manico della piastra con frizione
incorporata per facilitare la mira.
Treppiedi in acciaio preassemblato con gambe tubolari da 1,25 pollici che assicurano una piattaforma stabile.
Approntamento rapido e facile che non richiede utensili.
Lo SkyScout Scope può essere usato per osservazioni sia terrestri che astronomiche con gli accessori standard
in dotazione.
Prima di iniziare il vostro viaggio attraverso l’universo, leggete attentamente questo manuale. Potrebbero essere
necessarie alcune sedute di osservazione per acquisire dimestichezza con il telescopio: vi consigliamo quindi di
tenere a portata di mano questo manuale fino a quando non sarete diventati esperti nel funzionamento del vostro
dispositivo. Il manuale offre informazioni dettagliate su ogni procedimento, oltre che importanti materiali di
riferimento e suggerimenti utili che garantiranno che la vostra esperienza di osservazione sia il più semplice e
piacevole possibile.
Il telescopio è stato concepito per offrirvi anni di osservazioni divertenti e gratificanti. Prima di usare il telescopio,
occorre tuttavia prendere in considerazione alcune avvertenze che assicureranno la vostra sicurezza e proteggeranno
l’apparecchiatura.
Avvertenze
Non guardate mai direttamente il sole ad occhio nudo né con il telescopio (a meno che non disponiate
dell'apposito filtro solare), onde evitare danni permanenti e irreversibili agli occhi.
Non usate mai il telescopio per proiettare un’immagine del sole su qualsiasi superficie. Un
surriscaldamento interno può danneggiare il telescopio e qualsiasi accessorio ad esso collegato.
Non usate mai un filtro solare per oculare né un prisma di Herschel. Il surriscaldamento interno del
telescopio può causare l’incrinatura o la rottura di questi dispositivi, permettendo alla luce solare
non filtrata di penetrare e raggiungere l’occhio.
Non lasciate il telescopio senza supervisione, sia quando sono presenti bambini che quando sono
presenti adulti che potrebbero non conoscere le giuste procedure operative del telescopio.
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Figura 1-1 Rifrattore da 90 mm dello SkyScout Scope
1. Lente dell’obiettivo 7. Diagonale raddrizzatore d’immagine
2. Tubo ottico del telescopio 8. Focalizzatore
3. SkyScout (non incluso) 9. Manico della piastra
4. Staffa per lo SkyScout 10. Treppiedi
5. Cannocchiale cercatore 11. Vassoio portaccessori
6. Oculare 12. Montatura altazimutale
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Questa sezione descrive le istruzioni di assemblaggio dello SkyScout Scope. Il telescopio deve essere approntato per la prima
volta all’interno, in modo che sia più facile identificare le sue varie parti e imparare la corretta procedura di assemblaggio prima
di avventurarsi all’esterno.
Ciascuno SkyScout Scope include – tubo ottico con staffa per SkyScout collegata, montatura altazimutale con manico della
piastra collegato, oculare da 10 mm – 1,25 pollici, oculare da 40 mm – 1,25 pollici, diagonale raddrizzatore dell’immagine –
1,25 pollici.
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1. Togliere il treppiedi dalla confezione (Figura 2-1). Il treppiedi è già preassemblato, e il suo approntamento è quindi
molto facile.
2. Mettere in piedi il treppiedi e allargarne le gambe fino ad estenderle completamente; quindi spingere leggermente
verso il basso il supporto delle gambe del treppiedi (Figura 2-2). La sommità del treppiedi si chiama testa del treppiedi.
3. Ora, installare il vassoio portaccessori del treppiedi (Figura 2-3) sul supporto delle gambe del treppiedi (centro della
Figura 2-2).
4. Inserire la porzione tagliata al centro del vassoio (con il lato piatto del vassoio rivolto verso il basso) in modo che
combaci con il centro del supporto delle gambe del treppiedi, e spingere leggermente verso il basso (Figura 2-4). Le
alette del vassoio dovrebbero apparire come nella Figura 2-4.
Figura 2-1 Figura 2-2 Figura 2-3 Figura 2-4
5. Ruotare il vassoio finché le suoi alette non si trovino sotto il supporto di ciascuna gamba del treppiedi, e spingerle
leggermente per farle bloccare in posizione (Figura 2-5). Il treppiedi è ora completamente montato (Figura 2-6).
