Viscount Physis Piano G1000 Manuale del proprietario

Tipo
Manuale del proprietario

Questo manuale è adatto anche per

Manuale di Riferimento - IT
Ver. 1.6
H 1 - H 2 - H 3
V 1 0 0 - G 1 0 0 0
Manuale di Riferimento – Indice
1
INDICE
1. Note importanti................................................................................................................................................ 2
1.1 Cura del prodotto ................................................................................................................................................... 2
1.2 Note riguardanti questo manuale ............................................................................................................................ 2
2. Parametri Sound Edit ....................................................................................................................................... 3
2.1 Blocco Sound Engine ............................................................................................................................................. 3
2.2 Blocco Compressor .............................................................................................................................................. 17
2.3 Blocco Amplifier ................................................................................................................................................... 18
2.4 Blocco Efx ............................................................................................................................................................ 18
2.5 Blocco Eq ............................................................................................................................................................ 22
3. Parametri Post-Processing ............................................................................................................................. 23
3.1 Master Effect ........................................................................................................................................................ 23
3.2 Master Reverb ...................................................................................................................................................... 24
3.3 Master Equalizer .................................................................................................................................................. 25
3.4 Mixer .................................................................................................................................................................... 26
4. Registrare e riprodurre brani musicali ............................................................................................................. 27
4.1 Registrazione ....................................................................................................................................................... 27
4.2 Riproduzione ........................................................................................................................................................ 29
4.3 Creare liste di brani .............................................................................................................................................. 30
5. Altre impostazioni .......................................................................................................................................... 31
5.1 Funzioni assegnabili ai pedali ............................................................................................................................... 31
5.2 I temperamenti ..................................................................................................................................................... 32
6. Risoluzione dei problemi ................................................................................................................................ 33
6.1 Messaggi di errore ............................................................................................................................................... 33
6.2 Guida rapida ai problemi piu’ comuni ................................................................................................................... 34
7. MIDI ............................................................................................................................................................. 36
7.1 Cosa e’ il MIDI ...................................................................................................................................................... 36
7.2 Detailed MIDI Implementation ............................................................................................................................... 37
Manuale di Riferimento – Note importanti
2
1. NOTE IMPORTANTI
1.1 CURA DEL PRODOTTO
Non applicate eccessiva forza alle strutture ed ai comandi del prodotto (pulsanti, connettori, ecc…).
Non collocate, quando possibile, il prodotto in prossimità di unità che producano forti interferenze come apparecchi
radio – TV, monitor, ecc...
Evitate di posizionare il prodotto in prossimità di fonti di calore, in luoghi umidi o polverosi o nelle vicinanze di forti
campi magnetici.
Evitate di esporre il prodotto all’irradiazione solare diretta.
Non introdurre per nessuna ragione oggetti estranei o liquidi di qualsiasi genere all’interno del prodotto.
Per la pulizia del mobile e della tastiera usate solo un pennello morbido od aria compressa. Per la pulizia del vetro
temperato del pannello frontale è possibile utilizzare i comuni prodotti idonei alla pulizia dei vetri casalinghi.
Per il collegamento con impianti d’amplificazione e diffusione utilizzate sempre cavi schermati di buona qualità.
Quando scollegate i cavi dalle prese abbiate cura di afferrarli per il connettore e non per il cavo stesso; avvolgendoli,
inoltre, evitate nodi e torsioni.
Prima di effettuare i collegamenti accertatevi che le altre unità (in particolar modo sistemi di amplificazione e di
diffusione) che state per collegare siano spente. Eviterete rumorosi se non pericolosi picchi di segnale.
In caso di lunghi periodi di inutilizzo del prodotto scollegate la spina della presa di corrente.
Collegate il cavo di alimentazione ad una presa di corrente provvista di contatto di terra.
Accertatevi che la tensione di rete corrisponda a quella indicata sulla targhetta matricola dell’apparato.
Controllate periodicamente la pulizia della spina elettrica.
Utilizzate solo il cavo di alimentazione fornito in dotazione.
Non posizionare il cavo di alimentazione in prossimità di fonti di calore. Non piegarlo eccessivamente,
danneggiarlo.
Non posizionare oggetti pesanti sul cavo, né collocarlo in luoghi dove potrebbe essere calpestato.
1.2 NOTE RIGUARDANTI QUESTO MANUALE
La documentazione relativa a Physis Piano include:
il Manuale Utente fornito con lo strumento in formato cartaceo, che descrive tutti i comandi ed i collegamenti
dello strumento e le funzioni basilari per poterlo suonare;
questo Manuale di Riferimento in cui sono descritte in forma dettagliata tutte le funzioni avanzate dello strumento
quali i parametri di editing dei suoni, la registrazione di brani musicali e l’interfaccia MIDI.
Conservate con cura questo manuale.
Il presente manuale costituisce parte integrante dello strumento. Le descrizioni e le illustrazioni contenute nella
presente pubblicazione si intendono non impegnative.
Ferme restando le caratteristiche essenziali del prodotto, il costruttore si riserva il diritto di apportare eventuali
modifiche di parti, dettagli ed accessori che riterrà opportune per il miglioramento del prodotto o per esigenze di
carattere costruttivo o commerciale, in qualunque momento e senza impegnarsi ad aggiornare tempestivamente
questa pubblicazione.
Tutti i diritti sono riservati, è vietata la riproduzione di qualsiasi parte di questo manuale, in qualsiasi forma, senza
l’esplicito permesso scritto del costruttore.
Tutti i marchi citati all’interno del manuale sono di proprietà delle rispettive case produttrici.
Leggete attentamente tutte le informazioni descritte. Eviterete inutili perdite di tempo ed otterrete le migliori prestazioni
dal prodotto.
Le sigle od i numeri riportati tra parentesi quadre [ ] stanno ad indicare i nomi dei comandi e connettori dello
strumento. Per esempio la scritta [ENTER] indica il pulsante ENTER.
Le illustrazioni e le videate sono puramente a scopo informativo e possono differire dal vostro strumento.
Le informazioni descritte nel presente manuale fanno riferimento alla versione del sistema operativo dello strumento
presente quando il documento è stato redatto e potrebbero non rispecchiare le funzionalità della versione che state
utilizzando. Pertanto consultate periodicamente il sito web
www.viscountinstruments.com
per conoscere l’ultima
versione del sistema operativo e la disponibilità di un manuale più aggiornato.
Manuale di Riferimento – Parametri Sound Edit
3
2. PARAMETRI SOUND EDIT
I parametri contenuti in questa sezione modificano la timbrica del Sound selezionato, o quello puntato dal cursore nella
videata Main dei Sound qualora sia attiva la modalità Dual o Split.
Per accedere alla sezione premere il Key Touch [SOUND EDIT], viene visualizzata la videata:
Il blocco più chiaro contornato da un rettangolo bianco è quello al momento selezionato dal cursore, mentre la linea bianca
indica il percorso del segnale.
Per spostare il cursore al fine di selezionare un blocco utilizzare i Key Touch [] o [].
Per inserire un blocco nel percorso del segnale, posizionare il cursore sul relativo rettangolo e utilizzare il Key Touch [],
per disinserirlo utilizzare il [].
I blocchi sono:
SOUND ENGINE: generazione del segnale
COMPR: compressore
AMP: amplificatore
EFX: effetto
EQ: equalizzatore
Per accedere alla visualizzazione dei parametri di programmazione di ogni blocco posizionare il cursore sul relativo
rettangolo a display e premere [ENTER]. Utilizzare quindi [ENTER] per entrare nelle videate delle specifiche regolazioni e
[EXIT] per uscire e tornare a visualizzare la videata precedente.
