Ascon tecnologic KX5 Manuale del proprietario

Tipo
Manuale del proprietario

Questo manuale è adatto anche per

Ascon Tecnologic - Serie K_5P - MANUALE INGEGNERISTICO - PAG. 1
K_5P
REGOLATORI E
MINI-PROGRAMMATORI
Manuale ingegneristico
23/03 - Code: ISTR_M_K-5SERIES_I_01_--
Ascon Tecnologic S.r.l.
Viale Indipendenza 56, 27029 Vigevano (PV) - ITALY
Tel.: +39 0381 69871/FAX: +39 0381 698730
www.ascontecnologic.com
1 DIMENSIONI E FORATURE (mm)
1.1 Requisiti per il montaggio
Questi strumenti sono progettati per un’installazione perma-
nente, per l’uso in ambiente coperto e per il montaggio in qua-
dri elettrici che proteggano la parte posteriore dello strumento,
la morsettiera e i collegamenti elettrici. Montare lo strumento
in un quadro che abbia le seguenti caratteristiche:
1. Deve essere facilmente accessibile;
2. Non deve essere sottoposto a vibrazioni o impatti;
3. Non devono essere presenti gas corrosivi;
4. Non deve esserci presenza di acqua o altri fluidi (condensa);
5. La temperatura ambiente deve essere tra 0... 50°C;
6. L’umidità relativa deve rimanere all’interno del campo di
utilizzo (20... 85% RH).
Lo strumento può essere montato su un pannello con uno
spessore massimo di 15 mm.
Quando è richiesta la massima protezione frontale (IP65),
deve essere installata la guarnizione per KM5P e KX5P o
deve essere utilizzata la staffa a vite per KR5P (entrambe
opzionali).
1.2 KR5P
1.2.1 Dimensioni
64
6
28
14.5
33.5
78
35
AT
PV
Terminali removibili
Strumento con terminali non removibili
60
18
15
1.2.2 Foratura del pannello
86 mm min.
29+0.6
41 mm min.
71+0.6 mm
1.3 KM5P
1.3.1 Dimensioni
48 *
48
PV
AT
1411
40 14.5
8
Terminali
removibili
Strumento con terminali non removibili
48
18
*: Nei modelli con alimentazione universale,
il corpo del regolatore è lungo 63.3 mm.
1.3.2 Foratura del pannello
65 mm min.
65 mm min.
45
+0.6
mm
45
+0.6
mm
Ascon Tecnologic - Serie K_5P - MANUALE INGEGNERISTICO - PAG. 2
1.4 KX5P
1.4.1 Dimensioni
Terminali
removibili
Strumento con terminali non removibili
96
61.9
DI1DI2
1411
48
40 14.5
8
18
1.4.2 Foratura del pannello
65 mm min.
113 mm min.
89
+0.8
mm
45
+0.6
mm
2 COLLEGAMENTI
2.1 Note sui collegamenti elettrici
1. Non cablare i cavi di segnale con i cavi di potenza;
2. Componenti esterni (come le barriere zener) possono
causare errori di misura dovuti a resistenze di linea ecces-
sive o sbilanciate oppure possono dare origine a correnti
di dispersione;
3. Quando si utilizza cavo schermato, lo schermo deve
essere collegato a massa da un solo lato;
4. Fare attenzione alla resistenza di linea, una resistenza di
linea elevata può causare errori di misura.
2.2 Schemi di collegamento
m
Se non specificatamente indicato, i seguenti schemi
di collegamento sono validi per tutti i modelli.
Quando le connessioni sono diverse, viene illustrata
la connessione di ciascun modello.
2.2.1 KR5P
+
+
+
RS485
D+D-
Passive TX,
2 wires,
4... 20 mA
Pt1000
Pt100
TC
4... 20 mA
(active)
0/12... 60 mV,
0/1... 5V,
0/2... 10V
DI1
Power
Supply
NO NOCC NCCNO
Out4
(note)
DI2
Out1
Out3 Out2
+-
2.2.2 KM5P
RS485
Thermo-
couple
DI1
OP3
OP2
OP1
OP4
(note)
DI2 (note)
Analogue input
mV, VmA
12 VDC
(note)
PV
4... 20 mA
3 wire transmitter
12 VDC
(note)
PV
Pt100Pt1000/NTC/PTC
4... 20 mA
2 wire transmitter
Neutral
Power
supply
Line
open
close
Ascon Tecnologic - Serie K_5P - MANUALE INGEGNERISTICO - PAG. 3
2.2.3 KX5P
+ + +
++
Out1
C
NO
+
-
+
-
Out4 (note)
RS485
12 VDC/20 mA max.
Passive TX, 2 wires,
4... 20 mA
Pt1000
Pt100
TC
4... 20 mA (active)
0/12... 60 mV,
0/1... 5V,
0/2... 10V
-
Out2
Out3
C
NO
+
-
C
NO
+
-
DI1
DI2
Power
supply
Analogue
Input
Open
Close
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
RS485
D -
D +
Nota: Il morsetto 4 può essere programmato come:
Ingresso digitale (DI2) collegando un contatto pulito
tra i morsetti 4/11 (KR5P), 4/16 (KM5P), 4/5 (KX5P);
0...12 V SSR Drive Output (OP4) collegando il carico
tra i morsetti 4/11 (KR5P), 4/16 (KM5P), 4/5 (KX5P);
Alimentazione del trasmettitore 12 Vdc (20 mA) colle-
gando il trasmettitore a 2 fili tra i terminali 4 e 1,
per il
trasmettitore a 3 fili collegare il terminale 4 all’ingres-
so dell’alimentazione del trasmettitore ai terminali 1 e
2 all’uscita del segnale del trasmettitore.
2.3 Ingressi
2.3.1 Ingressi da termocoppia
12
+-
Corrente continua per verifica continuità: 250 nA.
Giunto freddo: Compensazione automatica fra 0... 50°C.
Deriva termica giunto freddo: 0.1°C/°C dopo un preriscal-
damento di 20 minuti.
Impedenza di ingresso: > 1 M.
Calibrazione: Secondo la normativa EN 60584-1.
Nota: Utilizzare un cavo compensato corrispondente al tipo
di termocoppia impiegata possibilmente schermato.
2.3.2 Ingresso da sensori all’infrarosso
Exergen
12
+-
Resistenza esterna: Non rilevante.
Giunto freddo: Compensazione automatica fra 0... 50°C.
Deriva termica giunto freddo: 0.1°C/°C.
Impedenza di ingresso: > 1 M.
2.3.3 Ingresso da termoresistenza Pt 100
12
3
RTD
Circuito d’ingresso: Iniezione di corrente (150 µA).
Resistenza di linea: Compensazione automatica fino a
20/filo, errore max. 0.3°C.
Calibrazione: Secondo la normativa EN 60751/A2.
Nota: La resistenza dei 3 fili deve essere la stessa.
2.3.4 Ingresso da Pt 1000, NTC e PTC
12
3
RTD
Resistenza di linea: Non compensata.
Circuito di ingresso Pt 1000: Iniezione di corrente (15 µA).
Calibrazione Pt 1000: Secondo la normativa EN 60751/A2.
2.3.5 Ingresso in tensione (V e mV)
mV
V
+-
+-
12
Impedenza di ingresso: > 1 M per l’ingresso in mV
500 k per l’ingresso in V.
Ascon Tecnologic - Serie K_5P - MANUALE INGEGNERISTICO - PAG. 4
2.3.6 Ingresso in corrente (mA)
Collegamento ingresso da 0/4... 20 mA per trasmet-
titore passivo con alimentazione ausiliaria interna
1 2 34
4...20 mA
2 wires
Transmitter
+-
Impedenza di ingresso: < 53.
Alimentazione ausiliaria interna: 12 VDC (±20%), 20 mA max..
Collegamento ingresso da 0/4... 20 mA per trasmet-
titore passivo con alimentazione ausiliaria esterna
0/4...20 mA
passive
transmitter
Ext.
PWS
+
1 2
+-
+-
-
Collegamento ingresso da 0/4... 20 mA per
trasmettitore attivo
0/4... 20 mA
active
transmitter
1 2
+-
+-
2.3.7 Ingressi digitali
INGRESSO DIGITALE COMANDATO DA CONTATTO PULITO
Resistenza di contatti: 100 max.;
Portata dei contatti: DI1 = 10 V, 6 mA;
DI2 = 12 V, 30 mA.
INGRESSO DIGITALE COMANDATO IN TENSIONE A 24VDC
Stato logico 1: 6... 24 VDC;
Stato logico 0: 0... 3 VDC.
Note relative alla sicurezza:
Non cablare i cavi degli ingressi logici insieme ai cavi di potenza;
Lo strumento necessita di almeno 150 ms per riconoscere
la variazione di stato del contatto;
Gli ingressi logici NON sono isolati dall’ingresso di misu-
ra. Il contatto esterno deve assicurare un isolamento dop-
pio o rinforzato tra l’ingresso logico e la linea di potenza.
KR5P
INGRESSO DIGITALE COMANDATO DA CONTATTO PULITO
Digital
input 1
Digital
input 2
5 6 114
INGRESSO DIGITALE COMANDATO IN TENSIONE A 24VDC
Digital
input 1
Digital
input 2
5 6 114
+-
KM5P
INGRESSO DIGITALE COMANDATO DA CONTATTO PULITO
Digital
Input 2
4
15
16 Digital
Input 1
INGRESSO DIGITALE COMANDATO IN TENSIONE 24VDC
+
-
Digital
Input 2
4
15
16 Digital
Input 1
KX5P
INGRESSO DIGITALE COMANDATO DA CONTATTO PULITO
Digital
input 1
4
5
6
Digital
input 2
INGRESSO DIGITALE COMANDATO IN TENSIONE A 24VDC
Digital
input 1
Digital
input 2 4
5
6
+
-
2.4 Uscite
Note relative alla sicurezza:
Per evitare scosse elettriche, collegare i cavi di potenza
dopo aver effettuato tutti gli altri collegamenti.
Per il collegamento alla rete, utilizzare cavi AWG 16 o mag-
giori e adatti per una temperatura di almeno 75°C;
Utilizzare solo cavi in rame.
Le uscite SSR non sono isolate. Il relè allo stato solido
esterno deve garantire un isolamento rinforzato.
Per le uscite SSR, mA e V si utilizzi un cavo schermato
Ascon Tecnologic - Serie K_5P - MANUALE INGEGNERISTICO - PAG. 5
qualora la linea dovesse superare i 30 m di lunghezza.
m
Prima di collegare le uscite agli attuatori si racco-
manda di controllare che i parametri impostati siano
quelli desiderati e che l’applicazione funzioni cor-
rettamente onde evitare anomalie nell’impianto che
possano causare danni a persone, cose o animali.
2.4.1 Uscita 1 (OP1)
CARATTERISTICHE USCITA A RELÈ
Portata dei contatti: • 4 A /250 V cosj = 1;
• 2 A /250 V cosj = 0.4.
Vita operativa: 1 x 105.
CARATTERISTICHE USCITA SSR
Livello logico 0: Vout < 0.5 VDC;
Livello logico 1: 12 V ± 20%, 15 mA max..
CARATTERISTICHE USCITA ANALOGICA
Uscita in mA: 0/4... 20 mA, galvanicamente isolata,
max. resistenza del carico: 500 .
Uscita in V: 0/2... 10 V, galvanicamente isolata,
min. resistenza del carico: 500 .
