Ascon tecnologic K31 Manuale del proprietario

Tipo
Manuale del proprietario
Ascon Tecnologic - Serie K31 - MANUALE INGEGNERISTICO - PAG. 1
K31
REGOLATORE E
MINI-PROGRAMMATORE
Manuale Ingegneristico
20/10 - Code: ISTR_M_K31-_I_10_--
Ascon Tecnologic S.r.l.
Viale Indipendenza 56, 27029 Vigevano (PV) • ITALIA
Tel.: +39 0381 69871/FAX: +39 0381 698730
www.ascontecnologic.com
1. DIMENSIONI E FORATURA (mm)
1.1 Dimensioni
P
U
K31
Tun
Out1 Out2 Out3 Out4 Prg
64
19
28
5.578
35
11
3434
Tiranti a
“farfalla”
Tiranti a “farfalla”:
Pannello + guarnizione
12 mm max.
Tirante a vite:
Pannello + guarnizione
29 mm max.
29
71
1.2 Requisiti per il montaggio
Questi strumenti sono progettati per un’ installazione
permanente, per uso in ambiente coperto e per il montaggio
in quadri elettrici che proteggano la parte posteriore dello
strumento, la morsettiera e i collegamenti elettrici. Montare lo
strumento in un quadro che abbia le seguenti caratteristiche:
1. Deve essere facilmente accessibile;
2. Non deve essere sottoposto a vibrazioni o impatti;
3. Non devono essere presenti gas corrosivi;
4. Non deve esserci presenza di acqua o altri fluidi (condensa);
5. La temperatura ambiente deve essere tra 0... 50°C;
6. L’umidità relativa deve rimanere all’interno del campo di
utilizzo (20... 85% RH).
Per ottenere la massima protezione frontale (IP65), è
necessario utilizzare il tirante a vite (si conulti il paragrafo:
Come ordinare per dettagli.
2. COLLEGAMENTI
OUT 12VDC (max. 20 mA)
INPUT
OUT1OUT2OUT3OUT4
Alimen-
tazione
RELÈ: Out-1, 2: 8A-AC1 (3A-AC3)/250VAC
RELÈ: Out-3, 4: 5A-AC1 (2A-AC3)/250VACSSR: 10mA/10VDC
TC/mV
Pt100
4... 20 mA attivo
PTC-NTC
4... 20 mA passivo (2 fili)
Gen.
est.
0/4... 20 mA attivo
0... 50/60 mV; 0... 1 V; 0/1... 5 V; 0/2... 10 V
RS485
B GND A
DI2DI1
2.1 Note generali sui collegamenti elettrici
1. Non cablare i cavi di segnale con i cavi di potenza;
2. Componenti esterni (come le barriere zener) posso-
no causare errori di misura dovuti a resistenze di linea
eccessive o sbilanciate oppure possono dare origine a
correnti di dispersione;
3. Quando si utilizza cavo schermato, lo schermo deve
essere collegato a massa da un solo lato;
4. Fare attenzione alla resistenza di linea, una resistenza di
linea elevata può causare errori di misura.
2.2 Ingressi
2.2.1 Ingresso da termocoppia
2
1
+
-
Resistenza esterna: 100 max., errore massimo 0.5%
dell’ampiezza del campo.
Giunto freddo: Compensazione automatica fra 0... 50°C.
Precisione giunto freddo: 0.1°C/°C dopo un
preriscaldamento di 20 minuti.
Impdenza di ingresso: > 1 M.
Calibrazione: Secondo la normativa EN 60584-1.
Nota: Utilizzare un cavo compensato corrispondente al tipo
di termocoppia impiegata possibilmente schermato.
2.2.2 Ingresso da sensori all’infrarosso
Exergen
2
1
+
-
Resistenza esterna: Non rilevante.
Giunto freddo: Compensazione automatica fra 0... 50°C.
Precisione giunto freddo: 0.1°C/°C.
Impedenza di ingresso: > 1 M.
Ascon Tecnologic - Serie K31 - MANUALE INGEGNERISTICO - PAG. 2
2.2.3 Ingresso da termoresistenza RTD
3
RTD
1
2
Circuito d’ingresso: Iniezione di corrente (135 µA).
Resistenza di linea: Compensazione automatica fino a 20/filo,
errore max. ±0.1% dell’ampiezza del campo di ingresso.
Calibrazione: Secondo la normativa EN 60751/A2.
Nota: La resistenza dei 3 fili deve essere la uguale.
2.2.4 Ingresso per temistori
3
PTC/NTC
1
Circuito d’ingresso: Iniezione di corrente (25 µA).
Resistenza di linea: Non compensata.
2.2.5 Ingresso per segnali lineari (V e mV)
mV
V
+
__
2
1
+
Impedenza di ingresso: > 1 M per l’ingresso in mV.
Precisione: ±0.5% dell’ampiezza del campo di ingresso
±1 digit a 25°C.
2.2.6 Ingresso per segnali lineari (mA)
Collegamento ingresso da 0/4... 20 mA per trasmet-
titore passivo con alimentazione ausiliaria interna
+
_
+
_
Trasmettitore
a 2 fili
4... 20 mA
4
1
Impedenza di ingresso: < 51.
Precisione: ±0.5% dell’ampiezza del campo di ingresso
±1 digit a 25°C.
Protezione: NON protetto da corto circuito.
Alimentazione ausiliaria interna: 12 VDC (±10%), 20 mA max..
Collegamento ingresso da 0/4... 20 mA per trasmet-
titore passivo con alimentazione ausiliaria esterna
+
+
_
1
2
Trasmettitore
passivo
0/4...20 mA
__ Alimentatore
esterno +
Collegamento ingresso da 0/4... 20 mA per
trasmettitore attivo
+1
2
Trasmettitore
attivo
0/4...20 mA
_-
+
2.2.7 Ingressi digitali
Note relative alla sicurezza:
Non cablare i cavi degli ingressi logici insieme ai cavi di potenza;
Utilizzare contatti esterni in grado di operare con 0.5 mA, 5 VDC;
Lo strumento necessita di almeno 150 ms per riconoscere
la variazione di stato del contatto;
Gli ingressi logici NON sono isolati dall’ingresso di misura.
Il contatto esterno deve assicurare un isolamento doppio o
rinforzato tra l’ingresso logico e la linea di potenza.
Ingresso digitale comandato da un contatto pulito
12
7
65 Ingressi
digitali
2.3 Uscite
Note relative alla sicurezza:
Per evitare scosse elettriche, collegare i cavi di potenza
dopo aver effettuato tutti gli altri collegamenti;
Per il collegamento dell’alimentazione, utilizzare cavi AWG 16
o maggiori e adatti a una temperatura di almeno 75°C;
Utilizzare solo cavi in rame.
2.3.1 Uscita 1 (OP1)
Uscita a relè
NANCC
24
2322
Portata dei contatti: • 8 A /250 V cosj = 1;
• 4 A /250 V cosj = 0.4.
Vita operativa: 1 x 105.
Uscita SSR
SSR
24
2322
+-
Livello logico 0: Vout < 0.5 VDC;
Livello logico 1: 12 V ± 20% @ 1 mA;
10 V ± 20% @ 20 mA.
Nota: Questa uscita NON è isolata. Il relè statico deve ga-
rantire l’isolamento doppio o rinforzato tra l’uscita dello
strumento e la linea di potenza.
Ascon Tecnologic - Serie K31 - MANUALE INGEGNERISTICO - PAG. 3
2.3.2 Uscita 2 (OP2)
Uscita a relè
NANCC
21
2019
Portata dei contatti: • 8 A /250 V cosj = 1;
• 4 A /250 V cosj = 0.4.
Vita operativa: 1 x 105.
Uscita SSR
SSR
21
2019
+-
Livello logico 0: Vout < 0.5 VDC;
Livello logico 1: 12 V ± 20% @ 1 mA;
10 V ± 20% @ 20 mA.
Nota: Questa uscita NON è isolata. Il relè statico deve ga-
rantire l’isolamento doppio o rinforzato tra l’uscita dello
strumento e la linea di potenza.
2.3.3 Uscita 3 (OP3)
Uscita a relè
1817
NAC
Portata dei contatti: • 5 A /250 V cosj = 1;
• 1 A /250 V cosj = 0.4.
Vita operativa: 1 x 105.
Uscita SSR
SSR
18
17
-+
Livello logico 0: Vout < 0.5 VDC;
Livello logico 1: 12 V ± 20% @ 1 mA;
10 V ± 20% @ 20 mA.
Nota: Questa uscita NON è isolata. Il relè statico deve ga-
rantire l’isolamento doppio o rinforzato tra l’uscita dello
strumento e la linea di potenza.
2.3.4 Uscita 4 (OP4)
Uscita a relè
1615
NAC
Portata dei contatti: • 5 A /250 V cosj = 1;
• 1 A /250 V cosj = 0.4.
Vita operativa: 1 x 105.
Uscita SSR
SSR
16
15
-+
Livello logico 0: Vout < 0.5 VDC;
Livello logico 1: 12 V ± 20% @ 1 mA;
10 V ± 20% @ 20 mA.
Nota: Questa uscita NON è isolata. Il relè statico deve ga-
rantire l’isolamento doppio o rinforzato tra l’uscita dello
strumento e la linea di potenza.
2.4 Interfaccia seriale
RS-485
B/B’
A/A’
C/C’
B/B’
A/A’
GND
8
10
9
B/B’
A/A’
GND
8
10
9
Master
K31 (Slave)
Tipo di interfaccia: - Isolata (50 V) RS-485,
- TTL non isolata;
Livelli di tensione: RS485 secondo standard EIA;
Tipo di protocollo: MODBUS RTU;
Formato dei dati: 8 bit senza parità;
bit di Stop: 1 (uno);
Velocità di linea:
Programmabile tra 1200... 38400 baud;
Indirizzo:
Programmabile tra
1... 255.
Note: 1. L’interfaccia seriale RS-485 permette di collegare
fino a 30 strumenti con un unico master remoto.
2. La lunghezza del cavo non deve superare i 1500 m
alla velocità di comunicazione di 9600 baud.
3. Riportiamo di seguito la definizione data dalle
norme EIA per le interfacce RS-422 e RS-485 in
merito al significato ed al senso della tensione
presente sui morsetti.
Il morsetto “A” del generatore deve essere ne-
gativo rispetto al morsetto “B” per stato binario
1 (MARK o OFF).
Il morsetto “A” del generatore deve essere posi-
tivo rispetto al morsetto “B” per stato binario 0
(SPACE o ON).
Ascon Tecnologic - Serie K31 - MANUALE INGEGNERISTICO - PAG. 4
2.5 Alimentazione
Alimentazione
14
13
Tensione: • 12 VAC/DC (±10%);
• 24 VAC/DC (±10%);
• 100... 240 VAC/DC (±10%).
Consumo: 5VA massimo.
Note: 1. Prima di collegare lo strumento alla rete elettrica,
assicurarsi che la tensione di linea sia corrispon-
dente a quanto indicato nell’etichetta di identifica-
zione dello strumento.
2. Per evitare il rischio di scosse elettriche collegare
l’alimentazione solo dopo aver effettuato tutti gli
altri collegamenti.
3. Per il collegamento alla rete, utilizzare cavi 16 AWG
o maggiori adatti a una temperatura di almeno 75°C.
4. Utilizzare solo conduttori di rame.
5. Non posare i cavi dei segnali parallelamente o vici-
no a cavi di potenza o a sorgenti di disturbi.
6. Per tutte le alimentazioni la polarità è ininfluente.
7. L’ingresso di alimentazione NON è protetto da
fusibile. È necessario prevedere esternamente un
fusibile tipo T 1A, 250 V.
3. CARATTERISTICHE TECNICHE
Custodia: Plastica autoestinguente UL94 V0
;
Protezione frontale: IP65 (con tirante a vite opzionale) per
uso al coperto secondo la normativa EN 60070-1;
Protezione terminali: IP20 secondo la normativa EN 60070-1;
Installazione: Montaggio frontequadro;
Morsettiera: 24 terminali a vite M3, per cavi da 0.25... 2.5 mm2
(AWG22... AWG14) con schema di collegamento;
Dimensioni: 75 x 33 mm (2.95 x 1.30 in.),
profondità 75.5 mm (2.97 in.);
Foratura di montaggio:
71(+0.6) x 29(+0.6) mm
[2.79(+0.023) x 1.14(+0.023) in.]
;
Peso: 180 g max.;
Alimentazione:
12 VAC/DC (±10% della tensione nominale);
24 VAC/DC (±10% della tensione nominale);
100... 240 VAC (±10% della tensione nominale);
Consumo di corrente: 5 VA max.;
Tensione di isolamento: 2300 V rms secondo EN 61010-1;
Display: un display 4 digit rossi h 12 mm + bargraph di 3 LED;
Tempo di aggiornamento display: 500 ms;
Tempo di campionamento: 130 ms;
Risoluzione: 30000 conteggi;
Precisione totale: ±0.5% F.S.V. ±1 digit a 25°C di
temperatura ambiente;
Compatibilità elettromagnetica e requisiti di sicurezza:
Direttiva EMC 2004/108/CE (EN 61326-1) e
Direttiva BT 2006/95/CE (EN 61010-1);
Categoria di installazione: II;
Grado di inquinamento: 2;
Deriva termica: Compresa nella precisione totale;
Temperatura di funzionamento: 0... 50°C (32... 122°F);
Temperatura di stoccaggio: -30... +70°C (-22... +158°F);
Umidità: 20... 85% RH non condensante;
Protezioni: WATCH DOG (hardware/software) per il reset
automatico.
