Ascon tecnologic KM3 Manuale del proprietario

Tipo
Manuale del proprietario

Questo manuale è adatto anche per

Ascon Tecnologic - Serie KM - MANUALE INGEGNERISTICO - PAG. 1
KM_
CONTROLLORE E
MINI-PROGRAMMATORE
Manuale Ingegneristico
21/11 - Code: ISTR_M_KM-SERIES_I_11_--
Ascon Tecnologic S.r.l.
Viale Indipendenza 56, 27029 Vigevano (PV) - ITALY
Tel.: +39 0381 69871/FAX: +39 0381 698730
www.ascontecnologic.com
1 DIMENSIONI E FORATURA (mm)
1.1 Requisiti per il montaggio
Questi strumenti sono progettati per un’installazione perma-
nente, per l’uso in ambiente coperto e per il montaggio in qua-
dri elettrici che proteggano la parte posteriore dello strumento,
la morsettiera e i collegamenti elettrici. Montare lo strumento
in un quadro che abbia le seguenti caratteristiche:
1. Deve essere facilmente accessibile;
2. Non deve essere sottoposto a vibrazioni o impatti;
3. Non devono essere presenti gas corrosivi;
4. Non deve esserci presenza di acqua o altri fluidi (condensa);
5. La temperatura ambiente deve essere tra 0... 50°C;
6. L’umidità relativa deve rimanere all’interno del campo di
utilizzo (20... 85% RH).
Lo strumento può essere montato su un pannello con uno
spessore massimo di 15 mm.
Per ottenere la massima protezione frontale (IP65), è neces-
sario montare la guarnizione opzionale.
1.2 Dimensioni
1.2.1 Regolatore con terminali non estraibili
PV
AT
48 *
1411
48
48
* Nei modelli con alimentazione universale,
il corpo del regolatore è lungo 63.3 mm
1.2.2 Terminali estraibili
40 15.5
18.85
26
15
8.3
40
8.3
Terminali estraibili a vite Terminali estraibili a molla
1.2.3 Foratura del pannello
45+0.6
65 mm min.
65 mm min.
45+0.6
2 COLLEGAMENTI
2.1 Schema di collegamento
TERMINALI
A puntale
q 1.4 mm max.
(0.055 in.)
Filo spelato
L: 5.5 mm
(0.21 in.)
L
Termocoppia
DI1
OP3
OP2
OP1
OP4
(nota)
DI2 (nota)
Ingresso analogico
RS485
mV, V mA
Nota: Il terminale 4 può essere programmato come:
- Ingresso digitale (DI2) collegare un contatto pulito
tra i terminali 4 e 16
- Logica 0... 12 V per pilotare gli SSR (OP4)
collegare il carico tra i terminali 4 e 16
- 12 Vdc (20 mA) alimentazione trasmettitore
collegare il trasmettitore a 2 fili tra i terminali 4 e 1;
per i trasmettitori a 3 fili, collegare il terminale 4
all’alimentazione del trasmettitore e i terminali
1 e 2 ai segnali di uscita del trasmettitore.
Neutro
Fase
12 Vdc
(nota)
PV
12 Vdc
(nota)
PV
Pt100Pt1000/NTC/PTC
NA
NA
C
C
NA
C
4... 20 mA
trasmettitore a 3 fili
4... 20 mA
trasmettitore a 2 fili
Alimentaz.
Apre
Chiude
Note generali sui collegamenti elettrici
1. Non cablare i cavi di segnale con i cavi di potenza;
2. Componenti esterni (come le barriere zener) posso-
no causare errori di misura dovuti a resistenze di linea
eccessive o sbilanciate oppure possono dare origine a
correnti di dispersione;
3. Quando si utilizza cavo schermato, lo schermo deve
essere collegato a massa da un solo lato;
4. Fare attenzione alla resistenza di linea, una resistenza di
linea elevata può causare errori di misura.
Ascon Tecnologic - Serie KM - MANUALE INGEGNERISTICO - PAG. 2
2.2 Ingressi
2.2.1 Ingresso da termocoppia
1
2
+
_
Corrente continua per verifica continuità: 250 nA max..
Giunto freddo: Compensazione automatica fra 0... 50°C.
Deriva termica giunto freddo: 0.1°C/°C dopo un preriscal-
damento di 20 minuti.
Impdenza di ingresso: > 1 M.
Calibrazione: Secondo la normativa EN 60584-1.
Nota: Utilizzare un cavo compensato corrispondente al tipo
di termocoppia impiegata possibilmente schermato.
2.2.2 Ingresso da sensori all’infrarosso
Exergen 1
2
+
_
Resistenza esterna: Non rilevante.
Giunto freddo: Compensazione automatica fra 0... 50°C.
Deriva termica giunto freddo: 0.1°C/°C.
Impedenza di ingresso: > 1 M.
2.2.3 Ingresso da termoresistenza Pt 100
3
RTD
1
2
Circuito d’ingresso: Iniezione di corrente (150 µA).
Resistenza di linea: Compensazione automatica fino a
20/filo, errore max. 0.3°C.
Calibrazione: Secondo la normativa EN 60751/A2.
Nota: La resistenza dei 3 fili deve essere la stessa.
2.2.4 Ingresso da Pt 1000, NTC e PTC
2
3
Pt1000
Resistenza di linea: Non compensata.
Circuito di ingresso Pt 1000: Iniezione di corrente (15 µA).
Calibrazione Pt 1000: Secondo la normativa EN 60751/A2.
2.2.5 Ingresso in tensione (V e mV)
mV
V+
_
+
_
1
2
Impedenza di ingresso: > 1 M per l’ingresso in mV
500 k per l’ingresso in V.
2.2.6 Ingresso in corrente (mA)
Collegamento ingresso da 0/4... 20 mA per trasmet-
titore passivo con alimentazione ausiliaria interna
+
_
Trasmettitore
passivo
4...20 mA
4
1
Impedenza di ingresso: < 53.
Alimentazione ausiliaria interna: 12 VDC (±20%), 20 mA max..
Collegamento ingresso da 0/4... 20 mA per trasmet-
titore passivo con alimentazione ausiliaria esterna
+
_
+
_
1
2
Trasmettitore
passivo
0/4...20 mA
_
Alimentatore
esterno
+
Collegamento ingresso da 0/4... 20 mA per
trasmettitore attivo
Trasmettitore
attivo
0/4...20 mA +
_
+
_
1
2
2.2.7 Ingressi digitali
Note relative alla sicurezza:
Non cablare i cavi degli ingressi logici insieme ai cavi di potenza;
Lo strumento necessita di almeno 150 ms per riconoscere
la variazione di stato del contatto;
Gli ingressi logici NON sono isolati dall’ingresso di misura.
Il contatto esterno deve assicurare un isolamento doppio o
rinforzato tra l’ingresso logico e la linea di potenza.
Ingresso digitale comandato da un contatto pulito
415
16
Ingresso
digitale 1
Ingresso
digitale 2
Massima resistenza contatti: 100.
Portata contatti: DI1 = 10 V, 6 mA;
DI2 = 12 V, 30 mA.
Ingresso digitale comandato in tensione (24 VDC)
Ingresso
digitale 1
Ingresso
digitale 2
+
-
4
15
16
Tensione di stato logico 1: 6... 24 VDC;
Tensione di stato logico 0: 0... 3 VDC.
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2.3 Uscite
Note relative alla sicurezza:
Per evitare scosse elettriche, collegare i cavi di potenza
dopo aver effettuato tutti gli altri collegamenti.
Per il collegamento alla rete, utilizzare cavi AWG 16 o mag-
giori e adatti per una temperatura di almeno 75°C;
Utilizzare solo cavi in rame.
Le uscite SSR non sono isolate. Il relè allo stato solido
esterno deve garantire un isolamento rinforzato.
Per le uscite SSR, mA e V si utilizzi un cavo schermato
qualora la linea dovesse superare i 30 m di lunghezza.
m
Prima di collegare gli attuatori delle uscite,
si raccomanda di configurare i parametri per adattarli
all’applicazione (tipo di ingresso, modo di regolazio-
ne, allarmi, intervento delle uscite, ecc.).
2.3.1 Uscita 1 (OP1)
Uscita a relè
C
NA
7
8
Portata dei contatti: • 4 A /250 V cosj = 1;
• 2 A /250 V cosj = 0.4.
Vita operativa: 1 x 105.
Uscita SSR
SSR
+
-
7
8
Livello logico 0: Vout < 0.5 VDC;
Livello logico 1: 12 V ± 20%, 15 mA max..
Uscita analogica in corrente (solo KM3)
mA
+
-
7
8
Uscita in corrente: 0/4... 20 mA, galvanicamente isolata,
RL max.: 500 .
Uscita analogica in tensione (solo KM3)
V
+
-
7
8
Uscita in tensione: 0/2... 10V, galvanicamente isolata,
RL min.: 500 .
2.3.2 Uscita 2 (OP2)
Uscita a relè
C
NA
13
14
Portata dei contatti: • 2 A /250 V cosj = 1;
• 1 A /250 V cosj = 0.4.
Vita operativa: 1 x 105.
Uscita SSR
SSR
-
+
13
14
Livello logico 0: Vout < 0.5 VDC;
Livello logico 1: 12 V ±20%, 15 mA max..
2.3.3 Uscita 3 (OP3)
Uscita a relè
C
NA
11
12
Portata dei contatti: • 2 A /250 V cosj = 1;
• 1 A /250 V cosj = 0.4.
Vita operativa: 1 x 105.
Uscita SSR
SSR
-
+
11
12
Livello logico 0: Vout < 0.5 VDC;
Livello logico 1: 12 V ±20%, 15 mA max..
2.3.4 Uscita servomotore Out 2 e Out 3
(solo KM3)
NA
13
14
C
C
NA
11
12 Out3
Out2
Apre
Chiude
Portata dei contatti: • 2 A /250 V cosj = 1;
• 1 A /250 V cosj = 0.4.
Vita operativa: 1 x 105.
2.3.5 Uscita 4 (OP4)
Uscita SSR
SSR
+
-
4
16
Out4
Livello logico 0: Vout < 0.5 VDC;
Livello logico 1: 12 V ±20%, 20 mA max..
Nota: L’uscita è protetta da sovraccarichi.
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2.4 Interfaccia seriale
D +
D -
D +
D -
D +
D -
D +
D -
RS-485
5
6
Tipo di interfaccia: Isolata (50 V) RS-485;
Livelli di tensione: Secondo la normativa EIA standard;
Tipo di protocollo: MODBUS RTU;
Formato dei dati: 8 bit senza parità;
bit di Stop: 1 (uno);
Velocità di linea:
Programmabile tra 1200... 38400 baud;
Indirizzo:
Programmabile tra
1... 255.
Note: 1. L’interfaccia seriale RS-485 permette di collegare
fino a 30 strumenti con un unico master remoto.
2. La lunghezza del cavo non deve superare i 1500 m
alla velocità di comunicazione di 9600 baud.
2.5 Alimentazione
Alimentazione
9
10
Neutro
Fase
Tensione: • 24 VAC/DC (±10%);
• 100... 240 VAC (-15... +10%);
• 24... 240 VAC/DC (±10%).
Note: 1. Prima di collegare lo strumento alla rete elettrica,
assicurarsi che la tensione di linea sia corrispon-
dente a quanto indicato nell’etichetta di identifica-
zione dello strumento;
2. La polarità è ininfluente;
3. L’ingresso di alimentazione NON è protetto da
fusibile. È necessario prevedere esternamente un
fusibile tipo T 1A, 250 V;
4. Quando lo strumento è alimentato attraverso la
chiave di programmazione A01, le uscite NON
sono alimentate e lo strumento potrebbe visualiz-
zare la scritta ouLd (Out 4 Overload).
3 CARATTERISTICHE TECNICHE
Custodia: Plastica autoestinguente UL94 V0
;
Protezione frontale: IP65 (con guarnizione opzionale) per
uso al coperto secondo la normativa EN 60070-1;
Protezione terminali: IP20 secondo la normativa EN 60070-1;
Installazione: Montaggio frontequadro;
Morsettiera:16 terminali a vite M3, per cavi da 0.25... 2.5 mm2
(AWG22... AWG14) con schema di collegamento;
Dimensioni: 48 x 48 mm (1.77 x 1.77 in.),
profondità 75.5... 102 mm (2.97... 3.93 in.) a seconda del
modello selezionato e del tipo di terminali utilizzati;
Foratura di montaggio:
45(+0.6) x 45(+0.6) mm
[1.78(+0.023) x 1.78(+0.023) in.]