2.1 Blocco SOUND ENGINE
In questo blocco è possibile regolare i parametri dei suoni disponibili. Il numero e la funzione di questi parametri variano in
funzione del Sound selezionato.
Ove presente l’icona , premendo il Key Touch [F3] è possibile consultare una guida in linea sul significato e la
funzione dei parametri.
SOUND φ PIANO
Sequenza di accesso: premere [SOUND EDIT], selezionare il blocco
SOUND ENGINE.
Descrizione: menu iniziale tramite il quale accedere alle videate di
regolazione.
Per i suoni di questa famiglia sono disponibili due tipologie di parametri:
Macroparametri: regolazioni delle caratteristiche principali del
pianoforte.
Microparametri: permettono di intervenire su regolazioni più dettagliate
dello strumento.
A ciascuno macroparametro sono associati determinati microparametri. Regolandolo si modificano
contemporaneamente e con opportune combinazioni definite dal costruttore, tutti i valori dei microparametri
corrispondenti.
I microparametri sono accessibili a display premendo [F3] nel menu iniziale, ma sono anche modificabili in fase di
regolazione dei macroparametri. In questo caso, quando si impostano regolazioni dei microparametri diverse da
quelle previste dal valore attuale del macroparametro, l’immagine visualizzata diventa grigia a significare che si è
impostata una combinazione diversa da quella prevista dal costruttore.
Manuale di Riferimento – Parametri Sound Edit
4
HAMMER
Sequenza di accesso: premere [SOUND EDIT], selezionare il blocco
SOUND ENGINE, selezionare la voce Hammer.
Descrizione: questi parametri regolano le caratteristiche del martelletto.
Macroparametro:
Hammer: imposta le caratteristiche fisiche del martelletto il quale
mediante l’impatto sulle corde influisce sulla timbrica ed il volume del
suono.
Quando si preme un tasto sulla tastiera del piano, il feltro del
corrispondente martelletto colpisce la corda di acciaio per poi
rimbalzare all'indietro, lasciando vibrare la corda alla sua frequenza di risonanza. Più grande è la forza esercitata sul
tasto, più elevata è l’energia trasmessa dal martelletto alla corda, maggiore è il volume della nota prodotta. Il tempo di
contatto del martelletto con la corda è molto breve (da circa 4 msec nel pianissimo a 2 msec nel fortissimo), ma
durante questa fase la durezza, la massa, il suono del tocco del martelletto ed anche il punto di contatto influenzano
significativamente il timbro ed il volume del suono.
UN CONSIGLIO: muovendo lo slider sulla sinistra della videata è possibile controllare le caratteristiche del martelletto
ottenendo diverse combinazioni dei micro parametri
Hardness
,
Mass
,
Knock
and
Hit Point
; è comunque possibile
regolare singolarmente questi micro parametri posizionando il cursore sulle caselle a destra dello slider.
Microparametri:
Hardness: regola la durezza del martelletto da cui dipende la brillantezza del suono.
In un pianoforte acustico il martelletto è costituito da un'anima di legno rivestita da diversi strati di feltro compresso, la
cui durezza è controllata accuratamente. Per produrre un suono gradevole, la durezza è diversa fra i diversi strati di
feltro: gli strati esterni sono più morbidi, gli interni più rigidi. Queste differenze possono essere aggiustate utilizzando
diverse tecniche, adottate nel processo chiamato “intonazione”. Durante questa fase è comune punzecchiare il feltro,
rendendo il martelletto più morbido e di conseguenza il suono più ovattato. Martelletti duri sono utilizzati per esaltare le
alte frequenze delle vibrazioni delle corde, rendendo il suono brillante e metallico. Al contrario, martelletti morbidi non
esaltano le alte frequenze per cui il timbro generale risulta più ovattato e dolce.
UN CONSIGLIO: l’influenza di questo parametro può essere maggiormente apprezzata suonando note con diversa
velocità (pianissimo e fortissimo) al di sotto della quinta ottava.
Mass: definisce la massa del martelletto e pertanto il volume ed il timbro del suono.
La massa del martelletto è proporzionale all’energia trasmessa alla corda durante l'impatto conseguente alla
pressione di un tasto. Tale energia influisce sul volume ed il timbro del suono. Martelletti più pesanti stanno in contatto
per un tempo maggiore con la corda durante l'impatto, generando così riflessioni multiple della vibrazione della corda
che rendono il suono più ricco. Riducendo la massa del martelletto, il suono diventa più sottile e perde d'intensità.
L’effetto prodotto dalla massa del martelletto interagisce con il punto di contatto (Hit Point), inoltre il risultato finale può
variare lungo l’estensione della tastiera in funzione del rapporto tra la massa di ciascun martelletto e quella della
rispettiva corda.
UN CONSIGLIO: l’influenza di questo parametro può essere maggiormente apprezzata suonando note con dinamica
diversa dalla seconda alla quarta ottava. Questo parametro inoltre può influenzare il volume generale del suono che
può essere compensato con il parametro Volume nella sezione MIXER.
Knock: consente di regolare la componente “tocco” del suono.
Quando una nota della tastiera viene premuta, nel pianoforte avvengono due impatti: il martelletto colpisce la corda ed
il tasto colpisce la base in legno sotto la tastiera. Entrambi gli impatti trasmettono energia meccanica alla tavola
armonica ed al corpo del pianoforte generando un suono impulsivo di tipo percussivo. Smorzando i punti di contatto
tra le varie parti di un pianoforte, specialmente tra la tastiera e la base in legno sottostante, è possibile regolare il
suono del tocco.
UN CONSIGLIO: il suono del tocco può essere meglio udito suonando sulle ottave alte della tastiera.
Hit Point: imposta il punto di contatto del martelletto sulla corda così’ da alterare il carattere del suono.
Quando una nota sulla tastiera viene premuta, il corrispondente martelletto colpisce la corda nel punto di contatto.
Modificando il punto di contatto è possibile alterare il carattere del suono del pianoforte.
In un pianoforte acustico reale è praticamente impossibile modificare il punto di contatto in quanto questo è fissato in
fase di progettazione dello strumento, mentre è possibile nella generazione sonora a modellazione fisica che così offre
nuove ed inesplorate espressività sonore. Regolare questo parametro significa modificare virtualmente la posizione
delle corde rispetto al martelletto. È possibile comparare l’effetto con quello ottenuto suonando una chitarra con il
plettro più o meno vicino al ponte. Un valore pari a 0 corrisponde alla posizione tradizionale delle 88 corde di un
pianoforte acustico; valori positivi indicano uno spostamento verso il ponte mentre valori negativi indicano il
movimento contrario, ovvero verso gli smorzatori. La modifica di questo parametro influenza lo spettro armonico del
suono prodotto, eliminando o riducendo alcune parziali in funzione del rapporto tra il punto di contatto e la lunghezza
della corda.
UN CONSIGLIO: l'effetto della modifica del punto di contatto può essere meglio apprezzato suonando diverse note
nelle prime quattro ottave.
Manuale di Riferimento – Parametri Sound Edit
5
TUNING
Sequenza di accesso: premere [SOUND EDIT], selezionare il blocco
SOUND ENGINE, selezionare la voce Tuning.
Descrizione: questi parametri regolano l’accordatura.
Macroparametro:
Tuning: regola l'intonazione generale del pianoforte richiamando diverse
combinazioni di microparametri
Accordare un pianoforte significa regolare la frequenza di oscillazione di
ogni corda. Per disporre di un pianoforte ben accordato, il rapporto tra
tutte le frequenze deve essere accuratamente impostato. Il parametro
Unison Tuning
influisce sull'accordatura relativa alla coppia o tripletta di corde corrispondenti ad un medesimo tasto,
mentre il parametro
Stretch Tuning
influisce sul rapporto di accordatura tra la note.
