Ozone Ultralite 3 Manuale del proprietario

Tipo
Manuale del proprietario
LA VOSTRA VELA E' QUI
CONTENUTO
2 > 11
12
13
14
Manuale Pilota (Ita)
Schema Linee
Elevatori/Link Lites
Specifiche Tecniche & Materiali
Version 1.0 Aug 2012
3
ITALIANO
G
razie per aver scelto di volare con un Ozone.
Come team d’appassionati del volo libero ed amanti dell’avventura, la missione di Ozone è di costruire parapendio
maneggevoli dal pilotaggio gradevole, in grado di darvi un progetto e prestazioni allo stato dell’arte pur mantenendovi in
assoluta sicurezza.
Confide
nza
e
fiducia
nel
vostro
parapendio
sono
di gran lunga i vantaggi principali rispetto a piccoli incrementi nelle prestazioni -
chiedetelo a qualunque dei piloti Ozone del vostro sito di volo, oppure a coloro che hanno portato le nostre vele in avventure senza
confini o che sono saliti sul podio nelle competizioni di tutto il mondo. Tutta la nostra ricerca e sviluppo sono concentrate nel
creare le migliori caratteristiche di pilotaggio/prestazioni possibili unite alla sicurezza ottimale. Il nostro team di sviluppo fa base
nel sud della Francia. Questa area che include le località di Gourdon, Monaco e Lachens, ci garantisce oltre 300 giornate volabili
l’anno, Questa è una grande ricchezza per lo sviluppo dei prodotti Ozone.
Come piloti, comprendiamo che investimento rilevante sia l’acquisto di una nuova vela. Noi sappiamo che la qualità ed il valore per il
denaro speso sono considerazioni essenziali quando scegliete la vostra nuova vela, per questa ragione, con lo scopo di mantenere
bassi i costi e alta la qualità, ora fabbrichiamo tutte le nostre vele in una fabbrica di nostra proprietà. Durante i processi
produttivi le nostre vele devono sottostare a rigorosi controlli qualitativi, in questo modo garantiamo che tutti i nostri parapendio
incontrino i medesimi alti standard qualitativi che pretendiamo da noi stessi
Questo manuale vi aiuterà ad ottenere il massimo dal vostro Utralite3. In esso troverete informazioni dettagliate sul progetto del
Utralite3, curiosità e consigli su come usarlo al meglio e come averne la miglior cura per assicurarne la maggiore durata e
conservarne il maggior valore come usato. Se necessitate d’ulteriori informazioni riguardanti Ozone, il Utralite3, o qualunque dei
nostri prodotti, vi preghiamo di visitare il sito www.flyozone.com oppure di contattare il vostro rivenditore locale, scuola, oppure
chiunque di noi qui in Ozone.
È essenziale che leggiate questo manuale prima di volare con il vostro Utralite3 per la prima volta.
Volate sicuri!
Team Ozone
ATTENZIONE
TEAM OZONE
4
Il parapendio è uno sport potenzialmente pericoloso che può comportare
gravi infermità incluse invalidità, paralisi e morte. Volare con un
parapendio Ozone comporta la piena consapevolezza dei rischi insiti nella
pratica del parapendio.
Come proprietari di questo parapendio, vi fate carico dell’esclusiva
responsabilità di tutti i rischi connessi con il suo uso. L’uso inappropriato
e/o l’abuso del vostro equipaggiamento può aumentare questi rischi
I parapendio Ozone sono indicati solamente per piloti qualificati o piloti che
stanno frequentando un corso sotto la supervisione di un istruttore. E’ da
escludere ogni pretesa di responsabilità di produttore, distributore o
rivenditore derivante dall’uso di questo prodotto.
Accertatevi di frequentare un corso dalle caratteristiche di professionalità
e presso una scuola dotata di una buona reputazione. Siate predisposti ad
esercitarvi il più possibile specialmente nelle manovre al suolo, perché
questo è un aspetto critico del parapendio; uno scarso controllo al suolo è
una delle cause più comuni d’incidenti. Siate disposti nel continuare ad
imparare per seguire l’evoluzione del nostro sport, perché le tecniche di
pilotaggio ed i materiali sono in continua evoluzione.
Volate esclusivamente con parapendio certificati, imbraghi con protezioni
dorsali e paracadute di soccorso che non abbiano subito modifiche ed
utilizzateli solo all’interno dei pesi per i quali sono stati omologati;
ricordate che volare una vela al di fuori delle configurazioni certificate può
invalidare le possibili polizze assicurative di responsabilità civile o sulla vita
che avete stipulato. Come piloti, è vostra responsabilità verificare le
coperture delle vostre polizze assicurative.
Per ogni giornata di volo, accertatevi di effettuare una completa ispezione
pre-volo di tutto il vostro equipaggiamento. Non cercate mai di volare con
un equipaggiamento non idoneo o danneggiato.
Indossate sempre casco, guanti e scarponi.
