Ascon tecnologic KRD3 Manuale del proprietario

Tipo
Manuale del proprietario
Ascon Tecnologic - Serie KRD3 - MANUALE INGEGNERISTICO - PAG. 1
KRD3
CONTROLLORE E
MINI-PROGRAMMATORE
Manuale Ingegneristico
22/04 - Code: ISTR_M_KRD3_I_00_--
Ascon Tecnologic S.r.l.
Viale Indipendenza 56, 27029 Vigevano (PV) - ITALY
Tel.: +39 0381 69871/FAX: +39 0381 698730
www.ascontecnologic.com
1 DIMENSIONI (mm)
1.1 Dimensioni
87.60
27.80
78.65
21.55
77.31
87
27.80
69.80
1.2 Requisiti per il montaggio
Questo strumento è destinato all’installazione permanente,
solo per uso interno, in un quadro elettrico che racchiuda lo
strumento, i terminali ed i cablaggi specifici per il montaggio
su guida DIN. Montare lo strumento in un quadro che abbia le
seguenti caratteristiche:
1. Deve essere facilmente accessibile;
2. Non deve essere sottoposto a vibrazioni o impatti;
3. Non devono essere presenti gas corrosivi;
4. Non deve esserci presenza di acqua o altri fluidi (condensa);
5. La temperatura ambiente deve essere tra 0... 50°C;
6. L’umidità relativa deve rimanere all’interno del campo di
utilizzo (20... 85% RH).
Lo strumento può essere montato su guida DIN o a parete.
2 COLLEGAMENTI
2.1 Schema di collegamento
+
+
+
Relay Out 1: 4 (4) A/250 VAC SPDT
Relay Out 2, 3: 2 (1) A/250 VAC SPST NA (*)
SSR Out 1, 2 , 3: 10 VDC/15 mA
Analogue Out1: 0/4... 20 mA, 0/2... 10 V
SSR Out4: 12 VDC/20 mA
* KRD3 servodrive models: both Out2 and Out3
are to be selected as “M” in Configuration code;
Out2: open, Out3: close
Passive TX,
2 wires,
4... 20 mA
Pt1000
Pt100
TC
4... 20 mA
(active)
0/12... 60 mV,
0/1... 5V,
0/2... 10V
DI1
Power
Supply
NO NOCC NCCNO
Out4
DI2
D+D-
RS485
Out1
Out3 Out2
+-
Note generali sui collegamenti elettrici
1. Non cablare i cavi di segnale con i cavi di potenza;
2. Componenti esterni (come le barriere zener) possono
causare errori di misura dovuti a resistenze di linea
eccessive o sbilanciate oppure possono dare origine a
correnti di dispersione;
3. Quando si utilizza cavo schermato, la calza di schermatu-
ra deve essere collegata a terra da un solo lato;
4. Fare attenzione alla resistenza di linea, una resistenza di
linea elevata può causare errori di misura.
2.2 Ingressi
2.2.1 Ingresso da termocoppia
12
+-
Resistenza di linea: 100 W, errore massimo 25 mV.
Giunto freddo: Compensazione automatica fra 0... 50°C.
Accuratezza giunto freddo: 0.05°C/°C dopo un
preriscaldamento di 20 minuti.
Impdenza di ingresso: > 1 M.
Calibrazione: Secondo la normativa EN 60584-1.
Nota: Utilizzare un cavo compensato corrispondente al tipo
di termocoppia impiegata possibilmente schermato.
Ascon Tecnologic - Serie KRD3 - MANUALE INGEGNERISTICO - PAG. 2
2.2.2 Ingresso da sensori all’infrarosso
Exergen
12
+-
Resistenza di linea: Non rilevante.
Giunto freddo: Compensazione automatica fra 0... 50°C.
Accuratezza giunto freddo: 0.05°C/°C.
Impedenza di ingresso: > 1 M.
2.2.3 Ingresso da termoresistenza Pt 100
12
3
RTD
Circuito d’ingresso: Iniezione di corrente (150 µA).
Resistenza di linea: Compensazione automatica fino a
20/filo, errore max. 0.1% del campo di ingresso.
Calibrazione: Secondo la normativa EN 60751/A2.
Nota: La resistenza dei 3 fili deve essere la stessa.
2.2.4 Ingresso da Pt 1000, NTC e PTC
2 3
Pt1000
Resistenza di linea: Non compensata.
Circuito di ingresso Pt 1000: Iniezione di corrente (15 µA).
Calibrazione Pt 1000: Secondo la normativa EN 60751/A2.
2.2.5 Ingresso in tensione (V e mV)
mV
V
+-
+-
12
Impedenza di ingresso: > 1 M per l’ingresso in mV
500 k per l’ingresso in V.
2.2.6 Ingresso in corrente (mA)
Collegamento ingresso da 0/4... 20 mA per trasmet-
titore passivo con alimentazione ausiliaria interna
1 2 34
4...20 mA
2 wires
Transmitter
+-
Impedenza di ingresso: < 53.
Alimentazione ausiliaria interna: 12 VDC (±10%), 20 mA max..
Collegamento ingresso da 0/4... 20 mA per trasmet-
titore passivo con alimentazione ausiliaria esterna
0/4...20 mA
passive
transmitter
Ext.
PWS
+
1 2
+-
+-
-
Collegamento ingresso da 0/4... 20 mA per
trasmettitore attivo
0/4... 20 mA
active
transmitter
1 2
+-
+-
2.2.7 Ingressi digitali
Note relative alla sicurezza:
Non cablare i cavi degli ingressi logici insieme ai cavi di potenza;
Lo strumento necessita di almeno 150 ms per riconoscere
la variazione di stato del contatto;
Gli ingressi logici NON sono isolati dall’ingresso di misura.
Il contatto esterno deve assicurare un isolamento doppio o
rinforzato tra l’ingresso logico e la linea di potenza.
Ascon Tecnologic - Serie KRD3 - MANUALE INGEGNERISTICO - PAG. 3
Ingresso digitale comandato da un contatto pulito
Digital
input 1
Digital
input 2
5 6 114
Massima resistenza contatti: 100.
Portata contatti: DI1 = 10 V, 6 mA;
DI2 = 12 V, 30 mA.
Ingresso digitale comandato in tensione (24 VDC)
+-
Digital
input 1
5 6 114
Digital
input 2
Tensione di stato logico 1: 6... 24 VDC;
Tensione di stato logico 0: 0... 3 VDC.
2.3 Uscite
Note relative alla sicurezza:
Per evitare scosse elettriche, collegare i cavi di potenza
dopo aver effettuato tutti gli altri collegamenti;
Per il collegamento alla rete, utilizzare cavi AWG 16 o mag-
giori e adatti per una temperatura di almeno 75°C;
Utilizzare solo cavi in rame;
Le uscite SSR non sono isolate. Il relè allo stato solido
esterno deve garantire un isolamento rinforzato;
Per le uscite SSR, mA e V si utilizzi un cavo schermato
qualora la linea dovesse superare i 30 m di lunghezza.
m Prima di collegare gli attuatori delle uscite,
si raccomanda di configurare i parametri per adattarli
all’applicazione (tipo di ingresso, modo di regolazio-
ne, allarmi, intervento delle uscite, ecc.).
2.3.1 Uscita 1 (OP1)
Uscita a relè
23 24
22
NCCNO
Portata dei contatti: • 4 A /250 V cosj =1;
• 2 A /250 V cosj =0.4.
Vita operativa: 1 x 105.
Uscita SSR
SSR
+-
24
22
Livello logico 0: Vout < 0.5 VDC;
Livello logico 1: 12 V ± 20%, 15 mA max..
Uscita analogica in corrente
mA
+-
2422
Uscita in corrente: 0/4... 20 mA, galvanicamente isolata,
RL max.: 600 .
Uscita analogica in tensione
V
+-
24
22
Uscita in tensione: 0/2... 10V, galvanicamente isolata,
RL min.: 500 .
2.3.2 Uscita 2 (OP2)
Uscita a relè
18
17
CNO
Portata dei contatti: • 2 A /250 V cosj =1;
• 1 A /250 V cosj =0.4.
Vita operativa: 1 x 105.
Uscita SSR
18
17
SSR
+-
+-
Livello logico 0: Vout < 0.5 VDC;
Livello logico 1: 12 V ±20%, 15 mA max..
2.3.3 Uscita 3 (OP3)
Uscita a relè
16
15
CNO
Portata dei contatti: • 2 A /250 V cosj =1;
• 1 A /250 V cosj =0.4.
Vita operativa: 1 x 105.
Uscita SSR
16
15
SSR
+-
+-
Livello logico 0: Vout < 0.5 VDC;
Livello logico 1: 12 V ±20%, 15 mA max..
Ascon Tecnologic - Serie KRD3 - MANUALE INGEGNERISTICO - PAG. 4
2.3.4 Uscite servomotore Out 2 e Out 3
NOCCNO
Out3 Out2
OpenClose
18
17
16
15
Portata dei contatti: • 2 A /250 V cosj = 1;
• 1 A /250 V cosj = 0.4.
Vita operativa: 1 x 105.
2.3.5 Uscita 4 (OP4)
Uscita SSR
SSR
+-
+-
114
Livello logico 0: Vout < 0.5 VDC;
Livello logico 1: 12 V ±20%, 20 mA max..
Nota: L’uscita è protetta da sovraccarichi.
2.4 Interfaccia seriale
10
8
9
10
8
9
A/A’
MASTER
B/B’
C/C’
A/A’
B/B’
GND
A/A’
B/B’
GND
10
8
9
A/A’
B/B’
GND
8910
Tipo di interfaccia: Isolata (50 V) RS-485;
Livelli di tensione: Secondo la normativa EIA standard;
Tipo di protocollo: MODBUS RTU;
Formato dei dati: 8 bit senza parità;
bit di Stop: 1 (uno);
Velocità di linea:
Programmabile tra 1200... 38400 baud;
Indirizzo:
Programmabile tra
1... 255.
Note: 1. L’interfaccia seriale RS-485 permette di collegare
fino a 30 strumenti con un unico master remoto.
2. La lunghezza del cavo non deve superare i 1500 m
alla velocità di comunicazione di 9600 baud.
3. Riportiamo di seguito la definizione data dalle norme
EIA per le interfacce RS-485 in merito al significato
ed al senso della tensione presente sui morsetti.
Il morsetto “A” del generatore deve essere ne-
gativo rispetto al morsetto “B” per stato binario 1
(MARK o OFF).
Il morsetto “A” del generatore deve essere po-
sitivo rispetto al morsetto “B” per stato binario 0
(SPACE o ON).
4. Questo strumento permette di impostare i para-
metri della configurazione seriale (indirizzo e baud
rate) in 2 modi differenti:
A Parametri programmabili: tutti i DIP switch
presenti nella parte posteriore dello strumen-
to devono essere impostati ad OFF:
1234
ON
5678
Lo strumento utilizzerà i valori programmati
ai parametri [134] Add e [135] bAud;
B Parametri fissi: I DIP switch devono essere
impostati in accordo con quanto indicato
nella tabella che segue:
DIP switch Funzione
1 Indirizzo bit 0
2 Indirizzo bit 1
3 Indirizzo bit 2
4 Indirizzo bit 3
5 Indirizzo bit 4
6 Indirizzo bit 5
7 Baudrate bit 0
8 Baudrate bit 1
In altre parole:
L’indirizzo (Address) è una word di 6 bit e
utilizza una codifica standard: es. l’indiriz-
zo 23 viene codificato impostando a ON i
DIP switch:
5, 3, 2 e 1 (16 + 4 + 2 + 1 = 23);
La velocità di linea (baud rate) è una word
di 2 bit il cui valore può essere ricavato
dalla tabella che segue:
Switch 7 Switch 8 Baud rate
OFF OFF 2400
ON OFF 9600
OFF ON 19200
ON ON 38400
I parapetri [134] Add e [135] bAud diventa-
no di sola lettura (Read only).
Ascon Tecnologic - Serie KRD3 - MANUALE INGEGNERISTICO - PAG. 5
2.5 Alimentazione
Power
Supply 13 14
Neutral Line
Tensione di alimentazione:
24 VAC/DC (±10%);
100... 240 VAC (-15... +10%).
Note: 1. Prima di collegare lo strumento alla rete elettrica,
assicurarsi che la tensione di linea sia corrispon-
dente a quanto indicato nell’etichetta di identifica-
zione dello strumento;
2. La polarità è ininfluente;
3. L’ingresso di alimentazione NON è protetto da
fusibile. È necessario prevedere esternamente un
fusibile tipo T 1A, 250 V;
4. Quando lo strumento è alimentato attraverso la
chiave di programmazione A-01, le uscite NON
sono alimentate e lo strumento potrebbe visualiz-
zare la scritta ouLd (Out 4 Overload).