KR5P
USCITA A RELÈ
23 24
22
NCCNO
USCITA SSR
SSR
+-
24
22
USCITA ANALOGICA IN CORRENTE
mA
+-
2422
USCITA ANALOGICA IN TENSIONE
V
+-
24
22
KM5P
USCITA A RELÈ
C
NO
7
8
USCITA SSR
SSR
+
-
7
8
USCITA ANALOGICA IN CORRENTE
mA
+
-
7
8
USCITA ANALOGICA IN TENSIONE
V
+
-
7
8
KX5P
USCITA A RELÈ
C
NO
9
10
USCITA SSR
SSR
+
-
9
10
USCITA ANALOGICA IN CORRENTE
mA
+
-
9
10
USCITA ANALOGICA IN TENSIONE
V
+
-
9
10
2.4.2 Uscita 2 (OP2)
CARATTERISTICHE USCITA A RELÈ
Portata dei contatti: • 2 A /250 V cosj = 1;
• 1 A /250 V cosj = 0.4.
Vita operativa: 1 x 105.
CARATTERISTICHE USCITA SSR
Livello logico 0: Vout < 0.5 VDC;
Livello logico 1: 12 V ± 20%, 15 mA max..
KR5P
USCITA A RELÈ
18
17
CNO
USCITA SSR
18
17
SSR
+-
+-
Ascon Tecnologic - Serie K_5P - MANUALE INGEGNERISTICO - PAG. 6
KM5P
USCITA A RELÈ
C
NO
13
14
USCITA SSR
SSR
-
+
13
14
KX5P
USCITA A RELÈ
C
NO
11
12
USCITA SSR
SSR
-
+
11
12
2.4.3 Uscita 3 (OP3)
CARATTERISTICHE USCITA A RELÈ
Portata dei contatti: • 2 A /250 V cosj = 1;
• 1 A /250 V cosj = 0.4.
Vita operativa: 1 x 105.
CARATTERISTICHE USCITA SSR
Livello logico 0: Vout < 0.5 VDC;
Livello logico 1: 12 V ± 20%, 15 mA max..
KR5P
USCITA A RELÈ
16
15
CNO
USCITA SSR
16
15
SSR
+-
+-
KM5P
USCITA A RELÈ
C
NO
11
12
USCITA SSR
SSR
-
+
11
12
KX5P
USCITA A RELÈ
C
NO
13
14
USCITA SSR
SSR
-
+
13
14
2.4.4 Uscite servomotore OP2 e OP3
CARATTERISTICHE USCITE SERVOMOTORE
Portata dei contatti: • 2 A /250 V cosj = 1;
• 1 A /250 V cosj = 0.4.
Vita operativa: 1 x 105.
KR5P
NOCCNO
Out3 Out2
OpenClose
18
17
16
15
KM5P
Open
Close
NO
13
14
C
C
NO
11
12 Out3
Out2
KX5P
Out2
Out3
Open
Close
C
NO
11
12
C
NO
13
14
Ascon Tecnologic - Serie K_5P - MANUALE INGEGNERISTICO - PAG. 7
2.4.5 Uscita 4 (OP4)
CARATTERISTICHE USCITA SSR
Livello logico 0: Vout < 0.5 VDC;
Livello logico 1: 12 V ± 20%, 15 mA max..
Nota: L’uscita è protetta da sovraccarichi.
KR5P
SSR
+-
+-
114
KM5P
SSR
+
-
4
Out4 4
16
KX5P
SSR
+
-
4
5
2.5 Interfaccia seriale
KR5P
9 10
8
GND
D+
D-
C
D+
D-
D+
D-
RS485
D +D -
KM5P
D +
D -
D +
D -
D +
D -
D +
D -
RS-485
5
6
KX5P
D +
D -
D +
D -
D +
D -
D +
D -
RS-485
7
8
Tipo di interfaccia: Isolata (50 V) RS-485;
Livelli di tensione: Secondo la normativa EIA standard;
Tipo di protocollo: MODBUS RTU;
Formato dei dati: 8 bit senza parità;
bit di Stop: 1 (uno);
Velocità di linea:
Programmabile tra 1200... 38400 baud;
Indirizzo:
Programmabile tra
1... 255.
Note: 1. L’interfaccia seriale RS-485 permette di collegare
fino a 30 strumenti con un unico master remoto.
2. La lunghezza del cavo non deve superare i 1500 m
alla velocità di comunicazione di 9600 baud.
2.6 Alimentazione
Tensione: • 24 VAC/DC (±10%);
• 100... 240 VAC (-15... +10%);
• 24... 240 VAC (±10%) solo KM5P.
Note: 1. Prima di collegare lo strumento alla rete elettrica,
assicurarsi che la tensione di linea sia corrispon-
dente a quanto indicato nell’etichetta di identifica-
zione dello strumento;
2. La polarità è ininfluente;
3. L’ingresso di alimentazione NON è protetto da
fusibile. È necessario prevedere esternamente un
fusibile tipo T 1A, 250 V;
4. Quando lo strumento è alimentato attraverso la
chiave di programmazione A01, le uscite NON
sono alimentate e lo strumento potrebbe visualiz-
zare la scritta ouLd (Out 4 Overload).
KR5P
Power
Supply 13 14
Neutral Line
KM5P
Power Supply
9
10
Neutral
Line
KX5P
Power Supply
Neutral
Line
15
16
Ascon Tecnologic - Serie K_5P - MANUALE INGEGNERISTICO - PAG. 8
3 CARATTERISTICHE TECNICHE
Custodia: Plastica autoestinguente UL94 V0
;
Protezione frontale: IP65 con guarnizione opzionale per
KM5P/KX5P o con tirante a vite opzionale per KR5P; per uso
al coperto secondo la normativa EN 60070-1;
Protezione terminali: IP20 secondo la normativa EN 60070-1;
Installazione: Montaggio frontequadro;
Morsettiera
:
• KR5P: 24 terminali a vite M3/molla, cavi da 0.25... 2.5 mm2
(AWG 22... AWG 14) con schema di collegamento,
KM5P e KX5P: 16
terminali a vite M3/molla, cavi da
0.25... 2.5 mm2 (AWG22... AWG14) con schema di colle-
gamento;
Dimensioni:
KR5P: 78 x 35
profondità
69.5 mm
(3.07 x 1.37
profondità
2.73 in.),
KM5P: 48 x 48 mm (1.77 x 1.77 in.), profondità
75.5... 102 mm (2.97... 3.93 in.) in base al
modello selezionato,
KX5P: 48 x 96, profondità 75.9 mm
(1.77 x 3.78 profondità 2.99 in.);
Foratura pannello:
KR5P:
71 (+0.6) x 29 (+0.6) mm [2.79 (+0.023) x 1.14 (+0.023) in.]
,
KM5P:
45 (+0.6) x 45 (+0.6) mm [1.78 (+0.023) x 1.78 (+0.023) in.]
,
KX5P:
45 (+0.6) x 89 (+0.6) mm [1.78 (+0.023) x 3.5 (+0.023) in.]
;
Peso:
KR5P:
180 g max.,
KM5P:
126... 151 g a seconda del modello selezionato;
KX5P: 160
g max.;
Alimentazione:
24 VAC/DC (±10% della tensione nominale),
100... 240 VAC (-15... +10% della tensione nominale),
24... 240 VAC/DC (±10% della tensione nominale) solo KM5P
;
Consumo di corrente: 3 VA max.;
Tensione di isolamento: 3000 Vrms secondo EN 61010-1;
Tempo di aggiornamento display: 500 ms;
Tempo di campionamento: 130 ms;
Risoluzione: 30000 conteggi;
Precisione totale: ±0.5% F.S.V. ±1 digit @ 25°C di tempera-
tura ambiente;
Deriva termica: Compresa nella precisione totale;
Temperatura di funzionamento: 0... 50°C (32... 122°F);
Temperatura di stoccaggio: -30... +70°C (-22... +158°F);
Umidità: 20... 85% RH senza formazione di condensa.
Display:
KR5: Principale: 4 cifre altezza 10.9 mm a 3 colori
dinamici/fissi, Secondario: 4 cifre altezza 6 mm verdi,
KM5: Principale: 4 cifre altezza 15.5 mm a 3 colori
dinamici/fissi o bianchi (KM5PW), Secondario: 4 cifre
altezza 7.6 mm verdi,
KX5: Principale: 4 cifre altezza 15.5 mm a 3 colori
dinamici/fissi, Secondario: 4 cifre altezza 7.6 mm verdi +
un bargraph a 21 segmenti,
Compatibilità elettromagnetica e requisiti di sicurezza
EMC: secondo EN 61326-1,
Sicurezza: secondo EN 61010-1;
Categoria di installazione: II;
Grado di inquinamento: 2.
4 COME ORDINARE
4.1 KR5P, KM5P e KX5P
Modello
Modello da 78 x 35 mm
KR5P = Regolatore + programmatore + trasmettitore di Set point
Modello da 48 x 48 mm
KM5P = Regolatore + programmatore + trasmettitore di Set point
KM5PW = Regolatore + programmatore + trasmettitore di Set point
con display bianco
Modello da 48 x 96 mm
KX5P = Regolatore + programmatore + trasmettitore di Set point
Ingresso analogico + Ingresso digitale DI1 (standard)
C = J, K, R, S, T, N, PT100, PT 1000 (2 fili), mA, mV, V
E = J, K, R, S, T, N, NTC, PTC, mA, mV, V
Uscita 1
I = 0/4... 20 mA, 0/2... 10 V uscita lineare isolata
O = VDC per SSR
R = Relè SPST 4 A (carico resistivo)
Uscita 3
- = Non disponibile
M = Relè SPST 2 A (comando servomotore)(nota)
O = VDC per SSR
R = Relè SPST 2 A (carico resistivo)
Ingresso/Uscita 4
D = Uscita 4 (VDC per SSR)/Alim. trasmett./Ingr. dig. DI2
Comunicazione seriale
- = TTL Modbus
S = RS485 Modbus + TTL Modbus
Uscita 2
- = Non disponibile
M = Relè SPST 2 A (comando servomotore)(nota)
O = VDC per SSR
R = Relè SPST 2 A (carico resistivo)
Tipo di collegamento
- = Standard (morsettiera a vite non estraibile)
E = Con morsettiera a vite estraibile
M = Con morsettiera a molla estraibile
N = Con morsettiera estraibile (solo parte fissa)
Alimentazione
H = 100... 240 VAC
L = 24 VAC/DC
U = 24... 240 VAC/DC
Nota: Per ordinare i modelli per comando servomotore,
Uscita 1 e Uscita 2 devono essere compilate col
codice “M”.
Ascon Tecnologic - Serie K_5P - MANUALE INGEGNERISTICO - PAG. 9
5 PROCEDURA DI CONFIGURAZIONE
5.1 Introduzione
Quando lo strumento viene alimentato, esegue un test dei
LED (tutti i LED accesi) e un autotest. Durante l’autotest il
display superiore mostra la scritta: tESt, mentre il display in-
feriore mostra la versione FirmWare (es: r.1.0.0). Terminato
il test iniziale lo strumento comincia a funzionare rispettando
i valori dei parametri memorizzati in quel momento.
Il comportamento dello strumento e le sue prestazioni sono in
funzione dei valori dei parametri memorizzati.
Alla prima accensione lo strumento utilizzerà i dati di “default”
(parametri di fabbrica). Questo insieme di parametri sono di
tipo generico (esempio: l’ingresso è programmato per una
termocoppia tipo J).
m
Prima di collegare gli attuatori delle uscite,
si raccomanda di configurare i parametri per adattarli
all’applicazione (tipo di ingresso, modo di regolazio-
ne, allarmi, intervento delle uscite, ecc.).
