Novation Bass Station II Guida utente

Categoria
Pianoforti digitali
Tipo
Guida utente

Questo manuale è adatto anche per

Novation Bass Station II
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PARTENZA
Bass Station II può essere utilizzato come sintetizzatore autonomo, o con le connessioni MIDI da/per altri
moduli timbrici o tastiere. Può anche essere collegato con la sua porta USB ad un computer (Windows o
Mac). La connessione USB può fornire alimentazione al synth, trasferire dati MIDI da/per un’applicazione di
MIDI sequencer e consente di salvare le patches in memoria.
La maniera più semplice e veloce di partire con Bass Station II consiste nel collegare le prese del pannello
posteriore marcate LINE Output (7) all’ingresso di un amplificatore, mixer audio, monitor amplificato,
interfaccia audio di terze parti per computer o altri mezzi con cui monitorare l’uscita.
Nota: Bass Station II non è un’interfaccia MIDI per computer. Il MIDI può essere trasmesso tra synth e
computer via connessione USB, ma non può essere trasferito tra il computer e apparecchiature esterne
utilizzando le porte MIDI DIN della Bass Station II.
Se si usa Bass Station II con altri moduli sonori, collegare MIDI OUT (4) sul synth al MIDI IN del primo
modulo sonoro, e poi collegare in cascata gli altri moduli nella maniera consueta. Se si usa Bass Station II
con una master keyboard, collegare il MIDI Out della master keyboard al MIDI IN sul synth, ed assicurarsi
che la master keyboard sia impostata per trasmettere sul canale MIDI 1 (che è il canale di default del
sintetizzatore).
Con l’amplificatore o il mixer spento o messo in mute, collegare l’adattatore AC alla Bass Station II (1), e
collegarlo alla presa di corrente. Accendere il sintetizzatore spostando l’interruttore (2) nel pannello
posteriore sulla posizione ext DC. Dopo aver completato la sequenza di accensione, Bass Station II
caricherà la Patch 0, e il display LCD confermerà il numero. Per una lista delle regolazioni iniziali del synth
che non sono conservati dalla sessione precedente, fare riferimento, nell’Appendice, alle regolazioni del
Synth non salvate dalla sessione precedente.
Accendere il mixer/amplificatore/monitor amplificato e ruotare il controllo Volume [10] fino a raggiungere un
livello sonoro salutare dai monitor quando suonate.
Usare le cuffie
Invece dei monitor e/o di unmixer audio, potreste voler usare un paio di cuffie. Queste possono essere
collegate nella presa per uscita cuffie del pannello posteriore (8). L’uscita principale è ancora attiva quando
le cuffie sono collegate. Il controllo Volume [10] regola anche il livello delle cuffie.
Nota: L’amplificatore per cuffia del Bass Station II è in grado di emettere un segnale ad alto livello; per
favore, regolate con cautela il volume.
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Caricare le Patches
Bass Station II può salvare 128 Patches in memoria. 0 - 63 sono pre-caricate con diversi grandi suoni fatti in
fabbrica. 64 127 sono previsti per salvare le Patches dell’utente, e sono pre-caricate con la stessa Patch
“iniziale” di default (vedi “Patch Iniziale tabella dei parametri” a pagina 20 ).
Una Patch viene caricata semplicemente ruotando su o giù il numero di Patch con i bottoni Patch [8]; la
Patch è attiva immediatamente e il display LED mostrerà il numero della Patch corrente. I bottoni Patch
possono essere tenuti premuti per lo spostamento veloce.
Nota: quando cambiate Patch, perdete la regolazione corrente del synth. Se la regolazione corrente era una
versione modificata di una Patch memorizzata, queste modifiche andranno perdute. Quindi è sempre
consigliabile salvare le vostre regolazioni prima di caricare una nuova Patch. Vedi, sotto, Salvataggio Patch.
Salvataggio Patches
Le Patches possono essere salvate in una qualsiasi delle 128 locazioni di memoria (0 127), ma ricordate
che se salvate le vostre regolazioni su una qualsiasi delle Patches 0 63, cancellerete uno dei preset di
fabbrica. Per salvare una patch, premere il tasto Save [9]. Il display LED cmeh mostra il numero di patch
corrente lampeggerà. Per sovrascrivere questa Patch con le vostre regolazioni attuali, premere
nuovamente il tasto Save. Il display LED indicherà brevemente che la patch è stata salvata.
Per ssalvare le regolazioni attuali in una differente memoria al numero di Patch sul display (come nel caso in
cui avete cariato una Patch, l’avete modificata in qualche maniera e poi volete salvare la versione modifiata
senza sovra scrivere la versione originale), premere il tasto Save, e poi, mentre il display lampeggia, usare i
tasti Patch per selezionare una memoria di Patch alternativa. Una volta selezionata, è possibile ascoltare la
patch di destinazione (usando la tastiera) per assicurarsi che vada bene sovra scrivere su quel suono.
Premere ancora una volta il tasto Save per memorizzare la patch. Il display LED indicherà brevemente che
la patch è stata salvata.
Potete abortire la procedura di salvataggio mentre i LED lampeggiano premendo il tasto Function/Exit [5].
La procedura di salvataggio verrà cancellata e Bass Station II tornerà alla patch precedentemente editata.
Nel caso venissero accidentalmente sovra scritte, le Patches di fabbrica della Bass Station II possono
essere scaricate dal sito web Novation. Vedi “Importare Patches attraverso SysEx” a pagina 19.