3 CARATTERISTICHE TECNICHE
Custodia: Plastica autoestinguente di grado V-0 in accordo
alla normativa UL94
;
Protezione terminali: IP 20 secondo la normativa EN 60070-1;
Installazione: Montaggio retroquadro su guida DIN;
Morsettiera:24 terminali a vite M3, per cavi da 0.25... 2.5 mm2
(AWG22... AWG14) con schema di collegamento;
Dimensioni: A x L: 75 x 33 mm (3.07 x 1.37 in.),
profondità 75.5 mm (2.97 in.);
Peso: 180 g max.;
Tensione di alimentazione:
24 VAC/DC (±10% della tensione nominale);
100... 240 VAC (-15... +10% della tensione nominale);
Consumo di corrente: 5 VA max.;
Tensione di isolamento:
Isolamento semplice (modelli con alimentazione
24 VAC/DC);
3000 Vrms secondo EN 61010-1 (modelli con alimenta-
zione 100... 240 VAC/DC),
Tempo di campionamento: 130 ms;
Risoluzione: 30000 conteggi;
Precisione totale: ±0.5% F.S.V. ±1 digit a 25°C di
temperatura ambiente;
Deriva termica: Compresa nella precisione totale;
Compatibilità elettromagnetica e requisiti di sicurezza
Conformità: Direttiva EMC 2004/108/CE (EN 61326-1),
Direttiva LV 2006/95/CE (EN 61010-1);
Categoria di installazione: II;
Grado di inquinamento: 2;
Deriva termica: Fa parte della precisione globale;
Temperatura di funzionamento: 0... 50°C (32... 122°F);
Temperatura di stoccaggio: -30... +70°C (-22... +158°F);
Umidità: 20... 85% RH non condensante.
4 COME ORDINARE
Modello
KRD3 - = Regolatore
KRD3T = Regolatore + Temporizzatore
KRD3P = Regolatore + Temporizzatore + Programmatore
Alimentazione
H = 100... 240 VAC
L = 24 VAC/DC
Ingresso analogico + Ingresso digitale DI1 (standard)
C = J, K, R, S, T, PT100, PT1000 (2 fili), mA, mV, V
E = J, K, R, S, T, NTC, PTC, mA, mV, V
Uscita 1 (Out 1)
I = Isolata 0/4... 20 mA, 0/2... 10 V
O = VDC per SSR 12 Vdc/20 mA
R = Relè SPDT 4 A/250Vac (per carichi resistivi)
Uscita 3
- = Non disponibile
M = Relè SPST 2 A/250Vac (comando servomotore)(*)
O = VDC per SSR 12 Vdc/20 mA
R = Relè SPST NO 2 A/250Vac (per carichi resistivi)
Ingresso/Uscita 4
D = Uscita 4 (VDC per SSR)/Aliment./Ingresso dig. DI2
Tipo di collegamento
- = Standard (morsettiera a vite non estraibile)
E = Con morsettiera a vite estraibile
M = Con morsettiera a molla estraibile
N = Con morsettiera estraibile (solo parte fissa)
Uscita 2
- = Non disponibile
M = Relè SPST 2 A/250Vac (comando servomotore)(*)
O = VDC per SSR 12 Vdc/20 mA
R = Relè SPST NO 2 A/250Vac (per carichi resistivi)
Comunicazione seriale
- = TTL Modbus
S = RS485 Modbus + TTL Modbus
* I modelli KR3D per servomotore l’uscita 2 e l’uscita
3 (OUT2 e OUT3) devono essere compilate con il
codice “M”.
Ascon Tecnologic - Serie KRD3 - MANUALE INGEGNERISTICO - PAG. 6
5 PROCEDURA DI CONFIGURAZIONE
5.1 Introduzione
Lo strumento, quando viene alimentato, comincia immediata-
mente a funzionare rispettando i valori dei parametri memo-
rizzati in quel momento.
Il comportamento dello strumento e le sue prestazioni sono in
funzione dei valori dei parametri memorizzati.
Alla prima accensione lo strumento utilizzerà i dati di “de-
fault” (parametri di fabbrica). Questo insieme di parametri
sono di tipo generico (esempio: l’ingresso è programmato
per una termocoppia tipo J).
m Prima di collegare gli attuatori delle uscite, si rac-
comanda di configurare i parametri per adattarli
all’applicazione (tipo di ingresso, modo di regolazio-
ne, allarmi, intervento delle uscite, ecc.).
m Non si cambi il parametro [5] Unità (Engineering
Unit) durante il controllo di processo; i valori inseriti
dall’utente (Setpoint, soglie, limiti ecc.) non sono
riscalati automaticamente dallo strumento.
Per modificare l’impostazione dei parametri è necessario
entrare nel “Modo configurazione”.
5.2 Comportamento dello strumento
all’accensione
All’accensione lo strumento partirà in uno dei seguenti modi,
in funzione della specifica configurazione:
Modo Automatico senza la funzione programmatore
[12B] indirizzo 527 = 1;
[19B] indirizzo 580 = 0 oppure 1;
Lo strumento sta eseguendo la normale regolazione.
Modo manuale (oPLo)
[12B] indirizzo 527 = 0;
Lo strumento NON sta eseguendo la regolazione automatica;
La potenza di uscita di regolazione è pari a 0% e può es-
sere modificata col comando [28B] all’indirizzoo 592.
Modo Stand by (St.bY)
[12B] indirizzo 527 = 0;
Lo strumento NON sta eseguendo alcun tipo di regolazio-
ne (le uscite regolanti sono spente);
Lo strumento si comporta come un indicatore (convertitore
analogico - digitale).
Modo Automatico con partenza del programma
all’accensione
[12B]
indirizzo
527 = 1;
[19B]
indirizzo
580 diverso da 0, 1 oppure 7.
Noi definiamo una qualunque di queste condizioni
Visualizzazione normale”.
5.3 Reset di fabbrica
5.3.1 Caricamento dei parametri di default
A volte, ad esempio quando si riconfigura uno strumento
utilizzato in precedenza per un’applicazione diversa, oppure
da altri o si sono fatti test con uno strumento e si desidera
riconfigurarlo, può essere utile poter ricaricare la configu-
razione di fabbrica. Questa azione consente di riportare lo
strumento ad una condizione definita (com’era alla prima
accensione).
I dati di default sono i dati caricati nello strumento dalla fab-
brica prima della spedizione dell’apparecchio.
Per caricare il set di parametri di default di fabbrica è suffi-
ciente inviare il valore -481 a [19A] indirizzo 19.
La procedura è completa.
Nota: La lista completa dei parametri di default è riportata
nell’Appendice A.
5.4 Configurazione dei parametri
Nelle pagine seguenti descriveremo tutti i parametri dello
strumento. Tuttavia lo strumento visualizzerà solo i parametri
relativi alle opzioni hardware presenti e in accordo all’impo-
stazione fatta per i parametri precedenti (esempio: impostan-
do AL1t [tipo di Allarme 1] uguale a nonE [non utilizzato],
tutti i parametri relativi all’allarme 1 verranno omessi).
Gruppo ]inP - Configurazione degli ingressi
[1] SEnS - Tipo di ingresso (indirizzo 10240)
Disponibile: Sempre.
Campo: 1 TC J (-50... +1000°C/-58... +1832°F);
2 TC K (-50... +1370°C/-58... +2498°F);
3 TC S (-50... +1760°C/-58... +3200°F);
4 TC R (-50... +1760°C/-58... +3200°F);
5 TC T (-70... +400°C/-94... +752°F);
6 Exergen IRS J (-46... +785°C/-50... +1445°F);
7 Exergen IRS K (-46... +785°C/-50... +1445°F);
8 RTD Pt 100 (-200... +850°C/-328... +1562°F);
9 RTD Pt 1000 (-200... +500°C/-328... +932°F);
10 0... 60 mV lineare;
11 12... 60 mV lineare;
12 0... 20 mA lineare;
13 4... 20 mA lineare;
14 0... 5 V lineare;
15 1... 5 V lineare;
16 0... 10 V lineare;
17 SER1 Da collegamento seriale con strategia
Burn-out 1 (*);
18 SER2 Da collegamento seriale con strategia
Burn-out 2 (**).
(*) 17 - SEr1
Questa modalità è progettata per l’interfaccia PLC. Richiede
che un master scriva continuamente un valore misurato.
Nota: Il master deve inviare un comando WRITE all’indirizzo
200H o 1H anche se il valore non viene modificato.
Se lo strumento NON riceve un comando WRITE su uno
di questi due indirizzi per più di 5 secondi inizia a funzio-
nare come in presenza di una condizione di burn out.
(**) 18 - SEr2
La modalità precedente NON è utilizzabile quando si
utilizza un supervisore o un pannello operatore.
Questo tipo di master NON scrive un valore uguale al pre-
cedente. In altre parole, se il valore non cambia, il master
non scrive nella posizione specifica.
In SER2 lo strumento controlla l’attività di linea e:
Se è presente un’attività di linea corretta, considera il ma-
ster come connesso e lavora con l’ultimo valore “misurato”
ricevuto.
Se NESSUNA attività o un’attività errata viene rilevata per
più di 5 secondi, lo strumento inizia a funzionare come in
presenza di una condizione di burn out.
Note: 1. Quando si seleziona un ingresso da termocoppia
e si imposta una cifra decimale, il valore massimo
visualizzabile risulta essere 999.9°C o 999.9°F.
Ascon Tecnologic - Serie KRD3 - MANUALE INGEGNERISTICO - PAG. 7
2. Ogni cambiamento di impostazione del parametro
SEnS forzerà il parametro [2] dP = 0 e farà cam-
biare tutti i parametri ad esso collegati (Set Point,
banda proporzionale ecc.).
[2] dP - Posizione punto decimale (indirizzo 10241)
Disponibile: Sempre.
Campo:Quando [1] SenS = ingresso lineare: 0... 3;
• Quando [1] SenS diverso da ingresso lineare: 0... 1.
Nota: Ogni variazione del parametro dP produrrà una
variazione dei parametri ad esso collegati (Set Point,
banda proporzionale, ecc.).
[3] SSc - Inizio scala per ingressi lineari
(indrizzo 10242)
Disponibile: Quando, tramite il parametro [1] SEnS, è stato
selezionato un ingresso lineare.
Campo: -1999... 9999.
Note: 1. Consente di definire, per gli ingressi lineari, il
valore visualizzato quando lo strumento misura il
minimo valore misurabile. Lo strumento visualiz-
zerà valori fino al 5% inferiori al valore impostato
per [3] SSc e solo al disotto del 5% visualizzerà la
segnalazione di underrange.
2. Quando viene selezionato un valore misurato dal
collegamento seriale, il parametro [3] SSc diventa
un limite fisso (non inferiore al 5%).
3. È possibile impostare una visualizzazione di inizio
scala inferiore alla visualizzazione di fondo scala
per ottenere usa scala di visualizzazione inversa.
Es. 0 mA = 0 mbar and 20 mA = -1000 mbar (vuoto).
[4] FSc - Fondo scala per ingressi lineari
(indrizzo 10243)
Disponibile: Quando, tramite il parametro [1] SEnS, è stato
selezionato un ingresso lineare.
Campo: -1999... 9999.
Note: 1. Consente di definire, per gli ingressi lineari, il
valore visualizzato quando lo strumento misura il
massimo valore misurabile. Lo strumento visualiz-
zerà valori fino al 5% superiori al valore impostato
per [4] FSc e solo al di sopra del 5% visualizzerà
la segnalazione di overrange.
2. Quando viene selezionato un valore misurato dal
collegamento seriale, il parametro [4] FSc diventa
un limite fisso (non superiore al 5%).
3. È possibile impostare una visualizzazione di inizio
scala inferiore alla visualizzazione di fondo scala
per ottenere usa scala di visualizzazione inversa.
Es. 0 mA = 0 mbar e 20 mA = - 1000 mbar (vuoto).
[5] unit - Unità ingegneristiche (indirizzo 10244)
Disponibile: Quando, tramite il parametro [1] SEnS, è stato
selezionato un sensore di temperatura.
Campo: °c Gradi Centigradi;
°F Gradi Fahrenheit.
m Lo strumento NON riscala i valori di temperatura inse-
riti dall’utente (soglie, limiti, Set Point ecc.).
[6] FiL - Filtro digitale sul valore misurato
(indirizzo 10245)
Disponibile: Sempre.
Campo: oFF Nessun filtro;
0.1... 20.0 s.
Note: 1. Questo è un filtro del primo ordine applicato al
valore misurato. Per questa ragione influenza sia
il valore misurato sia l’azione di regolazione sia il
comportamento degli allarmi.
2. Questo filtro influisce sul valore misurato anche se
proveniente dal collegamento seriale.
[7] inE - Selezione del tipo di fuori campo che
abilita il valore di uscita di sicurezza
(indirizzo 10246)
Disponibile: Sempre.
Campo: 1
Quando lo strumento rileva un overrange o un un-
derrange, forza la potenza di uscita dello strumen-
to al valore di sicurezza [8] oPE.