UN CONSIGLIO: muovendo lo slider sulla sinistra della videata è possibile modificare l’accordatura richiamando
diverse combinazioni dei micro parametri
Unison Tuning
and
Stretch Tuning
. È comunque possibile regolare
singolarmente questi micro parametri posizionando il cursore sulle caselle a destra dello slider.
Microparametri:
Unison: regola l’accordatura unisona modificando l'intonazione relativa di una coppia o tripletta di corde in modo da
cambiare la loro intonazione da unisona a stonata.
Ogni nota del pianoforte è prodotta dall’oscillazione di una, due o tre corde. Gli intonatori tipicamente intonano le
coppie o le triplette di corde non esattamente alla medesima frequenza, in questo modo riescono ad ottenere un
fenomeno conosciuto come battimento che i musicisti percepiscono come una fluttuazione del timbro durante
l'evoluzione del suono. Se la differenza di intonazione è esagerata il suono è percepito come stonato, ovvero come il
suono di un pianoforte Honky Tonk.
UN CONSIGLIO: il parametro impostato a 0 corrisponde all’accordatura standard, quindi con una piccola percentuale
di battimenti. Un valore di +50 corrisponde al massimo grado di stonatura, con forti battimenti, mentre a -50 la nota è
perfettamente intonata, senza alcun battimento.
Stretch: regola la deviazione dell'intonazione rispetto a quella ideale.
Poiché il suono generato da una corda di pianoforte presenta una natura leggermente inarmonica (le frequenze
parziali che compongono il suono non sono in rapporto esattamente intero), lo strumento non viene accordato con
temperamento equabile, ma in base a una particolare distribuzione delle frequenze (conosciuta come curva di
Railsback) per la quale le note gravi sono leggermente intonate calanti mentre quelle acute sono crescenti. Il
parametro
Stretch Tuning
permette di regolare la curva di Railsback, ovvero i rapporti tra le frequenze di tutte le corde
UN CONSIGLIO: il valore 0 del parametro corrisponde all’accordatura standard in base alla curva di Railsback. A +50
si ha un’esaltazione di tale curva, mentre a -50 si ottiene una attenuazione della curva che corrisponde ad un perfetto
temperamento equabile. L’effetto può essere udito ascoltando i battimenti generati da due note distanti una ottava.
FINE TUNING
Sequenza di accesso: premere [SOUND EDIT], selezionare il blocco
SOUND ENGINE, selezionare la voce Tuning, selezionare la funzione Fin
Tun. premendo [F4].
Descrizione: questa funzione permette di regolare l’accordatura di ogni
singola nota. L'effetto di questo parametro è relativo perché viene sommato al
parametri
Stretch Tuning
e
Master Tuning
.
UN CONSIGLIO: Se si desidera usare il parametro
Piano Fine Tuning
per fare
una intonazione in termini assoluti invece che relativi è necessario annullare il
contributo del parametro
Stretch Tuning
impostando il suo valore pari a -50.
Premere il tasto della tastiera (quello visualizzato tiene conto di un eventuale trasposizione impostata nello strumento)
o selezionare nella casella a sinistra utilizzando i Key Touch [] e [] la nota che si desidera accordare.
Tramite i Key Touch [+] e [-] regolare la variazione di intonazione in centesimi di semitono.
Se necessario, premere [F1] per annullare le modifiche apportate.
Manuale di Riferimento – Parametri Sound Edit
6
STRING TYPE
Sequenza di accesso: premere [SOUND EDIT], selezionare il blocco
SOUND ENGINE, selezionare la voce String Type.
Descrizione: questi parametri determinano le caratteristiche delle corde.
Macroparametro:
String Type: definisce il tipo di corda modificando
contemporaneamente i parametri che influiscono sulla distribuzione
delle frequenze parziali, la brillantezza ed il livello delle parziali
fantasma.
Ogni corda è caratterizzata da diversi micro parametri fisici quali la
rigidi (
String Stiffness
) che influenza la regolarità della distribuzione
armonica delle parziali, la scala duplex (
Duplex Vibration
) che definisce la brillantezza, le vibrazioni longitudinali
(
Longitudinal Vibration
) che generano le parziali fantasma.
UN CONSIGLIO: muovendo lo slider sulla sinistra della videata vengono ottenute combinazioni dei micro parametri
String Stiffness, Duplex Vibration
e
Longitudinal Vibration
. È comunque possibile regolare singolarmente questi micro
parametri posizionando il cursore sulle caselle a destra dello slider.
Microparametri:
String Stiffness: imposta la rigididelle corde, consentendo di controllare la distribuzione delle frequenze parziali
che compongono il suono.
Le corde di un pianoforte sono normalmente più rigide di quelle utilizzate in altri strumenti musicali a corda, come la
chitarra. Un corda rigida non è perfettamente flessibile e assume alcune caratteristiche di una barra di metallo. Le
frequenze parziali di una corda flessibile sono sempre in rapporto intero (armoniche) rispetto alla frequenza
fondamentale. Questa relazione non è valida per le parziali di una corda rigida, dove la differenza di frequenza tra
parziali adiacenti aumenta con l’aumentare della frequenza, conferendo al suono un carattere simile a quello delle
campane.
UN CONSIGLIO: il valore 0 del parametro indica una corda con una quantistandard di inarmonicità. Il valore +50
corrisponde alla massima inarmonicità, mentre con -50 si ottiene un suono perfettamente armonico.
Duplex Vibration: consente di controllare la quantità di suono prodotta dalle corde duplex.
In diversi pianoforti moderni la piccola porzione di corda posta tra il ponte e il perno è intonata a risuonare per
simpatia con rapporti armonici rispetto alla nota corrispondente, aggiungendo brillantezza alle note più acute del
pianoforte.
UN CONSIGLIO: il valore 0 indica il valore standard del suono delle corde duplex, +50 corrisponde alla massima
quantità, mentre con -50 si annulla l’effetto.
Longitudinal Vibration: regola le vibrazioni longitudinali, ovvero quelle particolari componenti del suono chiamate
parziali fantasma.
La vibrazione principale di una corda di pianoforte avviene lungo l’asse perpendicolare ad essa (movimento
trasversale). Contemporaneamente, la corda può vibrare anche lungo il suo asse (movimento longitudinale). Il
martelletto mette in vibrazione la corda principalmente lungo il suo asse trasversale, ma, con forze elevate, parte
dell’energia viene trasferita dall’asse trasversale a quello longitudinale. Questo tipo di vibrazione produce speciali
componenti, chiamate parziali fantasma, che conferiscono un carattere metallico al suono.
UN CONSIGLIO: gli effetti di questo parametro sono maggiormente udibili suonando fortissimo note gravi sino alla
terza ottava.
RESONANCE
Sequenza di accesso: premere [SOUND EDIT], selezionare il blocco
SOUND ENGINE, selezionare la voce Resonance.
Descrizione: questi parametri regolano la risonanza delle corde.
Macroparametro:
Resonance: definisce la risonanza del pianoforte modificando
congiuntamente i parametri che influiscono sulle interazioni tra le corde
come la risonanza simpatetica e il tempo di rilascio.
Quando alcune note vengono suonate, il suono prodotto trasmette
vibrazioni a tutte le parti che compongono un pianoforte, incluse le
corde a riposo. Tali corde sono in grado di catturare l’energia emessa
dalle note suonate, iniziando a vibrare leggermente a causa di un fenomeno fisico chiamato risonanza simpatetica. La
quantità di questo effetto è influenzata anche dalla posizione del pedale Sustain. Il parametro
Piano Resonance
influenza anche il parametro
Damper Size
, legato al tempo di rilascio ed il parametro
Damper Noise
.