Operazioni di base – modifica del suono
Una volta che avete caricato una Patch e vi piace il suo suono, potete modificarlo in diversi modi usando i
controlli del synth. Ciascuna area del pannello controllo è descritta con maggiore dettaglio più avanti nel
manuale, ma qui saranno discussi alcuni punti fondamentali:
Il display LED
Il display alfanumerico a tre segmenti normalmente mostrerà il numero della Patch correntemente caricata
(da 0 a 127). Appena cambiate un qualsiasi parametro “analogico” ad esempio, ruotando un controllo
rotativo o aggiustando una funzione On-Key, passerà a visualizzare il valore di parametro (molti sono
compresi tra 0 e 127 o tra -63 e +63), con una o due frecce illuminate (sulla parte destra del display). Queste
frecce indicano che direzione deve essere seguita con il controllo per farlo coincidere con il valore
memorizzato nella patch. Quando il controllo è rilasciato, il display torna a visualizzare il numero della Patch.
Il potenziometro Filter
Nel synth, la regolazione di frequenza del filtro è probabilmente il tipo di modifica più comune. Per questo
motivo, la Filter Frequency ha il proprio grosso controllo rotativo [34] sulla destra in alto nel pannello.
Sperimentate con diversi tipi di patch per ascoltare come cambiando la frequenza del filtro si alterino le
caratteristiche di differenti tipi di suono.
Le rotelle di Pitch e Modulation
Bass Station II è fornita di un paio di rotelle di controllo da synth [2] adiacenti alla tastiera, Pitch e Mod
(Modulation). La rotella Pitch è caricata a molla e torna sempre nella posizione centrale.
Tuttel le volte che si muove la Pitch, l’intonazione della nota eseguita si alzerà o si abbasserà. L’intervallo
massimo operativo è pari a 12 semitoni a salire o a scendere, ma può essere modificato usando la funzione
On-Key Oscillator:Pitch Bend Range (sul Do # più alto).
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La funzione precisa della rotella Mod varia con la patch caricata; genericamente, è usata per aggiungere
espressività o vari elementi al suono sintetizzato. L’impiego compune è per aggiungere vibrato al suono.
È possibile assegnare la rotella Mod al controllo di vari parametri che creano il suono o a una
combinazione simultanea di più parametri. Questo argomento è discusso in maggior dettaglio in altre parti
del manuale. Vedi “Funzioni On-Key (rotella Mod) a pagina 17.
Spostamento d’ottava
Quest due bottoni [3] traspongono la tastier asu o giù di un’ottava ogni volta che sono premuti, fino ad un
massimo di quattro ottave a scendere o cinque ottave a salire. Il numero di ottave di spostamento per la
tastiera è indicato sul display LED. Premendo i due tasti contemporaneamente (Reset), si riporta la tastiera
all’intonazione di default, con la nota più bassa della tastiera corrispondente a un’ottava sotto al Do centrale.
Trasposizione
La tastiera può essere trasposta su o giù di un’ottava, in incrementi di semitono.
Per trasporre, tenere premuto il tasto Transpose [4] e premere il tasto che corrisponde all’intervallo di
trasposizione desiderato. La trasposizione è relativa al Do centrale. Ad esempio, per spostare la tastiera più
in alto di quattro semitoni, tenere premuto Transpose e premere il Mi sopra al Do centrale. Per tornare
all’intonazione normale, compiere le stesse azioni, ma questa volta selezionando il Do centrale come tasto di
destinazione.
Arpeggiatore
Bass Station II include un arpeggiatore, che permette la modifica in tempo reale durante l’esecuzione di
arpeggi di varia compessità e ritmo. L’arpeggiatore è abilitato premendo il tasto Arp ON [42]; il suo LED si
illuminerà.
Se viene premuta un solo tasto, la nota sarà ripetuta dall’arpeggiatore, alla velocità determinata dal controllo
Tempo [44]. Se eseguite un accordo, l’arpeggiatore identifica le sue note e le esegue una per una in
sequenza con la stessa velocità (questo si definisce un pattern di arpeggio o “arp sequence”); pertanto, se
suonate una triade di Do maggiore, le note selezionate saranno Do, Mi e Sol.
Regolando i controlli di Rhythm [45], Arp Mode [46], e Arp Octave [47] si altererà in diversi modi il ritmo
del pattern, il modo con cui la sequenza è eseguita e la sua estensione. Vedi “La sezione Arpeggiator” a
pagina 16 per tutti i dettagli.
Funzioni On-Keys
Per ridurre il numero dei controlli sulla Bass Station II (e quindi rendere il synth più piccolo e ordinato!), un
certo numero di configurazioni e opzioni di regolazione è stato assegnato direttamente alla tastiera.
Considerate i tasti come se avessero una funzione Shift (o Ctrl, o Fn), come su una tastier adi computer; le
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funzioni On-Key sono abilitate tenendo premuto il tasto Function/Exit [5] e poi una nota. La funzione On-
Key di ciascun tasto è stampata sul pannello comandi immediatamente sopra la tastiera.
Alcune funzioni On-Key sono “bistabili” cioè, abilitano o disabilitano qualcosa, mentre altre sono parametri
“analogici” e comprendono un’estensione di valori. Una volta che si è scelta la funzione On-Key, si possono
usare i tasti Patch/Value [8] per alterare il suo stato o definire il suo valore.
Controllo Local
Bass Station II ha un’implementazione MIDI molto sofisticata, e quasi ogni controllo e parametro del Synth
trasmette dati MIDI verso gli apparecchi esterni; in egual modo, il synth può essere controllato praticamente
in tutti i suoi aspetti tramite dati MIDI ricevuti da una DAW o da un sequencer esterno.