4. COME ORDINARE
Modello
K31 - = Regolatore
K31T = Regolatore + timer
K31P = Regolatore + timer + programmatore
Alimentazione
F = 12 VAC/DC
H = 100... 240 VAC
L = 24 VAC/DC
Ingressi di misura
C = J, K, R, S, T, PT100, 0/12...60 mV
E = J, K, R, S, T, PTC, NTC, 0/12...60 mV
I = 0/4... 20 mA
V = 0... 1 V, 0/1... 5 V, 0/2... 10 V
Uscita 1 (Out 1)/Ingressi Digitali
R = Relè + SPDT 8 A (carico resistivo) + 2 ingressi digitali
O = VDC per SSR + 2 ingressi digitali
Uscita 2 (Out 2)
- = Assente
R = Relè + SPDT 8 A (carico resistivo)
O = VDC per SSR
Uscita 3 (Out 3)
- = Assente
R = Relè + SPST 5 A (carico resistivo)
O = VDC per SSR
Uscita 4 (Out 4)
- = Assente
R = Relè + SPST 5 A (carico resistivo)
O = VDC per SSR
Comunicazione seriale
- = TTL Modbus
S = RS485 Modbus
- -
Montaggio
- = Tiranti a farfalla (standard)
V = Tirante a vite
-
= Codici riservati
Ascon Tecnologic - Serie K - MANUALE INGEGNERISTICO - PAG. 5
5. PROCEDURE DI CONFIGURAZIONE
5.1 Introduzione
Lo strumento, quando viene alimentato, comincia immediata-
mente a funzionare rispettando i valori dei parametri memo-
rizzati in quel momento.
Il comportamento dello strumento e le sue prestazioni sono in
funzione dei valori dei parametri memorizzati.
Alla prima accensione lo strumento utilizzerà i dati di “default”
(parametri di fabbrica). Questo insieme di parametri sono di
tipo generico (esempio: l’ingresso è programmato per una
termocoppia tipo J).
Raccomandiamo di modificare i parametri per adattarli
all’applicazione (es.: impostare il sensore di ingresso corretto,
definire la strategia di controllo, impostare gli allarmi, ecc.).
Per modificare l’impostazione dei parametri è necessario
eseguire la procedura di Configurazione”.
DIl parametro [6] Unit (Unità Ingegneristiche) permette
di impostare l’unità di temperatura (°C/°F) per accor-
darsi alle necessità dell’utente.
Fate attenzione! L’unità ingegneristica NON DEVE
ESSERE CAMBIATA durante il controllo di processo in
quanto i valori di temperatura inseriti dall’utente (soglie,
limiti ecc.) non vengono riscalati dallo strumento.
5.1.1 Livelli di accesso alla modifica dei
parametri e relative password
Lo strumento è dotato di un set completo di parametri. Chia-
meremo questo set “Parametri di configurazione”.
L’accesso ai parametri di configurazione è protetto da una
password programmabile (password livello 3).
I parametri di configurazione sono divisi in gruppi. Ogni
gruppo raccoglie tutti i parametri relativi ad una determinata
funzione (esempio: controllo, allarme, uscite).
Nota: Lo strumento visualizza solo i parametri coerenti con
l’hardware presente e con il valore dei parametri
impostati precedentemente (esempio: se impostiamo
un’uscita come “non utilizzata” lo strumento non visua-
lizzerà i parametri relativi a quell’uscita).
5.2 Comportamento dello strumento
all’accensione
All’accensione lo strumento partirà in uno dei seguenti modi,
in funzione della specifica configurazione:
Modo Automatico senza la funzione programmatore:
Il display visualizzerà il valore misurato;
Il punto decimale della cifra meno significativa è spento;
Lo strumento sta eseguendo la normale regolazione.
Modo Manuale (oPLo):
Il display visualizza alternativamente il valore misurato ed il
messaggio oPLo;
Lo strumento non sta eseguendo la regolazione automatica;
La potenza di uscita è pari a 0 % e può essere modificata
manualmente tramite i tasti e .
Modo Stand by (St.bY):
Il display visualizza alternativamente il valore misurato ed il
messaggio St.bY oppure od;
Lo strumento non sta eseguendo alcun tipo di regolazione
(le uscite regolanti sono spente);
Lo strumento si comporta come un indicatore.
Modo Automatico con partenza del programma
all’accensione:
Il display visualizza una delle seguenti informazioni:
Il valore misurato;
Il set point operativo (quando esegue una rampa);
l tempo del segmento in esecuzione (quando sta ese-
guendo una stasi);
Il valore misurato alternato al messaggio St.bY.
In tutti i casi il punto decimale della cifra meno significa-
tiva è acceso.
Noi definiamo una qualunque di queste visualizzazioni
Visualizzazione normale”.
5.3 Come accedere al modo configurazione
1. Premere il tasto per più di 3 secondi.
Il display visualizzerà alternativamente PASS e 0.
2. Utilizzando i tasti e impostare la password pro-
grammata.
Note: 1. La password inserita dalla fabbrica è 30.
2. Tutte le modifiche dei parametri sono protette da un
time out. Se nessun tasto viene premuto per un pe-
riodo superiore a 10 secondi, lo strumento torna alla
“Visualizzazione normale”. Il nuovo valore dell’ultimo
parametro selezionato verrà perso e la procedura di
configurazione risulterà terminata.
Quando si desidera rimuovere il time out
(es.: per la prima configurazione di uno strumento)
è sufficiente impostare una password pari a 1000
più il valore di password impostato
(es.: 1000 + 30 = 1030).
È sempre possibile uscire manualmente dalla
procedura di configurazione (vedere paragrafo
successivo).
3. Durante la modifica dei parametri lo strumento con-
tinua ad eseguire il controllo. In alcuni casi, quando
la modifica dei parametri può generare un’azione
forte sul processo, potrebbe essere conveniente
fermare temporaneamente il controllo durante la
procedura di configurazione (le uscite regolanti si
spegneranno).
In questo caso impostare una password pari a
2000 + la password programmata
(es. 2000 + 30 = 2030).
La regolazione ripartirà automaticamente all’uscita
dalla procedura di configurazione.
3. Premere il tasto .
Se la password è corretta il display visualizzerà l’acronimo
del primo gruppo di parametri preceduto dal simbolo ]”.
In altre parole il display visualizzerà: ]inP.
Lo strumento è in modo configurazione.
5.4 Come uscire dal modo configurazione
Premere il tasto per più di 5 secondi. Lo strumento torna
alla “Visualizzazione normale”.
Ascon Tecnologic - Serie K - MANUALE INGEGNERISTICO - PAG. 6
5.5 Funzione dei tasti durante la modifica
dei parametri
Una breve pressione consente di uscire dall’attuale
gruppo di parametri e selezionare quello successivo. La
pressione prolungata del tasto consente di terminare
la procedura di configurazione (lo strumento torna alla
“Visualizzazione normale”).
Quando lo strumento visualizza un gruppo, questo tasto
consente di entrare nel gruppo selezionato.
Quando lo strumento visualizza un parametro, questo ta-
sto consente di memorizzare il valore impostato e passare
al parametro successivo, all’interno dello stesso gruppo.
Incrementa il valore del parametro selezionato.
Decrementa il valore del parametro selezionato.
+ Questi tasti permettono di tornare al gruppo prece-
dente:
Premere il tasto
e, mantenendo la pressione sul
tasto premere anche il tasto
. A questo punto rila-
sciate entrambi i tasti.
Nota: La selezione dei gruppi è ciclica così come la selezio-
ne dei parametri all’interno dei gruppi.
5.6 Reset di fabbrica - Procedura di
caricamento dei parametri di default
A volte, ad esempio quando si riconfigura uno strumento
utilizzato in precedenza per un’applicazione diversa, oppure
da altri o si sono fatti test con uno strumento e si desidera
riconfigurarlo, può essere utile poter ricaricare la configura-
zione di fabbrica.
Questa azione consente di riportare lo strumento ad una
condizione definita (come era alla prima accensione).
I dati di default sono i dati caricati nello strumento dalla fab-
brica prima della spedizione dell’apparecchio.
Per ricaricare i parametri di default procedere come segue:
1. Premere il tasto per più di 5 secondi;
2. Il display visualizzerà alternativamente PASS e 0;
3. Coi tasti e impostare il valore -481;
4. Premere il tasto ;
5. Lo strumento dapprima spegnerà tutti i LED, poi visualiz-
zerà il messaggio dfLt (default), in seguito accenderà
tutti i LED per due secondi ed in fine si comporterà come
se fosse stato riacceso.
La procedura è completa.
Nota: La lista completa dei parametri di default è riportata
nell’Appendice A.
5.7 Tutti i parametri di configurazione
Nelle pagine seguenti descriveremo tutti i parametri del-
lo strumento. Tuttavia lo strumento visualizzerà solo i
parametri relativi alle opzioni hardware presenti e in
accordo all’impostazione fatta per i parametri precedenti
[ad esempio impostando AL1t (tipo di Allarme 1) uguale a
nonE (non utilizzato), tutti i parametri relativi all’allarme 1
verranno omessi).
Gruppo ]inP - Configurazione degli ingressi
[2] SEnS - Tipo di ingresso
Disponibile: Sempre.
Campo: Quando il codice dell’ingresso è uguale a c
(vedere il Capitolo 4 “Codice d’ordine”):
J TC J (0... 1000°C/32... 1832°F);
crAL TC K (0... 1370°C/32... 2498°F);
S TC S (0... 1760°C/32... 3200°F);
r TC R (0... 1760°C/32... 3200°F);
t TC T (0... 400°C/32... 752°F);
ir.J Exergen IRS J (0... 1000°C/32... 1832°F);
ir.cA Exergen IRS K (0... 1370°C/32... 2498°F);
Pt1 RTD Pt 100 (-200... 850°C/-328... 1562°F);
0.50 0... 50 mV lineare;
0.60 0... 60 mV lineare;
12.60 12... 60 mV lineare;
Quando il codice dell’ingresso è uguale a e:
J TC J (0... 1000°C/32... 1832°F);
crAL TC K (0... 1370°C/32... 2498°F);
S TC S (0... 1760°C/32... 3200°F);
r TC R (0... 1760°C/32... 3200°F);
t TC T (0... 400°C/32... 752°F);
ir.J Exergen IRS J (0... 1000°C/32... 1832°F);
ir.cA Exergen IRS K (0... 1370°C/32... 2498°F);
Ptc PTC KTY81-121 (-55... 150°C/-67... 302°F);
ntc NTC 103-AT2 (-50... 110°C/-58... 230°F);
0.50 0... 50 mV lineare;
0.60 0... 60 mV lineare;
12.60 12... 60 mV lineare;
Quando il codice dell’ingresso è uguale a i:
0.20 0... 20 mA lineare;
4.20 4... 20 mA lineare;
Quando il codice dell’ingresso è uguale a v:
0.1 0... 1 V lineare;
0.5 0... 5 V lineare;
1.5 1... 5 V lineare;
0.10 0... 10 V lineare;
2.10 2... 10 V lineare.
Note: 1. Quando si seleziona un ingresso da termocoppia
(TC) e si imposta una cifra decimale, il valore massi-
mo visualizzabile risulta essere 999.9°C o 999.9°F.
2. Ogni cambiamento di impostazione del parametro
SEnS produrrà le seguenti forzature:
[3] dP = 0;
[4] SSc = -1999;
[5] FSc = 9999.
[3] dP - Posizione punto decimale
Disponibile: Sempre.
Campo: Quando [2] SenS = Ingresso lineare: 0... 3;
Quando [2] diverso da ingresso lineare: 0/1.
Nota: Ogni variazione del parametro dP produrrà una varia-
zione dei parametri ad esso collegati (es.: set point,
banda proporzionale, ecc.).
[4] SSc - Visualizzazione di inizio scala per
ingressi lineari
Disponibile: Quando, tramite il parametro [2] SEnS, è stato
selezionato un ingresso lineare.
Campo: -1999... 9999.
Note: 1. Consente di definire, per gli ingressi lineari, il
valore visualizzato quando lo strumento misura il
minimo valore misurabile. Lo strumento visualizze-
rà valori fino al 5% inferiori al valore impostato per
Ascon Tecnologic - Serie K - MANUALE INGEGNERISTICO - PAG. 7
SSc e solo al disotto del 5% visualizzerà la segna-
lazione di underrange.
2. È possibile impostare una visualizzazione di inizio
scala inferiore alla visualizzazione di fondo scala
per ottenere usa scala di visualizzazione inversa:
E.g.: 0 mA = 0 mBar, 20 mA = -1000 mBar (vuoto).
[5] FSc - Visualizzazione a fondo scala per
ingressi lineari
Disponibile: Quando, tramite il parametro [2] SEnS, è stato
selezionato un ingresso lineare.
