HASE GRANADA Manuale del proprietario

Categoria
Stufe
Tipo
Manuale del proprietario

Questo manuale è adatto anche per

37
Valvola di tiraggio dell‘aria primaria (I)
Fig. 1 Comandi
Comando griglia a scossa
Cassetto per la cenere
Valvola di tiraggio dell‘aria secondaria (II)
38
Egregi clienti Hase,
con la stufa camino Hase avete acquistato un prodotto di alta qualità. Nella nostra sede di
Trier in Germania sviluppiamo e produciamo le nostre stufe camino prestando la massima
cura ai singoli dettagli e utilizzando solo materiali di prima qualità. La linea curata, i moder-
nissimi metodi di produzione ed un sistema di combustione effi ciente e allo stesso tempo
ecologico sono la garanzia di una lunga durata funzionale del prodotto.
Per cortesia leggete attentamente queste istruzioni operative, esse vi
forniscono informazioni importanti e consigli utili per trascorrere ore
piacevoli davanti al fuoco.
Ci auguriamo che possiate dichiararvi soddisfatti della vostra nuova stufa-camino Hase.
Hase Kaminofenbau GmbH
Pagina
1. Condizioni di montaggio e normative edilizie 39
1.2 Il tipo di costruzione 39
2. Sicurezza e distanze di sicurezza 39
3. Installazione 40
4. Il camino 40
5. L‘allacciamento al tubo di uscita del fumo 41
6. La valvola a farfalla 41
7. Combustibili e potenza calorifi ca 41
8. La regolazione dell‘aria di combustione 41
8.1 L‘aria primaria 41
8.2 Laria secondaria 42
9. Prima messa in funzione 42
10. Accensione 43
11. Aggiunta di legna 43
12. Riscaldamento con potenza calorifi ca bassa 44
13. Svuotamento del cassetto della cenere 44
14. Il processo di combustione 45
14.1 Fase di essiccazione 45
14.2 Fase di degassamento 45
14.3 Fase di decombustione 45
14.4 Rumori di dilatazione 45
15. Il combustibile giusto 46
16. La composizione chimica del legno 46
17. Il contributo alla salvaguardia dell‘ambiente 46
18. Valutazione della combustione 46
19. Umidità della legna e potere calorifi co 47
20. Essiccazione e conservazione della legna 47
21. Pulizia e manutenzione 47
21.1 Rivestimento in acciaio 47
21.2 Uscite dei gas combusti 48
21.3 Pannelli in vetroceramica 48
21.4 Rivestimento della zona fuoco 48
21.5 Le guarnuizioni 48
Consigli utili 49
Caratteristiche tecniche 50
39
1. Condizioni di montaggio e normative edilizie
La stufa camino deve essere montata come descritto nel presente manuale, nel rispetto
della normativa nazionale, comunitaria e delle disposizioni a livello regionale applicabili.
In Germania, la stufa-caminetto, prima della messa in funzione, deve essere denunciata
all‘acquisto presso lo spazzacamino distrettuale competente.
1.2 Il tipo di costruzione
Tipo di costruzione 2:
L‘Granada / Kyoto viene fornito nella versione 2. Questo tipo di costruzione può essere
collegato solo a camini singoli.
Tipo di costruzione 1:
Il tipo di costruzione 1 consente il collegamento a camini multipli. Il tipo di costruzione
1 si ottiene delimitando l‘apertura del focolare a 500 cm2. L‘Granada / Kyoto con tipo di
costruzione 1 deve essere sempre chiuso durante il funzionamento.
Conversione al tipo di costruzione 1
Montando il pannello di riduzione (contemporaneamente dispositivo di protezione per il
trasporto) l‘Granada / Kyoto soddisfa i requisiti del tipo di costruzione 1.
Inserire e avvitare il pannello come indicato in fi gura.
Dopo aver montato il pannello si prega di incollare sulla parte posteriore dell‘ Granada /
Kyoto la targhetta dei dati tecnici per il tipo di costruzione 1.
2. Sicurezza e distanze di sicurezza
Nessun tipo di materiale infi ammabile o termosensibile (ad esempio mobili, rivestimenti in
legno o materiale plastico, tende, ecc.) deve essere presente nel campo di irraggiamento
del vetro, ad una distanza inferiore a 80 cm. Sui lati della stufa-camino e dietro di essa,
andrà mantenuta una distanza di sicurezza di 20 cm dai materiali infi ammabili (v. fi g. 3).
Non lasciare mai i bambini senza sorveglianza nei pressi della stufa accesa.
In conformità con la normativa tipo in materia di incendi, in caso di pavimenti infi ammabili
(ad esempio legno, laminato e moquette) deve essere prevista una piastra di materiale
ignifugo (ad esempio piastrelle, vetro di sicurezza, scisto, lastra di acciaio). Nel caso in
cui dovesse essere necessario inserire una piastra, adattarne sempre la grandezza alla
parte girevole della stufa.