2 Quando lo strumento rileva un overrange, forza
la potenza di uscita dello strumento al valore di
sicurezza [8] oPE.
3 Quando lo strumento rileva un underrange, for-
za la potenza di uscita dello strumento al valore
di sicurezza [8] oPE.
[8] oPE - Valore di sicurezza della potenza di
uscita (indirizzo 10247)
Disponibile: Sempre.
Campo: -100... 100% (dell’uscita).
Note: 1. Quando lo strumento è programmato per eseguire
una sola azione regolante (riscaldamento o raffred-
damento), impostando un valore inferiore al campo
di uscita, lo strumento utilizza il valore zero.
Es.: Quando è programmata una azione di solo
riscaldamento e oPE è uguale a -50% (raffredda-
mento) lo strumento utilizzerà il valore zero.
2. Quando è stato selezionato un controllo ON/OFF
e
lo strumento rileva una condizione di fuori campo,
lo strumento utilizzerà un tempo di ciclo pari a 20
secondi per poter fornire la potenza programmata
tramite questo parametro.
[9] io4.F - Selezione della funzione dell’I/O4
(indirizzo 10248)
Disponibile: Sempre.
Campo: 0 Out 4 sempre ad ON (usato come alimentazio-
ne di un trasmettitore);
1 Uscita digitale 4 (VDC per SSR);
2 Ingresso digitale 2 (contatto pulito);
3
Ingresso digitale 2 (in tensione 12... 24 VDC)
.
Note: 1. Impostando [9] io4.F = 2 o 4, il parametro [22] O4F
viene mascherato e diventa visibile [11] diF2.
2. Impostando [9] io4F = 0 i parametri [25] O4F e
[11] diF2 verranno mascherati.
3. Impostando [9] io4F per valori diversi da 2 o 3,
lo strumento forzerà [11] diF2 = 0.
4. Modificando [9] io4F = 0 in [9] io4F = 1 porterà
[22] O4F ad essere visibile e uguale 0.
Ascon Tecnologic - Serie KRD3 - MANUALE INGEGNERISTICO - PAG. 8
[10] diF1 - Funzione dell’ingresso digitale 1
(indirizzo 10249)
Disponibile: Sempre.
Campo: 0 OFF: Nessuna funzione;
1 Reset Allarmi [stato];
2 Riconoscimento Allarmi (ACK) [stato];
3 Hold del valore misurato [stato];
4 Modo Stand by [stato]. Quando il contatto è
chiuso lo strumento è in stand-by;
5 Modalità manuale;
6 Azione riscaldante utilizza SP1, azione raf-
freddante utilizza SP2 [stato] (vedere Note
relative agli ingressi digitali”);
7 Timer Run/Hold/Reset [transizione].
Una breve
chiusura fa partire il timer e/o sospende l’esecu-
zione; la chiusura prolungata (più di 10 secondi)
esegue il reset del timer;
8 Timer Run [transizione]
una breve chiusura del
contatto fa partire il timer
;
9 Timer reset [transizione]
una breve chiusura del
contatto esegue il reset del timer
;
10 Timer run/hold [stato]
- Contatto chiuso = Timer RUN (conteggio attivo);
- Contatto aperto = Timer Hold (conteggio sospeso);
11 Timer run/reset [stato];
12
Timer run/reset con “blocco” al termine del con-
teggio (per far ripartire il timer lo strumento deve
ricevere il comando RUN dalla porta seriale o
dall’ingresso digitale 2)
;
13 Run del programma [transizione]. La prima
chiusura fa partire il programma, ma le chiusu-
re successive fanno ripartire l’esecuzione del
programma dall’inizio;
14
Reset del programma [transizione]. La chiusura
del contatto resetta l’esecuzione del programma;
15 Hold del programma [transizione]. La prima
chiusura sospende l’esecuzione del programma
mentre la seconda chiusura fa continuare l’ese-
cuzione del programma;
16 Run/Hold del programma [stato]. Quando il
contatto è chiuso il programma è in esecuzione;
17 Run/Reset del programma [stato]
- Contatto chiuso - Program in RUN;
- Contatto aperto - Reset del programma;
18
Selezione sequenziale del Set Point [transizio-
ne]
(Vedere “Note relative agli ingressi digitali”);
19 Selezione tra SP1 e SP2 [stato];
20 Selezione binaria del Set Point eseguita tramite
l’ingresso digitale 1 (bit meno significativo) e
l’ingresso digitale 2 (bit più significativo) [stato].
Nota: Quando [11] diF2 non è disponibile, l’opzione 20 non
è visibile.
[11] diF2 - Funzione dell’ingresso digitale 2
(indirizzo 10250)
Disponibile: Quando [9] io4.F = 2 o 3.
Campo: 0 OFF: Nessuna funzione;
1 Reset Allarmi [stato];
2 Riconoscimento Allarmi (ACK) [stato];
3 Hold del valore misurato [stato];
4 Modo Stand by [stato]. Quando il contatto è
chiuso lo strumento è in stand-by;
5 Modalità manuale;
6 Azione riscaldante utilizza SP1, azione raf-
freddante utilizza SP2 [stato] (vedere Note
relative agli ingressi digitali”);
7 Timer Run/Hold/Reset [transizione].
Una breve
chiusura fa partire il timer e/o sospende l’esecu-
zione; la chiusura prolungata (più di 10 secondi)
esegue il reset del timer;
8 Timer Run [transizione]
una breve chiusura del
contatto fa partire il timer
;
9 Timer reset [transizione]
una breve chiusura del
contatto esegue il reset del timer
;
10 Timer run/hold [stato]
- Contatto chiuso = Timer RUN (conteggio attivo);
- Contatto aperto = Timer Hold (conteggio sospeso);
11 Timer run/reset [stato];
12
Timer run/reset con “blocco” al termine del con-
teggio (per far ripartire il timer lo strumento deve
ricevere il comando RUN dalla porta seriale o
dall’ingresso digitale 2)
;
13 Run del programma [transizione]. La prima
chiusura fa partire il programma, ma le chiusu-
re successive fanno ripartire l’esecuzione del
programma dall’inizio;
14
Reset del programma [transizione]. La chiusura
del contatto resetta l’esecuzione del programma;
15 Hold del programma [transizione]. La prima
chiusura sospende l’esecuzione del programma
mentre la seconda chiusura fa continuare l’ese-
cuzione del programma;
16 Run/Hold del programma [stato]. Quando il
contatto è chiuso il programma è in esecuzione;
17 Run/Reset del programma [stato]
- Contatto chiuso - Program in RUN;
- Contatto aperto - Reset del programma;
18
Selezione sequenziale del Set Point [transizio-
ne]
(Vedere “Note relative agli ingressi digitali”);
19 Selezione tra SP1 e SP2 [stato];
20 Selezione binaria del Set Point eseguita tramite
l’ingresso digitale 1 (bit meno significativo) e
l’ingresso digitale 2 (bit più significativo) [stato].
Note sugli ingressi digitali
1. Quando [10] diF1 o [11] diF2 (es. diF1) sono uguali a 6 lo
strumento agisce come segue:
A contatto aperto l’azione regolante è riscaldante e
il Set Point attivo è SP.
A contatto aperto l’azione regolante è raffreddante e
il Set Point attivo è SP2.
2. Quando [10] diF1 = 20, [11] diF2 è forzato a 20 e non può
eseguire altre funzioni.
3. Quando [10] diF1 e [11] diF2 = 20, la selezione del Set
Point avviene come segue:
Dig. In1 Dig. In2 Set Point operativo
Off Off Set Point 1
On Off Set Point 2
Off On Set Point 3
On On Set Point 4
4. Quando si utilizza la selezione del Set Point sequenziale
(diF1 o diF2 = 18), ogni chiusura del contatto aumenta di
uno il numero di SPAt (Set Point attivo).
La selezione è ciclica -> SP -> SP2 -> SP3 -> SP4.
5. Se si imposta [10] diF1 oppure [11] diF2 a 6
(SP1 ri-
scalda, SP2 raffredda), lo strumento renderà disponibili i
parametri: [66] tcH, [67] rcG e [68] tcc.
Ascon Tecnologic - Serie KRD3 - MANUALE INGEGNERISTICO - PAG. 9
[12] di.A - Azione degli ingressi digitali
(indirizzo 10251)
Disponibile: DI1 sempre, DI2 quando [9] io4.F = 2 o 3.
Campo: 0 DI1 azione diretta, DI2 azione diretta;
1 DI1 azione inversa, DI2 azione diretta;
2 DI1 azione diretta, DI2 azione inversa;
3 DI1 azione inversa, DI2 azione inversa.
Gruppo ]out - Configurazione delle uscite
[13] o1.t - Out 1 tipo di uscita (indirizzo 10252)
Disponibile: Quando Out 1 è un’uscita lineare.
Campo: 0-20 0... 20 mA;
4-20 4... 20 mA;
0-10 0... 10 V;
2-10 2... 10 V.
[14] o1F - Funzione uscita Out 1 (indirizzo 10253)
Disponibile: Sempre.
Campo:Quando out 1 è un’uscita lineare:
0 Uscita non utilizzata. Con questa impostazione
lo stato di questa uscita può essere impostato
tramite interfaccia seriale;
1 Uscita di riscaldamento;
2 Uscita di raffreddamento;
3 Ritrasmissione analogica della misura;
4
Ritrasmissione analogica dell’errore (PV - SP);
5
Ritrasmissione analogica del Set Point operativo;
6 Ritrasmissione analogica del valore proveniente
dalla porta seriale.
• Quando out 1 è un’uscita digitale (relè o SSR):
0 Uscita non utilizzata. Con questa impostazione
lo stato di questa uscita può essere impostato
tramite interfaccia seriale;
1 Uscita di riscaldamento;
2 Uscita di raffreddamento;
3 Uscita di allarme;
4 Uscita Timer;
5
Uscita Timer - l’uscita è OFF se Timer in Hold;
6 Indicatore di programma in “end”;
7 Indicatore di programma in “hold”;
8 Indicatore di programma in “wait”;
9 Indicatore di programma in “run”;
10 Evento 1 del programma;
11 Evento 2 del programma;
12 Indicatore di fuori-campo o rottura sensore;
13 Indicatore di mancata alimentazione;
14 Indicatore di fuori-campo, rottura sensore e/o
mancata alimentazione;
15 Indicatore di strumento in stand-by
16
L’uscita ripete lo stato dell’ingresso digitale 1;
17
L’uscita ripete lo stato dell’ingresso digitale 2;
18 Out 1 sempre ad ON;
19 Richiesta di ispezione.
Note: 1. Quando due o più uscite sono programmate allo
stesso modo, le uscite verranno pilotate in parallelo.
2. La segnalazione di mancata alimentazione viene
cancellata quando lo strumento rileva un reset degli
allarmi eseguito tramite ingresso digitale o seriale.
3. Se non viene programmata nessuna uscita re-
golante, gli allarmi relativi (se presenti) verranno
forzati a nonE.
[15] A.o1L - Inizio scala dell’uscita analogica
di ritrasmissione (indirizzo 10254)
Disponibile: Quando Out 1 è un’uscita lineare e [14] O1F è
uguale a 3, 4, 5 o 6.
Campo: Da -1999 a [16] A.o1H.
[16] A.o1H - Fine scala dell’uscita analogica
di ritrasmissione (indirizzo 10255)
Disponibile: Quando Out 1 è un’uscita lineare e [14] O1F è
uguale a 3, 4, 5 o 6.
Campo: Da [15] Ao1L a 9999.
[17] o1.AL - Allarmi assegnati all’uscita Out 1
(indirizzo 10256)
Disponibile: Quando Out 1 è un’uscita digitale e [14] o1F = 3.
Campo: 0... 63 con la regola seguente:
+1 Allarme 1;
+2 Allarme 2;
+4 Allarme 3;
+8 Allarme Loop break;
+16 Rottura sensore (burn out);
+32
Sovraccarico Out 4 (corto circuito su Out 4).
Esempio 1: Impostando 3 (2 + 1) l’uscita segnalerà l’allarme
1 e 2 (condizione di OR).
Esempio 2: Impostando Setting 13 (8 + 4 + 1) l’uscita se-
gnalerà l’allarme 1, l’allarme 3 e il loop break alarm.
[18] o1Ac - Azione dell’uscita Out 1 (indirizzo 10257)
Disponibile: Quando [14] o1F è diverso da 0.
Campo: 0 Azione diretta;
1 Azione inversa;
2
Azione diretta con indicazione LED invertita;
3
Azione inversa con indicazione LED invertita
.
Note: 1. Azione diretta: l’uscita ripete lo stato della funzione
pilotante. Esempio: uscita di allarme con azione
diretta. Quando l’allarme è ON il relè è eccitato
(uscita logica a 1).