UN CONSIGLIO: muovendo lo slider sulla sinistra della videata si richiamano diverse combinazioni dei micro
parametri:
String Resonance
,
Damper Resonance
,
Damper Size
e
Damper Noise.
E’ comunque possibile regolare
singolarmente questi micro parametri posizionando il cursore sulle caselle a destra dello slider.
Manuale di Riferimento – Parametri Sound Edit
7
Microparametri:
String: regola la quantità di risonanza delle corde quando altre note sono suonate.
Quando una o più note vengono suonate, la vibrazione delle relative corde viene trasmessa a tutte le parti del piano,
comprese le corde delle note che non stanno suonando. Tali vibrazioni si trasmettono alle corde passive libere
determinandone una leggera vibrazione a causa di un fenomeno fisico conosciuto come risonanza simpatetica.
Questo effetto naturale replica esattamente ciò che accade all'interno di un pianoforte donando bellezza e realismo al
suono generato.
UN CONSIGLIO: se si suona un accordo nelle prime ottave con intensità pianissimo e si lascia decadere il suono, le
corde corrispondenti a tali note sono ancora libere di vibrare sino a quando il tasto non viene rilasciato. Se in questa
fase vengono suonate altre note più acute è possibile percepire la risonanza simpatetica sul primo accordo in risposta
alle nuove note suonate. E’ possibile sperimentare questo effetto modificando il valore del parametro
String
Resonance
e/o suonando diverse combinazioni di note.
Damper Noise:
consente di dosare la quantità di rumore prodotta dal movimento del pedale di risonanza.
In un pianoforte acustico il pedale Sustain (pedale di risonanza), quando premuto, solleva gli smorzatori di tutte le
corde, allungando così il tempo di decadimento delle note suonate e rendendo il suono più sostenuto. Quando il
pedale viene premuto e rilasciato, viene generato un classico rumore di contatto del feltro degli smorzatori con le
corde, rumore che si riverbera all’interno della cassa armonica del pianoforte.
UN CONSIGLIO: la quantità dell’effetto prodotto da questo parametro dipende oltre che dal valore del parametro
stesso anche dalla velocità con cui viene premuto e rilasciato il pedale Sustain. Ad un’elevata velocità corrisponde un
maggior livello di rumore
Damper: regola la quantidi risonanza di tutte le corde mentre il pedale di risonanza (pedale Sustain) è premuto ed
alcune corde stanno suonando.
Quando alcune note vengono suonate il suono da esse prodotto trasmette vibrazioni a tutte le parti che compongono il
pianoforte, incluse le corde corrispondenti alle note non suonate. Quando il pedale di risonanza è premuto tutti gli
smorzatori sono sollevati, pertanto tutte le corde del pianoforte sono libere di rispondere all'energia emessa dalle note
suonate, con il risultato che esse stesse iniziano a vibrare leggermente in ragione di un fenomeno fisico conosciuto
come risonanza simpatetica. Questo effetto naturale replica esattamente quello che accade all'interno di un piano
acustico donando bellezza ed autenticità al suono generato.
UN CONSIGLIO: per meglio apprezzare l’effetto di questo parametro, impostare una valore medio-alto quindi suonare
un accordo a dinamica “fortissimo” nelle ottave alte poi suonarlo di nuovo con il pedale Sustain premuto. A differenza
del primo accordo, nel secondo è possibile udire, in aggiunta alle note suonate, un suono di sottofondo simile ad un
riverbero. Questo è l’effetto prodotto dalle corde libere dal feltro del pedale Sustain e messe in vibrazione per simpatia
dall'accordo suonato.
Damper Size:
imposta le dimensioni degli smorzatori che influenzano il tempo di rilascio del suono.
Ognuna delle prime 67 note (da La1 a Fa#7) è dotata di smorzatori che interrompono il suono quando un tasto viene
rilasciato. Tali smorzatori, fatti di feltro, quando sono posti a contatto con le corde, assorbono le vibrazioni delle stesse
causando la fine del suono. La dimensione di questi smorzatori influenza il tempo di decadimento del suono.
Smorzatori più grandi assorbono maggiore energia, pertanto il tempo di decadimento è minore. Al contrario,
smorzatori più piccoli comportano un tempo di decadimento più lungo in quanto assorbono meno energia.
UN CONSIGLIO: l’effetto di questo parametro è maggiormente riscontrabile nelle ottave basse, dove il tempo di
decadimento è maggiore.
SIZE
Sequenza di accesso: premere [SOUND EDIT], selezionare il blocco
SOUND ENGINE, selezionare la voce Size.
Descrizione: questi parametri impostano le dimensioni del pianoforte.
Macroparametro:
Size: definisce le dimensioni generali del pianoforte impostando
combinazioni di parametri che influenzano il tempo di decadimento,
l'evoluzione del timbro, la diffusione e la radiazione dell'energia sonora.
Maggiori sono le dimensioni dello strumento, più lunghe sono le corde e
di conseguenza maggiore è il tempo di decadimento del suono. Altro aspetto ad essere influenzato è l’attenuazione
delle alte frequenze e quindi l’evoluzione nel tempo della brillantezza del suono. Il
Piano Size
regola anche la forma e
le dimensioni della tavola armonica che determina il carattere generale del suono in termini di qualità del timbro,
diffusione dell’energia e radiazione.
UN CONSIGLIO: muovendo lo slider sulla sinistra della videata vengono ottenute varie combinazioni dei micro
parametri
String Length
,
Absorption
and
Soundboard
; è comunque possibile regolare singolarmente questi micro
parametri posizionando il cursore sulle caselle a destra dello slider.
Manuale di Riferimento – Parametri Sound Edit
8
Microparametri:
String Lenght: regola la lunghezza della corda e quindi il tempo di decadimento del suono.
In un pianoforte a coda da concerto la lunghezza delle 88 corde varia da circa 2 m a 5 cm. Il parametro
String Length
è collegato a diversi aspetti del suono. Uno degli effetti percepiti è la durata del suono, poiché maggiore è la
lunghezza della corda, maggiore risulta il tempo di decadimento. Il parametro
String Length
consente di cambiare la
durata del suono per tutte le corde.
UN CONSIGLIO: il valore 0 del parametro
String Length
corrisponde ad un pianoforte standard, mentre gli estremi +50
e -50 corrispondono ad un pianoforte di fantasia rispettivamente molto lungo o molto corto.
Absorption: imposta l’assorbimento e quindi il tempo di decadimento del carattere di brillantezza del suono.
Ogni nota generata da un pianoforte è composta da un insieme di componenti denominate “frequenze parziali”. La
combinazione e la durata di tali frequenze permette di ottenere suoni diversi. In ragione delle varie perdite d'energia
sonora connesse con la costruzione del pianoforte, le frequenze parziali più acute decadono prima delle altre. A
causa di questo comportamento il suono delle note del pianoforte è inizialmente brillante per poi diventare sempre più
ovattato e chiuso. Il parametro
Absorption
permette di regolare l’ammontare di questo fenomeno.
UN CONSIGLIO: l’effetto di questo parametro è più marcato dalle ottave basse sino a metà tastiera.
Soundboard: definisce le caratteristiche della tavola armonica, consentendo così di controllare il carattere del
pianoforte, poiché questa influenza notevolmente la qualità del timbro, la diffusione e la radiazione dell'energia sonora.
Il suono generato dalle corde viene trasmesso alla tavola armonica attraverso il ponte. In questo modo il suono viene
amplificato e diffuso dalla superficie della tavola armonica, in un contesto spaziale molto caratteristico e complesso.
Ogni tavola armonica è caratterizzata da una propria distribuzione delle risonanze. Modificando il parametro
Soundboard
è possibile regolare questa distribuzione delle risonanze e quindi la timbrica del suono e la sua
radiazione.
