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vento. Particolarmente indicate sono spesso le ore serali.
Se non si ha ancora esperienza nel campo dell’ aeromodellismo
RC, farsi aiutare da un modellista esperto. L’esperienza insegna
che spesso i primi voli non vanno a “buon fine” se fatti senza
l’aiuto di un esperto. Contattare l’associazione di modellismo
della zona o chiedere indirizzi al proprio rivenditore.
Per facilitare l’approccio al modellismo si può anche usare il
nostro simulatore di volo per PC.
Il simulatore può essere scaricato a titolo gratuito dal nostro
sito www.multiplex-rc.de. Il cavo d’interfaccia per radio MPX
è disponibile presso il Suo rivenditore (Art.nr. 8 5153)
Prima del decollo effettuare assolutamente un test di ricezione
dell’impianto RC!
Le batterie della radio e del modello devono essere caricate
secondo le prescrizioni. Prima d’accendere la radio, accertarsi
che il canale usato sia libero.
Un aiutante si allontana con la radio e muove costantemente una
funzione di comando; l’antenna della radio deve essere
completamente inserita.
Durante l’allontanamento muovere uno stick. Controllare i servi.
Il servo che non viene mosso, deve rimanere fermo fino ad una
distanza di ca. 60 m, mentre quello che viene comandato con lo
stick, deve muoversi normalmente, senza ritardi. Questo test deve
essere effettuato solo quando non ci sono altre radio accese,
neanche su altri canali, e quando non ci sono interferenze sulla
propria banda di frequenza!
Il test deve essere ripetuto con il motore acceso. La distanza di
ricezione deve rimanere pressoché uguale.
Non decollare assolutamente se dovessero sorgere dei
problemi. In questo caso fare controllare la propria radio (con
batterie, interruttore, servi) dalla ditta produttrice.
Primo volo ...
Aliante:
Con un lancio a mano diritto e contro vento si può determinare
con facilità se il modello è regolato correttamente o se richiede
ancora correzioni con le leve dei trim. Se il modello tende a
girare su un lato, trimmare il direzionale dalla parte opposta.
Se un’ala si “abbassa” immediatamente, correggere sugli
alettoni.
Decollo con corsa:
In questo caso il modello viene fatto decollare nello stesso modo
come si usa per un aquilone. Fissare ad un’estremità della corda
l’anello e una bandierina . Agganciare l’anello al gancio 32
sulla parte inferiore del modello, stendere la corda. Un aiutante
comincia a correre con l’estremità opposta della corda (sempre
controvento). Con la corda in tensione rilasciare il modello.
Durante la corsa, l’aiutante deve controllare il modello.
Specialmente con vento forte si deve fare attenzione a non
sollecitare eccessivamente il modello.
Decollo con catapulta
Questo tipo di decollo è particolarmente adatto per un modello
di queste dimensioni. Il decollo con catapulta non richiede
aiutanti e permette inoltre di raggiungere un’altezza
considerevole di ca. 100 m, che può essere sfruttata per la
ricerca di termiche.
Volo in termica
Lo sfruttamento delle termiche richiede esperienza da parte del
pilota. Le termiche i pianura, a causa la maggiore quota del
modello, sono più difficili da riconoscere che in pendio, dove
spesso le termiche si possono trovare “di fronte” al pilota. Solo
pochi piloti esperti riescono a riconoscere una termica in pianura
“sopra la loro testa” e a farsi portare in quota – per questo motivo,
volare trasversalmente davanti alla propria posizione.
Un campo ascendente si riconosce dal comportamento del
modello; le buone termiche fanno salire velocemente il modello,
le piccole, invece, richiedono tutta l’esperienza del pilota. Con
qualche esercizio si riuscirà a riconoscere i punti di distacco delle
termiche nell’area di volo. L’aria si riscalda, a seconda della
capacità del terreno di trasmettere il calore del sole e viene
spostata dal vento a poca distanza da terra. La “bolla” d’aria calda
si può staccare da terra e cominciare a salire per colpa di un
cespuglio, di una siepe, per un bosco o di una collina, per una
macchina che passa nelle vicinanze, anche per un aeromodello
in atterraggio. Un bell’ esempio, però in senso inverso, si ha
quando una goccia scivola sotto ad un rivestimento, rimane
dapprima attaccata, cade però appena incontra un ostacolo.
Anche in alta montagna, sul confine con zone innevate si possono
facilmente trovare termiche. Sopra la zona innevata, l’aria fredda
scende verso il basso, incontrando al confine dell’area l’aria calda
che sale dalla valle; questa porta ad un distaccamento di forti,
ma anche “turbolente” termiche. Cercare di sfruttare sempre al
meglio le termiche - con piccole correzioni, tenere il modello
sempre al centro della termica, dove le correnti ascendenti sono
maggiori. Questo richiede esperienza ed esercizio.
Per non perdere di vista il modello, uscire in tempo dalla zona di
ascendenza. Si noti che il modello è più facilmente visibile sotto
ad una nuvola, che nel cielo terso blu. Se si riduce la quota:
Il modello EasyGlider PRO può sopportare alte sollecitazioni, però
anche queste hanno un limite. Naturalmente la garanzia non copre
i danni dovuti ad un’eccessiva sollecitazione del modello.
Volo in pendio
Il volo in pendio è sicuramente il modo più piacevole per volare
un aliante. Volare per ore, portati dal vento del pendio, senza
dover ricorrere a verricello o traino - un’esperienza ineguagliabile.
Il culmine è certamente il volo in termica, partendo dal pendio.
Lanciare il modello, volare fuori, sopra la valle, cercare la termica,
farsi portare fino in quota, scendere in acrobazia, per ricominciare
il gioco, questo è modellismo alla perfezione.
Però attenzione, il volo in pendio nasconde anche pericoli.
L’atterraggio è certamente più difficile che in pianura. Spesso si
deve atterrare nell’area turbolenta di sottovento, cosa che richiede
concentrazione e un avvicinamento corretto e veloce. Un
atterraggio in sopravvento, cioè nell’ascendenza del pendio, è
ancora più difficile. Normalmente si atterra velocemente, salendo
il pendio, con la “ripresa” nel momento giusto, poco prima
dell’atterraggio.
Traino
I modelli Magister e EasyGlider sono la coppia ideale per il traino.
Se il decollo deve avvenire sull’erba, è indispensabile che il
Magister sia motorizzato con un motore più potente, p.es.
brushless con ca. 300 Watt di potenza.
Per il traino usare una corda intrecciata con un diametro di ca.
1 – 1,5 mm e lunga ca. 20 m.
Sull’altra estremità della corda, praticare un nodo scorsoio con
filo di nylon da 0,5 mm (punto di rottura programmato) e
collegare al gancio traino (# 72 3470) dell’ EasyGlider PRO.
Fig. 27
L’altra estremità della corda deve essere agganciata al rispettivo
gancio del Mentor. Posizionare i due modelli, uno dietro l’altro
controvento. La corda deve passare sopra l’elevatore del Magister.
Rullare lentamente con il modello che traina per tendere la corda.
Solo adesso dare tutto motore – il trainatore rimane a terra –
l’aliante decolla rimanendo a poca distanza dal suolo – adesso
può anche decollare il modello che traina. Salire in modo costante
(anche nelle curve!!!) Durante i primi traini evitare di sorvolare
piloti e spettatori. Una volta raggiunta la quota di sgancio, portare
i modelli in orizzontale, togliere motore e sganciare l’aliante.