2. Azione inversa: lo stato dell’uscita è l’opposto del-
lo stato della funzione pilotante. Esempio
: uscita
di allarme con azione inversa. Quando l’allarme è
OFF il relè è eccitato (uscita logica a 1). Questa
impostazione è normalmente chiamata “fail-safe”
ed è normalmente utilizzata in processi pericolosi
in modo da generare un allarme quando lo stru-
mento è spento o scatta il watchdog interno.
[19] o2F - Funzione uscita Out 2 (indirizzo 10258)
Disponibile: Quando lo strumento è dotato dell’uscita 2.
Campo: 0 Uscita non utilizzata. Con questa impostazione
lo stato di questa uscita può essere impostato
tramite interfaccia seriale;
1 Uscita di riscaldamento;
2 Uscita di raffreddamento;
3 Uscita di allarme;
4 Uscita Timer;
5
Uscita Timer - l’uscita è OFF se Timer in Hold;
6 Indicatore di programma in “end”;
7 Indicatore di programma in “hold”;
8 Indicatore di programma in “wait”;
9 Indicatore di programma in “run”;
10 Evento 1 del programma;
11 Evento 2 del programma;
12 Indicatore di fuori-campo o rottura sensore;
13 Indicatore di mancata alimentazione;
14 Indicatore di fuori-campo, rottura sensore e/o
mancata alimentazione;
Ascon Tecnologic - Serie KRD3 - MANUALE INGEGNERISTICO - PAG. 10
15 Indicatore di strumento in stand-by
16
L’uscita ripete lo stato dell’ingresso digitale 1;
17
L’uscita ripete lo stato dell’ingresso digitale 2;
18 Out 2 sempre ad ON;
19 Richiesta di ispezione.
Per ulteriori dettagli, si veda il parametro [14] O1F.
m In caso di controllo servomotore devono essere
utilizzate le uscite 2 e 3, entrambe impostate con
la funzione di riscaldamento o raffreddamento
(o2F = o3F = 1 oppure o2F = o3F = 3); il parametro
[56] cont deve essere impostato a 3.
[20] o2.AL - Allarmi assegnati all’uscita Out 2
(indirizzo 10259)
Disponibile: Quando [19] o2F = 3.
Campo: 0... 63 con la regola seguente:
+1 Allarme 1;
+2 Allarme 2;
+4 Allarme 3;
+8 Allarme Loop break;
+16 Rottura sensore (burn out);
+32
Sovraccarico Out 4 (corto circuito su Out 4).
Per ulteriori dettagli, si veda il parametro [17] o1.AL.
[21] o2Ac - Azione dell’uscita Out 2 (indirizzo 10260)
Disponibile: Quando [19] o2F è diverso da 0.
Campo: 0 Azione diretta;
1 Azione inversa;
2
Azione diretta con indicazione LED invertita;
3
Azione inversa con indicazione LED invertita
.
Per ulteriori dettagli, si veda il parametro [18] o1.Ac.
[22] o3F - Funzione uscita Out 3 (indirizzo 10261)
Disponibile: Quando lo strumento è dotato dell’uscita 3.
Campo: 0 Uscita non utilizzata. Con questa impostazione
lo stato di questa uscita può essere impostato
tramite interfaccia seriale;
1 Uscita di riscaldamento;
2 Uscita di raffreddamento;
3 Uscita di allarme;
4 Uscita Timer;
5
Uscita Timer - l’uscita è OFF se Timer in Hold;
6 Indicatore di programma in “end”;
7 Indicatore di programma in “hold”;
8 Indicatore di programma in “wait”;
9 Indicatore di programma in “run”;
10 Evento 1 del programma;
11 Evento 2 del programma;
12 Indicatore di fuori-campo o rottura sensore;
13 Indicatore di mancata alimentazione;
14 Indicatore di fuori-campo, rottura sensore e/o
mancata alimentazione;
15 Indicatore di strumento in stand-by
16
L’uscita ripete lo stato dell’ingresso digitale 1;
17
L’uscita ripete lo stato dell’ingresso digitale 2;
18 Out 3 sempre ad ON;
19 Richiesta di ispezione.
Per ulteriori dettagli, si veda il parametro [14] O1F.
m In caso di controllo servomotore devono essere
utilizzate le uscite 2 e 3, entrambe impostate con
la funzione di riscaldamento o raffreddamento
(o2F = o3F = 1 oppure o2F = o3F = 3); il parametro
[56] cont deve essere impostato a 3.
[23] o3.AL - Allarmi assegnati all’uscita Out 3
(indirizzo 10262)
Disponibile: Quando [21] o3F = 3.
Campo: 0... 63 con la regola seguente:
+1 Allarme 1;
+2 Allarme 2;
+4 Allarme 3;
+8 Allarme Loop break;
+16 Rottura sensore (burn out);
+32
Sovraccarico Out 4 (corto circuito su Out 4).
Per ulteriori dettagli, si veda il parametro [17] o1.AL.
[24] o3Ac - Azione uscita Out 3 (indirizzo 10263)
Disponibile: Quando [21] o3F è diverso da 0.
Campo: 0 Azione diretta;
1 Azione inversa;
2
Azione diretta con indicazione LED invertita;
3
Azione inversa con indicazione LED invertita
.
Per ulteriori dettagli, si veda il parametro [18] o1.Ac.
[25] o4F - Funzione uscita Out 4 (indirizzo 10264)
Disponibile: Quando [9] io4.F = 1.
Campo: 0 Uscita non utilizzata. Con questa impostazione
lo stato di questa uscita può essere impostato
tramite interfaccia seriale;
1 Uscita di riscaldamento;
2 Uscita di raffreddamento;
3 Uscita di allarme;
4 Uscita Timer;
5
Uscita Timer - l’uscita è OFF se Timer in Hold;
6 Indicatore di programma in “end”;
7 Indicatore di programma in “hold”;
8 Indicatore di programma in “wait”;
9 Indicatore di programma in “run”;
10 Evento 1 del programma;
11 Evento 2 del programma;
12 Indicatore di fuori-campo o rottura sensore;
13 Indicatore di mancata alimentazione;
14 Indicatore di fuori-campo, rottura sensore e/o
mancata alimentazione;
15 Indicatore di strumento in stand-by.
Per ulteriori dettagli, si veda il parametro [14] O1F.
[26] o4.AL - Allarmi assegnati all’uscita Out 4
(indirizzo 10265)
Disponibile: Quando [25] o4F = 3.
Campo: 0... 63 con la regola seguente:
+1 Allarme 1;
+2 Allarme 2;
+4 Allarme 3;
+8 Allarme Loop break;
+16 Rottura sensore (burn out);
+32
Sovraccarico Out 4 (corto circuito su Out 4).
Per ulteriori dettagli, si veda il parametro [17] o1.AL.
[27] o4.Ac - Azione Out 4 (indirizzo 10266)
Disponibile: Quando [25] o4F è diverso da 0.
Campo: 0 Azione diretta;
1 Azione inversa;
2
Azione diretta con indicazione LED invertita;
3
Azione inversa con indicazione LED invertita
.
Per ulteriori dettagli, si veda il parametro [18] o1.Ac.
Ascon Tecnologic - Serie KRD3 - MANUALE INGEGNERISTICO - PAG. 11
Gruppo ]AL1 - Parametri Allarme 1
[28] AL1t - Tipo Allarme 1 (indirizzo 10267)
Sempre.
Campo:Una o più uscite sono programmate come uscite
regolanti.
0 Allarme non utilizzato;
1 Allarme assoluto di minima;
2 Allarme assoluto di massima;
3 Allarme di banda assoluto con indicazione di
allarme di fuori banda;
4 Allarme di banda assoluto con indicazione di
allarme in banda;
5 Rottura sensore;
6 Allarme di minima in deviazione (relativo);
7 Allarme di massima in deviazione (relativo);
8 Allarme di banda relativa con indicazione di
allarme di fuori banda;
9 Allarme di banda relativo con indicazione di
allarme in banda.
Nessuna uscita è impostata come uscita regolante:
0 Allarme non utilizzato;
1 Allarme assoluto di minima;
2 Allarme assoluto di massima;
3 Allarme di banda assoluto con indicazione di
allarme di fuori banda;
4 Allarme di banda assoluto con indicazione di
allarme in banda;
5 Rottura sensore;
Note: 1. Gli allarmi relativi e di deviazione sono riferiti al
Set Point operativo dello strumento.
LoAb
OUT
AL1
AL1
PV
HAL1
time
HiAb
offoffoff OUT
AL1
AL1
PV
HAL1
time
offoffoff
ON ON ON ON
LHAb
PV
AL1H HAL1
time
offoffoff
LHde
OUT
AL1
AL1L HAL1
PV
AL1H
SP
HAL1
time
OUT
AL1
-AL1L HAL1
offoffoff
ON ON ON ON
2. L’allarme di rottura sensore (SE.br) verrà attivato
quando il display visualizza ----.
[29] Ab1 - Funzione dell’Allarme 1 (indirizzo 10268)
Disponibile: Quando [28] AL1t è diverso da 0.
Campo: 0... 15 con la seguente regola:
+1
Non attiva all’accensione (mascherato);
+2
Allarme memorizzato (riarmo manuale);
+4
Allarme tacitabile;
+8 Allarme relativo non attivo al cambio di Set Point.
Esempio: Impostando Ab1 uguale a 5 (1 + 4) l’allarme 1
risulterà “Non attivo all’accensione” eTacitabile”.
Note: 1. La selezione “Non attivo all’accensione consente
di inibire l’allarme all’accensione dello strumento o
quando lo strumento rileva il passaggio:
Da Modo manuale (oPLo) ad automatico
Da Modo Stand-by ad automatico.
L’allarme verrà automaticamente attivato quando il
valore misurato raggiunge per la prima volta il suo
valore di soglia ±l’isteresi (in altre parole quando
la condizione iniziale di allarme scompare).
PWR ON
AL1
PV time
offoff
Ab1 = +1
Ab1 = +0
offoff
ON ON
ON
2. Un “allarme memorizzato” (reset manuale) è un
allarme che rimane attivo anche quando la con-
dizione di allarme che lo ha generato non è più
presente. Il reset dell’allarme può avvenire solo
tramite un comando esterno (ingresso logico o
interfaccia seriale).
Alarm reset Alarm reset
AL1
PV time
off
Ab1 = +2
Ab1 = +0 off
ON
off off
ON
3. Un allarme “Tacitabile è un allarme che può essere
resettato anche se la condizione che ha generato
l’allarme è ancora presente. Il riconoscimento dell’al-
larme può avvenire solo tramite un comando esterno
(ingresso logico o interfaccia seriale).
Alarm ACK Alarm ACK
AL1
PV time
Ab1 = +4
Ab1 = +0
offoffoff
offoff
ON ON
ON
4. Un allarme “relativo non attivo al cambio di Set
Point è un allarme che risulta mascherato dopo
un cambio di Set Point fino a che il processo non
raggiunge la sua soglia ± l’isteresi.
Sp2
Sp1 PV
time
Ab1 = +8
Ab1 = +0
ON offoff
AL1
offoffoff
AL1
ON ON ON
ON
5. Lo strumento non memorizza in EEPROM lo stato
degli allarmi. Pertanto, lo stato degli allarmi verrà
perso quando si spegne l’apparecchio.
[30] AL1L
- Per allarmi di massima e minima, AL1L
è
il limite inferiore del parametro AL1
- Per gli allarmi di banda, AL1L è la
soglia inferiore dell’allarme
(indirizzo 10269)
Disponibile: Quando [28] AL1t è diverso da 0 o
[28] AL1t è diverso da 5.
Campo: Da -1999 a [31] AL1H in unità ingegneristiche.
[31] AL1H -
Per allarmi di massima e minima, AL1H
è il limite superiore del parametro AL1
- Per gli allarmi di banda, AL1H è la
soglia superiore dell’allarme
(indirizzo 10270)
Disponibile: Quando [28] AL1t è diverso da 0 o
[28] AL1 è diverso da 5.
Campo: Da [30] AL1L a 9999 in unità ingegneristiche.
Ascon Tecnologic - Serie KRD3 - MANUALE INGEGNERISTICO - PAG. 12
[32] AL1- Soglia Allarme 1 (indirizzo 10271)
Disponibile: Quando:
[28] AL1t = 1 - Allarme assoluto di minima;
[28] AL1t = 2 - Allarme assoluto di massima;
[28] AL1t = 3 - Deviazione verso il basso (relativo);
[28] AL1t = 4 - Deviazione verso l’alto (relativo).
Campo: Da [30] AL1L a [31] AL1H in unità ingegneristiche.
[33] HAL1 - Isteresi Allarme 1 (indirizzo 10272)
Disponibile: Quando [28] AL1t è diverso da 0 o
[28] AL1 è diverso da 5.
Campo: 1... 9999 in unità ingegneristiche
Note: 1. Il valore di isteresi è la differenza tra soglia di allarme
e punto in cui l’allarme si riarmerà automaticamente.
2. Quando la soglia di allarme più o meno l’isteresi
viene impostata fuori dal campo di misura, lo stru-
mento non sarà in grado di resettare l’allarme.