Campo: -1999... 9999
Note: 1. Consente di definire, per gli ingressi lineari, il valore
visualizzato quando lo strumento misura il massimo
valore misurabile. Lo strumento visualizzerà valori
fino al 5% superiori al valore impostato per FSc e
solo al disopra del 5% visualizzerà la segnalazione
di overrange.
2. È possibile impostare una visualizzazione di inizio
scala inferiore alla visualizzazione di fondo scala
per ottenere usa scala di visualizzazione inversa.
E.g.: 0 mA = 0 mBar, 20 mA = -1000 mBar (vuoto).
[6] unit - Unità ingegneristiche
Disponibile: Quando, tramite il parametro [2]SEnS, è stato
selezionato un sensore di temperatura.
Campo: °c = Celsius;
°F = Fahrenheit.
DLo strumento non riscala i valori di temperatura inseriti
dall’utente (soglie, limiti ecc.)
.
[7] FiL - Filtro digitale sul valore visualizzato
Disponibile: Sempre.
Campo: oFF (nessun filtro);
0.1... 20.0 s.
Nota: Questo è un filtro del primo ordine applicato al valore mi-
surato. Per questa ragione influenza il valore misurato,
l’azione di regolazione e il comportamento degli allarmi.
[8] inE -
Selezione del tipo di fuori campo che
abilita il valore di uscita di sicurezza
Disponibile: Sempre.
Campo: our
Quando lo strumento rileva un overrange o un
underrange, forza la potenza di uscita dello stru-
mento al valore di sicurezza [9] oPE;
or Quando lo strumento rileva un overrange, forza
la potenza di uscita dello strumento al valore di
sicurezza [9] oPE;
ur Quando lo strumento rileva un underrange,
forza la potenza di uscita dello strumento al
valore di sicurezza [9] oPE.
[9] oPE -
Valore di sicurezza della potenza di uscita
Disponibile: Sempre.
Campo: -100... 100% (dell’uscita).
Note: 1. Quando lo strumento è programmato per eseguire
una sola azione regolante (riscaldamento o raffred-
damento), impostando un valore inferiore al campo
di uscita, lo strumento utilizza il valore zero (0).
Es.: Esempio: quando è programmata una azione
di solo riscaldamento e oPE è uguale a -50% (raf-
freddamento) lo strumento utilizzerà il valore zero.
2. Quando è stato selezionato un controllo ON/OFF
e
lo strumento rileva una condizione di fuori campo,
lo strumento utilizzerà un tempo di ciclo pari a 20
secondi per poter fornire la potenza programmata
tramite questo parametro.
[10] diF1 - Funzione dell’ingresso digitale 1
Disponibile: Quando lo strumento è equipaggiato di ingressi
digitali.
Campo: oFF Nessuna funzione;
1 Reset Allarmi [stato];
2 Riconoscimento allarmi (ACK) [stato];
3
Blocco (Hold) del valore misurato [stato].
4 Strumento in Stand by [stato]. Quando il con
tatto è chiuso lo strumento è in Stand by;
5
L’azione riscaldante utilizza SP1, quella raffred-
dante utilizza SP2 [stato]
(vedi le “Note relative agli ingressi digitali”);
6 Timer Run/Hold/Reset [transizione].
Una breve chiusura del contatto consente di far
partire il timer e di sospenderne l’esecuzione;
una chiusura prolungata (più di 10 s) esegue il
reset del timer;
7 Timer Run [transizione]. Una breve chiusura
del contatto fa partire il conteggio del timer;
8 Timer reset [transizione]. Una breve chiusura
del contatto esegue il Reset del timer;
9 Timer run/hold [stato].
- Contatto chiuso = timer RUN;
- Contatto aperto = timer Hold,
10 Run del programma [transizione]. La prima
chiusura del contatto fa partire il programma, le
chiusure successive fanno ripartire l’esecuzione
del programma dall’inizio;
11
Reset del programma [transizione]. La chiusura
del contatto resetta l’esecuzione del programma;
12 Blocco (Hold) del programma [transizione]. La
prima chiusura del contatto sospende l’esecu-
zione del programma, la seconda fa continuare
l’esecuzione del programma;
13 Run/Hold del programma [stato]. Quando il
contatto è chiuso il programma è in esecuzione;
14 Program Run/Reset del programma [stato].
- Contatto chiuso = Run del Programma;
- Contatto aperto = Reset del Programma;
15 Modo manuale (Open Loop) [stato];
16
Selezione sequenziale del set point [transizione]
(vedi le “Note relative agli ingressi digitali”);
17 Selezione SP1/SP2 [stato];
18 Selezione binaria del set point tramite
l’ingresso digitale 1 (bit meno significativo) e
l’ingresso digitale 2 (bit più significativo)[stato];
19 L’ingresso digitale 1 opera in parallelo al tasto
mentre l’ingresso digitale 2 opera in paralle-
lo al tasto .
20 Run/Reset del timer.
[11] diF2 - Funzione dell’ingresso digitale DI2
Disponibile: Quando lo strumento è equipaggiato di ingressi
digitali.
Campo: oFF Nessuna funzione;
1 Reset Allarmi [stato];
2 Riconoscimento allarmi (ACK) [stato];
3
Blocco (Hold) del valore misurato [stato].
4 Strumento in Stand by [stato]. Quando il con-
tatto è chiuso lo strumento è in Stand by;
5
L’azione riscaldante utilizza SP1, quella raffred-
dante utilizza SP2 [stato]
(vedi le “Note relative agli ingressi digitali”);
6 Timer Run/Hold/Reset [transizione].
Ascon Tecnologic - Serie K - MANUALE INGEGNERISTICO - PAG. 8
Una breve chiusura del contatto consente di far
partire il timer e di sospenderne l’esecuzione;
una chiusura prolungata (più di 10 s) esegue il
reset del timer;
7 Timer Run [transizione]. Una breve chiusura
del contatto fa partire il conteggio del timer;
8 Timer reset [transizione]. Una breve chiusura
del contatto esegue il Reset del timer;
9 Timer run/hold [stato].
- Contatto chiuso = timer RUN;
- Contatto aperto = timer Hold,
10 Run del programma [transizione]. La prima
chiusura del contatto fa partire il programma, le
chiusure successive fanno ripartire l’esecuzione
del programma dall’inizio;
11
Reset del programma [transizione]. La chiusura
del contatto resetta l’esecuzione del programma;
12 Blocco (Hold) del programma [transizione]. La
prima chiusura del contatto sospende l’esecu-
zione del programma, la seconda fa continuare
l’esecuzione del programma;
13 Run/Hold del programma [stato]. Quando il
contatto è chiuso il programma è in esecuzione;
14 Program Run/Reset del programma [stato].
- Contatto chiuso = Run del Programma;
- Contatto aperto = Reset del Programma;
15 Modo manuale (Open Loop) [stato];
16
Selezione sequenziale del set point [transizione]
(vedi le “Note relative agli ingressi digitali”);
17 Selezione SP1/SP2 [stato];
18 Selezione binaria del set point tramite
l’ingresso digitale 1 (bit meno significativo) e
l’ingresso digitale 2 (bit più significativo)[stato];
19 L’ingresso digitale 1 opera in parallelo al tasto
mentre l’ingresso digitale 2 opera in paralle-
lo al tasto .
20 Run/Reset del timer.
Note relative agli ingressi digitali:
1. Quando diF1 o diF2 = 5 lo strumento opera come
segue:
Quando il contatto è aperto, l’azione di controllo è di
riscaldamento ed il set point attivo è SP1.
Quando il contatto è chiuso, l’azione di controllo è di
raffreddamento ed il set point attivo è SP2.
2. Quando
diF1
= 18, il parametro
diF2
viene forzato a
18 e non può eseguire altre funzioni.
3. Quando
diF1
=
diF2
= 18
la selezione del Set point
avverrà con le seguenti modalità:
Ingresso digitale 1 Ingresso digitale 2 Set point operativo
Off Off Set point 1
On Off Set point 2
Off On Set point 3
On On Set point 4
4. Quando diF1 = 19, il parametro diF2 viene forzato a
19 e non può eseguire altre funzioni.
5. Quando si utilizza la selezione del set point sequenziale,
ogni chiusura del contatto aumenta di uno il numero di
SPAt (set point attivo).
La selezione è ciclica -> SP1 -> SP2 -> SP3 -> SP4.
Gruppo ]out - Configurazione delle uscite
[12] o1F - Funzione dell’uscita Out 1
Disponibile: Sempre.
Campo: nonE Uscita non utilizzata. Con questa imposta-
zione lo stato di questa uscita puo essere
impostato tramite interfaccia seriale;
H.rEG Uscita di riscaldamento;
c.rEG Uscita di raffreddamento;
AL Uscita di allarme;
t.out Uscita del timer;
t.HoF
Uscita del timer - uscita OFF se timer in hold;
P.End Indicatore di programma in “end”;
P.HLd Indicatore di programma in “hold”;
P. uit Indicatore di programma in “wait”;
P.run Indicatore di programma in “run”;
P.Et1 Evento 1 del programma;
P.Et2 Evento 2 del programma;
or.bo Indicatore di fuori-campo o rottura sensore;
P.FAL Indicatore di mancata alimentazione;
bo.PF Indicatore di fuori-campo, rottura sensore
e/o mancata alimentazione;
diF1
L’uscita ripete lo stato dell’ingresso digitale 1
;
diF2
L’uscita ripete lo stato dell’ingresso digitale 2
;
St.By Indicatore di strumento in stand-by;
on Uscita Out 1 forzata a ON.
Note: 1. Quando due o più uscite sono programmate allo
stesso modo, le uscite verranno pilotate in parallelo.
2. La segnalazione di mancata alimentazione viene
cancellata quando lo strumento rileva un reset
degli allarmi eseguito tramite il tasto , tramite
ingresso digitale o tramite seriale.
3. Se non viene programmata nessuna uscita re-
golante, gli allarmi relativi (se presenti) verranno
forzati a nonE (non utilizzati).
[13] o1.AL - Allarmi assegnati all’uscita Out 1
Disponibile: Quando [12] o1F = AL.
Campo: 0... 31 con la regola seguente:
+1 Allarme 1;
+2 Allarme 2;
+4 Allarme 3;
+8 Allarme di Loop break;
+16 Allarme di rottura sensore (burn out).
Example 1: Impostando 3 (2 + 1) l’uscita segnalerà l’allarme
1 e 2 (condizione OR).
Example 2: Impostando 13 (8 + 4 + 1) l’uscita segnalerà
l’allarme 1, l’allarme 3 e l’allarme di loop break.
[14] o1Ac - Azione dell’uscita Out 1
Disponibile: Qando [12] o1F è diverso da nonE.
Campo: dir Azione diretta;
rEU Azione inversa;
dir.r
Azione diretta con indicazione LED invertita;
rEU.r
Azione inversa con indicazione LED invertita.
Note: 1. Azione diretta: L’uscita ripete lo stato della funzio-
ne pilotante.
Esempio: Uscita di allarme con azione diretta.
Quando l’allarme è ON il relè è eccitato (uscita
logica a 1).
2. Azione inversa: Lo stato dell’uscita è l’opposto
dello stato della funzione pilotante.
Esempio: Uscita di allarme con azione inversa.
Quando l’allarme è OFF il relè è eccitato (uscita logi-
Ascon Tecnologic - Serie K - MANUALE INGEGNERISTICO - PAG. 9
ca a 1). Questa impostazione è normalmente chia-
mata “fail-safe” ed è normalmente utilizzata in proces-
si pericolosi in modo da generare un allarme quando
manca la corrente o scatta il watchdog interno.
[15] o2F - Funzione dell’uscita Out 2
Disponibile: Quando lo strumento è dotato dell’uscita 2.
Campo: nonE Uscita non utilizzata. Con questa imposta-
zione lo stato di questa uscita puo essere
impostato tramite interfaccia seriale;
H.rEG Uscita di riscaldamento;
c.rEG Uscita di raffreddamento;
AL Uscita di allarme;
t.out Uscita del timer;
t.HoF
Uscita del timer - uscita OFF se timer in hold;
P.End Indicatore di programma in “end”;
P.HLd Indicatore di programma in “hold”;
P. uit Indicatore di programma in “wait”;
P.run Indicatore di programma in “run”;
P.Et1 Evento 1 del programma;
P.Et2 Evento 2 del programma;
or.bo Indicatore di fuori-campo o rottura sensore;
P.FAL Indicatore di mancata alimentazione;
bo.PF Indicatore di fuori-campo, rottura sensore
e/o mancata alimentazione;
diF1
L’uscita ripete lo stato dell’ingresso digitale 1
;
diF2
L’uscita ripete lo stato dell’ingresso digitale 2
;
St.By Indicatore di strumento in stand-by;
on Uscita Out 2 forzata a ON.
Per ulteriori dettagli, si veda il parametro [12] O1F.
[16] o2.AL - Allarmi assegnati all’uscita Out 2
Disponibile: Quando [15] o2F = AL.
Campo: 0... 31 con la regola seguente:
+1 Allarme 1;
+2 Allarme 2;
+4 Allarme 3;
+8 Allarme di Loop break;
+16 Allarme di rottura sensore (burn out).