;
Peso: 126... 151 g a seconda del modello selezionato e del
tipo di terminali utilizzato;
Alimentazione:
24 VAC/DC (±10% della tensione nominale);
100... 240 VAC (-15... +10% della tensione nominale);
24... 240 VAC/DC (±10% della tensione nominale);
Consumo di corrente: 5 VA (24... 240 VAC/DC: 6 VA) max.;
Tensione di isolamento:
3000 Vrms secondo EN 61010-1 (modelli con alimenta-
zione 100... 240 VAC/DC oppure 24... 240 VAC/DC),
Isolamento semplice (modelli con alimentazione
24 VAC/DC);
Tempo di aggiornamento display: 500 ms;
Tempo di campionamento: 130 ms;
Risoluzione: 30000 conteggi;
Precisione totale: ±0.5% F.S.V. ±1 digit @ 25°C di tempera-
tura ambiente;
Deriva termica: Compresa nella precisione totale;
Temperatura di funzionamento: 0... 50°C (32... 122°F);
Temperatura di stoccaggio: -30... +70°C (-22... +158°F);
Umidità: 20... 85% RH senza formazione di condensa.
Compatibilità elettromagnetica e requisiti di sicurezza
Conformità: Direttiva EMC (EN 61326-1),
Direttiva (EN 61010-1);
Categoria di installazione: II;
Grado di inquinamento: 2.
Ascon Tecnologic - Serie KM - MANUALE INGEGNERISTICO - PAG. 5
4 COME ORDINARE
Alimentazione
H = 100... 240 VAC
L = 24 VAC/DC
U = 24... 240 VAC/DC
Ingresso analogico + Ingresso digitale DI1 (standard)
C = J, K, R, S, T, PT100, PT 1000 (2 fili), mA, mV, V
E = J, K, R, S, T, NTC, PTC, mA, mV, V
Uscita 1
I = 0/4... 20 mA, 0/2... 10 V (solo KM3)
R = Relè SPST 4 A (carico resistivo)
O = VDC per SSR
Uscita 3
- = Non disponibile
R = Relè SPST 2 A (carico resistivo)
O = VDC per SSR
M = Relè SPST 2 A (comando servomotore solo KM3)(*)
Ingresso/Uscita 4
D = Uscita 4 (VDC per SSR)/Alim. trasmett./Ingr. dig. DI2
Comunicazione seriale
- = TTL Modbus
S = RS485 Modbus + TTL Modbus
Uscita 2
- = Non disponibile
R = Relè SPST 2 A (carico resistivo)
O = VDC per SSR
M = Relè SPST 2 A (comando servomotore solo KM3)(*)
Tipo di collegamento
- = Standard (morsettiera a vite non estraibile)
E = Con morsettiera a vite estraibile
M = Con morsettiera a molla estraibile
N = Con morsettiera estraibile (solo parte fissa)
Modello
KM1 - = Regolatore
KM1W = Regolatore con display bianco
KM1T = Regolatore + timer
KM1TW = Regolatore + timer con display bianco
KM3 - = Regolatore
KM3W = Regolatore con diplay bianco
KM3T = Regolatore + timer
KM3TW = Regolatore + timer con display bianco
KM3P = Regolatore + timer + Programmatore
KM3PW = Regolatore + timer + Programmatore con display bianco
* Nel regolatore KM3 per servomotore l’uscita 2 e l’usci-
ta 3 (OUT2 e OUT3) devono essere compilate con il
codice “M”.
Ascon Tecnologic - Serie KM - MANUALE INGEGNERISTICO - PAG. 6
5 PROCEDURA DI CONFIGURAZIONE
5.1 Introduzione
Lo strumento, quando viene alimentato, comincia immediata-
mente a funzionare rispettando i valori dei parametri memo-
rizzati in quel momento.
Il comportamento dello strumento e le sue prestazioni sono in
funzione dei valori dei parametri memorizzati.
Alla prima accensione lo strumento utilizzerà i dati di “de-
fault” (parametri di fabbrica). Questo insieme di parametri
sono di tipo generico (esempio: l’ingresso è programmato
per una termocoppia tipo J).
m Prima di collegare gli attuatori delle uscite, si racco-
manda di configurare i parametri per adattarli all’appli-
cazione (tipo di ingresso, modo di regolazione, allarmi,
intervento delle uscite, ecc.).
m Non si cambi il parametro [5] Unità (Engineering Unit)
durante il controllo di processo; i valori inseriti dall’u-
tente (Setpoint, soglie, limiti ecc.) non sono riscalati
automaticamente dallo strumento.
Per modificare l’impostazione dei parametri è necessario
eseguire la procedura di “Configurazione”.
5.2 Comportamento dello strumento
all’accensione
All’accensione lo strumento partirà in uno dei seguenti modi,
in funzione della specifica configurazione:
Modo Automatico senza la funzione programmatore
Il display superiore visualizza il valore misurato;
Il display inferiore visualizza il valore del set point operativo;
Il punto decimale della cifra meno significativa del display
inferiore è spento;
Lo strumento sta eseguendo la normale regolazione.
Modo manuale (oPLo)
Il display superiore visualizza il valore misurato.
Il display inferiore visualizza la potenza di uscita [preceduta
da H (riscaldamento) o c (raffreddamento)](MAN acceso).
Lo strumento NON sta eseguendo la regolazione automatica.
La potenza di uscita è pari a 0% oppure pari alla potenza
impostata prima dello spegnimento e può essere modifica-
ta manualmente tramite i tasti e .
Modo Stand by (St.bY)
Il display superiore visualizza il valore misurato;
Il display inferiore visualizza alternativamente il valore del
set point operativo ed il messaggio St.bY oppure od;
Lo strumento NON sta eseguendo alcun tipo di regolazio-
ne (le uscite regolanti sono spente);
Lo strumento si comporta come un indicatore.
Modo Automatico con partenza del programma
all’accensione
Il display superiore visualizza il valore misurato;
Il display inferiore visualizza una delle seguenti informazioni:
Il set point operativo (quando esegue una rampa);
Il tempo del segmento in esecuzione (quando sta ese-
guendo una stasi);
Il valore misurato alternato al messaggio St.bY;
In tutti i casi il punto decimale della cifra meno significativa
del display inferiore è acceso.
Noi definiamo una qualunque di queste visualizzazioni
visualizzazione normale”.
5.3 Come accedere al livello
configurazione
Nota: La serie Kube è dotata di 2 metodi di configurazione
distinti, ma integrati:
A) Il metodo di configurazione A codici”;
B) Il metodo di configurazione Completo”.
Il metodo di configurazione A codici è un modo rapido per
effettuare l’impostazione dello strumento, ma copre solo i
parametri di configurazione più comuni.
Il metodo di configurazione Completo poiché permette di
sfruttare tutte le potenzialità dello strumento, richiede più
azioni e più tempo per essere attuato.
Va evidenziato che potrete sfruttare appieno entrambi i metodi in
quanto i parametri impostati col metodo a codici rimangono validi
per la configurazione completa.
In entrambi i casi lo strumento funziona con un insieme di para-
metri completo che viene chiamato “Set di parametri di configura-
zione (o Parametri di configurazione)
.
Quando si utilizza il metodo di configurazione a codici, tutti
i parametri non modificati dai codici immessi manterranno i
loro valori di default.
L’accesso ad entrambi i metodi di configurazione è protetto
da password (una password specifica per ciascun metodo).
Nota: Lo strumento visualizza solo i parametri coerenti con
l’hardware presente e in conformità con il valore asse-
gnato ai parametri precedenti
(es.: se si imposta un’u-
scita come “Non utilizzata lo strumento nasconderà
tutti i parametri collegati con quella uscita).
5.3.1 Metodo di configurazione“A codici”
La configurazione dello strumento (Tipo di ingresso, Modo di
regolazione, ecc.) può essere effettuata inserendo due codici di
4 cifre ciascuno. Prima di entrare nella procedura, suggeriamo
di preparare i due codici consultando le tabelle che seguono.
Note: 1. Durante la procedura di configurazione a codici
non c’è timeout.
2. Per abbandonare la
procedura di configurazione
a codici
senza salvare
le impostazioni effettuate,
premere il tasto .
Per accedere alla configurazione, procedere come segue:
1. Premere per più di 3 s.
Il display superiore visualizza PASS mentre quello inferio-
re visualizza 0;
2. Con i tasti e impostare la password programma-
ta al parametro [118] PAS4. La password inserita dalla
fabbrica per la configurazione a codici è 300;
3. Premere .
Se la password è corretta il display visualizzerà una delle
seguenti 2 condizioni:
Se nello strumento non vi è impostato nessun codice,
il display superiore visualizza la scritta codE, mentre
quello inferiore visualizza oFF.
Premere per continuare.
Il display superiore visualizza la scritta cod1 lampeg-
giante, mentre quello inferiore visualizza 0000.
Se dovesse essere presente un codice memorizzato in
precedenza, il display superiore visualizzerà la scritta
cod1 lampeggiante, mentre quello inferiore mostrerà il
valore di cod1 in memoria.
Ascon Tecnologic - Serie KM - MANUALE INGEGNERISTICO - PAG. 7
4. Con i tasti e impostate il primo codice di 4 cifre
(cod1) ricavandolo dalle tabelle che seguono.
LMNO
Preparate cod1
Tipo di ingresso e campo di misura L M
TC J -50... +1000°C 0 0
TC K -50... +1370°C 0 1
TC S -50... 1760°C 0 2
TC R -50... +1760°C 0 3
TC T -70... +400°C 0 4
Infrarosso J -46... +785°C 0 5
Infrarosso K -46... +785°C 0 6
PT 100/PTC KTY81-121 -200... +850°C/-55... +150°C 0 7
PT 1000/NTC 103-AT2 -200... +850°C/-50... +110°C 0 8
Lineare 0... 60 mV 0 9
Lineare 12... 60 mV 1 0
Lineare 0... 20 mA 1 1
Lineare 4... 20 mA 1 2
Lineare 0... 5 V 1 3
Lineare 1... 5 V 1 4
Lineare 0... 10 V 1 5
Lineare 2... 10 V 1 6
TC J -58... +1832°F 1 7
TC K -58... +2498°F 1 8
TC S -58... 3200°F 1 9
TC R -58... +3200°F 2 0
TC T -94... +752°F 2 1
Infrarosso J -50... +1445°F 2 2
Infrarosso K -50... +1445°F 2 3
PT 100/PTC KTY81-121 -328... +1562°F/-67... +302°F 2 4
PT 1000/NTC 103-AT2 -328... +1562°F/-58... +230°F 2 5
LMNO
c%d1:
Tipo di regolazione OP1 OP2 OP3 OP4 N O
Riscaldamento
ON/OFF = H
H AL1 AL2 AL3 0 0
NU AL1 AL2 H 0 1
Raffreddamento
ON/OFF = C
C AL1 AL2 AL3 0 2
NU AL1 AL2 C 0 3
ON/OFF con banda
morta (H/C)
H C AL2 AL3 0 4
H AL1 AL2 C 0 5
C H AL2 AL3 0 6
NU H AL2 C 0 7
C AL1 AL2 H 0 8
NU C AL2 H 0 9
Riscaldamento
PID = H
H AL1 AL2 AL3 1 0
NU AL1 AL2 H 1 1
Raffreddamento
PID = C
C AL1 AL2 AL3 1 2
NU AL1 AL2 C 1 3
Doppia azione PID
(H/C)
H C AL2 AL3 1 4
H AL1 AL2 C 1 5
C H AL2 AL3 1 6
NU H AL2 C 1 7
C AL1 AL2 H 1 8
NU C AL2 H 1 9
PID servomotore
Riscaldamento NU Apre Chiude AL3 2 0
PID servomotore
Raffreddamento NU Apre Chiude AL3 2 1
Nota: Per poter selezionare la Regolazione PID per ser-
vomotore, (N - O = 20 o 21), al momento dell’ordine
i codici dell’Uscita 2 e dell’Uscita 3 (OUT2 e OUT3)
devono essere compilate con il codice M.
Si consulti il paragrafo: Come ordinare”.
5. Premere .
Il display superiore visualizza cod2 mentre quello inferio-
re visualizza 0000 o valore di cod2 in memoria;
6. Con i tasti e impostate cod2 ricavandolo dalle
tabelle che seguono.