UN CONSIGLIO: modificando questo parametro è possibile notare facilmente i cambiamenti alla timbrica del piano,
ma con più attenzione è anche possibile cogliere variazioni della diffusione spaziale del suono.
SELEZIONE DEL MODELLO DI PIANOFORTE ACUSTICO TRAMITEPHYSIS PIANO EDITOR”
Con l’applicazione “Physis Piano Editor” è possibile scegliere il modello fisico di pianoforte acustico che si desidera
utilizzare per il Sound corrente. Per selezionare il modello desiderato cliccare sul pulsante indicato nella figura sottostante:
Manuale di Riferimento – Parametri Sound Edit
9
Di seguito una descrizione dei modelli selezionabili:
- ITA Grand: ispirato ad un pianoforte gran coda moderno dalla sonorità robusta ma non squillante, con note sostenute
a lungo, mediamente risonante e con un'immagine spaziale ambientata.
- US Grand D: pianoforte a gran coda di stile americano. Si caratterizza per il timbro profondo, la durata sostenuta e
l'effetto di risonanza marcato.
- PL Vintage: pianoforte europeo a tre quarti di coda dalla timbrica colorata e con immagine spaziale molto ravvicinata.
- J6 Classic: gran coda versatile dal timbro bilanciato tendente al brillante, adatto alla musica classica ed al jazz.
- Us Classic C: pianoforte ad un quarto di coda con un timbro bilanciato, durata breve delle note e microfonazione
ravvicinata.
- EU Baby HL: pianoforte a mezza coda con caratteristiche timbriche simili a quelle di J6 Classic ma globalmente meno
brillante e con note più brevi. Variante a coperchio semi aperto.
- EU Baby OL: pianoforte a mezza coda con caratteristiche timbriche simili a quelle di J6 Classic ma globalmente
meno brillante e con note più brevi. Variante a coperchio aperto.
- Smooth Baby: pianoforte a mezza coda il cui timbro ricorda quello di ITA Grand ma con note di durata più breve.
- Upright Op: pianoforte verticale di medie dimensioni dal timbro mediamente brillante, in condizioni di coperchio
completamente aperto.
- Upright Cl: pianoforte verticale di dimensioni ridotte da un timbro più caratterizzato e meno squillante, in condizioni di
coperchio completamente chiuso.
- El. Grand: pianoforte elettromeccanico ispirato agli strumenti degli anni 70 nei quali alla tavola armonica veniva
sostituito un insieme di pickup elettromagnetici.
- Mr. Cage: pianoforte preparato per musica sperimentale.
SOUND φ E.PIANO
A differenza della famiglia PIANO, per gli E.PIANO non esistono macroparametri e microparametri. I parametri visualizzati
però sono in funzione del tipo di suono E.PIANO selezionato. I suoni E.PIANO infatti possono essere:
RHODY WURLY PIANY CLAVY
RHODY
Sequenza di accesso: premere [SOUND EDIT], selezionare il blocco
SOUND ENGINE
Descrizione: menu iniziale tramite il quale accedere alle videate di
regolazione.
HAMMER
Sequenza di accesso: premere [SOUND EDIT], selezionare il blocco
SOUND ENGINE, selezionare la voce Hammer.
Descrizione: modifica le caratteristiche e le dimensioni del martelletto che,
durante l'impatto con il Tine, determina l'intensità ed il timbro del suono.
Quando un tasto della tastiera viene premuto, il corrispondente martelletto
colpisce un sottile cilindro metallico chiamato “Tine”, poi rimbalza indietro
permettendo al Tine di vibrare alla sua frequenza di risonanza. Maggiore è la
dinamica impressa sul tasto, maggiore è l’energia trasmessa dal martelletto
al Tine e più intensa è la nota generata. Il tempo di contatto del martelletto
con il Tine è molto breve, ma durante questa fase il martelletto influisce sul
timbro generato e sulla sua intensità.
UN CONSIGLIO: muovendo lo slider sulla sinistra è possibile modificare le dimensioni del martelletto. Più è grande,
maggiore è l'energia trasferita al Tine e più ricco è il suono prodotto.
Manuale di Riferimento – Parametri Sound Edit
10
DAMPER FELT
Sequenza di accesso: premere [SOUND EDIT], selezionare il blocco SOUND
ENGINE, selezionare la voce Damper Felt.
Descrizione: regola le dimensioni dello smorzatore e conseguentemente
modifica il tempo di decadimento del suono.
Quando un tasto della tastiera viene rilasciato, il corrispondente smorzatore di
feltro entra in contattato con il Tine precedentemente percosso smorzando
così la vibrazione sonora. P largo è lo smorzatore di feltro, maggiore è
l’energia assorbita e minore è il tempo di decadimento del suono.
UN CONSIGLIO: l’effetto del parametro
Damper Felt
è maggiormente udibile
nelle note delle prime ottave.
TONE BAR SIZE
Sequenza di accesso: premere [SOUND EDIT], selezionare il blocco
SOUND ENGINE, selezionare la voce Tone Bar Size.
Descrizione: regola le dimensioni del Tone Bar, e di conseguenza il tempo
di decadimento del suono.
Quando un tasto della tastiera viene premuto, un martelletto colpisce una
sottile barra cilindrica denominata “Tine” che inizia a vibrare. Il Tine è
connesso ad un altro risuonatore con una struttura simile ad un'ancia
chiamato “Tone Bar” che è libera di risuonare ad una frequenza molto simile
a quella del Tine. Le vibrazioni vengono mutuamente trasmesse tra il Tine e
la Tone Bar che funge da serbatoio di energia. Maggiori sono le dimensioni
del Tone Bar maggiore è l'energia immagazzinata e conseguentemente più lungo risulta il tempo di decadimento del
suono.
UN CONSIGLIO: l'effetto del parametro
Tone Bar Size
è maggiormente udibile nelle prime ottave.
TONE BAR BODY
Sequenza di accesso: premere [SOUND EDIT], selezionare il blocco
SOUND ENGINE, selezionare la voce Tone Bar Body.
Descrizione: imposta il corpo del Tone Bar che influisce sul carattere iniziale
“a campana” del suono.
Quando un tasto della tastiera viene premuto, il corrispondente martelletto
colpisce un sottile cilindro metallico chiamato “Tineche inizia a vibrare. Il
Tine trasferisce parte della propria energia al Tone Bar permettendo all’intero
meccanismo di generazione del suono (Tine e Tone Bar che insieme
costituiscono una forma peculiare di diapason asimmetrico) di oscillare
simultaneamente con diversi modi vibranti. I modi vibranti ad alta frequenza
scompaiono molto più rapidamente rispetto a quelli a bassa frequenza. L’intero meccanismo di generazione del suono è
costruito in modo che tali alte frequenze conferiscano, nella fase di attacco, una timbrica metallica al suono che ricorda
quella di una campana. Questa porzione di suono decade molto più rapidamente rispetto alla fase sostenuta del suono.
Regolando il parametro
Tone Bar Body
è possibile modificare la risonanza dell’intero generatore sonoro e di conseguenza
la quantità iniziale della componente del suono “a campana”.
UN CONSIGLIO: quando il parametro
Tone Bar Body
è impostato a -50 il suono risulta ovattato, mentre al valore +50 esso
diviene molto brillante con esaltazione della componente “a campana”.
TINE POSITION
Sequenza di accesso: premere [SOUND EDIT], selezionare il blocco
SOUND ENGINE, selezionare la voce Tine Position.
Descrizione: regola la posizione del Tine rispetto al pickup così da
controllare il contenuto armonico del suono.
Quando un tasto della tastiera viene premuto, il corrispondente martelletto
colpisce un sottile cilindro metallico chiamato “Tine” che inizia a vibrare.
Questa vibrazione viene catturata dal pickup posizionato di fronte al Tine.