Per ulteriori dettagli, si veda il parametro [13] o1.AL.
[17] o2Ac - Azione dell’uscita Out 2
Disponibile: Quando [15] o2F è diverso da nonE.
Campo: dir Azione diretta;
rEU Azione inversa;
dir.r Azione diretta con indicazione LED invertita;
rEU.r
Azione inversa con indicazione LED invertita
.
Per ulteriori dettagli, si veda il parametro [14] o1.Ac.
[18] o3F - Funzione dell’uscita Out 3
Disponibile: Quando lo strumento è dotato dell’uscita 3.
Campo: nonE Uscita non utilizzata. Con questa imposta-
zione lo stato di questa uscita puo essere
impostato tramite interfaccia seriale;
H.rEG Uscita di riscaldamento;
c.rEG Uscita di raffreddamento;
AL Uscita di allarme;
t.out Uscita del timer;
t.HoF
Uscita del timer - uscita OFF se timer in hold;
P.End Indicatore di programma in “end”;
P.HLd Indicatore di programma in “hold”;
P. uit Indicatore di programma in “wait”;
P.run Indicatore di programma in “run”;
P.Et1 Evento 1 del programma;
P.Et2 Evento 2 del programma;
or.bo Indicatore di fuori-campo o rottura sensore;
P.FAL Indicatore di mancata alimentazione;
bo.PF Indicatore di fuori-campo, rottura sensore
e/o mancata alimentazione;
diF1
L’uscita ripete lo stato dell’ingresso digitale 1
;
diF2
L’uscita ripete lo stato dell’ingresso digitale 2
;
St.By Indicatore di strumento in stand-by;
on Uscita Out 3 forzata a ON.
Per ulteriori dettagli, si veda il parametro [12] O1F.
[19] o3.AL - Allarmi assegnati all’uscita Out 3
Disponibile: Quando [18] o3F = AL.
Campo: 0... 31 con la regola seguente:
+1 Allarme 1;
+2 Allarme 2;
+4 Allarme 3;
+8 Allarme di Loop break;
+16 Allarme di rottura sensore (burn out).
Per ulteriori dettagli, si veda il parametro [13] o1.AL.
[20] o3Ac - Azione dell’uscita Out 3
Disponibile: Quando [18] o3F è diverso da nonE.
Campo: dir Azione diretta;
rEU Azione inversa;
dir.r Azione diretta con indicazione LED invertita;
rEU.r
Azione inversa con indicazione LED invertita
.
Per ulteriori dettagli, si veda il parametro [14] o1.Ac.
[21] o4F - Funzione dell’uscita Out 4
Disponibile: Quando lo strumento è dotato dell’uscita 4.
Campo: nonE Uscita non utilizzata. Con questa imposta-
zione lo stato di questa uscita puo essere
impostato tramite interfaccia seriale;
H.rEG Uscita di riscaldamento;
c.rEG Uscita di raffreddamento;
AL Uscita di allarme;
t.out Uscita del timer;
t.HoF
Uscita del timer - uscita OFF se timer in hold;
P.End Indicatore di programma in “end”;
P.HLd Indicatore di programma in “hold”;
P. uit Indicatore di programma in “wait”;
P.run Indicatore di programma in “run”;
P.Et1 Evento 1 del programma;
P.Et2 Evento 2 del programma;
or.bo Indicatore di fuori-campo o rottura sensore;
P.FAL Indicatore di mancata alimentazione;
bo.PF Indicatore di fuori-campo, rottura sensore
e/o mancata alimentazione;
diF1
L’uscita ripete lo stato dell’ingresso digitale 1
;
diF2
L’uscita ripete lo stato dell’ingresso digitale 2
;
St.By Indicatore di strumento in stand-by;
on Uscita Out 4 forzata a ON.
Per ulteriori dettagli, si veda il parametro [12] O1F.
[22] o4.AL - Allarmi assegnati all’uscita Out 4
Disponibile: Quando [21] o4F = AL.
Campo: 0... 31 con la regola seguente:
+1 Allarme 1;
+2 Allarme 2;
+4 Allarme 3;
+8 Allarme di Loop break;
+16 Allarme di rottura sensore (burn out).
Per ulteriori dettagli, si veda il parametro [13] o1.AL.
Ascon Tecnologic - Serie K - MANUALE INGEGNERISTICO - PAG. 10
[23] o4Ac - Azione dell’uscita Out 4
Disponibile: Quando [21] o4F è diverso da nonE.
Campo: dir Azione diretta;
rEU Azione inversa;
dir.r Azione diretta con indicazione LED invertita;
rEU.r
Azione inversa con indicazione LED invertita
.
Per ulteriori dettagli, si veda il parametro [14] o1.Ac.
Gruppo ]AL1 - Configurazione dell’allarme 1
[24] AL1t - Allarme 1 - Tipo di allarme
Disponibile: Sempre.
Campo: Quando una o più uscite sono programmate
come uscite regolanti:
nonE Allarme non utilizzato;
LoAb Allarme assoluto di minima;
HiAb Allarme assoluto di massima;
LHAb Allarme assoluto di banda (finestra);
SE.br Rottura sensore;
LodE Allarme di minima in deviazione (relativo);
HidE Allarme di massima in deviazione (relativo);
LHdE Allarme relativo di banda.
Quando nessuna uscita è impostata come uscita
regolante:
nonE Allarme non utilizzato;
LoAb Allarme assoluto di minima;
HiAb Allarme assoluto di massima;
LHAb Allarme assoluto di banda (finestra).
SE.br Rottura sensore;
Note: 1. Gli allarmi relativi e di deviazione sono riferiti al set
point operativo dello strumento.
LoAb
OUT
AL1
AL1
PV
HAL1
tempo
HiAb
offoffoff OUT
AL1
AL1
PV
HAL1
tempo
offoffoff
ON ON ON ON
LHAb
PV
AL1H HAL1
tempo
offoffoff
LHde
OUT
AL1
AL1L HAL1
PV
AL1H
SP
HAL1
tempo
OUT
AL1
-AL1L HAL1
offoffoff
ON ON ON ON
2. L’allarme di rottura sensore (SE.br) verrà attivato
quando il display visualizza ----.
[25] Ab1 - Funzione dell’Allarme 1
Disponibile: Quando [24] AL1t è diverso da nonE.
Campo: 0... 15 con la seguente regola:
+1 Non attivo all’accensione (mascherato);
+2 Allarme memorizzato (riarmo manuale);
+4 Allarme tacitabile;
+8 Allarme relativo non attivo al cambio di set point
(mascherato al cambio di SP).
Esempio: Impostando Ab1 uguale a 5 (1+4) l’allarme 1
risulterà: Non attivo all’accensione e Riconoscibile.
Note: 1. La selezione “Allarme non attivo all’accensione
consente di inibire l’allarme all’accensione dello stru-
mento o quando lo strumento rileva il passaggio:
- Da modo anuale mode (oplo) ad automatico;
- Da modo Stand-by ad automatico.
L’allarme verrà automaticamente attivato quando il
valore misurato raggiunge per la prima volta il suo
valore di soglia più o meno l’isteresi (in altre parole
quando la condizione iniziale di allarme scompare).
PWR ON
AL1
PV
tempo
offoff
Ab1 = +1
Ab1 = +0
offoff
ON ON
ON
2. Un “Allarme memorizzato” (reset manuale) è un
allarme che rimane attivo anche quando la con-
dizione di allarme che lo ha generato non è più
presente. Il reset dell’allarme può avvenire solo
tramite un comando esterno (pulsante , ingres-
so logico o interfaccia seriale).
Reset Allarme
AL1
PV
tempo
offoff
Ab1 = +2
Ab1 = +0
offoff
ON
ON
Reset Allarme
3. Un “Allarme tacitabile” è un allarme che può essere
resettato anche se la condizione che ha generato
l’allarme è ancora presente. Il riconoscimento dell’al-
larme può avvenire solo tramite un comando esterno
(pulsante , ingresso logico o interfaccia seriale).
Riconoscimento allarme (ACK) Riconoscimento allarme (ACK)
AL1
PV
tempo
offoff
Ab1 = +4
Ab1 = +0
offoff off
ON
ON ON
4. Un “Allarme relativo non attivo al cambio di set
point” è un allarme che risulta mascherato dopo
un cambio di set point fino a che il processo non
raggiunge la sua soglia più o meno l’isteresi.
Sp2
Sp1
PV
tempo
Ab1 = +8
Ab1 = +0
ON offoff
AL1
offoffoff
AL1
ON ON ON
ON
Nota: Lo strumento non memorizza in EEPROM lo stato de-
gli allarmi. Pertanto, lo stato degli allarmi verrà perso
quando si spegne l’apparecchio.
[26] AL1L - Per allarmi di massima e minima, AL1L
è il limite inferiore del parametro AL1
- Per gli allarmi di banda, AL1L è la
soglia inferiore dell’allarme
Disponibile: Quando [24] AL1t è diverso da nonE o
[24] AL1t è diverso da SE.br.
Campo: Da -1999 a [27] AL1H in unità ingegneristiche.
Ascon Tecnologic - Serie K - MANUALE INGEGNERISTICO - PAG. 11
[27] AL1H - Per allarmi di massima e minima, AL1H
è il limite superiore del parametro AL1
- Per gli allarmi di banda, AL1H è la
soglia superiore dell’allarme
Disponibile: Quando [24] AL1t è diverso da nonE o
[24] AL1t è diverso da SE.br.
Campo: Da [26] AL1L a 9999 in unità ingegneristiche.
[28] AL1 - Soglia dell’Allarme 1
Disponibile: Quando:
- [24] AL1t = LoAb Allarme assoluto di minima;
- [24] AL1t = HiAb Allarme assoluto di massima;
- [24] AL1t = LodE Deviazione verso il basso (relativo);
- [24] AL1t = HidE Deviazione verso l’alto (relativo).
Campo: Da [26] AL1L a [27] AL1H in unità ingegneristiche.
[29] HAL1 - Isteresi Allarme 1
Disponibile: Quando [24] AL1t è diverso da nonE o
[24] AL1t è diverso da SE.br.
Campo: 1... 9999 in unità ingegneristiche.
Note: 1. Il valore di isteresi è la differenza tra la soglia di
allarme ed il punto in cui l’allarme si riarmerà auto-
maticamente.
2. Quando la soglia di allarme più o meno l’isteresi
viene impostata fuori dal campo di misura, lo stru-
mento non sarà in grado di resettare l’allarme.
Esempio: Campo di ingresso 0... 1000 (mBar);
- Set point = 900 (mBar);
- Allarme in deviazione verso il basso = 50 (mBar);
-
Isteresi = 160 (mBar);Il punto di reset risulterebbe
pari a: 900 - 50 + 160 = 1010 (mBar) ma il valore è
fuori campo. Il reset può essere fatto solo spe-
gnendo lo strumento e riaccendendolo dopo che la
condizione che lo ha generato è stata rimossa.
3. Tutti gli allarmi di banda utilizzano la stessa isteresi
per entrambe le soglie.
4. Quando l’isteresi di un allarme di banda è più larga
della banda programmata, lo strumento non sarà in
grado di resettare l’allarme.
Esempio: Campo di ingresso 0... 500 (°C);
- Set point = 250 (°C);
- Allarme di banda relativo;
- Soglia inferiore = 10 (°C);
- Soglia superiore = 10 (°C);
- Isteresi = 25 (°C).
[30] AL1d - Ritardo Allarme 1
Disponibile: Quando [24] AL1t è diverso da nonE.
Campo: Da oFF (0) a 9999 secondi.
Nota: L’allarme verrà attivato solo se la condizione di allarme
persiste per un tempo maggiore di [30] AL1d mentre il
reset è immediato.
[31] AL1o - Abilitazione Allarme 1 durante il modo
stand-by e indicazioni di fuori campo
Disponibile: Quando [24] AL1t è diverso da nonE.
Campo: 0 Mai;
1 Durante lo stand by;
2 Durante il fuori campo alto o basso;
3 Durante il fuori campo alto/basso e lo stand by.
Gruppo ]AL2 - Configurazione dell’allarme
[32] AL2t - Allarme 2 - Tipo di allarme
Disponibile: Sempre.
Campo: Quando una o più uscite sono programmate
come uscite regolanti:
nonE Allarme non utilizzato;
LoAb Allarme assoluto di minima;
HiAb Allarme assoluto di massima;
LHAb Allarme assoluto di banda (finestra);
SE.br Rottura sensore;
LodE Allarme di minima in deviazione (relativo);
HidE Allarme di massima in deviazione (relativo);
LHdE Allarme relativo di banda.
Quando nessuna uscita è impostata come uscita
regolante:
nonE Allarme non utilizzato;
LoAb Allarme assoluto di minima;
HiAb Allarme assoluto di massima;
LHAb Allarme assoluto di banda (finestra).
SE.br Rottura sensore;
Nota: Gli allarmi relativi sono riferiti al set point operativo del-
lo strumento (quando si utilizza la funzione di rampa al
Set point, il Set point operativo può essere diverso)
.
Per ulteriori informazioni vedere il parametro [24] AL1t.
[33] Ab2 - Funzione dell’Allarme 2
Disponibile: Quando [32] AL2t è diverso da nonE.