Il controllo Local viene abilitato/disabilitato tramite la funzione On-Key Global:Local (sul La più acuto).
Tenendo premuto il tasto Function/Exit [5] e premendo la nota corrispondente. Usando i tasti Value [8], si
può alternare Local On e Local Off. Il display confermerà la regolazione. Premere Function/Exit [5] per
abbandonare la modalità On-Key. La regolazione di default per il modo Local è On, in modo che la tastiera
possa funzionare! Se volet econtrollare il synth via MIDI da altre apparecchiature (ad esempio, da una
master keyboard), mettere il modo Local su Off. All’accensione, il modo Local torna sempre a ON.
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TUTORIAL SULLA SINTESI
Questa sezione copre più in dettaglio i principi generali della generazione e trattamento del suono
elettronico, compresi (quando necessario) precisi riferimenti alle funzionalità della Bass Station II. Si
raccomanda di leggere con attenzione questo capitolo se la sintesi analogica del suono è un argomento
poco familiare. Gli utenti che hanno familiarità con questo argomento possono saltare questa sezione e
passare direttamente al capitolo successivo.
Per acquisire competenza su come un sintetizzatore genera il suono, è utile guadagnare la consapevolezza
delle componenti che creano il suono, sia dal punto di vista musicale che non musicale.
L’unico modo che abbiamo per distinguere un suono è attraverso le vibrazioni dell’aria che, all’interno
dell’orecchio, colpiscono il timbro in maniera periodica e regolare. Il cervello interpreta queste vibrazioni (in
maniera molto accurata) in un, tra un numero infinito di differenti tipi di suono.
In particolare, ogni suono può essere descritto principalmente nei termini inerenti tre sue proprietà, sempre
presenti in ogni suono. Queste sono:
Intonazione
Tono
Volume
Ciò che rende ogni suono diverso dall’altro sono le quantità relative delle tre proprietà nella loro condizione
di partenza e nei loro cambiamenti lungo la durata del suono.
Con uno sintetizzatore, noi definiamo deliberatamente il controllo preciso sopra queste tre proprietà e, in
particolare, su come queste devono cambiare durante il “ciclo vitale” del suono. Queste proprietà hanno
spesso nomi differenti: il Volume può essere indicato come Ampiezza, Loudness o Livello; l’Intonazione
come Frequenza e il Timbro come Tono.
Intonazione
Come precedentemente indicato, il suono viene percepito attraverso le vibrazioni dell’aria rilevate dal nostro
timpano. L’intonazione di un suono è determinata da quanto veloci sono le vibrazioni. Per un umano adulto,
la vibrazione più lenta percepita è pari circa a venti volte al secondo, che il cervello interpreta come un
suono di tipo basso; la più acuta è pari a molte migliaia di volte al secondo, che il nostro cervello interpreta
come un tipo di suono molto acuto.
Se si conta il numero di picchi nelle due forme d’onda (le vibrazioni), si vedrà che ci sono esattamente il
doppio di picchi nell’onda B rispetto a quelli presenti nell’onda A. (L’onda B è quindi un’ottava più alta
dell’onda A). È proprio il numero delle vibrazioni in un determinato intervallo di tempo che determina
l’intonazione di un suono. Questa è la ragione per cui l’intonazione certe volte è indicata come frequenza.
Per determinare l’intonazione, si fa riferimento al numero dei picchi nella forma d’onda contati durante un
determinato periodo di tempo: la frequenza.
Tono
I suoni musicali consistono in diverse frequenze, tra loro correlate, simultaneamente presenti. La più alta di
volume è definita come frequenza “fondamentale” e corrisponde all’intonazione percepita per il suono. Le
altre frequenze chre creano il suono, e che sono correlate alla fondamentale in rapporti matematici semplici,
sono definite “armoniche”. Il livello relativo di ciascuna armonica, paragonato al livello della frequenza
fondamentale, determina il tono complessivo del suono, cioè il suo “timbro”.
Consideriamo due strumenti come clavicembalo e pianoforte mentre suonano la stessa nota, con egual
volume, sulla tastiera. Anche se hanno lo stesso volume e la stessa intonazione, gli strumenti continueranno
a suonare in modo diverso. Questo perché i diversi meccanismi di generazione nei due strumenti generano
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differenti gruppi di armoniche; le armoniche presenti in un suono di pianoforte sono diverse da quelle
presenti in un suono di clavicembalo.
Volume
Il volume, spesso definito come ampiezza o loudness di un suono, è determinato da quanto ampie sono le
sue vibrazioni. Detto molto semplicemente, il suono di un pianoforte ascoltato da un metro di distanza
risulterà più rumoroso di un ascolto da cinquanta metri di distanza.
Dopo aver mostrato come questi tre elementi possano definire un suono, ora è il momento di verificare come
gli stessi tre elementi possano essere collegati a un sintetizzatore. È logico aspettarsi che diverse sezioni del
sintetizzatore “sintetizzeranno” (cioè creeranno) questi diversi elementi.
Una sezione del sintetizzatore, gli Oscillatori, forniranno il segnale grezzo della forma d’onda che definisce
l’intonazione del suono insieme al suo contenuto armonico grezzo (il tono). Questi segnali sono poi miscelati
insieme, in una sezione definita Mixer, e la mistura risultante sarà poi fornita ad una sezione denominata
Filtro. Questo rende possibili ulteriori modifiche al timbro del suono attraverso la rimozione (filtraggio) o
l’incremento di certe armoniche. Infine, il segnale filtrato è inviato all’Amplificatore, che definisce il volume
finale del suono.