6. Si possono estendere le gambe del treppiedi fino alla lunghezza desiderata. Il livello più basso del treppiedi è di 61
cm (24 pollici), e si può estendere fino a 104 cm (41 pollici). Sbloccare la manopola di bloccaggio delle gambe del
treppiedi sul fondo di ciascuna gamba (Figura 2-7) e tirare fuori le gambe fino all’altezza desiderata; quindi serrare
saldamente la manopola. Un treppiedi esteso completamente viene mostrato nella Figura 2-8.
7. L’altezza alla quale il treppiedi risulterà più rigido e stabile sarà l’altezza minima.
Figura 2-5 Figura 2-6 Figura 2-7 Figura 2-8
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La montatura altazimutale dello SkyScout Scope è facile da spostare in qualsiasi posizione la si voglia puntare. Il
movimento verticale (altezza) è controllato dal manico della piastra (Figura 2-10). Quello laterale (azimut) è
controllato dal blocco di azimut (Figura 2-9). Il manico della piastra e il blocco di azimut vengono entrambi
allentati ruotando il manico e il blocco in senso antiorario. Quando sono allentati, si possono trovare facilmente gli
oggetti; una volta individuati gli oggetti, si bloccano i comandi. Per bloccare i comandi in posizione, ruotarli in
senso orario.
Figura 2-9
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Il tubo ottico del telescopio si collega alla montatura attraverso una staffa di montaggio con barra di scorrimento a
coda di rondine situata in cima alla montatura (Figura 2-11). La barra di montaggio è la staffa collegata agli anelli del
tubo. Prima di collegare il tubo ottico, assicurarsi che il manico della piastra e il blocco di azimut siano
completamente bloccati. Quindi mettere la staffa a coda di rondine in posizione orizzontale, come indicato nella
Figura 2-10. Ciò assicura che la montatura non si sposti improvvisamente mentre si collega il tubo ottico del
telescopio. Rimuovere inoltre il cappuccio della lente dell’obiettivo dalla parte frontale del tubo. Per montare il tubo
del telescopio, procedere nel modo seguente.
1. Allentare la manopola di montaggio e la vite di sicurezza di montaggio sul lato della piattaforma di montaggio a
coda di rondine, in modo che non sporgano nella piattaforma di montaggio – vedere la Figura 2-11.
2. Far scivolare la barra di montaggio a coda di rondine nelle scanalature in cima alla piattaforma di montaggio
(Figura 2-12). Serrare la manopola di montaggio sulla piattaforma di montaggio a coda di rondine per tenere in
posizione il telescopio. Serrare a mano la vite di sicurezza della piattaforma di montaggio fino a quando la
punta non tocca il lato della staffa di montaggio.
NOTA: non allentare mai nessuna delle manopole sulla montatura o sul tubo del telescopio tranne le manopole per
ascensione retta e declinazione.
Figura 2-11 Figura 2-12
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Il diagonale è un prisma che devia la luce ad un angolo retto rispetto al percorso di
luce del rifrattore. Questo permette all’utente di eseguire le osservazioni in una
posizione più comoda rispetto a quella che si assumerebbe guardando direttamente
attraverso il telescopio. Questo diagonale è un modello raddrizzatore d’immagine
che corregge l’immagine in modo che risulti diritta e orientata correttamente da
sinistra a destra, facilitando le osservazioni terrestri. Inoltre, il diagonale può essere
ruotato in qualsiasi posizione che risulti più comoda per l'utilizzatore. Per installare il
diagonale e gli oculari, procedere nel modo seguente.
1. Inserire il piccolo barilotto del diagonale nell’adattatore per oculare da 1,25
pollici del tubo di messa a fuoco sul rifrattore – Figura 2-13. Assicurarsi che le
due viti zigrinate sull’adattatore dell’oculare non sporgano nel tubo del
focalizzatore prima dell’installazione, e che il coperchio a tappo sia rimosso
dall’adattatore dell’oculare.
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L’oculare è un elemento ottico che ingrandisce l’immagine focalizzata dal telescopio. Senza l’oculare sarebbe
impossibile usare il telescopio visivamente. La lunghezza focale e il diametro del barilotto sono gli elementi di
riferimento più comuni dell'oculare. Più lunga è la lunghezza focale (ovvero più alto il suo numero), più basso è
l’ingrandimento dell’oculare (ovvero la sua potenza). Di solito, l'utilizzatore impiegherà durante le sue osservazioni
una potenza da bassa a moderata. Per ulteriori informazioni su come determinare la potenza, consultare la sezione
“Calcolo dell’ingrandimento”.