Campo: 0... 15 con la seguente regola:
+1 Non attivo all’accensione (mascherato);
+2 Allarme memorizzato (riarmo manuale);
+4 Allarme tacitabile;
+8
Allarme relativo non attivo al cambio di Set point.
Esempio:
Impostando Ab2 uguale a 5 (1+4) l’allarme 2 risul-
terà “Non attivo all’accensione” e “Riconoscibile”.
Per ulteriori dettagli, si veda il parametro [25] Ab1.
[34] AL2L - Per allarmi di massima e minima, AL2L
è il limite inferiore del parametro AL2
- Per gli allarmi di banda, AL2L è la
soglia inferiore dell’allarme
Disponibile: Quando [32] AL2t è diverso da nonE oppure
[32] AL2t è diverso da SE.br.
Campo: Da -1999 a [35] AL2H in unità ingegneristiche.
[35] AL2H - Per allarmi di massima e minima, AL2H
è il limite superiore del parametro AL2
- Per gli allarmi di banda, AL1H è la
soglia superiore dell’allarme
Disponibile: Quando [32] AL2t è diverso da nonE oppure
[32] AL2t è diverso da SE.br.
Campo: Da [34] AL2L a 9999 in unità ingegneristiche.
[36] AL2 - Soglia dell’Allarme
Disponibile: Quando:
- [32] AL2t = LoAb Allarme assoluto di minima;
- [32] AL2t = HiAb Allarme assoluto di massima;
- [32] AL2t = LodE Deviazione verso il basso (relativo);
- [32] AL2t = HidE Deviazione verso l’alto (relativo).
Campo: Da [34] AL2L a [35] AL2H in unità ingegneristiche.
[37] HAL2 - Isteresi Allarme 2
Disponibile: Quando [32] AL2t è diverso da nonE oppure
[32] AL2t è diverso da SE.br.
Campo: 1... 9999 in unità ingegneristiche.
Per ulteriori dettagli, si veda il parametro [29] HAL1.
Ascon Tecnologic - Serie K - MANUALE INGEGNERISTICO - PAG. 12
[38] AL2d - Ritardo Allarme 2
Disponibile: Quando [32] AL2t è diverso da nonE.
Campo: Da oFF (0) a 9999 secondi.
Nota: L’allarme verrà attivato solo se la condizione di allarme
persiste per un tempo maggiore di [38] AL2d mentre il
reset è immediato.
[39] AL2o - Abilitazione Allarme 2 durante il modo
stand-by e indicazioni di fuori campo
Disponibile: Quando [32] AL2t è diverso da nonE.
Campo: 0 Mai;
1 Durante lo stand by;
2 Durante il fuori campo alto o basso;
3
Durante il fuori campo alto/basso e lo stand by.
Gruppo ]AL3 - Configurazione dell’allarme 3
[40] AL3t - Allarme 3 - Tipo di allarme
Disponibile: Sempre.
Campo: Quando una o più uscite sono programmate
come uscite regolanti:
nonE Allarme non utilizzato;
LoAb Allarme assoluto di minima;
HiAb Allarme assoluto di massima;
LHAb Allarme assoluto di banda (finestra);
SE.br Rottura sensore;
LodE Allarme di minima in deviazione (relativo);
HidE Allarme di massima in deviazione (relativo);
LHdE Allarme relativo di banda.
Quando nessuna uscita è impostata come uscita
regolante:
nonE Allarme non utilizzato;
LoAb Allarme assoluto di minima;
HiAb Allarme assoluto di massima;
LHAb Allarme assoluto di banda (finestra).
SE.br Rottura sensore;
Nota: Gli allarmi relativi sono riferiti al set point operativo del-
lo strumento (quando si utilizza la funzione di rampa al
Set point, il Set point operativo può essere diverso)
.
Per ulteriori informazioni vedere il parametro [24] AL1t.
[41] Ab3 - Funzione Allarme 3
Disponibile: Quando [40] AL3t è diverso da nonE.
Campo: 0... 15 con la seguente regola:
+1 Non attivo all’accensione (mascherato);
+2 Allarme memorizzato (riarmo manuale);
+4 Allarme tacitabile;
+8
Allarme relativo non attivo al cambio di Set point.
Esempio:
Impostando Ab2 uguale a 5 (1+4) l’allarme 2 risul-
terà “Non attivo all’accensione” e “Riconoscibile”.
Per ulteriori dettagli, si veda il parametro [25] Ab1.
[42] AL3L - Per allarmi di massima e minima, AL3L
è il limite inferiore del parametro AL3
- Per gli allarmi di banda, AL3L è la
soglia inferiore dell’allarme
Disponibile: Quando [40] AL3t è diverso da nonE oppure
[40] AL3t è diverso da SE.br.
Campo: Da -1999 a [43] AL3H in unità ingegneristiche.
[43] AL3H - Per allarmi di massima e minima, AL3H
è il limite superiore del parametro AL3
- Per gli allarmi di banda, AL3H è la
soglia superiore dell’allarme
Disponibile: Quando [40] AL3t è diverso da nonE oppure
[40] AL3t è diverso da SE.br.
Campo: Da [42] AL3L a 9999 in unità ingegneristiche.
[44] AL3 - Soglia dell’Allarme
Disponibile: Quando:
- [40] AL3t = LoAb Allarme assoluto di minima;
- [40] AL3t = HiAb Allarme assoluto di massima;
- [40] AL3t = LodE Deviazione verso il basso (relativo);
- [40] AL3t = HidE Deviazione verso l’alto (relativo).
Campo: Da [42] AL3L a [43] AL3H in unità ingegneristiche.
[45] HAL3 - Isteresi Allarme 3
Disponibile: Quando [40] AL3t è diverso da nonE oppure
[40] AL3t è diverso da SE.br.
Campo: 1... 9999 in unità ingegneristiche.
Per ulteriori dettagli, si veda il parametro [29] HAL1.
[38] AL2d - Ritardo Allarme 2
Disponibile: Quando [40] AL3t è diverso da nonE.
Campo: Da oFF (0) a 9999 secondi.
Nota: L’allarme verrà attivato solo se la condizione di allarme
persiste per un tempo maggiore di [38] AL2d mentre il
reset è immediato.
[47] AL3o - Abilitazione Allarme 3 durante il modo
stand-by e indicazioni di fuori campo
Disponibile: Quando [40] AL3t è diverso da nonE.
Campo: 0 Mai;
1 Durante lo stand by;
2 Durante il fuori campo alto o basso;
3
Durante il fuori campo alto/basso e lo stand by.
Gruppo ]LbA - Configurazione della funzione
loop break alarm
Nota generali relative all’Allarme LBA:
L’Allarme LBA opera come segue:
Quando si applica il 100% di potenza ad un processo, dopo
un tempo che dipende dall’inerzia, la variabile misurata
comincerà a variare in una direzione conosciuta (aumenterà
per un riscaldamento o a diminuirà per un raffreddamento).
Esempio:
Se applico il 100% di potenza ad un forno la
temperatura deve aumentare altrimenti uno o più
elementi del loop sono mal funzionanti (elemento
riscaldante, sensore, alimentazione, fusibile, ecc.).
La stessa filosofia può essere applicata alla potenza minima.
Nel nostro esempio, se tolgo potenza al forno, la temperatu-
ra deve cominciare ad abbassarsi altrimenti l’SSR è in corto
circuito, la valvola è bloccata, ecc..
La funzione LBA si abilita automaticamente quando il PID
richiede la massima o la minima potenza. Se la risposta del
processo risulta più lenta della velocità programmata, lo stru-
mento attiva l’allarme.
Note: 1. Quando lo strumento è in modo manuale la funzio-
ne LBA è disabilitata.
2. Quando l’allarme LBA è attivo lo strumento continua
ad eseguire il controllo. Se la risposta del processo
dovesse rientrare nei limiti impostati, lo strumento
cancellerà automaticamente l’allarme.
3. Questa funzione è disponibile solo quando l’algorit-
mo regolante è di tipo PID (Cont = PID).
Ascon Tecnologic - Serie K - MANUALE INGEGNERISTICO - PAG. 13
[48] LbAt - Tempo della funzione LBA
Disponibile: Quando [52] Cont = PID.
Campo: oFF = LBA non utilizzato;
1... 9999 secondi.
[49] LbSt -
Delta di misura utilizzato da LBA quando
è attiva la funzione Soft start
Disponibile: Quando [48] LbAt è diverso da oFF.
Campo: oFF = La funzione LBA è inibita durante il soft start;
1... 9999 in unità ingegneristiche.
[50] LbAS - Delta di misura utilizzato da LBA
(loop break alarm step)
Disponibile: Quando [48] LbAt è diverso da oFF.
Campo: 1... 9999 in unità ingegneristiche.
[51] LbcA - Condizioni di abilitazione LBA
Disponibile: Quando [48] LbAt è diverso da oFF.
Campo: uP Abilitato solo quando il PID richiede la
massima potenza;
dn Abilitato solo quando il PID richiede la mini-
ma potenza;
both
Abilitato in entrambi i casi (sia quando il PID
richiede ma massima potenza sia quando
richiede la minima potenza).
Esempio di applicazione dell’Allarme LBA:
LbAt (tempo LBA) = 120 secondi (2 minuti);
LbAS (delta LBA) = 5°C.
La macchina è stata progettata per raggiungere 200°C in
20 minuti (20°C/min).
Quando il PID richiede il 100% di potenza, lo strumento
attiva il conteggio del tempo. Durante il conteggio, se
il valore misurato aumenta più di 5°C, lo strumento fa
ripartire il conteggio del tempo. Altrimenti, se la variabile
misurata non raggiunge il delta prefissato (5°C in 2 minu-
ti), lo strumento genera l’allarme.
Gruppo ]rEG - Configurazione dei Parametri di
controllo
Il gruppo rEG sarà disponibile solo se una o più uscite sono
programmate come uscite regolanti (H.rEG o C.rEG).
[52] cont - Tipo di controllo
Disponibile: Quando almeno un’uscita è programmata
come uscita regolante (H.rEG o C.rEG).
Campo: Quando sono state programmate due azioni rego-
lanti (H.rEG e c.rEG):
Pid PID (riscaldamento e raffreddamento);
nr
Controllo ON/OFF a zona neutra (riscalda e
raffredda).
HSEt
HSEt
SP
PV
tempo
OUTH.rEG (risc.)
OUTc.rEG (raff.)
off ON
off off
ON
ON
Quando è stata programmata una sola azione
regolante (H.rEG o c.rEG):
Pid PID (riscalda o raffredda);
On.FA ON/OFF con isteresi asimmetrica;
On.FS
ON/OFF con isteresi simmetrica.
HEAt - On.FS
OUT
H.rEG
SP
PV
HSEt
HSEt
tempo
HEAt - On.FA
OUT
H.rEG
SP
PV
HSEt
tempo
offoff
CooL -On.FS
OUT
H.rEG
SP
PV
HSEt
HSEt
tempo
CooL -On.FA
OUT
C.rEG
SP
PV
HSEt
tempo
ON ON ON
ON ON ONoffoff off off
offoff
ON ON ON
ON ON ON
Controllo ON/OFF con isteresi Asimmetrica:
- OFF quando PV > SP;
- ON quando PV < (SP - isteresi).
Controllo ON/OFF con isteresi Simmetrica:
- OFF quando PV > (SP + isteresi);
- ON quando PV < (SP - isteresi).
[53] Auto - Selezione Autotuning
Ascon Tecnologic ha sviluppato due tipi di Autotuning:
1. L’ Autotuning oscillatorio è quello classico e:
È più accurato;
Può partire anche quando la misura è vicina al set point;
Può essere utilizzato anche quando il set point è vicino
alla temperatura ambiente.
2. L’ Autotuning fast è consigliabile quando:
Il processo è molto lento e si desidera essere operativi
in breve tempo;
Quando un overshoot non è ammesso;
In molte macchine multiloop dove l’autotuning Fast ridu-
ce gli errori dovuti all’influenza reciproca dei loop.
Nota: l’Autotuning Fast può partire soltanto quando il valore
misurato (PV) è inferiore a (SP + 1/2SP).
Disponibile: Quando [49] cont = PID
Campo: -4... 4 dove:
-4 Autotuning oscillatorio con partenza automatica
all’accensione (dopo il soft start) è dopo ogni
cambio di set point;
-3
Autotuning oscillatorio con partenza manuale
;
-2 Autotuning oscillatorio con partenza automatica
solo alla prima accensione;
-1 Autotuning oscillatorio con partenza automatica
a tutte le accensioni
0 Non utilizzato;
1 Autotuning Fast con partenza automatica a tutte
le accensioni;
2 Autotuning Fast con partenza automatica solo
alla prima accensione;
3 Autotuning Fast con partenza manuale;
4 Autotuning Fast con partenza automatica all’ac-
censione (dopo il soft start) e dopo ogni cambio
di set point.
Nota: L’Autotuning è inibito durante l’esecuzione di un pro-
gramma.
[54] Aut.r - Attivazione manuale dell’Autotuning
Disponibile: Quando [52] cont = PID.
Campo: oFF
Lo strumento non sta eseguendo l’Autotuning;
on Lo strumento sta eseguendo l’Autotuning.