PQRS
Preparate cod2
Allarme 3 R
Allarme 2 Q
Allarme 1 P
Non utilizzato 000
Rottura sensore 111
Assoluto Alto 222
Basso 333
Assoluto alto/basso Esterno alto/basso 444
Interno alto/basso 555
In deviazione In deviazione alto 666
In deviazione basso 777
Di banda Esterno alla banda 888
Interno alla banda 999
PQRS
c%d2:
Attivazione funzioni ausiliarie S
Nessuna 0
Wattmetro (potenza istantanea espressa in W) 1
Wattmetro (energia espressa in Wh) 2
Tempo di lavoro assoluto (espresso in giorni) 3
Tempo di lavoro assoluto (espresso in ore) 4
7. Premere .
Se i codici inseriti sono corretti e vengono accettati, il
display superiore lampeggia code quello inferiore good.
8. Premere per salvare i codici di configurazione ed
uscire dalla procedura di configurazione a codici.
Nota: Dopo aver utilizzato il metodo di configurazione a
codici sarà sempre possibile la modifica dei parame-
tri col metodo
di configurazione “completo”. Nel caso
venga modificato il valore di un parametro tra quelli
compresi nei codici di configurazione (cod1 - cod2),
lo strumento acquisirà la modifica mantenendo inalte-
rati tutti gli altri parametri.
m
A seguito di una variazione effettuata come descritto
nella “Nota”, andando a richiamare i codici di confi-
gurazione (cod1 - cod2), il display inferiore visualiz-
zerà “off per segnalare all’operatore che uno dei
parametri è stato modificato.
Ascon Tecnologic - Serie KM - MANUALE INGEGNERISTICO - PAG. 8
5.3.2 Metodo di configurazione“Completo”
I parametri di configurazione sono riuniti in Gruppi. Ciascun
Gruppo definisce tutti i parametri relativi ad una specifica
funzione (regolazione, allarmi, funzioni delle uscite).
1. Premere il tasto per più di 5 secondi.
Il display superiore visualizzerà PASS mentre quello infe-
riore visualizzerà 0.
2. Con i tasti
e
impostare la password programmata.
Note: 1. La password inserita dalla fabbrica per impostare i
parametri di configurazione è 30.
2. Durante la modifica dei parametri lo strumento
continua eseguire il controllo.
In alcuni casi, quando la modifica dei parametri
può generare un’azione forte sul processo, potreb-
be essere conveniente fermare temporaneamente
il controllo durante la procedura configurazione (le
uscite regolanti si spegneranno). In questo caso
impostare una password pari a 2000 + la pas-
sword programmata (es. 2000 + 30 = 2030).
La regolazione ripartirà automaticamente all’uscita
dalla procedura di configurazione.
3. Premere il tasto .
Se la password è corretta il display visualizzerà l’acronimo
del primo gruppo di parametri preceduto dal simbolo: ]
.
In altre parole il display superiore visualizzerà:
]inp
(parametri di Configurazione degli ingressi).
Lo strumento è in modo configurazione.
5.3.3 Come uscire dal “Modo configurazione”
Premere per più di 5 secondi, lo strumento tornerà allo
“standard display”.
5.4 Funzione dei tasti durante la
modifica dei parametri
Brevi pressioni consentono di uscire dall’attuale grup-
po di parametri e selezionare un nuovo gruppo.
Una pressione prolungata consente di terminare la
procedura di configurazione (lo strumento torna alla
visualizzazione normale).
Quando il display superiore dello strumento visualiz-
za un gruppo e quello inferiore è vuoto, questo tasto
consente di entrare nel gruppo selezionato.
Quando il display superiore dello strumento visualizza
un parametro e quello inferiore il suo valore, questo
tasto consente di memorizzare il valore impostato
e passare al parametro successivo, all’interno dello
stesso gruppo.
Incrementa il valore del parametro selezionato.
Decrementa il valore del parametro selezionato
.
+ Questi 2 tasti permettono di tornare al gruppo
precedente. Si proceda come segue:
Premere il tasto e mentre viene tenuto premuto
premere il tasto ; rilasciare entrambi tasti.
Nota: La selezione dei gruppi è ciclica così come la selezio-
ne dei parametri all’interno dei gruppi.
5.5 Reset di fabbrica - caricamento
dei parametri di default
A volte, ad esempio quando si riconfigura uno strumento
utilizzato in precedenza per un’applicazione diversa, oppure
da altri o si sono fatti test con uno strumento e si desidera
riconfigurarlo, può essere utile poter ricaricare la configura-
zione di fabbrica.
Questa azione consente di riportare lo strumento ad una
condizione definita (come era alla prima accensione).
I dati di default sono i dati caricati nello strumento dalla fab-
brica prima della spedizione dell’apparecchio.
Per ricaricare i dati di default procedere come segue:
1. Premere il tasto per più di 5 secondi.
Il display superiore visualizzerà PASS mentre quello infe-
riore visualizzerà 0.
2. Con i tasti
e
impostare la password
-481;
3. Premere il tasto ;
4. Lo strumento dapprima spegnerà tutti i LED, poi visualiz-
zerà il messaggio dFLt, in seguito accenderà tutti i LED
per due secondi ed in fine si comporterà come se fosse
stato riacceso.
La procedura è completa.
Nota: La lista completa dei parametri di default è riportata
nell’Appendice A.
5.6 Tutti i parametri di Configurazione
Nelle pagine seguenti descriveremo tutti i parametri dello stru-
mento. Tuttavia lo strumento visualizzerà solo i parametri rela-
tivi alle opzioni hardware presenti e in accordo all’impostazione
fatta per i parametri precedenti (esempio: impostando AL1t
[tipo di Allarme 1] uguale a nonE [non utilizzato], tutti i parametri
relativi all’allarme 1 verranno omessi).
Gruppo ]inP - Configurazione degli ingressi
[1] SEnS - Tipo di ingresso
Disponibile:
Sempre.
Campo:Quando nel codice d’ordine è stato selezionato c
come “Tipo di ingresso (si veda “Come ordinare”)
.
J TC J (-50... +1000°C/-58... +1832°F);
crAL TC K (-50... +1370°C/-58... +2498°F);
S TC S (-50... 1760°C/-58... +3200°F);
r TC R (-50... +1760°C/-58... +3200°F);
t TC T (-70... +400°C/-94... +752°F);
Ir.J Exergen IRS J (-46... +785°C/-50... 1445°F);
Ir.cA Exergen IRS K (-46... +785°C/-50... 1445°F);
Pt1 RTD Pt 100 (-200... 850°C/-328... 1562°F);
Pt10 RTD Pt 1000 (-200... 850°C/-328... 1562°F);
0.60 0... 60 mV lineare;
12.60 12... 60 mV lineare;
0.20 0... 20 mA lineare;
4.20 4... 20 mA lineare;
0.5 0... 5 V lineare;
1.5 1... 5 V lineare;
0.10 0... 10 V lineare;
2.10 2... 10 V lineare.
Ascon Tecnologic - Serie KM - MANUALE INGEGNERISTICO - PAG. 9
Quando nel codice d’ordine è stato selezionato e
come “Tipo di ingresso (si veda “Come ordinare”).
J TC J (-50... +1000°C/-58... +1832°F);
crAL TC K (-50... +1370°C/-58... +2498°F);
S TC S (-50... 1760°C/-58... +3200°F);
r TC R (-50... +1760°C/-58... +3200°F);
t TC T (-70... +400°C/-94... +752°F);
Ir.J Exergen IRS J (-46... +785°C/-50... 1445°F);
Ir.cA Exergen IRS K (-46... +785°C/-50... 1445°F);
Ptc PTC (-55... 150°C/-67... 302°F);
ntc NTC (-50... 110°C/-58... 230°F);
0.60 0... 60 mV lineare;
12.60 12... 60 mV lineare;
0.20 0... 20 mA lineare;
4.20 4... 20 mA lineare;
0.5 0... 5 V lineare;
1.5 1... 5 V lineare;
0.10 0... 10 V lineare;
2.10 2... 10 V lineare.
Note: 1. Quando si seleziona un ingresso da termocoppia
e si imposta una cifra decimale, il valore massimo
visualizzabile risulta essere 999.9°C o 999.9°F.
2. Ogni cambiamento di impostazione del parametro
SEnS forzerà il parametro [2] dP = 0 e farà cam-
biare tutti i parametri ad esso collegati (set point,
banda proporzionale ecc.).
[2] dP - Posizione punto decimale
Disponibile:
Sempre.
Campo:Quando [1] SenS = ingresso lineare: 0... 3;
• Quando [1] SenS diverso da ingresso lineare: 0... 1.
Nota: Ogni variazione del parametro dP produrrà una varia-
zione dei parametri ad esso collegati (set point, banda
proporzionale, ecc.).
[3] SSc - Inizio scala per ingressi lineari
Disponibile:
Quando, tramite il parametro [1] SEnS, è stato
selezionato un ingresso lineare.
Campo: -1999... 9999.
Note: 1. Consente di definire, per gli ingressi lineari, il
valore visualizzato quando lo strumento misura il
minimo valore misurabile. Lo strumento visualiz-
zerà valori fino al 5% inferiori al valore impostato
per SSc e solo al disotto del 5% visualizzerà la
segnalazione di underrange.
2. È possibile impostare una visualizzazione di inizio
scala inferiore alla visualizzazione di fondo scala
per ottenere usa scala di visualizzazione inversa.
Es. 0 mA = 0 mbar and 20 mA = -1000 mbar (vuoto).
[4] FSc - Fondo scala per ingressi lineari
Disponibile:
Quando, tramite il parametro [1] SEnS, è stato
selezionato un ingresso lineare.
Campo: -1999... 9999.
Note: 1. Consente di definire, per gli ingressi lineari, il
valore visualizzato quando lo strumento misura il
massimo valore misurabile. Lo strumento visualiz-
zerà valori fino al 5% superiori al valore impostato
per FSc e solo al di sopra del 5% visualizzerà la
segnalazione di overrange.
2. È possibile impostare una visualizzazione di inizio
scala inferiore alla visualizzazione di fondo scala
per ottenere usa scala di visualizzazione inversa.
Es. 0 mA = 0 mbar e 20 mA = - 1000 mbar (vuoto).
[5] unit - Unità ingegneristiche
Disponibile:
Quando, tramite il parametro [1] SEnS, è stato
selezionato un sensore di temperatura.
Campo: °c Gradi Centigradi;
°F Gradi Fahrenheit.
m
Lo strumento NON riscala i valori di temperatura
inseriti dall’utente (soglie, limiti, Set point ecc.).
[6] FiL - Filtro digitale sul valore misurato
Disponibile:
Sempre.
Campo: oFF (No filter) 0.1... 20.0 s
Nota: Questo è un filtro del primo ordine applicato al valore
misurato. Per questa ragione influenza sia il valore mi-
surato sia l’azione di regolazione sia il comportamento
degli allarmi.
[7] inE - Selezione del tipo di fuori campo che
abilita il valore di uscita di sicurezza
Disponibile:
Sempre.
Campo: our
Quando lo strumento rileva un overrange o un
underrange, forza la potenza di uscita dello stru-
mento al valore di sicurezza [8] oPE.
or Quando lo strumento rileva un overrange,
forza la potenza di uscita dello strumento al
valore di sicurezza [8] oPE.
ur Quando lo strumento rileva un underrange,
forza la potenza di uscita dello strumento al
valore di sicurezza [8] oPE.
[8] oPE - Valore di sicurezza della potenza di uscita
Disponibile:
Sempre.
Campo: -100... 100% (dell’uscita).
Note: 1. Quando lo strumento è programmato per eseguire
una sola azione regolante (riscaldamento o raffred-
damento), impostando un valore inferiore al campo
di uscita, lo strumento utilizza il valore zero.
Esempio: quando è programmata una azione di
solo riscaldamento e oPE è uguale a -50% (raf-
freddamento) lo strumento utilizzerà il valore zero.
2. Quando è stato selezionato un controllo ON/OFF
e
lo strumento rileva una condizione di fuori campo,
lo strumento utilizzerà un tempo di ciclo pari a 20
secondi per poter fornire la potenza programmata
tramite questo parametro.
[9] io4.F - Selezione della funzione dell’I/O4
Disponibile:
Sempre.
Campo: on Out 4 sempre ad ON (usato come alimenta-
zione di un trasmettitore);
out4 Uscita digitale 4 (VDC per SSR);
dG2.c Ingresso digitale 2 (contatto pulito);
dG2.U
Ingresso digitale 2 (in tensione 12... 24 VDC)
.
