Ascon tecnologic KM2 Manuale del proprietario

Tipo
Manuale del proprietario
Ascon Tecnologic - Serie KM2- - MANUALE INGEGNERISTICO - PAG. 1
KM2
CONTROLLORE E
MINI-PROGRAMMATORE CON
ALLARME DI HEATER BREAK DOWN
Manuale Ingegneristico
21/01 - Code: ISTR_M_KM2_I_03
Ascon Tecnologic S.r.l.
Viale Indipendenza 56, 27029 Vigevano (PV) - ITALY
Tel.: +39 0381 69871/FAX: +39 0381 698730
www.ascontecnologic.com
1. DIMENSIONI E FORATURA (mm)
1.1 Requisiti per il montaggio
Questi strumenti sono progettati per un’installazione perma-
nente, per l’uso in ambiente coperto e per il montaggio in qua-
dri elettrici che proteggano la parte posteriore dello strumento,
la morsettiera e i collegamenti elettrici. Montare lo strumento
in un quadro che abbia le seguenti caratteristiche:
1. Deve essere facilmente accessibile;
2. Non deve essere sottoposto a vibrazioni o impatti;
3. Non devono essere presenti gas corrosivi;
4. Non deve esserci presenza di acqua o altri fluidi (condensa);
5. La temperatura ambiente deve essere tra 0... 50°C;
6. L’umidità relativa deve rimanere all’interno del campo di
utilizzo (20... 85% RH).
Lo strumento può essere montato su un pannello con uno
spessore massimo di 15 mm.
Per ottenere la massima protezione frontale (IP65), è neces-
sario montare la guarnizione opzionale.
1.2 Dimensioni
1.2.1 Regolatore con terminali non estraibili
63.3 1511
44.5
PV
AT
48
48
KM2
1.2.2 Terminali estraibili
26
40 15
8.3
40 15.5
18.85
8.3
Terminali removibili a vite Terminali removibili a molla
1.2.3 Foratura del pannello
45+0.6
65 mm min.
65 mm min.
45+0.6
2. COLLEGAMENTI
2.1 Note sui collegamenti elettrici
1. Non cablare i cavi di segnale con i cavi di potenza;
2. Componenti esterni (come le barriere zener) posso-
no causare errori di misura dovuti a resistenze di linea
eccessive o sbilanciate oppure possono dare origine a
correnti di dispersione;
3. Quando si utilizza cavo schermato, lo schermo deve
essere collegato a terra da un solo lato;
4. Fare attenzione alla resistenza di linea, una resistenza di
linea elevata può causare errori di misura.
2.2 Schema di collegamento
Ingresso TA
50 mA AC
Termocoppia
DI1
Out 2
Out 3
DI2
Ingresso analogico
mV, VmA
12 VDC
(nota)
PV
Passivo 4... 20 mA
2 fili
Trasmettitore
3 fili
12 VDC
(note)
PV
Trasmettitore
Pt100Pt1000/NTC/PTC
Out 1
RS485
Alimen-
tazione 24... 240 VAC/DC
Relè Out 1: 4 (4) A/250 VAC
Relè Out 2: 2 (1) A/250 VAC
SSR Out 1, 2: 10 VDC/15 mA
Out1: 0/4... 20 mA, 0/2... 10V
SSR Out 3: 12 VDC/20 mA
Nota: Il terminale 4 può essere programmato come:
Ingresso digitale (DI2),
Uscita VDC per SSR (12 VDC/20 mA)(OP3),
Alimentazione per trasmettitori passivi
(12 VDC 20 mA)
Nota
m
Per la selezione del Trasformatore di corrente (Tra-
sformatore Amperometrico, terminali 11 e 12 dello
strumento), si consulti il paragrafo 4. Come ordinare
a pagina 4.
Ascon Tecnologic - Serie KM2- - MANUALE INGEGNERISTICO - PAG. 2
2.3 Ingressi
2.3.1 Ingresso da termocoppia
1
2
+
_
Corrente continua per verifica continuità: 250 nA max..
Giunto freddo: Compensazione automatica fra 0... 50°C.
Deriva termica giunto freddo: 0.1°C/°C dopo un preriscal-
damento di 20 minuti.
Impdenza di ingresso: > 1 M.
Calibrazione: Secondo la normativa EN 60584-1.
Nota: Utilizzare un cavo compensato corrispondente al tipo
di termocoppia impiegata possibilmente schermato.
2.3.2 Ingresso da sensori all’infrarosso
Exergen 1
2
+
_
Resistenza esterna: Non rilevante.
Giunto freddo: Compensazione automatica fra 0... 50°C.
Deriva termica giunto freddo: 0.1°C/°C.
Impedenza di ingresso: > 1 M.
2.3.3 Ingresso da termoresistenza Pt 100
3
RTD
1
2
Circuito d’ingresso: Iniezione di corrente (150 µA).
Resistenza di linea: Compensazione automatica fino a
20/filo, errore max. 0.3°C.
Calibrazione: Secondo la normativa EN 60751/A2.
Nota: La resistenza dei 3 fili deve essere la stessa.
2.3.4 Ingresso da Pt 1000, NTC e PTC
2
3
Pt 1000 (*)
* = Also NTC and PTC
Resistenza di linea: Non compensata.
Circuito di ingresso Pt 1000: Iniezione di corrente (15 µA).
Calibrazione Pt 1000: Secondo la normativa EN 60751/A2.
2.3.5 Ingresso in tensione (V e mV)
mV
V+
_
+
_
1
2
Impedenza di ingresso: > 1 M per l’ingresso in mV
500 k per l’ingresso in V.
2.3.6 Ingresso in corrente (mA)
Collegamento ingresso da 0/4... 20 mA per trasmet-
titore passivo con alimentazione ausiliaria interna
+
_
4...20 mA
Passive
transmitter
4
1
Impedenza di ingresso: < 53.
Alimentazione ausiliaria interna: 12 VDC (±20%), 20 mA max..
Collegamento ingresso da 0/4... 20 mA per trasmet-
titore passivo con alimentazione ausiliaria esterna
+
_
+
_
1
2
0/4...20 mA
Passive
transmitter
_
External
PWS
+
Collegamento ingresso da 0/4... 20 mA per
trasmettitore attivo
0/4...20 mA
Active
transmitter +
_
+
_
1
2
2.3.7 Ingressi digitali
Note relative alla sicurezza:
Non cablare i cavi degli ingressi logici insieme ai cavi di potenza;
Lo strumento necessita di almeno 150 ms per riconoscere
la variazione di stato del contatto;
Gli ingressi logici NON sono isolati dall’ingresso di misura.
Il contatto esterno deve assicurare un isolamento doppio o
rinforzato tra l’ingresso logico e la linea di potenza.
Ingresso digitale comandato da un contatto pulito
415
16 Digital
Input 1
Digital
Input 2
Massima resistenza contatti: 100.
Portata contatti: DI1 = 10 V, 6 mA;
DI2 = 12 V, 30 mA.
Ingresso digitale comandato in tensione (24 VDC)
+
-
Digital
Input 2
415
16 Digital
Input 1
Tensione di stato logico 1: 6... 24 VDC;
Tensione di stato logico 0: 0... 3 VDC.
2.3.8 Ingresso per trasformatore amperometrico
11
12 C.T. input
50 mA AC
m
Per la selezione del Trasformatore Amperometrico
(terminali 11 e 12 dello strumento), si consulti il para-
grafo 4. Come ordinare” a pagina 4.
Ascon Tecnologic - Serie KM2- - MANUALE INGEGNERISTICO - PAG. 3
2.4 Uscite
Note relative alla sicurezza:
Per evitare scosse elettriche, collegare i cavi di potenza
dopo aver effettuato tutti gli altri collegamenti.
Per il collegamento alla rete, utilizzare cavi AWG 16 o mag-
giori e adatti per una temperatura di almeno 75°C;
Utilizzare solo cavi in rame.
Le uscite SSR non sono isolate. Il relè allo stato solido
esterno deve garantire un isolamento rinforzato.
Per le uscite SSR, mA e V si utilizzi un cavo schermato
qualora la linea dovesse superare i 30 m di lunghezza.
m
Prima di collegare gli attuatori delle uscite,
si raccomanda di configurare i parametri per adattarli
all’applicazione (tipo di ingresso, modo di regolazio-
ne, allarmi, intervento delle uscite, ecc.).
2.4.1 Uscita 1 (OP1)
Uscita a relè
C
NO
7
8
Portata dei contatti: • 4 A /250 V cosj = 1;
• 2 A /250 V cosj = 0.4.
Vita operativa: 1 x 105.
Uscita SSR
SSR
+
-
7
8
Livello logico 0: Vout < 0.5 VDC;
Livello logico 1: 12 V ± 20%, 15 mA max..
Uscita analogica in corrente
mA
+
-
7
8
Uscita in corrente: 0/4... 20 mA, galvanicamente isolata,
RL max.: 600 .
Uscita analogica in tensione
V
+
-
7
8
Uscita in tensione: 0/2... 10V, galvanicamente isolata,
RL min.: 500 .
2.4.2 Uscita 2 (OP2)
Uscita a relè
C
NO
13
14
Portata dei contatti: • 2 A /250 V cosj = 1;
• 1 A /250 V cosj = 0.4.
Vita operativa: 1 x 105.
Uscita SSR
SSR
-
+
13
14
Livello logico 0: Vout < 0.5 VDC;
Livello logico 1: 12 V ±20%, 15 mA max..
2.4.3 Uscita 3 (OP3)
Uscita SSR
SSR
+
-
4
Out3 4
16
Livello logico 0: Vout < 0.5 VDC;
Livello logico 1: 12 V ±20%, 20 mA max..
Nota: L’uscita è protetta da sovraccarichi.
2.5 Interfaccia seriale
D +
D -
D +
D -
D +
D -
D +
D -
RS-485
5
6
Tipo di interfaccia: Isolata (50 V) RS-485;
Livelli di tensione: Secondo la normativa EIA standard;
Tipo di protocollo: MODBUS RTU;
Formato dei dati: 8 bit senza parità;
bit di Stop: 1 (uno);
Velocità di linea:
Programmabile tra 1200... 38400 baud;
Indirizzo:
Programmabile tra
1... 255.
Note: 1. L’interfaccia seriale RS-485 permette di collegare
fino a 30 strumenti con un unico master remoto.
2. La lunghezza del cavo non deve superare i 1500 m
alla velocità di comunicazione di 9600 baud.
Ascon Tecnologic - Serie KM2- - MANUALE INGEGNERISTICO - PAG. 4
2.6 Alimentazione
Power
Supply AC/DC
9
10
Tensione: 24... 240 VAC/DC (±10%).
Note: 1. Prima di collegare lo strumento alla rete elettrica,
assicurarsi che la tensione di linea sia corrispon-
dente a quanto indicato nell’etichetta di identifica-
zione dello strumento;
2. La polarità di alimentazione è ininfluente;
3. L’ingresso di alimentazione NON è protetto da
fusibile. È necessario prevedere esternamente un
fusibile tipo T 1A, 250 V;
4. Quando lo strumento è alimentato attraverso la
chiave di programmazione A01, le uscite NON
sono alimentate e lo strumento potrebbe visualiz-
zare la scritta ouLd (sovraccarico uscita Out 3).
3. CARATTERISTICHE TECNICHE
Custodia: Plastica autoestinguente di grado V0 in accordo
con la normativa UL94 V0
;
Protezione frontale: IP65 (con guarnizione opzionale) per
uso al coperto secondo la normativa EN 60070-1;
Protezione terminali: IP20 secondo la normativa EN 60070-1;
Installazione: Montaggio frontequadro;
Morsettiera:16 terminali a vite M3, per cavi da 0.25... 2.5 mm2
(AWG22... AWG14) con schema di collegamento;
Dimensioni: 48 x 48, profondità 88.3... 99 mm,
(1.77 x 1.77 x 3.49... 3.9 in.) a seconda del
tipo di terminali utilizzato;
Foratura di montaggio:
45(+0.6) x 45(+0.6) mm
[1.78(+0.023) x 1.78(+0.023) in.]
;
Peso: 125 g max.;
Alimentazione: 24... 240 VAC/DC (±10% della tensione
nominale);
Consumo di corrente: 6.5 VA max.;
Tensione di isolamento: 3000 Vrms secondo EN 61010-1;
Tempo di aggiornamento display: 500 ms;
Tempo di campionamento: 130 ms;
Risoluzione: 30000 conteggi;
Precisione totale: ±0.5% F.S.V. ±1 digit @ 25°C di tempera-
tura ambiente;
Deriva termica: Compresa nella precisione totale;
Temperatura di funzionamento: 0... 50°C (32... 122°F);
Temperatura di stoccaggio: -30... +70°C (-22... +158°F);
Umidità: 20... 85% RH senza formazione di condensa.
Compatibilità elettromagnetica e requisiti di sicurezza
Conformità: Direttiva EMC (EN 61326-1),
Direttiva (EN 61010-1);
Categoria di installazione: II;
Grado di inquinamento: 2.