Ascon Tecnologic - Serie K - MANUALE INGEGNERISTICO - PAG. 14
[55] SELF - Abilitazione del Self-tuning
Il Self-tuning è un algoritmo di tipo adattivo capace di ottimiz-
zare continuamente i valori dei parametro PID.
Questo algoritmo è stato sviluppato per i processi in cui pe-
santi variazioni di carico modificano la risposta del processo.
Disponibile: Quando [52] cont = PID.
Campo: YES Self-tuning attivo;
on Self-tuning non attivo.
[56] HSEt - Isteresi della regolazione ON/OFF
Disponibile: Quando [52] cont è diverso da PID.
Campo: 0... 9999 in unità ingegneristiche.
[57] cPdt - Tempo protezione compressore
Disponibile: Quando [52] cont = nr.
Campo: OFF Protezione disabilitata;
1... 9999 secondi.
[58] Pb - Banda proporzionale
Disponibile: Quando [52] cont = PID e [55] SELF = no.
Campo: 1... 9999 in unità ingegneristiche.
Nota: La funzione Autotuning calcola questo valore.
[59] int - Tempo integrale
Disponibile: Quando [52] cont = PID e [55] SELF = no.
Campo: OFF = Azione integrale esclusa;
1... 9999 secondi;
inF= Azione integrale esclusa.
Nota: La funzione Autotuning calcola questo valore.
[60] dEr - Tempo derivativo
Disponibile: Quando [52] cont = PID e [55] SELF = no.
Campo: oFF Azione derivativa esclusa;
1... 9999 secondi.
Nota: La funzione Autotuning calcola questo valore.
[61] Fuoc - Fuzzy overshoot control
Questo parametro riduce l’overshoot normalmente presente
dopo una partenza a freddo o dopo un cambio di set point e
risulta attivo solo in questi due casi.
Impostando un valore tra 0.00 e 1.00 è possibile ridurre l’a-
zione dello strumento durante l’avvicinamento al set point.
Impostando Fuoc = 1 questa funzione è disabilitata.
PV
SP
tempo
2
1
3
Disponibile: Quando [49] cont = PID e [52] SELF = no.
Campo: 0... 2.00.
Nota: Autotuning di tipo Fast calcola il valore del parametro
Fuoc mentre quello oscillatorio lo pone uguale a 0.5.
[62] H.Act - Attuatore dell’uscita riscaldante (H.rEG)
Questo parametro imposta il il valore minimo programmabile
per il tempo di ciclo, in funzione del tipo di attuatore utilizza-
to. Consente di allungare la vita utile dell’attuatore.
Disponibile: Quando almeno un’uscita è programmata come
uscita riscaldante (H.rEG), [52] cont = PID e
[55] SELF = no
Campo: SSr Comando di relè a stato solido (SSR);
rELY Relè o contattore;
SLou Attuatori lenti (es.: bruciatori).
Nota: Impostando:
SSr non viene applicata alcuna limitazione e [63] tcrH
viene preimpostato a 1 secondo;
• rELY Il tempo di ciclo dell’uscita riscaldante [63] tcrH viene
limitato a 20 secondi e [63] tcrH viene preimpostato a 20 s;
• SLou Il tempo di ciclo dell’uscita riscaldante [63] tcrH viene
limitato a 40 secondi e [63] tcrH viene preimpostato a 40 s.
[63] tcrH - Tempo di ciclo dell’uscita riscaldante
Disponibile: Quando almeno un’uscita è programmata come
uscita riscaldante (H.rEG), [52] cont = PID e
[55] SELF = no.
Campo: Quando [62] H.Act = SSr: 1.0... 130.0 secondi;
Quando [62] H.Act = reLY: 20.0... 130.0 secondi;
Quando [62] H.Act = SLou: 40.0... 130.0 secondi.
Nota: La funzione di Autotuning calcola questo valore, ma
quando necessario può essere impostato manualmente.
[64] PrAt - Rapporto di potenza tra azione di
riscaldamento e di raffreddamento
(guadagno relativo Freddo)
Lo strumento usa, per il raffreddamento, gli stessi parametri
PID impostati per il riscaldamento, ma l’efficenza delle due
azioni è normalmente diversa.
Questo parametro consente di definire il rapporto tra l’effica-
cia dell’azione riscaldante rispetto a quella raffreddante.
Un esempio ci aiuterà a spiegarne la filosofia.
Consideriamo un loop di un estrusore per plastica.
La temperatura di lavoro (SP) è uguale a 250°C.
Quando vogliamo aumentare la temperatura da 250 a 270°C
(D 20°C) utilizzando il 100% della potenza riscaldante, ab-
biamo bisogno di 60 secondi per raggiungere il nuovo valore.
Al contrario, quando usiamo il 100% della potenza raffred-
dante (ventola) per portare la temperatura da 250°C a 230°C
(D 20 °C), ci bastano solo 20 secondi.
Nel nostro esempio il rapporto è pari a 60/20 = 3 ([60] PrAt = 3)
e questo rapporto ci dice che l’azione di raffreddamento è 3
volte più efficace di quella di riscaldamento.
Disponibile: Quando sono state impostate due azioni regolanti
(H.rEG e c.rEG), [52] cont = PID e
[55] SELF = no.
Campo: 0.01... 99.99.
Nota: La funzione Autotuning calcola questo valore.
[65] c.Act -
Attuatore dell’uscita raffreddante (c.rEG)
Disponibile: Quando almeno un’uscita è programmata come
uscita raffreddante (c.rEG), [52] cont = PID e
[55] SELF = no.
Campo: SSr Comando di relè a stato solido (SSR);
rELY Relè o contattore;
SLou Attuatori lenti (es.: compressori).
Nota: Per maggiori dettagli vedere parametro [62] h.Act.
[66] tcrc - Tempo di ciclo dell’uscita raffreddante
Disponibile: Quando almeno un’uscita è programmata come
uscita raffreddante (c.rEG), [52] cont = PID e
[55] SELF = no.
Campo: Quando [65] c.Act = SSr: 1.0... 130.0 s;
Quando [65] c.Act = reLY: 20.0... 130.0 s;
Quando [65] c.Act = SLou: 40.0... 130.0 s.
Nota: La funzione di Autotuning calcola questo valore, ma
quando necessario può essere impostato manualmente.
Ascon Tecnologic - Serie K - MANUALE INGEGNERISTICO - PAG. 15
[67] rS - Reset manuale (precarica dell’integrale)
Consente di ridurre drasticamente gli undershoot dovuti a par-
tenze a caldo.
Quando il processo è a regime, lo strumento opera con una
potenza di uscita stabile (es. 30%).
In caso di breve caduta di tensione, il processo riparte con una
variabile misurata uguale al set point mentre lo strumento parte
con una azione integrale pari a zero.
Impostando un reset manuale pari al valore medio della poten-
za a regime (nel nostro esempio 30%) lo strumento riparte con
una potenza pari al valore medio (invece di zero) e la variazione
diverrà molto piccola (in teoria nulla).
Disponibile: Quando [52] cont = PID e [55] SELF = no.
Campo: -100.0... 100.0%.
[68] od - Ritardo all’accensione
Disponibile: Quando almeno un’uscita è programmata
come uscita regolante.
Campo: oFF: Funzione non utilizzata;
0.01... 99.59 hh.mm.
Note: 1. Questo parametro definisce il tempo durante il
quale (dopo un’accensione) lo strumento rimarrà
in modo stand-by prima di attivare tutte le altre
funzioni (controllo, allarmi, programma, ecc.).
2. Quando si impostano un programma con parten-
za all’accensione e la funzione od”, lo strumento
esegue prima la funzione “od per poi eseguire il
programma.
3. Se si programma un Autotuning con partenza
all’accensione e la funzione od”, la funzione od
viene abortita e lo strumento esegue immediata-
mente l’Autotuning.
[69] St.P - Massima potenza di uscita usata
durante il soft start
Disponibile: Quando almeno un’uscita è programmata
come uscita regolante.
Campo: -100... 100%.
Note: 1. Quando il parametro St.P ha un valore positivo, la
limitazione risulterà applicata alla/e sola/e uscita/e
di riscaldamento.
2. Quando il parametro St.P ha un valore negativo, la
limitazione risulterà applicata alla/e sola/e uscita/e
di raffreddamento.
3. Quando si impostano un programma con partenza
all’accensione e la funzione soft start, lo strumento
esegue entrambe contemporaneamente. In altre
parole lo strumento esegue la prima rampa. Se
la potenza calcolata dal PID è inferiore al limite
programmato, lo strumento opera con la potenza
richiesta. Qualora il PID calcolasse una potenza
maggiore del limite programmato, lo strumento
userà il valore limite.
4. La funzione Autotuning inibisce la funzione soft start.
5. La funzione Soft start è applicabile anche al con-
trollo ON/OFF.
[70] SSt - Tempo della funzione Soft start
Disponibile: Quando almeno un’uscita è programmata
come uscita regolante e [52] cont = PID.
Campo: oFF Funzione non utilizzata;
0.01... 7.59 hh.mm;
inF Limitazione sempre attiva.
[71] SS.tH - Soglia di disabilitazione della funzione
soft start
Disponibile: Quando almeno un’uscita è programmata
come uscita regolante e [52] cont = PID.
Campo: -1999... 9999 in unità ingegneristiche.
Note: 1. Quando il limite della potenza è positivo (ossia la
limitazione è applicata all’azione riscaldante) la
funzione soft start sarà disattivata quando la misu-
ra risulterà maggiore o uguale al valore impostato.
2. Quando il limite della potenza è negativo (ossia la
limitazione è applicata all’azione raffreddante) la
funzione soft start sarà disattivata quando la misura
risulterà minore o uguale al valore impostato.
Gruppo ]SP - Configurazione del Set Point
Il gruppo ]SP sarà disponibile solo se almeno un’uscita è
impostata come uscita regolante (H.rEG o C.rEG).
[72] nSP - Numero di Set point in uso
Disponibile: Quando almeno un’uscita è programmata
come uscita regolante.
Campo: 1... 4.
Nota: Quando viene modificato il valore di [72] nSp, lo stru-
mento si comporterà come segue:
Il parametro [79] SPAt verrà forzato al valore “SP1”;
Lo strumento verifica che tutti i set point utilizzabili
siano all’interno dei limiti impostati tramite i parame-
tri [73] SPLL e [74] SPHL;
Se il valore di un set point è fuori dai limiti impostati,
lo strumento forzerà il valore di questo set point al
valore limite più vicino.
[73] SPLL - Minimo valore di Set point
Disponibile: Quando almeno un’uscita è programmata
come uscita regolante.
Campo: Da -1999 a [74] SPHL in unità ingegneristiche.
Note: 1. Quando si modifica il valore di [73] SPLL, lo strumen-
to controlla tutti i set point locali (parametri SP1, SP2,
SP3 e SP4) e tutti i set point del programma (para-
metri [94] Pr.S1, [99] Pr.S2, [104] Pr.S3,
[109] Pr.S4).
2. Se un set point risulta risulta inferiore al minimo va-
lore impostato tramite [73] SPLL, questo set point
viene forzato al valore di [73] SPLL.
3. La modifica del parametro [73] SPLL produce le
seguenti azioni automatiche:
Quando [80] SP.rt = SP il valore del set point
remoto verrà forzato ad essere uguale al set
point attivo;
Quando [80] SP.rt = trim il valore del set point
remoto verrà forzato pari a zero;
Quando [80] SP.rt = PErc il valore del set point
remoto verrà forzato pari a zero.
[74] SPHL - Massimo valore di Set point
Disponibile: Quando almeno un’ uscita è programmata
come uscita regolante.
Campo: Da [73] SPLL a 9999 (E.U.).
Nota: Per maggiori dettagli vedere le note relative al parametro
[73] SPLL.
Ascon Tecnologic - Serie K - MANUALE INGEGNERISTICO - PAG. 16
[75] SP 1 - Set Point 1
Disponibile: Quando almeno un’uscita è programmata
come uscita regolante.
Campo: Da [73] SPLL a [74] SPHL (E.U.).
[76] SP 2 - Set Point 2
Disponibile: Quando almeno un’uscita è programmata
come uscita regolante e [72] nSP > 1.
Campo: Da [73] SPLL a [74] SPHL in unità ingegneristiche.
[77] SP 3 - Set Point 3
Disponibile: Quando almeno un’uscita è programmata
come uscita regolante e [72] nSP > 2.
Campo: Da [73] SPLL a [74] SPHL in unità ingegneristiche.
[78] SP 4 - Set Point 4
Disponibile: Quando almeno un’uscita è programmata
come uscita regolante e [72] nSP = 4.
Campo: Da [73] SPLL a [74] SPHL in unità ingegneristiche.
[79] SPAt - Selezione del Set point attivo
Disponibile: Quando almeno un’uscita è programmata
come uscita regolante.
Campo: Da SP1 a [72] nSP.
Note: 1. La modifica di [75] SPAt produce le seguenti azioni:
Quando [80] SP.rt = SP il valore del set point
remoto verrà forzato ad essere uguale al set
point attivo;
Quando [80] SP.rt = trim il valore del set point
remoto verrà forzato pari a zero;
Quando [80] SP.rt = PErc il valore del set point
remoto verrà forzato pari a zero.