Tutti i piloti devono essere in possesso dell’appropriato livello di licenza di
volo per i rispettivi paesi ed assicurazione rc.
Assicuratevi di essere fisicamente e mentalmente in buone condizioni
prima di volare. Scegliete la vela idonea, imbrago e condizioni meteo
adeguate al vostro livello d’esperienza.
Ponete particolare attenzione al terreno sul quale intendete volare ed alle
condizioni meteo prima del decollo. Se vi sentite incerti non decollate ed
aggiungete sempre un ampio margine di sicurezza alle vostre decisioni.
Evitate di volare nella pioggia, neve, vento forte, condizioni turbolente o
nubi. Se utilizzerete un prudente grado di giudizio, potrete godere
della bellezza del volo con il parapendio per molti anni.
Ricordate che il PIACERE è lo scopo del nostro sport
Ognuno di noi in Ozone è guidato dalla passione per
il volo. Dall’amore per l’avventura e dalla nostra
ferma intenzione di far che Ozone possa creare
dei parapendio sempre migliori, più sicuri e versatili.
La progettazione dei parapendio è diretta dal riflessivo Dav Dagault;
Dav ha moltissima esperienza sia nelle competizioni che nel volo di
avventura e nella progettazione. Inoltre nel team di progettazione ci
sono anche Russel Ogden, Luc Armant e Fred Pieri
Russ è un pilota top nelle competizioni e un ex istruttore di
parapendio, solitamente lo possiamo trovare mentre mette alla
prova l'ultima invenzione di David in una serie di test.
Luc è un pilota ‘Cross Country dipendente’ ed ha esperienza come
ingegnere navale. E’ lui che apporta ulteriori conoscenze ed idee al
team di progettazione a lavora sullo sviluppo in stretto contatto con
David.
Fred è l'ultimo arrivato nel nostro team. Lui laureato in matematica
ed ingegneria meccanica; specialista del volo bivacco, lavora in
stretto contatto con Dav e Luc
Ritornando all'ufficio: Mike “the Boss” Cavanagh, è quello che
generalmente controlla tutto l'insieme. La promozione e i piloti del
team sono gestiti da Matt Gerdes. Karine Marconi, Jill Devine e
Chloe Vila si assicurano che non spendiamo troppi soldi e
controllano gli ordini
La nostra fabbrica in Vietnam è diretta dal Dr. Dave Pilkington, che
senza sosta è impegnato nella produzione delle vele, dei prototipi ed
anche nella ricerca di nuovi materiali e nello sviluppo di nuovi
processi produttivi per i nostri prodotti futuri. Nel suo impegno è
coadiuvato da Khan e da 700 persone di staff.
IL VOSTRO ULTRALITE 3
5
ITALIANO
Freni
La lunghezza dei freni è stata regolata con attenzione durante i
test. Pensiamo che sia meglio avere i freni leggermente lunghi e
volare con un giro di linea sulle mani Tuttavia, se volete accorciarli
considerate i seguenti punti:
Accertatevi che le linee principali dei freni siano di uguale lunghezza
Se rimuovete la maniglia accertatevi che la linea passi attraverso
la carrucola quando la rimontate
Quando rilasciate le maniglie dei freni in volo le linee dei freni
devono essere lasche. Devono compiere un evidente arco per
garantire che non ci siano deformazioni del bordo d'uscita.
Deve esserci un minimo di 10 cm di corsa a vuoto prima che i
freni comincino a deformare il bordo d'uscita. Questo evita che il
bordo d'uscita si deformi quando viene trazionato lo speed.
IMPORTANTE: nella remota circostanza in cui una linea del
freno dovesse spezzarsi in volo, oppure si staccasse una
maniglia, la vela può essere pilotata trazionando
leggermente gli elevatori posteriori (C).
Elevatori
l'
Ultralite3 impiega elevatori in Technisangle Dyneema, che sono più
leggeri, e più pratici da usare rispetto al loro predecessore e mon-
tano maillon Link Lite per una migliore semplicità d'uso. Gli elevatori
a sono stati colorati con un fettuccia, per renderli più distinguibili.
Speed System (acceleratore)
Verificate che lo speed sia connesso in modo appropriato.
Per usare lo speed, accertateci che le vostre mani siano alte (in
modo che non ci sia trazione dei freni) e poi estendete lo speed
gradualmente spingendolo coi piedi. La velocità massima si rag-
giunge quando la carrucole degli elevatori si toccano. Quando vi
sentite pronti, provate l'escursione completa dell'acceleratore, in
aria calma. Accertatevi che durante l'operazione entrambi gli ele-
vatori vengano spinti in modo uguale. Quando tornerete al suolo
potrete fare una regolazione di fino più precisa.