Per modificare l’impostazione dei parametri è necessario
eseguire la procedura di Configurazione”.
Nota: Non modificare il valore [5] unit (Engineering Unit)
durante il controllo di processo in quanto i valori di
temperatura inseriti dall’utente (soglie, limiti ecc.) non
vengono riscalati automaticamente dallo strumento.
5.2 Comportamento dello strumento
all’accensione
All’accensione lo strumento partirà in uno dei seguenti modi,
in funzione della specifica configurazione:
Modo Automatico senza la funzione programmatore
Il display superiore visualizza il valore misurato;
Il display inferiore visualizza il valore del set point operativo;
Il punto decimale della cifra meno significativa del display
superiore è spento;
Lo strumento sta eseguendo la normale regolazione.
Modo manuale (oPLo)
Il display superiore visualizza il valore misurato.
Il display inferiore visualizza la potenza di uscita
(il LED
MAN è acceso).
Lo strumento NON sta eseguendo la regolazione automatica.
La potenza di uscita può essere modificata manualmente
tramite i tasti e .
Modo Stand by (St.bY)
Il display superiore visualizza il valore misurato;
Il display inferiore visualizza alternativamente il valore del
set point operativo ed il messaggio St.bY oppure od;
Lo strumento NON sta eseguendo alcun tipo di regolazio-
ne (le uscite regolanti sono spente);
Lo strumento si comporta come un indicatore.
Modo Automatico con partenza del programma
all’accensione
Il display superiore visualizza il valore misurato;
Il display inferiore visualizza una delle seguenti informazioni:
Il set point operativo (quando esegue una rampa);
Il tempo del segmento in esecuzione (quando sta ese-
guendo una stasi).
Nota bene:
In tutti i casi descritti, il punto decimale del digit meno
significativo del display inferiore è acceso.
Noi definiamo una qualunque di queste visualizzazioni
visualizzazione normale”.
5.3 Accedere al livello configurazione
I parametri di configurazione sono riuniti in Gruppi. Ciascun
Gruppo definisce tutti i parametri relativi ad una specifica
funzione (regolazione, allarmi, funzioni delle uscite).
1. Premere il tasto per più di 5 secondi. Il display superio-
re visualizzerà PASS mentre quello inferiore visualizzerà 0.
2. Con i tasti e impostare la password programmata.
Note: 1. La password inserita dalla fabbrica per impostare i
parametri di configurazione è 30.
2. Durante la modifica dei parametri lo strumento
continua ad eseguire il controllo.
In alcuni casi, quando la modifica dei parametri
può generare un’azione forte sul processo, potreb-
be essere conveniente fermare temporaneamente
il controllo durante la procedura configurazione (le
uscite regolanti si spegneranno). In questo caso
impostare una password pari a 2000 + la password
programmata (es. 2000 + 30 = 2030).
La regolazione ripartirà automaticamente all’uscita
dalla procedura di configurazione.
3. Premere il tasto .
Se la password è corretta il display visualizzerà l’acronimo
del primo gruppo di parametri preceduto dal simbolo:
].
In altre parole il display superiore visualizzerà:
]inp
(parametri di Configurazione degli ingressi).
Lo strumento è in modo configurazione.
5.4 Uscire dal “Modo configurazione”
Premere per più di 5 secondi, lo strumento tornerà alla
visualizzazione normale”.
5.5 Funzione dei tasti durante la
modifica dei parametri
Una breve pressione del tasto consente di uscire dall’at-
tuale gruppo di parametri e selezionare un nuovo gruppo.
Una pressione prolungata consente di terminare la
procedura di configurazione (lo strumento torna alla
visualizzazione normale”).
Quando il display superiore dello strumento visualiz-
za un gruppo e quello inferiore è vuoto, questo tasto
consente di entrare nel gruppo selezionato.
Quando il display superiore dello strumento visualizza
un parametro e quello inferiore il suo valore, questo tasto
consente di memorizzare il valore impostato e passare al
parametro successivo, all’interno dello stesso gruppo.
Incrementa il valore del parametro selezionato.
Decrementa il valore del parametro selezionato
.
+ Questi 2 tasti permettono di tornare al gruppo
precedente. Si proceda come segue:
Premere il tasto e mentre viene tenuto premuto
premere il tasto ; rilasciare entrambi tasti.
Nota: La selezione dei gruppi è ciclica così come la selezio-
ne dei parametri all’interno dei gruppi.
Ascon Tecnologic - Serie K_5P - MANUALE INGEGNERISTICO - PAG. 10
5.6 Reset di fabbrica - Caricamento
dei parametri di default
A volte, ad esempio quando si riconfigura uno strumento uti-
lizzato in precedenza per un’applicazione diversa (o da altre
persone) o sono fatti errori di configurazione e si desidera
riconfigurarlo, può essere utile ricaricare la configurazione di
fabbrica (dati di default).
Questa azione consente di riportare lo strumento ad una
condizione definita (come era alla prima accensione).
I dati di default sono i dati caricati nello strumento dalla fab-
brica prima della spedizione dell’apparecchio.
Per ricaricare i dati di default procedere come segue:
1. Premere il tasto per più di 5 secondi.
Il display superiore visualizzerà PASS mentre quello infe-
riore visualizzerà 0.
2. Con i tasti e impostare la password
-481;
3. Premere il tasto ;
4. Lo strumento dapprima spegnerà tutti i LED, poi visualiz-
zerà il messaggio dFLt, in seguito accenderà tutti i LED
per due secondi ed infine si comporterà come se fosse
stato riacceso.
La procedura è completa.
Nota: La lista completa dei parametri di default è riportata
nell’Appendice A.
5.7 Tutti i parametri di configurazione
Nelle pagine seguenti descriveremo tutti i parametri dello
strumento. Tuttavia lo strumento visualizzerà solo i parametri
relativi alle opzioni hardware presenti e in accordo all’imposta-
zione fatta per i parametri precedenti [esempio: impostando
AL1t (tipo di Allarme 1) uguale a nonE (non utilizzato), tutti i
parametri relativi all’allarme 1 verranno omessi].
Gruppo ]inP - Configurazione degli ingressi
[1] SEnS - Tipo di ingresso
Disponibile:
Sempre.
Campo:Quando nel codice d’ordine è stato seleziona-
to c
come “Tipo di ingresso (si veda “Come
ordinare”):
J TC J (-50... +1000°C/-58... +1832°F);
crAL TC K (-50... +1370°C/-58... +2498°F);
S TC S (-50... +1760°C/-58... +3200°F);
r TC R (-50... +1760°C/-58... +3200°F);
t TC T (-70... +400°C/-94... +752°F);
n TC N (-50... +1300°C/-58... +2372°F);
Ir.J Exergen IRS J (-46... +785°C/-50... +1445°F);
Ir.cA Exergen IRS K (-46... +785°C/-50... +1445°F);
Pt1 RTD Pt100 (-200... +850°C/-328... +1562°F);
Pt10 RTD Pt1000 (-200... +850°C/-328... +1562°F);
0.60 0... 60 mV lineare;
12.60 12... 60 mV lineare;
0.20 0... 20 mA lineare;
4.20 4... 20 mA lineare;
0.5 0... 5 V lineare;
1.5 1... 5 V lineare;
0.10 0... 10 V lineare;
2.10 2... 10 V lineare.
Quando nel codice d’ordine è stato selezionato e
come “Tipo di ingresso (si veda “Come ordinare”).
J TC J (-50... +1000°C/-58... +1832°F);
crAL TC K (-50... +1370°C/-58... +2498°F);
S TC S (-50... +1760°C/-58... +3200°F);
r TC R (-50... +1760°C/-58... +3200°F);
t TC T (-70... +400°C/-94... +752°F);
n TC N (-50... +1300°C/-58... +2372°F);
Ir.J Exergen IRS J (-46... +785°C/-50... +1445°F);
Ir.cA Exergen IRS K (-46... +785°C/-50... +1445°F);
Ptc PTC (-55... +150°C/-67... +302°F);
ntc NTC (-50... +110°C/-58... +230°F);
0.60 0... 60 mV lineare;
12.60 12... 60 mV lineare;
0.20 0... 20 mA lineare;
4.20 4... 20 mA lineare;
0.5 0... 5 V lineare;
1.5 1... 5 V lineare;
0.10 0... 10 V lineare;
2.10 2... 10 V lineare.
Note: 1. Quando si seleziona un ingresso da TC o
RTD e
si imposta una cifra decimale, il valore massimo
visualizzabile risulta essere 999.9°C o 999.9°F.
2. Ogni cambiamento di impostazione del parametro
SEnS forzerà il parametro [2] dP = 0 e farà cam-
biare tutti i parametri ad esso collegati (set point,
bada proporzionale ecc.).
[2] dP - Posizione punto decimale
Disponibile:
Sempre.
Campo:Quando [1] SenS = ingresso lineare: 0... 3;
• Quando [1] SenS diverso da ingresso lineare: 0... 1.
Nota: Ogni variazione del parametro dP produrrà una varia-
zione dei parametri ad esso collegati (set point, banda
proporzionale, ecc.).
[3] SSc - Inizio scala per ingressi lineari
Disponibile:
Quando, tramite il parametro [1] SEnS, è stato
selezionato un ingresso lineare.
Campo: -1999... 9999.
Note: 1. Consente di definire, per gli ingressi lineari, il valore
visualizzato quando lo strumento misura il minimo
valore misurabile. Lo strumento visualizzerà valori
fino al 5% inferiori al valore impostato per SSc oltre
il 5% visualizzerà la segnalazione di underrange.
2. È possibile impostare una visualizzazione di inizio
scala inferiore alla visualizzazione di fondo scala
per ottenere usa scala di visualizzazione inversa.
Es. 0 mA = 0 mBar e 20 mA = -1000 mBar (vuoto).
[4] FSc - Fondo scala per ingressi lineari
Disponibile:
Quando, tramite il parametro [1] SEnS, è stato
selezionato un ingresso lineare.
Campo: -1999... 9999.
Note: 1. Consente di definire, per gli ingressi lineari, il valore
visualizzato quando lo strumento misura il massimo
valore misurabile. Lo strumento visualizzerà valori
fino al 5% superiori al valore impostato per FSc oltre
il 5% visualizzerà la segnalazione di overrange.
2. È possibile impostare una visualizzazione di inizio
scala inferiore alla visualizzazione di fondo scala
per ottenere usa scala di visualizzazione inversa.
Es. 0 mA = 0 mBar e 20 mA = - 1000 mBar (vuoto).
Ascon Tecnologic - Serie K_5P - MANUALE INGEGNERISTICO - PAG. 11
[5] unit - Unità ingegneristiche
Disponibile:
Quando, tramite il parametro [1] SEnS, è stato
selezionato un sensore di temperatura.
Campo: °c Gradi Celsius (centigradi);
°F Gradi Fahrenheit.
m
La modifica dell’unità ingegneristica (parametro
[5] unit) non causa il ridimensionamento
automatico di tutti i parametri relativi con
l’unità ingegneristica (soglie di allarme, banda
proporzionale, ecc.).
[6] FiL - Filtro digitale sul valore misurato
Disponibile:
Sempre.
Campo: oFF (nessun filtro) 0.1... 20.0 s
Nota: Questo è un filtro del primo ordine applicato al valore mi-
surato. Per questa ragione influenza, il valore misurato,
l’azione di regolazione e il comportamento degli allarmi.