1. Inserire nel diagonale l’estremità con barilotto cromato degli oculari da 40 mm e serrare la vite zigrinata.
Ripetiamo, nell’eseguire questa operazione assicurarsi che la vite zigrinata non sporga nel diagonale
prima di inserire l’oculare.
2. Gli oculari possono essere cambiati lunghezze focali diverse invertendo le istruzioni indicate nel
procedimento 2 sopra.
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Per allineare il cannocchiale cercatore al telescopio, occorre innanzitutto
montarlo sul telescopio. Per installare il cannocchiale cercatore, procedere nel
modo seguente.
1. Far scivolare la staffa del cercatore (fissata al cannocchiale
cercatore) nella staffa di montaggio del telescopio.
2. La staffa del cannocchiale cercatore scivola dal retro. Il
cannocchiale cercatore va orientato in modo che la lente
dell’obiettivo (più grande) sia rivolta verso l’estremità frontale del
telescopio.
3. Serrare la vite di fermo della staffa di montaggio per tenere in
posizione il cannocchiale cercatore.
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Un allineamento accurato del cercatore facilita l’individuazione di oggetti con il telescopio, in particolar modo
quella di oggetti celesti. Per facilitare il più possibile l’allineamento del cercatore, questa procedura va eseguita di
giorno, quando è facile trovare e identificare gli oggetti. Il cannocchiale cercatore presenta una vite di regolazione a
molla che esercita pressione sul cannocchiale cercatore, mentre le viti rimanenti vengono usate per regolare il
cercatore in direzione orizzontale e verticale. Per allineare il cercatore, procedere nel modo seguente.
1. Scegliere un oggetto bersaglio che sia lontano più di un km e mezzo. Così facendo si eliminano eventuali
effetti di parallasse tra il telescopio e il cercatore.
2. Rilasciare i morsetti di bloccaggio della montatura e puntare il telescopio verso l’oggetto bersaglio.
Figura 2-13 – Diagonale con oculare
Figura 2-14
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3. Centrare l’oggetto bersaglio nell’ottica principale del telescopio. A tal fine potrebbe essere necessario
spostare leggermente il telescopio.
4. Regolare la vite sul lato della staffa del cercatore finché il mirino non risulta centrato orizzontalmente
sull’oggetto bersaglio visto attraverso il telescopio.
5 Regolare la vite sulla parte superiore della staffa del cercatore finché il mirino non risulti centrato
verticalmente sull’oggetto bersaglio visto attraverso il telescopio.
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Prima di usare il telescopio per trovare il primo oggetto da osservare, occorre collegare e allineare all’oculare del
telescopio lo SkyScout Personal Planetarium.
Per collegare alla staffa lo SkyScout, procedere nel modo seguente.
1. Tenere lo SkyScout con la finestra di mira più grande rivolta verso l’estremità anteriore del telescopio
ovvero verso la lente (dell’obiettivo).
2. Allineare i fori sul fondo dello SkyScout con i pin di allineamento situati sulla piattaforma di montaggio
della staffa.
3. Disporre i fori sopra i pin e premere in basso lo SkyScout finché non viene saldamente alloggiato sulla
staffa.
4. Per ulteriore sicurezza, infilare la vite di montaggio nel foro di montaggio del treppiedi dello SkyScout.
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L’allineamento dello SkyScout all’oculare del telescopio va eseguito di notte, usando un oggetto celeste luminoso
come una stella o un pianeta luminosi. Per allineare lo SkyScout, procedere nel modo seguente.
1. Accendere lo SkyScout in modo che possa ottenere un collegamento GPS.
2. Mentre lo SkyScout si sta collegando, usare il telescopio cercatore per puntare il telescopio ad un pianeta o
una stella luminosi noti.
3. Centrare l’oggetto nell’oculare da 40 mm.
4. Usare la funzione Locate (Individua) sullo SkyScout e selezionare
lo stesso oggetto di allineamento centrato nell’oculare.
5. Mentre si guarda attraverso lo SkyScout montato, usare le
manopole di regolazione sulla staffa per spostare lo SkyScout
nella direzione indicata dalle frecce rosse di mira (Figura 2.15a).
6. Una volta che tutte le frecce di mira sono illuminate (Figura 2.15b),
lo SkyScout dovrebbe essere allineato con il telescopio. Assicurarsi
che l’oggetto di allineamento sia ancora centrato nell’oculare. Se si
è spostato, ricentrarlo e ripetere i procedimenti 4 – 5.