L'Utralite3 è il più leggero parapendio che Ozone abbia mai certificato. E' la
vela da montagna perfetta, che rende la salita in termica un piacere perché
man-tiene abbastanza prestazioni per poter termicare, veleggiare in dinamica,
e perfino portarvi in cross. E' stato sviluppato da Ultralite/Ultralite2 che hanno
dimostrato di essere una calotta sicura e stabile con impeccabili caratte-
ristiche di decollo, e comfort in volo. Queste caratteristiche sono presenti
anche nella nuova versione
Il nostro scopo, mentre progettavamo l'Utralite3 era di ridurre ulteriormente il
peso il peso senza compromettere sicurezza e durata. Il risparmio di peso è
stato ulteriormente ottimizzato di 300 grammi, adottando una struttura
semplice ed usando il 27gr Porcher Marine Skytex su tutta le vela eccetto che
per il bordo d'attacco che essendo più sensibile agli UV impiega il leggermente
più pensante ma più durevole 36g Skytex. Gli elevatori sono stati ridisegnati,
usando del più sottile Amsteel Dyneema che è robusto, resistente all'usura e
durevole. Abbiamo usato anche i Link lite per risparmiare ulteriormente peso.
Tutte queste innovazioni riducono il peso dell'Ultralite 19 a soli 2.15kg. 300
grammi meno del suo predecessore.
Disponibile in 4 taglie è adatto ad un'ampia categoria di piloti, dal principiante-
intermedio all'esperto, in una vasta gamma di pesi pilota. Se siete un appas-
sionato alpinista, o un escursionista, ed avete bisogno della vela più leggera
possibile, oppure una seconda vela per viaggiare, allora l'Utralite3 è quello che
fa per voi.
Tenete conto che: i materiali leggeri hanno una buona durata, ma non possono
sopportare lo stesso livello d'abuso di una vela fabbricata con tessuto più
pesante. Riducete al minimo le manovre al suolo ed accertatevi che la vostra
vela sia asciutta prima di ripiegarla.
TECNICHE BASE DI VOLO
6
IMPORTANTE: Trazionando lo speed, si diminuisce l’angolo
d’incidenza e può aumentare la propensione della vela a
subire collassi. Pertanto andrebbe evitato l’uso del sistema
d’accelerazione vicino al suolo o in turbolenza.
Vi raccomandiamo di non usare l'acceleratore mentre vola-
te in turbolenza.
Fettucce da neve
L'
Utralite3 è dotato di fettucce da neve per aiutare il decollo su
ripidi pendii innevati. Le fettucce possono essere attaccate usando
una semplice bocca di lupo agli anelli applicati all'estradosso. Le
fettucce si possono rimuovere quando non servono, per evitare
usura e vibrazioni in volo.
Imbrago
Per tutte le taglie: il
ventrale deve essere regolato tra 44 e
46 cm (tra gli elevatori).
Peso totale in volo
Ogni Utralite3 è stato progettato e/o certificato per una definita
gamma di peso. Vi raccomandiamo di rispettare questi pesi.
Preparazione
Distendete la vela sulla superficie superiore (estradosso) verificando
che il bordo d’attacco compia un arco pronunciato con il centro della
vela più in alto che le estremità. Distendete le linee dei cordini un
lato alla volta. Sollevate gli elevatori e partendo dai freni verificate
che tutte le linee siano libere, dopodiché procedete con gli elevatori
D/C, B, A, rilasciando il fascio controllato sopra ai precedenti.
Assicuratevi che i cordini non siano attorcigliati, incrociati o annodati
tra loro. Ripetete la stessa procedura sull'altro lato
Checklist di decollo:
Decollo
Il vostro Ultralite3 può decollare sia con la tecnica fronte vela che
con vela alle spalle
Decollo in avanti - vento leggero o nullo
Quando il vento sarà giusto, muovetevi in avanti, i vostri cordini
dovranno andare in trazione entro un due passi. L'Ultralite3 comin-
cerà immediatamente a gonfiarsi. Per via della estrema leggerezza
della vela non è necessario forzare sulle A per iniziare il gonfiaggio.
Solo una volta che la vela sarà completamente gonfia, potrete
applicare una pressione sulle A per favorire il completo
gonfiaggio sopra la vostra testa.
Non tirate verso il basso o trazionare eccessivamente in avanti gli
elevatori, perché deformereste il bordo d'attacco rendendo difficile il
decollo.
Muovetevi uniformemente durante tutta la procedura di gonfiaggio.
Non è necessario scattare o strattonare, ed avrete tutto il tempo
per verificare la vostra vela prima di andare in volo.
1. Paracadute di riserva: spinotti innestati e maniglia assicurata
2. Casco indossato e allacciato
3. Agganci dell'imbrago tutti allacciati - verificate due volte i cosciali
4. Moschettoni e maillon serrati
5. Afferrate le A e le maniglie dei freni
6. Bordo d’attacco aperto
7. Allineatevi direttamente con il vento
8. Spazio aereo e visibilità liberi
7
ITALIANO
Una volta che sarete soddisfatti del corretto gonfiaggio della
vostra vela, accelerate gradualmente la corsa di decollo.