Per l’accensione non dovete mai impiegare alcol, benzina o altri liquidi
combustibili. Le superfi ci esterne della stufa camino diventano molto calde
durante l’uso. L’intera area della stufa camino è a rischio di ustioni. Alla stufa
camino è accluso un guanto che permette di utilizzarla senza pericoli.
In caso di incendio del camino:
- allarmate i pompieri tramite il numero d’emergenza
- informate il vostro spazzacamino
- non si deve assolutamente impiegare acqua per spegnere!
- allontanate dal camino gli oggetti infi ammabili
- attendete l’arrivo dei pompieri e dello spazzacamino
Alle stufe camino non deve essere apportata nessuna modifi ca. Devono essere
impiegati esclusivamente pezzi di ricambio originali del fabbricante di stufe
camino Hase GmbH.3. Installazione
40
Se si utilizza una piastra di protezione, si applicano le distanze di sicurezza
indicate in conformità con la norma DIN 18891.
Fig. 2
Distanze da materiali termosensibili e infi ammabili
Fig. 3
3. Installazione
Verifi cate se la portata della superfi cie di posa è suffi ciente. All’occorrenza l a portata può
essere aumentata impiegando una piastra di base per il riparto del carico.
Verifi care che l‘ambiente nel quale deve essere installata Granada / Kyoto sia adeguatamente
ventilato. Se porte e nestre chiudono bene, è possibile che l‘apporto di aria fresca non sia
suffi ciente e comprometta il tiraggio della stufa e del camino. Se sono necessarie aperture
d’entrata supplementari per l’aria per la combustione, le stesse non devono essere chiuse.
Utilizzando contemporaneamente una stufa camino e una cappa aspirante, nel locale in cui
è collocata la stufa camino può verifi carsi una depressione che può causare problemi quali
la fuoriuscita di gas di combustione dalla stufa camino.
Affi nché non venga sottratta aria nel locale di installazione, consigliamo di bloccare
mediante un interruttore di prossimità per nestre le cappe aspiranti che convogliano l’aria
all’esterno.
4. Il camino
La stufa Granada / Kyoto dovrà essere allacciata ad un idoneo comignolo con un’altezza
utile di almeno 4,50 m. Con il frontalino per le stufe di categoria 1 la stufa-camino potrà
essere collegata ad un comignolo al quale sono connessi ulteriori dispositivi di
combustione. La sezione del comignolo dovrà corrispondere alla sezione della canna
fumaria. Se l’altezza del comignolo è insuffi ciente e/o la sezione del comignolo è troppo
grande o troppo piccola, il tiraggio potrà essere compromesso.
La pressione di alimentazione (tiraggio) necessaria per il modello Granada / Kyoto è di 12
Pa. Con una pressione di alimentazione più elevata aumentano le emissioni del focolare
che è fortemente sollecitato e può subire dei danni. La pressione di alimentazione massima
consentita per il modello Granada / Kyoto ammonta a bar. Per il contenimento della
pressione di alimentazione può essere utile una valvola a farfalla o un limitatore della
pressione di alimentazione.
50
20
20
Piastra di protezione
20
2020
80
C
a
m
p
o
d
i
i
r
r
a
g
g
i
a
m
e
n
t
o
Dimensioni in cm
41
5. L‘allacciamento al tubo di uscita del fumo
Granada / Kyoto deve essere collegata a un tubo di uscita del fumo avente un diametro
interno di 15 cm. Tutti i componenti dei tubi devono essere montati correttamente nei
punti di giunzione.
Il tubo deve essere ben sigillato in corrispondenza del punto di ingresso nella canna
fumaria.
6. La valvola a farfalla
La valvola a farfalla è un comando opzionale. Si trova nel tubo di uscita del fumo e serve
a regolarne il fl usso, quindi può ridurre la velocità di decombustione. Se la levetta della
valvola a farfalla è orizzontale rispetto al tubo di uscita del fumo, il fl usso è limitato al
massimo. In generale consigliano di installare una valvola a farfalla per la riduzione della
pressione di alimentazione. Tenga presente le condizioni legali specifi che del paese.
7. Combustibili e potenza calorifi ca
La potenza calorifi ca dipende dalla quantità di materiale combustibile bruciato. In caso di
alimentazioni successive, la quantità massima di combustibile da inserire è di 3 kg. Se si
supera questa quantità si verifi ca il pericolo di surriscaldamento, che può causare danni alla
stufa-camino e pericolo di incendio del camino stesso.
Alimentando la stufa-camino con ca. 2,5kg di legna in ciocchi della lunghezza di
ca. 25 cm, si ottiene una potenza calorifi ca di ca. 9 kW con una durata della
combustione di ca. 45 minuti.
Alimentando la stufa-camino con ca. 0,5 kg di legna in ciocchi della lunghezza di
ca. 25 cm, si ottiene una potenza calorifi ca di ca. 4,5 kW con una durata della
combustione di ca.20 minuti.