Esempio: Campo di ingresso 0... 1000 (mbar).
Set Point = 900 (mbar);
Allarme in deviazione verso il basso = 50 (mbar);
Isteresi = 160 (mbar). Il punto di reset risulte-
rebbe pari a: 900 - 50 + 160 = 1010 (mbar)
ma il valore è fuori campo.
Il reset può essere fatto solo spegnendo lo stru-
mento e riaccendendolo dopo che la condizione
che lo ha generato è stata rimossa.
3. Tutti gli allarmi di banda utilizzano la stessa istere-
si per entrambe le soglie.
4. Quando l’isteresi di un allarme di banda è più
larga della banda programmata, lo strumento non
sarà in grado di resettare l’allarme.
Esempio: Campo di ingresso 0... 500 (°C).
Set Point = 250 (°C);
Allarme di banda relativo;
Soglia di allarme inferiore = 10 (°C);
Soglia di allarme superiore = 10 (°C);
Isteresi = 25 (°C).
[34] AL1d - Ritardo Allarme 1 (indirizzo 10273)
Disponibile: Quando [28] AL1t è diverso da 0.
Campo: Da oFF (0) a 9999 secondi.
Nota: L’allarme verrà attivato solo se la condizione di allarme
persiste per un tempo maggiore di [34] AL1d mentre il
reset è immediato.
[35] AL1o - Abilitazione Allarme 1 durante il modo
stand-by e le indicazioni di fuori campo
(indirizzo 10274)
Disponibile: Quando [28] AL1t è diverso da 0.
Campo: 0 Mai;
1 Durante lo stand by;
2 Durante il fuori campo alto o basso;
3 Durante il fuori campo alto/basso e lo stand by.
Gruppo ]AL2 - Parametri Allarme 2
[36] AL2t - Tipo Allarme 2 (indirizzo 10275)
Disponibile: Sempre.
Campo:Quando una o più uscite sono programmate
come uscite regolanti.
0 Allarme non utilizzato;
1 Allarme assoluto di minima;
2 Allarme assoluto di massima;
3 Allarme di banda assoluto con indicazione di
allarme di fuori banda;
4 Allarme di banda assoluto con indicazione di
allarme in banda;
5 Rottura sensore;
6 Allarme di minima in deviazione (relativo);
7 Allarme di massima in deviazione (relativo);
8 Allarme di banda relativa con indicazione di
allarme di fuori banda;
9 Allarme di banda relativo con indicazione di
allarme in banda.
• Quando nessuna uscita è impostata come uscita
regolante:
0 Allarme non utilizzato;
1 Allarme assoluto di minima;
2 Allarme assoluto di massima;
3 Allarme di banda assoluto con indicazione di
allarme di fuori banda;
4 Allarme di banda assoluto con indicazione di
allarme in banda;
5 Rottura sensore.
Nota: Gli allarmi relativi sono riferiti al Set Point operativo
(questo può essere differente dal Set Point di destina-
zione se si utilizza una rampa al Set Point).
[37] Ab2 - Funzione dell’Allarme 2 (indirizzo 10276)
Disponibile: Quando [36] AL2t è diverso da 0.
Campo: 0... 15 con la seguente regola:
+1
Non attiva all’accensione (mascherato);
+2
Allarme memorizzato (riarmo manuale);
+4
Allarme tacitabile;
+8 Allarme relativo non attivo al cambio di Set Point.
Esempio: Impostando Ab2 uguale a 5 (1 + 4) l’allarme 2
risulterà “non attivo all’accensione” etacitabile”.
Nota: Per ulteriori dettagli vedere il parametro [28] Ab1.
[38] AL2L - Per allarmi di massima e minima, AL2L
è il limite inferiore del parametro AL2
- Per gli allarmi di banda, AL2L è la
soglia inferiore dell’allarme
(indirizzo 10277)
Disponibile: Quando [36] AL2t è diverso da 0 o
[36] AL2t è diverso da 5.
Campo: Da -1999 [39] AL2H in unità ingegneristiche.
[39] AL2H - Per allarmi di massima e minima, AL2H
è il limite superiore del parametro AL2
-
Per gli allarmi di banda, AL2H è la soglia
superiore dell’allarme
(indirizzo 10278)
Disponibile: Quando [36] AL2t è diverso da 0 o
[36] AL2t è diverso da 5.
Campo: Da [38] AL2L a 9999 in unità ingegneristiche.
[40] AL2 - Soglia Allarme 2 (indirizzo 10279)
Disponibile: Quando:
[36] AL2t = 1 - Allarme assoluto di minima;
[36] AL2t = 2 - Allarme assoluto di massima;
[36] AL2t = 3 - Deviazione verso il basso (relativo);
[36] AL2t = 4 - Deviazione verso l’alto (relativo).
Campo: Da [38] AL2L a [39] AL2H in unità ingegneristiche.
[41] HAL2 - Isteresi Allarme 2 (indirizzo 10280)
Disponibile: Quando [36] AL2t è diverso da 0 o
[36] AL2t è diverso da 5.
Campo: 1... 9999 in unità ingegneristiche.
Nota: Per ulteriori informazioni si veda il parametro [33] HAL1.
Ascon Tecnologic - Serie KRD3 - MANUALE INGEGNERISTICO - PAG. 13
[42] AL2d - Ritardo Allarme 2 (indirizzo 10281)
Disponibile: Quando [36] AL2t è diverso da 0.
Campo: Da oFF (0) a 9999 secondi.
Nota: L’allarme verrà attivato solo se la condizione di allarme
persiste per un tempo maggiore di [42] AL2d mentre il
reset è immediato.
[43] AL2o - Abilitazione Allarme 2 durante il modo
stand-by e le indicazioni di fuori campo
(indirizzo 10282)
Disponibile: Quando [36] AL2t è diverso da 0.
Campo: 0 Mai;
1 Durante lo stand by;
2 Durante il fuori campo alto o basso;
3 Durante il fuori campo alto/basso e lo stand by.
Gruppo ]AL3 - Parametri Allarme 3
[44] AL3t - Tipo Allarme 3 (indirizzo 10283)
Disponibile: Sempre.
Campo:Quando una o più uscite sono programmate
come uscite regolanti.
0 Allarme non utilizzato;
1 Allarme assoluto di minima;
2 Allarme assoluto di massima;
3 Allarme di banda assoluto con indicazione di
allarme di fuori banda;
4 Allarme di banda assoluto con indicazione di
allarme in banda;
5 Rottura sensore;
6 Allarme di minima in deviazione (relativo);
7 Allarme di massima in deviazione (relativo);
8 Allarme di banda relativa con indicazione di
allarme di fuori banda;
9 Allarme di banda relativo con indicazione di
allarme in banda.
• Quando nessuna uscita è impostata come uscita
regolante:
0 Allarme non utilizzato;
1 Allarme assoluto di minima;
2 Allarme assoluto di massima;
3 Allarme di banda assoluto con indicazione di
allarme di fuori banda;
4 Allarme di banda assoluto con indicazione di
allarme in banda;
5 Rottura sensore.
Nota: Gli allarmi relativi sono riferiti al Set Point operativo
(questo può essere differente dal Set Point di destina-
zione se si utilizza una rampa al Set Point).
[45] Ab3 - Funzione Allarme 2 (indirizzo 10284)
Disponibile: Quando [43] AL3t è diverso da nonE.
Campo: 0... 15 con la seguente regola:
+1
Non attiva all’accensione (mascherato);
+2
Allarme memorizzato (riarmo manuale);
+4
Allarme tacitabile;
+8 Allarme relativo non attivo al cambio di Set Point.
Esempio: Impostando Ad3 uguale a 5 (1 + 4) l’allarme 2
risulterà “non attivo all’accensione” etacitabile”.
Nota: Per ulteriori informazioni si veda il parametro
[29] Ab1.
[46] AL3L - Per allarmi di massima e minima, AL3L
è il limite inferiore del parametro AL2
-
Per gli allarmi di banda, AL3L è la
soglia
inferiore dell’allarme
(indirizzo 10285)
Disponibile: Quando [44] AL3t è diverso da 0 o
[44] AL3t è diverso da 5.
Campo: Da -1999 a [47] AL3H in unità ingegneristiche.
[47] AL3H - Per allarmi di massima e minima, AL3H
è il limite superiore del parametro AL3
-
Per gli allarmi di banda, AL3H è la soglia
superiore dell’allarme
(indirizzo 10286)
Disponibile: Quando [44] AL3t è diverso da 0 o
[44] AL3t è diverso da 5.
Campo: Da [46] AL3L a 9999 in unità ingegneristiche.
[48] AL3 - Soglia Allarme 3 (indirizzo 10287)
Disponibile: Quando:
[44] AL3t = 1 - Allarme assoluto di minima;
[44] AL3t = 2 - Allarme assoluto di massima;
[44] AL3t = 3 - Deviazione verso il basso (relativo);
[44] AL3t = 4 - Deviazione verso l’alto (relativo).
Campo: Da [46] AL3L a [47] AL3H in unità ingegneristiche
[49] HAL3 - Isteresi Allarme 3 (indirizzo 10288)
Disponibile: Quando [44] AL3t è diverso da 0 o
[44] AL3t è diverso da 5.
Campo: 1... 9999 in unità ingegneristiche
Nota: Per ulteriori informazioni si veda il parametro [33] HAL1.
[50] AL3d - Ritardo Allarme 3 (indirizzo 10289)
Disponibile: Quando [44] AL3t è diverso da 0.
Campo: Da oFF (0) a 9999 secondi.
Nota: L’allarme verrà attivato solo se la condizione di allarme
persiste per un tempo maggiore di [50] AL3d mentre
il reset è immediato.
[51] AL3o - Abilitazione Allarme 3 durante il modo
stand-by e le indicazioni di fuori campo
(indirizzo 10290)
Disponibile: Quando [44] AL3t è diverso da 0 o
[44] AL3t è diverso da 5.
Campo: 0 Mai;
1 Durante lo stand by;
2 Durante il fuori campo alto o basso;
3 Durante il fuori campo alto/basso e lo stand by.
Gruppo ]LbA - Configurazione della funzione
allarme loop break
Note generali relative all’Allarme LBA
L’Allarme LBA opera come segue: quando si applica il 100%
di potenza ad un processo, dopo un tempo che dipende
dall’inerzia, la variabile misurata comincerà a variare in una
direzione conosciuta (aumenterà per un riscaldamento o a
diminuirà per un raffreddamento).
Esempio: se applico il 100% di potenza ad un forno la
temperatura deve aumentare altrimenti uno o più elementi
del loop sono malfunzionanti (elemento riscaldante, sensore,
alimentazione, fusibile ecc.).
La stessa filosofia può essere applicata alla potenza minima.
Nel nostro esempio, se tolgo potenza al forno, la temperatu-
ra deve cominciare ad abbassarsi altrimenti l’SSR è in corto
circuito, la valvola è bloccata, ecc..
Ascon Tecnologic - Serie KRD3 - MANUALE INGEGNERISTICO - PAG. 14
La funzione LBA si abilita automaticamente quando il PID
richiede la massima o la minima potenza.
Se la risposta del processo risulta più lenta della velocità
programmata, lo strumento attiva l’allarme.
Note: 1. Quando lo strumento è in modo manuale la fun-
zione LBA è disabilitata.
2. Quando l’allarme LBA è attivo lo strumento con-
tinua ad eseguire il controllo. Se la risposta del
processo dovesse rientrare nei limiti impostati, lo
strumento cancellerà automaticamente l’allarme.
3. Questa funzione è disponibile solo quando l’algo-
ritmo regolante è di tipo PID (Cont = PID).
[52] LbAt - Tempo della funzione LBA
(indirizzo 10291)
Disponibile: Quando [56] Cont = 0 (PID) oppure 3 (3Pt).
Campo: 0 LBA non usato;
1... 9999 secondi.
[53] LbSt - Delta di misura utilizzato da LBA
quando è attiva la funzione Soft start
(indirizzo 10292)
Disponibile: Quando [52] LbAt è diverso da 0.
Campo: 0 La funzione LBA è inibita durante il soft start;
1... 9999 in unità ingegneristiche.
[54] LbAS - Delta di misura utilizzato da LBA (loop
break alarm step) (indirizzo 10293)
Disponibile: Quando [52] LbAt è diverso da 0.
Campo: 1... 9999 in unità ingegneristiche.
[55] LbcA - Condizioni di abilitazione LBA
(indirizzo 10294)
Disponibile: Quando [52] LbAt è diverso da 0.
Campo: 0 Abilitato solo quando il PID richiede la massima
potenza;
1 Abilitato solo quando il PID richiede la minima
potenza;
2
Abilitato in entrambi i casi (sia quando il PID
richiede la massima potenza sia quando richiede
la minima potenza).
Esempio di applicazione dell’Allarme LBA:
LbAt (tempo LBA) = 120 secondi (2 minuti);
LbAS (delta LBA) = 5°C.