Note: 1. Impostando [9] io4.F = dG2.C o dG2V, il parametro
[25] O4F viene mascherato e diventa visibile [11] diF2.
2. Impostando [9] io4F = on i parametri [25] O4F e
[11] diF2 verranno mascherati.
3. Impostando [9] io4F a on o a out4, lo strumento
forzerà [11] diF2 = nonE e, se [11] diF1 era stato
impostato a 20 o 21, verrà anche lui forzato a nonE.
4. Modificando [9] io4F = on in [9] io4F = Out 4 por-
terà [25] O4F ad essere visibile e uguale nonE.
Ascon Tecnologic - Serie KM - MANUALE INGEGNERISTICO - PAG. 10
[10] diF1 - Funzione dell’ingresso digitale 1
Disponibile:
Sempre.
Campo: oFF Nessuna funzione;
1 Reset Allarmi [stato];
2 Riconoscimento Allarmi (ACK) [stato];
3 Hold del valore misurato [stato];
4 Modo Stand by [stato]. Quando il contatto è
chiuso lo strumento è in stand-by;
5 Modalità manuale;
6 Azione riscaldante utilizza SP1, azione raffred-
dante utilizza SP2 [stato] (vedere “Note relative
agli ingressi digitali”);
7 Timer Run/Hold/Reset [transizione]
Una breve chiusura fa partire il timer e/o so-
spende l’esecuzione; la chiusura prolungata
(più di 10 secondi) esegue il reset del timer;
;
8 Timer Run [transizione]
una breve chiusura del
contatto fa partire il timer
;
9 Timer reset [transizione]
una breve chiusura del
contatto esegue il reset del timer
;
10 Timer run/hold [stato]
- Contatto chiuso = timer RUN (conteggio attivo);
- Contatto aperto = timer Hold (conteggio sospeso);
11 Timer run/reset [stato];
12
Timer run/reset con “blocco” al termine del con-
teggio (per far ripartire il timer lo strumento deve
ricevere il comando RUN dalla porta seriale o
dall’ingresso digitale 2)
;
13 Run del programma [transizione]
La prima chiusura fa partire il programma, ma le
chiusure successive fanno ripartire l’esecuzione
del programma dall’inizio;
14
Reset del programma [transizione]. La chiusura
del contatto resetta l’esecuzione del programma;
15 Hold del programma [transizione]
La prima chiusura sospende l’esecuzione del
programma mentre la seconda chiusura fa con-
tinuare l’esecuzione del programma;
16 Run/Hold del programma [stato]. Quando il
contatto è chiuso il programma è in esecuzione;
17 Run/Reset del programma [stato]
- Contatto chiuso - Program in RUN
- Contatto aperto - Reset del programma;
18
Selezione sequenziale del set point [transizione]
(Vedere “Note relative agli ingressi digitali);
19 Selezione tra SP1 e SP2 [stato];
20 Selezione binaria del set point eseguita tramite
l’ingresso digitale 1 (bit meno significativo) e
l’ingresso digitale 2 (bit più significativo) [stato];
21 L’ingresso digitale 1 opera in parallelo al tasto
mentre l’ingresso digitale 2 opera in paralle-
lo al tasto .
Nota: Quando [11] diF2 non è disponibile, le opzioni 20 e 21
non sono visibili.
[11] diF2 - Funzione dell’ingresso digitale 2
Disponibile:
Quando [9] io4.F = dG2.v o dG2.U.
Campo: oFF Nessuna funzione;
1 Reset Allarmi [stato];
2 Riconoscimento Allarmi (ACK) [stato];
3 Hold del valore misurato [stato];
4 Modo Stand by [stato]. Quando il contatto è
chiuso lo strumento è in stand-by;
5 Modalità manuale;
6 Azione riscaldante utilizza SP1, azione raffred-
dante utilizza SP2 [stato] (vedere “Note relative
agli ingressi digitali”);
7 Timer Run/Hold/Reset [transizione]
Una breve chiusura fa partire il timer e/o so-
spende l’esecuzione; la chiusura prolungata
(più di 10 secondi) esegue il reset del timer;
;
8 Timer Run [transizione]
una breve chiusura del
contatto fa partire il timer
;
9 Timer reset [transizione]
una breve chiusura del
contatto esegue il reset del timer
;
10 Timer run/hold [stato]
- Contatto chiuso = timer RUN (conteggio attivo);
- Contatto aperto = timer Hold (conteggio sospeso);
11 Timer run/reset [stato];
12
Timer run/reset con “blocco” al termine del con-
teggio (per far ripartire il timer lo strumento deve
ricevere il comando RUN dalla porta seriale o
dall’ingresso digitale 2)
;
13 Run del programma [transizione]
La prima chiusura fa partire il programma, ma le
chiusure successive fanno ripartire l’esecuzione
del programma dall’inizio;
14
Reset del programma [transizione]. La chiusura
del contatto resetta l’esecuzione del programma;
15 Hold del programma [transizione]
La prima chiusura sospende l’esecuzione del
programma mentre la seconda chiusura fa con-
tinuare l’esecuzione del programma;
16 Run/Hold del programma [stato]. Quando il
contatto è chiuso il programma è in esecuzione;
17 Run/Reset del programma [stato]
- Contatto chiuso - Program in RUN
- Contatto aperto - Reset del programma;
18
Selezione sequenziale del set point [transizione]
(Vedere “Note relative agli ingressi digitali);
19 Selezione tra SP1 e SP2 [stato];
20 Selezione binaria del set point eseguita tramite
l’ingresso digitale 1 (bit meno significativo) e
l’ingresso digitale 2 (bit più significativo) [stato];
21 L’ingresso digitale 1 opera in parallelo al tasto
mentre l’ingresso digitale 2 opera in paralle-
lo al tasto .
Note: 1. Quando [10] diF1 o [11] diF2 (es. diF1) sono
uguali a 6 lo strumento agisce come segue:
A contatto aperto l’azione regolante è riscaldan-
te e il set point attivo è SP.
A contatto aperto l’azione regolante è raffred-
dante e il set point attivo è SP2.
2. Quando [10] diF1 = 20, [11] diF2 è forzato a 20 e
non può eseguire altre funzioni.
3. Quando [10] diF1 e [11] diF2 = 20, la selezione
del set point avviene come segue:
Dig. In1 Dig. In2 Set point operativo
Off Off Set point 1
On Off Set point 2
Off On Set point 3
On On Set point 4
4. Quando [10] diF1 = 21, [11] diF2 è forzato a 21 e
non può eseguire altre funzioni.
5. Quando si utilizza la selezione del set point sequen-
ziale (diF1 o diF2 = 18), ogni chiusura del contatto
Ascon Tecnologic - Serie KM - MANUALE INGEGNERISTICO - PAG. 11
aumenta di uno il numero di SPAt (set point attivo).
La selezione è ciclica -> SP -> SP2 -> SP3 -> SP4.
6. Se si imposta [10] diF1 oppure [11] diF2 a 6
(SP1 riscalda, SP2 raffredda), lo strumento renderà
disponibili i parametri: [66] tcH, [67] rcG e [68] tcc.
[12] di.A - Azione degli ingressi digitali
Disponibile:
Sempre.
Campo: 0 DI1 azione diretta,
DI2 (se configurato) azione diretta;
1 DI1 azione inversa,
DI2 (se configurato) azione diretta;
2 DI1 azione diretta,
DI2 (se configurato) azione inversa;
3 DI1 azione inversa,
DI2(se configurato) azione inversa.
Gruppo ]out - Configurazione delle uscite
[13] o1.t - Out 1 tipo di uscita (solo KM3)
Disponibile:
Quando out 1 è un’uscita lineare.
Campo: 0-20 0... 20 mA;
4-20 4... 20 mA;
0-10 0... 10 V;
2-10 2... 10 V.
[14] o1F - Funzione dell’uscita Out 1
Disponibile:
Sempre.
Campo:Quando out 1 è un’uscita lineare (solo KM3):
nonE Uscita non utilizzata. Con questa imposta-
zione lo stato di questa uscita può essere
impostato tramite interfaccia seriale;
H.rEG Uscita di riscaldamento;
c.rEG Uscita di raffreddamento;
r.inP Ritrasmissione analogica della misura;
r.Err
Ritrasmissione analogica dell’errore (PV-SP);
r.SP Ritrasmissione analogica del Set Point ope-
rativo;
r.SEr Ritrasmissione analogica del valore prove-
niente dalla porta seriale.
• Quando out 1 è un’uscita digitale (relè o SSR):
nonE Uscita non utilizzata. Con questa imposta-
zione lo stato di questa uscita può essere
impostato tramite interfaccia seriale;
H.rEG Uscita di riscaldamento;
c.rEG Uscita di raffreddamento;
AL Uscita di allarme;
t.out Uscita Timer;
t.HoF
Uscita Timer - l’uscita è OFF se Timer in Hold;
P.End Indicatore di programma in “end”;
P.HLd Indicatore di programma in “hold”;
P. uit Indicatore di programma in “wait”;
P.run Indicatore di programma in “run”;
P.Et1 Evento 1 del programma;
P.Et2 Evento 2 del programma;
or.bo Indicatore di fuori-campo o rottura sensore;
P.FAL Indicatore di mancata alimentazione;
bo.PF Indicatore di fuori-campo, rottura sensore
e/o mancata alimentazione;
St.By Indicatore di strumento in stand-by
diF1
L’uscita ripete lo stato dell’ingresso digitale 1;
diF2
L’uscita ripete lo stato dell’ingresso digitale 2;
on Out 1 sempre ad ON;
riSP Richiesta di ispezione.
Note: 1. Quando due o più uscite sono programmate allo
stesso modo, le uscite verranno pilotate in parallelo.
2. La segnalazione di mancata alimentazione viene
cancellata quando lo strumento rileva un reset
degli allarmi eseguito tramite il tasto , tramite
ingresso digitale o tramite seriale.
3. Se non viene programmata nessuna uscita re-
golante, gli allarmi relativi (se presenti) verranno
forzati a nonE.
[15] A.o1L - Inizio scala dell’uscita analogica
di ritrasmissione (solo KM3)
Disponibile:
Quando Out 1 è un’uscita lineare e [14] O1F è
uguale a r.IMP, r.Err, r.SP o r.SEr.
Campo: Da -1999 a [16] A.o1H.
[16] A.o1H - Fine scala dell’uscita analogica
di ritrasmissione (solo KM3)
Disponibile:
Quando Out 1 è un’uscita lineare e [14] O1F è
uguale a r.IMP, r.Err, r.SP o r.SEr.
Campo: Da [15]Ao1L a 9999.
[17] o1.AL - Allarmi assegnati all’uscita Out 1
Disponibile:
Quando [14] o1F = AL.
Campo: 0... 63 con la regola seguente:
+1 Allarme 1;
+2 Allarme 2;
+4 Allarme 3;
+8 Allarme Loop break;
+16 Rottura sensore (burn out);
+32
Sovraccarico Out 4 (corto circuito su Out 4).
Esempio 1: Impostando 3 (2 + 1) l’uscita segnalerà l’allarme
1 e 2 (condizione di OR).
Esempio 2: Impostando Setting 13 (8 + 4 + 1) l’uscita se-
gnalerà l’allarme 1, l’allarme 3 e il loop break alarm.
[18] o1Ac - Azione dell’uscita Out 1
Disponibile:
Quando [14] o1F è diverso da nonE.
Campo: dir Azione diretta;
rEU Azione inversa;
dir.r
Azione diretta con indicazione LED invertita;
rEU.r
Azione inversa con indicazione LED invertita
.
Note: 1. Azione diretta: l’uscita ripete lo stato della funzione
pilotante. Esempio: uscita di allarme con azione
diretta. Quando l’allarme è ON il relè è eccitato
(uscita logica a 1).
2. Azione inversa: lo stato dell’uscita è l’opposto del-
lo stato della funzione pilotante. Esempio
: uscita
di allarme con azione inversa. Quando l’allarme è
OFF il relè è eccitato (uscita logica a 1). Questa
impostazione è normalmente chiamata “fail-safe”
ed è normalmente utilizzata in processi pericolosi
in modo da generare un allarme quando lo stru-
mento è spento o scatta il watchdog interno.
[19] o2F - Funzione dell’uscita Out 2
Disponibile:
Quando lo strumento è dotato dell’uscita 2.