[7] inE - Selezione del tipo di fuori campo che
abilita il valore di uscita di sicurezza
Disponibile:
Sempre.
Campo: our Quando lo strumento rileva un overrange o un
underrange, forza la potenza di uscita dello
strumento al valore di sicurezza [8] oPE.
or Quando lo strumento rileva un overrange,
forza la potenza di uscita dello strumento al
valore di sicurezza [8] oPE.
ur Quando lo strumento rileva un underrange,
forza la potenza di uscita dello strumento al
valore di sicurezza [8] oPE.
[8] oPE - Valore di sicurezza della potenza di uscita
Disponibile:
Sempre.
Campo: -100... 100% (dell’uscita).
Note: 1. Quando lo strumento è programmato per eseguire
una sola azione regolante (riscaldamento o raffred-
damento), impostando un valore inferiore al campo
di uscita, lo strumento utilizza il valore zero.
Esempio: quando è programmata una azione di
solo riscaldamento e oPE è uguale a -50% (raf-
freddamento) lo strumento utilizzerà il valore zero.
2. Quando è stato selezionato un controllo ON/OFF
e
lo strumento rileva una condizione di fuori campo,
lo strumento utilizzerà un tempo di ciclo pari a 20
secondi per poter fornire la potenza programmata
tramite questo parametro.
[9] io4.F - Selezione della funzione dell’I/O4
Disponibile:
Sempre.
Campo: on Out 4 sempre ad ON (usato come alimenta-
zione di un trasmettirore);
out4 Uscita digitale 4 (VDC per SSR);
dG2.c Ingresso digitale 2 (contatto pulito);
dG2.U
Ingresso digitale 2 (in tensione 12... 24 VDC)
.
Note: 1. Impostando [9] io4.F = dG2.C o dG2V, il para-
metro [24] O4F viene mascherato mentre diventa
visibile [11] diF2.
2. Impostando [9] io4F = on i parametri [24] O4F e
[11] diF2 verranno mascherati.
3. Impostando [9] io4F per valori diversi da dG2.c
o dG2.U, lo strumento forzerà [11] diF2 = nonE.
Se [10] diF1 era stato impostato ad SP4 o UPDN,
verrà forzato a nonE.
4. La modifica di [9] io4F dal valore on ad Out 4 por-
terà [25] O4F ad essere visibile e uguale nonE.
[10] diF1 - Funzione dell’ingresso digitale 1
Disponibile:
Sempre.
Campo: oFF Nessuna funzione;
1 Reset Allarmi [stato];
2 Riconoscimento Allarmi (ACK) [stato];
3 Blocco (Hold) del valore misurato [stato];
4 Modo Stand by [stato]. Quando il contatto è
chiuso lo strumento è in stand-by;
5 Modalità manuale;
6 Run del programma [transizione]. La prima chiu-
sura fa partire il programma, le chiusure succes-
sive fanno ripartire l’esecuzione del programma
dall’inizio;
7
Reset del programma [transizione]. La chiusura
del contatto resetta l’esecuzione del programma;
8
Hold del programma [transizione]. La prima chiu-
sura sospende l’esecuzione del programma, la
seconda fa continuare l’esecuzione del programma;
9 Run/Hold del programma [stato]. Quando il con-
tatto è chiuso il programma è in esecuzione;
10 Run/Reset del programma [stato]:
- Contatto chuso - Program in RUN;
- Contatto aperto - Reset del programma;
11 Selezione tra SP1 e SP2 [stato];
12 Selezione binaria del set point eseguita tramite
l’ingresso digitale 1 (bit meno significativo) e
l’ingresso digitale 2 (bit più significativo) [stato].
13 L’ingresso digitale 1 opera in parallelo al tasto
mentre l’ingresso digitale 2 opera in parallelo
al tasto .
14 [Disponibile dalla release Firmware r.1.1.0]
Selezione del programma da lanciare [stato]:
Quando è selezionata la 1ª pagina programmi:
• Contatto aperto - Programma 1;
• Contatto chuso- Programma 2;
Quando è selezionata la 2ª pagina programmi:
• Contatto aperto - Programma 5;
• Contatto chuso - Programma 6;
15 [Disponibile dalla release Firmware r.1.1.0]
Selezione binaria del programma da esegui-
re effettuata dall’ingresso digitale 1 (bit meno
significativo) e dall’ingresso digitale 2 (bit più
significativo) [stato].
Notes: 1. Quando [10] diF1 = 12, [11] diF2 è forzato
anch’esso a 12 e non può eseguire altre funzioni.
2. Quando [10] diF1 = 12 e [11] diF2 = 12 il Set
point sarà:
DI1 DI2 Set point operativo
Off Off Set point 1
On Off Set point 2
Off On Set point 3
On On Set point 4
3. Quando [10] diF1 = 13, [11] diF2 = 13 e non può
eseguire altre funzioni.
4. Quando [10] diF1 = 15, anche [11] diF2 = 15 e
se è selezionata la 1ª pagina dei programmi la
selezione del programma da lanciare sarà:
DI1 DI2 Programma
Off Off Programma 1
On Off Programma 2
Off On Programma 3
On On Programma 4
Ascon Tecnologic - Serie K_5P - MANUALE INGEGNERISTICO - PAG. 12
Quando è selezionata la 2ª pagina dei programmi
la selezione del programma da lanciare sarà:
DI1 DI2 Programma
Off Off Programma 5
On Off Programma 6
Off On Programma 7
On On Programma 8
[11] diF2 - Funzione dell’ingresso digitale 2
Disponibile:
Quando [9] io4.F = dG2.c oppure dG2.U.
Campo: oFF Nessuna funzione;
1 Reset Allarmi [stato];
2 Riconoscimento Allarmi (ACK) [stato];
3 Blocco (Hold) del valore misurato [stato];
4 Modo Stand by [stato]. Quando il contatto è
chiuso lo strumento è in stand-by;
5 Modalità manuale;
6 Run del programma [transizione]. La prima chiu-
sura fa partire il programma, le chiusure succes-
sive fanno ripartire l’esecuzione del programma
dall’inizio;
7
Reset del programma [transizione]. La chiusura
del contatto resetta l’esecuzione del programma;
8
Hold del programma [transizione]. La prima chiu-
sura sospende l’esecuzione del programma, la
seconda fa continuare l’esecuzione del programma;
9 Run/Hold del programma [stato]. Quando il con-
tatto è chiuso il programma è in esecuzione;
10 Run/Reset del programma [stato]:
- Contatto chuso - Program in RUN;
- Contatto aperto - Reset del programma;
11 Selezione tra SP1 e SP2 [stato];
12 Selezione binaria del set point eseguita tramite
l’ingresso digitale 1 (bit meno significativo) e
l’ingresso digitale 2 (bit più significativo) [stato].
13 L’ingresso digitale 1 opera in parallelo al tasto
mentre l’ingresso digitale 2 opera in parallelo
al tasto .
14 [Disponibile dalla release Firmware r.1.1.0]
Selezione del programma da lanciare [stato]:
Quando è selezionata la 1ª pagina programmi:
• Contatto aperto - Programma 1;
• Contatto chuso- Programma 2;
Quando è selezionata la 2ª pagina programmi:
• Contatto aperto - Programma 5;
• Contatto chuso - Programma 6;
15 [Disponibile dalla release Firmware r.1.1.0]
Selezione binaria del programma da esegui-
re effettuata dall’ingresso digitale 1 (bit meno
significativo) e dall’ingresso digitale 2 (bit più
significativo) [stato].
[12] di.A - Azione degli ingressi digitali
Disponibile:
Sempre.
Campo: 0 DI1 azione diretta,
DI2 (se configurato) azione diretta;
1 DI1 azione inversa,
DI2 (se configurato) azione diretta;
2 DI1 azione diretta,
DI2 (se configurato) azione inversa;
3 DI1 azione inversa,
DI2(se configurato) azione inversa.
Gruppo ]out - Configurazione delle uscite
[13] o1.t - Out 1 tipo di uscita
Disponibile:
Quando out 1 è un’uscita lineare.
Campo: 0-20 0... 20 mA;
4-20 4... 20 mA;
0-10 0... 10 V;
2-10 2... 10 V.
[14] o1F - Funzione dell’uscita Out 1
Disponibile:
Sempre.
Campo:Quando out 1è un’uscita lineare:
nonE Uscita non utilizzata. Con questa imposta-
zione lo stato di questa uscita puo essere
impostato tramite interfaccia seriale;
H.rEG Uscita di riscaldamento;
c.rEG Uscita di raffreddamento;
r.inP Ritrasmissione analogica della misura;
r.Err
Ritrasmissione analogica dell’errore (PV-SP);
r.SP
Ritrasmissione analogica del Set Point operativo;
r.SEr Ritrasmissione analogica del valore prove-
niente dalla porta seriale;
• Quando out 1 è un’uscita digitale (relè o SSR):
nonE Uscita non utilizzata. Con questa imposta-
zione lo stato di questa uscita puo essere
impostato tramite interfaccia seriale;
H.rEG Uscita di riscaldamento;
c.rEG Uscita di raffreddamento;
AL Uscita di allarme;
P.End Indicatore di programma in “end”;
P.HLd Indicatore di programma in “hold”;
P. uit Indicatore di programma in “wait”;
P.run Indicatore di programma in “run”;
P.Et1 Evento 1 del programma;
P.Et2 Evento 2 del programma;
or.bo Indicatore di fuori-campo o rottura sensore;
P.FAL Indicatore di mancata alimentazione;
bo.PF Indicatore di fuori-campo, rottura sensore e/o
mancata alimentazione;
St.By Indicatore di strumento in stand-by;
diF1
L’uscita ripete lo stato dell’ingresso digitale 1;
diF2
L’uscita ripete lo stato dell’ingresso digitale 2;
on Out 1 sempre ad ON;
riSP Richiesta di ispezione.
Note: 1. Quando due o più uscite sono programmate allo
stesso modo, le uscite verranno pilotate in parallelo.
2. La segnalazione di mancata alimentazione viene
cancellata quando lo strumento rileva un reset
degli allarmi eseguito tramite il tasto , tramite
ingresso digitale o tramite seriale.
3. Se non viene programmata nessuna uscita re-
golante, gli allarmi relativi (se presenti) verranno
forzati a “nonE”.
[15] A.o1L - Inizio scala dell’uscita analogica
di ritrasmissione
Disponibile:
Quando Out 1 è un’uscita lineare e [14] O1F è
uguale a r.IMP, r.Err, r.SP oppure r.SEr.
Campo: Da -1999 a [16] Ao1H.
[16] A.o1H - Fine scala dell’uscita analogica
di ritrasmissione
Disponibile:
Quando Out 1 è un’uscita lineare e [14] O1F è
uguale a r.IMP, r.Err, r.SP oppure r.SEr.
Campo: Da [15]Ao1L a 9999.
Ascon Tecnologic - Serie K_5P - MANUALE INGEGNERISTICO - PAG. 13
[17] o1.AL - Allarmi assegnati all’uscita Out 1
Disponibile:
Quando [14] o1F = AL
Campo: 0... 63 con la regola seguente:
+1 Allarme 1
+2 Allarme 2
+4 Allarme 3
+8 Allarme Loop break
+16 Rottura sensore (burn out)
+32
Sovraccarico Out 4 (corto circuito
sull’uscita Out 4)
Esempio 1: Impostando 3 (2 + 1) l’uscita segnalerà l’allarme
1 e 2 (condizione di OR).