4. COME ORDINARE
4.1 Selezione dello strumento
Alimentazione
U = 24... 240 VAC/DC
Ingresso analogico
C = J, K, R, S, T, PT100, PT 1000 (2 wires), mA, mV, V
E = J, K, R, S, T, NTC, PTC, mA, mV, V
Uscita 1
I = 0/4... 20 mA, 0/2... 10 V
R = Relè SPST 4 A (carico resistivo)
O = VDC per SSR
Ingresso/Uscita 3
D =
Ingresso Digitale DI1 +
Uscita 3 (VDC per SSR)/Alim. trasmett./Ingr. dig. DI2
Ingresso trasformatore amperometrico
H =
Allarme rottura riscaldatore
Comunicazione seriale
- = TTL Modbus
S = RS485 Modbus + TTL Modbus
Tipo di collegamento
- = Standard (morsettiera a vite non estraibile)
E = Con morsettiera a vite estraibile
M = Con morsettiera a molla estraibile
N = Con morsettiera estraibile (solo parte fissa)
Uscita 2
- = Non disponibile
R = Relè SPST 4 A (carico resistivo)
O = VDC per SSR
Modello
KM2- = Regolatore
KM2W = Regolatore con display bianco
KM2T = Regolatore + timer
KM2TW = Regolatore + timer con display bianco
KM2P = Regolatore + timer + programmatore
KM2PW = Regolatore + timer + programmatore con display bianco
4.2 Selezione del Trasformatore
Amperometrico
Rapporto
Trasformatore Amperometrico Codice
25/0.05 TR-AMP-25/005
100/0.05 TR-AMP-100/005
Ascon Tecnologic - Serie KM2- - MANUALE INGEGNERISTICO - PAG. 5
5. PROCEDURA DI CONFIGURAZIONE
5.1 Introduzione
Lo strumento, quando viene alimentato, comincia immediata-
mente a funzionare rispettando i valori dei parametri memo-
rizzati in quel momento.
Il comportamento dello strumento e le sue prestazioni sono in
funzione dei valori dei parametri memorizzati.
Alla prima accensione lo strumento utilizzerà i dati di “de-
fault” (parametri di fabbrica). Questo insieme di parametri
sono di tipo generico (esempio: l’ingresso è programmato
per una termocoppia tipo J).
m Prima di collegare gli attuatori delle uscite, si racco-
manda di configurare i parametri per adattarli all’appli-
cazione (tipo di ingresso, modo di regolazione, allarmi,
intervento delle uscite, ecc.).
m Non si cambi il parametro [5] Unità (Engineering Unit)
durante il controllo di processo; i valori inseriti dall’u-
tente (Setpoint, soglie, limiti ecc.) non sono riscalati
automaticamente dallo strumento.
Per modificare l’impostazione dei parametri è necessario
eseguire la procedura di “Configurazione”.
5.2 Comportamento dello strumento
all’accensione
All’accensione lo strumento partirà in uno dei seguenti modi,
in funzione della specifica configurazione:
Modo Automatico senza la funzione programmatore
Il display superiore visualizza il valore misurato (PV);
Il display inferiore visualizza il valore del Set Point operativo;
Il punto decimale della cifra meno significativa del display
inferiore è spento;
Lo strumento sta eseguendo la normale regolazione.
Modo manuale (oPLo)
Il display superiore visualizza il valore misurato (PV);
Il display inferiore visualizza la potenza di uscita [preceduta
da H (riscaldamento) o c (raffreddamento)](MAN acceso);
Lo strumento NON sta eseguendo la regolazione automatica;
La potenza di uscita è pari a 0% oppure pari alla potenza
impostata prima dello spegnimento e può essere modifica-
ta manualmente tramite i tasti e .
Modo Stand by (St.bY)
Il display superiore visualizza il valore misurato (PV);
Il display inferiore visualizza alternativamente il valore del
Set Point operativo ed il messaggio St.bY oppure od;
Lo strumento NON sta eseguendo alcun tipo di regolazio-
ne (le uscite regolanti sono spente);
Lo strumento si comporta come un indicatore.
Modo Automatico con partenza del programma
all’accensione
Il display superiore visualizza il valore misurato
(PV)
;
Il display inferiore visualizza una delle seguenti informazioni:
Il Set Point operativo (quando esegue una rampa);
Il tempo del segmento in esecuzione (quando sta ese-
guendo una stasi);
Il valore misurato alternato al messaggio St.bY;
In tutti i casi il punto decimale della cifra meno significativa
del display inferiore è acceso.
Noi definiamo una qualunque di queste visualizzazioni
visualizzazione normaleo “Standard display”.
5.3 Configurazione
5.3.1 Come accedere al livello configurazione
Lo strumento ha un set di parametri completo che consente
all’utente di “adattare” il regolatore all’applicazione di desti-
nazione e/o alle esigenze dell’utente.
Nota: Lo strumento visualizza solo i parametri coerenti con
l’hardware presente e in conformità con il valore asse-
gnato ai parametri precedenti
(es.: se si imposta un’u-
scita come “Non utilizzata lo strumento nasconderà
tutti i parametri collegati con quella uscita).
5.3.2 Metodo di configurazione“Completo”
I parametri di configurazione sono riuniti in Gruppi. Ciascun
Gruppo definisce tutti i parametri relativi ad una specifica
funzione (regolazione, allarmi, funzioni delle uscite).
1. Premere il tasto per più di 5 secondi. Il display superio-
re visualizzerà PASS mentre quello inferiore visualizzerà 0.
2. Con i tasti
e
impostare la password programmata.
Note: 1. La password inserita dalla fabbrica per impo-
stare i parametri di configurazione è 30.
2. Durante la modifica dei parametri lo strumento
continua eseguire il controllo. In alcuni casi,
quando la modifica dei parametri può generare
un’azione forte sul processo, potrebbe esse-
re conveniente fermare temporaneamente il
controllo durante la procedura configurazione
(le uscite regolanti si spegneranno). In questo
caso impostare una password pari a 2000 + la
password programmata (es. 2000 + 30 = 2030).
La regolazione ripartirà automaticamente all’u-
scita dalla procedura di configurazione.
3. Premere il tasto .
Se la password è corretta il display visualizzerà l’acronimo
del primo gruppo di parametri preceduto dal simbolo: ]
.
In altre parole il display superiore visualizzerà:
]inp
(parametri di Configurazione degli ingressi).
Lo strumento è in modo configurazione.
5.3.3 Come uscire dal “Modo configurazione”
Premere per più di 5 secondi, lo strumento tornerà allo
“Standard display”.
Ascon Tecnologic - Serie KM2- - MANUALE INGEGNERISTICO - PAG. 6
5.4 Funzione dei tasti durante la
modifica dei parametri
Brevi pressioni del tasto consentono di uscire dall’attua-
le gruppo di parametri e selezionare un nuovo gruppo.
Una pressione prolungata consente di terminare la
procedura di configurazione (lo strumento torna alla
visualizzazione normale).
Quando il display superiore dello strumento visualiz-
za un gruppo e quello inferiore è vuoto, questo tasto
consente di entrare nel gruppo selezionato.
Quando il display superiore dello strumento visualizza
un parametro e quello inferiore il suo valore, questo
tasto consente di memorizzare il valore impostato
e passare al parametro successivo, all’interno dello
stesso gruppo.
Incrementa il valore del parametro selezionato.
Decrementa il valore del parametro selezionato
.
+ Questi 2 tasti permettono di tornare al gruppo
precedente. Si proceda come segue:
Premere il tasto e mentre viene tenuto premuto
premere il tasto ; rilasciare entrambi tasti.
Nota: La selezione dei gruppi è ciclica così come la selezio-
ne dei parametri all’interno dei gruppi.
5.5 Reset di fabbrica - caricamento
dei parametri di default
A volte, ad esempio quando si riconfigura uno strumento
utilizzato in precedenza per un’applicazione diversa, oppure
da altri o si sono fatti test con uno strumento e si desidera
riconfigurarlo, può essere utile poter ricaricare la configura-
zione di fabbrica.
Questa azione consente di riportare lo strumento ad una
condizione definita (come era alla prima accensione).
I dati di default sono i dati caricati nello strumento dalla fab-
brica prima della spedizione dell’apparecchio.
Per ricaricare i dati di default procedere come segue:
1. Premere il tasto per più di 5 secondi.
Il display superiore visualizzerà PASS mentre quello infe-
riore visualizzerà 0.
2. Con i tasti
e
impostare la password
-481;
3. Premere il tasto ;
4. Lo strumento dapprima spegnerà tutti i LED, poi visualiz-
zerà il messaggio dFLt, in seguito accenderà tutti i LED
per due secondi ed in fine si comporterà come se fosse
stato riacceso.
La procedura è completa.
Nota: La lista completa dei parametri di default è riportata
nell’Appendice A.
5.6 Tutti i parametri di configurazione
Nelle pagine seguenti descriveremo tutti i parametri dello stru-
mento. Tuttavia lo strumento visualizzerà solo i parametri rela-
tivi alle opzioni hardware presenti e in accordo all’impostazione
fatta per i parametri precedenti (esempio: impostando AL1t
[tipo di Allarme 1] uguale a nonE [non utilizzato], tutti i parametri
relativi all’allarme 1 verranno omessi).
Gruppo ]inP - Configurazione degli ingressi
[1] SEnS - Tipo di ingresso
Disponibile:
Sempre.
Campo:Quando nel codice d’ordine è stato selezionato c
come “Tipo di ingresso (si veda “Come ordinare”)
.
J TC J (-50... +1000°C/-58... +1832°F);
crAL TC K (-50... +1370°C/-58... +2498°F);
S TC S (-50... 1760°C/-58... +3200°F);
r TC R (-50... +1760°C/-58... +3200°F);
t TC T (-70... +400°C/-94... +752°F);
Ir.J Exergen IRS J (-46... +785°C/-50... +1445°F);
Ir.cA Exergen IRS K (-46... +785°C/-50... +1445°F);
Pt1 RTD Pt 100 (-200... 850°C/-328... +1562°F);
Pt10 RTD Pt 1000 (-200... 850°C/-328... +1562°F);
0.60 0... 60 mV lineare;
12.60 12... 60 mV lineare;
0.20 0... 20 mA lineare;
4.20 4... 20 mA lineare;
0.5 0... 5 V lineare;
1.5 1... 5 V lineare;
0.10 0... 10 V lineare;
2.10 2... 10 V lineare.
Quando nel codice d’ordine è stato selezionato e
come “Tipo di ingresso (si veda “Come ordinare”).
J TC J (-50... +1000°C/-58... +1832°F);
crAL TC K (-50... +1370°C/-58... +2498°F);
S TC S (-50... 1760°C/-58... +3200°F);
r TC R (-50... +1760°C/-58... +3200°F);
t TC T (-70... +400°C/-94... +752°F);
Ir.J Exergen IRS J (-46... +785°C/-50... +1445°F);
Ir.cA Exergen IRS K (-46... +785°C/-50... +1445°F);
Ptc PTC (-55... 150°C/-67... +302°F);
ntc NTC (-50... 110°C/-58... +230°F);
0.60 0... 60 mV lineare;
12.60 12... 60 mV lineare;
0.20 0... 20 mA lineare;
4.20 4... 20 mA lineare;
0.5 0... 5 V lineare;
1.5 1... 5 V lineare;
0.10 0... 10 V lineare;
2.10 2... 10 V lineare.
Note: 1. Quando si seleziona un ingresso da termocoppia
e si imposta una cifra decimale, il valore massimo
visualizzabile risulta essere 999.9°C o 999.9°F.
2. Ogni cambiamento di impostazione del parametro
SEnS forzerà il parametro [2] dP = 0 e farà cam-
biare tutti i parametri ad esso collegati (Set Point,
banda proporzionale ecc.).
[2] dP - Posizione punto decimale
Disponibile:
Sempre.
Campo: 0... 3 Quando [1] SenS = ingresso lineare;
0/1
Quando [1] SenS diverso da ingresso lineare:.
Nota: Ogni variazione del parametro dP produrrà una
variazione dei parametri ad esso collegati (Set Point,
banda proporzionale, ecc.).
[3] SSc - Inizio scala per ingressi lineari
Disponibile:
Quando, tramite il parametro [1] SEnS, è stato
selezionato un ingresso lineare.
Campo: -1999... 9999.
Note: 1. Consente di definire, per gli ingressi lineari, il
valore visualizzato quando lo strumento misura il
minimo valore misurabile. Lo strumento visualiz-
Ascon Tecnologic - Serie KM2- - MANUALE INGEGNERISTICO - PAG. 7
zerà valori fino al 5% inferiori al valore impostato
per SSc e solo al disotto del 5% visualizzerà la
segnalazione di underrange.
2. È possibile impostare una visualizzazione di inizio
scala inferiore alla visualizzazione di fondo scala
per ottenere usa scala di visualizzazione inversa.
Es. 0 mA = 0 mbar and 20 mA = -1000 mbar (vuoto).
[4] FSc - Fondo scala per ingressi lineari
Disponibile:
Quando, tramite il parametro [1] SEnS, è stato
selezionato un ingresso lineare.