Granada / Kyoto è un focolare ad accumulazione di calore, vogliate quindi sempre inserire
un solo strato di materiale combustibile.
8. La regolazione dell‘aria di combustione
Durante l‘accensione e l‘alimentazione successiva, l‘aria di combustione viene regolata
mediante le valvole dell‘aria primaria e di quella secondaria.
8.1 L‘aria primaria
L‘aria primaria viene convogliata alla zona fuoco dal basso attraverso la griglia. In questo
modo, nella fase di accensione viene raggiunta più velocemente la temperatura necessaria
nella zona fuoco.
42
8.2 L‘aria secondaria
L’aria secondaria è convogliata nella stufa dall’alto attraverso i relativi canali. Essa porta
nel focolare l’ossigeno preriscaldato necessario per una combustione completa e riduce la
formazione di fuliggine sui vetri del vano di combustione.
Per regolare l‘aria secondaria si applica la seguente regola empirica: una piccola
amma ha bisogno di una quantità minore di aria secondaria, una grande
amma richiede invece molta aria secondaria.
Se la valvola dell‘aria secondaria è chiusa eccessivamente, si rischia che i gas non brucino
completamente (combustione in difetto di ossigeno) e/o che il pannello di vetro si sporchi
di fuliggine, o che la combustione dei gas accumulati sia esplosiva (leggera reazione
esplosiva).
Attenzione: se si brucia legna tenendo la valvola di tiraggio dell‘aria primaria troppo aperta,
si rischia di surriscaldare la stufa-camino (effetto forgia). Non tenere mai la valvola di
tiraggio dell‘aria secondaria completamente chiusa durante il funzionamento. Assicurarsi
che gli sportelli della zona fuoco e il cassetto per la cenere siano sempre ben chiusi.
Fig. 4
Elementi di comando.
9. Prima messa in funzione
Quando si mette in funzione per la prima volta la stufa camino, essa produrrà fumo e odori,
a causa della combustione dei componenti organici presenti nel rivestimento della stufa,
nelle guarnizioni e nei lubrifi canti utilizzati nel processo produttivo.
Con temperature elevate di combustione questa operazione, che si verifi cherà una sola
volta, avrà una durata di circa 4- 5 ore. Per raggiungere questa temperatura elevata, si
dovrà aumentare di circa il 25% la quantità di combustibile raccomandata al Capito 11,
Aggiunta di legna.
Per evitare danni alla salute, raccomandiamo di non sostare durante questa operazione, se
non strettamente necessario, nelle stanze interessate. Ventilare bene i locali aprendo fi nestre
e porte esterne - se necessario utilizzare un ventilatore per rinnovare più rapidamente
l’aria.
Se durante la prima operazione di riscaldamento non si è raggiunta la temperatura
massima, può accadere che anche in futuro insorgano, per breve tempo, cattivi
odori.
Durante il trasporto al vostro domicilio è possibile che all‘interno della stufa si accumuli
condensa, che in alcune condizioni può portare a fuoriuscite di acqua nella stufa e nei tubi
di uscita del fumo.
Asciugare e pulire bene queste zone.
Prima della verniciatura, la superfi cie della vostra stufa-camino viene sgrassata mediante
sabbiatura. Nonostante il controllo accurato, è possibile che nel corpo della stufa rimangano
piccole sfere di acciaio che possono staccarsi e cadere durante il montaggio della vostra
stufa-camino.
Per evitare possibili danni, aspirare questi residui con un aspirapolvere.
La stufa Granada / Kyoto dovrà essere utilizzata solo chiusa e il portello del focolare dovrà
essere aperto solo per essere alimentato.
a
II
I
b
43
10. Accensione
Un‘accensione rapida è im-
portante perché eventuali
errori durante la fase di ac-
censione possono causare pe-
ricolose emissioni di sostanze
nocive. Per questo motivo,
per il rispetto dell‘ambiente,
Vi preghiamo di attenervi
rigorosamente allo schema
seguente.
L‘accensione dovrebbe essere
sempre fatta con legna.
La corretta accensione è
particolarmente impor-
tante nel modello Grana-
da / Kyoto a causa delle
grandi dimensioni della
lastra del focolare. Si pre-
ga quindi di osservare le av-
vertenze riportate sulla pagina
a destra. Impiegare solo legna
completamente secca, dopo
averla possibilmente tenuta
per diversi giorni nei pressi
della stufa camino (osservare
le distanze di sicurezza). Per
l‘accensione sono partico-
larmente indicati trucioli di
legno tenero (per es. abete).
11. Aggiunta di legna
È opportuno aggiungere legna,
quando le amme della combu-
stione precedente sono già spen-
te, in quanto, in questa, fase c‘è
scarsa presenza di fumo.