Decollo rovescio – venti da deboli a forti
Distendete la vostra vela come per un decollo in avanti. A questo
punto giratevi con la faccia verso la vela facendo passare un fascio
completo d’elevatori sopra la vostra testa mentre vi girate. Per
gonfiare l'Utralite3 afferrate gli elevatori A ma principalmente usate
il vostro peso e la tensione delle linee per sollevare la vela.
Trazionate gentilmente le A solo se è necessario per portare
completamente la vela sopra la vostra testa.
Una volta che la vela sarà sopra la vostra testa, frenatela
leggermente e voltatevi per decollare.
Con venti più sostenuti siate pronti a fare alcuni passi verso la vela
quando questa si gonfia. Questo toglierà un po’ d’energia alla vela in
modo da evitare che vi sollevi anzitempo.
IMPORTANTE: NON decollate mai se la vostra vela non è
completamente gonfia o se non avete il controllo del
beccheggio o della direzione della vostra vela
Caratteristiche in volo
L'Ultralite3 mostra di non avere caratteristiche di volo inusuali, di
conseguenza è adatto ad una vasta gamma di piloti. La virata è
uniforme e coordinata, nella planata rimane solido e ben in pressione
anche attraverso la gamma di velocità con l’acceleratore e possiede
una resistenza veramente elevata ad asimmetriche e stallo, ma
perché possiate ottenere il massimo dal vostro Utralite3 vi invitiamo
a considerare le seguenti informazioni:
Volo normale
Volando alla velocità di trim (mani alte), l'Ultralite3 raggiunge il
rateo di massima efficienza in aria calma. Applicando circa 30 cm di
freno, la vela raggiungerà il minimo tasso di caduta Per aumentare
la vostra velocità nelle planate controvento usate la pedalina
dell'acceleratore che incrementerà la velocità fino a 10 km/h
Virata
Per familiarizzarvi con il vostro Ultralite3, le vostre prime virate
dovranno essere graduali e progressive
Per virate coordinate ed efficienti con l'Ultralite3: per prima cosa
guardate nella direzione nella quale intendete andare, poi inclinatevi
verso di lei. Il vostro primo input di cambio di direzione deve essere
lo spostamento del peso seguito da una graduale applicazione del
freno fintanto che non raggiungete l'angolo di rollio desiderato. Per
regolare la velocità ed il raggio di virata potrete utilizzare il freno
esterno.
Attenzione: non iniziate mai una virata partendo dalla
velocità minima (es: con i freni completamente trazionati)
perché correreste il rischio di innescare una vite negativa.
RICORDATE: questa è una vela piccola con un alto carico
alare, di conseguenza, rispetto a modelli più grandi, le
virate sono più dinamiche ed immediate. Le virate devono
essere innescate delicatamente e progressivamente,
specialmente se volate vicino al pendio.
Atterraggio
L'Utralite3 non ha caratteristiche d’atterraggio inusuali, ma giusto
come promemoria, qui trovate un po’ di suggerimenti:
Consentite alla vela di planare alla massima velocità di trim durante
il tratto finale (mani alte), A quel punto applicate i freni lentamente
e progressivamente per rallentare la vela finché non stallerà e
sarete in grado di posare i piedi a terra.
Quando sarete alla massima velocità, state attenti a non rallenta-
re troppo velocemente perché la vela potrebbe risalire nuovamen-
te prima di stallare. Se la vela dovesse risalire, rilasciate gradu-
almente i comandi (10-20 cm) -non alzate totalmente le mani- poi
rallentate nuovamente ma questa volta con più gradualità. Tenete
i comandi a metà velocità, mettetevi in piedi e siate pronti a cor-
rere e frenate a fondo quando siete prossimi al suolo.
Atterrate sempre controvento!
Con venti deboli avrete bisogno di un lungo e progressivo tratto di
raccordo per scaricare tutta la vostra velocità al suolo in ecces-
so. Con vento forte, la vostra velocità in avanti è già bassa, perciò
dovrete rallentare solo quanto serve per addolcire il contatto con il
suolo
8
prima del raccordo finale). Vi consigliamo di non farlo in
turbolenza o vento sostenuto, per via della possibilità di
stallo e della mancanza di precisione nel pilotaggio.
Grandi orecchie con acceleratore
Una volta che le grandi orecchie sono ripiegate, potete incrementare
il tasso di caduta spingendo la barra dell’acceleratore
MAI innescare le grandi orecchie con l'acceleratore premuto, perché
causerebbe un massiccio collasso asimmetrico.
Grandi Orecchie e spirale
Sebbene sia possibile innescare una spirale mentre sono trattenute
le orecchie, gli sforzi applicati alle linee inferiori possono eccedere i
loro carichi di rottura provocando il collasso della struttura!
OZONE raccomanda di NON FARE questa manovra!
Stallo di B
Lo stallo B è utilizzabile solo per discese rapide in condizioni d’emer-
genza. Lo stallo B si effettua trazionando simmetricamente verso il
basso gli elevatori B.