Campo: nonE Uscita non utilizzata. Con questa imposta-
zione lo stato di questa uscita può essere
impostato tramite interfaccia seriale;
H.rEG Uscita di riscaldamento;
c.rEG Uscita di raffreddamento;
AL Uscita di allarme;
t.out Uscita Timer;
t.HoF
Uscita Timer - l’uscita è OFF se Timer in Hold;
P.End Indicatore di programma in “end”;
P.HLd Indicatore di programma in “hold”;
Ascon Tecnologic - Serie KM - MANUALE INGEGNERISTICO - PAG. 12
P. uit Indicatore di programma in “wait”;
P.run Indicatore di programma in “run”;
P.Et1 Evento 1 del programma;
P.Et2 Evento 2 del programma;
or.bo Indicatore di fuori-campo o rottura sensore;
P.FAL Indicatore di mancata alimentazione;
bo.PF Indicatore di fuori-campo, rottura sensore
e/o mancata alimentazione;
St.By Indicatore di strumento in stand-by
diF1
L’uscita ripete lo stato dell’ingresso digitale 1;
diF2
L’uscita ripete lo stato dell’ingresso digitale 2;
on Out 2 sempre ad ON;
riSP Richiesta di ispezione.
Per ulteriori dettagli, si veda il parametro [14] O1F.
m
In caso di controllo servomotore devono essere
utilizzate le uscite 2 e 3, entrambe impostate con la
funzione di riscaldamento o raffreddamento (o2F =
o3F = HrEG oppure o2F = o3F =crEG); il parametro
[56] cont deve essere impostato a 3pt.
[20] o2.AL - Allarmi assegnati all’uscita Out 2
Disponibile:
Quando [19] o2F = AL
Campo: 0... 63 con la regola seguente:
+1 Allarme 1;
+2 Allarme 2;
+4 Allarme 3;
+8 Allarme Loop break;
+16 Rottura sensore (burn out);
+32
Sovraccarico Out 4 (corto circuito su Out 4).
Per ulteriori dettagli, si veda il parametro [17] o1.AL.
[21] o2Ac - Azione dell’uscita Out 2
Disponibile:
Quando [19] o2F è diverso da nonE.
Campo: dir Azione diretta;
rEU Azione inversa;
dir.r
Azione diretta con indicazione LED invertita;
rEU.r
Azione inversa con indicazione LED invertita
.
Per ulteriori dettagli, si veda il parametro [18] o1.Ac.
[22] o3F - Funzione dell’uscita Out 3
Disponibile:
Quando lo strumento è dotato dell’uscita 3.
Campo: nonE Uscita non utilizzata. Con questa imposta-
zione lo stato di questa uscita può essere
impostato tramite interfaccia seriale;
H.rEG Uscita di riscaldamento;
c.rEG Uscita di raffreddamento;
AL Uscita di allarme;
t.out Uscita Timer;
t.HoF
Uscita Timer - l’uscita è OFF se Timer in Hold;
P.End Indicatore di programma in “end”;
P.HLd Indicatore di programma in “hold”;
P. uit Indicatore di programma in “wait”;
P.run Indicatore di programma in “run”;
P.Et1 Evento 1 del programma;
P.Et2 Evento 2 del programma;
or.bo Indicatore di fuori-campo o rottura sensore;
P.FAL Indicatore di mancata alimentazione;
bo.PF Indicatore di fuori-campo, rottura sensore
e/o mancata alimentazione;
St.By Indicatore di strumento in stand-by
diF1
L’uscita ripete lo stato dell’ingresso digitale 1;
diF2
L’uscita ripete lo stato dell’ingresso digitale 2;
on Out 3 sempre ad ON;
riSP Richiesta di ispezione.
Per ulteriori dettagli, si veda il parametro [14] O1F.
m
In caso di controllo servomotore devono essere
utilizzate le uscite 2 e 3, entrambe impostate con la
funzione di riscaldamento o raffreddamento (o2F =
o3F = HrEG oppure o2F = o3F =crEG); il parametro
[56] cont deve essere impostato a 3pt.
[23] o3.AL - Allarmi assegnati all’uscita Out 3
Disponibile:
Quando [21] o3F = AL.
Campo: 0... 63 con la regola seguente:
+1 Allarme 1;
+2 Allarme 2;
+4 Allarme 3;
+8 Allarme Loop break;
+16 Rottura sensore (burn out);
+32
Sovraccarico Out 4 (corto circuito su Out 4).
Per ulteriori dettagli, si veda il parametro [17] o1.AL.
[24] o3Ac - Azione uscita Out 3
Disponibile:
Quando [21] o3F è diverso da nonE.
Campo: dir Azione diretta;
rEU Azione inversa;
dir.r
Azione diretta con indicazione LED invertita;
rEU.r
Azione inversa con indicazione LED invertita
.
Per ulteriori dettagli, si veda il parametro [18] o1.Ac.
[25] o4F - Funzione dell’uscita Out 4
Disponibile:
Quando [9] io4.F = Out4.
Campo: nonE Uscita non utilizzata. Con questa imposta-
zione lo stato di questa uscita può essere
impostato tramite interfaccia seriale;
H.rEG Uscita di riscaldamento;
c.rEG Uscita di raffreddamento;
AL Uscita di allarme;
t.out Uscita Timer;
t.HoF
Uscita Timer - l’uscita è OFF se Timer in Hold;
P.End Indicatore di programma in “end”;
P.HLd Indicatore di programma in “hold”;
P. uit Indicatore di programma in “wait”;
P.run Indicatore di programma in “run”;
P.Et1 Evento 1 del programma;
P.Et2 Evento 2 del programma;
or.bo Indicatore di fuori-campo o rottura sensore;
P.FAL Indicatore di mancata alimentazione;
bo.PF Indicatore di fuori-campo, rottura sensore
e/o mancata alimentazione;
St.By Indicatore di strumento in stand-by.
Per ulteriori dettagli, si veda il parametro [14] O1F.
[26] o4.AL - Allarmi assegnati all’uscita Out 4
Disponibile:
Quando [25] o4F = AL.
Campo: 0... 63 con la regola seguente:
+1 Allarme 1;
+2 Allarme 2;
+4 Allarme 3;
+8 Allarme Loop break;
+16 Rottura sensore (burn out);
+32
Sovraccarico Out 4 (corto circuito su Out 4).
Per ulteriori dettagli, si veda il parametro [17] o1.AL.
[27] o4.Ac - Azione Out 4
Disponibile:
Quando [25] o4F è diverso da nonE.
Campo: dir Azione diretta;
rEU Azione inversa;
dir.r
Azione diretta con indicazione LED invertita;
rEU.r
Azione inversa con indicazione LED invertita
.
Per ulteriori dettagli, si veda il parametro [18] o1.Ac.
Ascon Tecnologic - Serie KM - MANUALE INGEGNERISTICO - PAG. 13
Gruppo ]AL1 - Parametri Allarme 1
[28] AL1t - Tipo Allarme 1
Disponibile:
Sempre.
Campo:Una o più uscite sono programmate come uscite
regolanti.
nonE Allarme non utilizzato;
LoAb Allarme assoluto di minima;
HiAb Allarme assoluto di massima;
LHAo Allarme di banda assoluto con indicazione
di allarme di fuori banda;
LHAi Allarme di banda assoluto con indicazione
di allarme in banda;
SE.br Rottura sensore;
LodE Allarme di minima in deviazione (relativo);
HidE Allarme di massima in deviazione (relativo);
LHdo Allarme di banda relativa con indicazione di
allarme di fuori banda;
LHdi Allarme di banda relativo con indicazione di
allarme in banda.
Nessuna uscita è impostata come uscita regolante:
nonE Allarme non utilizzato;
LoAb Allarme assoluto di minima;
HiAb Allarme assoluto di massima;
LHAo Allarme di banda assoluto con indicazione
di allarme di fuori banda;
LHAi Allarme di banda assoluto con indicazione
di allarme in banda;
SE.br Rottura sensore.
Note: 1. Gli allarmi relativi e di deviazione sono riferiti al set
point operativo dello strumento.
LoAb
OUT
AL1
AL1
PV
HAL1
time
HiAb
offoffoff OUT
AL1
AL1
PV
HAL1
time
offoffoff
ON ON ON ON
LHAb
PV
AL1H HAL1
time
offoffoff
LHde
OUT
AL1
AL1L HAL1
PV
AL1H
SP
HAL1
time
OUT
AL1
-AL1L HAL1
offoffoff
ON ON ON ON
2. L’allarme di rottura sensore (SE.br) verrà attivato
quando il display visualizza ----.
[29] Ab1 - Funzione dell’Allarme 1
Disponibile:
Quando [28] AL1t è diverso da nonE.
Campo: 0... 15 con la seguente regola:
+1
Non attiva all’accensione (mascherato);
+2
Allarme memorizzato (riarmo manuale);
+4
Allarme tacitabile;
+8 Allarme relativo non attivo al cambio di set point.
Esempio: Impostando Ab1 uguale a 5 (1+4) l’allarme 1
risulterà non attivo all’accensione e riconoscibile.
Note: 1. La selezione “non attivo all’accensione” consente
di inibire l’allarme all’accensione dello strumento o
quando lo strumento rileva il passaggio:
Da Modo manuale (oPLo) ad automatico
Da Modo Stand-by ad automatico.
L’allarme verrà automaticamente attivato quando il
valore misurato raggiunge per la prima volta il suo
valore di soglia ±l’isteresi (in altre parole quando
la condizione iniziale di allarme scompare).
PWR ON
AL1
PV
tempo
offoff
Ab1 = +1
Ab1 = +0
offoff
ON ON
ON
2. Un allarme memorizzato (reset manuale) è un
allarme che rimane attivo anche quando la con-
dizione di allarme che lo ha generato non è più
presente. Il reset dell’allarme può avvenire solo
tramite un comando esterno (tasto , ingresso
logico o interfaccia seriale).
Riassetto allarme Riassetto allarme
AL1
PV
tempo
offoff
Ab1 = +2
Ab1 = +0
offoff
ON
ON
3. Un allarme “tacitabile” è un allarme che può essere
resettato anche se la condizione che ha generato
l’allarme è ancora presente. Il riconoscimento dell’al-
larme può avvenire solo tramite un comando esterno
(tasto , ingresso logico o interfaccia seriale).
Riconoscimento
allarme (ACK)
Riconoscimento
allarme (ACK)
AL1
PV
tempo
offoff
Ab1 = +4
Ab1 = +0
offoff off
ON
ON ON
4. Un allarme “relativo non attivo al cambio di set
point” è un allarme che risulta mascherato dopo
un cambio di set point fino a che il processo non
raggiunge la sua soglia ±l’isteresi.
Sp2
Sp1
PV
tempo
Ab1 = +8
Ab1 = +0
offoff
AL1
offoffoff
AL1
ON
ON
ON
ON
ON
5. Lo strumento non memorizza in EEPROM lo stato
degli allarmi. Pertanto, lo stato degli allarmi verrà
perso quando si spegne l’apparecchio.
[30] AL1L
- Per allarmi di massima e minima, AL1L
è
il limite inferiore del parametro AL1
- Per gli allarmi di banda, AL1L è la
soglia inferiore dell’allarme
Disponibile:
Quando [28] AL1t è diverso da nonE o
[28] AL1t è diverso da SE.br.
Campo: Da -1999 a [31] AL1H in unità ingegneristiche.
[31] AL1H -
Per allarmi di massima e minima, AL1H
è il limite superiore del parametro AL1
- Per gli allarmi di banda, AL1H è la
soglia superiore dell’allarme
Disponibile:
Quando [28] AL1t è diverso da nonE o
[28] AL1 è diverso da SE.br.
Campo: Da [30] AL1L a 9999 in unità ingegneristiche.
Ascon Tecnologic - Serie KM - MANUALE INGEGNERISTICO - PAG. 14
[32] AL1- Soglia di allarme Allarme 1
Disponibile:
Quando:
[28] AL1t = LoAb - Allarme assoluto di minima;
[28] AL1t = HiAb - Allarme assoluto di massima;
[28] AL1t = LodE - Deviazione verso il basso (relativo);
[28] AL1t = HIdE - Deviazione verso l’alto (relativo).
Campo: Da [30] AL1L a [31] AL1H in unità ingegneristiche.
[33] HAL1 - Isteresi Allarme 1
Disponibile:
Quando [28] AL1t è diverso da nonE o
[28] AL1 è diverso da SE.br.
Campo: 1... 9999 in unità ingegneristiche.
Note: 1. Il valore di isteresi è la differenza tra soglia di allarme
e punto in cui l’allarme si riarmerà automaticamente.