Aggiunta di legna
Procedimento Regolazione dei
comandi
Regolare l’aria primaria
e l’aria secondaria
Chiudere il chiavistello
dell’aria primaria (I),
posizionare il chiavistello
dell’aria secondaria (II)
sul contrassegno 3
Chiudere la griglia Estrarre il chiavistello
della griglia
Inserire nella parte più
arretrata del vano di
combustione due ceppi
di legno di ca. 2,5 kg
con la corteccia verso
l’alto o verso l’esterno.
Deporre solo uno strato di
materiale combustibile.
Aprire lo sportello
della zona fuoco.
Chiudere lo sportello
della zona fuoco.
Aggiungere legna solo
quando le fi amme
del fuoco precedente
stanno per spegnersi
Tab. 2
Accensione
Procedimento Regolazione dei
comandi
Aprire completamente
l‘aria primaria e quella
secondaria.
Aprire la griglia
Estrarre completamente la valvola
dell‘aria primaria e secondaria
Premere sul chiavistello
della griglia
Aprire leggermente la
camera della cenere
Ammucchiare al centro
della zona fuoco la cenere
residua e l‘eventuale carbone
di legna non combusto.
Mettere al centro della
zona fuoco il materiale per
l‘accensione; accatastare circa
0,5 kg di trucioli e due
piccoli ciocchi di legna.
Accendere il materiale
in più punti.
Chiudere lo sportello
della zona fuoco
Chiudere lo sportello
della zona fuoco.
Quando la legna è
suffi cientemente accesa da tutti
i lati, chiudere la camera della
cenere e, dopo circa 10-15 min.,
la valvola dell‘aria primaria (I)
Valvola dell‘aria primaria
(I) in posizione zero
Posizionare la valvola di
tiraggio dell‘aria secondaria
nella posizione ideale
(circa 15-20 minuti)
Valvola dell‘aria secondaria
(II) in posizione 3 - 4
Tab. 1
44
12. Riscaldamento con
potenza calorifi ca bassa
La potenza calorifi ca della vostra
Granada / Kyoto dipende princi-
palmente dalla quantità di materi-
ale combustibile bruciato.
Non rallentare troppo la combusti-
one utilizzando una quantità trop-
po scarsa di aria.
In tal caso la combustione non
sarebbe completa causando il pos-
sibile danneggiamento della stufa
o la rottura del vetro (accensione
esplosiva dei gas combusti).
13. Svuotamento del cassetto della cenere
Per motivi di sicurezza, raccogliere la cenere solo quando è fredda. Il coperchio di chiusura
si trova sotto al cassetto.
Aprire la griglia per la cenere. Estrarre il cassetto per la cenere con il coperchio sotto di
esso. Inserire il coperchio sul cassetto per chiuderlo. Compiere questa operazione per non
far volare via la leggera cenere formatasi, mantenendo così, la casa pulita anche mentre si
elimina la cenere. Per reinserire il cassetto ripetere le stesse operazioni in ordine inverso.
L‘eccessivo accumulo della cenere potrebbe limitare o addirittura bloccare
l‘affl usso di aria primaria. Assicurarsi che il passaggio dell‘aria primaria tra il
cassetto per la cenere e il fondo del vano della cenere sia libero.
Riscaldamento con potenza calorifi ca bassa
Procedimento Regolazione dei
comandi
Chiudere l’aria primaria.
Regolare l’aria secondaria.
Chiudere la griglia a scossa
Premere il chiavistello
dell’aria primaria (I)
in posizione zero
Posizionare il chiavistello
dell’aria secondaria (II)
sul contrassegno 1-
2
Deporre due
ceppi di legno
(peso complessivo circa
0,5 kg e lunghezza 25 cm)
Tab. 3
45
14. Il processo di combustione
La combustione della legna può essere suddivisa in tre fasi. In un fuoco a legna questi
processi non si svolgono solo in sequenza, ma anche contemporaneamente.
14.1 Fase di essiccazione
L‘acqua ancora presente nella legna asciugata all‘aria (ca. 15-20%) evapora. Questo av-
viene ad una temperatura di ca. 100 °C. Quindi, nella fase di accensione, alla legna si
deve apportare calore, cosa che si può effettuare facilmente aggiungendo ciocchi di piccole
dimensioni.
14.2 Fase di degassamento
A temperature comprese tra 100 °C e 150 °C hanno inizio, dapprima lentamente, la disso-
ciazione e la gassifi cazione dei componenti della legna, nonché la decomposizione termica
della stessa. Quindi, al di sopra dei 150 °C, lo sviluppo di gas aumenta in maniera notevole.
La quota di composti volatili è pari all‘80% circa della sostanza della legna. La combusti-
one vera e propria inizia con l‘accensione dei gas formatisi a circa 225 °C (temperatura di
accensione) e la liberazione del calore.
Perché ciò avvenga, deve essere disponibile una quantità di ossigeno suffi ciente. A 300
°C circa la combustione raggiunge l‘apice. Il decorso della reazione è ora tanto impetuoso
che vengono liberate le maggiori quantità di calore. Possono essere raggiunte temperature
delle amme fi no a 1100 °C.