Per innescare uno stallo di B, ponete le vostre dita tra i cordini al
di sopra dei maillons degli elevatori B, tenendo sempre in mano i
comandi dei freni. Appena trazionerete le B il flusso dell'aria sulla vela
si romperà e la vela perderà la sua velocità di avanzamento ma rimar-
rà aperta e voi scenderete con un tasso di circa 6 m/sec
Per uscire dallo stallo B bisogna rilasciare le B simmetricamente
con un movimento graduale e progressivo. La vela ritornerà al
normale volo traslato senza bisogno di alcun comando aggiuntivo.
Assicuratevi sempre che la vela sia tornata al volo normale prima
di usare ancora i freni.
IMPORTANTE: il movimento di beccheggio all’uscita dello stallo
B è minimo ma necessario. Vi raccomandiamo di non frenare la
vela fintanto che non siate sicuri che abbia ripreso a volare.
Durante questa manovra il carico sulle B è elevato e sottopone la
vostra vela a usura, perciò fatelo solo in situazioni di emergenza.
Spirale (vite)
Se eseguirete una serie di virate a 360 gradi sempre più strette
Se il vento fosse veramente molto forte e rischiaste di essere
trascinati, stallate la vela con gli elevatori C. Questo stallerà la vela
in modo molto rapido e controllabile e vi trascinerà di meno che se
usaste i freni
Ripiegamento
TECNICHE DI DISCESA RAPIDA
Grandi orecchie
Ripiegando le estremità della vostra vela (orecchie), incrementate il
suo il tasso di caduta. Per trazionare le grandi orecchie tenete i
freni, ed afferrate le linee A più esterne
dei
due lati, poi tirate verso
il basso finché le orecchie si ripiegano.
Non usate i freni se non per rigonfiare la vela. Per controllare la
direzione con le orecchie chiuse usate lo spostamento del peso
Per riaprire le orecchie, rilasciate entrambi le A esterne: la vela
dovrebbe riaprirsi autonomamente. Per aiutare il gonfiaggio potete
frenare delicatamente un lato per volta per evitare di indurre uno
stallo.
IMPORTANTE: potete atterrare con le orecchie (rilasciandole
Stendete la vela sull'estradosso, depositate i cordini sulla vela
senza aggrovigliarli. Gli elevatori saranno posizionati al suolo vicino
al centro del bordo d’uscita.
Afferrate una bandelle all’estremità della vela e ripiegatela
ponendola al centro della vela, rifate questo fino a che la vela sia
ripiegata con un larghezza di circa 60 cm. Rifatelo sull'altro lato
Espellete l’aria rimasta tra le centine comprimendo la vela
ripiegata a partire dal bordo d’uscita verso quello d'attacco
• Piegate la vela in modo che il pacco abbia approssimativamente le
dimensioni del vostro zaino. Non arrotolate la vela, si rovinerebbe.
Riponete sempre il vostro parapendio ripiegato il meno stretto
possibile, perché ogni piega indebolisce il tessuto
Infine, legate la banda di velcro intorno alla vela e riponetela nella
sua sacca
Piegando la vostra vela con il metodo a fisarmonica potrete
tenere più piatti i rinforzi in mylar del bordo d'attacco, prolungando
la vita della vostra vela.
9
ITALIANO
Se dopo qualche secondo non dovesse accadere nulla, spingete in
avanti gli elevatori A oppure spingete lo speed, finché la vela non ri-
torna al volo normale. Assicuratevi che la vela stia volando regolar-
mente (verificate la sua velocità) prima di usare nuovamente i freni
IMPORTANTE: solo pochi cm di trazione dei freni possono
tenere la vostra vela in stallo. Se li avete, rilasciate sempre
i giri di comando sulle mani!
Chiusure
Se subite una chiusura asimmetrica, per prima cosa dovrete mante-
nere il controllo della vostra direzione: dovrete allontanarvi dal terreno,
dagli ostacoli e dagli altri piloti, o almeno non volare verso di loro. Una
chiusura asimmetrica può essere facilmente controllata spostando il
peso verso la parte aperta ed applicando una piccola quan-tità di freno
necessaria a controllare la direzione. Queste azioni, nella maggior parte
dei casi saranno sufficienti a recuperare completamente il volo normale.
Quando la vela è parzialmente sgonfia diventa effettivamente più
piccola, perciò il carico alare e la velocità di stallo sono maggiori ed
entrerà in vite negativa o in stallo con un minore input di comando
rispetto al volo normale. Nel vostro sforzo per evitare che la vela giri
dalla parte chiusa, dovrete essere molto attenti a non stallare la
semiala che sta ancora volando. Se non siete in grado di fermare la
rotazione della vela senza rischiare il negativo, lasciate che giri mentre
voi riaprite la chiusura.
Se avete subito un’asimmetrica che non si recupera autonomamente,
per riaprire la semiala chiusa, applicate una lunga e progressiva
pompata dalla parte della chiusura. Questa azione dovrà durare circa
due secondi per ogni pompata. Pompare troppo velocemente non
rigonfierà la vela, e pompando troppo lentamente potreste portare la
vela molto vicino od oltre il punto di stallo.
