nenti. Ogni canale monta tre coppie di fi-
nali bipolari NJL1302/3281, i ben noti
"thermal track" impiegati in tutte le ultime
generazioni di finali McIntosh a stato soli-
do e quindi visti l'ultima volta appena un
mese fa, all'interno del finale MC601. Per
chi non avesse letto le altre prove annotia-
mo che si tratta di dispositivi al contempo
potenti e veloci, ma soprattutto dotati di
una struttura interna che permette una
compensazione in temperatura pressoché
istantanea. Altro punto in comune con gli
altri finali Mac è l'illuminazione mediante
LED e fibre ottiche del pannello frontale.
L'interno del processore MX121 appare ec-
cezionalmente "semplice" alla luce della
complessità strutturale intrinseca di questo
tipo di componente, di gran lunga il più
tecnologicamente impegnativo di qualsiasi
altro presente in una catena audio od au-
dio-video dato che deve gestire sia segnali
analogici che digitali, ed in ambo i casi sia
di natura audio che video. Qui ci sono poi
le ulteriori complicazioni conseguenti so-
prattutto alla vastissima capacità ricettiva,
allo sdoppiamento bilanciato-sbilanciato di
parte delle connessioni ed alla compatibi-
lità AirPlay/DLNA. E tuttavia le connes-
sioni filari sono quasi assenti, grazie in pri-
mo luogo alla piastra verticale che inter-
connette le quattro maggiori PCB di rice-
zione a trattamento del segnale. Quella col-
locata più in alto gestisce quasi tutto ciò
che è digitale, ovvero l'input/output da
HDMI, SPDIF (elettrico ed ottico) ed ether-
net, ed è anche l'unica che necessariamente
deroga rispetto alla filosofia McIntosh del-
la massima discretizzazione possibile della
componentistica, visto l'altissimo livello di
integrazione necessario. Subito sotto è col-
locata l'area addetta ai segnali video analo-
gici, ed a seguire quelle di trattamento dei
segnali audio analogici e di I/O bilanciato
degli stessi. A differenza di molti altri pro-
cessori A/V l'alimentazione ha un "peso"
volumetrico notevole, occupando circa la
metà dell'area di base. Le due PCB poste ai
lati del caratteristico trasformatore in ferri-
te della Kitamura Kiden precedono e se-
guono il medesimo, asservendo una alle
funzioni di prefiltratura ed alimentazione
in stand-by e l'altra alla fornitura delle va-
rie tensioni in DC stabilizzate per i diversi
circuiti. Direttamente dietro il frontale, ed
alla massima distanza dai circuiti audio, c'è
infine la scheda di ricezione dei comandi e
controllo logico.
Conclusioni
Le conclusioni relative ai McIntosh tendono
ad assomigliarsi un po' tutte intorno a que-
sto concetto: "costano molto, ma vanno be-
nissimo e sono costruiti per durare molto a
lungo al massimo delle prestazioni". Della
coppia MX121 ed MC8207 non si può certo
dire diversamente, però si può aggiungere
che rappresentano probabilmente - specie
ovviamente il processore - i componenti
più tecnologicamente aggiornati del catalo-
go Mac, e che consentono di allestire un im-
pianto audio-video del più alto livello ma
con la raffinatezza audio riscontrabile solo
in prodotti di rango audiophile.
Fabrizio Montanucci
M
CINTOSH MX121 E MC8207
MCINTOSH MX121 E MC8207
AUDIOREVIEW n. 335 luglio-agosto 2012 43
L’ASCOLTO di Marco Cicogna
Di McIntosh i nostri lettori sanno tutto o quasi, inutile quindi per-
dersi in preamboli.
Qui però siamo di fronte ad un'accoppiata pre e finale davvero
particolare, nel senso che realizza una macchina da musica utile
per un ascolto multicanale di qualità audiophile. Sembrava che
tale genere di componenti fosse passato di moda negli ultimi an-
ni; in effetti i pre e finali multicanale “alla moda”, almeno tra gli
audiofili più tradizionali, non lo sono mai stati. Nella maggior
parte delle situazioni Home Theater la scelta cade su soluzioni “in-
tegrate”, talvolta anche di notevole livello sonoro. Tuttavia un com-
ponente di elevata qualità audio appositamente “dedicato” si
conferma una nicchia che oggi più che mai trova una ragione
d'essere. Il motivo principale sta nella disponibilità di software in
Blu-ray e lettori Blu-ray multistandard in grado di riprodurre anche
dischi audio multicanale come il SACD. In alcuni casi tali lettori
esibiscono (oltre a prestazioni video allo stato dell'arte) un notevo-
le livello costruttivo anche nella sezione audio, dando luogo a
prestazioni musicali che pochi anni fa sarebbero state impensabili
per macchine di questo tipo.