2. La selezione di SP2, SP3 e SP4 sarà possibile solo
se il relativo set point è abilitato (parametro [75] nSP).
[80] SP.rt - Tipo di Set point remoto
Questi strumenti possono comunicare tra di loro tramite l’inter-
faccia seriale RS 485 senza l’ausilio di un PC. Uno strumento
può essere impostato come Master mentre gli altri devono
essere Slave (impostazione usuale). L’unità Master invia il suo
set point operativo alle unità Slave.
In questo modo, ad esempio, è possibile modificare il set point
di 20 strumenti contemporaneamente modificando il set point
dell’unità Master (Es. applicativo: Hot runner).
Il parametro SP.rt definisce come l’unità Slave utilizzerà il set
point proveniente da seriale.
Il parametro [125] tr.SP [Selezione del valore da ritrasmette-
re
(Master)] consente di definire sull’unità Master il valore
ritrasmesso.
Disponibile: Quando almeno un’uscita è programmata
come uscita regolante e l’interfaccia seriale è
presente.
Campo: rSP Il valore proveniente da seriale è utilizzato
come set point remoto (RSP);
trin Il valore proveniente da seriale verrà som-
mato al set point locale selezionato tramite
il parametro SPAt e la somma diventa il set
point operativo;
PErc Il valore proveniente da seriale verrà consi-
derato come percento del campo di ingresso
ed il valore così calcolato diventa il set point
operativo.
Nota: La modifica di [80] SPrt produce le seguenti azioni:
Quando [80] SP.rt = SP il valore del set point remo-
to verrà forzato ad essere uguale al set point attivo;
Quando [80] SP.rt = trim il valore del set point
remoto verrà forzato pari a zero;
Quando [80] SP.rt = PErc il valore del set point
remoto verrà forzato pari a zero.
Esempio: Forno di rifusione per PCB.
L’unità master invia il suo set point a 5 altre zone (slave).
Le zone slave utilizzano il dato come Set point “TRIM”
(trin).
La prima zona è la zona master ed utilizza un set point
pari a 210°C.
La seconda zona ha un set point locale pari a -45 (°C);
La terza zona ha un set point locale pari a -45 (°C);
La quarta zona ha un set point locale pari a -30 (°C);
La quinta zona ha un set point locale pari a +40 (°C);
La sesta zona ha un set point locale pari a +50 (°C);
In questo modo, il profilo termico risultante è il seguente:
- Master SP = 210°C;
- Seconda zona SP = 210 -45 = 165°C;
- Terza zona SP = 210 - 45 = 165°C;
- Quarta zona SP = 210 - 30 = 180°C;
- Quinta zona SP = 210 + 40 = 250°C;
- Sesta zona SP = 210 + 50 = 260°C.
Se si modifica il set point dell’unità master, anche il
set point di tutte le unità slave si modificherà della
stessa quantità.
[81] SPLr - Selezione Set point locale o remoto
Disponibile: Quando almeno un’uscita è programmata
come uscita regolante.
Campo: Loc
Set point locale selezionato tramite [79] SPAt;
rEn Set point remoto (da seriale).
[82] SP.u - Velocità di variazione per incrementi del
Set point (rampa di salita)
Disponibile: Quando almeno un’uscita è programmata
come uscita regolante.
Campo: 0.01... 99.99 unità per minuto;
inF Rampa disabilitata (passaggio a gradino).
[83] SP.d - Velocità di variazione per decrementi
del Set point (rampa di discesa)
Disponibile: Quando almeno un’uscita è programmata
come uscita regolante.
Campo: 0.01... 99.99 Unità al minuto;
inF Rampa disabilitata (passaggio a gradino).
Note generali sul set point remoto
Quando si imposta il set point remoto con azione trim, il
campo del set point locale diventa:
da [73] SPLL+ RSP a [74] SPHL - RSP.
Gruppo ]tin - Configurazione del timer
Il timer può funzionare in 5 modi diversi:
Ritardato all’eccitazione con un tempo di ritardo e un tempo
di “fine ciclo”.
Start
OUT ON
off off
Tr.t1 Tr.t2
Impostando tr.t2 = Inf l’uscita del timer rimane in condizio-
ne ON finché lo strumento non rileva un comando di reset.
Start
OUT ON
off
Tr.t2 = inF
off
Reset
Tr.t1
Ascon Tecnologic - Serie K - MANUALE INGEGNERISTICO - PAG. 17
Ritardo all’accensione con un tempo di ritardo e un tempo di
“fine ciclo”.
Start
OUT Power ON
ON
off off
Tr.t1 Tr.t2
Eccitazione passante
Start
OUT ON off
Reset
Tr.t1
Pausa lavoro (oscillatore) asimmetrico con partenza in pausa
Start
OUT ON
off
Tr.t2
ON
off
Tr.t1Tr.t1 Tr.t2
ON
off
Tr.t1 Tr.t2
Reset
Pausa lavoro (oscillatore) asimmetrico con partenza in lavoro
Start
OUT ON off
Tr.t2
off
Tr.t1Tr.t1 Tr.t2
off
Tr.t1 Tr.t2
Reset
ON ON
Note: 1. Lo strumento è in grado di ricevere i comandi di
start, hold e reset tramite il tasto , tramite seria-
le o tramite ingresso logico.
2. Un comando di Hold sospende il conteggio del tempo.
[84] tr.F - Funzione del timer indipendente
Disponibile: Sempre.
Campo: nonE Timer non utilizzato;
i.d.A Ritardato all’eccitazione;
i.uP.d Ritardo all’accensione;
i.d.d Eccitazione passante;
i.P.L Pausa-lavoro con partenza in OFF;
i.L.P Pausa-lavoro con partenza in ON.
[85] tr.u - Unità ingegneristica del tempo
Disponibile: Quando [84] tr.F è diverso da nonE.
Campo: hh.nn Ore e minuti;
nn.SS Minuti e secondi;
SSS.d Secondi e decimi di secondo.
Nota: Quando il timer è in funzione, questo parametro può
essere visualizzato, ma non modificato.
[86] tr.t1 - Tempo 1
Disponibile: Quando [84] tr.F è diverso da nonE.
Campo: Quando [85] tr.u = hh.nn 00.01... 99.59;
Quando [85] tr.u = nn.SS 00.01... 99.59;
Quando [85] tr.u = SSS.d 000.1... 995.9.
[87] tr.t2 - Tempo 2
Disponibile: Quando [84] tr.F è diverso da nonE.
Campo: Quando [85] tr.u = hh.nn: 00.01... 99.59 + inF;
Quando [85] tr.u = nn.SS: 00.01... 99.59 + inF;
Quando [85] tr.u = SSS.d: 000.1... 995.9 + inF.
Nota: Impostando [87] tr.t2 = inF, il secondo tempo verrà
interrotto solo da un comando di reset.
[88] tr.St - Stato del Timer
Disponibile: Quando [84] tr.F è diverso da nonE.
Campo: run Timer Run;
HoLd Timer Hold;
rES Timer reset.
Nota: Questo parametro consente di gestire il timer da para-
metro (senza tasto , ingresso digitale o interfaccia
seriale).
Gruppo ]PrG - Configurazione della funzione
programmatore
Questi strumenti sono in grado di eseguire un profilo termico
composto da 4 gruppi di 2 passi (8 passi totale).
Il primo passo è sempre una rampa (utilizzata per raggiun-
gere il set point desiderato) mentre il secondo passo è una
stasi (permanenza sul set point desiderato).
Quando viene rilevato un comando di run, lo strumento
allinea il set point operativo al valore attualmente misurato e
inizia ad eseguire la prima rampa.
Inoltre, ogni stasi è dotata di una banda di wait che consente
di sospendere il conteggio del tempo quando il valore misu-
rato esce dalla banda definita (guaranteed soak).
Ad ogni passo è possibile assegnare lo stato di due eventi.
Un evento può pilotare un’uscita e quindi fare un’ azione
durante uno o più parti di programma.
Alcuni parametri addizionali consentono di definire la scala
dei
tempi ed il comportamento dello strumento alla fine del
programma.
Note: 1. Tutti i passi di programma possono essere modificati
durante l’esecuzione del programma.
2. Durante l’esecuzione di un programma lo strumento
memorizza il segmento attualmente in esecuzione
e, ad intervalli di 30 minuti, memorizza anche il
tempo di stasi già eseguito.
Se durante l’esecuzione del programma si verificas-
se una caduta di tensione, alla successiva accensio-
ne lo strumento è in grado di riprendere l’esecuzione
del programma dal segmento che era in esecuzione
al momento dello spegnimento e, se il segmento era
una stasi, la ripartenza avverrà tenendo presente
anche il tempo di stasi già eseguito (con una appros-
simazione di 30 minuti).
Per ottenere questa funzione è necessario che il pa-
rametro “[120] dSPu - Stato dello strumento all’ac-
censione” del gruppo “Pan” sia uguale “AS.Pr”.
Se il parametro “[120]dSPu - Stato dello strumento
all’accensione” è diverso da “AS.Pr” la funzione di
memorizzazione sarà inibita.
Accensione
o RUN
Tempo
Spx
Temperatura
OFF
Rampa
a
Spx
Step
Progr.
Pr.S1
Pr.S4
Pr.S2
Pr.S3
Progr.
END
Rampa 1
Stasi 1
Rampa 2
Stasi 2
Rampa 3
Stasi 3
Rampa 4
Stasi 4
Programma in RUN
Ascon Tecnologic - Serie K - MANUALE INGEGNERISTICO - PAG. 18
[89] Pr.F - Azione del programma all’accensione
Disponibile: Sempre.
Campo: nonE Programma non utilizzato;
S.uP.d
Partenza all’accensione con primo passo in
stand-by;
S.uP.S
Partenza all’accensione;
u.diG
Partenza al rilevamento di un comando RUN;
U.dG.d
Start at RUN command detection with first
step in stand by.
[90] Pr.u - Unità ingegneristiche delle stasi
Disponibile: Quando [89] Pr.F è diverso da nonE.
Campo: hh.nn Ore e minuti:
nn.SS Minuti e secondi.
Nota: Durante l’esecuzione del programma questo parame-
tro non può essere modificato.
[91] Pr.E - Comportamento dello strumento alla
fine dell’esecuzione del programma
Disponibile: Quando [89] Pr.F è diverso da nonE.
Campo: cnt Continua (lo strumento continuerà ad utiliz-
zare il set point dell’ultima stasi fino al rile-
vamento di un comando di reset o un nuovo
comando di run);
SPAt Va al set point selezionato tramite il parame-
tro [79] SPAt;
St.bY Va in modo stand by.
Note: 1. Impostando [91] Pr.E = cnt lo strumento opera
come segue: alla fine del programma lo strumento
continua ad utilizzare il set point dell’ultima stasi.
Quando rileva un comando di reset, lo strumento
va verso il set point selezionato tramite il parame-
tro [79] SPAt. Il passaggio sarà a gradino o tramite
rampa a secondo dell’impostazione dei parametri
[82] SP.u (Velocità di variazione per incrementi del
set point) e [83] SPd (Velocità di variazione per
decrementi del set point).
2. Impostando [91] Pr.E = SPAt lo strumento va
immediatamente al set point selezionato tramite
il parametro [79] SPAt. Il passaggio sarà a gradi-
no o tramite rampa a secondo dell’impostazione
dei parametri [82] SP.u (Velocità di variazione per
incrementi del set point) e [83] SPd (Velocità di
variazione per decrementi del set point).
[92] Pr.Et -
Tempo dell’indicazione di fine programma
Disponibile: Quando [89] Pr.F è diverso da nonE.
Campo: oFF Funzione non utilizzata;
00.01... 99.59 minuti e secondi;
inF ON all’infinito.
Nota: Impostando [92] Pr.Et = inF l’indicazione di fine pro-
gramma andrà in OFF solo se lo strumento rileva in
comando di reset o un nuovo comando di RUN.
[93] Pr.S1 - Set point della prima stasi
Disponibile: Quando [89] Pr.F è diverso da nonE oppure
[89] Pr.F è diverso da S.uP.d.
Campo: Da [70] SPLL a [71] SPHL.
[94] Pr.G1 - Gradiente della prima rampa
Disponibile: Quando [89] Pr.F è diverso da nonE oppure
[89] Pr.F è diverso da S.uP.d.
Campo: 0.1... 999.9 unità ingegneristiche al minuto;
inF Trasferimento a gradino.
[95] Pr.t1 - Tempo della prima stasi
Disponibile: Quando [89] Pr.F è diverso da nonE.
Campo: 0.00... 99.59 unità di tempo.
[96] Pr.b1 - Banda di Wait della prima stasi
Disponibile: Quando [89] Pr.F è diverso da nonE oppure
[89] Pr.F è diverso da S.uP.d.
Campo: OFF... 9999 in unità ingegneristiche.
Nota: La banda di wait sospende il conteggio del tempo
quando il valore misurato esce dalla banda definita
(guaranteed soak).