Le chiusure simmetriche si riaprono autonomamente senza intervento
del pilota, tuttavia, 15-20 cm di freni applicati simmetricamente
agevoleranno il rigonfiaggio. Se simulate un collasso simmetrico durante
un SIV è importante provocarlo trazionando assieme A e babyA
Trazionando solo le a centrali potreste provocare un collasso della sola
parte centrale, mentre le orecchie, ancora gonfie, si ripiegherebbero in
avanti (a corolla), con la possibilità di causare una cravatta.
innescherete una discesa in spirale (vite). Questo porterà ad una
rapida perdita di quota. Per iniziare una vite guardate e inclinatevi
nella direzione dove volete andare, poi applicate gradualmente il freno
interno. L'Ultralite3 eseguirà almeno un giro di 360° prima di entrare
in vite. Una volta in vite dovrete ricentrare il vostro peso ed applicare
una leggera pressione di freno sul lato esterno per mantenere
l’estremità in pressione e gonfia.
In vite è possibile raggiungere in sicurezza dei tassi di caduta di 8 m/
sec, ma queste alte velocità ed accelerazioni possono essere diso-
rientanti, perciò ponete particolare attenzione alla vostra quota.
Per uscire dalla spirale, riportate il peso al centro, rilasciate lenta-
mente il freno interno. L'Ultralite3 non mostra alcuna propensione a
rimanere in spirale, ma se dovesse succedere dovete sempre essere
pronti a pilotarlo fuori dalla vite. Per farlo: spostate gradualmente il
peso all'esterno, e frenate abbastanza con l'esterno per costringere
la vela ad uscire dalla vite; così la vela comincerà a tornate al volo
normale. Non provate mai a recuperare una spirale applicando
violentemente e velocemente il comando esterno, perché questo
provocherà un aggressiva ripresa e pendolata.
IMPORTANTE: Viti con tassi di caduta superiori agli 8 m/
sec sono possibili ma andrebbero evitate. Sono pericolose
e sottopongono la vela a sollecitazioni non necessarie. La
vite causa disorientamento e richiede tempo e quota per
essere recuperata. Non effettuate questa manovra vicino
al terreno.
INCONVENIENTI DI VOLO
Stallo paracadutale
E' possibile che la vela si rigonfi regolarmente dopo un rilascio lento
delle B ma continui a scendere verticalmente senza avanzamento.
Questa situazione si chiama stallo paracadutale.
Questa situazione si chiama stallo paracadutale. E' improbabile che
capiti ad una vela Ozone, ma se dovesse succedere, per prima cosa
dovete rilasciare immediatamente entrambi i freni, questo permet-
terà alla vela di tornare al volo normale.
10
Se il vostro Ultralite3 collassa durante il volo a speed, rilasciate
subito l'acceleratore, e dopo una rotazione di circa 90° la vela si
rigonfierà da sola e tornerà al volo normale.
IMPORTANTE: nessun pilota o parapendio è immune da
collassi. Tuttavia, un pilotaggio attivo eliminerà virtualmen-
te ogni tendenza al collasso. Quando le condizioni sono
turbolente, siate più attivi ed anticipate i movimenti della
vostra vela. Siate sempre coscienti della vostra altitudine e
non andate in sovra-correzione. Vi raccomandiamo di
tenere sempre i comandi e di non volare in condizioni di
turbolenza.
Cravatte
Se un’estremità della vostra vela dovesse incastrarsi tra i cordini,
questa situazione è chiamata cravatta. Questo può indurre la vostra
vela in una rotazione difficile da controllare senza azioni preventive.
La prima azione per uscire da una cravatta è di stabilizzare la vela in
volo rettilineo. Una volta ristabilito il controllo della direzione,
trazionante la linea rossa dello stabilo (attaccata all'elevatore B)
finché l'orecchia non si libera da sola. Siate prudenti con ogni input
dei freni per non stallare una semiala o tutta la vela. Se
questo non funzionasse, un'altra soluzione è portare la vela al
punto di stallo trazionando i freni (in modo simmetrico o asimmetrico)
Lo stallo deve essere tentato solo con un ampio margine di quota
e solo se sapete come eseguirlo in modo appropriato.
Ricordate che se la rotazione dovesse accelerare senza che voi siate
in grado di controllarla, dovrete usare subito il paracadute di
soccorso fintanto che avrete quota sufficiente per farlo
IMPORTANTE: una cattiva preparazione del decollo, fare acro-
bazie, una vela di livello troppo alto o in condizioni troppo for-
ti per le vostre capacità, sono le cause principali delle cravatte
T
raino
L'Element
2
può decollare al traino. È responsabilità del pilota utiliz-
zare attacchi all’imbrago e meccanismi di rilascio adeguati ed
assicurarsi di essere trainati in modo idoneo agli equipaggiamenti ed
al sistema impiegato. Tutti i piloti trainati dovrebbero essere abilitati
al traino, appoggiarsi a trainatori qualificati dotati di attrezzature
appropriate e certificate ed accertarsi che le regole di traino siano
rispettate.