Altre sezioni del sintetizzatore - LFO e Inviluppi forniscono ulteriori mezzi per modificare l’intonazione, il
tono e il volume del suono tramite l’interazione con gli Oscillatori, il Filtro e lAmplificatore, fornendo
cambiamenti nel carattere del suono che può così evolvere nel tempo. Dal momento che l’unico scopo di
LFO e Inviluppi è il controllo (la modulazione) delle altre sezioni del sintetizzatore, sono genericamente
conosciuti come “modulatori”.
Ora, copriremo in maggior dettaglio queste altre sezioni del sintetizzatore.
Gli oscillatori e il Mixer
La sezione Oscillator è effettivamente il cuore pulsante del sintetizzatore. Genera una forma d’onda
elettronica (che crea le vibrazioni che poi finiscono nello speaker). Questa forma d’onda è prodotta con
intonazione controllabile secondo parametri musicali, inizialmente determinata dalla nota suonata sulla
tastiera o contenuta nel messaggio MIDI ricevuto. L’iniziale caratteristica tonale distintiva della forma d’onda,
il suo timbro, è in pratica determinata dal disegno della forma d’onda.
Molti anni orsono, i pionieri della sintesi musicale scoprirono che un numero ristretto di forme d’onda distinte
contenevano la maggior parte delle armoniche più utili per la creazione di timbri adatti all’impiego musicale. Il
nome di queste forme d’onda riflette il loro disegno quando sono visualizzate in un apparecchio denominato
oscilloscopio; il loro nome è: onde sinusoidi, quadre, denti di sega, triangolare e rumore. Gli oscillatori della
Bass Station II possono generare tutte queste forme d’onda.
Ciascuna forma d’onda (a parte il Rumore), ha uno specifico corredo di armoniche musicalmente correlate,
che possono essre manipolate dalle sezioni successive del sintetizzatore.
I diagrammi qui sotto mostrano come queste forme d’onda risultano in un oscilloscopio, e illustrano i livelli
relativi delle armoniche in esse contenute. Tenete presente che è il livello relativo di ciascuna armonica
presente nella forma d’onda che definisce il timbro del suono finale.
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Onde sinusoidi
Queste onde possiedono solo un’armonica. Un’onda sinusoide produce il suono “più puro” proprio perché ha
questa singola intonazione (frequenza).
Onda triangolare
Questa onda contiene solo armoniche dispari. Il volume di ciascuna di esse diminuisce seguendo il quadrato
della sua posizione nella serie armonica. Ad esempio, la quinta armonica ha un volume pari a 1/25 del
volume della fondamentale.
Onda dente di sega
Questa onda ha un ricco contenuto armonico e contiene sia le armoniche pari che quelle dispari. Il volume di
ciascuna è inversamente proprzionale alla posizione occupata nella serie armonica.
Onda quadra/onda impulsiva
Questa onda contiene solo armoniche dispari, che hanno lo stesso volume delle armoniche dispari
riscontrate nell’onda dente di sega.
È facile notare come l’onda quadra passi un egual intervallo di tempo nel suo stato “alto” e nel suo stato
“basso”. Il rapporto è conosciuto come “simmetria”. Un’onda quadra ha sempre una simmetria del 50%, ciò
significa che è alta per metà del suo ciclo e bassa per l’altra metà. Bass Station II permette di modificare la
simmetria dell’onda quadra di base per produrre una forma d’onda di sagoma più “rettangolare”. Queste
forme d’onda sono spesso conosciute come Onde Impulsive. Se la forma d’onda diventa sempre più
rettangolare, ci sarà una maggior quantità di armoniche pari introdotta nel segnale e la forma d’onda
cambierà il proprio carattere, assumendo un timbro più “nasale”.
La simmetria dell’onda impulsiva (la “Pulse Width”) può essere modificata dinamicamente da un modulator;
in questo modo si ottiene un contenuto armonico costantemente cangiante. Ciò può dare alla forma d’onda
una qualità molto “grassa”, specie quando la simmetria è alterata con una velocità moderata.
Un’onda impulsiva suona uguale se la sua simmetria è poniamo al 40% o al 60%; c’è una semplice
“inversione” e il contenuto armonico è esattamente lo stesso.
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Rumore
Il rumore è un segnale casuale, che non ha una frequenza fondamentale (e, quindi, non ha un senso
d’intonazione definita). Tutte le frequenze sono simultaneamente presenti nel rumore, e tutte hanno lo
stesso volume. Non possedendo un’intonazione definita, il rumore è spesso utile per creare effetti sonori e
suoni simili alle percussioni.
Modulazione ad anello
Un modulatore ad anello è un generatore di suono che prende il segnale da due oscillatori e effettivamente li
“moltiplica” tra loro. Il modulatore ad anello della Bass Station II usa come ingressi gli Oscillatori 1 e 2.
L’uscita risultante dipende dalle varie frequenze e dai contenuti armonici presenti in ciascuno dei segnali
degli oscillatori, e consisterà in una serie di somme e differenze come le frequenze presenti nei segnali
originali.
Mixer
Di solito, per aumentare la quantità di suoni che possono essere prodotti, i sintetizzatori analogici hanno più
di un oscillatore. Usando più oscillatori per creare un suono, è possibile ottenere miscele armoniche molto
interessanti. È anche possibile scordare lievemente ciascun oscillatore nei contronti dell’altro, per creare un
sono molto caldo e “grasso”. Il mixer della Bass Station II permette la creazione di suoni composti dalle
forme d’onda degli Oscillatori 1 e 2, il sub-oscillatore separato, una sorgente di Rumore, l’uscita del
Modulatore ad Anello (Ring Modulator) e un segnale esterno, tutti miscelabili insieme a discrezione del
musicista.