Temperatura
Pausa
Pausa
Stasi x Stasi x
Rampa x + 1Rampa x
Pausa
Stasi SP
Pausa
SP
Misura
Tempo
[97] Pr.E1 - Eventi del primo gruppo
Disponibile: Quando [89] Pr.F è diverso da nonE oppure
[89] Pr.F è diverso da S.uP.d.
Campo: 00.00... 11.11 dove:
0 = evento OFF;
1 = evento ON
Evento 1 stato durante la rampa
Evento 2 stato durante la rampa
Evento 1 stato durante la stasi
Evento 2 stato durante la stasi
Display Rampa Stasi
Evento 1 Evento 2 Evento 1 Evento 2
00.00 off off off off
10.00 on off off off
01.00 off on off off
11.00 on on off off
00.10 off off on off
10.10 on off on off
01.10 off on on off
11.10 on on on off
00.01 off off off on
10.01 on off off on
01.01 off on off on
11.01 on on off on
00.11 off off on on
10.11 on off on on
01.11 off on on on
11.11 on on on on
[98] Pr.S2 - Set point della seconda stasi
Disponibile: Quando [89] Pr.F è diverso da nonE.
Campo: Da [73] SPLL a [74] SPHL;
oFF Fine programma.
Nota: Non è necessario configurare tutti i passi. Quando ad
esempio si desidera utilizzare solo 2 gruppi, è suffi-
ciente impostare il set point del terzo gruppo uguale
a OFF. Lo strumento maschererà tutti i rimanenti
parametri relativi al programmatore.
Ascon Tecnologic - Serie K - MANUALE INGEGNERISTICO - PAG. 19
[99] Pr.G2 - Gradiente della seconda rampa
Disponibile: Quando [89] Pr.F è diverso da nonE e
[98] Pr.S2 è diverso da oFF.
Campo: 0.1... 999.9 unità ingegneristiche al minuto;
inF Passaggio a gradino.
[100] Pr.t2 - Tempo della seconda stasi
Disponibile: Quando [89] Pr.F è diverso da nonE e
[98] Pr.S2 è diverso da oFF.
Campo: 0.00... 99.59 unità di tempo.
[101] Pr.b2
- Banda di Wait della seconda stasi
Disponibile: Quando [89] Pr.F è diverso da nonE e
[98] Pr.S2 è diverso da oFF.
Campo: OFF... 9999 in unità ingegneristiche.
Nota: Per maggiori dettagli vedere il parametro [96]Pr.b1
[102] Pr.E2
- Eventi del secondo gruppo
Disponibile: Quando [89] Pr.F è diverso da nonE e
[98] Pr.S2 è diverso da oFF.
Campo: 00.00... 11.11 dove:
0 Evento OFF;
1 Evento ON.
Nota: Per maggiori dettagli vedere il parametro [97] Pr.E1.
[103] Pr.S3
- Set point della terza stasi
Disponibile: Quando [89] Pr.F è diverso da nonE e
[98] Pr.S2 è diverso da oFF.
Campo: Da [73] SPLL a [74] SPHL;
oFF Fine programma.
Nota: Per maggiori dettagli vedere il parametro [98]Pr.S2.
[104] Pr.G3
- Gradiente della terza rampa
Disponibile: Quando [89] Pr.F è diverso da nonE,
[98] Pr.S2 è diverso da oFF e
[103] Pr.S3 è diverso da oFF.
Campo: 0.1... 999.9 unità ingegneristiche al minuto;
inF Passaggio a gradino.
[105] Pr.t3 - Tempo della terza stasi
Disponibile: Quando [89] Pr.F è diverso da nonE,
[98] Pr.S2 è diverso da oFF e
[103] Pr.S3 è diverso da oFF.
Campo: 0.00... 99.59 unità di tempo.
[106] Pr.b3
- Banda di Wait della terza stasi
Disponibile: Quando [89] Pr.F è diverso da nonE,
[98] Pr.S2 è diverso da oFF e
[103] Pr.S3 è diverso da oFF.
Campo: OFF... 9999 in unità ingegneristiche.
Nota: Per maggiori dettagli vedere il parametro [96] Pr.b1.
[107] Pr.E3
- Eventi del terzo gruppo
Disponibile: Quando [89] Pr.F è diverso da nonE,
[98] Pr.S2 è diverso da oFF e
[103] Pr.S3 è diverso da oFF.
Campo: 00.00... 11.11 dove:
0 Evento OFF;
1 Evento ON.
Nota: Per maggiori dettagli vedere il parametro [97]Pr.E1.
[108] Pr.S4
- Set point della quarta stasi
Disponibile: Quando [89] Pr.F è diverso da nonE,
[98] Pr.S2 è diverso da oFF e
[103] Pr.S3 è diverso da oFF.
Campo: Da [73] SPLL a [74] SPHL;
oFF Fine programma.
Nota: Per maggiori dettagli vedere il parametro [98] Pr.S2.
[109] Pr.G4
- Gradiente della quarta rampa
Disponibile: Quando [89] Pr.F è diverso da nonE,
[98] Pr.S2 è diverso da oFF,
[103] Pr.S3 è diverso da oFF e
[108] Pr.S4 è diverso da oFF.
Campo: 0.1... 999.9 unità ingegneristiche al minuto;
inF Passaggio a gradino.
[110] Pr.t4 - Tempo della quarta stasi
Disponibile: Quando [89] Pr.F è diverso da nonE,
[98] Pr.S2 è diverso da oFF,
[103] Pr.S3 è diverso da oFF e
[108] Pr.S4 è diverso da oFF.
Campo: 0.00... 99.59 unità di tempo.
[111] Pr.b4
- Banda di Wait della quarta stasi
Disponibile: Quando [89] Pr.F è diverso da nonE,
[98] Pr.S2 è diverso da oFF,
[103] Pr.S3 è diverso da oFF e
[108] Pr.S4 è diverso da oFF.
Campo: OFF... 9999 in unità ingegneristiche.
Nota: Per maggiori dettagli vedere il parametro [96]Pr.b1.
[112] Pr.E4
- Eventi relativi al quarto gruppo
Disponibile: Quando [89] Pr.F è diverso da nonE,
[98] Pr.S2 è diverso da oFF,
[103] Pr.S3 è diverso da oFF e
[108] Pr.S4 è diverso da oFF.
Campo: 00.00... 11.11 dove:
0 Evento OFF;
1 Evento ON.
Nota: Per maggiori dettagli vedere il parametro [97] Pr.E1.
[113] Pr.St - Stato del programma
Disponibile: Quando [89] Pr.F è diverso da nonE.
Campo: run Programma in Run;
HoLd Programma in Hold;
rES Programma in reset.
Nota: Questo parametro consente di gestire il programma-
tore tramite un parametro (senza bisogno di ingressi
logici, ecc.).
Gruppo ]PAn - Configurazione interfaccia utente
[114] PAS2
- Password livello 2:
livello di accesso limitato
Disponibile: Sempre.
Campo: oFF Livello 2 non protetto da password
(come livello 1 = operatore);
1... 999 Password del Livello 2.
[115] PAS3
- Password livello 3:
livello configurazione
Disponibile: Sempre.
Campo: 3... 999 Password del Livello 3.
Nota: Impostando [114] PAS2 uguale a [115] PAS3, il livello
2 risulterà mascherato.
[116] uSrb - Funzione del tasto durante il RUN TIME
Disponibile: Sempre.
Campo: nonE Nessuna funzione;
tunE
Abilitazione Autotuning/self-tuning.
Una singola pressione (mantenuta per più di
un secondo) fa partire l’Autotuning;
oPLo
Modo Manuale.
Una prima pressione mette lo strumento in
Ascon Tecnologic - Serie K - MANUALE INGEGNERISTICO - PAG. 20
modo manuale (oPLo) mentre una seconda
pressione lo rimette in modo Automatico;
AAc Reset Allarmi;
ASi Riconoscimento allarmi (acknowledge);
chSP Selezione sequenziale del set point (nota);
St.by
Modo Stand by.
Una prima pressione mette lo strumento in
modo Stand-by mentre una seconda pressio-
ne lo rimette in modo Automatico;
Str.t Run/hold/reset del timer (nota);
P.run Run del programma (nota);
P.rES Reset del programma (nota);
P.r.H.r Run/hold/reset del programma (nota).
Note: 1. Quando si utilizza la Selezione sequenziale del
set point”, ogni pressione del tasto
(pressione
mantenuta per più di 1 secondo) aumenta il valore di
SPAT (set point attivo) di un’unità.
La selezione è ciclica -> SP1 -> SP2 -> SP3 -> SP4.
Quando, tramite il tasto
, si seleziona un nuovo
set point, lo strumento visualizza per 2 secondi l’a-
cronimo del set point selezionato (es. SP2).
2. Quando si utilizza la “Selezione sequenziale del set
point”, il numero di set point selezionabili è limitato
dal parametro [69] nSP
.
3. Quando si utilizza la funzione “Run/hold/reset del
timer”, una breve pressione sospende e fa ripartire il
conteggio del timer mentre una pressione prolunga-
ta (maggiore di 10 secondi) resetta il timer.
4. Quando si utilizza il “Run del programma”, la prima
pressione produce la partenza del programma
mentre una successiva pressione (eseguita mentre
il programma è in esecuzione) produce la ripartenza
del programma dall’inizio.
5. Quando si seleziona il “Reset del programma una
breve pressione abortisce l’esecuzione del pro-
gramma.
6. Quando si seleziona “Run/hold/reset del program-
ma”, una breve pressione sospende e fa ripartire
l’esecuzione del programma mentre una pressione
prolungata (maggiore di 10 secondi) resetta il pro-
gramma.
[117] diSP - Gestione del display
Disponibile: Sempre.
Nota: Essendoci 1 solo display, qualsiasi impostazione (ec-
cetto nonE) nasconde la temperatura di processo.
Campo: nonE Standard display;
Pou Potenza di uscita;
SPF Set point finale;
Spo Set point operativo;
AL1 Soglia allarme 1;
AL2 Soglia allarme 2;
AL3 Soglia allarme 3;
Pr.tu - Durante una stasi, lo strumento visualizza
il tempo trascorso dall’inizio della stasi.
- Durante una rampa lo strumento visualiz-
za il set point operativo.
Alla fine dell’esecuzione di un programma
lo strumento visualizza il messaggio P.End
alternato al valore misurato.
- Quando il programma non è in esecuzio-
ne, lo strumento visualizza le informazioni
standard.
Pr.td
- Durante una stasi, lo strumento visualizza
il tempo rimanente alla fine di quella stasi.
- Durante una rampa lo strumento visualiz-
za il set point operativo.
Alla fine dell’esecuzione di un program-
ma lo strumento visualizza il messaggio
P.End alternato al valore misurato.
-
Quando il programma non è in esecuzione,
lo strumento visualizza le informazioni
standard.
P.t.tu Quando un programma è in esecuzione, lo
strumento visualizza il tempo trascorso dall’i-
nizio del programma.
Alla fine dell’esecuzione di un programma
lo strumento visualizza il messaggio P.End
alternato al valore misurato.
P.t.td
Quando un programma è in esecuzione, lo
strumento visualizza il tempo rimanente alla
fine del programma.
Alla fine dell’esecuzione di un programma
lo strumento visualizza il messaggio P.End
alternato al valore misurato.
ti.uP
Quando il timer è in esecuzione lo strumento
visualizza il conteggio crescente del tempo.
Alla fine dell’esecuzione di un programma
lo strumento visualizza il messaggio t.End
alternato al valore misurato.
ti.du
Quando il timer è in esecuzione lo strumento
visualizza il conteggio decrescente del tempo
.
Alla fine dell’esecuzione di un programma
lo strumento visualizza il messaggio t.End
alternato al valore misurato.
PErc
Percentuale della potenza di uscita utilizzata
durante il soft start (se il tempo di soft start è
inF la limitazione di potenza è sempre inserita
e funziona anche per il controllo ON/OFF).
[118] AdE - Bargraph di deviazione
Disponibile: Sempre.
Campo: oFF Bar-graph non utilizzato;
1... 9999 In unità ingegneristiche.
[119] FiLd - Filtro sul valore visualizzato
Disponibile: Sempre.
Campo: oFF Filtro disabilitato;
0.1... 20.0 In unità ingegneristiche.
Nota: Questo è una “filtro a finestra” legato al set point; è appli-
cato alla sola visualizzazione e non ha effetto sulle altre
funzioni dello strumento (controllo, allarmi, ecc.).
[120] dSPu
- Stato dello strumento all’accensione
Disponibile: Sempre.
Campo: AS.Pr Parte nello stesso modo in cui é stato spento;
Auto Parte sempre in modo Automatico;
oP.0 Parte in manuale (oPLo) con potenza pari a
zero;
St.bY Parte sempre in modo stand-by.
[121] oPr.E
- Abilitazione modi operativi
Disponibile: Sempre.
Campo: ALL Tutti i modi operativi potranno essere sele-
zionati tramite il parametro [122] oPEr;
Au.oP Tramite [122] oPEr potranno essere selezio-
nati solo i modi Automatico e Manuale;
Au.Sb Tramite [122] oPEr potranno essere selezio-
nati solo i modi Automatico e Stand-by
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Ascon tecnologic K31 Manuale del proprietario

Tipo
Manuale del proprietario