MANUTENZIONE
È raccomandabile effettuare delle ISPEZIONI PERIODICHE alla vostra
vela, specialmente dopo un intenso periodo d’uso o dopo un
incidente o un lungo periodo d'immagazzinamento
Immagazzinamento
Riponete sempre la vostra attrezzatura in un luogo asciutto
protetto dal calore diretto.
La vostra vela deve essere asciugata prima di venire riposta. Il
calore e l’umidità sono i principali attori d’invecchiamento per la
vostra vela. (riporre una vela umida nella vostra auto sotto il sole è il
peggiore esempio). Fate asciugare la vela all'ombra in un luogo
Cura della vela
NON trascinate la vela per spostarla, perché danneggereste il
tessuto. Sollevatela e trasportatela.
NON aprite la vela con vento forte senza prima aver liberato il
fascio funicolare - per non indurre inutili sollecitazioni ai cordini.
NON camminate sulla vela o i cordini.
NON gonfiare la vela e lasciare che poi crolli indietro al suolo.
Fatelo il più dolcemente possibile, smorzando la caduta quando
si abbatte muovendovi verso la vela.
NON consentire che la vela vada ad impattare il suolo con il
bordo d'attacco! Questo stressa la vela e le sue cuciture e può
persino provocare l'esplosione di un cassone!
NON volare in aria salmastra, in zone con suolo abrasivo (sabbia,
rocce...), Come per le manovre con vento forte, tutto questo
accelera il processo d'invecchiamento della vela.
La vostra vela Ozone ha un'apertura chiusa col velcro sul
bordo d'uscita detta: ‘butt hole’. Serve per svuotare agevolmente
le cose che vi si accumulano dentro come: sabbia, foglie, sassi,
telefonini ecc.
Se volate con un giro di freno sulle mani, periodicamente dovete
liberare i giri che si formano sul cordino principale, Questi
giri accorciano la linea e in volo provocano una costante tensione
sul bordo d'uscita che può causare problemi in decollo,
stalli o far volare storta la vela
Sostituite le linee dei freni se sono danneggiate
11
ITALIANO
Se atterrate in acqua salata dovrete sciacquarla a fondo con acqua
dolce prima di farla asciugare.
Prestate attenzione che nessun insetto sia impacchettato con la
vela. Alcuni insetti possono bucare il tessuto nel tentativo di
scappare oppure, se muoiono, si decompongono rilasciando
sostanze acide che possono causare dei buchi
Pulizia
Ogni genere d’abrasione o sfregamento può danneggiare il tratta-
mento del tessuto. Pertanto, per pulire la vela vi racco-
mandiamo di usare un panno morbido inumidito con acqua,
facendo piccoli movimenti lungo la superficie
IMPORTANTE: mai usare detergenti o solventi chimici.
Riparazioni della vela
Se lo strappo è piccolo potete ripararlo voi stessi. Troverete quello
che vi serve nel kit di riparazione
Il tessuto può essere semplicemente rammendato con del tessuto
rip stop / spinnaker autoadesivo.
Potrete reperire maggiori informazioni su come riparare la vostra
vela sul sito web Ozone, con le istruzioni passo per passo e le foto.
Linee danneggiate
Ogni linea danneggiata deve essere sostituita. È importante che il
sostituito sia fabbricato con lo stesso materiale, abbia la stessa
resistenza e la stessa lunghezza . Potete controllarne la lunghezza
confrontandola con quella della sua controparte sull’altro lato della
vela, per verificare che siano simmetrici. Una volta sostituito il
cordino, gonfiate e controllate la vela prima del volo. Se non avete
possibilità di contattare un rivenditore Ozone,
Controlli periodici
La vostra vela dovrebbe essere controllata per la prima volta da
personale qualificato dopo 24 mesi o 100 ore, ma se siete volatori
frequenti (più di 80 ore l'anno) vi raccomandiamo di farla controllare
annualmente. Il lab autorizzato è: http://www.checkpointcornizzolo.it/
Voi siete i responsabili del vostro equipaggiamento di volo e la vostra
sicurezza dipende da lui. Abbiatene cura e ispezionatene con
regolarità tutti i suoi componenti. Anche i cambiamenti nel
comportamento in volo di una vela sono segnali del suo
invecchiamento, se notate una qualunque differenza, sarà opportune
far ispezionare la vela prima di volarla nuovamente
I dettagli sulle operazioni d'ispezione sono disponibili sul nostro sito.
Modifiche
Il vostro Ozone Ultralite3 è stato progettato e regolato per fornirvi
l’ottimo compromesso tra prestazioni, maneggevolezza e sicurezza.
Ogni modifica comporta la perdita della sua certificazione e probabil-
mente diverrà anche più difficile da pilotare
Ozone vi raccomanda caldamente di non modificare la
vostra vela in alcun modo.