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Filtro
Bass Station II è un sintetizzatore in sintesi sottrattiva. Sottrattivo significa che, ad un certo punto del
processo di sintesi, parte del suono viene sottratto.
Gli Oscillatori forniscono le forme d’onda grezze, piene di contenute armonico, e la sezione del Filtro sottrae,
in maniera controllata, alcune delle armoniche.
Nella Bass Station II sono disponibili 7 tipi di filtro; sono tutte variazioni dei tre tipi base di filtro: Passa Basso,
Passa Banda, Passa Alto. Il tipo di Filtro usato più spesso è il Passa Basso. In un Filtro Passa Basso, dopo
aver scelto la “frequenza di taglio”, si lasciano passare tutte le frequenze inferiori ad essa, mentre tutte le
frequenze superiori ad essa sono filtrate via. La regolazione del parametro di Frequenza di Filtraggio
definisce il punto sopra al quale le frequenze saranno eliminate. Questo procedimento di rimozione armonica
dalle forme d’onda risulta in un cambiamento nel carattere del suono, nel suo timbro. Quando il parametro di
Frequenza è al massimo, il filtro è completamente “aperto” e nessuna frequenza armonica è rimossa dal
segnale grezzo degli Oscillatori.
In pratica, c’è una riduzione graduale (piuttosto che improvvisa) nel volume delle armoniche che si trovano
sopra al punto di taglio del Filtro Passa Basso. Quanto rapidamente queste armoniche sono ridotte in
volume, mano mano che la frequenza supera il punto di taglio dipende dalla Pendenza del Filtro. La
Pendenza è misurata in “unità di volume per ottava”. Dal momento che il volume è misurato in decibel,
questa pendenza è indicata specificando quanti decibel per ottava (dB/Oct) ci sono di attenuazione. Più alto
è il numero, più grande è il respingimento delle armoniche che si trovano al di sopra del punto di taglio e p
pronunciato è l’effetto di filtraggio. Nella sua sezione di filtraggio, la Bass Station II fornisce due pendenze, a
12 dB/Oct e a 24 dB/Oct.
Quando la Risonanza aumenta, nel segnale passante si introduce una componente fischiante. Quando si
raggiungono livelli molto alti, la Risonanza porta il filtro all’auto oscillazione, anche se non c’è segnale
passante nel filtro. Il timbro fischiante che si ottiene e, di fatto, una pura onda sinusoide, la cui intonazione
dipende dalla regolazione del potenziometro di Frequenza (cioè il punto di taglio del filtro). Se necessario,
questa sinusoide ottenuta per risonanza può essere usata come sorgente sonora addizionale.
Il diagramma qui sotto mostra la risposta di un tipico filtro passa basso. Le frequenze sopra il punto di taglio
sono ridotte in volume.
Quando si aggiunge risonanza, le frequenze attorno al punto di taglio sono incrementate in volume.
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Oltre al tradizionale Filtro Passa Bass, ci sono anche i tipi Passa Alto e Passa Banda. Nel Bass Station II,, il
tipo di Filtro è selezionato con l’interruttore Shape [32].
Un Filtro Passa Alto è simile al Filtro Passa Basso, ma lavora “in senso opposto”, in questo modo, sono
rimosse le frequenze che si trovano al di sotto del punto di taglio. Le frequenze al disopra del punto di taglio
passano indenni. Quando il parametro di Frequenza di Filtraggio è messo a zero, il filtro è completamente
aperto e nessuna frequenza armonica è rimossa dal segnale grezzo degli Oscillatori.
Quando si usa un Filtro Pasa Banda, viene lasciata passare solo una ristretta banda di frequenze centrate
attorno al punto di taglio. Le frequenze sopra e sotto la banda sono rimosse. Non è possibile aprire
completamente questo tipo di Filtro per permettere un passaggio di tutte le frequenze.
Inviluppi e Amplificatore
Nei paragrafi precedenti, abbiamo descritto la sintesi dell’intonazione e del timbro. La prossima parte del
Tutorial sulla Sintesi descrive come controllare il volume del suono. Il volume di una nota creata da uno
strumento musicale spesso varia significativamente durante la nota stessa, in base al tipo di strumento.
Ad esempio, una nota suonata da un Organo, raggiunge velocemente il volume pieno quando si preme un
tasto. Rimane a pieno volume fino a che il tasto è rilasciato, e a quel punto, il volume cade immediatamente
a zero.
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Una nota di pianoforte raggiunge velocemente il pieno volume dopo che il tasto è stato premuto, e scende
gradualmente di ampiezza, fino a zero, dopo diversi secondi, anche se il tasto è tenuto premuto.
L’emulazione di una sezione d’archi raggiunge il pieno volume gradualmente, quando si preme un tasto.
Rimane a pieno volume fintanto che il tasto è premuto, ma una volta che il tasto è rilasciato, il volume torna
a zero abbastanza lentamente.
In un sintetizzatore analogico, i cambiamenti al carattere di un suono che avvengono durante la durata di
una nota sono controllati da una sezione chiamata Generatore d’Inviluppo. Bass Station II ha due Generatori
d’Inviluppo; uno (Amp Env) è sempre agganciato all’Amplificatore, che controlla l’ampiezza della nota cioè,
il volume del suono quando la nota è suonata. Ciascun generatore d’inviluppo ha quattro controlli
principali, utilizzati per modificare la forma dell’inviluppo (spesso indicati come parametri ADSR).
