4. Modalità di impiego
Nelle pagine che seguono vengono descritte le possibili configurazioni
che si possono adottare con questo dispositivo per i modelli ad una o a
due uscite (vedere cap. “configurazione dei modelli ad 1/2 uscita/e”); è
consigliabile pertanto la lettura dei seguenti capitoli, a tutti coloro che si
apprestano per la prima volta alla programmazione del CR72. È stata
trattata a parte la configurazione dell'uscita analogica in quanto trattan-
dosi di un accessorio, non è sempre presente all'interno del controllo.
Prima di procedere con la configurazione del dispositivo è necessario
definire alcuni termini che verranno spesso usati nei capitoli che
seguono come: Set-Point, differenziale, direct e reverse.
Con il termine Set-Point, si intende il punto che fissa la posizione della
zona di lavoro del regolatore, all'interno dell'intervallo di misura; il Set-Point
può essere posto prima, dopo oppure centrale rispetto alla zona di
lavoro, in base alla configurazione prescelta.
Con il termine differenziale, invece, si intende il valore da assegnare
alla zona di lavoro. Si ricorda che scegliere un differenziale molto stret-
to, significa sicuramente far lavorare il controllo in prossimità del Set-
Point e quindi con uno scarto minimo rispetto al valore impostato, ma
significa anche aumentare il numero di interventi del controllo, compro-
mettendo così la vita dei componenti dell'impianto; viceversa sceglien-
do un differenziale troppo ampio, si avrà sicuramente una ottima stabi-
lità del sistema ma i valori raggiunti durante la regolazione possono
risultare inaccettabili rispetto al Set-Point impostato.
Si farà riferimento ai termini direct e reverse per indicare le due logiche
di regolazione del dispositivo; in particolare il controllo lavora con logi-
ca direct quando agisce per riportare al valore voluto (Set-Point) la
grandezza controllata che sta crescendo (es. raffreddamento, deumidi-
ficazione, condensazione, ecc.), agisce con logica reverse per riportare
al valore impostato (Set-Point) la grandezza controllata che sta dimi-
nuendo (es. riscaldamento, umidificazione, evaporazione, ecc).
Particolare attenzione è stata riservata al parametro di configurazione
C01 poiché determina il modo di funzionamento del dispositivo; ogni
configurazione del parametro C01 è schematizzata con due tabelle
relative ai parametri fondamentali e a quelli interessanti. Con "parame-
tri fondamentali" sono elencati i parametri che devono essere control-
lati ed eventualmente modificati, mentre con "parametri interessanti"
sono indicati tutti i parametri che si possono utilizzare per migliorare le
prestazioni in base alle proprie esigenze.
Nella tabella "parametri fondamentali" è stata lasciata libera una colon-
na che va completata dall'utilizzatore una volta fatte le impostazioni.
Per una descrizione accurata di tutti i parametri fare riferimento ai capi-
toli “parametri di configurazione” a pag. 26 e “parametri operativi” a
pag. 26.
Non sono stati considerati i parametri relativi al tipo di sonda in uso,
pertanto fare riferimento alla sezione precedente per il collegamento
delle sonde ed ai parametri C07,...,C14 (vedere par. “Descrizione dei
parametri di configurazione” a pag. 26).
4. Operating method
In the following pages possible configurations with this unit are descri-
bed in respect of models with one or two outputs (chapters 5 and 6); it
is therefore advisable for all those who are preparing to program the
CR72 for the first time to read the following chapters.The configuration
of the analog output is treated separately, since it refers to an acces-
sory and is not always present within the control unit.
Before proceeding with configuration it is necessary to define certain
terms which will appear frequently in the following chapters; these are
Set-Point, differential, direct and reverse.
By Set-Point is meant the point which fixes the position of the control's
working zone, within the measurement range.The Set-Point can be
positioned at the start of the working zone, at its end, or centrally,
according to the configuration selected.
The term differential, by contrast, refers to the value to be assigned to
the working zone. It should be remembered that while a very narrow
differential will certainly ensure that the control will be working close to
the Set-Point, and therefore maintain a minimum deviation from the
value set, it will also increase the number of interventions made by the
control, and thus shorten the life of the components and of the control
unit itself. Conversely, choosing too wide a differential will cause insta-
bility in the control, which can even increase over time (oscillating
system).
The terms direct and reverse will be used to indicate the two logical
control modes available.The control is working in direct mode when it
acts to bring back to the Set-Point a value which is increasing (e.g.
refrigeration or dehumidifying). It acts in reverse mode when it is brin-
ging the measurement being controlled up to the set point when it has
been dropping (e.g.in heating or humidifying).
Particular attention has been paid to configuration parameter C01,
since it determines the operating mode of the unit; each configuration
of parameter C01 is indicated in two tables dealing with basic parame-
ters and supplementary parameters respectively. Under "basic parame-
ters" are listed those parameters which must be monitored, and may
have to be modified, while under "supplementary parameters" are
given all those parameters which can be used to enhance performance
in accordance with individual requirements.
In the "main parameter" tables a column is left free for the user to fill it
in when individual settings have been selected; for a detailed descrip-
tion of all parameters see chapters 8 and 9.
Parameters concerning the type of probe in use are not dealt with
here; as regards connection of probes and parameters C07 to C14,
reference should be made to the preceding section.
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