Esempio 2: Impostando Setting 13 (8 + 4 + 1) l’uscita se-
gnalerà l’allarme 1, l’allarme 3 e il loop break alarm.
[18] o1Ac - Azione dell’uscita Out 1
Disponibile:
Quando [14] o1F è diverso da nonE.
Campo: dir Azione diretta;
rEU Azione inversa;
dir.r
Azione diretta con indicazione LED invertita;
rEU.r
Azione inversa con indicazione LED invertita
.
Note: 1. Azione diretta: l’uscita ripete lo stato della funzione
pilotante. Esempio: uscita di allarme con azione
diretta. Quando l’allarme è ON il relè è eccitato
(uscita logica a 1).
2. Azione inversa: lo stato dell’uscita è l’opposto del-
lo stato della funzione pilotante. Esempio
: uscita
di allarme con azione inversa. Quando l’allarme è
OFF il relè è eccitato (uscita logica a 1). Questa
impostazione è normalmente chiamata “fail-safe”
ed è normalmente utilizzata in processi pericolosi
in modo da generare un allarme quando lo stru-
mento è spento o scatta il watchdog interno.
[19] o2F - Funzione dell’uscita Out 2
Disponibile:
Quando lo strumento è dotato dell’uscita 2.
Campo: nonE Uscita non utilizzata. Con questa imposta-
zione lo stato di questa uscita può essere
impostato tramite interfaccia seriale;
H.rEG Uscita di riscaldamento;
c.rEG Uscita di raffreddamento;
AL Uscita di allarme;
P.End Indicatore di programma in “end”;
P.HLd Indicatore di programma in “hold”;
P. uit Indicatore di programma in “wait”;
P.run Indicatore di programma in “run”;
P.Et1 Evento 1 del programma;
P.Et2 Evento 2 del programma;
or.bo Indicatore di fuori-campo o rottura sensore;
P.FAL Indicatore di mancata alimentazione;
bo.PF Indicatore di fuori-campo, rottura sensore e/o
mancata alimentazione;
St.By Indicatore di strumento in stand-by;
diF1
L’uscita ripete lo stato dell’ingresso digitale 1;
diF2
L’uscita ripete lo stato dell’ingresso digitale 2;
on Out 2 sempre ad ON;
riSP Richiesta di ispezione.
Per ulteriori dettagli, si veda il parametro [14] O1F.
m
In caso di controllo servomotore devono essere
utilizzate le uscite 2 e 3, entrambe impostate
con la
funzione di riscaldamento o raffreddamento
(o2F = o3F = HrEG oppure o2F = o3F = crEG);
il parametro [56] cont deve essere impostato a 3pt.
[20] o2.AL - Allarmi assegnati all’uscita Out 2
Disponibile:
Quando [19] o2F = AL
Campo: 0... 63 con la regola seguente:
+1 Allarme 1;
+2 Allarme 2;
+4 Allarme 3;
+8 Allarme Loop break;
+16 Rottura sensore (burn out);
+32
Sovraccarico Out 4 (corto circuito
sull’uscita Out 4).
Per ulteriori dettagli, si veda il parametro [17] o1.AL.
[21] o2Ac - Azione dell’uscita Out 2
Disponibile:
Quando [19] o2F è diverso da nonE.
Campo: dir Azione diretta;
rEU Azione inversa;
dir.r
Azione diretta con indicazione LED invertita;
rEU.r
Azione inversa con indicazione LED invertita
.
Per ulteriori dettagli, si veda il parametro [18] o1.Ac.
[22] o3F - Funzione dell’uscita Out 3
Disponibile:
Quando lo strumento è dotato dell’uscita 3.
Campo: nonE Uscita non utilizzata. Con questa imposta-
zione lo stato di questa uscita può essere
impostato tramite interfaccia seriale.
H.rEG Uscita di riscaldamento;
c.rEG Uscita di raffreddamento;
AL Uscita di allarme;
P.End Indicatore di programma in “end”;
P.HLd Indicatore di programma in “hold”;
P.uit Indicatore di programma in “wait”;
P.run Indicatore di programma in “run”;
P.Et1 Evento 1 del programma;
P.Et2 Evento 2 del programma;
or.bo Indicatore di fuori-campo o rottura sensore;
P.FAL Indicatore di mancata alimentazione;
bo.PF Indicatore di fuori-campo, rottura sensore e/o
mancata alimentazione;
St.By Indicatore di strumento in stand-by;
diF1
L’uscita ripete lo stato dell’ingresso digitale 1;
diF2
L’uscita ripete lo stato dell’ingresso digitale 2;
on Out 3 sempre ad ON;
riSP Richiesta di ispezione.
m
In caso di controllo servomotore devono essere
utilizzate le uscite 2 e 3, entrambe impostate
con la
funzione di riscaldamento o raffreddamento
(o2F = o3F = HrEG oppure o2F = o3F = crEG);
il parametro [56] cont deve essere impostato a 3pt.
Per ulteriori dettagli, si veda il parametro [14] O1F.
[23] o3.AL - Allarmi assegnati all’uscita Out 3
Disponibile:
Quando [21] o3F = AL.
Campo: 0... 63 con la regola seguente:
+1 Allarme 1;
+2 Allarme 2;
+4 Allarme 3;
+8 Allarme Loop break;
+16 Rottura sensore (burn out);
+32
Sovraccarico Out 4 (corto circuito
sull’uscita Out 4).
Per ulteriori dettagli, si veda il parametro [17] o1.AL.
Ascon Tecnologic - Serie K_5P - MANUALE INGEGNERISTICO - PAG. 14
[24] o3Ac - Azione uscita Out 3
Disponibile:
Quando [21] o3F è diverso da nonE.
Campo: dir Azione diretta;
rEU Azione inversa;
dir.r
Azione diretta con indicazione LED invertita;
rEU.r
Azione inversa con indicazione LED invertita
.
Per ulteriori dettagli, si veda il parametro [18] o1.Ac.
[25] o4F - Funzione dell’uscita Out 4
Disponibile:
Quando [9] io4.F = Out4.
Campo: nonE Uscita non utilizzata. Con questa imposta-
zione lo stato di questa uscita può essere
impostato tramite interfaccia seriale.
H.rEG Uscita di riscaldamento;
c.rEG Uscita di raffreddamento;
AL Uscita di allarme;
P.End Indicatore di programma in “end”;
P.HLd Indicatore di programma in “hold”;
P.uit Indicatore di programma in “wait”;
P.run Indicatore di programma in “run”;
P.Et1 Evento 1 del programma;
P.Et2 Evento 2 del programma;
or.bo Indicatore di fuori-campo o rottura sensore;
P.FAL Indicatore di mancata alimentazione;
bo.PF Indicatore di fuori-campo, rottura sensore e/o
mancata alimentazione;
St.By Indicatore di strumento in stand-by.
Per ulteriori dettagli, si veda il parametro [14] O1F.
[26] o4.AL - Allarmi assegnati all’uscita Out 4
Disponibile:
Quando [25] o4F = AL.
Campo: 0... 63 con la regola seguente:
+1 Allarme 1;
+2 Allarme 2;
+4 Allarme 3;
+8 Allarme Loop break;
+16 Rottura sensore (burn out);
+32
Sovraccarico Out 4 (corto circuito
sull’uscita Out 4).
Per ulteriori dettagli, si veda il parametro [17] o1.AL.
[27] o4.Ac - Azione Out 4
Disponibile:
Quando [25] o4F è diverso da nonE.
Campo: dir Azione diretta;
rEU Azione inversa;
dir.r
Azione diretta con indicazione LED invertita;
rEU.r
Azione inversa con indicazione LED invertita
.
Per ulteriori dettagli, si veda il parametro [18] o1.Ac.
Gruppo ]AL1 - Parametri Allarme 1
[28] AL1t - Tipo Allarme 1
Disponibile:
Sempre.
Campo:Una o più uscite sono programmate come uscite
regolanti.
nonE Allarme non utilizzato;
LoAb Allarme assoluto di minima;
HiAb Allarme assoluto di massima;
LHAo Allarme di banda assoluto con indicazione di
allarme di fuori banda;
LHAi Allarme di banda assoluto con indicazione di
allarme in banda;
SE.br Rottura sensore;
LodE Allarme di minima in deviazione (relativo);
HidE Allarme di massima in deviazione (relativo);
LHdo Allarme di banda relativa con indicazione di
allarme di fuori banda;
LHdi Allarme di banda relativo con indicazione di
allarme in banda;
Nessuna uscita è impostata come uscita regolante:
nonE Allarme non utilizzato;
LoAb Allarme assoluto di minima
HiAb Allarme assoluto di massima
LHAo Allarme di banda assoluto con indicazione di
allarme di fuori banda
LHAi Allarme di banda assoluto con indicazione di
allarme in banda
SE.br Rottura sensore.
Note: 1. Gli allarmi relativi e di deviazione sono riferiti al set
point operativo dello strumento.
LoAb
OUT
AL1
AL1
PV
HAL1
time
HiAb
OUT
AL1
AL1
PV
HAL1
time
LHAb
PV
AL1H HAL1
time
offoffoff
LHde
OUT
AL1
AL1L HAL1
PV
AL1H
SP
HAL1
time
OUT
AL1
AL1L HAL1
offoffoff
ON ON ON ON
offoffoff offoffoff
ON ON ON ON
2. L’allarme di rottura sensore (SE.br) verrà attivato
quando il display visualizza ----.
[29] Ab1 - Funzione dell’Allarme 1
Disponibile:
Quando [28] AL1t è diverso da nonE.
Campo: 0... 15 con la seguente regola:
+1 Non attiva all’accensione;
+2 Allarme memorizzato (riarmo manuale);
+4 Allarme tacitabile;
+8
Allarme relativo non attivo al cambio di set point.
Esempio: Impostando Ab1 uguale a 5 (1 + 4) l’allarme 1
risulterà “Non attivo all’accensione” e “Riconoscibile”.
Note: 1. La selezione “Non attivo all’accensione” consente
di inibire l’allarme all’accensione dello strumento o
quando lo strumento rileva il passaggio:
Da Modo manuale (oPLo) ad automatico
Da Modo Stand-by ad automatico.
L’allarme verrà automaticamente attivato quando il
valore misurato raggiunge per la prima volta il suo
valore di soglia ±l’isteresi (in altre parole quando
la condizione iniziale di allarme scompare).
PWR ON
AL1
PV
time
offoff
Ab1 = +1
Ab1 = +0
offoff
ON ON
ON
2. Un allarme memorizzato (reset manuale) è un
allarme che rimane attivo anche quando la con-
dizione di allarme che lo ha generato non è più
presente. Il reset dell’allarme può avvenire solo
tramite un comando esterno (tasto , ingresso
logico o interfaccia seriale).
Ascon Tecnologic - Serie K_5P - MANUALE INGEGNERISTICO - PAG. 15
Alarm reset Alarm reset
AL1 PV
time
offoff
Ab1 = +2
Ab1 = +0
offoff
ON
ON
3. Un allarme “tacitabile” è un allarme che può essere
resettato anche se la condizione che ha generato
l’allarme è ancora presente. Il riconoscimento dell’al-
larme può avvenire solo tramite un comando esterno
(tasto , ingresso logico o interfaccia seriale).
Alarm ACK Alarm ACK
AL1
PV
time
offoff
Ab1 = +4
Ab1 = +0
offoff off
ON
ON ON
4. Un allarme “relativo non attivo al cambio di set
point” è un allarme che risulta mascherato dopo
un cambio di set point fino a che il processo non
raggiunge la sua soglia ±l’isteresi.