Campo: -1999... 9999.
Note: 1. Consente di definire, per gli ingressi lineari, il
valore visualizzato quando lo strumento misura il
massimo valore misurabile. Lo strumento visualiz-
zerà valori fino al 5% superiori al valore impostato
per FSc e solo al di sopra del 5% visualizzerà la
segnalazione di overrange.
2. È possibile impostare una visualizzazione di inizio
scala inferiore alla visualizzazione di fondo scala
per ottenere usa scala di visualizzazione inversa.
Es. 0 mA = 0 mbar e 20 mA = - 1000 mbar (vuoto).
[5] unit - Unità ingegneristiche
Disponibile:
Quando, tramite il parametro [1] SEnS, è stato
selezionato un sensore di temperatura.
Campo: °c Gradi Centigradi;
°F Gradi Fahrenheit.
m
Lo strumento riscala la misura effettuata (e le “va-
riabili ad essa collegate) ma non tocca i valori di
temperatura inseriti dall’utente (soglie, limiti ecc.).
[6] FiL - Filtro digitale sul valore misurato
Disponibile:
Sempre.
Campo: oFF No filter;
0.1... 20.0 s
Nota: Questo è un filtro del primo ordine applicato al valore
misurato. Per questa ragione influenza sia il valore mi-
surato sia l’azione di regolazione sia il comportamento
degli allarmi.
[7] inE - Selezione del tipo di fuori campo che
abilita il valore di uscita di sicurezza
Disponibile:
Sempre.
Campo: our
Quando lo strumento rileva un overrange o un
underrange, forza la potenza di uscita dello stru-
mento al valore di sicurezza [8] oPE.
or Quando lo strumento rileva un overrange,
forza la potenza di uscita dello strumento al
valore di sicurezza [8] oPE.
ur Quando lo strumento rileva un underrange,
forza la potenza di uscita dello strumento al
valore di sicurezza [8] oPE.
[8] oPE - Valore di sicurezza della potenza di uscita
Disponibile:
Sempre.
Campo: -100... 100% (dell’uscita).
Note: 1. Quando lo strumento è programmato per eseguire
una sola azione regolante (riscaldamento o raffred-
damento), impostando un valore inferiore al campo
di uscita, lo strumento utilizza il valore zero.
Es.: quando è programmata una azione di solo
riscaldamento e oPE è uguale a -50% (raffredda-
mento) lo strumento utilizzerà il valore zero.
2. Quando è stato selezionato un controllo ON/OFF e
lo strumento rileva una condizione di fuori campo,
lo strumento utilizzerà un tempo di ciclo pari a 20 s
per poter fornire la potenza programmata tramite
questo parametro.
[9] io3.F - Selezione della funzione dell’I/O3
Disponibile:
Sempre.
Campo: on Out3 sempre ad ON (usato come alimenta-
zione di un trasmettitore);
out3 Uscita digitale 3;
dG2.c Ingresso digitale 2 (contatto pulito);
dG2.U
Ingresso digitale 2 (in tensione 12... 24 VDC)
.
Note: 1. Impostando [9] io3.F = dG2.C o dG2V, il parametro
[22] O3F viene mascherato e diventa visibile [11] diF2.
2. Impostando [9] io3F = on i parametri [22] O3F e
[11] diF2 verranno mascherati.
3. Impostando [9] io3F a on o a Out3, lo strumento
forzerà [11] diF2 = nonE e, se [11] diF1 era stato
impostato a 20 o 21, verrà anche lui forzato a nonE.
4. Modificando [9] io3F = on in [9] io3F = Out3 por-
terà [22] O3F ad essere visibile e uguale nonE.
[10] diF1 - Funzione dell’ingresso digitale 1
Disponibile:
Sempre.
Campo: oFF Nessuna funzione;
1 Reset Allarmi [stato];
2 Riconoscimento Allarmi (ACK) [stato];
3 Hold del valore misurato [stato];
4 Modo Stand by [stato]. Quando il contatto è
chiuso lo strumento è in stand-by;
5 Modalità manuale;
6 Azione riscaldante utilizza SP1, azione raffred-
dante utilizza SP2 [stato] (vedere “Note relative
agli ingressi digitali”);
7 Timer Run/Hold/Reset [transizione]
Una breve chiusura fa partire il timer e/o so-
spende l’esecuzione; la chiusura prolungata
(più di 10 secondi) esegue il reset del timer;
;
8 Timer Run [transizione]
una breve chiusura del
contatto fa partire il timer
;
9 Timer reset [transizione]
una breve chiusura del
contatto esegue il reset del timer
;
10 Timer run/hold [stato]
- Contatto chiuso = timer RUN (conteggio attivo);
- Contatto aperto = timer Hold (conteggio sospeso);
11 Timer run/reset [stato];
12
Timer run/reset con “blocco” al termine del con-
teggio (per far ripartire il timer lo strumento deve
ricevere il comando RUN dalla porta seriale o
dall’ingresso digitale 2)
;
13 Run del programma [transizione]
La prima chiusura fa partire il programma, ma le
chiusure successive fanno ripartire l’esecuzione
Ascon Tecnologic - Serie KM2- - MANUALE INGEGNERISTICO - PAG. 8
del programma dall’inizio;
14
Reset del programma [transizione]. La chiusura
del contatto resetta l’esecuzione del programma;
15 Hold del programma [transizione]
La prima chiusura sospende l’esecuzione del
programma mentre la seconda chiusura fa con-
tinuare l’esecuzione del programma;
16 Run/Hold del programma [stato]. Quando il
contatto è chiuso il programma è in esecuzione;
17 Run/Reset del programma [stato]
- Contatto chiuso - Program in RUN
- Contatto aperto - Reset del programma;
18
Selezione sequenziale del Set Point [transizio-
ne]
(Vedere “Note relative agli ingressi digitali);
19 Selezione tra SP1 e SP2 [stato];
20 Selezione binaria del Set Point eseguita tramite
l’ingresso digitale 1 (bit meno significativo) e
l’ingresso digitale 2 (bit più significativo) [stato];
21 L’ingresso digitale 1 opera in parallelo al tasto
mentre l’ingresso digitale 2 opera in paralle-
lo al tasto .
Nota: Quando [11] diF2 non è disponibile, le opzioni 20 e 21
non sono visibili.
[11] diF2 - Funzione dell’ingresso digitale 2
Disponibile:
Quando [9] io3.F = dG2.c o dG2.U.
Campo: oFF Nessuna funzione;
1 Reset Allarmi [stato];
2 Riconoscimento Allarmi (ACK) [stato];
3 Hold del valore misurato [stato];
4 Modo Stand by [stato]. Quando il contatto è
chiuso lo strumento è in stand-by;
5 Modalità manuale;
6 Azione riscaldante utilizza SP1, azione raffred-
dante utilizza SP2 [stato] (vedere “Note relative
agli ingressi digitali”);
7 Timer Run/Hold/Reset [transizione]
Una breve chiusura fa partire il timer e/o so-
spende l’esecuzione; la chiusura prolungata
(più di 10 secondi) esegue il reset del timer;
;
8 Timer Run [transizione]
una breve chiusura del
contatto fa partire il timer
;
9 Timer reset [transizione]
una breve chiusura del
contatto esegue il reset del timer
;
10 Timer run/hold [stato]
- Contatto chiuso = timer RUN (conteggio attivo);
- Contatto aperto = timer Hold (conteggio sospeso);
11 Timer run/reset [stato];
12
Timer run/reset con “blocco” al termine del con-
teggio (per far ripartire il timer lo strumento deve
ricevere il comando RUN dalla porta seriale o
dall’ingresso digitale 2)
;
13 Run del programma [transizione]
La prima chiusura fa partire il programma, ma le
chiusure successive fanno ripartire l’esecuzione
del programma dall’inizio;
14
Reset del programma [transizione]. La chiusura
del contatto resetta l’esecuzione del programma;
15 Hold del programma [transizione]
La prima chiusura sospende l’esecuzione del
programma mentre la seconda chiusura fa con-
tinuare l’esecuzione del programma;
16 Run/Hold del programma [stato]. Quando il
contatto è chiuso il programma è in esecuzione;
17 Run/Reset del programma [stato]
- Contatto chiuso - Program in RUN
- Contatto aperto - Reset del programma;
18
Selezione sequenziale del Set Point [transizio-
ne]
(Vedere “Note relative agli ingressi digitali);
19 Selezione tra SP1 e SP2 [stato];
20 Selezione binaria del Set Point eseguita tramite
l’ingresso digitale 1 (bit meno significativo) e
l’ingresso digitale 2 (bit più significativo) [stato];
21 L’ingresso digitale 1 opera in parallelo al tasto
mentre l’ingresso digitale 2 opera in paralle-
lo al tasto .
Note: 1. Quando [10] diF1 o [11] diF2 (es. diF1) sono
uguali a 6 lo strumento agisce come segue:
A contatto aperto l’azione regolante è riscaldan-
te e il Set Point attivo è SP.
A contatto aperto l’azione regolante è raffred-
dante e il Set Point attivo è SP2.
2. Quando [10] diF1 = 20, [11] diF2 è forzato a 20 e
non può eseguire altre funzioni.
3. Quando [10] diF1 e [11] diF2 = 20, la selezione
del Set Point avviene come segue:
Dig. In1 Dig. In2 Set Point operativo
Off Off Set Point 1
On Off Set Point 2
Off On Set Point 3
On On Set Point 4
4. Quando [10] diF1 = 21, [11] diF2 è forzato a 21 e
non può eseguire altre funzioni.
5. Quando si utilizza la selezione del Set Point sequen-
ziale (diF1 o diF2 = 18), ogni chiusura del contatto
aumenta di uno il numero di SPAt (Set Point attivo).
La selezione è ciclica -> SP -> SP2 -> SP3 -> SP4.
6. Se si imposta [10] diF1 oppure [11] diF2 a 6
(SP1 riscalda, SP2 raffredda), lo strumento renderà
disponibili i parametri: [66] tcH, [67] rcG e [68] tcc.
[12] di.A - Azione degli ingressi digitali
Disponibile:
Sempre.
Campo: 0 DI1 azione diretta,
DI2 (se configurato) azione diretta;
1 DI1 azione inversa,
DI2 (se configurato) azione diretta;
2 DI1 azione diretta,
DI2 (se configurato) azione inversa;
3 DI1 azione inversa,
DI2(se configurato) azione inversa.
Gruppo ]out - Configurazione delle uscite
[13] o1.t - Out1 tipo di uscita
Disponibile:
Quando Out1 è un’uscita lineare.
Campo: 0-20 0... 20 mA;
4-20 4... 20 mA;
0-10 0... 10 V;
2-10 2... 10 V.
Ascon Tecnologic - Serie KM2- - MANUALE INGEGNERISTICO - PAG. 9
[14] o1.F - Funzione dell’uscita Out1
Disponibile:
Sempre.
Campo:Quando Out1 è un’uscita lineare:
nonE Uscita non utilizzata. Con questa imposta-
zione lo stato di questa uscita può essere
impostato tramite interfaccia seriale;
H.rEG Uscita di riscaldamento;
c.rEG Uscita di raffreddamento;
r.inP Ritrasmissione analogica della misura;
r.Err
Ritrasmissione analogica dell’errore (PV-SP);
r.SP Ritrasmissione analogica del Set Point ope-
rativo;
r.SEr Ritrasmissione analogica del valore prove-
niente dalla porta seriale;
r.Po Ritrasmissione della potenza di uscita.
• Quando Out1 è un’uscita digitale (relè o SSR):
nonE Uscita non utilizzata. Con questa imposta-
zione lo stato di questa uscita può essere
impostato tramite interfaccia seriale;
H.rEG Uscita di riscaldamento;
c.rEG Uscita di raffreddamento;
AL Uscita di allarme;
t.out Uscita Timer;
t.HoF
Uscita Timer - l’uscita è OFF se Timer in Hold;
P.End Indicatore di programma in “end”;
P.HLd Indicatore di programma in “hold”;
P. uit Indicatore di programma in “wait”;
P.run Indicatore di programma in “run”;
P.Et1 Evento 1 del programma;
P.Et2 Evento 2 del programma;
or.bo Indicatore di fuori-campo o rottura sensore;
P.FAL Indicatore di mancata alimentazione;
bo.PF Indicatore di fuori-campo, rottura sensore
e/o mancata alimentazione;
St.By Indicatore di strumento in stand-by
diF1
L’uscita ripete lo stato dell’ingresso digitale 1;
diF2
L’uscita ripete lo stato dell’ingresso digitale 2;
on Out 1 sempre ad ON;
riSP Richiesta di ispezione.
Note: 1. Quando due o più uscite sono programmate allo
stesso modo, le uscite verranno pilotate in parallelo.
2. La segnalazione di mancanza di alimentazione
viene cancellata quando lo strumento rileva un
reset degli allarmi eseguito tramite il tasto ,
tramite ingresso digitale o tramite seriale.
3. Se non viene programmata nessuna uscita re-
golante, gli allarmi relativi (se presenti) verranno
forzati a nonE (non utilizzati).