14.3 Fase di decombustione
Dopo la combustione dei componenti volatili, rimangono le braci del carbone di legna.
Queste bruciano lentamente, quasi senza fi amme, ad una temperatura di ca. 800 °C. Per
una combustione pulita, è essenziale che la reazione chimica tra i gas combusti e l‘ossigeno
dell‘aria di combustione sia la più completa possibile. Nella vostra stufa-camino Hase, l‘aria
di combustione viene preriscaldata e convogliata nella zona fuoco attraverso ampie aper-
ture di ingresso, in modo da assicurare una buona miscelazione dei gas e dell‘aria a tempe-
rature elevate. La quantità dell‘aria di combustione rappresenta un elemento determinante
in tutte le fasi del processo. Una quantità troppo scarsa causa mancanza di ossigeno e una
combustione incompleta, mentre una quantità eccessiva riduce la temperatura nella zona
fuoco diminuendo quindi anche l‘effi cienza. In caso di combustione incompleta, possono
svilupparsi sostanze come polveri, monossido di carbonio e idrocarburi.
14.4 Rumori di dilatazione
L‘acciaio si dilata quando si riscalda e si contrae quando si raffredda. Questi movimenti
possono causare rumori di dilatazione percepibili anche nella vostra stufa-camino, che
però è stata realizzata tenendo conto di questi fenomeni fi sici in modo da non essere
danneggiata da questo processo.
Degassamento
Essiccazione
Decombustione
Fig. 5 Il processo di combustione
46
15. Il combustibile giusto
Nelle stufe camino devono essere impiegati solo combustibili che fanno poco fumo. Per le
stufe camino Granada / Kyoto sono utilizzabili esclusivamente il legno non trattato in pezzi,
inclusi i pezzi di legno di faggio con la corteccia.
La legna ricca di resine (ad esempio abete bianco, abete rosso, pino) tende a generare
scintille e forma una cenere ne e volatile, che all‘apertura dello sportello della zona fuoco
può fuoriuscire nell‘ambiente.
I risultati migliori si ottengono utilizzando ciocchi di faggio. Se si utilizzano altri
tipi di legna, come ad esempio quercia, abete rosso, betulla o larice, si consiglia
di utilizzare anche legna di faggio per avere un fuoco più bello. Gli arbusti e la
legna a pezzi piccoli rappresentano un buon materiale per l‘accensione.
Non è invece permesso, ad esempio, l‘utilizzo di:
- legna umida (umidità residua superiore al 20%)
- legna verniciata o rivestita con materiali sintetici
- legname trattato con agenti protettivi
- rifi uti domestici
- mattonelle di carta (sostanze nocive: cadmio, piombo, zinco)
- tutti i liquidi combustibili (anche metanolo ed etanolo),
nonché tutte le paste combustibili e i gel.
La combustione di queste sostanze provoca, oltre al cattivo odore, anche emissioni di
sostanze inquinanti e dannose per la salute.
16. La composizione chimica del legno
Dal punto di vista chimico, il legno è composta prevalentemente da carbonio, idrogeno
e ossigeno. Sono praticamente assenti sostanze inquinanti quali zolfo, cloro e metalli pe-
santi.
Dalla combustione completa della legna risultano quindi soprattutto anidride carbonica e
vapore acqueo quali sostanze gassose e, in quantità minore, cenere di legna, quale residuo
solido della combustione.
Per contro, una combustione della legna incompleta può causare l‘emissione di una serie
di sostanze inquinanti, come ad esempio monossido di carbonio (tossico), acido acetico,
fenoli, metanolo (tossico), formaldeide, fuliggine e catrame.
17. Il contributo alla salvaguardia dell‘ambiente
L‘impatto ambientale della combustione della vostra Granada / Kyoto dipende in larga
misura dalle modalità di utilizzazione e dal tipo di combustibile (v. , Il combustibile giusto).
Utilizzare soltanto legna asciutta; le latifoglie come betulla e faggio sono il leg-
name migliore.
Per accendere il fuoco, utilizzare solo legna tagliata in piccoli pezzi. Questa brucia
più rapidamente dei ciocchi di grandi dimensioni e permette di raggiungere pri-
ma la temperatura necessaria per la combustione completa.
Per il riscaldamento continuo è più opportuno, dal punto di vista energetico ed
ecologico, aggiungere spesso piccole quantità di legna.
18. Valutazione della combustione
La qualità della combustione potrà essere facilmente controllata osservando:
- Colore e consistenza della cenere.
Se la combustione è pulita, la cenere residua sarà bianca e fi ne. Una colorazione scura
indica invece la presenza di residui di carbone di legna; in questo caso, la decombusti-
one è stata insuffi ciente.
- Colore dei gas combusti che fuoriescono dal comignolo
Per questi vale la seguente regola generale: meno visibili sono i gas combusti che fuo-
riescono dal camino, migliore è la combustione.