La macchina è stata progettata per raggiungere 200°C in 20
minuti (20°C/min).
Quando il PID richiede il 100% di potenza, lo strumento attiva
il conteggio del tempo. Durante il conteggio, se il valore misu-
rato aumenta più di 5°C, lo strumento fa ripartire il conteggio
del tempo. Altrimenti , se la variabile misurata non raggiunge il
delta prefissato, (5°C in 2 minuti) lo strumento genera l’allarme.
Gruppo ]rEG - Parametri di controllo
Il gruppo rEG sarà disponibile solo se una o più uscite sono
programmate come uscite regolanti (H.rEG o C.rEG).
[56] cont - Tipo di controllo (indirizzo 10295)
Disponibile: Quando almeno un’uscita è programmata come
uscita regolante (H.rEG o C.rEG).
Campo:Quando sono state programmate due azioni regolan-
ti (H.rEG e c.rEG):
0 PID (riscalda e raffredda);
1
Controllo ON/OFF a zona neutra
(riscalda e raffredda).
HSEt
HSEt
SP
PV time
OUT H.rEG
(heat)
OUT c.rEG
(cool)
offoff
offoff
ON ON
ON
• Quando è stata programmata una sola azione
regolante (H.rEG o c.rEG):
0 PID (riscalda e raffredda);
1 ON/OFF con isteresi asimmetrica;
2 ON/OFF con ist eresi simmetrica;
3 Controllo servomotore (quando Out 2 e Out 3
sono stati ordinati col codice M).
HEAt - On.FA
OUT
H.rEG
SP
PV
HSEt
time
off off
CooL -On.FA
OUT
C.rEG
SP
PV
HSEt
time
ON
HEAt - On.FS
OUT
H.rEG
SP
PV
HSEt
HSEt
time
CooL -On.FS
OUT
H.rEG
SP
PV
HSEt
HSEt
time
ON ON off offON ON ON
off offON ON ON off offON ON ON
Note: 1. Controllo ON/OFF con isteresi asimmetrica:
OFF quando PV > SP;
ON quando PV < (SP - isteresi).
2. Controllo ON/OFF con isteresi simmetrica:
OFF quando PV > (SP + isteresi);
ON quando PV < (SP - isteresi).
[57] Auto - Selezione Autotuning (indirizzo 10296)
Ascon Tecnologic ha sviluppato tre tipi di Autotuning:
Autotuning oscillatorio;
Autotuning Fast;
EvoTune.
1. L’ Autotuning oscillatorio è quello classico e:
È più accurato;
Può partire anche quando la misura è vicina al Set
Point;
Può essere utilizzato anche quando il Set Point è
vicino alla temperatura ambiente.
2. L’ Autotuning Fast è consigliabile quando:
Il processo è molto lento e si desidera essere opera-
tivi in breve tempo;
Quando un overshoot non è ammesso;
In molte macchine multiloop dove l’autotuning Fast
riduce gli errori dovuti all’influenza reciproca dei loop.
3. L’ Autotuning EvoTune è consigliabile quando:
Non si hanno informazioni circa il processo;
Non si hanno informazioni circa l’abilità dell’utente;
Si desidera effettuare il calcolo dell’Autotune in modo
indipendente dalle condizioni di partenza (es. cam-
bio del Set Point durante l’esecuzione dell’autotune,
ecc.).
Nota: L’ Autotuning Fast può partire soltanto quando il valo-
re misurato (PV) è inferiore a (SP + 1/2 SP).
Disponibile: Quando [56] cont = 0.
Campo: -4... 8 dove:
-4 Autotuning oscillatorio con partenza automatica
all’accensione (dopo il soft start) e dopo ogni
Ascon Tecnologic - Serie KRD3 - MANUALE INGEGNERISTICO - PAG. 15
cambio di Set Point;
-3
Autotuning oscillatorio con partenza manuale;
-2 Autotuning oscillatorio con partenza automatica
alla prima accensione soltanto;
-1 Autotuning oscillatorio con partenza automatica
a tutte le accensioni;
0 Non utilizzato;
1 Autotuning Fast con partenza automatica a
tutte le accensioni;
2 Autotuning Fast con partenza automatica alla
prima accensione soltanto;
3 Autotuning Fast con partenza manuale;
4 Autotuning Fast con partenza automatica all’ac-
censione (dopo il soft start) e dopo ogni cambio
di Set Point;
5 EvoTune con ripartenza automatica a tutte le
accensioni;
6 EvoTune con partenza automatica alla prima
accensione soltanto;
7 EvoTune con partenza manuale;
8 EvoTune con ripartenza automatica a tutti i
cambi di Set Point.
Nota: Tutti le forme di autotune sono inibite durante l’esecu-
zione di un programma.
[58] tunE - Attivazione manuale dell’Autotuning
(indirizzo 10297)
Disponibile: Quando [56] cont = 0.
Campo: 0
Lo strumento non sta eseguendo l’Autotuning;
1
Lo strumento sta eseguendo l’Autotuning
.
[59] SELF - Abilitazione Self-tune (indirizzo 10298)
Il Self-tune è un algoritmo adattivo in grado di ottimizzare
continuamente il valore del parametro PID.
Questo algoritmo è specificamente progettato per tutti i
processi soggetti a grandi variazioni di carico in grado di
modificare pesantemente la risposta del processo.
Disponibile: Quando [56] cont = 0.
Campo: 0
Self-tune NON attivo;
1
Self-tune attivo
.
[60] HSEt - Isteresi della regolazione ON/OFF
(indirizzo 10299)
Disponibile: Quando [56] cont è diverso da 0.
Campo: 0... 9999 in unità ingegneristiche.
[61] cPdt - Tempo protezione compressore
(indirizzo 10300)
Disponibile: Quando [56] cont = 1.
Campo: 0 Protezione disabilitata;
1... 9999 secondi.
[62] Pb - Banda proporzionale (indirizzo 10301)
Disponibile: Quando [56] cont = 0.
Campo: 1... 9999 in unità ingegneristiche.
Nota: La funzione Autotune calcola questo valore.
[63] ti - Tempo integrale (indirizzo 10302)
Disponibile: Quando [56] cont = 0.
Campo: 0 Azione integrale esclusa;
1... 9999 secondi;
inF Azione integrale esclusa.
Nota: La funzione Autotuning calcola questo valore.
[64] td - Tempo derivativo (indirizzo 10303)
Disponibile: Quando [56] cont = 0.
Campo: 0 Azione derivativa esclusa;
1... 9999 secondi.
Nota: La funzione Autotuning calcola questo valore.
[65] Fuoc - Fuzzy overshoot control (indirizzo 10304)
Questo parametro riduce l’overshoot normalmente presente
dopo una partenza a freddo o dopo un cambio di Set Point e
risulta attivo solo in questi due casi.
Impostando un valore tra 0.00... 1.00 è possibile ridurre l’a-
zione dello strumento durante l’avvicinamento al Set Point.
Impostando Fuoc = 1 questa funzione è disabilitata.
PV
SP
time
21
3
Disponibile: Quando [56] cont = 0.
Campo: 0... 2.00.
Nota: Autotuning di tipo Fast calcola il valore del parametro
Fuoc mentre quello oscillatorio lo pone uguale a 0.5.
[66] tcH - Tempo di ciclo dell’uscita riscaldante
(indirizzo 10305)
Disponibile: Quando almeno un’uscita è programmata come
uscita riscaldante (H.rEG) e [56] cont = 0 e
[59] SELF = 0
.
Disponibile: 0.2... 130.0 secondi.
[67] rcG - Rapporto di potenza tra l’azione di ri-
scaldamento e quella di raffreddamento
(guadagno relativo freddo)(indirizzo 10305)
Lo strumento usa, per il raffreddamento, gli stessi parametri
PID impostati per il riscaldamento, ma l’efficienza delle due
azioni è normalmente diversa.
Questo parametro consente di definire il rapporto tra l’effica-
cia dell’azione riscaldante rispetto a quella raffreddante.
Un esempio ci aiuterà a spiegarne la filosofia.
Consideriamo un loop di un estrusore per plastica, la tempe-
ratura di lavoro (SP) è uguale a 250°C.
Quando vogliamo aumentare la temperatura da 250... 270°C
(D 20°C) utilizzando il 100% della potenza riscaldante, noi ab-
biamo bisogno di 60 secondi per raggiungere il nuovo valore.
Al contrario, quando noi usiamo il 100% della potenza raffred-
dante (ventola) per portare la temperatura da 250... 270°C
(D 20°C), ci bastano 20 secondi soltanto.
Nel nostro esempio il rapporto è uguale a 60/20 = 3 ([61]
rcG = 3) e questo rapporto ci dice che l’azione di raffredda-
mento è 3 volte più efficace di quella di riscaldamento.
Disponibile: Quando sono state impostate due azioni regolanti
(H.rEG e c.rEG) e [56] cont = 0 e [56] SELF = 0.
Campo: 0.01... 99.9.
Nota: La funzione Autotuning calcola questo valore.
[68] tcc - Tempo di ciclo dell’uscita raffreddante
(indirizzo 10307)
Disponibile: Quando almeno un’uscita è programmata come
uscita raffreddante (c.rEG)
e [56] cont = 0 e
[56] SELF = 0
.
Campo: 0.2... 130.0 secondi.
[69] rS -
Reset manuale (precarica dell’integrale)
(indirizzo 10308)
Consente di ridurre drasticamente gli undershoot dovuti a
partenze a caldo. Quando il processo è a regime, lo stru-
mento opera con una potenza di uscita stabile (es. 30%).
Ascon Tecnologic - Serie KRD3 - MANUALE INGEGNERISTICO - PAG. 16
In caso di breve caduta di tensione, il processo riparte con
una variabile misurata uguale al Set Point mentre lo stru-
mento parte con una azione integrale pari a zero.
Impostando un reset manuale pari al valore medio della
potenza a regime (nel nostro esempio 30%) lo strumento
riparte con una potenza pari al valore medio (invece di zero)
e la variazione diverrà molto piccola (in teoria nulla).
Disponibile: Quando [56] cont = 0.
Campo: -100.0... +100.0%.
[70] Str.t - Tempo corsa servomotore
(indirizzo 10309)
Disponibile: Quando [56] cont = 3.
Campo: 5... 1000 secondi;
[71] db.S - Banda morta servomotore
(indirizzo 10310)
Disponibile: Quando [56] cont = 3.
Campo: 0.0... 10.0.
[72] oPL - Potenza min. dell’uscita
(indirizzo 10311)
Disponibile: Quando [56] cont = 3.
Campo: Da -100% a [73] OPH.
[73] oPH - Potenza max. dell’uscita (indirizzo 10312)
Disponibile: Quando [56] cont = 3.
Campo: Da [72] OPL a 100%.
[74] od - Ritardo all’accensione
(indirizzo 10313)
Disponibile: Quando almeno un’uscita è programmata come
uscita regolante.
Campo: 0 OFF: Funzione non utilizzata;
0.01... 99.59 hh.mm.
Note: 1. Questo parametro definisce il tempo durante il
quale (dopo un’accensione) lo strumento rimarrà
in modo stand-by prima di attivare tutte le altre
funzioni (controllo, allarmi, programma, ecc.).
2. Quando si impostano un programma con partenza
all’accensione e la funzione od, lo strumento esegue
prima la funzione od per poi eseguire il programma.
3. Se si programma un Autotuning con partenza
all’accensione e la funzione
od
, la funzione od
viene abortita e lo strumento esegue immediata-
mente l’Autotuning.
Note generali sulla funzione di “Soft Start”
La funzione di Soft Start (partenza dolce) permette di limi-
tare la potenza di uscita all’accensione per un tempo pro-
grammabile ([76] SST) o fino al raggiungimento di una soglia
impostabile ([77] SS.tH) (il primo che si verifica). Durante
il funzionamento del Soft Start, sul display inferiore visua-
lizza alternativamente la scritta SST e il valore selezionato
mediante il parametro [122] dISP.
[75] St.P - Massima potenza di uscita usata
durante il soft start
(indirizzo 10314)
Disponibile: Quando almeno un’uscita è programmata come
uscita regolante.
Campo: -100... +100%.
Note: 1. Quando il parametro St.P ha un valore positivo, la
limitazione risulterà applicata alla/e sola/e uscita/e
di riscaldamento.
2. Quando il parametro St.P ha un valore negativo, la
limitazione risulterà applicata alla/e sola/e uscita/e
di raffreddamento.
3. Quando si imposta un programma con partenza all’ac-
censione e la funzione soft start, lo strumento esegue
il soft start e il programma contemporaneamente.
4. La funzione Autotuning viene effettuata una volta
terminata la funzione soft start.
5. La funzione Soft start è applicabile anche al
controllo ON/OFF. Quando in ON lo strumento
parzializzerà l’uscita utilizzando il tempo di ciclo
impostato ([66] tc.H o [68] tc.c).