Sp2
Sp1 PV
time
Ab1 = +8
Ab1 = +0
ON offoff
AL1
offoffoff
AL1
ON ON ON
ON
5. Lo strumento non memorizza in EEPROM lo stato
degli allarmi. Pertanto, lo stato degli allarmi verrà
perso quando si spegne l’apparecchio.
[30] AL1L
- Per allarmi di massima e minima, AL1L
è il limite inferiore dell’allarme AL1
- Per gli allarmi di banda, AL1L è la
soglia inferiore dell’allarme AL1
Disponibile:
Quando [28] AL1t è diverso da nonE o
[28] AL1t è diverso da SE.br.
Campo: Da -1999 a [31] AL1H in unità ingegneristiche.
[31] AL1H -
Per allarmi di massima e minima, AL1H
è il limite superiore
dell’allarme AL1
- Per gli allarmi di banda, AL1H è la
soglia superiore dell’allarme AL1
Disponibile:
Quando [28] AL1t è diverso da nonE o
[28] AL1t è diverso da SE.br.
Campo: Da [30] AL1L a 9999 in unità ingegneristiche.
[32] AL1- Soglia di allarme Allarme 1
Disponibile:
Quando:
[28] AL1t = LoAb - Allarme assoluto di minima;
[28] AL1t = HiAb - Allarme assoluto di massima;
[28] AL1t = LodE - Deviazione verso il basso (relativo);
[28] AL1t = HidE - Deviazione verso l’alto (relativo).
Campo: Da [30] AL1L a [31] AL1H in unità ingegneristiche.
[33] HAL1 - Isteresi Allarme 1
Disponibile:
Quando [28] AL1t è diverso da nonE o
[28] AL1t è diverso da SE.br.
Campo: 1... 9999 in unità ingegneristiche.
Note: 1. Il valore di isteresi è la differenza tra soglia di allarme
e punto in cui l’allarme si riarmerà automaticamente.
2. Quando la soglia di allarme più o meno l’isteresi
viene impostata fuori dal campo di misura, lo stru-
mento non sarà in grado di resettare l’allarme.
Esempio: Campo di ingresso 0... 1000 (mBar).
Set point = 900 (mBar);
Allarme in deviazione verso il basso = 50 (mBar);
Isteresi = 160 (mBar). Il punto di reset risulterebbe pari a:
900 - 50 + 160 = 1010 (mBar) ma il valore è fuori campo.
Il reset può essere fatto solo spegnendo lo strumento e
riaccendendolo dopo che la condizione che lo ha generato
è stata rimossa.
Tutti gli allarmi di banda utilizzano la stessa isteresi per
entrambe le soglie.
Quando l’isteresi di un allarme di banda è più larga della
banda programmata, lo strumento non sarà in grado di
resettare l’allarme.
Esempio: Campo di ingresso = 0... 500 (°C).
Set point = 250 (°C);
Allarme di banda relativo;
Soglia di allarme inferiore = 10 (°C);
Soglia di allarme superiore = 10 (°C);
Isteresi = 25 (°C).
[34] AL1d - Ritardo Allarme 1
Disponibile:
Quando [28] AL1t è diverso da nonE.
Campo: Da oFF (0) a 9999 secondi.
Nota: L’allarme verrà attivato solo se la condizione di allarme
persiste per un tempo maggiore di [34] AL1d mentre il
reset è immediato.
[35] AL1o - Abilitazione Allarme 1 durante il modo
stand-by e indicazioni di fuori campo
Disponibile:
Quando [28] AL1t è diverso da nonE o
[28] AL1 è diverso da SE.br.
Campo: 0 Mai;
1 Durante lo stand by;
2 Durante il fuori campo alto o basso;
3
Durante il fuori campo alto/basso e lo stand by.
Gruppo ]AL2 - Parametri Allarme 2
[36] AL2t - Tipo Allarme 2
Disponibile:
Sempre.
Campo:Quando una o più uscite sono programmate
come uscite regolanti.
nonE Allarme non utilizzato;
LoAb Allarme assoluto di minima;
HiAb Allarme assoluto di massima;
LHAo Allarme di banda assoluto con indicazione di
allarme di fuori banda;
LHAi Allarme di banda assoluto con indicazione di
allarme in banda;
SE.br Rottura sensore;
LodE Allarme di minima in deviazione (relativo);
HidE Allarme di massima in deviazione (relativo);
LHdo Allarme di banda relativa con indicazione di
allarme di fuori banda;
LHdi Allarme di banda relativo con indicazione di
allarme in banda;
• Quando nessuna uscita è impostata come uscita
regolante:
nonE Allarme non utilizzato;
LoAb Allarme assoluto di minima;
HiAb Allarme assoluto di massima;
LHAo Allarme di banda assoluto con indicazione di
Ascon Tecnologic - Serie K_5P - MANUALE INGEGNERISTICO - PAG. 16
allarme di fuori banda;
LHAi Allarme di banda assoluto con indicazione di
allarme in banda;
SE.br Rottura sensore.
Nota: Gli allarmi relativi sono riferiti al set point operativo
(questo può essere differente dal Set point di destina-
zione se si utilizza una rampa al Set point).
[37] Ab2 - Funzione dell’Allarme 2
Disponibile:
Quando [36] AL2t è diverso da nonE.
Campo: 0... 15 con la seguente regola:
+1 Non attiva all’accensione;
+2 Allarme memorizzato (riarmo manuale);
+4 Allarme tacitabile;
+8
Allarme relativo non attivo al cambio di set point.
Esempio: Impostando Ab2 uguale a 5 (1+4) l’allarme 2
risulterà “Non attivo all’accensione” e “Tacitabile”.
Nota: Per ulteriori dettagli vedere il parametro [28] Ab1.
[38] AL2L -
Per allarmi di massima e minima, AL2L è
il limite inferiore
dell’allarme
AL2
- Per gli allarmi di banda, AL2L è la so-
glia inferiore dell’allarme AL2
Disponibile:
Quando [36] AL2t è diverso da nonE o
[36] AL2t è diverso da SE.br.
Campo: Da -1999 [39] AL2H in unità ingegneristiche.
[39] AL2H -
Per allarmi di massima e minima, AL2H
è il limite superiore
dell’allarme
AL2
-
Per gli allarmi di banda, AL2H è la soglia
superiore dell’allarme AL2
Disponibile:
Quando [36] AL2t è diverso da nonE o
[36] AL2t è diverso da SE.br”.
Campo: Da [38] AL2L a 9999 in unità ingegneristiche.
[40] AL2 - Soglia di allarme Allarme 2
Disponibile:
Quando:
[36] AL2t = LoAb - Allarme assoluto di minima;
[36] AL2t = HiAb - Allarme assoluto di massima;
[36] AL2t = LodE - Deviazione verso il basso (relativo);
[36] AL2t = HidE - Deviazione verso l’alto (relativo).
Campo: Da [38] AL2L a [39] AL2H in unità ingegneristiche.
[41] HAL2 - Isteresi Allarme 2
Disponibile:
Quando [36] AL2t è diverso da nonE o
[36] AL2t è diverso da SE.br.
Campo: 1... 9999 in unità ingegneristiche.
Nota: Per ulteriori informazioni si veda il parametro [33] HAL1.
[42] AL2d - Ritardo Allarme 2
Disponibile:
Quando [36] AL2t è diverso da nonE.
Campo: Da oFF (0) a 9999 secondi.
Nota: L’allarme verrà attivato solo se la condizione di allarme
persiste per un tempo maggiore di [42] AL2d mentre il
reset è immediato.
[43] AL2o - Abilitazione Allarme 2 durante il modo
stand-by e indicazioni di fuori campo
Disponibile:
Quando [36] AL2t è diverso da nonE o
[36] AL2t è diverso da SE.br.
Campo: 0 Mai;
1 Durante lo stand by:
2 Durante il fuori campo alto o basso;
3
Durante il fuori campo alto/basso e lo stand by.
Gruppo ]AL3 - Parametri Allarme 3
[44] AL3t - Tipo Allarme 3
Disponibile:
Sempre.
Campo:Quando una o più uscite sono programmate
come uscite regolanti.
nonE Allarme non utilizzato;
LoAb Allarme assoluto di minima;
HiAb Allarme assoluto di massima;
LHAo Allarme di banda assoluto con indicazione di
allarme di fuori banda;
LHAi Allarme di banda assoluto con indicazione di
allarme in banda;
SE.br Rottura sensore;
LodE Allarme di minima in deviazione (relativo);
HidE Allarme di massima in deviazione (relativo);
LHdo Allarme di banda relativa con indicazione di
allarme di fuori banda;
LHdi Allarme di banda relativo con indicazione di
allarme in banda.
• Quando nessuna uscita è impostata come uscita
regolante:
nonE Allarme non utilizzato;
LoAb Allarme assoluto di minima;
HiAb Allarme assoluto di massima;
LHAo Allarme di banda assoluto con indicazione di
allarme di fuori banda;
LHAi Allarme di banda assoluto con indicazione di
allarme in banda;
SE.br Rottura sensore.
Nota: Gli allarmi relativi sono riferiti al set point operativo
(Qquesto può essere differente dal Set point di desti-
nazione se si utilizza una rampa al Set point).
[45] Ab3 - Funzione dell’Allarme 3
Disponibile:
Quando [43] AL3t è diverso da nonE.
Campo: 0... 15 con la seguente regola:
+1 Non attiva all’accensione;
+2 Allarme memorizzato (riarmo manuale);
+4 Allarme tacitabile;
+8
Allarme relativo non attivo al cambio di set point.
Esempio: Impostando Ad3 uguale a 5 (1+4) l’allarme 2
risulterà “non attivo all’accensione” e “tacitabile”.
Nota: Per ulteriori informazioni si veda il parametro
[29] Ab1.
[46] AL3L -
Per allarmi di massima e minima, AL3L è
il limite inferiore
dell’allarme
AL3
-
Per gli allarmi di banda, AL3L è la so-
glia
inferiore
dell’allarme
AL3
Disponibile:
Quando [44] AL3t è diverso da nonE o
[44] AL3t è diverso da SE.br.
Campo: Da -1999 a [47] AL3H in unità ingegneristiche.
[47] AL3H -
Per allarmi di massima e minima, AL3H
è il limite superiore
dell’allarme
AL3
-
Per gli allarmi di banda, AL3H è la soglia
superiore
dell’allarme
AL3
Disponibile:
Quando [44] AL3t è diverso da nonE o
[44] AL3t è diverso da SE.br”.
Campo: Da [46] AL3L a 9999 in unità ingegneristiche.
[48] AL3 - Soglia di allarme Allarme 3
Disponibile:
Quando:
[44] AL3t = LoAb - Allarme assoluto di minima;
[44] AL3t = HiAb - Allarme assoluto di massima;
Ascon Tecnologic - Serie K_5P - MANUALE INGEGNERISTICO - PAG. 17
[
44] AL3t = LodE - Deviazione verso il basso (relativo);
[44] AL3t = HidE - Deviazione verso l’alto (relativo).
Campo: Da [46] AL3L a [47] AL3H in unità ingegneristiche.
[49] HAL3 - Isteresi Allarme 3
Disponibile:
Quando [44] AL3t è diverso da nonE o
[44] AL3t è diverso da SE.br.
Campo: 1... 9999 in unità ingegneristiche
Nota: Per ulteriori informazioni si veda il parametro [33] HAL1.
[50] AL3d - Ritardo Allarme 3
Disponibile:
Quando [44] AL3t è diverso da nonE.