[15] A.o1L - Inizio scala dell’uscita analogica
di ritrasmissione
Disponibile:
Quando Out1 è un’uscita lineare e [14] O1F è
uguale a r.IMP, r.Err, r.SP, r.SEr o r.Po.
Campo: Da -1999 a [16] A.o1H.
[16] A.o1H - Fine scala dell’uscita analogica
di ritrasmissione
Disponibile:
Quando Out1 è un’uscita lineare e [14] O1F è
uguale a r.IMP, r.Err, r.SP, r.SEr o r.Po.
Campo: Da [15] Ao1L a 9999.
[17] o1.AL - Allarmi assegnati all’uscita Out1
Disponibile:
Quando [14] o1F = AL.
Campo: 0... 63 con la regola seguente:
+1 Allarme 1;
+2 Allarme 2;
+4 Allarme 3;
+8 Allarme rottura riscaldatore (Heater break down
alarm);
+16 Rottura sensore (burn out);
+32
Sovraccarico Out3 (cortocircuito su Out3).
Esempio 1: Impostando 3 (2 + 1) l’uscita segnalerà l’allarme
1 e 2 (condizione di OR).
Esempio 2: Impostando Setting 13 (8 + 4 + 1) l’uscita se-
gnalerà l’allarme 1, l’allarme 3 e il loop break alarm.
[18] o1.Ac - Azione dell’uscita Out1
Disponibile:
Quando [14] o1F è diverso da nonE.
Campo: dir Azione diretta;
rEU Azione inversa;
dir.r
Azione diretta con indicazione LED invertita;
rEU.r
Azione inversa con indicazione LED invertita
.
Note: 1. Azione diretta: l’uscita ripete lo stato della funzione
pilotante. Esempio: uscita di allarme con azione
diretta. Quando l’allarme è ON il relè è eccitato
(uscita logica a 1).
2. Azione inversa: lo stato dell’uscita è l’opposto del-
lo stato della funzione pilotante. Esempio
: uscita
di allarme con azione inversa. Quando l’allarme è
OFF il relè è eccitato (uscita logica a 1). Questa
impostazione è normalmente chiamata “fail-safe”
ed è normalmente utilizzata in processi pericolosi
in modo da generare un allarme quando lo stru-
mento è spento o scatta il watchdog interno.
[19] o2F - Funzione dell’uscita Out2
Disponibile:
Quando lo strumento è dotato dell’uscita 2.
Campo: nonE Uscita non utilizzata. Con questa imposta-
zione lo stato di questa uscita può essere
impostato tramite interfaccia seriale;
H.rEG Uscita di riscaldamento;
c.rEG Uscita di raffreddamento;
AL Uscita di allarme;
t.out Uscita Timer;
t.HoF
Uscita Timer - l’uscita è OFF se Timer in Hold;
P.End Indicatore di programma in “end”;
P.HLd Indicatore di programma in “hold”;
P. uit Indicatore di programma in “wait”;
P.run Indicatore di programma in “run”;
P.Et1 Evento 1 del programma;
P.Et2 Evento 2 del programma;
or.bo Indicatore di fuori-campo o rottura sensore;
P.FAL Indicatore di mancata alimentazione;
bo.PF Indicatore di fuori-campo, rottura sensore
e/o mancata alimentazione;
St.By Indicatore di strumento in stand-by
diF1
L’uscita ripete lo stato dell’ingresso digitale 1;
diF2
L’uscita ripete lo stato dell’ingresso digitale 2;
on Out 2 sempre ad ON;
riSP Richiesta di ispezione.
Per ulteriori dettagli, si veda il parametro [14] O1F.
Ascon Tecnologic - Serie KM2- - MANUALE INGEGNERISTICO - PAG. 10
[20] o2.AL - Allarmi assegnati all’uscita Out2
Disponibile:
Quando [19] o2F = AL
Campo: 0... 63 con la regola seguente:
+1 Allarme 1;
+2 Allarme 2;
+4 Allarme 3;
+8 Allarme rottura riscaldatore;
+16 Rottura sensore (burn out);
+32
Sovraccarico Out3 (cortocircuito su Out3).
Per ulteriori dettagli, si veda il parametro [17] o1.AL.
[21] o2Ac - Azione dell’uscita Out2
Disponibile:
Quando [19] o2F è diverso da nonE.
Campo: dir Azione diretta;
rEU Azione inversa;
dir.r
Azione diretta con indicazione LED invertita;
rEU.r
Azione inversa con indicazione LED invertita
.
Per ulteriori dettagli, si veda il parametro [18] o1.Ac.
[22] o3F - Funzione dell’uscita Out3
Disponibile:
Quando lo strumento è dotato dell’uscita 3.
Campo: nonE Uscita non utilizzata. Con questa imposta-
zione lo stato di questa uscita può essere
impostato tramite interfaccia seriale;
H.rEG Uscita di riscaldamento;
c.rEG Uscita di raffreddamento;
AL Uscita di allarme;
t.out Uscita Timer;
t.HoF
Uscita Timer - l’uscita è OFF se Timer in Hold;
P.End Indicatore di programma in “end”;
P.HLd Indicatore di programma in “hold”;
P. uit Indicatore di programma in “wait”;
P.run Indicatore di programma in “run”;
P.Et1 Evento 1 del programma;
P.Et2 Evento 2 del programma;
or.bo Indicatore di fuori-campo o rottura sensore;
P.FAL Indicatore di mancata alimentazione;
bo.PF Indicatore di fuori-campo, rottura sensore
e/o mancata alimentazione;
St.By Indicatore di strumento in stand-by.
Per ulteriori dettagli, si veda il parametro [14] O1F.
[23] o3.AL - Allarmi assegnati all’uscita Out3
Disponibile:
Quando [9] Io3.F = Out 3 e [22] o3F = AL.
Campo: 0... 63 con la regola seguente:
+1 Allarme 1;
+2 Allarme 2;
+4 Allarme 3;
+8 Allarme rottura riscaldatore;
+16 Rottura sensore (burn out);
+32
Sovraccarico Out3 (cortocircuito su Out3).
Per ulteriori dettagli, si veda il parametro [17] o1.AL.
[24] o3Ac - Azione uscita Out3
Disponibile:
Quando [9] Io3.F = Out 3 e [22] o3F è diverso
da nonE.
Campo: dir Azione diretta;
rEU Azione inversa;
dir.r
Azione diretta con indicazione LED invertita;
rEU.r
Azione inversa con indicazione LED invertita
.
Per ulteriori dettagli, si veda il parametro [18] o1.Ac.
Gruppo ]AL1 - Parametri Allarme 1
[25] AL1t - Tipo Allarme 1
Disponibile:
Sempre.
Campo:Una o più uscite sono programmate come uscite
regolanti.
nonE Allarme non utilizzato;
LoAb Allarme assoluto di minima;
HiAb Allarme assoluto di massima;
LHAo Allarme di banda assoluto con indicazione
di allarme di fuori banda;
LHAi Allarme di banda assoluto con indicazione
di allarme in banda;
SE.br Rottura sensore;
LodE Allarme di minima in deviazione (relativo);
HidE Allarme di massima in deviazione (relativo);
LHdo Allarme di banda relativa con indicazione di
allarme di fuori banda;
LHdi Allarme di banda relativo con indicazione di
allarme in banda.
Nessuna uscita è impostata come uscita regolante:
nonE Allarme non utilizzato;
LoAb Allarme assoluto di minima;
HiAb Allarme assoluto di massima;
LHAo Allarme di banda assoluto con indicazione
di allarme di fuori banda;
LHAi Allarme di banda assoluto con indicazione
di allarme in banda;
SE.br Rottura sensore.
Note: 1. Gli allarmi relativi e di deviazione sono riferiti al
Set Point operativo dello strumento.
LoAb
OUT
AL1
AL1
PV
HAL1
time
HiAb
offoffoff OUT
AL1
AL1
PV
HAL1
time
off
offoff
ON ON ON ON
LHAb
PV
AL1H HAL1
time
offoffoff
LHde
OUT
AL1
AL1L HAL1
PV
AL1H
SP
HAL1
time
OUT
AL1
-AL1L HAL1
offoffoff
ON ON ON ON
2. L’allarme di rottura sensore (SE.br) verrà attivato
quando il display visualizza ----.
[26] Ab1 - Funzione dell’Allarme 1
Disponibile:
Quando [25] AL1t è diverso da nonE.
Campo: 0... 15 con la seguente regola:
+1
Non attiva all’accensione (mascherato);
+2
Allarme memorizzato (riarmo manuale);
+4
Allarme tacitabile;
+8 Allarme relativo non attivo al cambio di Set Point.
Esempio: Impostando Ab1 uguale a 5 (1+4) l’allarme 1
risulterà non attivo all’accensione e tacitabile.
Note: 1. La selezione “non attivo all’accensione” consente
di inibire l’allarme all’accensione dello strumento o
quando lo strumento rileva il passaggio:
Da Modo manuale (oPLo) ad automatico
Da Modo Stand-by ad automatico.
L’allarme verrà automaticamente attivato quando il
valore misurato raggiunge per la prima volta il suo
valore di soglia ±l’isteresi (in altre parole quando
Ascon Tecnologic - Serie KM2- - MANUALE INGEGNERISTICO - PAG. 11
la condizione iniziale di allarme scompare).
PWR ON
AL1
PV
time
offoff
Ab1 = +1
Ab1 = +0
offoff ON
ONON
2. Un allarme memorizzato (reset manuale) è un
allarme che rimane attivo anche quando la con-
dizione di allarme che lo ha generato non è più
presente. Il reset dell’allarme può avvenire solo
tramite un comando esterno (tasto , ingresso
logico o interfaccia seriale).
Alarm reset Alarm reset
AL1
PV
time
offoff
Ab1 = +2
Ab1 = +0
offoff ON
ON
3. Un allarme “tacitabile” è un allarme che può essere
resettato anche se la condizione che ha generato
l’allarme è ancora presente. Il riconoscimento dell’al-
larme può avvenire solo tramite un comando esterno
(tasto , ingresso logico o interfaccia seriale).
Alarm ACK Alarm ACK
AL1
PV
time
offoff
Ab1 = +4
Ab1 = +0
offoff off ONON
ON
4. Un allarme “relativo non attivo al cambio di Set
Point” è un allarme che risulta mascherato dopo
un cambio di Set Point fino a che il processo non
raggiunge la sua soglia ±l’isteresi.
Sp2
Sp1
time
Ab1 = +8
Ab1 = +0
offoff
AL1
offoffoff
AL1
PV
ON
ON
ON ON
ON
5. Lo strumento non memorizza in EEPROM lo stato
degli allarmi. Pertanto, lo stato degli allarmi verrà
perso quando si spegne l’apparecchio.
[27] AL1L
- Per allarmi di massima e minima, AL1L
è
il limite inferiore del parametro AL1
- Per gli allarmi di banda, AL1L è la
soglia inferiore dell’allarme
Disponibile:
Quando [25] AL1t è diverso da nonE o
[25] AL1t è diverso da SE.br.
Campo: Da -1999 a [28] AL1H in unità ingegneristiche.
[28] AL1H -
Per allarmi di massima e minima, AL1H
è il limite superiore del parametro AL1
- Per gli allarmi di banda, AL1H è la
soglia superiore dell’allarme
Disponibile:
Quando [25] AL1t è diverso da nonE o
[25] AL1 è diverso da SE.br.
Campo: Da [27] AL1L a 9999 in unità ingegneristiche.
[29] AL1- Soglia di allarme Allarme 1
Disponibile:
Quando:
[25] AL1t = LoAb - Allarme assoluto di minima;
[25] AL1t = HiAb - Allarme assoluto di massima;
[25] AL1t = LodE - Deviazione verso il basso (relativo);
[25] AL1t = HIdE - Deviazione verso l’alto (relativo).
Campo: Da [27] AL1L a [28] AL1H in unità ingegneristiche.
[30] HAL1 - Isteresi Allarme 1
Disponibile:
Quando [25] AL1t è diverso da nonE o
[28] AL1 è diverso da SE.br.
Campo: 1... 9999 in unità ingegneristiche.
Note: 1. Il valore di isteresi è la differenza tra soglia di allarme
e punto in cui l’allarme si riarmerà automaticamente.
2. Quando la soglia di allarme più o meno l’isteresi
viene impostata fuori dal campo di misura, lo stru-
mento non sarà in grado di resettare l’allarme.
Esempio: Campo di ingresso 0... 1000 (mbar).
Set Point = 900 (mbar);
Allarme in deviazione verso il basso = 50 (mbar);
Isteresi = 160 (mbar). Il punto di reset risulterebbe pari a:
900 - 50 + 160 = 1010 (mbar) ma il valore è fuori campo.
Il reset può essere fatto solo spegnendo lo strumento e
riaccendendolo dopo che la condizione che lo ha generato
è stata rimossa.
3. Tutti gli allarmi di banda utilizzano la stessa istere-
si per entrambe le soglie.
4. Quando l’isteresi di un allarme di banda è più
larga della banda programmata, lo strumento non
sarà in grado di resettare l’allarme.