[76] SSt - Tempo della funzione Soft start
(indirizzo 10315)
Disponibile: Quando almeno un’uscita è programmata come
uscita regolante.
Campo: 0 OFF: Funzione non utilizzata;
0.01... 7.59 hh.mm;
8.00 Limitazione sempre attiva (indicazione “SSt”
non visualizzata).
[77] SS.tH - Soglia di disabilitazione del soft start
(indirizzo 10316)
Disponibile: Quando almeno un’uscita è programmata come
uscita regolante.
Campo: -1999... 9999 in unità ingegneristiche.
Note: 1. Quando il limite della potenza è positivo (ossia la
limitazione è applicata all’azione riscaldante) la
funzione soft start sarà disattivata quando la misura
risulterà maggiore o uguale al valore di [77] SS.tH.
2. Quando il limite della potenza è negativo (ossia la
limitazione è applicata all’azione raffreddamento) la
funzione soft start sarà disattivata quando la misura
risulterà minore o
uguale al valore di [77] SS.tH
.
Gruppo ]SP - Configurazione del Set Point
Il Gruppo SP sarà disponibile solo se almeno un’uscita è
impostata come uscita regolante (H.rEG o C.rEG).
[78] nSP - Numero di Set Point in uso
(indirizzo 10317)
Disponibile: Quando almeno un’uscita è programmata come
uscita regolante.
Campo: 1... 4.
Nota: Quando viene modificato il valore di questo parame-
tro, lo strumento si comporterà come segue:
Il parametro [85] A.SP verrà forzato al valore “SP”.
Lo strumento verifica che tutti i Set Point utilizzabili
siano all’interno dei limiti impostati tramite i para-
metri [79] SPLL e [79] SPHL. Se il valore di un Set
Point è fuori dai limiti impostati, lo strumento ne
forzerà il valore al massimo accettabile.
[79] SPLL - Minimo valore di Set Point
(indirizzo 10318)
Disponibile: Quando almeno un’uscita è programmata come
uscita regolante.
Campo: Da -1999 a [80] SPHL in unità ingegneristiche.
Note: 1. Quando si modifica il valore di [79] SPLL, lo stru-
mento controlla tutti i Set Point locali (parametri SP,
SP2, SP3 e SP4) e tutti i Set Point del programma
(parametri [99] Pr.S1, [104] Pr.S2, [109] Pr.S3, [114]
Pr.S4 ). Se il valore di un Set Point è fuori dai limiti
impostati, lo strumento ne forzerà il valore al valore
accettabile.
2. La modifica del parametro [79] SPLL produce le
seguenti azioni automatiche:
Quando [86] SP.rt = 0 il valore del Set Point
remoto verrà forzato ad essere uguale al Set
Point attivo;
Quando [86] SP.rt = 1 il valore del Set Point
Ascon Tecnologic - Serie KRD3 - MANUALE INGEGNERISTICO - PAG. 17
remoto verrà forzato a zero;
Quando [86] SP.rt = 2 il valore del Set Point
remoto verrà forzato a zero.
[80] SPHL - Massimo valore di Set Point
(indirizzo 10319)
Disponibile: Quando almeno un’uscita è programmata come
uscita regolante.
Campo: Da [80] SPLL a 9999 in unità ingegneristiche.
Nota: Per maggiori dettagli vedere le note relative al para-
metro [80] SPLL.
[81] SP - Set Point
(indirizzo 10320)
Disponibile: Quando almeno un’uscita è programmata come
uscita regolante.
Campo: Da [79] SPLL a [80] SPHL in unità ingegneristiche.
[82] SP 2 - Set Point 2
(indirizzo 10321)
Disponibile: Quando almeno un’uscita è programmata come
uscita regolante e [78] nSP > 2.
Campo: Da [79] SPLL a [80] SPHL in unità ingegneristiche.
[83] SP 3 - Set Point 3
(indirizzo 10322)
Disponibile: Quando almeno un’uscita è programmata come
uscita regolante e [78] nSP > 3.
Campo: Da [79] SPLL a [80] SPHL in unità ingegneristiche.
[84] SP 4 - Set Point 4
(indirizzo 10323)
Disponibile: Quando almeno un’uscita è programmata come
uscita regolante e [78] nSP = 4.
Campo: Da [79] SPLL a [80] SPHL in unità ingegneristiche.
[85] A.SP - Selezione del Set Point attivo
(indirizzo 10324)
Disponibile: Quando almeno un’uscita è programmata come
uscita regolante.
Campo: Da SP a [78] nSP.
Note: 1. La modifica di [85] A.SP causa le seguenti azioni:
Quando [86] SP.rt = 0 il valore del Set Point remoto
verrà forzato ad essere uguale al Set Point attivo;
• Quando [86] SP.rt = 1 il valore del Set Point remo-
to verrà forzato pari a zero;
• Quando [86] SP.rt = 2 il valore del Set Point remo-
to verrà forzato pari a zero.
2. La selezione di SP2, SP3 e SP4 sarà possibile
solo se il relativo Set Point è abilitato (vedere
parametro [78] nSP).
[86] SP.rt - Tipo di Set Point remoto
(indirizzo 10325)
Questi strumenti possono comunicare tra di loro tramite
l’interfaccia seriale RS485 senza l’ausilio di un PC. Uno
strumento può essere impostato come Master mentre gli altri
devono essere Slave (impostazione normale). L’unità Master
invia il suo Set Point operativo alle unità Slave.
In questo modo, ad esempio, è possibile modificare il Set
Point di 20 strumenti contemporaneamente modificando il Set
Point dell’unità Master (es. applicativo: Hot runner).
Il parametro [86] SP.rt definisce come l’unità Slave utilizzerà il
Set Point proveniente da seriale.
Il parametro [126] tr.SP [Selezione del valore da ritrasmet-
tere (Master)] consente di definire sull’unità Master il valore
ritrasmesso.
Disponibile: Quando almeno un’uscita è programmata come
uscita regolante e c’è l’uscita seriale.
Campo: 0 Il valore proveniente da seriale è utilizzato come
Set Point remoto (RSP);
1 Il valore proveniente da seriale verrà sommato al
Set Point locale selezionato tramite il parametro
SPAt e la somma diventa il Set Point operativo;
2
Il valore proveniente da seriale verrà considerato
come percento del campo di ingresso ed il valore
così calcolato diventa il Set Point operativo.
Nota: La modifica di [86] SPrt produce le seguenti azioni:
Quando [86] SP.rt = 0 il valore del Set Point remoto
verrà forzato ad essere uguale al Set Point attivo;
Quando [86] SP.rt = 1 il valore del Set Point remoto
verrà forzato a zero;
Quando [86] SP.rt = 2 il valore del Set Point remoto
verrà forzato a zero.
Esempio: Forno di rifusione per PCB a 6 zone. L’unità ma-
ster invia il suo Set Point a 5 altre zone (slave). Le zone sla-
ve utilizzano il dato come Set Point “TRIM” (parametro trin).
La 1ª zona è la zona master ed utilizza un Set Point di 210°C;
La
zona ha un Set Point locale pari a -45 (°C);
La
zona ha un Set Point locale pari a -45 (°C);
La 4ª zona ha un Set Point locale pari a -30 (°C);
La 5ª zona ha un Set Point locale pari a +40 (°C);
La 6ª zona ha un Set Point locale pari a +50 (°C);
In questo modo, il profilo termico risultante è il seguente:
- Master SP = 210°C
- 2ª zona SP = 210 - 45 = 165°C
- 3ª zona SP = 210 - 45 = 165°C
- 4ª zona SP = 210 - 30 = 180°C
- 5ª zona SP = 210 + 40 = 250°C
- 6ª zona SP = 210 + 50 = 260°C
Se si modifica il Set Point dell’unità master, anche il Set Point
di tutte le unità slave si modificherà della stessa quantità.
[87] SPLr - Selezione Set Point locale/remoto
(indirizzo 10326)
Disponibile: Quando almeno un’uscita è programmata come
uscita regolante.
Campo: 0 Set Point locale selezionato tramite [85] A.SP;
1 Set Point remoto (proveniente da seriale).
[88] SP.u - Velocità di variazione per incrementi
del Set Point (rampa di salita)
(indirizzo 10327)
Disponibile: Quando almeno un’uscita è programmata come
uscita regolante.
Campo: 0.01... 99.99 unità al minuto;
10000 Rampa disabilitata (passaggio a gradino).
[89] SP.d - Velocità di variazione per decrementi
del Set Point (rampa di discesa)
(indirizzo 10328)
Disponibile: Quando almeno un’uscita è programmata come
uscita regolante.
Campo: 0.01... 99.99 unità al minuto;
10000 Rampa disabilitata (passaggio a gradino).
Note generali sul Set Point remoto:
Quando si imposta il tipo di Set Point remoto (RSP) con
azione trim (SP.rt = 1), il campo del Set Point locale diventa:
da [79] SPLL + RSP a [80] SPHL - RSP.
Ascon Tecnologic - Serie KRD3 - MANUALE INGEGNERISTICO - PAG. 18
Gruppo ]tin - Configurazione del timer
Il timer può funzionare in 5 modi diversi:
Ritardato all’eccitazione con un tempo di ritardo e un tem-
po di “fine ciclo”.
Start
OUT ON
off
Tr.t1 Tr.t2
off
Impostando tr.t2 = Inf L’uscita del timer rimane in condizione
ON finché lo strumento non rileva un comando di reset.
Start
OUT ON
off
Tr.t1 Tr.t2 = inF
off
Reset
Ritardo all’accensione con un tempo di ritardo e un tempo
di “fine ciclo”.
Start
OUT
PWR UP
ON
off
Tr.t1 Tr.t2
off
Eccitazione passante
Start
OUT ON
Tr.t1
off
Reset
Pausa lavoro (oscillatore) asimmetrico con partenza in pausa
Start
OUT ONoff
Tr.t2
ONoff
Tr.t1Tr.t1 Tr.t2
ON
off
Tr.t1 Tr.t2
Reset
Pausa lavoro (oscillatore) asimmetrico con partenza in lavoro
Start
OUT ON off
Tr.t2
off
Tr.t1Tr.t1 Tr.t2
off
Tr.t1 Tr.t2
Reset
ON ON
Note: 1. Lo strumento è in grado di ricevere i comandi di start,
hold e reset tramite seriale o tramite ingresso logico.
2. Un comando di HOLD sospende il conteggio del
tempo.
[90] tr.F - Funzione del timer indipendente
(indirizzo 10329)
Disponibile: Sempre.
Campo: 0 Timer non utilizzato;
1 Ritardato all’eccitazione;
2 Ritardo all’accensione;
3 Eccitazione passante;
4 Pausa-lavoro con partenza in OFF;
5 Pausa-lavoro con partenza in ON.
[91] tr.u - Unità ingegneristica del tempo
(indirizzo 10330)
Disponibile: Quando [90] tr.F è diverso da 0.
Campo: 0 Ore e minuti (hh.nn);
1 Minuti e secondi (nn.ss);
2 Secondi e decimi di secondo (sss.d).
Nota: Quando il timer è in funzione, questo parametro può
essere visualizzato, ma NON modificato.
[92] tr.t1 - Tempo 1 (indirizzo 10331)
Disponibile: Quando [90] tr.F è diverso da 0.
Campo: Quando [91] tr.u = 0 (hh.mm) = 00.01... 99.59;
Quando [91] tr.u = 1 (mm.ss) = 00.01... 99.59;
Quando [91] tr.u = 2 (sss.d) = 000.1... 995.9.
[93] tr.t2 - Tempo 2 (indirizzo 10332)
Disponibile: Quando [90] tr.F è diverso da 0.
Campo: Quando [91] tr.u = 0 (hh.mm) = 00.01... 99.59 + inF;
Quando [91] tr.u = 1 (mm.ss) = 00.01... 99.59 + inF;
Quando [91] tr.u = 2 (sss.d) = 000.1... 995.9 + inF.
Nota: Impostando [93] tr.t2 = inF, Il secondo tempo verrà
interrotto solo da un comando di reset.
[94] tr.St - Stato del Timer (indirizzo 10332)
Disponibile: Quando [90] Tr.F è diverso da 0.
Campo: 0 Timer fermo(reset);
1 Timer in esecuzione (Run);
2 Timer sospeso (Hold).
Nota: Questo parametro consente di gestire il timer da para-
metro (senza ingresso digitale).
Gruppo ]
PrG - Configurazione della Funzione
Programmatore
Questi strumenti sono in grado di eseguire un profilo termico
composto da 4 gruppi di 2 passi (8 passi totale).
Il primo passo è sempre una rampa (utilizzata per raggiun-
gere il Set Point desiderato) mentre il secondo passo è una
stasi (permanenza sul Set Point desiderato).
Quando viene rilevato un comando di run, lo strumento
allinea il Set Point operativo al valore attualmente misurato e
inizia ad eseguire la prima rampa.