Figura 2-14 – Staffa dello SkyScout
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Vite di regolazione
dell’altezza
Azimut (laterale)
Comando di regolazione
(lato opposto)
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Figura 2-15a Figura 2-15b
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Figura 3-1
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Il telescopio è uno strumento che raccoglie e mette a fuoco la luce. La natura del modello ottico usato determina il
modo in cui la luce viene focalizzata. Alcuni telescopi, noti come rifrattori, usano lenti; altri, noti come riflettori (di
Newton), usano specchi.
Sviluppato agli inizi del 1600, il rifrattore rappresenta il modello più antico di telescopio. Il suo nome deriva dal
metodo che impiega per mettere a fuoco i raggi di luce in entrata. Il rifrattore usa una lente per curvare o rifrangere
i raggi di luce in entrata: da qui il suo nome (vedere la Figura 3-1). Nei primi modelli venivano usate lenti ad
elemento singolo. La lente singola tuttavia agisce come un prisma e scompone la luce nei colori dell’arcobaleno, un
fenomeno noto come aberrazione cromatica. Per ovviare a questo problema, fu introdotta una lente a due elementi,
nota come lente acromatica. Ciascun elemento ha un indice di rifrazione diverso, e questo permette di focalizzare
nello stesso punto due lunghezze d’onda di luce diverse. La maggior parte delle lenti a due elementi, di solito
realizzate con vetro Crown e vetro Flint, sono corrette per la luce rossa e verde. La luce azzurra può ancora essere
focalizzata in un punto leggermente diverso.
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Per mettere a fuoco il telescopio, basta girare la manopola di messa a fuoco situata subito sotto il porta oculare
(vedere la Figura 1-1). Ruotando la manopola in senso orario si mette a fuoco un oggetto più lontano di quello che
si sta attualmente osservando. Ruotando la manopola in senso antiorario si mette a fuoco un oggetto più vicino di
quello che si sta attualmente osservando.
Nota: se si portano lenti correttive (ovvero gli occhiali da vista), si consiglia di toglierli quando si osserva con un
oculare collegato al telescopio. Quando invece si usa una fotocamera, occorre indossare sempre le lenti correttive
per assicurare la messa a fuoco più nitida possibile. Se si soffre di astigmatismo, le lenti correttive vanno indossate
sempre.
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Si può modificare la potenza del telescopio cambiando l’oculare. Per determinare la potenza di ingrandimento del
telescopio, basta dividere la lunghezza focale del telescopio per la lunghezza focale dell’oculare usato. La formula
dell'equazione è la seguente:
Lunghezza focale del telescopio (mm)
Ingrandimento = ⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯
Lunghezza focale dell’oculare (mm)
10
Supponiamo per esempio che si stia usando l’oculare da 10 mm in dotazione al telescopio. Per determinare
l’ingrandimento, basta dividere la lunghezza focale del telescopio (lo SkyScout Scope ai fini di questo esempio ha
una lunghezza focale di 660 mm) per la lunghezza focale dell’oculare, ovvero 10 mm. Dividendo 660 per 10 si
ottiene come risultato un ingrandimento di potenza 66.
Sebbene la potenza sia variabile, ogni strumento che osserva il normale cielo ha un limite al più alto ingrandimento
utile. La regola generale è che la potenza 60 può essere usata per ogni pollice di apertura. Per esempio, lo
SkyScout Scope ha un diametro di 90 mm (3,5 pollici). Moltiplicando 3,5 per 60 si ottiene un ingrandimento utile
massimo pari ad una potenza superiore a 212. Sebbene questo sia l’ingrandimento utile massimo, la maggior parte
delle osservazioni viene eseguita nell'intervallo di potenza da 20 a 35 per ogni pollice di apertura, che è un
ingrandimento da 70 a 123 volte per lo SkyScout Scope. Si può determinare l’ingrandimento del proprio telescopio
nello stesso modo.
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La determinazione del campo visivo è importante se si vuole avere un’idea delle dimensioni angolari dell’oggetto
che si sta osservando. Per calcolare il campo visivo effettivo, dividere il campo apparente dell’oculare (fornito dal
fabbricante dell’oculare) per l’ingrandimento. La formula dell'equazione è la seguente:
Campo apparente dell’oculare
Campo reale = ⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯
Ingrandimento
Come si può vedere, prima di determinare il campo visivo occorre calcolare l’ingrandimento. Usando l’esempio
indicato nella sezione precedente, possiamo determinare il campo visivo usando lo stesso oculare da 10 mm in
dotazione standard con lo SkyScout Scope. L’oculare da 10 mm ha un campo visivo apparente di 50°. Dividere 50°
per l’ingrandimento, e si ottiene una potenza 66. Questa potenza determina un campo reale di 0,75°.