Esempio: Campo di ingresso = 0... 500 (°C).
Set Point = 250 (°C);
Allarme di banda relativo;
Soglia di allarme inferiore = 10 (°C);
Soglia di allarme superiore = 10 (°C);
Isteresi = 25 (°C).
[31] AL1d - Ritardo Allarme 1
Disponibile:
Quando [25] AL1t è diverso da nonE.
Campo: 0 oFF;
1... 9999 secondi.
Nota: L’allarme verrà attivato solo se la condizione di allarme
persiste per un tempo maggiore di [31] AL1d mentre il
reset è immediato.
[32] AL1o - Abilitazione Allarme 1 durante il modo
stand-by e le indicazioni di fuori campo
Disponibile:
Quando [25] AL1t è diverso da nonE o
[28] AL1 è diverso da SE.br.
Campo: 0 Mai;
1 Durante lo stand by;
2 Durante il fuori campo alto o basso;
3 Durante il fuori campo alto/basso e lo stand by.
Gruppo ]AL2 - Parametri Allarme 2
[33] AL2t - Tipo Allarme 2
Disponibile:
Sempre.
Campo:Quando una o più uscite sono programmate
come uscite regolanti.
nonE Allarme non utilizzato;
LoAb Allarme assoluto di minima;
HiAb Allarme assoluto di massima;
LHAo Allarme di banda assoluto con indicazione
Ascon Tecnologic - Serie KM2- - MANUALE INGEGNERISTICO - PAG. 12
di allarme di fuori banda;
LHAi Allarme di banda assoluto con indicazione
di allarme in banda;
SE.br Rottura sensore;
LodE Allarme di minima in deviazione (relativo);
HidE Allarme di massima in deviazione (relativo);
LHdo Allarme di banda relativa con indicazione di
allarme di fuori banda;
LHdi Allarme di banda relativo con indicazione di
allarme in banda.
• Quando nessuna uscita è impostata come uscita
regolante:
nonE Allarme non utilizzato;
LoAb Allarme assoluto di minima;
HiAb Allarme assoluto di massima;
LHAo Allarme di banda assoluto con indicazione
di allarme di fuori banda;
LHAi Allarme di banda assoluto con indicazione
di allarme in banda;
SE.br Rottura sensore.
Nota: Gli allarmi relativi sono riferiti al Set Point operativo
(questo può essere differente dal Set Point di destina-
zione se si utilizza una rampa al Set Point).
[34] Ab2 - Funzione dell’Allarme 2
Disponibile:
Quando [33] AL2t è diverso da nonE.
Campo: 0... 15 con la seguente regola:
+1
Non attiva all’accensione (mascherato);
+2
Allarme memorizzato (riarmo manuale);
+4
Allarme tacitabile;
+8 Allarme relativo non attivo al cambio di Set Point.
Esempio: Impostando Ab2 uguale a 5 (1+4) l’allarme 2
risulterà “non attivo all’accensione” e “tacitabile”.
Nota: Per ulteriori dettagli vedere il parametro [28] Ab1.
[38] AL2L - Per allarmi di massima e minima, AL2L
è il limite inferiore del parametro AL2
- Per gli allarmi di banda, AL2L è la
soglia inferiore dell’allarme
Disponibile:
Quando [33] AL2t è diverso da nonE o
[33] AL2t è diverso da SE.br.
Campo: Da -1999 [36] AL2H in unità ingegneristiche.
[36] AL2H - Per allarmi di massima e minima, AL2H
è il limite superiore del parametro AL2
-
Per gli allarmi di banda, AL2H è la soglia
superiore dell’allarme
Disponibile:
Quando [33] AL2t è diverso da nonE o
[33] AL2t è diverso da SE.br.
Campo: Da [38] AL2L a 9999 in unità ingegneristiche.
[37] AL2 - Soglia di allarme Allarme 2
Disponibile:
Quando:
[33] AL2t = LoAb - Allarme assoluto di minima;
[33] AL2t = HiAb - Allarme assoluto di massima;
[33] AL2t = LodE - Deviazione verso il basso (relativo);
[33] AL2t = HIdE - Deviazione verso l’alto (relativo).
Campo: Da [38] AL2L a [36] AL2H in unità ingegneristiche.
[38] HAL2 - Isteresi Allarme 2
Disponibile:
Quando [33] AL2t è diverso da nonE o
[33] AL2t è diverso da SE.br.
Campo: 1... 9999 in unità ingegneristiche.
Nota: Per ulteriori informazioni si veda il parametro [30] HAL1.
[39] AL2d - Ritardo Allarme 2
Disponibile:
Quando [33] AL2t è diverso da nonE.
Campo: 0 oFF;
1... 9999 secondi.
Nota: L’allarme verrà attivato solo se la condizione di allarme
persiste per un tempo maggiore di [39] AL2d mentre il
reset è immediato.
[40] AL2o - Abilitazione Allarme 2 durante il modo
stand-by e le indicazioni di fuori campo
Disponibile:
Quando [33] AL2t è diverso da nonE o
[33] AL2t è diverso da SE.br.
Campo: 0 Mai;
1 Durante lo stand by;
2 Durante il fuori campo alto o basso;
3 Durante il fuori campo alto/basso e lo stand by.
Gruppo ]AL3 - Parametri Allarme 3
[41] AL3t - Tipo Allarme 3
Disponibile:
Sempre.
Campo:Quando una o più uscite sono programmate
come uscite regolanti.
nonE Allarme non utilizzato
LoAb Allarme assoluto di minima
HiAb Allarme assoluto di massima
LHAo Allarme di banda assoluto con indicazione
di allarme di fuori banda
LHAi Allarme di banda assoluto con indicazione
di allarme in banda
SE.br Rottura sensore
LodE Allarme di minima in deviazione (relativo)
HidE Allarme di massima in deviazione (relativo)
LHdo Allarme di banda relativa con indicazione di
allarme di fuori banda
LHdi Allarme di banda relativo con indicazione di
allarme in banda
• Quando nessuna uscita è impostata come uscita
regolante:
nonE Allarme non utilizzato
LoAb Allarme assoluto di minima
HiAb Allarme assoluto di massima
LHAo Allarme di banda assoluto con indicazione
di allarme di fuori banda
LHAi Allarme di banda assoluto con indicazione
di allarme in banda
SE.br Rottura sensore.
Nota: Gli allarmi relativi sono riferiti al Set Point operativo
(questo può essere differente dal Set Point di destina-
zione se si utilizza una rampa al Set Point).
[42] Ab3 - Funzione dell’Allarme 3
Disponibile:
Quando [43] AL3t è diverso da nonE.
Campo: 0... 15 con la seguente regola:
+1
Non attiva all’accensione (mascherato);
+2
Allarme memorizzato (riarmo manuale);
+4
Allarme tacitabile;
+8 Allarme relativo non attivo al cambio di Set Point.
Esempio: Impostando Ad3 uguale a 5 (1+4) l’allarme 3
risulterà “non attivo all’accensione” e “tacitabile”.
Nota: Per ulteriori informazioni si veda il parametro
[26] Ab1.
[43] AL3L - Per allarmi di massima e minima, AL3L
è il limite inferiore del parametro AL2
-
Per gli allarmi di banda, AL3L è la
Ascon Tecnologic - Serie KM2- - MANUALE INGEGNERISTICO - PAG. 13
soglia
inferiore dell’allarme
Disponibile:
Quando [41] AL3t è diverso da nonE o
[41] AL3t è diverso da SE.br.
Campo: Da -1999 a [44] AL3H in unità ingegneristiche.
[44] AL3H - Per allarmi di massima e minima, AL3H
è il limite superiore del parametro AL3
-
Per gli allarmi di banda, AL3H è la soglia
superiore dell’allarme
Disponibile:
Quando [41] AL3t è diverso da nonE o
[41] AL3t è diverso da SE.br”.
Campo: Da [43] AL3L a 9999 in unità ingegneristiche.
[45] AL3 - Soglia di allarme Allarme 3
Disponibile:
Quando:
[41] AL3t = LoAb - Allarme assoluto di minima;
[41] AL3t = HiAb - Allarme assoluto di massima;
[
41] AL3t = LodE - Deviazione verso il basso (relativo);
[41] AL3t = HIdE - Deviazione verso l’alto (relativo).
Campo: Da [43] AL3L a [44] AL3H in unità ingegneristiche.
[46] HAL3 - Isteresi Allarme 3
Disponibile:
Quando [41] AL3t è diverso da nonE o
[41] AL3t è diverso da SE.br.
Campo: 1... 9999 in unità ingegneristiche
Nota: Per ulteriori informazioni si veda il parametro [30] HAL1.
[47] AL3d - Ritardo Allarme 3
Disponibile:
Quando [41] AL3t è diverso da nonE.
Campo: 0 oFF;
1... 9999 secondi.
Nota: L’allarme verrà attivato solo se la condizione di allarme
persiste per un tempo maggiore di [47] AL3d mentre il
reset è immediato.
[48] AL3o - Abilitazione Allarme 3 durante il modo
stand-by e le indicazioni di fuori campo
Disponibile:
Quando [41] AL3t è diverso da nonE o
[41] AL3t è diverso da SE.br.
Campo: 0 Mai;
1 Durante lo stand by;
2 Durante il fuori campo alto o basso;
3 Durante il fuori campo alto/basso e lo stand by.
Gruppo ]Hbd -
Configurazione dell’allarme
di rottura del riscaldatore
Note generali relative all’Allarme Hbd
L’allarme Hbd opera come segue:
Lo strumento esegue la misurazione della corrente che
scorre in un carico. Questa misura viene effettuata da un
trasformatore di corrente o amperometrico (TA) con un’uscita
a fondo scala da 0.05 A AC
Il carico può essere: indipendente (non gestito da un’uscita
del KM2) oppure gestito da un’uscita del KM2.
Nella prima condizione (indipendente), lo strumento eseguirà la
misurazione corrente in modo continuo e confronterà il valore
misurato con 3 soglie: un allarme di minima (Ct.LE), un allarme
di massima (Ct.Ld) e un allarme di sovracorrente (Ct.oc).
Nelcaso di carico gestito da un’uscita del KM2 lo strumento
è in grado di identificare la condizione di carico (ON o OFF)
e gestisce le soglie in base allo stato dell’uscita.
Quando l’uscita del carico è OFF, il valore misurato viene
utilizzato per verificare che la corrente di dispersione sia in-
feriore a un valore preimpostato (Ct.LE = corrente di disper-
sione) per essere certi che l’attuatore disconnetta l’uscita.
Quando l’uscita del carico è ON, il valore misurato viene uti-
lizzato per verificare che la corrente di carico sia superiore a
un valore preimpostato (Ct.Ld = corrente di carico), ma deve
anche essere inferiore alla soglia di sovracorrente (Ct.oc) per
verificare che il carico funzioni correttamente.
[49] ct.So -
Sorgente del Trasformatore Amperometrico
Disponibile:
Sempre.
Campo: oFF Hbd non utilizzato;
nonE Il carico è indipendente;
out 3 Il carico è guidato da Out 3;
out 2 Il carico è guidato da Out 2;
out 1 Il carico è gestito da Out 1
(solo per l’uscita digitale).
[50] Ct.dF - Trasf. Amperometrico: N° di cifre decimali
Disponibile:
Quando [49] Ct.So è diverso da oFF.
Campo: 1... 3.
[51] Ct.rA -
Campo del Trasformatore Amperometrico
Disponibile:
Quando [49] Ct.So è diverso da oFF.
Campo: 1... 999 Ampère.
[52] Ct.FL -
Filtro del Trasformatore Amperometrico
Disponibile:
Quando [49] Ct.So è diverso da oFF.
Campo: no Filtro disabilitato;
YES Filtro abilitato.
[53] Ct.LA - Memoria
Trasformatore Amperometrico
Disponibile:
Quando [49] Ct.So è diverso da oFF.
Campo: 0 Reset automatico quando le condizioni di
allarme rientrano;
+1 Reset manuale;
+2 Allarme tacitabile (Acknowledgeable).
[54] Ct.Ld - Soglia della corrente del carico
Disponibile:
Quando [49] Ct.So è diverso da oFF.
Campo: 0 Disabilitata;
1... 999 Ampère.
[55] Ct.LE - Soglia della corrente di dispersione
Disponibile:
Quando [49] Ct.So è diverso da oFF.
Campo: 0 Disabilitata;
1... 999 Ampère.
[56] Ct.oc - Soglia della sovracorrente
Disponibile:
Quando [49] Ct.So è diverso da oFF.
Campo: 0 Disabilitata;
1... 999 Ampère.
Ascon Tecnologic - Serie KM2- - MANUALE INGEGNERISTICO - PAG. 14
Gruppo ]rEG - Parametri di controllo
Il gruppo rEG sarà disponibile solo se una o più uscite sono
programmate come uscite regolanti (H.rEG o C.rEG).
[57] cont - Tipo di controllo
Disponibile:
Quando almeno un’uscita è programmata come
uscita regolante (H.rEG o C.rEG).