Quando il movimento del Tine non eccede la capacità del pickup, la forma
d’onda in uscita è una replica fedele del movimento del Tine. Al contrario,
suonando forte, quando i movimenti eccedono la capacità del pickup, la
forma d’onda in uscita risulta distorta con un conseguente arricchimento del
contenuto armonico. Per questo motivo, l’attacco del suono è caratterizzato da un maggior contenuto armonico rispetto
alla fase di sostenuto e così anche le note suonate fortissimo sono più ricche rispetto a quelle suonate pianissimo. Il
Manuale di Riferimento – Parametri Sound Edit
11
parametro
Tine Position
permette di muovere il meccanismo Tine Tone Bar rispetto al pickup modificando così il
contenuto armonico del suono.
UN CONSIGLIO: l’effetto del parametro
Tine Position
è maggiormente udibile nelle note delle prime ottave.
WURLY e PIANY
Sequenza di accesso: premere [SOUND EDIT], selezionare il blocco
SOUND ENGINE
Descrizione: menu iniziale tramite il quale accedere alle videate di
regolazione.
HAMMER
Sequenza di accesso: premere [SOUND EDIT], selezionare il blocco
SOUND ENGINE, selezionare la voce Hammer.
Descrizione: modifica le caratteristiche e le dimensioni del martelletto che,
durante l'impatto con l'ancia, determina l'intensità ed il timbro del suono.
Quando un tasto della tastiera viene premuto, il corrispondente martelletto
colpisce una piccola ancia metallica e poi rimbalza indietro permettendo
all’ancia di vibrare alla sua frequenza di risonanza. Maggiore è la forza
impressa sul tasto, maggiore è l’energia trasmessa dal martelletto all’ancia e
più intensa è la nota generata. Il tempo di contatto del martelletto con l’ancia
è molto breve, ma durante questa fase il martelletto influisce sul timbro
generato e sulla sua intensità che si ripercuotono durante tutta l'evoluzione del suono.
UN CONSIGLIO: muovendo lo slider sulla sinistra è possibile modificare le dimensioni del martelletto. Più è grande,
maggiore è l'energia trasferita all’ancia e più ricco è il suono prodotto.
DAMPER FELT
Sequenza di accesso: premere [SOUND EDIT], selezionare il blocco
SOUND ENGINE, selezionare la voce Damper Felt.
Descrizione: regola le dimensioni dello smorzatore e di conseguenza il
tempo di decadimento del suono.
Quando un tasto della tastiera viene rilasciato, il corrispondente smorzatore
di feltro entra in contattato con l’ancia metallica precedentemente percossa
smorzando così la vibrazione sonora. Più largo è lo smorzatore di feltro,
maggiore è l’energia assorbita e minore è il tempo di decadimento del
suono.
UN CONSIGLIO: l’effetto del parametro
Damper Felt
è maggiormente udibile
nelle note delle prime ottave.
REED SIZE
Sequenza di accesso: premere [SOUND EDIT], selezionare il blocco
SOUND ENGINE, selezionare la voce Reed Size.
Descrizione: cambia la dimensioni del feltro che influisce sul tempo di
decadimento del suono.
Quando un tasto della tastiera viene rilasciato, il corrispondente smorzatore
di feltro entra in contattato con l’ancia metallica precedentemente percossa
smorzando così la vibrazione sonora. Più largo è lo smorzatore di feltro,
maggiore è l’energia assorbita e minore è il tempo di decadimento del
suono.
UN CONSIGLIO: l’effetto del parametro
Damper Felt
è maggiormente udibile
nelle note delle prime ottave.
Manuale di Riferimento – Parametri Sound Edit
12
REED POSITION
Sequenza di accesso: premere [SOUND EDIT], selezionare il blocco
SOUND ENGINE, selezionare la voce Reed Position.
Descrizione: regola la posizione dell’ancia consentendo di cambiare il
contenuto armonico del suono.
I pianoforti elettrici Wurly e Piany utilizzano come sistema di generazione del
suono un’ancia metallica percossa da un martelletto ed attenuata da uno
smorzatore che interviene in modo simile a quello di un pianoforte acustico.
Un pickup è posizionato in modo che l’ancia vibri attraverso un’apertura su
un supporto metallico che circonda l’ancia stessa. Quando il movimento
meccanico dell’ancia non eccede la capacità del pickup, la forma d’onda in
uscita, ovvero il suono prodotto, è una replica fedele di tale movimento. Al
contrario, suonando forte, quando i movimenti eccedono la capacidel pickup, la forma d’onda in uscita risulta distorta
con un conseguente arricchimento del contenuto armonico. In tali condizioni, l’attacco del suono possiede un carattere più
“aggressivo” rispetto alla fase di sostenuto e le note suonate fortissimo sono più brillanti di quelle suonate pianissimo. Il
parametro
Reed Position
permette di muovere l'ancia rispetto al pickup modificando così il contenuto armonico del suono.
UN CONSIGLIO: l’effetto del parametro
Reed Position
è maggiormente udibile nelle note delle prime ottave.
CLAVY
Sequenza di accesso: premere [SOUND EDIT], selezionare il blocco
SOUND ENGINE
Descrizione: menu iniziale tramite il quale accedere alle videate di
regolazione.
PANEL
Sequenza di accesso: premere [SOUND EDIT], selezionare il blocco
SOUND ENGINE, selezionare la voce Panel.
Descrizione: tramite questi interruttori è possibile controllare la timbrica del
suono.
I primi quattro interruttori da sinistra attivano/disattivano dei filtri, il
funzionamento è il seguente:
Brilliant: filtro passa-alto molto brillante.
Treble: filtro passa-banda molto ricco sulle alte frequenze.
Medium: filtro passa-basso con frequenza di taglio sulle medie
frequenze.
Soft: filtro passa-basso che rende il suono molto chiuso.
Gli ultimi due interruttori selezionano i due pickup dello strumento, con queste combinazioni:
C+A: solo pickup basso, per un suono pieno.
B+C: solo pickup alto, per un suono sottile e percussivo.
B+D: entrambi i pickup, per un suono molto ricco.
A+D: entrambi i pickup ma in controfase, per un suono sottile e nasale.
E’ inoltre presente lo slider:
Sliding Mute Level: posizione del feltro smorzatore con il quale controllare il tempo di decadimento del suono
UN CONSIGLIO: è possibile utilizzare il
Panel
anche durante le esecuzioni per ottenere in tempo reale il timbro più
appropriato.
Manuale di Riferimento – Parametri Sound Edit
13
TANGENT
Sequenza di accesso: premere [SOUND EDIT], selezionare il blocco
SOUND ENGINE, selezionare la voce Tangent.
Descrizione: definisce le caratteristiche del Tangent, modificando così
l’intensità e la timbrica del suono.
Sotto ogni tasto della tastiera è presente un percussore di gomma, chiamato
“Tangent”. Quando un tasto viene premuto, il Tangent colpisce la corda
corrispondente e la trattiene contro un perno metallico per tutta la durata
della nota, separandola in parte vibrante e parte non vibrante. Muovendo lo
slider sulla sinistra è possibile definire le caratteristiche e le dimensioni del
Tangent, modificando così la sua influenza sulla timbrica del suono.
UN CONSIGLIO: con valori negativi è possibile ottenere un suono più opaco
e ovattato, mentre con valori positivi il suono diventa più brillante.
DAMPING YARN
Sequenza di accesso: premere [SOUND EDIT], selezionare il blocco
SOUND ENGINE, selezionare la voce Damping Yarn.
Descrizione: imposta la quantità di lana del filo di smorzamento da cui
dipande il tempo di decadimento del suono.