2. Quando la soglia di allarme più o meno l’isteresi
viene impostata fuori dal campo di misura, lo stru-
mento non sarà in grado di resettare l’allarme.
Esempio: Campo di ingresso 0... 1000 (mbar).
Set point = 900 (mbar);
Allarme in deviazione verso il basso = 50 (mbar);
Isteresi = 160 (mbar). Il punto di reset risulterebbe pari a:
900 - 50 + 160 = 1010 (mbar) ma il valore è fuori campo.
Il reset può essere fatto solo spegnendo lo strumento e
riaccendendolo dopo che la condizione che lo ha generato
è stata rimossa.
3. Tutti gli allarmi di banda utilizzano la stessa istere-
si per entrambe le soglie.
4. Quando l’isteresi di un allarme di banda è più
larga della banda programmata, lo strumento non
sarà in grado di resettare l’allarme.
Esempio: Campo di ingresso = 0... 500 (°C).
Set point = 250 (°C);
Allarme di banda relativo;
Soglia di allarme inferiore = 10 (°C);
Soglia di allarme superiore = 10 (°C);
Isteresi = 25 (°C).
[34] AL1d - Ritardo Allarme 1
Disponibile:
Quando [28] AL1t è diverso da nonE.
Campo: Da oFF (0) a 9999 secondi.
Nota: L’allarme verrà attivato solo se la condizione di allarme
persiste per un tempo maggiore di [34] AL1d mentre il
reset è immediato.
[35] AL1o - Abilitazione Allarme 1 durante il modo
stand-by e le indicazioni di fuori campo
Disponibile:
Quando [28] AL1t è diverso da nonE o
[28] AL1 è diverso da SE.br.
Campo: 0 Mai;
1 Durante lo stand by;
2 Durante il fuori campo alto o basso;
3 Durante il fuori campo alto/basso e lo stand by.
Gruppo ]AL2 - Parametri Allarme 2
[36] AL2t - Tipo Allarme 2
Disponibile:
Sempre.
Campo:Quando una o più uscite sono programmate
come uscite regolanti.
nonE Allarme non utilizzato;
LoAb Allarme assoluto di minima;
HiAb Allarme assoluto di massima;
LHAo Allarme di banda assoluto con indicazione
di allarme di fuori banda;
LHAi Allarme di banda assoluto con indicazione
di allarme in banda;
SE.br Rottura sensore;
LodE Allarme di minima in deviazione (relativo);
HidE Allarme di massima in deviazione (relativo);
LHdo Allarme di banda relativa con indicazione di
allarme di fuori banda;
LHdi Allarme di banda relativo con indicazione di
allarme in banda.
• Quando nessuna uscita è impostata come uscita
regolante:
nonE Allarme non utilizzato;
LoAb Allarme assoluto di minima;
HiAb Allarme assoluto di massima;
LHAo Allarme di banda assoluto con indicazione
di allarme di fuori banda;
LHAi Allarme di banda assoluto con indicazione
di allarme in banda;
SE.br Rottura sensore.
Nota: Gli allarmi relativi sono riferiti al set point operativo
(questo può essere differente dal Set point di destina-
zione se si utilizza una rampa al Set point).
[37] Ab2 - Funzione dell’Allarme 2
Disponibile:
Quando [36] AL2t è diverso da nonE.
Campo: 0... 15 con la seguente regola:
+1
Non attiva all’accensione (mascherato);
+2
Allarme memorizzato (riarmo manuale);
+4
Allarme tacitabile;
+8 Allarme relativo non attivo al cambio di set point.
Esempio: Impostando Ab2 uguale a 5 (1+4) l’allarme 2
risulterà “non attivo all’accensione” e “tacitabile”.
Nota: Per ulteriori dettagli vedere il parametro [28] Ab1.
[38] AL2L - Per allarmi di massima e minima, AL2L
è il limite inferiore del parametro AL2
- Per gli allarmi di banda, AL2L è la
soglia inferiore dell’allarme
Disponibile:
Quando [36] AL2t è diverso da nonE o
[36] AL2t è diverso da SE.br.
Campo: Da -1999 [39] AL2H in unità ingegneristiche.
[39] AL2H - Per allarmi di massima e minima, AL2H
è il limite superiore del parametro AL2
-
Per gli allarmi di banda, AL2H è la soglia
superiore dell’allarme
Disponibile:
Quando [36] AL2t è diverso da nonE o
[36] AL2t è diverso da SE.br.
Campo: Da [38] AL2L a 9999 in unità ingegneristiche.
[40] AL2 - Soglia di allarme Allarme 2
Disponibile:
Quando:
[36] AL2t = LoAb - Allarme assoluto di minima;
[36] AL2t = HiAb - Allarme assoluto di massima;
[36] AL2t = LodE - Deviazione verso il basso (relativo);
[36] AL2t = HIdE - Deviazione verso l’alto (relativo).
Campo: Da [38] AL2L a [39] AL2H in unità ingegneristiche.
[41] HAL2 - Isteresi Allarme 2
Disponibile:
Quando [36] AL2t è diverso da nonE o
[36] AL2t è diverso da SE.br.
Campo: 1... 9999 in unità ingegneristiche.
Nota: Per ulteriori informazioni si veda il parametro [33] HAL1.
Ascon Tecnologic - Serie KM - MANUALE INGEGNERISTICO - PAG. 15
[42] AL2d - Ritardo Allarme 2
Disponibile:
Quando [36] AL2t è diverso da nonE.
Campo: Da oFF (0) a 9999 secondi.
Nota: L’allarme verrà attivato solo se la condizione di allarme
persiste per un tempo maggiore di [42] AL2d mentre il
reset è immediato.
[43] AL2o - Abilitazione Allarme 2 durante il modo
stand-by e le indicazioni di fuori campo
Disponibile:
Quando [36] AL2t è diverso da nonE o
[36] AL2t è diverso da SE.br.
Campo: 0 Mai;
1 Durante lo stand by;
2 Durante il fuori campo alto o basso;
3 Durante il fuori campo alto/basso e lo stand by.
Gruppo ]AL3 - Parametri Allarme 3
[44] AL3t - Tipo Allarme 3
Disponibile:
Sempre.
Campo:Quando una o più uscite sono programmate
come uscite regolanti.
nonE Allarme non utilizzato
LoAb Allarme assoluto di minima
HiAb Allarme assoluto di massima
LHAo Allarme di banda assoluto con indicazione
di allarme di fuori banda
LHAi Allarme di banda assoluto con indicazione
di allarme in banda
SE.br Rottura sensore
LodE Allarme di minima in deviazione (relativo)
HidE Allarme di massima in deviazione (relativo)
LHdo Allarme di banda relativa con indicazione di
allarme di fuori banda
LHdi Allarme di banda relativo con indicazione di
allarme in banda
• Quando nessuna uscita è impostata come uscita
regolante:
nonE Allarme non utilizzato
LoAb Allarme assoluto di minima
HiAb Allarme assoluto di massima
LHAo Allarme di banda assoluto con indicazione
di allarme di fuori banda
LHAi Allarme di banda assoluto con indicazione
di allarme in banda
SE.br Rottura sensore.
Nota: Gli allarmi relativi sono riferiti al set point operativo
(questo può essere differente dal Set point di destina-
zione se si utilizza una rampa al Set point).
[45] Ab3 - Funzione dell’Allarme 3
Disponibile:
Quando [43] AL3t è diverso da nonE.
Campo: 0... 15 con la seguente regola:
+1
Non attiva all’accensione (mascherato);
+2
Allarme memorizzato (riarmo manuale);
+4
Allarme tacitabile;
+8 Allarme relativo non attivo al cambio di set point.
Esempio: Impostando Ad3 uguale a 5 (1+4) l’allarme 3
risulterà “non attivo all’accensione” e “tacitabile”.
Nota: Per ulteriori informazioni si veda il parametro
[29] Ab1.
[46] AL3L - Per allarmi di massima e minima, AL3L
è il limite inferiore del parametro AL3
-
Per gli allarmi di banda, AL3L è la
soglia
inferiore dell’allarme
Disponibile:
Quando [44] AL3t è diverso da nonE o
[44] AL3t è diverso da SE.br.
Campo: Da -1999 a [47] AL3H in unità ingegneristiche.
[47] AL3H - Per allarmi di massima e minima, AL3H
è il limite superiore del parametro AL3
-
Per gli allarmi di banda, AL3H è la soglia
superiore dell’allarme
Disponibile:
Quando [44] AL3t è diverso da nonE o
[44] AL3t è diverso da SE.br”.
Campo: Da [46] AL3L a 9999 in unità ingegneristiche.
[48] AL3 - Soglia di allarme Allarme 3
Disponibile:
Quando:
[44] AL3t = LoAb - Allarme assoluto di minima;
[44] AL3t = HiAb - Allarme assoluto di massima;
[
44] AL3t = LodE - Deviazione verso il basso (relativo);
[44] AL3t = HIdE - Deviazione verso l’alto (relativo).
Campo: Da [46] AL3L a [47] AL3H in unità ingegneristiche.
[49] HAL3 - Isteresi Allarme 3
Disponibile:
Quando [44] AL3t è diverso da nonE o
[44] AL3t è diverso da SE.br.
Campo: 1... 9999 in unità ingegneristiche
Nota: Per ulteriori informazioni si veda il parametro [33] HAL1.
[50] AL3d - Ritardo Allarme 3
Disponibile:
Quando [44] AL3t è diverso da nonE.
Campo: Da oFF (0) a 9999 secondi.
Nota: L’allarme verrà attivato solo se la condizione di allarme
persiste per un tempo maggiore di [50] AL3d mentre il
reset è immediato.
[51] AL3o - Abilitazione Allarme 3 durante il modo
stand-by e le indicazioni di fuori campo
Disponibile:
Quando [44] AL3t è diverso da nonE o
[44] AL3t è diverso da SE.br.
Campo: 0 Mai;
1 Durante lo stand by;
2 Durante il fuori campo alto o basso;
3 Durante il fuori campo alto/basso e lo stand by.
Ascon Tecnologic - Serie KM - MANUALE INGEGNERISTICO - PAG. 16
Gruppo ]LbA - Configurazione della funzione
allarme loop break
Note generali relative all’Allarme LBA
L’Allarme LBA opera come segue: quando si applica il 100%
di potenza ad un processo, dopo un tempo che dipende
dall’inerzia, la variabile misurata comincerà a variare in una
direzione conosciuta (aumenterà per un riscaldamento o a
diminuirà per un raffreddamento).
Esempio: se applico il 100% di potenza ad un forno la
temperatura deve aumentare altrimenti uno o più elementi
del loop sono malfunzionanti (elemento riscaldante, sensore,
alimentazione, fusibile ecc.).
La stessa filosofia può essere applicata alla potenza minima.
Nel nostro esempio, se tolgo potenza al forno, la temperatu-
ra deve cominciare ad abbassarsi altrimenti l’SSR è in corto
circuito, la valvola è bloccata, ecc..
La funzione LBA si abilita automaticamente quando il PID
richiede la massima o la minima potenza.
Se la risposta del processo risulta più lenta della velocità
programmata, lo strumento attiva l’allarme.
Note: 1. Quando lo strumento è in modo manuale la fun-
zione LBA è disabilitata.
2. Quando l’allarme LBA è attivo lo strumento con-
tinua ad eseguire il controllo. Se la risposta del
processo dovesse rientrare nei limiti impostati, lo
strumento cancellerà automaticamente l’allarme.
3. Questa funzione è disponibile solo quando l’algo-
ritmo regolante è di tipo PID (Cont = PID).
[52] LbAt - Tempo della funzione LBA
Disponibile:
Quando [56] Cont = PID.
Campo: oFF = LBA non usato;
1... 9999 secondi.
[53] LbSt - Delta di misura utilizzato da LBA
quando è attiva la funzione Soft start
Disponibile:
Quando [52] LbAt è diverso da oFF.
Campo: oFF = La funzione LBA è inibita durante il soft start;
1... 9999 in unità ingegneristiche.
[54] LbAS - Delta di misura utilizzato da LBA
(loop break alarm step)
Disponibile:
Quando [52] LbAt è diverso da oFF.
Campo: 1... 9999 in unità ingegneristiche.
[55] LbcA - Condizioni di abilitazione LBA
Disponibile:
Quando [52] LbAt è diverso da oFF.
Campo: uP Abilitato solo quando il PID richiede la mas-
sima potenza;
dn Abilitato solo quando il PID richiede la mini-
ma potenza;
both
Abilitato in entrambi i casi (sia quando il PID
richiede la massima potenza sia quando
richiede la minima potenza).