Nelle stagioni intermedie (primavera/autunno), con temperature esterne supe-
riori a 16 °C, si possono verifi care problemi di tiraggio del camino. Se a questa
temperatura non è possibile migliorare il tiraggio nemmeno generando rapida-
47
mente un forte calore utilizzando carta o trucioli sottili, è meglio rinunciare ad
accendere il fuoco.
19. Umidità della legna e potere calorifi co
Regola empirica: più umida è la legna, minore è il potere calorifi co
Il potere calorifi co della legna dipende in larga misura dall‘umidità presente nella stessa.
Se la legna è molto umida, sarà necessaria molta energia per l‘evaporazione, energia che
andrà poi completamente persa. Inoltre, più la legna è umida, minore è il suo potere
calorifi co.
Per esempio: la legna appena tagliata ha un contenuto di umidità pari al 50% circa e un
potere calorifi co di circa 2,3 kWh/kg, mentre la legna ben essiccata ha un contenuto di
umidità pari al 15% circa ed un potere calorifi co di circa 4,3 kWh/Kg.
Quindi, bruciando legna molto umida si ha, a parità di quantità, solo la metà circa della
potenza calorifi ca. Inoltre, la combustione di legna molto umida provoca un maggiore
annerimento del vetro.
Nella combustione della legna umida, il vapore acqueo liberato può condensare nel
tubo di uscita del fumo o nell canna fumaria, provocando un intasamento da fuliggine o
l‘annerimento del comignolo.
L‘elevata umidità della legna provoca anche un abbassamento della temperatura di com-
bustione, impedendo così una combustione completa di tutti i componenti della legna e,
di conseguenza, un notevole inquinamento ambientale.
L’umidità del vostro legno da combustione potrà essere determinata tramite un misuratore
dell‘umidità del legno.
20. Essiccazione e conservazione della legna
Per seccare bene, la legna ha bisogno di tempo. Per una corretta essiccazione in un luogo
adatto sono necessari da 2 a 3 anni circa.
Per facilitare l‘essiccazione della legna, conservarla sempre segata e spaccata
pronta per l‘uso: i pezzi di legna più piccoli seccano più rapidamente dei ciocchi
interi.
La legna in ciocchi dovrebbe essere accatastata in un luogo ventilato e se possibi-
le soleggiato, nonché protetto dalla pioggia, preferibilmente esposto a sud.
I singoli ciocchi devono essere sistemati a una distanza di almeno una spanna, in
modo che l‘aria circolando asporti tutta l‘umidità.
Non ricoprire mai la catasta di legna con pellicole in materiale plastico o coper-
ture impermeabili che impedirebbero all‘umidità di fuoriuscire.
Non conservare la legna fresca in cantina, poiché la ridotta circolazione d‘aria in
questo locale la farebbe marcire anziché essiccare.
È possibile conservare in una cantina asciutta e ben ventilata solo la legna già
secca.
21. Pulizia e manutenzione
21.1 Rivestimento in acciaio
Le stufe-camino vengono verniciate con uno smalto molto poroso e resistente alle tem-
perature elevate, che offre solo una protezione limitata contro la corrosione. Per questo
motivo, in condizioni sfavorevoli si può formare un velo di ruggine.
Non usare detergenti acidi (come detergenti a base di limone o aceto) per pulire
le parti di acciaio. Per ottenere buoni risultati è suffi ciente strofi narle con un
panno leggermente umido.
Evitare di utilizzare molta acqua per pulire la zona del pavimento e della piastra.
Asciugare immediatamente l‘eventuale acqua che dovesse fuoriuscire dal secchio
durante le pulizie.
48
Non posizionare Granada / Kyoto in „ambienti umidi“, ad esempio in verande.
Evitare di lasciarla anche temporaneamente in edifi ci grezzi non riscaldati o in
garage.
Pulire i punti coperti dal velo di ruggine con lo spray originale Hase. Seguire
attentamente le istruzioni d‘uso riportate sulla bomboletta. Il prodotto è
disponibile presso i rivenditori Hase, che saranno lieti di darvi tutti i suggerimenti
necessari per una corretta applicazione.
21.2 Uscite dei gas combusti
Ogni anno, al termine del periodo di riscaldamento (se necessario anche più spesso, ad
esempio dopo la pulizia del camino) la stufa-camino e il tubo di uscita del fumo vengono
ispezionati per individuare e, se necessario, rimuovere eventuali depositi.
Per la pulitura dei percorsi del gas di fumo bisogna togliere nella camera di combustione
la pietra termica superiore. Per pulire i percorsi superiori dello scarico gassoso si prega di
utilizzare l’apertura d’attacco del forno non occupata. Eventuali sedimenti possono essere
spazzati oppure aspirati via.
La pulitura del tubo di fumo avviene con una spazzola di tubo fl essibile attraverso
un‘apertura di pulitura situata vicino al tubo di fumo. Se non c’è nessuna apertura di pu-
litura, allora la pulitura può anche essere effettuata attraverso l’apertura di collegamento
non occupata.