Campo: Da oFF (0) a 9999 secondi.
Nota: L’allarme verrà attivato solo se la condizione di allarme
persiste per un tempo maggiore di [50] AL3d mentre
il reset è immediato.
[51] AL3o - Abilitazione Allarme 3 durante il modo
stand-by e indicazioni di fuori campo
Disponibile:
Quando [44] AL3t è diverso da nonE o
[44] AL3t è diverso da SE.br.
Campo: 0 Mai;
1 Durante lo stand by;
2 Durante il fuori campo alto o basso;
3
Durante il fuori campo alto/basso e lo stand by.
Gruppo ]LbA - Configurazione della funzione
allarme loop break
Note generali relative all’Allarme LBA
L’Allarme LBA opera come segue: quando si applica il 100%
di potenza ad un processo, dopo un tempo che dipende
dall’inerzia, la variabile misurata comincerà a variare in una
direzione conosciuta (aumenterà per un riscaldamento o a
diminuirà per un raffreddamento).
Esempio: se applico il 100% di potenza ad un forno la tem-
peratura deve aumentare altrimenti uno o più elementi del
loop sono mal funzionanti (elemento riscaldante, sensore,
alimentazione, fusibile ecc.).
La stessa filosofia può essere applicata alla potenza minima.
Nel nostro esempio, se tolgo potenza al forno, la temperatu-
ra deve cominciare ad abbassarsi altrimenti l’SSR è in corto
circuito, la valvola è bloccata, ecc..
La funzione LBA si abilita automaticamente quando il PID
richiede la massima o la minima potenza.
Se la risposta del processo risulta più lenta della velocità
programmata, lo strumento attiva l’allarme.
Note: 1. Quando lo strumento è in modo manuale la fun-
zione LBA è disabilitata.
2. Quando l’allarme LBA è attivo lo strumento con-
tinua ad eseguire il controllo. Se la risposta del
processo dovesse rientrare nei limiti impostati, lo
strumento cancellerà automaticamente l’allarme.
3. Questa funzione è disponibile solo quando l’algo-
ritmo regolante è di tipo PID (Cont = PID).
[52] LbAt - Tempo della funzione LBA
Disponibile:
Quando [56] Cont = PID.
Campo: oFF = LBA non usato;
1... 9999 secondi.
[53] LbSt - Delta di misura utilizzato da LBA
quando è attiva la funzione Soft start
Disponibile:
Quando [52] LbAt è diverso da oFF.
Campo: oFF = La funzione LBA è inibita durante il soft start
1... 9999 in unità ingegneristiche.
[54] LbAS - Delta di misura utilizzato da LBA
(loop break alarm step)
Disponibile:
Quando [52] LbAt è diverso da oFF.
Campo: 1... 9999 in unità ingegneristiche.
[55] LbcA - Condizioni di abilitazione LBA
Disponibile:
Quando [52] LbAt è diverso da oFF.
Campo: uP Abilitato solo quando il PID richiede la massi-
ma potenza;
dn Abilitato solo quando il PID richiede la minima
potenza;
both Abilitato in entrambi i casi (sia quando il PID
richiede la massima potenza sia
quando richiede la minima potenza).
Esempio di applicazione dell’Allarme LBA:
LbAt (tempo LBA) = 120 secondi (2 minuti);
LbAS (delta LBA) = 5°C.
La macchina è stata progettata per raggiungere 200°C in 20
minuti (20°C/min).
Quando il PID richiede il 100% di potenza, lo strumento at-
tiva il conteggio del tempo. Durante il conteggio, se il valore
misurato aumenta più di 5 °C, lo strumento fa ripartire il
conteggio del tempo. Altrimenti , se la variabile misurata non
raggiunge il delta prefissato, (5 °C in 2 minuti) lo strumento
genera l’allarme.
Gruppo ]rEG - Parametri di controllo
Il gruppo rEG sarà disponibile solo se una o più uscite sono
programmate come uscite regolanti (H.rEG o C.rEG).
[56] cont - Tipo di controllo
Disponibile:
Quando almeno un’uscita è programmata come
uscita regolante (H.rEG o C.rEG).
Campo:Quando sono state programmate due azioni rego-
lanti
(H.rEG e c.rEG):
Pid PID (riscalda e raffredda);
nr Controllo ON/OFF a zona neutra
(riscalda e raffredda).
HSEt
HSEt
SP PV
time
OUTH.rEG
(heating)
OUTc.rEG
(cooling)
offON ON
off off
ON
• Quando è stata programmata una sola azione
regolante (H.rEG o c.rEG):
Pid PID (riscalda e raffredda);
On.FA
ON/OFF con isteresi asimmetrica;
On.FS
ON/OFF con isteresi simmetrica;
3Pt Controllo servomotore.
m
Quando si desidera il controllo per servomotore,
le
uscite Out 2 e Out 3 devono essere entrambe
impo-
state come Riscaldamento o Rafreddamento
(o2F =
o3F = HrEG or o2F = o3F = c rEG). Il
parametro [56]
cont deve essere impostato a 3Pt.
HEAt - On.FA
OUT
H.rEG
SP
PV
HSEt
time
off off
CooL -On.FA
OUT
C.rEG
SP
PV
HSEt
time
ON ON ON off off
ON ON ON
Ascon Tecnologic - Serie K_5P - MANUALE INGEGNERISTICO - PAG. 18
HEAt - On.FS
OUT
H.rEG
SP
PV
HSEt
HSEt
time
CooL -On.FS
OUT
H.rEG
SP
PV
HSEt
HSEt
time
ON ON ON
off off off off
ON ON ON
Note: 1. Controllo ON/OFF (Heat) con isteresi asimmetrica:
OFF quando PV > SP;
ON quando PV < (SP - isteresi).
2. Controllo ON/OFF (Heat) con isteresi simmetrica:
OFF quando PV > (SP + isteresi);
ON quando PV < (SP - isteresi).
[57] Auto - Selezione Autotuning
Ascon Tecnologic ha sviluppato tre tipi di Autotuning:
Autotuning oscillatorio;
Autotuning Fast;
EvoTune.
1. L’ Autotuning oscillatorio è quello classico e:
È più accurato;
Può partire anche quando la misura è vicina al set point;
Può essere utilizzato anche quando il set point è
vicino alla temperatura ambiente.
2. L’ Autotuning Fast è consigliabile quando:
Il processo è molto lento e si desidera essere opera-
tivi in breve tempo;
Quando un overshoot non è ammesso;
In molte macchine multiloop dove l’autotuning Fast
riduce gli errori dovuti all’influenza reciproca dei loop.
3. L’ Autotuning EvoTune è consigliabile quando:
Non si hanno informazioni circa il processo;
Non si hanno informazioni circa l’abilità dell’utente;
Si desidera effettuare il calcolo dell’Autotune in modo
indipendente dalle condizioni di partenza (es. cambio
del set point durante l’esecuzione del’autotune, ecc.).
Nota: L’ Autotuning Fast può partire soltanto quando il valo-
re misurato (PV) è inferiore a (SP + 1/2SP).
Disponibile:
Quando [56] cont = PID.
Campo: -4... 8 dove:
-4 Autotuning oscillatorio con partenza automa-
tica all’accensione (dopo il soft start) è dopo
ogni cambio di set point;
-3
Autotuning oscillatorio con partenza manuale;
-2 Autotuning oscillatorio con partenza automati-
ca alla prima accensione soltanto;
-1 Autotuning oscillatorio con partenza automati-
ca a tutte le accensioni;
0 Non utilizzato;
1 Autotuning Fast con partenza automatica a
tutte le accensioni;
2 Autotuning Fast con partenza automatica alla
prima accensione soltanto;
3 Autotuning Fast con partenza manuale;
4 Autotuning Fast con partenza automatica
all’accensione (dopo il soft start) è dopo ogni
cambio di set point;
5 EvoTune con ripartenza automatica a tutte le
accensioni;
6 EvoTune con partenza automatica alla prima
accensione soltanto;
7 EvoTune con partenza manuale;
8 EvoTune con ripartenza automatica a tutti i
cambi di set point.
Nota: Tutti le forme di autotune sono inibite durante l’esecu-
zione di un programma.
[58] tunE - Attivazione manuale dell’Autotuning
Disponibile:
Quando [56] cont = PID.
Campo: oFF
Lo strumento non sta eseguendo l’Autotuning;
on Lo strumento sta eseguendo l’Autotuning.
[59] HSEt - Isteresi della regolazione ON/OFF
Disponibile:
Quando [56] cont è diverso da PID.
Campo: 0... 9999 in unità ingegneristiche.
[60] Pb - Banda proporzionale
Disponibile:
Quando [56] cont = PID.
Campo: 1... 9999 in unità ingegneristiche.
Nota: La funzione Autotune calcola questo valore.
[61] ti - Tempo integrale
Disponibile:
Quando [56] cont = PID.
Campo: OFF Azione integrale esclusa;
1... 9999 secondi;
inF Azione integrale esclusa.
Nota: La funzione Autotuning calcola questo valore.
[62] td - Tempo derivativo
Disponibile:
Quando [56] cont = PID.
Campo: oFF - Azione derivativa esclusa;
1... 9999 secondi.
Nota: La funzione Autotuning calcola questo valore.
[63] Fuoc - Fuzzy overshoot control
Questo parametro riduce l’overshoot normalmente presente
dopo una partenza a freddo o dopo un cambio di set point e
risulta attivo solo in questi due casi.
Impostando un valore tra 0.00... 1.00 è possibile ridurre l’a-
zione dello strumento durante l’avvicinamento al set point.
Impostando Fuoc = 1 questa funzione è disabilitata.
PV
SP
time
21
3
Disponibile:
Quando [56] cont = PID.
Campo: 0... 2.00.
Nota: L’autotuning di tipo Fast calcola il valore del parametro
Fuoc mentre quello oscillatorio lo pone uguale a 0.5.
[64] tcH - Tempo di ciclo dell’uscita riscaldante
Disponibile:
Quando almeno un’uscita è programmata come
uscita riscaldante (H.rEG), [56] cont = PID.
Campo: 0.2... 130.0 s (dalla release FW r.1.1.0);
1.0... 130.0 s (fino alla release FW r.1.0.0).
[65] rcG -
Rapporto di potenza tra l’azione di ri-
scaldamento e quella di raffreddamento
(guadagno relativo freddo)
Lo strumento usa, per il raffreddamento, gli stessi parametri
PID impostati per il riscaldamento, ma l’efficenza delle due
azioni è normalmente diversa.
Questo parametro consente di definire il rapporto tra l’effi-
cenza dell’azione riscaldante rispetto a quella raffreddante.
Un esempio ci aiuterà a spiegarne la filosofia.
Consideriamo un loop di un estrusore per plastica, la tempe-
ratura di lavoro (SP) è uguale a 250°C.
Quando vogliamo aumentare la temperatura da 250... 270°C
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(D 20°C) utilizzando il 100% della potenza riscaldante, abbia-
mo bisogno di 60 secondi per raggiungere il nuovo valore. Al
contrario, quando usiamo il 100% della potenza raffreddante
(ventola) per portare la temperatura da 250... 270°C
(D 20 °C), ci bastano 20 secondi soltanto.
Nel nostro esempio il rapporto è uguale a 60/20 = 3
([65] rcG = 3) e questo rapporto ci dice che l’azione di raffred-
damento è 3 volte più efficiente di quella di riscaldamento.
Disponibile:
Quando sono state impostate due azioni rego-
lanti (H.rEG e c.rEG), [56] cont = PID.