Quando un tasto della tastiera viene premuto, il Tangent colpisce la corda
corrispondente e la trattiene contro un perno metallico per tutta la durata
della nota, separandola in parte vibrante e parte non vibrante. La parte non
vibrante passa attraverso un filo di lana intrecciato che ne arresta
l’oscillazione; quando il tasto viene rilasciato anche la parte vibrante viene
smorzata. Regolando il parametro è possibile modificare la quantità di lana e
pertanto il tempo di decadimento del suono quando il tasto viene rilasciato.
UN CONSIGLIO: l’effetto del parametro
Damping Yarn
è maggiormente udibile nelle note delle prime ottave. Valori positivi
corrispondono ad un incremento del filo smorzante e riducono il tempo di decadimento del suono, mentre valori negativi
corrispondono ad una diminuzione del filo smorzante ed aumentano il tempo di decadimento del suono.
PICKUP POSITION
Sequenza di accesso: premere [SOUND EDIT], selezionare il blocco
SOUND ENGINE, selezionare la voce Pickup Position.
Descrizione: imposta la posizione del pickup da cui dipende il carattere del
suono.
I chitarristi sanno bene che la posizione del pickup influenza il timbro della
chitarra. Regolando il parametro
Pickup Position
è possibile ottenere un
effetto simile al posizionamento, in un dato punto, del pickup rispetto alle
corde del Clavy. Quando il pickup è vicino al ponte dello strumento, quindi
sull’estremità della corda, il timbro è più brillante, mentre posizionandolo
verso il centro della corda, questo diventa più morbido ed ovattato.
UN CONSIGLIO: valori negativi del parametro
Pickup Position
corrispondono
a posizionare il pickup vicino al ponte, mentre valori positivi indicano posizioni verso il centro della corda.
AGE
Sequenza di accesso: premere [SOUND EDIT], selezionare il blocco
SOUND ENGINE, selezionare la voce Age.
Descrizione: definisce l’invecchiamento dello strumento e di conseguenza il
carattere del suono.
Quando alcune parti dello strumento, come il Tangent o il filo di
smorzamento, invecchiano di conseguenza cambiano le loro caratteristiche
con effetti su aspetti del suono come il tempo di attacco, di decadimento, ed
il rumore di impatto.
UN CONSIGLIO: valori positivi del parametro
Age
corrispondono ad uno
strumento più vecchio, mentre con valori negativi si ottiene uno strumento più
nuovo.
Manuale di Riferimento – Parametri Sound Edit
14
SOUND φ MALLET
Sequenza di accesso: premere [SOUND EDIT], selezionare il blocco
SOUND ENGINE.
Descrizione: menu iniziale tramite il quale accedere alle videate di
regolazione.
BAR MATERIAL
Sequenza di accesso: premere [SOUND EDIT], selezionare il blocco
SOUND ENGINE, selezionare la voce Bar Material.
Descrizione: definisce il materiale della barra da cui dipende il carattere ed il
tempo di decadimento del suono.
Le dimensioni della barra incidono sulla frequenza del suono e quindi sulla
nota prodotta. Il carattere e la durata del suono dipendono invece dal
materiale. Più la barra è rigida ed omogenea (metallo), più il suono è nitido e
prolungato. Più la barra è elastica e costituita di materiale anisotropo (legno),
più il suono è debole e il tempo di decadimento corto.
UN CONSIGLIO: valori positivi del parametro
Bar Material
corrispondono ad
un materiale più rigido, mentre valori negativi corrispondono ad un materiale
più elastico.
MALLET MATERIAL
Sequenza di accesso: premere [SOUND EDIT], selezionare il blocco
SOUND ENGINE, selezionare la voce Mallet Material.
Descrizione: definisce il materiale del battente da cui dipende l’intensità e la
brillantezza del suono.
Quando il battente colpisce la barra, viene trasferita energia che permette
alla barra stessa di vibrare. Il materiale con cui è costruito il battente
influenza la natura dell’impatto e di conseguenza il tono del suono prodotto.
Più il battente è rigido e omogeneo, più l’attacco del suono è rapido e
brillante. Più il battente è morbido, più l’attacco è ricco di toni bassi.
UN CONSIGLIO: valori positivi del parametro
Mallet Material
corrispondono
ad un materiale più rigido, mentre valori negativi corrispondono ad un
materiale più morbido.
SEZIONE ROTOR
Sequenza di accesso: premere [SOUND EDIT], selezionare il blocco
SOUND ENGINE, selezionare la voce Rotor.
Descrizione: regola il timbro del suono quando il motore del rotore è spento,
o permette di aggiungere l’effetto di tremolo quando il motore è acceso.
Sotto ogni barra è presente un tubo con una valvola ad elica azionata da un
motore. Quando il motore è spento, con il parametro
Rotor
è possibile ruotare
la valvola così da modificare il timbro del suono. Quando il motore è acceso,
il parametro regola la velocità la velocità del tremolo.
UN CONSIGLIO: quando si accende il motore esso inizia a girare con una
veloci corrispondente all'ultima velocità programmata, mentre, quando si
spegne, la valvola si ferma in corrispondenza dell'ultima posizione impostata.
Manuale di Riferimento – Parametri Sound Edit
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HIT POSITION
Sequenza di accesso: premere [SOUND EDIT], selezionare il blocco
SOUND ENGINE, selezionare la voce Hit Position.
Descrizione: consente di impostare il punto in cui il battente colpisce la
barra definendo così il timbro generato.
Ogni qualvolta il battente colpisce la barra questa inizia ad oscillare alla sua
frequenza di risonanza con un timbro che dipende dal punto in cui è stata
colpita. Il punto d'impatto influenza la composizione del suono.
UN CONSIGLIO: il parametro
Hit Position
può essere regolato anche in
tempo reale tramite un pedale a controllo continuo. Il punto effettivo in cui la
barra viene colpita dipende anche dal parametro
Hit Range
.
HIT RANGE
Sequenza di accesso: premere [SOUND EDIT], selezionare il blocco
SOUND ENGINE, selezionare la voce Hit Range.
Descrizione: regola le dimensioni della zona in cui il battente colpisce la
barra.
Quando un musicista suona uno strumento a percussione cromatico, esso
colpisce volontariamente la barra in uno specifico punto per ottenere il
suono desiderato (vedi anche parametro
Hit Position
). Questo punto però
può non essere sempre lo stesso, a causa dell’imprecisione nell’esecuzione,
così che il punto effettivo in cui la barra viene colpita può cambiare
casualmente attorno al punto desiderato. Il parametro
Hit Range
permette di
impostare l'area della superficie della barra all'interno della quale il punto
effettivo di contatto cambia casualmente ad ogni attivazione di nota. Questa funzionalità permette di ottenere un più alto
grado di realismo, sebbene questo strumento venga suonato mediante una tastiera di pianoforte.
UN CONSIGLIO: l’effetto del parametro
Hit Range
è maggiormente udibile con superficie estesa di contatto (valori positivi)
e suonando ripetutamente la stessa nota. Maggiore è questa superficie, maggiori sono le variazioni alla timbrica del suono.
SOUND KEYBOARD, ENSEMBLE, BASS&GUITAR
Sequenza di accesso: premere [SOUND EDIT], selezionare il blocco
SOUND ENGINE.
Descrizione: videata dei parametri per la regolazione della timbrica del
suono. Di seguito vengono descritti, in ordine alfabetico, tutti i parametri dei
Sound facenti parte di queste famiglie. Ogni Sound dispone di quattro
parametri di regolazione tra quelli qui elencati.
Attack Detuning: variazione dell’intonazione nella fase di attacco del
suono, ovvero subito dopo aver premuto un tasto della tastiera. A valori
maggiori corrisponde una maggiore variazione.