Per trasformare i gradi in piedi a 914 metri (1.000 iarde), cosa più utile per l’osservazione terrestre, basta
moltiplicare per 52,5. Continuando con l’esempio, moltiplicare il campo angolare di 0,75° per 52,5. Ciò risulta in
una larghezza di campo visivo di 12 metri (39 piedi) ad una distanza di 914 metri (mille iarde).
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Quando si usa qualsiasi strumento ottico, occorre ricordare alcune cose per ottenere la migliore immagine possibile.
Non guardare mai attraverso il vetro della finestra. Il vetro delle normali finestre domestiche è
otticamente imperfetto, e quindi può variare in spessore da una parte all’altra della stessa finestra.
Questa mancanza di omogeneità influisce sulla capacità di focalizzazione del telescopio. Nella
maggior parte dei casi non si potrà ottenere un’immagine davvero nitida, e in altri casi si potrebbe
addirittura ottenere un’immagine doppia.
Non guardare mai attraverso o sopra oggetti che producono ondate di calore. Tali oggetti includono
parcheggi in asfalto d’estate o tetti di edifici.
Cieli velati, nebbia e foschia possono anch’essi rendere difficile la focalizzazione quando si eseguono
osservazioni terrestri. La quantità di dettagli visibili in queste condizioni è decisamente ridotta.
Se si portano lenti correttive (ovvero gli occhiali da vista), si consiglia di toglierli quando si osserva
con un oculare collegato al telescopio. Quando invece si usa una fotocamera, occorre indossare
sempre le lenti correttive per garantire la messa a fuoco più nitida possibile. Se si soffre di
astigmatismo, le lenti correttive vanno indossate sempre.
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Con il telescopio approntato, si è pronti per le osservazioni. Questa sezione offre suggerimenti per l’osservazione sia del
sistema solare sia degli oggetti del cielo profondo, oltre a delineare generali condizioni di osservazione che avranno un
impatto sui risultati delle osservazioni.
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È spesso una grande tentazione osservare la luna quando è piena. In questa
fase lunare, la faccia che vediamo è completamente illuminata, e la sua luce
può essere eccessiva. Inoltre, si può vedere un contrasto minimo o addirittura
nullo.
Uno dei momenti migliori per osservare la luna è durante le sue fasi parziali
(quando si trova in prossimità del suo primo o del suo terzo quarto). Lunghe
ombre rivelano una quantità eccezionale di dettagli sulla superficie lunare.
Ad una bassa potenza, si potrà vedere in una sola volta la maggior parte del
disco lunare. Si può passare ad oculari opzionali per ottenere una potenza
(ingrandimento) maggiore in modo da focalizzare un’area più piccola.
Suggerimenti per l’osservazione lunare
Per aumentare il contrasto e far risaltare i dettagli sulla superficie lunare, usare i filtri opzionali. Un filtro giallo funziona
bene per migliorare il contrasto, mentre un filtro polarizzante o a densità neutra riduce il riflesso e la luminosità generali
della superficie.
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Altri oggetti affascinanti da osservare includono i cinque pianeti visibili ad
occhio nudo. Si può vedere Venere mentre passa attraverso le sue fasi simili a
quelle della luna. Marte può rivelare una miriade di dettagli della superficie
ed una, se non entrambe, le sue calotte polari. Si potranno vedere le cinture di
nubi di Giove ed il suo grande punto rosso (se è visibile nel momento in cui si
esegue l’osservazione). Inoltre, si potranno vedere anche le lune di Giove
mentre orbitano attorno al pianeta gigante. Saturno, con i suoi bellissimi
anelli, è facilmente visibile ad una potenza di ingrandimento moderata.
Suggerimenti per l’osservazione dei pianeti
Tenere presente che le condizioni atmosferiche sono di solito il fattore che limita la quantità di dettagli visibili
sui pianeti. Si consiglia quindi di evitare di osservare i pianeti quando si trovano bassi sull’orizzonte o quando
si trovano direttamente al di sopra di una superficie che irradia calore, come il tetto di un palazzo o un camino.
Consultare la sezione "Condizioni di osservazione" più avanti in questo capitolo.
Per aumentare il contrasto e far risaltare i dettagli sulla superficie dei pianeti, cercare di usare i filtri per oculare
Celestron.