La pulizia dei condotti dei fumi si effettua attraverso
l’apposita apertura con uno scovolo fl essibile.
21.3 Pannelli in vetroceramica
Con una fi amma adeguata, l’aria secondaria crea una
parete di aria fredda davanti alla lastra che riduce la
formazione di fuliggine sul vetroceramica.
Per la pulizia, si possono aprire tutte le lastre di vetro.
(v. fi gura)
Se dovessero depositarsi particelle di cenere sulla
lastra in vetro ceramica vi consigliamo di utilizzare, oltre all’usuale detergente per vetri, un
altro sistema di pulizia provata di validità e rispettoso dell’ambiente:
Si prende una palla di carta di giornale o da cucina, la si inumidisce, la si immerge
nella cenere di legna fredda e priva di materiali abrasivi, la si passa sul pannello
di vetro e, poi, si ripulisce con un‘altra palla di carta pulita.
21.4 Rivestimento della zona fuoco
Le pietre termiche della zona fuoco della vostra Granada / Kyoto sono di vermiculite, un
granulato minerale ignifugo dotato di eccezionali proprietà isolanti. Lo spessore delle pi-
astre consente di avere un rapporto ottimale tra resistenza meccanica ed effetto isolante.
La superfi cie relativamente morbida è soggetta ad un‘usura naturale a seconda dell‘uso.
Le pietre termiche devono essere sostituite se parti di esse si distaccano e la parete poste-
riore della zona fuoco diventa visibile. Eventuali screpolature delle pietre termiche compro-
mettono l‘utilizzabilità della vostra stufa-camino.
Per ridurre i danni alle pietre termiche, posizionare i ciocchi di legno con cautela
nella zona fuoco evitando di non farli cadere contro le pareti della zona fuoco.
21.5 Le guarnuizioni
Le guarnizioni di tenuta dello sportello della zona fuoco e del cassetto per la cenere sono
di fi bra di vetro termoresistente e priva di amianto. Si tratta di componenti soggetti a usura,
che dovranno essere sostituiti a seconda della frequenza di uso.
Fate controllare regolarmente la vostra stufa camino da uno specialista.
Per maggiori informazioni consultare le istruzioni
di montaggio e manutenzione.
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Possibile problema Possibili cause
La legna non prende fuoco o stenta a prendere fuoco - La legna è troppo grossa/troppo umida
- L‘aria introdotta è troppo scarsa
La legna brucia senza produrre amme gialle e chiare, l‘ossigeno
è scarso o, addirittura, il fuoco si spegne subito
- La legna è troppo umida
- L‘aria introdotta è troppo scarsa
- La temperatura esterna è troppo elevata
C‘è troppa fuliggine, le pietre termiche si sporcano durante il funzionamento - La legna è troppo umida
- L‘aria introdotta è troppo scarsa
- La quantità di legna è troppo poca per cui la camera di combustione rimane troppo fredda
Il pannello di vetro della zona fuoco è annerito - La legna è troppo umida
- L‘affl usso di aria secondaria è troppo scarso
- Lo sportello della zona fuoco non è a tenuta
- Il tiraggio del camino è troppo debole
La legna brucia troppo rapidamente - Il tiraggio del camino è troppo forte
- I ciocchi di legna sono troppo piccoli
- I comandi non sono regolati correttamente
Durante il funzionamento il locale si riempie di fumo - Laria introdotta è troppo scarsa
- La sezione della canna fumaria troppo stretta
- L‘interno del tubo di uscita della stufa o della canna fumaria sono molto sporchi
- Il vento esercita un‘eccessiva pressione sul comignolo
- Le ventole (bagno, cucina) generano depressione e causano la fuoriuscita di fumo nell‘ambiente
Il camino si bagna e si imbratta, dal tubo del camino fuoriesce la condensa - La legna è troppo umida
- I gas combusti o la canna fumaria sono troppo freddi
- La sezione della canna fumaria troppo grande
Nonostante le fi amme intense e il fuoco vivace, il ca-
mino non si riscalda a suffi cienza
- Il tiraggio della canna fumaria è troppo forte
- Le valvole di tiraggio dell‘aria non sono regolate correttamente
Aprendo lo sportello della zona fuoco esce fumo - Il tiraggio del camino è troppo debole/la sezione della canna
fumaria è troppo grande o troppo piccola
- Il fuoco brucia con troppa intensità
- Lo sportello della zona fuoco è stato aperto troppo in fretta
- Le ventole (bagno / cucina) generano depressione nell‘ambiente
e causano la fuoriuscita di fumo nell‘ambiente
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La stufa-camino Kyoto, collaudata secondo le norm DIN-EN 13240 : 2001 + A2 2003 e
Art. 15 a B-VG (Austria), può essere fatta funzionare solo con focolare
chiuso. Se si installa il frontalino per le stufe di categoria 1 sarà possibile effettuare diversi
collegamenti ad un camino.