Campo:Quando sono state programmate due azioni rego-
lanti (H.rEG e c.rEG):
Pid PID (riscalda e raffredda);
nr Controllo ON/OFF a zona neutra (riscalda e
raffredda).
HSEt
HSEt
SP
PV
time
OUTH.rEG
(heating)
OUTc.rEG
(cooling)
off
offoff
ON
ON ON
• Quando è stata programmata una sola azione
regolante (H.rEG o c.rEG):
Pid PID (riscalda e raffredda);
On.FA ON/OFF con isteresi asimmetrica;
On.FS ON/OFF con isteresi simmetrica.
HEAt - On.FS
SP
PV
HSEt
HSEt
time
HEAt - On.FA
SP
PV
HSEt
time
CooL -On.FS
SP
PV
HSEt
HSEt
time
CooL -On.FA
SP
PV
HSEt
time
OUT
H.rEG off off OUT
C.rEG
ON ON ON off off
ON ON ON
OUT
H.rEG off off OUT
C.rEG
ON ON ON off off
ON ON ON
Note: 1. Controllo ON/OFF con isteresi asimmetrica:
OFF quando PV > SP;
ON quando PV < (SP - isteresi).
2. Controllo ON/OFF con isteresi simmetrica:
OFF quando PV > (SP + isteresi);
ON quando PV < (SP - isteresi).
[58] Auto - Selezione Autotuning
Ascon Tecnologic ha sviluppato tre tipi di Autotuning:
Autotuning oscillatorio;
Autotuning Fast;
EvoTune.
1. L’ Autotuning oscillatorio è quello classico e:
È più accurato;
Può partire anche quando la misura è vicina al Set
Point;
Può essere utilizzato anche quando il Set Point è
vicino alla temperatura ambiente.
2. L’ Autotuning Fast è consigliabile quando:
Il processo è molto lento e si desidera essere opera-
tivi in breve tempo;
Quando un overshoot non è ammesso;
In molte macchine multiloop dove l’autotuning Fast
riduce gli errori dovuti all’influenza reciproca dei loop.
3. L’ Autotuning EvoTune è consigliabile quando:
Non si hanno informazioni circa il processo;
Non si hanno informazioni circa l’abilità dell’utente;
Si desidera effettuare il calcolo dell’Autotune in modo
indipendente dalle condizioni di partenza (es. cambio
del Set Point durante l’esecuzione dell’autotune, ecc.).
Nota: L’ Autotuning Fast può partire soltanto quando il valo-
re misurato (PV) è inferiore a (SP + 1/2SP).
Disponibile:
Quando [57] cont = PID
Campo: -4... 8 dove:
-4 Autotuning oscillatorio con partenza automatica
all’accensione (dopo il soft start) è dopo ogni
cambio di Set Point;
-3 Autotuning oscillatorio con partenza manuale;
-2 Autotuning oscillatorio con partenza automatica
alla prima accensione soltanto;
-1 Autotuning oscillatorio con partenza automatica
a tutte le accensioni;
0 Non utilizzato;
1 Autotuning Fast con partenza automatica a tutte
le accensioni;
2 Autotuning Fast con partenza automatica alla
prima accensione soltanto;
3 Autotuning Fast con partenza manuale;
4 Autotuning Fast con partenza automatica all’ac-
censione (dopo il soft start) è dopo ogni cambio
di Set Point;
5 EvoTune con ripartenza automatica a tutte le
accensioni;
6 EvoTune con partenza automatica alla prima
accensione soltanto;
7 EvoTune con partenza manuale;
8 EvoTune con ripartenza automatica a tutti i
cambi di Set Point.
Nota: Tutte le forme di autotune sono inibite durante l’esecu-
zione di un programma.
[59] tunE - Attivazione manuale dell’Autotuning
Disponibile:
Quando [57] cont = PID.
Campo: oFF
Lo strumento non sta eseguendo l’Autotuning;
on
Lo strumento sta eseguendo l’Autotuning
.
[60] HSEt - Isteresi della regolazione ON/OFF
Disponibile:
Quando [57] cont è diverso da PID.
Campo: 0... 9999 in unità ingegneristiche.
[61] cPdt - Tempo protezione compressore
Disponibile:
Quando [57] cont = nr.
Campo: OFF Protezione disabilitata;
1... 9999 secondi.
[62] Pb - Banda proporzionale
Disponibile:
Quando [57] cont = PID.
Campo: 1... 9999 in unità ingegneristiche.
Nota: La funzione Autotune calcola questo valore.
[63] ti - Tempo integrale
Disponibile:
Quando [57] cont = PID.
Campo: OFF Azione integrale esclusa;
1... 9999 secondi;
inF Azione integrale esclusa.
Nota: La funzione Autotuning calcola questo valore.
Ascon Tecnologic - Serie KM2- - MANUALE INGEGNERISTICO - PAG. 15
[64] td - Tempo derivativo
Disponibile:
Quando [57] cont = PID.
Campo: oFF Azione derivativa esclusa;
1... 9999 secondi.
Nota: La funzione Autotuning calcola questo valore.
[65] Fuoc - Fuzzy overshoot control
Questo parametro riduce l’overshoot normalmente presente
dopo una partenza a freddo o dopo un cambio di Set Point e
risulta attivo solo in questi due casi.
Impostando un valore tra 0.00... 1.00 è possibile ridurre l’a-
zione dello strumento durante l’avvicinamento al Set Point.
Impostando Fuoc = 1 questa funzione è disabilitata.
PV
SP
time
21
3
Disponibile:
Quando [57] cont = PID.
Campo: 0... 2.00.
Nota: Autotuning di tipo Fast calcola il valore del parametro
Fuoc mentre quello oscillatorio lo pone uguale a 0.5.
[66] tcH - Tempo di ciclo dell’uscita riscaldante
Disponibile:
Quando almeno un’uscita è programmata come
uscita riscaldante (H.rEG) e [57] cont = PID.
Disponibile:
2... 130.0 secondi.
[67] rcG -
Rapporto di potenza tra l’azione di ri-
scaldamento e quella di raffreddamento
(guadagno relativo freddo)
Lo strumento usa, per il raffreddamento, gli stessi parametri
PID impostati per il riscaldamento, ma l’efficienza delle due
azioni è normalmente diversa.
Questo parametro consente di definire il rapporto tra l’effica-
cia dell’azione riscaldante rispetto a quella raffreddante.
Un esempio ci aiuterà a spiegarne la filosofia.
Consideriamo un loop di un estrusore per plastica, la tempe-
ratura di lavoro (SP) è uguale a 250°C.
Quando vogliamo aumentare la temperatura da 250... 270°C
(D 20°C) utilizzando il 100% della potenza riscaldante, noi ab-
biamo bisogno di 60 secondi per raggiungere il nuovo valore.
Al contrario, quando noi usiamo il 100% della potenza raffred-
dante (ventola) per portare la temperatura da 250... 270°C
(D 20°C), ci bastano 20 secondi soltanto.
Nel nostro esempio il rapporto è uguale a 60/20 = 3 ([61]
PrAt = 3) e questo rapporto ci dice che l’azione di raffredda-
mento è 3 volte più efficace di quella di riscaldamento.
Disponibile: Quando sono state impostate due azioni regolanti
(H.rEG e c.rEG) e [57] cont = PID.
Campo: 0.01... 99.9.
Nota: La funzione Autotuning calcola questo valore.
[68] tcc - Tempo di ciclo dell’uscita raffreddante
Disponibile:
Quando almeno un’uscita è programmata come
uscita raffreddante (c.rEG).
Campo: 2... 130.0 secondi.
[69] rS - Reset manuale (precarica dell’integrale)
Consente di ridurre drasticamente gli undershoot dovuti a
partenze a caldo.
Quando il processo è a regime, lo strumento opera con una
potenza di uscita stabile (es. 30%).
In caso di breve caduta di tensione, il processo riparte con
una variabile misurata uguale al Set Point mentre lo stru-
mento parte con una azione integrale pari a zero.
Impostando un reset manuale pari al valore medio della
potenza a regime (nel nostro esempio 30%) lo strumento
riparte con una potenza pari al valore medio (invece di zero)
e la variazione diverrà molto piccola (in teoria nulla).
Disponibile:
Quando [57] cont = PID.
Campo: -100.0... +100.0%.
[70]
od - Ritardo all’accensione
Disponibile:
Quando almeno un’uscita è programmata come
uscita regolante.
Campo: oFF Funzione non utilizzata;
0.01... 99.59 hh.mm.
Note: 1. Questo parametro definisce il tempo durante il
quale (dopo un’accensione) lo strumento rimarrà
in modo stand-by prima di attivare tutte le altre
funzioni (controllo, allarmi, programma, ecc.).
2. Quando si impostano un programma con partenza
all’accensione e la funzione od, lo strumento esegue
prima la funzione od per poi eseguire il programma.
3. Se si programma un Autotuning con partenza
all’accensione e la funzione
od
, la funzione od
viene abortita e lo strumento esegue immediata-
mente l’Autotuning.
Note generali sulla funzione di “Soft Start”
La funzione di Soft Start (partenza dolce) permette di limi-
tare la potenza di uscita all’accensione per un tempo pro-
grammabile ([72] SSt) o fino al raggiungimento di una soglia
impostabile ([73] SS.tH) (il primo che si verifica). Durante il
funzionamento del Soft Start, sul display inferiore lo stru-
mento visualizza alternativamente la scritta SST e il valore
selezionato mediante il parametro [120] LdSP.
[71] St.P - Massima potenza di uscita usata
durante il soft start
Disponibile:
Quando almeno un’uscita è programmata come
uscita regolante.
Campo: -100... +100%.
Note: 1. Quando il parametro St.P ha un valore positivo, la
limitazione risulterà applicata alla/e sola/e uscita/e
di riscaldamento.
2. Quando il parametro St.P ha un valore negativo, la
limitazione risulterà applicata alla/e sola/e uscita/e
di raffreddamento.
3. Quando si imposta un programma con partenza all’ac-
censione e la funzione soft start, lo strumento esegue
il soft start e il programma contemporaneamente.
4. La funzione Autotuning viene effettuata una volta
terminata la funzione soft start.
5. La funzione Soft start è applicabile anche al
controllo ON/OFF. Quando in ON lo strumento
parzializzerà l’uscita utilizzando il tempo di ciclo
impostato ([66] tc.H o [68] tc.c).
Ascon Tecnologic - Serie KM2- - MANUALE INGEGNERISTICO - PAG. 16
[72] SSt - Tempo della funzione Soft start
Disponibile:
Quando almeno un’uscita è programmata come
uscita regolante.
Campo: oFF Funzione non utilizzata;
0.01... 7.59 hh.mm;
inF Limitazione sempre attiva (indicazione “SSt”
non visualizzata).
[73] SS.tH - Soglia di disabilitazione del soft start
Disponibile:
Quando almeno un’uscita è programmata come
uscita regolante.
Campo: -1999... 9999 in unità ingegneristiche.
Note: 1. Quando il limite della potenza è positivo (ossia la
limitazione è applicata all’azione riscaldante) la
funzione soft start sarà disattivata quando la misura
risulterà maggiore o uguale al valore impostato.
2. Quando il limite della potenza è negativo (ossia la
limitazione è applicata all’azione raffreddamento) la
funzione soft start sarà disattivata quando la misura
risulterà minore o uguale al valore impostato.
Gruppo ]SP - Configurazione del Set Point
Il Gruppo SP sarà disponibile solo se almeno un’uscita è
impostata come uscita regolante (H.rEG o C.rEG).
[74] nSP - Numero di Set Point in uso
Disponibile:
Quando almeno un’uscita è programmata come
uscita regolante.
Campo: 1... 4.
Nota: Quando viene modificato il valore di questo parame-
tro, lo strumento si comporterà come segue:
Il parametro [81] A.SP verrà forzato al valore “SP”.
Lo strumento verifica che tutti i Set Point utilizzabili
siano all’interno dei limiti impostati tramite i para-
metri [75] SPLL e [76] SPHL. Se il valore di un Set
Point è fuori dai limiti impostati, lo strumento ne
forzerà il valore al massimo accettabile.
[75] SPLL - Minimo valore di Set Point
Disponibile:
Quando almeno un’uscita è programmata come
uscita regolante.
Campo: Da -1999 a [76] SPHL in unità ingegneristiche.
Note: 1. Quando si modifica il valore di [75] SPLL, lo strumen-
to controlla tutti i Set Point locali (parametri SP, SP2,
SP3 e SP4) e tutti i Set Point del programma (parame-
tri [95] Pr.S1, [100] Pr.S2, [107] Pr.S3, [110] Pr.S4 ).
Se il valore di un Set Point è fuori dai limiti impostati,
lo strumento ne forzerà il valore al valore accettabile.
2. La modifica del parametro [75] SPLL produce le
seguenti azioni automatiche:
Quando [82] SP.rt = SP il valore del Set Point
remoto verrà forzato ad essere uguale al Set
Point attivo;
Quando [82] SP.rt = trim il valore del Set Point
remoto verrà forzato a zero;
Quando [82] SP.rt = PErc il valore del Set Point
remoto verrà forzato a zero.