Tempo di Attacco
Regola il tempo necessario al volume, dopo la pressione di un tasto, per partire dallo zero assoluto e
raggiungere il pieno volume. Può essere utilizzato per creare delle lente assolvenze nel suono.
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Tempo di Decadimento
Regola il tempo necessario al volume per scendere dal suo pieno volume iniziale al livello definito con il
controllo di Sostegno, fintanto che il tasto rimane premuto.
Livello di Sostegno
Questo controllo differisce dagli altri controlli dell’Inviluppo in quanto regola un livello, piuttosto che un
periodo di tempo. Definisce il livello di volume al quale l’inviluppo rimarrà fintanto che il tasto è premuto,
dopo che il tempo di Decadimento è terminato.
Tempo di Rilascio
Regola il tempo che serve al volume per scendere dal livello di Sostegno a zero, una volta che il tasto è
stato rilasciato. Può essere usato per creare suoni che abbiano una qualità di dissolvenza.
Molti sintetizzatori possono generare inviluppi multipli. Un inviluppo è sempre applicato all’amplificatore per
scolpire il volume di ciascuna nota eseguita, come dettagliato in precedenza. Inviluppi addizionali possono
essere utilizzati per modificare dinamicamente altre sezioni del sintetizzatore durante il ciclo vitale di
ciascuna nota. Bass Station II ha un secondo Generatore d’Inviluppo (Mod Env) che può essere usato per
modificare la frequenza di taglio del filtro, o la simmetria dell’Onda Quadra emessa dall’Oscillatore.
LFO Oscillatori a bassa frequenza
Come i Generatori d’Inviluppo, la sezione LFO di un sintetizzatore è un Modulatore. Quindi, invece di essere
parte della catena di sintesi sonora, è usata per cambiare (o modulare) altre sezioni del sintetizzatore. Nel
Bass Station II, ad esempio, gli LFO possono essere usati per modificare l’intonazione dell’Oscillatore o la
frequenza di taglio del Filtro.
Molti strumenti musicali producono suoni che variano nel tempo sia in volume, sia in intonazione e nel
timbro. Certe volte, queste variazioni possono essere assai sottili, ma contribuiscono comunque in maniera
significativa alla caratterizzazione del suono finale.
Mentre un Inviluppo è utilizzato per controllare una modulazione transiente durante il ciclo vitale di una
singola nota, un LFO modula impiegando una forma d’onda ciclicamente ripetuta o un pattern. Come
discusso in precedenza, gli Oscillatori producono una forma d’onda costante, che può assumere la forma di
una sinusoide ripetuta, una triangolare, eccetera. Gli LFO producono forme d’onda in maniera simile, ma
normalmente lo fanno ad una frequenza che è troppo bassa per generare un suono percepibile direttamente
dall’orecchio umano. (LFO è l’abbreviazione di Low Frequency Oscillator Oscillatore a Bassa Frequenza).
Come con un Inviluppo, le forme d’onda generate dagli LFO possono essere invidate a altre parti del
sintetizzatore per creare il cambiamento desiderato nel tempo o i “movimenti” all’interno del suono. Bass
Station II ha due LFO indipendenti che possono essere usati per modulare differenti sezioni del
sintetizzatore e possono lavorare a frequenze diverse.
Immaginate un’onda di frequenza molto bassa applicata all’intonazione di un Oscillatore. Il risultato è che
l’intonazione dell’Oscillatore salirà e si abbasserà lentamente sopra e sotto alla frequenza originale. Ciò
potrebbe simulare, ad esempio, il dito di un violinista che si muovesse su e giù lungo la corda del suo
strumento suonato con l’archetto. Il sottile movimento su e giù applicato all’intonazione è chiamato effetto
“Vibrato”.
L’onda triangolare è una forma d’onda usata spesso nel modulo LFO.
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In alternativa, se lo stesso segnale prodotto dal modulo LFO fosse usato per modulare la frequenza di taglio
del Filtro invece che l’intonazione dell’Oscillatore, si otterrebbe un familiare effetto barcollante conosciuto
come “wah-wah”.
Sommario
Un sintetizzatore può essere scomposto in cinque blocchi principali relativi alla generazione sonora o alla
modifica (modulazione) del suono:
1. Oscillatori che generano le forme d’onda a diverse intonazioni.
2. Un Mixer che miscela le uscite degli Oscillatori (e aggiunge Rumore e altri segnali).
3. Filtri che rimuovono determinate armoniche, cambiando il carattere o il timbro del suono.
4. Un Amplificatore controllato da un Generatore d’Inviluppo, che altera il volume del suono nel tempo
mentre la nota è eseguita.
5. Gli LFO ed i Generatori d’Inviluppo che possono essere usati per modulare uno qualsiasi dei circuiti
sopra elencati.
Molto del divertimento ottenibile con un sintetizzatore consiste nello sperimentare con i suoni realizzati in
fabbrica (le Patches) e nel crearne di nuovi. Non c’è nulla come l’esperienza di “mettere le mani sullo
strumento”. Gli esperimenti compiuti regolando i vari controlli della Bass Station II finiranno per portare a una
più ampia comprensione di come le diverse sezioni del sintetizzatore modificano e aiutano la creazione di
nuovi suoni. Armati delle informazioni contenute in questo capitolo, e avendo capito quello che
effettivamente succede nel sintetizzatore quando si fanno aggiustamenti su pomelli e interruttori, il processo
di creazione per suoni nuovi ed eccitanti diventerà facile. Buon divertimento!
