3.3.3 Reazione
acustica
Fig. 7:
Posizionamento del
microfono per mini-
mizzare il rischio di
reazione
Vedi fig. 7.
Vedi fig. 7a.
Vedi capitolo 3.1 e
fig. 7b.
La reazione è determinata dal fatto che il suono emesso dal-
l’amplificatore viene in parte ripreso dal microfono che lo rein-
via, amplificato, all’altoparlante. A partire da un determinato
volume ("limite di reazione") questo segnale dà luogo, in un
certo qual modo, ad un circolo vizioso, per cui il fischio emes-
so dall’impianto si intensifica sempre più e può venir arrestato
solo diminuendo il volume.
Al fine di prevenire questo rischio, il microfono del microfono
dispone di una caratteristica direzionale cardioide. Vale a dire
che esso è particolarmente sensibile al suono che investe il
microfono da davanti (p. es. la voce), mentre quasi non registra
il suono che proviene dai lati o da dietro (p. es. dagli altoparlanti
monitor).
La massima sicurezza antireazione si ottiene posizionando le
casse PA davanti ai microfoni, vale a dire lateralmente sul mar-
gine anteriore del palco.
Se usate altoparlanti monitor, non puntate il vostro microfono
mai direttamente sui monitor o sugli altoparlanti dell’impianto di
sonorizzazione. Raccomandiamo di infilare il Polar Pattern
Converter PPC 1000 sulla capsula per cambiare la caratteristi-
ca del microfono da cardioide a ipercardioide. Il microfono
diventa così ancora più insensibile al suono che arriva dai lati o
dal retro, il pericolo di feedback diventa ancora minore.
La reazione può essere causata anche da risonanze (determi-
nate dall’acustica dell’ambiente), in particolare nella gamma di
frequenze bassa, indirettamente quindi dall’effetto di prossi-
mità. In questi casi spesso è sufficiente aumentare la distanza
dal microfono per interrompere la reazione.
3 Impiego
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a b