[76] SPHL - Massimo valore di Set Point
Disponibile:
Quando almeno un’uscita è programmata come
uscita regolante.
Campo: Da [78] SPLL a 9999 in unità ingegneristiche.
Nota: Per maggiori dettagli vedere le note relative al para-
metro [78] SPLL.
[77] SP - Set Point 1
Disponibile:
Quando almeno un’uscita è programmata come
uscita regolante.
Campo: Da [75] SPLL a [76] SPHL in unità ingegneristiche.
[78] SP 2 - Set Point 2
Disponibile:
Quando almeno un’uscita è programmata come
uscita regolante e [74] nSP > 2.
Campo: Da [75] SPLL a [76] SPHL in unità ingegneristiche.
[79] SP 3 - Set Point 3
Disponibile:
Quando almeno un’uscita è programmata come
uscita regolante e [74] nSP > 3.
Campo: Da [75] SPLL a [76] SPHL in unità ingegneristiche.
[80] SP 4 - Set Point 4
Disponibile:
Quando almeno un’uscita è programmata come
uscita regolante e [74] nSP =4.
Campo: Da [75] SPLL a [76] SPHL in unità ingegneristiche.
[81] A.SP - Selezione del Set Point attivo
Disponibile:
Quando almeno un’uscita è programmata come
uscita regolante.
Campo: Da SP a [74] nSP.
Note: 1. La modifica di [81] A.SP causa le seguenti azioni:
Quando [82] SP.rt = SP il valore del Set Point remo-
to verrà forzato ad essere uguale al Set Point attivo;
• Quando [82] SP.rt = trim il valore del Set Point
remoto verrà forzato pari a zero;
• Quando [82] SP.rt = PErc il valore del Set Point
remoto verrà forzato pari a zero.
2. La selezione di SP2, SP3 e SP4 sarà possibile
solo se il relativo Set Point è abilitato (vedere
parametro [74] nSP).
[82] SP.rt - Tipo di Set Point remoto
Questi strumenti possono comunicare tra di loro tramite
l’interfaccia seriale RS 485 senza l’ausilio di un PC. Uno
strumento può essere impostato come Master mentre gli altri
devono essere Slave (impostazione normale). L’unità Master
invia il suo Set Point operativo alle unità Slave.
In questo modo, ad esempio, è possibile modificare il Set
Point di 20 strumenti contemporaneamente modificando il Set
Point dell’unità Master (es. applicativo: Hot runner). Il para-
metro SP.rt definisce come l’unità Slave utilizzerà il Set Point
proveniente da seriale.
Il parametro [133] tr.SP [Selezione
del valore da ritrasmettere (Master)] consente di definire
sull’unità Master il valore ritrasmesso.
Disponibile:
Quando almeno un’uscita è programmata come
uscita regolante e c’è l’uscita seriale.
Campo: rSP Il valore proveniente da seriale è utilizzato
come Set Point remoto (RSP).
trin Il valore proveniente da seriale verrà som-
mato al Set Point locale selezionato tramite
il parametro A.SP e la somma diventa il Set
Point operativo.
PErC
Il valore proveniente da seriale verrà considerato
come percento del campo di ingresso ed il valore
così calcolato diventa il Set Point operativo.
Nota: La modifica di [84] SPrt produce le seguenti azioni:
Quando [82] SP.rt = rSP - il valore del Set Point remoto
verrà forzato ad essere uguale al Set Point attivo;
Quando [82] SP.rt = trin - il valore del Set Point
remoto verrà forzato a zero;
Quando [82] SP.rt = PErc - il valore del Set Point
remoto verrà forzato a zero.
Ascon Tecnologic - Serie KM2- - MANUALE INGEGNERISTICO - PAG. 17
Esempio: Forno di rifusione per PCB a 6 zone. L’unità ma-
ster invia il suo Set Point a 5 altre zone (slave). Le zone sla-
ve utilizzano il dato come Set Point “TRIM” (parametro trin).
La prima zona è la zona master ed utilizza un Set Point di 210°C;
La seconda zona ha un Set Point locale pari a - 45 (°C);
La terza zona ha un Set Point locale pari a -45 (°C);
La quarta zona ha un Set Point locale pari a -30 (°C);
La quinta zona ha un Set Point locale pari a +40 (°C);
La sesta zona ha un Set Point locale pari a +50 (°C);
In questo modo, il profilo termico risultante è il seguente:
Master SP = 210°C;
Seconda zona SP = 210 -45 = 165°C:
Terza zona SP = 210 -45 = 165°C:
Quarta zona SP = 210 - 30 = 180°C;
Quinta zona SP = 210 + 40 = 250°C;
Sesta zona SP = 210 + 50 = 260°C.
Se si modifica il Set Point dell’unità master, anche il Set Point
di tutte le unità slave si modificherà della stessa quantità.
[83] SPLr - Selezione Set Point locale o remoto
Disponibile:
Quando almeno un’uscita è programmata come
uscita regolante.
Campo: Loc Set Point locale selezionato tramite [81] A.SP;
rEn Set Point remoto (da seriale).
[84] SP.u - Velocità di variazione per incrementi
del Set Point (rampa di salita)
Disponibile:
Quando almeno un’uscita è programmata come
uscita regolante.
Campo: 0.01... 99.99 unità al minuto;
inF Rampa disabilitata (passaggio a gradino).
[85] SP.d - Velocità di variazione per decrementi
del Set Point (rampa di discesa)
Disponibile:
Quando almeno un’uscita è programmata come
uscita regolante.
Campo: 0.01... 99.99 unità al minuto;
inF Rampa disabilitata (passaggio a gradino).
Note generali sul Set Point remoto: Quando si imposta
il Set Point remoto con azione trim (RSP), il campo del Set
Point locale diventa: da [75] SPLL+ RSP to [76] SPHL - RSP.
Gruppo ]tin - Configurazione del timer
Il timer può funzionare in 5 modi diversi:
Ritardato all’eccitazione con un tempo di ritardo e un tem-
po di “fine ciclo”.
Start
OUT ON
off
Tr.t1 Tr.t2
off
Impostando tr.t2 = Inf l’uscita del timer rimane in condizione
ON finché lo strumento non rileva un comando di reset.
Start
OUT ON
off
Tr.t1 Tr.t2 = inF
off
Reset
Ritardo all’accensione con un tempo di ritardo e un tempo
di “fine ciclo”.
Start
OUT Power ON
ON
off
Tr.t1 Tr.t2
off
Eccitazione passante
Start
OUT ON
Tr.t1
off
Reset
Pausa lavoro (oscillatore) asimmetrico con partenza in pausa
Start
OUT ONoff
Tr.t2
ONoff
Tr.t1Tr.t1 Tr.t2
ON
off
Tr.t1 Tr.t2
Reset
Pausa lavoro (oscillatore) asimmetrico con partenza in lavoro
Start
OUT ON off
Tr.t2
off
Tr.t1Tr.t1 Tr.t2
off
Tr.t1 Tr.t2
Reset
ON ON
Note: 1. Lo strumento è in grado di ricevere i comandi di start,
hold e reset tramite il tasto , tramite seriale o
tramite ingresso logico.
2. Un comando di HOLD sospende il conteggio del
tempo.
[86] tr.F - Funzione del timer indipendente
Disponibile:
Sempre.
Campo: nonE Timer non utilizzato;
i.d.A Ritardato all’eccitazione;
i.uP.d Ritardo all’accensione;
i.d.d Eccitazione passante;
i.P.L Pausa-lavoro con partenza in OFF;
i.L.P Pausa-lavoro con partenza in ON.
[87] tr.u - Unità ingegneristica del tempo
Disponibile:
Quando [86] tr.F è diverso da nonE.
Campo: hh.nn Ore e minuti
nn.SS Minuti e secondi
SSS.d Secondi e decimi di secondo
Nota: Quando il timer è in funzione, questo parametro può
essere visualizzato, ma non modificato.
[88] tr.t1 - Tempo 1
Disponibile:
Quando [86] tr.F è diverso da nonE.
Campo: Quando [87] tr.u = hh.nn = 00.01... 99.59;
Quando [87] tr.u = nn.SS = 00.01... 99.59;
Quando [87] tr.u = SSS.d = 000.1... 995.9.
[89] tr.t2 - Tempo 2
Disponibile:
Quando [86] tr.F è diverso da nonE.
Campo: Quando [87] tr.u = hh.nn = 00.01... 99.59 + inF;
Quando [87] tr.u = nn.SS = 00.01... 99.59 + inF;
Quando [87] tr.u = SSS.d= 000... 995.9 + inF.
Nota: Impostando [89] tr.t2 = inF, Il secondo tempo verrà
interrotto solo da un comando di reset.
Ascon Tecnologic - Serie KM2- - MANUALE INGEGNERISTICO - PAG. 18
[90] tr.St - Stato del Timer
Disponibile:
Quando [86] tr.F è diverso da nonE.
Campo: run Timer in esecuzione (Run);
HoLd Timer sospeso (Hold);
rES Timer fermo(reset).
Nota: Questo parametro consente di gestire il timer da para-
metro (senza tasto , ingresso digitale o interfaccia
seriale).
Gruppo ]
PrG - Configurazione della
Funzione Programmatore
Questi strumenti sono in grado di eseguire un profilo termico
composto da 4 gruppi di 2 passi (8 passi totale).
Il primo passo è sempre una rampa (utilizzata per raggiun-
gere il Set Point desiderato) mentre il secondo passo è una
stasi (permanenza sul Set Point desiderato).
Quando viene rilevato un comando di run, lo strumento
allinea il Set Point operativo al valore attualmente misurato e
inizia ad eseguire la prima rampa.
Inoltre, ogni stasi è dotata di una banda di wait che consente
di sospendere il conteggio del tempo quando il valore misu-
rato esce dalla banda definita (guaranteed soak).
Ad ogni passo è possibile assegnare lo stato di due eventi.
Un evento può pilotare un’uscita e quindi fare un’ azione
durante uno o più parti di programma. Alcuni parametri
addizionali consentono di definire la scala dei tempi ed il
comportamento dello strumento alla fine del programma.
Note: 1. Tutti i passi di programma possono essere modificati
durante l’esecuzione del programma.
2. Se durante l’esecuzione del programma si veri-
ficasse una caduta di tensione, alla successiva
accensione lo strumento è in grado di riprendere
l’esecuzione del programma dal segmento che era
in esecuzione al momento dello spegnimento e,
se il segmento era una stasi, la ripartenza avverrà
tenendo presente anche il tempo di stasi già ese-
guito (con una approssimazione di 30 minuti).
Per ottenere questa funzione è necessario che
il parametro “[126] dSPu - Stato dello strumento
all’accensione” del gruppo “Pan” sia uguale “AS.Pr”.
Se il parametro “[126] dSPu - Stato dello strumen-
to all’accensione” è diverso da “AS.Pr” la funzione
di memorizzazione sarà inibita.
PWR ON or RUN
Time
Spx
Temperature
OFF
Rampto
Sx
Prog. Step
Pr.S1
Pr.S4
Pr.S2
Pr.S3
Prog. END
Ramp 1
Soak 1
Ramp 2
Soak 2
Ramp 3
Soak 3
Ramp 4
Soak 4
Program RUN
[91] Pr.F - Azione del programma all’accensione
Disponibile:
Sempre.
Campo: nonE Programma non utilizzato;
S.uP.d Partenza all’accensione con primo passo in
stand-by;
S.uP.S Partenza all’accensione;
u.diG
Partenza al rilevamento di un comando Run;
u.dG.d
Partenza al rilevamento di un comando Run
con primo passo in stand-by
.
[92] Pr.u - Unità ingegneristiche delle stasi
Disponibile:
Quando [91] Pr.F è diverso da nonE.
Campo: hh.nn Ore e minuti;
nn.SS Minuti e secondi.
Nota: Durante l’esecuzione del programma questo parame-
tro non può essere modificato.
[93] Pr.E - Comportamento dello strumento alla
fine dell’esecuzione del programma
Disponibile:
Quando [91] Pr.F è diverso da nonE.
Campo: cnt Continua (lo strumento continuerà ad
utilizzare il Set Point dell’ultima stasi fino al
rilevamento di un comando di reset);
SPAt Va al Set Point selezionato tramite il para-
metro [81] A.SP;
St.bY Va in modo stand by.
Note: 1. Impostando [93] Pr.E = cnt lo strumento opera
come segue: alla fine del programma lo strumento
continua ad utilizzare il Set Point dell’ultima stasi.
2. Quando rileva un comando di reset, lo strumento
va verso il Set Point selezionato tramite il parame-
tro [81] A.SP. Il passaggio sarà a gradino o tramite
rampa a secondo dell’impostazione dei parametri
[84] SP.u (Velocità di variazione per incrementi del
Set Point) e [85] SP.d (Velocità di variazione per
decrementi del Set Point).