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Sebbene venga sottovalutata da molti astronomi dilettanti, l’osservazione del sole è divertente e gratificante. Tuttavia,
poiché il sole è così luminoso, vanno prese speciali precauzioni quando si osserva questa nostra stella, per non
danneggiare gli occhi né il telescopio.
Per osservare il sole in modo sicuro, usare un filtro solare che riduce l’intensità della sua luce. Con un filtro, si possono
vedere le macchie solari mentre si spostano attraverso il disco solare, e le facole, che sono zone luminose visibili presso i
margini del sole.
I momenti migliori per osservare il sole sono la mattina presto o il pomeriggio tardo, quando l’aria è più fresca.
Per centrare il sole senza guardare nell’oculare, osservare l’ombra del tubo del telescopio fino a quando non
forma un’ombra circolare.
Non guardare mai il sole senza usare l’appropriato filtro solare.
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Gli oggetti del cielo profondo sono semplicemente quegli oggetti che si trovano oltre i confini del nostro sistema
solare. Includono ammassi di stelle, nebulose planetarie, nebulose diffuse, stelle doppie e altre galassie al di fuori
della nostra Via Lattea. La maggior parte degli oggetti del cielo profondo hanno una dimensione angolare. Di
conseguenza, per poterli vedere occorre solo una potenza da bassa a moderata. Visivamente, sono troppo fievoli per
rivelare qualsiasi colore visibile nelle fotografie a lunga esposizione. Appaiono invece in bianco e nero. E, a causa
della bassa luminosità della loro superficie, vanno osservati da una località in cui il cielo è molto scuro.
L’inquinamento luminoso attorno alle grandi aree urbane offusca la maggior parte delle nebulose rendendole
difficili, se non impossibili, da osservare. Filtri di riduzione dell’inquinamento luminoso consentono di ridurre la
luminosità di fondo del cielo aumentando così il contrasto.
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Le condizioni di visualizzazione hanno un impatto su ciò che si può vedere attraverso il telescopio durante una
sessione di osservazione. Tali condizioni includono limpidezza, illuminazione del cielo e visibilità. La
comprensione delle condizioni di visualizzazione e dell’effetto che hanno sull’osservazione aiuterà l’utente a
sfruttare al meglio il proprio telescopio.
Limpidezza
La limpidezza è la trasparenza dell’atmosfera, su cui hanno un impatto le nuvole, l’umidità e le altre particelle
sospese nell’aria. Le spesse nuvole cumuliformi sono completamente opache, mentre i cirri possono essere sottili e
permettere il passaggio della luce proveniente dalle stelle più luminose. I cieli velati assorbono più luce di quelli
limpidi, rendendo più tenui gli oggetti più difficili da vedere e riducendo il contrasto degli oggetti più luminosi.
Anche gli aerosol lanciati nell’atmosfera superiore dalle eruzioni vulcaniche possono avere un effetto sulla
limpidezza. Le condizioni ideali sono presenti quando il cielo notturno è scuro come l’inchiostro.
Illuminazione del cielo
La generale luminosità del cielo causata dalla luna, le aurore, il riverbero notturno e l’inquinamento luminoso
influiscono moltissimo sulla limpidezza. Sebbene non costituiscano un problema per i pianeti e le stelle più
brillanti, i cieli luminosi riducono il contrasto delle nebulose estese rendendole difficili, se non addirittura
impossibili, da vedere. Per ottimizzare la visibilità, si consiglia di limitare le osservazioni del cielo profondo alle
notti senza luna, lontano dai cieli inquinati dalla luce che si trovano attorno alle principali aree urbane. I filtri LPR
migliorano le osservazioni del cielo profondo eseguite in aree con inquinamento luminoso, bloccando la luce
indesiderata e trasmettendo al tempo stesso la luce proveniente da determinati oggetti del cielo profondo. Si
possono d’altra parte osservare pianeti e stelle anche da aree con inquinamento luminoso o in presenza della luna.
Visibilità
Le condizioni di visibilità si riferiscono alla stabilità dell’atmosfera, e hanno un impatto diretto sulla quantità di
piccoli dettagli visibili negli oggetti estesi. L’aria nella nostra atmosfera agisce come una lente, che curva e deforma
i raggi di luce in arrivo. La quantità della curvatura dipende dalla densità dell’aria. Strati caratterizzati da varie
temperature hanno diverse densità e, di conseguenza, la luce viene curvata in modo diverso. I raggi di luce
provenienti dallo stesso oggetto arrivano leggermente spostati, creando un’immagine imperfetta o indistinta. Queste
perturbazioni atmosferiche variano da momento a momento e da luogo a luogo. La dimensione delle particelle aeree
rispetto all’apertura del dispositivo di osservazione determina la qualità della “visibilità”. In buone condizioni di
visibilità, piccoli dettagli sono visibili sui pianeti più brillanti come Giove e Marte, e le stelle sono immagini di punti
nitidi. In condizioni di scarsa visibilità, le immagini sono indistinte e le stelle appaiono come chiazze.