Novation Bass Station II
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DIAGRAMMA SEMPLIFICATO DELLA BASS STATION II
Novation Bass Station II
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BASS STATION II IN DETTAGLIO
La sezione Oscillatori
La sezione Oscillatori della Bass Station II consiste di due oscillatori principali identici tra loro, più un
oscillatore “sub-ottava” che è sempre agganciato alla frequenza dell’Oscillatore 1. Gli oscillatori primari Osc
1 e Osc 2 condividono lo stesso singolo corredo di controlli; l’oscillatore che è controllato viene selezionato
attraverso l’interruttore Oscillator [11]. Dopo che sono stati compiute le regolazioni su un oscillatore, si può
selezionare l’altro e gli stessi controlli potranno essere utilizzati per modificare il suo contributo al suono
complessivo, senza che si spostino le regolazioni precedentemente realizzate sul primo oscillatore. Potete
costantemente riassegnare i controlli tra i due oscillatori fino a quando non raggiungete il suono che state
cercando.
Le descrizioni seguenti, quindi, si applicano ai due oscillatori, in base a quale dei due è correntemente
selezionato:
Forma d’ondaWaveform
L’interruttore di Forma d’onda [13] seleziona una delle quattro forme d’onda fondamentali sinusoide,
triangolare, dente di sega ascendente, quadra/impulsiva. I LED sopra l’interruttore confermano la forma
d’onda correntemente selezionata.
Intonazione Pitch
I tre controlli Estensione Range [12], Grossolana Coarse [14], e Accurata Fine [15] definiscono la
frequenza fondamentale (Pitch) dell’Oscillatore. L’interruttore di Estensione Range è calibrato in unità di
registro tradizionali organarie, per cui 16’ fornisce la frequenza più bassa e 2’ fornisce quella più acuta. Ogni
volta che la lunghezza del registro raddoppia, la frequenza si dimezza e pertanto si traspone in basso di
un’ottava l’intonazione della tastiera. Quando Estensione Range è messo a 8’, la tastiera lavora in
intonazione da concerto, con il Do centrale corrispondente alla nota in mezzo alla tastiera. (Notate che la
regolazione di estensione degli Oscillatori è completamente indipendente dalla funzione di Trasposizione
d’Ottava Octave Shift regolabile con i tasti Octave [3]).
I controlli di regolazione Grossolana Coarse e Accurata Fine regolano l’intonazione per un’estensione
rispettivamente pari a +/- 1 ottava e +/- 1 semitono. Quando si regola il controllo d’intonazione Grossolana
Coarse, il display LED mostra il numero di semitoni sopra o sotto l’intonazione da concerto. Quando si
regola l’intonazione Accurata Fine, il display mostra le variazioni in centesimi sopra o sotto l’intonazione da
concerto, laddove 1 centesimo = 1/100 di semitono.
Notate che solo un LFO LFO 1 è usato per la modulazione dell’oscillatore. L’intonazione dell’Oscillatore
può essere alterata fino a cinque ottave, la la profondità dello LFO 1 è calibrata per fornire una risoluzione
più accurata sui valori bassi di parametro (meno di +/-12), dal momento che questi valori sono generalmente
più utili per scopi musicali.
Potrete verificare che le seguenti regolazioni di parametro genereranno escursioni d’intonazione
particolarmente utili: 8 = un semitono, 12 = un tono, 22 = una quinta perfetta, 32 = un’ottava, 56 = due
ottave, 80 = tre ottave.
Novation Bass Station II
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Valori negativi del controllo Profondità LFO 1 LFO 1 Depth “invertono” la forma d’onda dello LFO
modulante; questo effetto sarà più evidente con le forme d’onda non sinusoidi prodotte dallo LFO.
Quando si aggiunge modulazione attraverso LFO, si ottiene un vibrato piacevole se si usano le onde
sinusoide o triangolare prodotte dallo LFO, e la velocità dello LFO è regolata non troppo lenta e non troppo
veloce. Le onde dente di sega e quadra prodotte dello LFO genereranno effetti ben più drammatici e
inusuali.
Aggiungendo modulazione con l’inviluppo, si possono ottenere effetti interessanti quando l’intonazione degli
oscillatori è modificata nel corso della nota eseguita. Il controllo è di tipo “zero al centro”, il display LED
mostra un’escursione compresa tra -63 e +64 mentre si regola il parametro. Quando il valore del parametro
è portato al massimo, l’intonazione dell’oscillatore varia per otto ottave. Un valore di parametro pari a 8
sposta l’intonazione di un oscillatore per un’ottava in corrispondenza del massimo livello raggiunto
dall’inviluppo modulante (ad esempio, se il sostegno è al massimo). Valori negativi invertono il senso della
variazione d’intonazione: ad esempio, se il parametro Profondità dell’Inviluppo di Modulazione - Mod
Env Depth ha una regolazione negativa, l’intonazione scenderà durante la fase di attacco dell’inviluppo.
Ampiezza dell’impulso Pulse Width
Quando la forma d’onda dell’Oscillatore è regolata su Quadra/Impulsiva, il timbro “tagliente” dell’onda quadra
può essere modificato variando la profondità dell’impulso, o simmetria, della forma d’onda.
L’interruttore per la scelta della sorgente di modulazione sull’Ampiezza dell’impulso Pulse Width [18]
permette di variare la simmetria sia manualmente che automaticamente. Quando è posizionato su Manuale
Manual, si abilita il controllo Ampiezza dell’Impulso Pulse Width [19]; l’escursione del parametro è
compresa tra 5 e 95, dove 50 corrisponde a un’onda quadra (con simmetria al 50%). Regolazioni estreme in
posizione oraria o antioraria produrranno onde impulsive molto strette, positive o negative, con il suono che
diventerà più sottile e simile a un oboe, mano mano che si aumenta il valore del parametro.