Esempio di applicazione dell’Allarme LBA:
LbAt (tempo LBA) = 120 secondi (2 minuti)
LbAS (delta LBA) = 5°C
La macchina è stata progettata per raggiungere 200°C in 20
minuti (20°C/min).
Quando il PID richiede il 100% di potenza, lo strumento attiva
il conteggio del tempo. Durante il conteggio, se il valore misu-
rato aumenta più di 5°C, lo strumento fa ripartire il conteggio
del tempo. Altrimenti , se la variabile misurata non raggiunge il
delta prefissato, (5°C in 2 minuti) lo strumento genera l’allarme.
Gruppo ]rEG - Parametri di controllo
Il gruppo rEG sarà disponibile solo se una o più uscite sono
programmate come uscite regolanti (H.rEG o C.rEG).
[56] cont - Tipo di controllo
Disponibile:
Quando almeno un’uscita è programmata come
uscita regolante (H.rEG o C.rEG).
Campo:Quando sono state programmate due azioni regolan-
ti (H.rEG e c.rEG):
Pid PID (riscalda e raffredda);
nr Controllo ON/OFF a zona neutra
(riscalda e raffredda).
HSEt
HSEt
SP
PV
tempo
OUTH.rEG
(riscalda)
OUTc.rEG
(raffredda)
off
off off
ON ON
ON
• Quando è stata programmata una sola azione
regolante (H.rEG o c.rEG):
Pid PID (riscalda e raffredda);
On.FA ON/OFF con isteresi asimmetrica;
On.FS ON/OFF con isteresi simmetrica;
3Pt Controllo servomotore.
HEAt - On.FS
OUT
H.rEG
SP
PV
HSEt
HSEt
tempo
HEAt - On.FA
OUT
H.rEG
SP
PV
HSEt
tempo
off off
CooL -On.FS
OUT
H.rEG
SP
PV
HSEt
HSEt
tempo
CooL -On.FA
OUT
C.rEG
SP
PV
HSEt
tempo
off off off off
off off
ON ON ON
ON ON ON ON ON ON
ON ON ON
Note: 1. Controllo ON/OFF con isteresi asimmetrica:
OFF quando PV > SP;
ON quando PV < (SP - isteresi).
2. Controllo ON/OFF con isteresi simmetrica:
OFF quando PV > (SP + isteresi);
ON quando PV < (SP - isteresi).
[57] Auto - Selezione Autotuning
Ascon Tecnologic ha sviluppato tre tipi di Autotuning:
Autotuning oscillatorio;
Autotuning Fast;
EvoTune.
1. L’ Autotuning oscillatorio è quello classico e:
È più accurato;
Può partire anche quando la misura è vicina al set point;
Può essere utilizzato anche quando il set point è
vicino alla temperatura ambiente.
2. L’ Autotuning Fast è consigliabile quando:
Il processo è molto lento e si desidera essere opera-
tivi in breve tempo;
Quando un overshoot non è ammesso;
In molte macchine multiloop dove l’autotuning Fast
riduce gli errori dovuti all’influenza reciproca dei loop.
Ascon Tecnologic - Serie KM - MANUALE INGEGNERISTICO - PAG. 17
3. L’ Autotuning EvoTune è consigliabile quando:
Non si hanno informazioni circa il processo;
Non si hanno informazioni circa l’abilità dell’utente;
Si desidera effettuare il calcolo dell’Autotune in modo
indipendente dalle condizioni di partenza (es. cambio
del set point durante l’esecuzione dell’autotune, ecc.).
Nota: L’ Autotuning Fast può partire soltanto quando il valo-
re misurato (PV) è inferiore a (SP + 1/2SP).
Disponibile:
Quando [56] cont = PID
Campo: -4... 8 dove:
-4 Autotuning oscillatorio con partenza automatica
all’accensione (dopo il soft start) è dopo ogni
cambio di set point;
-3
Autotuning oscillatorio con partenza manuale;
-2 Autotuning oscillatorio con partenza automatica
alla prima accensione soltanto;
-1 Autotuning oscillatorio con partenza automatica
a tutte le accensioni;
0 Non utilizzato;
1 Autotuning Fast con partenza automatica a
tutte le accensioni;
2 Autotuning Fast con partenza automatica alla
prima accensione soltanto;
3 Autotuning Fast con partenza manuale;
4 Autotuning Fast con partenza automatica all’ac-
censione (dopo il soft start) è dopo ogni cambio
di set point;
5 EvoTune con ripartenza automatica a tutte le
accensioni;
6 EvoTune con partenza automatica alla prima
accensione soltanto;
7 EvoTune con partenza manuale;
8 EvoTune con ripartenza automatica a tutti i
cambi di set point.
Nota: Tutte le forme di autotune sono inibite durante l’esecu-
zione di un programma.
[58] tunE - Attivazione manuale dell’Autotuning
Disponibile:
Quando [56] cont = PID.
Campo: oFF
Lo strumento non sta eseguendo l’Autotuning;
on
Lo strumento sta eseguendo l’Autotuning
.
[59] Riservato
[60] HSEt - Isteresi della regolazione ON/OFF
Disponibile:
Quando [56] cont è diverso da PID.
Campo: 0... 9999 in unità ingegneristiche.
[61] cPdt - Tempo protezione compressore
Disponibile:
Quando [56] cont = nr.
Campo: OFF Protezione disabilitata;
1... 9999 secondi.
[62] Pb - Banda proporzionale
Disponibile:
Quando [56] cont = PID.
Campo: 1... 9999 in unità ingegneristiche.
Nota: La funzione Autotune calcola questo valore.
[63] ti - Tempo integrale
Disponibile:
Quando [56] cont = PID.
Campo: OFF Azione integrale esclusa;
1... 9999 secondi;
inF Azione integrale esclusa.
Nota: La funzione Autotuning calcola questo valore.
[64] td - Tempo derivativo
Disponibile:
Quando [56] cont = PID.
Campo: oFF Azione derivativa esclusa;
1... 9999 secondi.
Nota: La funzione Autotuning calcola questo valore.
[65] Fuoc - Fuzzy overshoot control
Questo parametro riduce l’overshoot normalmente presente
dopo una partenza a freddo o dopo un cambio di set point e
risulta attivo solo in questi due casi.
Impostando un valore tra 0.00... 1.00 è possibile ridurre l’a-
zione dello strumento durante l’avvicinamento al set point.
Impostando Fuoc = 1 questa funzione è disabilitata.
PV
SP
tempo
2
1
3
Disponibile:
Quando [56] cont = PID.
Campo: 0... 2.00.
Nota: Autotuning di tipo Fast calcola il valore del parametro
Fuoc mentre quello oscillatorio lo pone uguale a 0.5.
[66] tcH - Tempo di ciclo dell’uscita riscaldante
Disponibile:
Quando almeno un’uscita è programmata come
uscita riscaldante (H.rEG) e [56] cont = PID
o
[10] diF1 = 6 o [11] diF2 = 6 oppure
[121] USrb = HE.co
.
Disponibile:
0.2... 130.0 secondi.
[67] rcG -
Rapporto di potenza tra l’azione di ri-
scaldamento e quella di raffreddamento
(guadagno relativo freddo)
Lo strumento usa, per il raffreddamento, gli stessi parametri
PID impostati per il riscaldamento, ma l’efficienza delle due
azioni è normalmente diversa.
Questo parametro consente di definire il rapporto tra l’effica-
cia dell’azione riscaldante rispetto a quella raffreddante.
Un esempio ci aiuterà a spiegarne la filosofia.
Consideriamo un loop di un estrusore per plastica, la tempe-
ratura di lavoro (SP) è uguale a 250°C.
Quando vogliamo aumentare la temperatura da 250... 270°C
(D 20°C) utilizzando il 100% della potenza riscaldante, noi ab-
biamo bisogno di 60 secondi per raggiungere il nuovo valore.
Al contrario, quando noi usiamo il 100% della potenza raffred-
dante (ventola) per portare la temperatura da 250... 270°C
(D 20°C), ci bastano 20 secondi soltanto.
Nel nostro esempio il rapporto è uguale a 60/20 = 3 ([61]
PrAt = 3) e questo rapporto ci dice che l’azione di raffredda-
mento è 3 volte più efficace di quella di riscaldamento.
Disponibile: Quando sono state impostate due azioni regolanti
(H.rEG e c.rEG) e [56] cont = PID o [10] diF1 = 6 o
[11] diF2 = 6 oppure [121] USrb = HE.co.
Campo: 0.01... 99.9.
Nota: La funzione Autotuning calcola questo valore.
[68] tcc - Tempo di ciclo dell’uscita raffreddante
Disponibile:
Quando almeno un’uscita è programmata come
uscita raffreddante (c.rEG) e [56] cont = PID
o
[10] diF1 = 6 o [11] diF2 = 6 oppure
[121] USrb = HE.co
.
Campo: 0.2... 130.0 secondi.
Ascon Tecnologic - Serie KM - MANUALE INGEGNERISTICO - PAG. 18
[69] rS - Reset manuale (precarica dell’integrale)
Consente di ridurre drasticamente gli undershoot dovuti a
partenze a caldo.
Quando il processo è a regime, lo strumento opera con una
potenza di uscita stabile (es. 30%).
In caso di breve caduta di tensione, il processo riparte con
una variabile misurata uguale al set point mentre lo strumen-
to parte con una azione integrale pari a zero.
Impostando un reset manuale pari al valore medio della
potenza a regime (nel nostro esempio 30%) lo strumento
riparte con una potenza pari al valore medio (invece di zero)
e la variazione diverrà molto piccola (in teoria nulla).
Disponibile:
Quando [56] cont = PID.
Campo: -100.0... +100.0%.
[70] Str.t - Tempo corsa servomotore (solo KM3 servo)
Disponibile:
Quando [56] cont = 3Pt.
Campo: 5... 1000 secondi;
[71] db.S - Banda morta servomotore (solo KM3 servo)
Disponibile:
Quando [56] cont = 3Pt.
Campo: 0.0... 10.0.
[72] od - Ritardo all’accensione
Disponibile:
Quando almeno un’uscita è programmata come
uscita regolante.
Campo: oFF Funzione non utilizzata;
0.01... 99.59 hh.mm.
Note: 1. Questo parametro definisce il tempo durante il
quale (dopo un’accensione) lo strumento rimarrà
in modo stand-by prima di attivare tutte le altre
funzioni (controllo, allarmi, programma, ecc.).
2. Quando si impostano un programma con partenza
all’accensione e la funzione od, lo strumento esegue
prima la funzione od per poi eseguire il programma.
3. Se si programma un Autotuning con partenza
all’accensione e la funzione
od
, la funzione od
viene abortita e lo strumento esegue immediata-
mente l’Autotuning.
Note generali sulla funzione di “Soft Start”
La funzione di Soft Start (partenza dolce) permette di limi-
tare la potenza di uscita all’accensione per un tempo pro-
grammabile ([74] SST) o fino al raggiungimento di una soglia
impostabile ([75] SS.tH) (il primo che si verifica). Durante
il funzionamento del Soft Start, sul display inferiore visua-
lizza alternativamente la scritta SST e il valore selezionato
mediante il parametro [122] dISP.
[73] St.P - Massima potenza di uscita usata
durante il soft start
Disponibile:
Quando almeno un’uscita è programmata come
uscita regolante.
Campo: -100... +100%.
Note: 1. Quando il parametro St.P ha un valore positivo, la
limitazione risulterà applicata alla/e sola/e uscita/e
di riscaldamento.
2. Quando il parametro St.P ha un valore negativo, la
limitazione risulterà applicata alla/e sola/e uscita/e
di raffreddamento.
3. Quando si imposta un programma con partenza all’ac-
censione e la funzione soft start, lo strumento esegue
il soft start e il programma contemporaneamente.
4. La funzione Autotuning viene effettuata una volta
terminata la funzione soft start.
5. La funzione Soft start è applicabile anche al
controllo ON/OFF. Quando in ON lo strumento
parzializzerà l’uscita utilizzando il tempo di ciclo
impostato ([66] tc.H o [68] tc.c).
[74] SSt - Tempo della funzione Soft start
Disponibile:
Quando almeno un’uscita è programmata come
uscita regolante.
Campo: oFF Funzione non utilizzata;
0.01... 7.59 hh.mm;
inF Limitazione sempre attiva (indicazione “SSt”
non visualizzata).
[75] SS.tH - Soglia di disabilitazione del soft start
Disponibile:
Quando almeno un’uscita è programmata come
uscita regolante.