Ben venga allora la presenza del pre MX121 con il suo comple-
mentare finale MC8207, un “7x200” watt (sono proprio sette ca-
nali) concepito per impianti audio/video di alto profilo. In tal mo-
do si può dimostrare quale potenziale sonoro sia contenuto nelle
più attuali incisioni HD. Non mi riferisco tanto al materiale cine-
matografico, quanto al sempre più ampio settore musicale, dai
concerti sinfonici all'opera, dal balletto al musical, al rock, al
jazz.
Avrei dovuto installare questi Mc nel mio impianto, ma nella con-
citazione di avvio estate, pur con vacanze ridotte all'osso e dedi-
cate stavolta a soleggiate località mediterranee in piena crisi eco-
nomica, non è stato possibile. Per questo gli ascolti sono stati ef-
fettuati in redazione nella più semplice configurazione possibile,
ovvero quella in due canali. Sin qui nulla di strano, anzi, l'inseri-
mento in una catena due canali audiophile ha dimostrato quanto
anche nelle elettroniche di impostazione A/V un marchio come
McIntosh non perda la propria identità musicale.
Un desiderio da appuntare in agenda: viste le premesse, biso-
gnerà fare in modo che al prossimo Top Audio a questa elettroni-
ca venga offerta una possibilità concreta di suonare nel modo
che più gli è consono. Mi aspetterei da parte del distributore na-
zionale una configurazione multicanale che abbandoni lo schema
del “solo cinema” per tirare fuori tutta la vocazione musicale di un
grande impianto. A tali condizioni sarà per me un piacere con-
durre delle dimostrazioni con il ricco materiale in Blu-ray musicale
di cui ormai disponiamo. Alta definizione in audio e in video, per
un piacere da condividere con tutta la famiglia. Puntiamo anche
su questo con forza e coraggio.
Nel frattempo, con la solida speranza di un Top Audio “importan-
te”, mi sono limitato a far suonare i McIntosh con vari sistemi di
altoparlanti presenti in redazione, a dimostrazione della versatilità
e notevole riserva di potenza. Tutto in rigoroso “flat” (e dire che il
pre consentirebbe ampi ritocchi ed adattamenti). Ho voluto segui-
re i canoni del buon audiofilo in una configurazione classica, che
comunque ci ha permesso di apprezzare l'impostazione neutra da
cui deriva una timbrica sana e naturale con tutti gli strumenti acu-
stici (scusate ma quelli amplificati poco o nulla mi giovano per ta-
le valutazione).
Mi piace cogliere il sottile equilibrio tra piacevolezza e vigore del
Mc, un tratto che definisce il suono dello storico marchio america-
no. È il caso delle Sonate per violoncello e contrabbasso di Boc-
cherini (incisione Hyperion) in cui è fondamentale che il sistema
non faccia “perdere di vista” il ruolo di ciascuno strumento, al
tempo stesso consentendo una naturale omogeneità del suono
d'insieme. Incisiva quanto basta la presenza, corposo, rugoso e
brillante nell'andamento il contrabbasso, primus inter pares che
affonda con decisione nel registro grave dello spettro acustico. È
il caso ancora dei Concerti per pianoforte di Mozart (Schiff, Dec-
ca), con il solista ben delineato nel raffinato ruscellare di note; il
contorno della piccola orchestra si mantiene appena indietro, de-
cisa la raffigurazione del supporto dei legni, così importanti nelle
partiture del salisburghese. Il passaggio inevitabile del nostro CD
test strumentale dimostra la coerenza dell'elettronica nel proporre
le diverse impronte sonore di un software tanto differenziato, allo
stesso tempo domando senza snaturare il “colore” peculiare di
ciascun diffusore utilizzato, come sempre dovrebbe fare un buon
amplificatore. In termini puramente energetici si apprezza la po-
tenza esuberante, un dato di targa importante ma non esclusivo,
che si abbina ad un buon controllo nel basso con le grandi per-
cussioni orchestrali mai al di sopra delle righe.
Non ci resta che ascoltarlo in multicanale. Voi che aspettate?