L’ampiezza dell’impulso può anche essere modulata dall’Inviluppo di Modulazione Modulation Envelope o
dallo LFO 2 (o da tutti e due) muovendo l’interruttore [18] su una delle sue posizioni disponibili. L’effetto
timbrico della modulazione da parte dello LFO sull’ampiezza dell’impulso può produrre ottimi effetti timbrici,
per il cambiamento armonico che si genera durante la stessa nota.
Sincronizzazione dell’oscillatore Oscillator Sync
La sincronizzazione è una tecnica che prevede l’uso di un oscillatore (Osc 1 nella Bass Station II) per
aggiungere armoniche addizionali alla forma d’onda prodotta da un altro oscillatore (Osc 2), facendo in modo
che la forma d’onda prodotta dall’Osc 1 “faccia ripartire” quella prodotta dall’Osc 2 prima che questa abbia
completato il suo ciclo naturale. Ciò produce un’interessante varietà di effetti sonori, la natura dei quali varia
quando si cambia la frequenza dell’Osc 1, ed è anche dipendente dal rapprto tra le frequenze dei due
oscillatori, dal momento che la armoniche addizionali possono o non possono essere musicalmente
correlate alla frequenza della fondamentale. Il diagramma qui sotto illustra il processo.
In generale, è preferibile abbassare il volume dell’Osc 1 all’interno della sezione Mixer [26] in modo da non
ascoltare il suo suono. La Sincronizzazione dell’Oscilatore è abilitata con una funzione On-Key
Oscillator:Osc 1-2 Sync (sul Re più alto). Il LED Sync 1-2 [20] si illumina quando si seleziona Osc 1-2
Sync.
Sub Oscillatore
In aggiunta ai due oscillatori primari, Bass Station II ha un oscillatore alla “sub-ottava” secondario, la cui
uscita può essere sommata a quella di Osc 1 e Osc 2 per creare suoni di basso grandiosi. La frequenza
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dell’oscillatore sub è sempre agganciata a quella dell’Osc 1, in modo che la sua intonazione possa essere o
una o due ottave sotto quest’ultimo, in base alla regolazione dell’interruttore Sub Oscillator Octave [21].
La forma d’onda del sub oscillatore è selezionabile indipendentemente dall’Osc 1, con l’interruttore Wave
[22]. Le opzioni comprendono: sinusoide, impulsiva stretta o onda quadra.
Entrambi gli interruttori del sub oscillatore hanno il proprio corredo di LED corrispondente, per confermare la
regolazione corrente. L’uscita del sub oscillatore è inviata alla sezione Mixer, dove può essere aggiunta al
suono del sintetizzatore con la quantità desiderata.
La sezione Mixer
L’uscita delle diverse sorgenti sonore può essere miscelata insieme in varie proporzioni, per produrre il
suono complessivo del sintetizzatore, utilizzando quello che è, essenzialmente, un mixer 6 ingressi su 1
uscita.
I due Oscillatori e il sub oscillatore hanno controlli dedicati, fissi, di livello. Osc 1 [26], Osc 2 [27], e Sub
[28]. Le altre tre sorgenti la sorgente di Rumore - Noise, l’uscita del Modulatore ad Anello Ring Mod, e
l’ingresso esterno “condividono” un singolo controllo di livello, anche se è possibile realizzare qualsiasi
bilanciamento tra le tre sorgenti. L’interruttore Rumore/Anello/Esterno - Noise/Ring/Ext [30] assegna il
quarto controllo di livello [29] a una per volta delle tre sorgenti disponibili; dopo aver regolato il livello nel
mixagio per una di queste, si può muovere l’interruttore [30] su una posizione differente e aggiungere la
nuova sorgente in mixaggio senza alterare il livello della precedente.
La sezione Filtro
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La somma delle varie sorgenti sonore creata nel mixer è indirizzata alla sezione Filtro. La sezione Filtro della
Bass Station II è contemporaneamente semplice e tradizionale, e può essere configurata con un piccolo
numero di controlli a singola funzione.
Tipo di Filtro Filter Type
L’interruttore Tipo Type [31] seleziona uno di due possibili stili di filtro: Classic e Acid.
Acid configura la sezione di filtraggio in modalità a pendenza fissa, 4-poli (24 dB/Oct), tipo passa basso. I
filtri Passa Basso respingono le frequenze più acute, così questo comportamento di filtro è adatto per diversi
tipi di suono basso. Questo filtro è basato sul semplice circuito a scala di diodi che era utilizzato in diversi
synth analogici popolari nel 1980, ed ha un particolare carattere timbrico. Quando si seleziona Acid come
Type di filtraggio, i controlli Pendenza Slope e Shape diventano non operativi.
Quando Type è posizionato su Classic, il filtro è configurato in modalità variabile, e la Sagoma Shape e
Pendenza Slope possono essere regolati rispettivamente con gli interruttori [32] e [33]. È possibile
selezionare le caratteristiche di filtraggio passa basso (LP), passa banda (BP) o passa alto (HP) con il
selettore Shape; Slope definisce l’intensità del respingimento applicato alle frequenze fuori dalla banda
passante; la posizione 24 dB fornisce una pendenza più ripida di quella ottenibile con 12 dB; con una
regolazione più ripida ci sarà un’attenuazione più severa delle frequenze indesiderate.
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Novation Bass Station II Guida utente

Categoria
Pianoforti digitali
Tipo
Guida utente
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