Campo: 0.01... 99.9.
Nota: La funzione Autotuning calcola questo valore.
[66] tcc - Tempo di ciclo dell’uscita raffreddante
Disponibile:
Quando almeno un’uscita è programmata come
uscita raffreddante (c.rEG), e [56] cont = PID.
Campo: 0.2... 130.0 s (dalla release FW r.1.1.0);
1.0... 130.0 s (fino alla release FW r.1.0.0).
[67] rS - Reset manuale (precarica dell’integrale)
Consente di ridurre drasticamente gli undershoot dovuti a
partenze a caldo. Quando il processo è a regime, lo stru-
mento opera con una potenza di uscita stabile (es. 30%).
In caso di breve caduta di tensione, il processo riparte con
una variabile misurata uguale al set point mentre lo strumen-
to parte con una azione integrale pari a zero.
Impostando un reset manuale pari al valore medio della
potenza a regime (nel nostro esempio 30%) lo strumento
riparte con una potenza pari al valore medio (invece di zero)
e la variazione diverrà molto piccola (in teoria nulla).
Disponibile:
Quanpo [56] cont = PID.
Campo: -100.0... +100.0%.
[68] Str.t - Tempo corsa servomotore
Disponibile:
Quando [56] cont = 3Pt.
Campo: 5... 1000 secondi;
[69] db.S - Banda morta servomotore
Disponibile:
Quando [56] cont = 3Pt.
Campo: 0.0... 10.0.
[70] od - Ritardo all’accensione
Disponibile:
Quando almeno un’uscita è programmata come
uscita regolante.
Campo: oFF Funzione non utilizzata;
0.01... 99.59 hh.mm.
Note: 1. Questo parametro definisce il tempo durante il
quale (dopo un’accensione) lo strumento rimarrà
in modo stand-by prima di attivare tutte le altre
funzioni (controllo, allarmi, programma, ecc.).
2. Quando si impostano un programma con partenza
all’accensione e la funzione
od
, lo strumento esegue
prima la funzione
od
per poi eseguire il programma.
3. Se si programma un Autotuning con partenza all’ac-
censione
e la funzione od, lo strumento esegue
prima la funzione od e al termine l’Autotuning.
Note generali sulla funzione soft start
La funzione soft start permette di limitare la potenza erogata
per un tempo programmabile ([72] SSt) o fino ad un valore di
soglia programmato ([73] SS.tH)(il primo dei due).
Quando la funzione soft start è in esecuzione il display infe-
riore mostra la label SSt alternata al valore selezionato dal
parametro [89] diSP (da FW r.1.1.0).
Impostando [72] SSt = inF (soft start sempre ON) lo stru-
mento non visualizza la label SSt (da FW r.1.1.0).
[71] St.P - Massima potenza di uscita usata
durante il soft start
Disponibile:
Quando almeno un’uscita è programmata come
uscita regolante.
Campo: -100... +100%.
Note: 1. Quando il parametro St.P ha un valore positivo, la
limitazione risulterà applicata alla/e sola/e uscita/e
di riscaldamento.
2. Quando il parametro St.P ha un valore negativo, la
limitazione risulterà applicata alla/e sola/e uscita/e
di raffreddamento.
3. Quando si imposta un programma con partenza
all’accensione e la funzione soft start, il program-
ma parte al termine della funzione di soft-start.
4. La funzione Autotuning viene effettuata una volta
terminata la funzione soft start.
5. La funzione Soft start è applicabile anche al con-
trollo ON/OFF.
[72] SSt - Tempo della funzione Soft start
Disponibile:
Quando almeno un’uscita è programmata come
uscita regolante.
Campo: oFF Funzione non utilizzata;
0.01... 7.59 hh.mm;
inF Soft start sempre attiva.
[73] SS.tH - Soglia di disabilitazione del soft start
Disponibile:
Quando almeno un’uscita è programmata come
uscita regolante.
Campo: -1999... 9999 in unità ingegneristiche.
Note: 1. Quando il limite della potenza è positivo (ossia la
limitazione è applicata all’azione riscaldante) la
funzione soft start sarà disattivata quando la misura
risulterà maggiore o uguale al valore di SS.tH.
2. Quando il limite della potenza è negativo (ossia la
limitazione è applicata all’azione raffreddamento) la
funzione soft start sarà disattivata quando la misura
risulterà minore o uguale al valore
di SS.tH
.
Gruppo ]SP - Configurazione del Set Point
Il Gruppo SP sarà disponibile solo se almeno un’uscita è
impostata come uscita regolante (H.rEG o C.rEG).
[74] nSP - Numero di Set point in uso
Disponibile:
Quando almeno un’uscita è programmata come
uscita regolante.
Campo: 1... 4.
Nota: Quando viene modificato il valore di questo parame-
tro, lo strumento si comporterà come segue:
Il parametro [81] A.SP verrà forzato al valore “SP”.
Lo strumento verifica che tutti i set point utilizzabili
siano all’interno dei limiti impostati tramite i para-
metri [75] SPLL e [76] SPHL. Se il valore di un set
point è fuori dai limiti impostati, lo strumento ne
forzerà il valore al massimo accettabile.
[75] SPLL - Minimo valore di Set point
Disponibile:
Quando almeno un’uscita è programmata come
uscita regolante.
Campo: Da -1999 a [76] SPHL in unità ingegneristiche.
Note: 1. Quando si modifica il valore di [75] SPLL, lo strumen-
to controlla tutti i set point locali (parametri SP, SP2,
SP3 e SP4) e tutti i set point del programma (parame-
tri da [134] P1.S1 a [410] P8.S6 ). Se il valore di un
set point è fuori dai limiti impostati, lo strumento ne
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forzerà il valore al valore accettabile.
2. La modifica del parametro [75] SPLL produce le
seguenti azioni automatiche:
Quando [82] SP.rt = SP il valore del set point
remoto verrà forzato ad essere uguale al set
point attivo;
Quando [82] SP.rt = trim il valore del set point
remoto verrà forzato a zero;
Quando [82] SP.rt = PErc il valore del set point
remoto verrà forzato a zero.
[76] SPHL - Massimo valore di Set point
Disponibile:
Quando almeno un’uscita è programmata come
uscita regolante.
Campo: Da [75] SPLL a 9999 in unità ingegneristiche.
Nota: Per maggiori dettagli vedere le note relative al para-
metro [75] SPLL.
[77] SP - Set Point
Disponibile:
Quando almeno un’uscita è programmata come
uscita regolante.
Campo: Da [75] SPLL a [76] SPHL in unità ingegneristiche.
[78] SP 2 - Set Point 2
Disponibile:
Quando almeno un’uscita è programmata come
uscita regolante e [74] nSP > 2.
Campo: Da [75] SPLL a [76] SPHL in unità ingegneristiche.
[79] SP 3 - Set Point 3
Disponibile:
Quando almeno un’uscita è programmata come
uscita regolante e [74] nSP > 3.
Campo: Da [75] SPLL a [76] SPHL in unità ingegneristiche.
[80] SP 4 - Set Point 4
Disponibile:
Quando almeno un’uscita è programmata come
uscita regolante e [74] nSP =4.
Campo: Da [75] SPLL a [76] SPHL in unità ingegneristiche.
[81] A.SP - Selezione del Set point attivo
Disponibile:
Quando almeno un’uscita è programmata come
uscita regolante.
Campo: Da “SP” a [74] nSP.
Note: 1. La modifica di [81] A.SP causa le seguenti azioni:
• Quando [82] SP.rt = SP il valore del set point
remoto verrà forzato ad essere uguale al set point
attivo;
• Quando [82] SP.rt = trim il valore del set point
remoto verrà forzato pari a zero;
• Quando [82] SP.rt = PErc il valore del set point
remoto verrà forzato pari a zero.
2. La selezione di SP2, SP3 e SP4 sarà possibile
solo se il relativo set point è abilitato (vedere para-
metro [74] nSP).
[82] SP.rt - Tipo di Set point remoto
Questi strumenti possono comunicare tra di loro tramite
l’interfaccia seriale RS 485 senza l’ausilio di un PC. Uno
strumento può essere impostato come Master mentre gli altri
devono essere Slave (impostazione normale). L’unità Master
invia il suo set point operativo alle unità Slave.
In questo modo, ad esempio, è possibile modificare il set point
di 20 strumenti contemporaneamente modificando il set point
dell’unità Master (Es. applicativo: Hot runner).
Il parametro SP.rt definisce come l’unità Slave utilizzerà il set
point proveniente da seriale.
Il parametro [100] tr.SP (selezione del valore da ritrasmet-
tere (Master)) consente di definire sull’unità Master il valore
ritrasmesso.
Disponibile:
Quando almeno un’uscita è programmata come
uscita regolante e c’è l’uscita seriale.
Campo: rSP Il valore proveniente da seriale è utilizzato
come set point remoto (RSP).
trin Il valore proveniente da seriale verrà som-
mato al set point locale selezionato tramite il
parametro A.SP e la somma diventa il set point
operativo.
PErc Il valore proveniente da seriale verrà conside-
rato come percentuale del campo di ingresso
ed il valore così calcolato diventa il set point
operativo.
Nota: La modifica di [82] SPrt produce le seguenti azioni:
Quando [82] SP.rt = rSP - il valore del set point remoto
verrà forzato ad essere uguale al set point attivo;
Quando [82] SP.rt = trin - il valore del set point re-
moto verrà forzato a zero;
Quando [82] SP.rt = PErc - il valore del set point
remoto verrà forzato a zero.
Esempio: Forno di rifusione per PCB a 6 zone.
L’unità master invia il suo set point a 5 altre zone (slave). Le
zone slave utilizzano il dato come Set point “TRIM” (parame-
tro trin).
La prima zona è la zona master ed utilizza un set point di 210°C;
La seconda zona ha un set point locale pari a -45 (°C);
La terza zona ha un set point locale pari a -45 (°C);
La quarta zona ha un set point locale pari a -30 (°C);
La quinta zona ha un set point locale pari a +40 (°C);
La sesta zona ha un set point locale pari a +50 (°C).
In questo modo, il profilo termico risultante è il seguente:
- Master SP = 210°C
- Seconda zona SP = 210 - 45 = 165°C;
- Terza zona SP = 210 - 45 = 165°C;
- Quarta zona SP = 210 - 30 = 180°;C
- Quinta zona SP = 210 + 40 = 250°;C
- Sesta zona SP = 210 + 50 = 260°C.
Se si modifica il set point dell’unità master, anche il set point
di tutte le unità slave si modificherà della stessa quantità.
[83] SPLr - Selezione Set point locale o remoto
Disponibile:
Quando almeno un’uscita è programmata come
uscita regolante.
Campo: Loc Set point locale selezionato tramite [81] A.SP;
rEn Set point remoto (da seriale).
[84] SP.u - Velocità di variazione per incrementi
del Set point (rampa di salita)
Disponibile:
Quando almeno un’uscita è programmata come
uscita regolante.
Campo: 0.01... 99.99 unità al minuto;
inF Rampa disabilitata (passaggio a gradino).
[85] SP.d - Velocità di variazione per decrementi
del Set point (rampa di discesa)
Disponibile:
Quando almeno un’uscita è programmata come
uscita regolante.
Campo: 0.01... 99.99 unità al minuto;
inF Rampa disabilitata (passaggio a gradino).
Note generali sul set point remoto: Quando si imposta
il set point remoto con azione trim (RSP), il campo del set
point locale diventa: da [75] SPLL + RSP a [76] SPHL - RSP.
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