Inoltre, ogni stasi è dotata di una banda di wait che consente
di sospendere il conteggio del tempo quando il valore misu-
rato esce dalla banda definita (guaranteed soak).
Ad ogni passo è possibile assegnare lo stato di due even-
ti. Un evento può pilotare un’uscita e quindi fare un’ azione
durante uno o più parti di programma. Alcuni parametri
addizionali consentono di definire la scala dei tempi ed il
comportamento dello strumento alla fine del programma.
Note: 1. Tutti i passi di programma possono essere modificati
durante l’esecuzione del programma.
2. Se durante l’esecuzione del programma si veri-
ficasse una caduta di tensione, alla successiva
accensione lo strumento è in grado di riprendere
l’esecuzione del programma dal segmento che era
in esecuzione al momento dello spegnimento e,
se il segmento era una stasi, la ripartenza avverrà
tenendo presente anche il tempo di stasi già ese-
guito (con una approssimazione di 30 minuti).
Per ottenere questa funzione è necessario che
il parametro [121] dSPu - Stato dello strumento
all’accensione (gruppo Pan) sia uguale a 0 (AS.Pr).
Se il parametro [121] dSPu è diverso da
0 (AS.Pr)
la funzione di memorizzazione sarà inibita.
Ascon Tecnologic - Serie KRD3 - MANUALE INGEGNERISTICO - PAG. 19
PWR ON
or RUN
Time
Spx
Temperature
OFF
Ramp
to Sx
Prog. Step
Pr.S1
Pr.S4
Pr.S2
Pr.S3
Prog.
END
Ramp 1
Soak 1
Ramp 2
Soak 2
Ramp 3
Soak 3
Ramp 4
Soak 4
Program RUN
[95] Pr.F = Azione del programma all’accensione
(indirizzo 10334)
Disponibile: Sempre.
Campo: 0 Programma non utilizzato;
1
Partenza all’accensione con 1° passo in stand-by;
2 Partenza all’accensione;
3
Partenza al rilevamento di un comando Run;
4
Partenza al rilevamento di un comando Run con
1° passo in stand-by
.
[96] Pr.u - Unità di tempo delle stasi
(indirizzo 10335)
Disponibile: Quando [95] Pr.F è diverso da 0.
Campo: 0 hh.mm: Ore e minuti;
1 mm.SS: Minuti e secondi.
Nota: Durante l’esecuzione del programma questo parame-
tro non può essere modificato.
[97] Pr.E - Comportamento dello strumento alla
fine dell’esecuzione del programma
(indirizzo 10336)
Disponibile: Quando [95] Pr.F è diverso da 0.
Campo: 0
cnt: Continua (lo strumento continuerà ad utilizza-
re il Set Point dell’ultima stasi fino al rilevamento di
un comando di reset o un nuovo comando di run);
1 SPAt: Va al Set Point selezionato tramite il para-
metro [85] A.SP;
2 St.bY: Va in modo stand by.
Note: 1. Impostando [98] Pr.E = 0 (cnt) lo strumento opera
come segue: alla fine del programma lo strumento
continua ad utilizzare il Set Point dell’ultima stasi.
2. Quando rileva un comando di reset, lo strumento
va verso il Set Point selezionato tramite il parame-
tro [88] A.SP. Il passaggio sarà a gradino o tramite
rampa a secondo dell’impostazione dei parametri
[89] SP.u Velocità di variazione per incrementi del
Set Point e [89] SPd Velocità di variazione per
decrementi del Set Point.
3. Impostando [97] Pr.E = 1 (SPAt) lo strumento va
immediatamente al Set Point selezionato tramite
il parametro [85] A.SP. Il passaggio sarà a gradi-
no o tramite rampa a secondo dell’impostazione
dei parametri [88] SP.u Velocità di variazione per
incrementi del Set Point e [89] SPd Velocità di
variazione per decrementi del Set Point.
[98] Pr.Et -
Tempo dell’indicazione di fine programma
(indirizzo 10337)
Disponibile: Quando [95] Pr.F è diverso da 0.
Campo: 0 oFF: Funzione non utilizzata;
00.01... 99.59 minuti e secondi;
99.60 inF: Forzato ad ON.
Nota: Impostando [98] Pr.Et = 99.60 (inF) l’indicazione di
fine programma andrà in OFF solo se lo strumento ri-
leva in comando di reset o un nuovo comando di RUN.
[99] Pr.S1 - Set Point della prima stasi
(indirizzo 10338)
Disponibile: Quando [95] Pr.F è diverso da 0 o
[95] Pr.F è diverso da 1.
Campo: Da [79] SPLL a [80] SPHL.
[100] Pr.G1 - Gradiente della prima rampa
(indirizzo 10339)
Disponibile: Quando [95] Pr.F è diverso da 0 o
[95] Pr.F è diverso da 1.
Campo: 0.1... 999.9 unità ingegneristiche al minuto;
10000 inF: Trasferimento a gradino.
[101] Pr.t1 - Tempo della prima stasi
(indirizzo 10340)
Disponibile: Quando [95] Pr.F è diverso da 0.
Campo: 0.00... 99.59 unità di tempo delle stasi.
[102] Pr.b1 - Banda di Wait della prima stasi
(indirizzo 10341)
Disponibile: Quando [95] Pr.F è diverso da 0 o
[95] Pr.F è diverso da 1.
Campo: 0 (OFF)... 9999 unità di tempo delle stasi.
Nota: La banda di wait sospende il conteggio del tempo
quando il valore misurato esce dalla banda definita
(guaranteed soak).
Temperature
Wait
Wait
Soakx Soakx
Ramp x + 1Ramp x
Wait
Soak SP
Wait
SP
Measure
[103] Pr.E1 - Stato degli eventi del primo gruppo
(indirizzo 10342)
Disponibile: Quando [95] Pr.F è diverso da 0 o
[95] Pr.F è diverso da 1.
Campo: 00.00... 11.11 dove:
0 Evento OFF;
1 Evento ON.
Event1status during ramp
Event 2 status during ramp
Event 1 status during soak
Event2status during soa
k
Display Rampa Stasi
Evento 1 Evento 2 Evento 1 Evento 2
00.00 off off off off
10.00 on off off off
01.00 off on off off
11.00 on on off off
00.10 off off on off
10.10 on off on off
01.10 off on on off
11.10 on on on off
00.01 off off off on
10.01 on off off on
01.01 off on off on
Ascon Tecnologic - Serie KRD3 - MANUALE INGEGNERISTICO - PAG. 20
Display Rampa Stasi
Evento 1 Evento 2 Evento 1 Evento 2
11.01 on on off on
00.11 off off on on
10.11 on off on on
01.11 off on on on
11.11 on on on on
[104] Pr.S2 - Set Point della seconda stasi
(indirizzo 10343)
Disponibile: Quando [95] Pr.F è diverso da 0.
Campo: Da [79] SPLL a [80] SPHL
-8000 Fine programma.
Nota: Non è necessario configurare tutti i passi. Quando ad
esempio si desidera utilizzare solo 2 gruppi, è suffi-
ciente impostare il Set Point del terzo gruppo a -8000
(OFF). Lo strumento maschererà tutti i rimanenti
parametri relativi al programmatore.
[105] Pr.G2 - Gradiente della seconda rampa
(indirizzo 10344)
Disponibile: Quando [95] Pr.F è diverso da 0 e
[104] Pr.S2
è diverso da -8000 (oFF).
Campo: 0.1... 999.9 unità ingegneristiche al minuto;
10000 inF: Passaggio a gradino.
[106] Pr.t2 - Tempo della seconda stasi
(indirizzo 10345)
Disponibile: Quando [95] Pr.F è diverso da 0 e
[104] Pr.S2
è diverso da -8000 (oFF).
Campo: 0.00... 99.59 unità di tempo delle stasi.
[107] Pr.b2 - Banda di Wait della seconda stasi
(indirizzo 103456)
Disponibile: Quando [95] Pr.F è diverso da 0 e
[104] Pr.S2
è diverso da -8000 (oFF).
Campo: 0 (OFF)... 9999 unità di tempo delle stasi.
Nota: Per maggiori dettagli vedere il parametro [102] Pr.b1.
[108] Pr.E2 - Stato degli eventi del secondo gruppo
(indirizzo 10347)
Disponibile: Quando [95] Pr.F è diverso da 0 e
[104] Pr.S2
è diverso da -8000 (oFF).
Campo: 00.00... 11.11 dove:
0 Evento OFF;
1 Evento ON.
Nota: Per maggiori dettagli vedere il parametro [103] Pr.E1.
[109] Pr.S3 - Set Point della terza stasi
(indirizzo 10348)
Disponibile: Quando [95] Pr.F è diverso da 0 e
[104] Pr.S2
è diverso da -8000 (oFF).
Campo: Da [79] SPLL a [80] SPHL;
-8000 Fine programma.
Nota: Per maggiori dettagli vedere il parametro[104] Pr.S2.
[110] Pr.G3 - Gradiente della terza stasi
(indirizzo 10349)
Disponibile: Quando [95] Pr.F è diverso da 0,
[104] Pr.S2
è diverso da -8000 (oFF) e
[109] Pr.S3
è diverso da -8000 (oFF).
Campo: 0.1... 999.9 unità ingegneristiche al minuto;
10000 inF: Passaggio a gradino.
[111] Pr.t3 -
Tempo della terza stasi (indirizzo 10350)
Disponibile: Quando [95] Pr.F è diverso da 0,
[104] Pr.S2
è diverso da -8000 (oFF) e
[109] Pr.S3
è diverso da -8000 (oFF).
Campo: 0.00... 99.59 unità di tempo.
[112] Pr.b3 - Banda di Wait della terza stasi
(indirizzo 10351)
Disponibile: Quando [95] Pr.F è diverso da 0,
[104] Pr.S2
è diverso da -8000 (oFF) e
[109] Pr.S3
è diverso da -8000 (oFF).
Campo: 0 (OFF)... 9999 unità di tempo delle stasi.
Nota: Per maggiori dettagli vedere il parametro [102] Pr.b1.
[113] Pr.E3 - Stato degli eventi del terzo gruppo
(indirizzo 10352)
Disponibile: Quando [95] Pr.F è diverso da 0,
[104] Pr.S2
è diverso da -8000 (oFF) e
[109] Pr.S3
è diverso da -8000 (oFF).
Campo: 00.00... 11.11 dove:
0 Evento OFF;
1 Evento ON.
Nota: Per maggiori dettagli vedere il parametro [103] Pr.E1.
[114] Pr.S4 - Set Point della quarta stasi
(indirizzo 10353)
Disponibile: Quando [95] Pr.F è diverso da 0,
[104] Pr.S2
è diverso da -8000 (oFF) e
[109] Pr.S3
è diverso da -8000 (oFF).
Campo: Da [79] SPLL a [80] SPHL;
-8000 Fine programma.
Nota: Per maggiori dettagli vedere il parametro [104] Pr.S2.
[115] Pr.G4 - Gradiente della quarta rampa
(indirizzo 10354)
Disponibile: Q
uando [95] Pr.F è diverso da 0,
[104] Pr.S2
è diverso da -8000 (oFF),
[109] Pr.S3
è diverso da -8000 (oFF)
e
[114] Pr.S4 è diverso da
-8000 (oFF)
.
Campo: 0.1... 999.9 unità ingegneristiche al minuto;
10000 inF: Passaggio a gradino.
[116] Pr.t4 - Tempo della quarta stasi (indirizzo 10355)
Disponibile: Q
uando [95] Pr.F è diverso da 0,
[104] Pr.S2
è diverso da -8000 (oFF),
[109] Pr.S3
è diverso da -8000 (oFF)
e
[114] Pr.S4 è diverso da
-8000 (oFF)
.
Campo: 0.00... 99.59 unità di tempo.
[117] Pr.b4 - Banda di Wait della quarta stasi
(indirizzo 10356)
Disponibile: Q
uando [95] Pr.F è diverso da 0,
[104] Pr.S2
è diverso da -8000 (oFF),
[109] Pr.S3
è diverso da -8000 (oFF)
e
[114] Pr.S4 è diverso da
-8000 (oFF)
.
Campo: Da 0 (OFF)... 9999 unità ingegneristiche.
Nota: Per maggiori dettagli vedere il parametro [102] Pr.b1.
[118] Pr.E4 - Stato degli eventi del quarto gruppo
(indirizzo 10357)
Disponibile: Q
uando [95] Pr.F è diverso da 0,
[104] Pr.S2
è diverso da -8000 (oFF),
[109] Pr.S3
è diverso da -8000 (oFF)
e
[114] Pr.S4 è diverso da
-8000 (oFF)
.
Campo: 00.00... 11.11 dove:
0 Evento OFF;
1 Evento ON.
Nota: Per maggiori dettagli vedere il parametro [103] Pr.E1.
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Ascon tecnologic KRD3 Manuale del proprietario

Tipo
Manuale del proprietario