Le condizioni qui descritte si riferiscono sia alle osservazioni visive che a quelle fotografiche.
Figura 5-3
Le condizioni di visibilità influenzano direttamente la qualità dell’immagine. Queste figure rappresentano una fonte
puntiforme (ovvero una stella) in condizioni di visibilità da scarse (sinistra) a eccellenti (destra). Nella maggior
parte dei casi, le condizioni di visibilità producono immagini comprese fra questi due estremi.
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Sebbene il telescopio richieda poca manutenzione, sarà bene ricordare alcune cose per assicurare le prestazioni
ottimali del dispositivo.
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Occasionalmente, potrebbero accumularsi polvere e/o umidità sulla lente dell’obiettivo o sullo specchio primario, a
seconda del tipo di telescopio in dotazione. Va prestata un’attenzione particolare quando si pulisce qualsiasi
strumento, per non danneggiarne l’ottica.
Se si è accumulata polvere sull’ottica, rimuoverla con una spazzolina (di peli di cammello) o con una lattina di aria
pressurizzata. Spruzzare l’aria in posizione angolata rispetto alla superficie del vetro, per un periodo compreso fra
due e quattro secondi. Usare quindi una soluzione detergente per componenti ottici ed una salvietta di carta bianca
per eliminare eventuali residui restanti. Applicare la soluzione alla salvietta e poi usare la salvietta di carta per
pulire l’ottica. I passaggi vanno applicati con una pressione leggera e devono andare dal centro della lente (o dello
specchio) verso il suo esterno. NON strofinare con movimenti circolari!
Si può usare un detergente per lenti disponibile in commercio o si può preparare la propria miscela. Una buona
soluzione detergente è composta da alcol isopropilico miscelato con acqua distillata. Le proporzioni della soluzione
dovrebbero essere per il 60% alcol isopropilico e per il 40% acqua distillata. Oppure si può usare detergente liquido
per stoviglie diluito con acqua (un paio di gocce di detergente in 1 litro d’acqua).
Occasionalmente, si potrebbe riscontrare un accumulo di rugiada sull’ottica del telescopio durante una sessione di
osservazione. Se si vuole continuare l’osservazione, la rugiada va rimossa, con un asciugacapelli (all’impostazione
di potenza minima) o puntando il telescopio verso il terreno fino a quando la rugiada non evapora.
Se si condensa umidità all’interno dell’ottica, rimuovere gli accessori dal telescopio. Disporre quindi il telescopio in
un ambiente privo di polvere e puntarlo verso il basso. Così facendo si eliminerà l’umidità dal tubo del telescopio.
Per ridurre al minimo l’esigenza di pulire il telescopio, rimettere al loro posto tutti i coperchi delle lenti non appena
si finisce di usare il dispositivo. Poiché le celle NON sono sigillate, i coperchi vanno disposti sopra le aperture
quando non si usa il telescopio. Così facendo si impedisce agli agenti contaminanti di penetrare nel tubo ottico.
La pulizia e le regolazioni interne vanno eseguite solo dalla divisione Celestron addetta alle riparazioni. Se il
telescopio necessita di pulizia interna, si prega di chiamare il produttore per ottenere un numero di autorizzazione
alle restituzioni ed una stima del prezzo richiesto per la pulizia.
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Gli accessori opzionali per lo SkyScout Scope contribuiranno ad aumentare il piacere delle osservazioni e
amplieranno l’utilità del telescopio. Ecco una breve lista degli accessori disponibili, accompagnata da
piccole descrizioni. Per un elenco di tutti gli accessori disponibili e per le loro descrizioni complete, si
prega di visitare il sito Web Celestron o di consultare il Catalogo degli accessori Celestron.
Oculari Omni Plossl – Questi oculari hanno prezzi economici ed offrono visualizzazioni
nitidissime sull’intero campo visivo. Hanno un design di lente a 4 elementi, con le
seguenti lunghezze focali: 4 mm, 6 mm, 9 mm, 12,5 mm, 15 mm, 20 mm, 25 mm, 32 mm e
40 mm – tutte in barilotti da 1,25 pollici.