3. Impostando [93] Pr.E = SPAt lo strumento va
immediatamente al Set Point selezionato tramite
il parametro [81] A.SP. Il passaggio sarà a gradi-
no o tramite rampa a secondo dell’impostazione
dei parametri [84] SP.u (velocità di variazione per
incrementi del Set Point) e [85] SP.d (velocità di
variazione per decrementi del Set Point).
[94] Pr.Et -
Tempo dell’indicazione di fine programma
Disponibile:
Quando [91] Pr.F è diverso da nonE.
Campo: oFF Funzione non utilizzata;
00.01... 99.59 minuti e secondi;
inF ON all’infinito.
Nota: Impostando [94] Pr.Et = inF l’indicazione di fine pro-
gramma andrà in OFF solo se lo strumento rileva in
comando di reset o un nuovo comando di RUN.
[95] Pr.S1 - Set Point della prima stasi
Disponibile:
Quando [91] Pr.F è diverso da nonE o [91] Pr.F
è diverso da S.uP.d.
Campo: Da [75] SPLL a [76] SPHL.
[96] Pr.G1 - Gradiente della prima rampa
Disponibile:
Quando [91] Pr.F è diverso da nonE o [91] Pr.F
è diverso da S.uP.d.
Campo: 0.1... 999.9 unità ingegneristiche al minuto;
inF Trasferimento a gradino.
[97] Pr.t1 - Tempo della prima stasi
Disponibile:
Quando [91] Pr.F è diverso da nonE.
Campo: 0.00... 99.59 unità di tempo.
[98] pr.b1 - Banda di Wait della prima stasi
Disponibile:
Quando [91] Pr.F è diverso da nonE o
[91] Pr.F è diverso da S.uP.d.
Campo: OFF... 9999 unità ingegneristiche.
Nota: La banda di wait sospende il conteggio del tempo
quando il valore misurato esce dalla banda definita
(guaranteed soak).
Ascon Tecnologic - Serie KM2- - MANUALE INGEGNERISTICO - PAG. 19
Temperature
Wait
Wait
Soakx Soakx
Ramp x + 1Ramp x
Wait
Soak SP
Wait
SP
Measure
[99] Pr.E1 - Stato degli eventi del primo gruppo
Disponibile:
Quando [91] Pr.F è diverso da nonE o [91] Pr.F
è diverso da S.UP.d.
Campo: 00.00... 11.11 dove:
0 Evento OFF;
1 Evento ON.
Event1status during ramp
Event 2 status during ramp
Event 1 status during soak
Event2status during soa
k
Display Rampa Stasi
Evento 1 Evento 2 Evento 1 Evento 2
00.00 off off off off
10.00 on off off off
01.00 off on off off
11.00 on on off off
00.10 off off on off
10.10 on off on off
01.10 off on on off
11.10 on on on off
00.01 off off off on
10.01 on off off on
01.01 off on off on
11.01 on on off on
00.11 off off on on
10.11 on off on on
01.11 off on on on
11.11 on on on on
[100] Pr.S2 - Set Point della seconda stasi
Disponibile:
Quando [91] Pr.F è diverso da nonE.
Campo: Da [75] SPLL a [76] SPHL
oFF Fine programma.
Nota: Non è necessario configurare tutti i passi.
Quando ad esempio si desidera utilizzare solo 2
gruppi, è sufficiente impostare il Set Point del terzo
gruppo uguale a OFF. Lo strumento maschererà tutti i
rimanenti parametri relativi al programmatore.
[101] Pr.G2 - Gradiente della seconda rampa
Disponibile:
Quando [91] Pr.F è diverso da nonE e [103] Pr.S2
è diverso da oFF.
Campo: 0.1... 999.9 unità ingegneristiche al minuto;
inF Passaggio a gradino.
[102] Pr.t2 - Tempo della seconda stasi
Disponibile:
Quando [91] Pr.F è diverso da nonE e [100] Pr.S2
è diverso da oFF.
Campo: 0.00... 99.59 unità di tempo.
[103] Pr.b2 - Banda di Wait della seconda stasi
Disponibile:
Quando [91] Pr.F è diverso da nonE e [100]
Pr.S2 è diverso da oFF.
Campo: OFF... 9999 unità ingegneristiche.
Nota: Per maggiori dettagli vedere il parametro [98] pr.b1.
[106] Pr.E2 - Stato degli eventi del secondo gruppo
Disponibile:
Quando [91] Pr.F è diverso da nonE e [100] Pr.S2
è diverso da oFF.
Campo: 00.00... 11.11 dove:
0 Evento OFF;
1 Evento ON.
Nota: Per maggiori dettagli vedere il parametro [99] Pr.E1.
[107] Pr.S3 - Set Point della terza stasi
Disponibile:
Quando [91] Pr.F è diverso da nonE e [100] Pr.S2
è diverso da oFF.
Campo: Da [75] SPLL a [76] SPHL;
oFF Fine del programma.
Nota: Per maggiori dettagli vedere il parametro[100] Pr.S2.
[106] Pr.G3 - Gradiente della terza stasi
Disponibile:
Quando [91] Pr.F è diverso da nonE, [100] Pr.S2
è
diverso da oFF e [107] Pr.S3 è diverso da OFF.
Campo: 0.1... 999.9 unità ingegneristiche al minuto;
inF Passaggio a gradino.
[107] Pr.t3 - Tempo della terza stasi
Disponibile:
Quando [91] Pr.F è diverso da nonE, [100] Pr.S2
è diverso da oFF e [107] Pr.S3 è diverso da OFF.
Campo: 0.00... 99.59 unità di tempo.
[108] Pr.b3 - Banda di Wait della terza stasi
Disponibile:
Quando [91] Pr.F è diverso da nonE, [100] Pr.S2
è diverso da oFF e [107] Pr.S3 è diverso da OFF.
Campo: OFF... 9999 unità ingegneristiche.
Nota: Per maggiori dettagli vedere il parametro [98] pr.b1.
[109] Pr.E3 - Stato degli eventi del terzo gruppo
Disponibile:
Quando [91] Pr.F è diverso da nonE, [100] Pr.S2
è diverso da oFF e [107] Pr.S3 è diverso da OFF.
Campo: 00.00... 11.11 dove:
0 Evento OFF;
1 Evento ON.
Nota: Per maggiori dettagli vedere il parametro [99] Pr.E1.
[110] Pr.S4 - Set Point della quarta stasi
Disponibile:
Quando [91] Pr.F è diverso da nonE, [100] Pr.S2
è diverso da oFF e [107] Pr.S3 è diverso da OFF.
Campo: Da [75] SPLL a [76] SPHL;
oFF Fine programma.
Nota: Per maggiori dettagli vedere il parametro [100] Pr.S2.
[111] Pr.G4 - Gradiente della quarta rampa
Disponibile:
Quando [91] Pr.F è diverso da nonE, [100] Pr.S2
è diverso da oFF, [107] Pr.S3 è diverso da OFF e
[110] Pr.S4 è diverso da OFF.
Campo: 0.1... 999.9 unità ingegneristiche al minuto;
inF Passaggio a gradino.
[112] Pr.t4 - Tempo della quarta stasi
Disponibile:
Quando [91] Pr.F è diverso da nonE, [100] Pr.S2
è diverso da oFF, [107] Pr.S3 è diverso da OFF
e [110] Pr.S4 è diverso da OFF.
Campo: 0.00... 99.59 unità di tempo.
Ascon Tecnologic - Serie KM2- - MANUALE INGEGNERISTICO - PAG. 20
[113] Pr.b4 - Banda di Wait della quarta stasi
Disponibile:
Quando [91] Pr.F è diverso da nonE, [100] Pr.S2
è diverso da oFF, [107] Pr.S3 è diverso da OFF e
[110] Pr.S4 è diverso da OFF.
Campo: Da OFF a 9999 unità ingegneristiche.
Nota: Per maggiori dettagli vedere il parametro [98] pr.b1.
[114] Pr.E4 - Stato degli eventi del quarto gruppo
Disponibile:
Quando [91] Pr.F è diverso da nonE, [100] Pr.S2
è diverso da oFF, [107] Pr.S3 è diverso da OFF
e [110] Pr.S4 è diverso da OFF.
Campo: 00.00... 11.11 dove:
0 Evento OFF;
1 Evento ON.
Nota: Per maggiori dettagli vedere il parametro [99] Pr.E1.
[115] Pr.St - Stato del programma
Disponibile:
Quando [91] Pr.F è diverso da nonE.
Campo: run Programma in Run;
HoLd Programma in Hold;
rES Programma in reset.
Nota: Questo parametro consente di gestire il programma-
tore tramite un parametro (senza bisogno di ingressi
logici, ecc.).
Gruppo ]PAn - Configurazione Interfaccia
Utente
[116] PAS2 - Password livello 2:
Livello di accesso limitato
Disponibile:
Sempre.
Campo: oFF Livello 2 non protetto da password
(come livello 1 = operatore);
1... 200.
[117] PAS3 - Password livello 3:
Livello configurazione completo
Disponibile:
Sempre.
Campo: 3... 200.
Nota: Impostando [116] PAS2 uguale a [117] PAS3, il livello
2 risulterà mascherato.
[118] uSrb - Funzione del tasto durante il RUN TIME
Disponibile:
Sempre.
Campo: nonE Nessuna funzione;
tunE
Abilitazione Autotuning. Una singola pressione
(più di 1 s) fa partire l’Autotuning;
oPLo Modo Manuale. L
a prima pressione mette
lo strumento in MAN (oPLo), la seconda lo
riporta in modo Automatico;
AAc Reset Allarmi;
ASi Riconoscimento allarmi (acknowledge);
chSP Selezione sequenziale del Set Point (nota);
St.by
Modo Stand by. Una prima pressione mette lo
strumento in modo Stand-by mentre una secon-
da pressione lo rimette in modo Automatico;
Str.t Run/hold/reset del timer (nota);
P.run Run del programma (nota);
P.rES Reset del programma (nota);
P.r.H.r Run/hold/reset del programma (nota);
HE.co Riscalda con SP1/Raffredda con SP2.
Note: 1. Quando si utilizza la “selezione sequenziale del
Set Point”, ogni pressione del tasto (pressione
mantenuta per più di 1 secondo) aumenta il valore
di SPAT (Set Point attivo) di un’unità. La selezione
è ciclica:
SP -> SP2 -> SP3 -> SP4.
Quando, tramite il tasto , si seleziona un nuovo
Set Point, lo strumento visualizza per 2 secondi
l’acronimo del Set Point selezionato (es. SP2).
Quando si utilizza la “selezione sequenziale del Set
Point”, il numero di Set Point selezionabili è limitato
dal parametro [74] nSP.
2. Quando si utilizza la funzione “run/hold/reset del
timer”, una breve pressione sospende e fa ripartire il
conteggio del timer mentre una pressione prolungata
(maggiore di 10 secondi) resetta il timer.
3. Quando si utilizza il “run del programma”, la prima
pressione produce la partenza del programma mentre
una successiva pressione (eseguita mentre il pro-
gramma è in esecuzione) produce la ripartenza del
programma dall’inizio.
4. Quando si seleziona il “reset del programma” una bre-
ve pressione abortisce l’esecuzione del programma.
5. Quando si seleziona “run/hold/reset del programma”,
una breve pressione sospende e fa ripartire l’esecuzio-
ne del programma mentre una pressione prolungata
(maggiore di 10 secondi) resetta il programma.
6. Se si imposta [121] = HE.co, lo strumento renderà
disponibili i parametri: [66] tcH, [67] rcG e [68] tcc.
[119] H.dSP - Gestione del display principale (sup.)
Disponibile:
Sempre.
Campo: nonE Display spento;
PV Valore misurato (PV);
Pou Potenza di uscita;
SPF Set Point finale;
SPo Set Point operativo;
AL1 Soglia allarme 1;
AL2 Soglia allarme 2;
AL3 Soglia allarme 3.
Pr.tu
Durante una stasi, lo strumento visualizza il
tempo trascorso dall’inizio della stasi.
Durante una rampa lo strumento visualizza il
Set Point operativo.
Alla fine del programma, lo strumento visualizza
il valore misurato sul display superiore e mostra
alternativamente P.End e il valore selezionato a
[120] L.dSP su quello inferiore.
Quando il programma non è in esecuzione, lo
strumento visualizza lo standard display.
Pr.td
Durante una stasi, lo strumento visualizza il
tempo rimanente alla fine di quella stasi.
Durante una rampa lo strumento visualizza il
Set Point operativo.
Alla fine del programma, lo strumento visualizza
il valore misurato sul display superiore e mostra
alternativamente P.End e il valore selezionato a
[120] L.dSP su quello inferiore.
Quando il programma non è in esecuzione, lo
strumento visualizza lo standard display.
P.t.tu Quando un programma è in esecuzione, lo
strumento visualizza il tempo trascorso dall’i-
nizio del programma. Alla fine del program-
ma, lo strumento visualizza il valore misurato
sul display superiore e mostra alternativamen-
te P.End e il valore selezionato a [120] L.dSP
su quello inferiore;
P.t.td Quando un programma è in esecuzione, lo
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Ascon tecnologic KM2 Manuale del proprietario

Tipo
Manuale del proprietario