QUALITA'
In Ozone teniamo in seria considerazione la qualità dei nostri
prodotti, tutte le nostre vele sono fabbricate nella nostra fabbrica
secondo gli standard più elevati. Ogni vela fabbricata supera una
serie di rigorosi processi di controllo qualità e tutti i componenti
utilizzati per la fabbricazione della vostra vela sono tracciabili. Ogni
commento/suggerimento da parte del cliente è sempre benvenuto e
noi siamo impegnati a fornirgli il miglior servizio
Ci impegneremo sempre per risolvere problemi che non siano causati
dalla normale usura o da un uso inappropriato. Se avete dei problemi
con la vostra vela, vi preghiamo di contattare il vostro rivenditore/
distributore, che sarà in grado di decidere riguardo alle azioni più
opportune.
Se non siete in grado di contattare il vostro rivenditore, scrivete
direttamente noi all’email: [email protected]
ventilato. Non usate mai asciugacapelli ecc.
ULTRALITE 3 SCHEMA LINEE
12
B1B2
BM1
BM2
B3B4B5
B6
B7
B8
B9
C1
CM1
CM2
CM3
CM4
CM5
CM6
C2C3C4C5C6C7C8C9C10C11C12C13C14C15
D1D2D3D4D5
D6
D7
D8
D9
D10
D12
D13
D15
B10
B11
B12
B13
B14
B15
BM3
BM4
BM5
BM6
A1 A2
A3
A4
AM1
AR1
AR2
AR3
AM2
AM3
AM4
A5
A6
A7
A8
A9
A10
A11
A12
A13
A14
A15
AM5
AM6
BR1
BR2
BR3
A16
B16
C16
D16
DM1
DM2
DM3
DM4
DM5
DM6
K1
K2
K3
K4
K5
K6
K7
K8
K9
K10
K11
K12
K13
K14
K15
KMU1
KRL1
KMU2
KMU3
KMU4
BR4
CR1
CR2
CR3
C Riser
B Riser
A Riser
Brake Handle
KRU1
13
SCHEMA ELEVATORI / LUNGHEZZA
Non Accelerato (mm)
Accelerato (mm)
A 500
B 500
C 500
A 400
B 400
C 500
Per aprire i link lite se necessario cambiare un cordino:
1.
Allargare l'anello che blocca la
fettuccia nera.
2.
Passare la fettuccia nera attraverso l'anello
3.
Estrarre l'anello
Per richiudere i connettori Link Lite seguite al contrario questa
procedura. Accertatevi che l'anello di connessione sia rimesso al suo
posto in modo evidente prima di tornare a volare.
CONNESSIONI LINK LITE
14
MATERIAL
I
Tutte le vele Ozone sono fatte coi materiali della migliore qualità
disponibile Il vostro Ozone Utralite3 è fabbricato con:
Estradosso
Ibrido:
Porcher Marine Skytex 7000 E71A
Porcher Marine Skytex 9017 E68A (Leading edge)
Intradosso
Porcher Marine Skytex 7000 E71A
Centine
Porcher-Marine Skytex 7000 E29
Rinforzi bordo d'attacco
Plastic P25 2.5mm
Linee
Inferiori - Edelrid Aramid, 8000 series - 190/230kgs
Mediane - Edelrid Aramid, 8000 series - 130/190kgs
Superiori - Edelrid Aramid, 8000 series - 050kgs
Elevatori & hardware
Fettuccia degli elevatori – Technisangle 7mm
Carrucole – Ronstan Lightweight plastic
tutti questi componenti sono stati selezionati per la loro
riconosciuta qualità, leggerezza e durata.
SPECIFICHE TECNICHE
N. cassoni
35 35 35 35
Superficie proiettata(m2)
17 18.7 20.2 22
Superficie reale (m2)
19 21 22.9 25
Apertura proiettata(m)
7.8 8.2 8.4 8.7
Apertura reale (m)
9.3 9.6 10.2 10.7
Allungamento Proiettato
3.6 3.6 3.6 3.6
allungamento reale
4.5 4.5 4.5 4.5
Corda media
2.55 2.67 2.79 2.92
Peso vela (Kg)*
2.145 2.330 2.495 2.700
Gamma di peso In-volo(Kg)
55-90 55-90 55-90 65-110
Certicazione EN/LTF
B B B B
19
21
23 25
Il peso dell'Ultralite può variare di 50 grammi a causa di leggere
variazioni nella produzione del tessuto impiegato.
*
  • Page 1 1
  • Page 2 2
  • Page 3 3
  • Page 4 4
  • Page 5 5
  • Page 6 6
  • Page 7 7
  • Page 8 8
  • Page 9 9
  • Page 10 10
  • Page 11 11
  • Page 12 12
  • Page 13 13
  • Page 14 14
  • Page 15 15
  • Page 16 16
  • Page 17 17
  • Page 18 18

Ozone Ultralite 3 Manuale del proprietario

Tipo
Manuale del proprietario