Lente di Barlow Omni (n. 93326)– Usata con qualsiasi oculare, ne raddoppia l’ingrandimento. Una lente
di Barlow è una lente negativa che aumenta la lunghezza focale di un telescopio. La Omni con
ingrandimento di 2x ha un barilotto da 1,25 pollici, una lunghezza inferiore a 76 mm (3 pollici) e pesa solo
113 g (4 once).
Filtro per rifrattore Minus V – 1,25 pollici (n. 94121) – Questo è il nostro più nuovo
filtro di alta qualità che elimina la maggior parte dell’aberrazione cromatica che si verifica
normalmente nei telescopi rifrattori acromatici. Il filtro riduce anche la visualizzazione del
colore azzurro attorno ai soggetti lunari e planetari. Presenta un rivestimento multistrato
per una trasmissione pari al 95% .
Filtro lunare (n. 94119-A) – Si tratta di un economico filtro per oculare da 1,25 pollici per la riduzione
della luminosità della luna e per il miglioramento del contrasto, in modo che si possano osservare maggiori
dettagli sulla superficie lunare.
Filtro UHC/LPR da 1,25 pollici (n. 94123) – Questo filtro è concepito per migliorare le visualizzazioni
degli oggetti astronomici del cielo profondo quando si eseguono le osservazioni da aree urbane. Riduce in
modo selettivo la trasmissione di certe lunghezze d’onda di luce, in modo specifico
quelle prodotte dalle luci artificiali.
Filtro solare (n. 94228) Il filtro AstroSolar
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è un filtro sicuro e durevole che copre
l’apertura frontale del telescopio. Si possono visualizzare macchie solari e altre
caratteristiche del sole usando questo filtro a due facce rivestito di metalli per offrire
una densità uniforme ed un buon equilibrio di colore nell’intero campo visivo. Il
sole cambia costantemente e rende l’osservazione divertente e interessante.
Torcia elettrica per la visione notturna (n. 93588) – La torcia elettrica Celestron
impiega due LED rossi per preservare meglio la visione notturna, rispetto ai filtri rossi e agli altri
dispositivi. La luminosità è regolabile. Funziona con un’unica batteria da 9 V, in dotazione.
Adattatore per fotocamera digitale – Universale (n. 93626) – Una piattaforma di montaggio universale
che permette la fotografia afocale (fotografia attraverso l’oculare di un telescopio) usando oculari da
1,25 pollici con la fotocamera digitale.
Adattatore a T – Universale da 1,25” (n. 93625) – Questo adattatore si collega al focalizzatore da 1,25
pollici del telescopio. Permette di collegare una fotocamera SLR da 35 mm per la fotografia sia terrestre
che lunare e planetaria.
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SPECIFICHE TECNICHE
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Design ottico Rifrattore da 90 mm (3,5 pollici)
Lunghezza focale 660 mm F/7,3
Rivestimenti ottici Completamente rivestiti
Cannocchiale cercatore Immagine diritta 6x30
Montatura Altazimutale
Oculari 40 mm (16,5x), 10 mm (66x)
Prisma diagonale stellare Diagonale raddrizzatore d’immagine –1,25 pollici
Treppiedi Gambe tubolari in acciaio da 1,25 pollici
CD ROM The Sky (Il cielo) L1
Altri accessori Staffa per SkyScout con ferramenta relativa
Massimo ingrandimento utile 213x
Magnitudine stellare limite 12,3
Risoluzione: Rayleigh 1,54 secondi d’arco
Limite di Dawes 1,29 secondi d’arco
Potere di raccolta di luce 165x quella dell’occhio umano
Campo visivo: oculare standard
Campo visivo lineare (a 914,4 metri/1000 iarde) 48,15 metri (158 piedi)
Lunghezza del tubo ottico 63,5 cm (25 pollici)
Peso del telescopio 9 kg (20 libbre)
Nota: le specifiche tecniche sono soggette a cambiamenti senza obbligo di notifica.
2835 Columbia Street
Torrance, California 90503 U.S.A.
Tel. (310) 328-9560
Fax (310) 212-5835
Sito Web www.celestron.com
Copyright 2007 Celestron
Tutti i diritti sono riservati.
(I prodotti o le istruzioni possono cambiare
senza obbligo di notifica.)
Articolo n. 21068-INST
Stampato in Cina
$10,00
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Celestron SkyScout Scope 90 Manuale utente

Tipo
Manuale utente