N. VKF: 11670; Numero verbale di collaudo (A): FSPS-Wa 1775-A
Quanto alle dimensioni del camino, in conformità alla norma EN 13384-1 / -2 sono validi
i dati seguenti:
Valori della combustione Legna
Potenza calorifi ca nominale 9 kW
Corrente della massa dei gas combusti 10 g/s
Temperatura al raccordo dei gas combusti 270 ˚C
Pressione minima d‘alimentazione a potenza calorifi ca nominale 11 Pa
Contenuto CO con 13% O2 1488 mg/m³
Rendimento 78 %
Polvere fi ne 35 mg/m³
La potenza calorifi ca nominale di 9 kW indicata sulla targhetta dell‘apparecchio è suffi ci-
ente secondo l‘isolamento della casa per 35 fi no a 130 m² (senza garanzia).
Misure:
Altezza Larghezza Profondità
Stufa 146,5/152 cm 57 cm 52,5 cm
Zona fuoco 62 cm 28 cm 30 cm
Peso 207 kg
Misure degli allacciamenti:
Altezza del raccordo in alto 143,5 cm
Altezza del raccordo posteriore, centro del tubo 133,5 cm
Distanza parete posteriore stufa / centro tubo uscita fumo 14,5 cm
Altezza allacciamento sistema di ventilazione Hase, centro tubo¹ 13 cm
Apertura zona fuoco 500 cm²
Diametro tubo di uscita fumi 150 mm
Raccordo d´aria di combustione¹ 100 mm
Raccordo in alto (Raccordo posteriore possibile.)
* Per un‘alimentazione di aria separata in case a basso consumo energetico ed in presenza
di insuffi ciente aria di combustione in aree di esposizione
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La stufa-camino Granada, collaudata secondo le norme DIN-EN 13240 : 2001 + A2
2004 e Art. 15 a B-VG (Austria), può essere fatta funzionare solo con focolare
chiuso. Se si installa il frontalino per le stufe di categoria 1 sarà possibile effettuare diversi
collegamenti ad un camino.
N. VKF: 11670; Numero verbale di collaudo (A): RB BF-1Hn 1029
Valori della combustione:
Quanto alle dimensioni del camino, in conformità alla norma EN 13384-1 / -2 sono validi
i dati seguenti:
Valori della combustione Legna
Potenza calorifi ca nominale 9 kW
Corrente della massa dei gas combusti 10 g/s
Temperatura al raccordo dei gas combusti 270 ˚C
Pressione minima d‘alimentazione a potenza calorifi ca nominale 11 Pa
Contenuto CO con 13% O2 1488 mg/m³
Rendimento 78 %
Polvere fi ne 35 mg/m³
La potenza calorifi ca nominale di 9 kW indicata sulla targhetta dell‘apparecchio è suffi ci-
ente secondo l‘isolamento della casa per 35 fi no a 130 m² (senza garanzia).
Misure:
Altezza Larghezza Profondità
Stufa 153,5 cm 57 cm 52,5 cm
Zona fuoco 62 cm 28 cm 30 cm
Peso 249 kg
Misure degli allacciamenti:
Altezza del raccordo in alto 143 cm
Altezza del raccordo posteriore, centro del tubo 133,5 cm
Distanza parete posteriore stufa / centro tubo uscita fumo 14,5 cm
Altezza allacciamento sistema di ventilazione Hase, centro tubo* 13 cm
Apertura zona fuoco 630 cm²
Diametro tubo di uscita fumi 150 mm
Raccordo d´aria di combustione* 100 mm
Raccordo in alto (Raccordo posteriore possibile.)
* Per un‘alimentazione di aria separata in case a basso consumo energetico ed in presenza
di insuffi ciente aria di combustione in aree di esposizione
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2
Dichiarazione di conformità CE
Con la presente, il costruttore: Hase Kaminofenbau GmbH
Niederkircherstr. 14
D-54294 Trier
dichiara che l’apparecchio di riscaldamento indipendente a combustibili
solidi, recante la denominazione commerciale:
Granada / Kyoto
è conforme alle disposizioni previste dalla:
Direttiva Europea 89/106/CEE per i prodotti da costruzione nonché al Mandato M129
e che è conforme alla seguente norma armonizzata:
EN 13240:2001+EN 13240:2001/ A2: 2004
Il seguente organismo di controllo notifi cato ha verifi cato che l’apparecchio di
riscaldamento indipendente a combustibili solidi è
conforme ai requisiti previsti dalla norma:
RWE Power AG
Feuerstättenprüfstelle
D-50226 Frechen
Kennziffer: NRW 16
Trier lì 12/02/2010
Fernando Najera , amministratore delegato
Le norme di sicurezza delle istruzioni per l’uso e il montaggio
allegate al prodotto devono essere rispettate.
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HASE GRANADA Manuale del proprietario

Categoria
Stufe
Tipo
Manuale del proprietario
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