Campo: -1999... 9999 in unità ingegneristiche.
Note: 1. Quando il limite della potenza è positivo (ossia la
limitazione è applicata all’azione riscaldante) la
funzione soft start sarà disattivata quando la misura
risulterà maggiore o uguale al valore impostato.
2. Quando il limite della potenza è negativo (ossia la
limitazione è applicata all’azione raffreddamento) la
funzione soft start sarà disattivata quando la misura
risulterà minore o uguale al valore impostato.
Gruppo ]SP - Configurazione del Set Point
Il Gruppo SP sarà disponibile solo se almeno un’uscita è
impostata come uscita regolante (H.rEG o C.rEG).
[76] nSP - Numero di Set point in uso
Disponibile:
Quando almeno un’uscita è programmata come
uscita regolante.
Campo: 1... 4.
Nota: Quando viene modificato il valore di questo parame-
tro, lo strumento si comporterà come segue:
Il parametro [83] A.SP verrà forzato al valore “SP”.
Lo strumento verifica che tutti i set point utilizzabili
siano all’interno dei limiti impostati tramite i para-
metri [77] SPLL e [78] SPHL. Se il valore di un set
point è fuori dai limiti impostati, lo strumento ne
forzerà il valore al massimo accettabile.
Ascon Tecnologic - Serie KM - MANUALE INGEGNERISTICO - PAG. 19
[77] SPLL - Minimo valore di Set point
Disponibile:
Quando almeno un’uscita è programmata come
uscita regolante.
Campo: Da -1999 a [78] SPHL in unità ingegneristiche.
Note: 1. Quando si modifica il valore di [77] SPLL, lo strumen-
to controlla tutti i set point locali (parametri SP, SP2,
SP3 e SP4) e tutti i set point del programma (parame-
tri [97] Pr.S1, [102] Pr.S2, [107] Pr.S3, [112] Pr.S4 ).
Se il valore di un set point è fuori dai limiti impostati,
lo strumento ne forzerà il valore al valore accettabile.
2. La modifica del parametro [77] SPLL produce le
seguenti azioni automatiche:
Quando [84] SP.rt = SP il valore del set point
remoto verrà forzato ad essere uguale al set
point attivo;
Quando [84] SP.rt = trim il valore del set point
remoto verrà forzato a zero;
Quando [84] SP.rt = PErc il valore del set point
remoto verrà forzato a zero.
[78] SPHL - Massimo valore di Set point
Disponibile:
Quando almeno un’uscita è programmata come
uscita regolante.
Campo: Da [78] SPLL a 9999 in unità ingegneristiche.
Nota: Per maggiori dettagli vedere le note relative al para-
metro [78] SPLL.
[79] SP - Set Point
Disponibile:
Quando almeno un’uscita è programmata come
uscita regolante.
Campo: Da [77] SPLL a [78] SPHL in unità ingegneristiche.
[80] SP 2 - Set Point 2
Disponibile:
Quando almeno un’uscita è programmata come
uscita regolante e [76] nSP > 2.
Campo: Da [77] SPLL a [78] SPHL in unità ingegneristiche.
[81] SP 3 - Set Point 3
Disponibile:
Quando almeno un’uscita è programmata come
uscita regolante e [76] nSP > 3.
Campo: Da [77] SPLL a [78] SPHL in unità ingegneristiche.
[82] SP 4 - Set Point 4
Disponibile:
Quando almeno un’uscita è programmata come
uscita regolante e [76] nSP =4.
Campo: Da [77] SPLL a [78] SPHL in unità ingegneristiche.
[83] A.SP - Selezione del Set point attivo
Disponibile:
Quando almeno un’uscita è programmata come
uscita regolante.
Campo: Da “SP” a [76] nSP.
Note: 1. La modifica di [83] A.SP causa le seguenti azioni:
Quando [84] SP.rt = SP il valore del set point remo-
to verrà forzato ad essere uguale al set point attivo;
• Quando [84] SP.rt = trim il valore del set point
remoto verrà forzato pari a zero;
• Quando [84] SP.rt = PErc il valore del set point
remoto verrà forzato pari a zero.
2. La selezione di SP2, SP3 e SP4 sarà possibile
solo se il relativo set point è abilitato (vedere para-
metro [76] nSP).
[84] SP.rt - Tipo di Set point remoto
Questi strumenti possono comunicare tra di loro tramite
l’interfaccia seriale RS 485 senza l’ausilio di un PC. Uno
strumento può essere impostato come Master mentre gli altri
devono essere Slave (impostazione normale). L’unità Master
invia il suo set point operativo alle unità Slave.
In questo modo, ad esempio, è possibile modificare il set point
di 20 strumenti contemporaneamente modificando il set point
dell’unità Master (es. applicativo: Hot runner).
Il parametro SP.rt definisce come l’unità Slave utilizzerà il set
point proveniente da seriale.
Il parametro [133] tr.SP (Selezione del valore da ritrasmet-
tere (Master)) consente di definire sull’unità Master il valore
ritrasmesso.
Disponibile:
Quando almeno un’uscita è programmata come
uscita regolante e c’è l’uscita seriale.
Campo: rSP Il valore proveniente da seriale è utilizzato
come set point remoto (RSP).
trin Il valore proveniente da seriale verrà som-
mato al set point locale selezionato tramite
il parametro SPAt e la somma diventa il set
point operativo.
PErc
Il valore proveniente da seriale verrà considerato
come percento del campo di ingresso ed il valore
così calcolato diventa il set point operativo.
Nota: La modifica di [84] SPrt produce le seguenti azioni:
Quando [84] SP.rt = rSP - il valore del set point remoto
verrà forzato ad essere uguale al set point attivo;
Quando [84] SP.rt = trin - il valore del set point re-
moto verrà forzato a zero;
Quando [84] SP.rt = PErc - il valore del set point
remoto verrà forzato a zero.
Esempio: Forno di rifusione per PCB. L’unità master invia il
suo set point a 5 altre zone (slave). Le zone slave utilizzano
il dato come Set point “TRIM” (parametro trin).
La prima zona è la zona master ed utilizza un set point di 210°C;
La seconda zona ha un set point locale pari a - 45 (°C);
La terza zona ha un set point locale pari a -45 (°C);
La quarta zona ha un set point locale pari a -30 (°C);
La quinta zona ha un set point locale pari a +40 (°C);
La sesta zona ha un set point locale pari a +50 (°C);
In questo modo, il profilo termico risultante è il seguente:
- Master SP = 210°C
- Seconda zona SP = 210 -45 = 165°C
- Terza zona SP = 210 -45 = 165°C
- Quarta zona SP = 210 - 30 = 180°C
- Quinta zona SP = 210 + 40 = 250°C
- Sesta zona SP = 210 + 50 = 260°C
Se si modifica il set point dell’unità master, anche il set point
di tutte le unità slave si modificherà della stessa quantità.
[85] SPLr - Selezione Set point locale o remoto
Disponibile:
Quando almeno un’uscita è programmata come
uscita regolante.
Campo: Loc Set point locale selezionato tramite [83] A.SP;
rEn Set point remoto (da seriale).
[86] SP.u - Velocità di variazione per incrementi
del Set point (rampa di salita)
Disponibile:
Quando almeno un’uscita è programmata come
uscita regolante.
Campo: 0.01... 99.99 unità al minuto;
inF Rampa disabilitata (passaggio a gradino).
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[87] SP.d - Velocità di variazione per decrementi
del Set point (rampa di discesa)
Disponibile:
Quando almeno un’uscita è programmata come
uscita regolante.
Campo: 0.01... 99.99 unità al minuto;
inF Rampa disabilitata (passaggio a gradino).
Note generali sul set point remoto: Quando si imposta
il set point remoto con azione trim (RSP), il campo del set
point locale diventa: da [77] SPLL+ RSP to [78] SPHL - RSP.
Gruppo ]tin - Configurazione del timer
Il timer può funzionare in 5 modi diversi:
Ritardato all’eccitazione con un tempo di ritardo e un tem-
po di “fine ciclo”.
Start
OUT ON
off
Tr.t1 Tr.t2
off
Impostando tr.t2 = Inf L’uscita del timer rimane in condizione
ON finché lo strumento non rileva un comando di reset.
Start
OUT ON
off
Tr.t1 Tr.t2 = inF
off
Reset
Ritardo all’accensione con un tempo di ritardo e un tempo
di “fine ciclo”.
Start
OUT
PWR UP
ON
off
Tr.t1 Tr.t2
off
Eccitazione passante
Start
OUT ON
Tr.t1
off
Reset
Pausa lavoro (oscillatore) asimmetrico con partenza in pausa
Start
OUT ONoff
Tr.t2
ONoff
Tr.t1Tr.t1 Tr.t2
ON
off
Tr.t1 Tr.t2
Reset
Pausa lavoro (oscillatore) asimmetrico con partenza in lavoro
Start
OUT ON off
Tr.t2
off
Tr.t1Tr.t1 Tr.t2
off
Tr.t1 Tr.t2
Reset
ON ON
Note: 1. Lo strumento è in grado di ricevere i comandi di start,
hold e reset tramite il tasto , tramite seriale o
tramite ingresso logico.
2. Un comando di HOLD sospende il conteggio del
tempo.
[88] tr.F - Funzione del timer indipendente
Disponibile:
Sempre.
Campo: nonE Timer non utilizzato;
i.d.A Ritardato all’eccitazione;
i.uP.d Ritardo all’accensione;
i.d.d Eccitazione passante;
i.P.L Pausa-lavoro con partenza in OFF;
i.L.P Pausa-lavoro con partenza in ON.
[89] tr.u - Unità ingegneristica del tempo
Disponibile:
Quando [88] tr.F è diverso da nonE.
Campo: hh.nn Ore e minuti
nn.SS Minuti e secondi
SSS.d Secondi e decimi di secondo
Nota: Quando il timer è in funzione, questo parametro può
essere visualizzato, ma non modificato.
[90] tr.t1 - Tempo 1
Disponibile:
Quando [88] tr.F è diverso da nonE.
Campo: Quando [89] tr.u = hh.nn = 00.01... 99.59;
Quando [89] tr.u = nn.SS = 00.01... 99.59;
Quando [89] tr.u = SSS.d = 000.1... 995.9.
[91] tr.t2 - Tempo 2
Disponibile:
Quando [88] tr.F è diverso da nonE.
Campo: Quando [89] tr.u = hh.nn = 00.01... 99.59 + inF;
Quando [89] tr.u = nn.SS = 00.01... 99.59 + inF;
Quando [89] tr.u = SSS.d= 000... 995.9 + inF.
Nota: Impostando [91] tr.t2 = inF, Il secondo tempo verrà
interrotto solo da un comando di reset.
[92] tr.St - Stato del Timer
Disponibile:
Quando [88] Tr.F è diverso da nonE.
Campo: run Timer in esecuzione (Run);
HoLd Timer sospeso (Hold);
rES Timer fermo(reset).
Nota: Questo parametro consente di gestire il timer da para-
metro (senza tasto , ingresso digitale o interfaccia
seriale).
Gruppo ]
PrG - Configurazione della Funzione
Programmatore
Questi strumenti sono in grado di eseguire un profilo termico
composto da 4 gruppi di 2 passi (8 passi totale).
Il primo passo è sempre una rampa (utilizzata per raggiun-
gere il set point desiderato) mentre il secondo passo è una
stasi (permanenza sul set point desiderato).
Quando viene rilevato un comando di run, lo strumento
allinea il set point operativo al valore attualmente misurato e
inizia ad eseguire la prima rampa.
Inoltre, ogni stasi è dotata di una banda di wait che consente
di sospendere il conteggio del tempo quando il valore misu-
rato esce dalla banda definita (guaranteed soak).
Ad ogni passo è possibile assegnare lo stato di due even-
ti. Un evento può pilotare un’uscita e quindi fare un’ azione
durante uno o più parti di programma. Alcuni parametri
addizionali consentono di definire la scala dei tempi ed il
comportamento dello strumento alla fine del programma.
Note: 1. Tutti i passi di programma possono essere modificati
durante l’esecuzione del programma.
2. Se durante l’esecuzione del programma si veri-
ficasse una caduta di tensione, alla successiva
accensione lo strumento è in grado di riprendere
l’esecuzione del programma dal segmento che era
in esecuzione al momento dello spegnimento e,
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Ascon tecnologic KM3 Manuale del proprietario

Tipo
Manuale del proprietario
Questo manuale è adatto anche per