Attack Time: tempo di attacco del suono, impiegato per
raggiungere il massimo livello del segnale dopo aver
premuto un tasto della tastiera. A valori maggiori
corrispondono tempi più lunghi.
Balance: bilanciamento di volume tra canne di diverso
piedaggio. A valori maggiori corrisponde una maggiore
presenza di canne di alto piedaggio.
Bell Level: livello della componente ad alta frequenza,
presente all’attacco del suono, che conferisce un timbro
simile ad una campanella. A valori maggiori corrisponde
un attacco più squillante.
Click Level: livello del click generato quando si preme e si rilascia un tasto della tastiera dell’organo elettromagnetico.
A valori maggiori corrisponde un click più presente.
Manuale di Riferimento – Parametri Sound Edit
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Decay Time: durata della fase di Decay dell’inviluppo
del suono, ovvero il tempo che impiega il segnale a
raggiungere il livello stazionario (fase di Sustain) dopo
aver raggiunto il livello massimo (tempo di attacco)
subito dopo aver premuto un tasto della tastiera. A
valori maggiori corrisponde un tempo più lungo.
Detune: negli strumenti a corda, stonatura tra le corde
dello stesso tasto della tastiera. Negli organi liturgici
stonatura tra le varie canne che suonano con lo stesso
tasto della tastiera. A valori maggiori corrisponde una
maggiore stonatura.
Dynamic Attack: Permette di ottenere un attacco più
lungo quando si suona a bassa dinamica. A valori
maggiori gli attacchi sono più lenti.
Filter Attack: tempo di attacco del filtro per
raggiungere il valore massimo di frequenza di taglio. A
valori maggiori corrisponde un tempo più lungo.
Filter Decay: tempo che impiega il filtro per passare
dal valore massimo di frequenza di taglio a quello
impostato con il parametro Filter Cutoff. A valori
maggiori corrisponde un tempo più lungo.
Filter CutOff: frequenza di taglio del filtro che regola
la brillantezza del suono. A valori maggiori corrisponde una frequenza
più alta.
Filter Resonance: curva di risonanza del filtro che regola l’esaltazione
delle frequenze attorno alla frequenza di taglio. A valori maggiori
corrisponde una maggiore esaltazione di tali frequenze.
HiVelocity Glide: quantità di glissato generato suonando con ad alti
valori di dinamica impressa sui tasti della tastiera. A valori maggiori
corrisponde un glissato più forte.
Percussion Decay: tempo di decadimento della percussione
nell’organo elettromagnetico. A valori maggiori corrisponde un tempo
più lungo.
Percussion Level: livello della percussione nell’organo elettromagnetico. A valori maggiori corrisponde un livello più
alto.
Presence: presenza del suono per simulare la dinamica degli strumenti a fiato. A valori maggiori corrisponde un
suono più ricco e corposo.
Release Detune: quantità di variazione dell’intonazione verso il grave al rilascio del tasto del tastiera. A valori maggiori
corrisponde una variazione maggiore.
Release Time: tempo di decadimento del suono quando si rilascia il tasto della tastiera. A valori maggiori corrisponde
un tempo più lungo.
Release Noise: livello del rumore del martelletto al rilascio del tasto della tastiera o delle dita sulle corde di strumenti a
corda tipo contrabbasso, basso, chitarra. A valori maggiori corrisponde un rumore più presente.
Stretching Tune: deviazione dall’accordatura ideale corrispondente al temperamento equabile in base a una
particolare distribuzione delle frequenze (conosciuta come curva di Railsback) per la quale le note gravi sono
leggermente intonate calanti mentre quelle acute sono crescenti. A valori maggiori corrisponde una maggiore
stonatura.
Sustain Level: livello del segnale nella fase di Sustain dell’inviluppo del suono, ovvero poco dopo aver premuto un
tasto della tastiera e sino a quando questo non viene rilasciato. A valori maggiori corrisponde un più alto livello del
segnale.
Manuale di Riferimento – Parametri Sound Edit
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Sweep Depth: profondità di modulazione della frequenza di taglio del filtro che regola la brillantezza del suono. A
valori maggiori corrisponde maggiore modulazione.
Sweep Rate: velocità di modulazione della frequenza di taglio del filtro che regola la brillantezza del suono. A valori
maggiori corrisponde una più veloce modulazione.
Velocity Filter: influenza della dinamica, impressa sui tasti della tastiera, sulla frequenza di taglio del filtro che regola
la brillantezza del suono. A valori maggiori corrisponde maggiore sensibilità.
Vel. Percussion: influenza della dinamica, impressa sui tasti della tastiera, sul volume della percussione nei Sound di
organo elettromagnetico. A valori maggiori corrisponde maggiore sensibilità.
Velocity Sens.: influenza della dinamica, impressa sui tasti della tastiera, sul volume del suono. A valori maggiori
corrisponde maggiore sensibilità.
Vibrato Depth: profondità di modulazione dell’effetto di vibrato. A valori maggiori corrisponde maggiore modulazione.
Vibrato Rate: velocità di modulazione dell’effetto di vibrato. A valori maggiori corrisponde modulazione più veloce.
2.2 Blocco COMPRESSOR
Sequenza di accesso: premere [SOUND EDIT], selezionare il blocco
COMPR.
Descrizione: parametri di regolazione dell’effetto Compressore. Il
Compressore è un effetto tramite il quale la gamma dinamica del segnale
elaborato risulta ridotta rispetto a quella del segnale originale così da
adattarlo al meglio ai blocchi successivi, ma anche per modificare il carattere
del suono.
Thres. (dB): imposta il livello di segnale, detto anche soglia, in dB, sopra il
quale agisce l’effetto di compressione.
Ratio: stabilisce di quanto comprimere la gamma dinamica del segnale
secondo un rapporto di proporzione diretta. Ad un rapporto di compressione
1:1 (leggi uno a uno), per esempio, non si avrà compressione di segnale
mentre impostando un valore di 3:1 il segnale di uscita risulterà compresso di
3 volte rispetto all’originale.
Attack (ms): imposta il tempo, in millisecondi, entro il
quale l’effetto inizia ad abbassare il livello del segnale
quando questo supera la soglia. Più alto è il valore, più
tempo impiego l’effetto ad abbassare il livello, maggiore è
la componente impulsiva che non viene ridotta.
Rel. (ms): imposta il tempo, in millisecondi, entro il quale
l’effetto cessa di ridurre il livello dopo che il segnale è
tornato sotto la soglia.
Manuale di Riferimento – Parametri Sound Edit
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2.3 Blocco AMPLIFIER
Sequenza di accesso: premere [SOUND EDIT], selezionare il blocco AMP.
Descrizione: parametri di regolazione dell’effetto Amplificatore. Tramite
questo blocco è possibile simulare la presenza di un amplificatore ed
impostarne la tipologia e le caratteristiche costruttive.
Pre Amp Type: seleziona il tipo di preamplificatore,
Tube: a valvole
Transistor: a transistor
Hot Valve: a valvole più performanti di quelle del Tube
Pre-Amp Drive: regola il guadagno del preamplificatore.
Hi Damp: regola la frequenza di intervento di un filtro passa-basso del preamplificatore.
Power Amp Type: seleziona il tipo di amplificatore finale,
Sweet: combo poco potente con timbriche leggere
Vintage: combo dal timbro tagliente
Punch: testata dal suono molto ricco
Loud: combo potente dal timbro pulito e forte presenza
Hot: testata che esalta le frequenze medie
Overbass: testata che esalta le frequenze medio-basse
Power Amp Character: regola la timbrica del suono prodotto dall’amplificatore.
Cabinet Type: imposta il tipo di cassa,
DI Box: presa diretta
1 cone: cassa con un altoparlante
2 cones: cassa con due altoparlanti
4 cones: cassa con quattro altoparlanti
Cabinet Color: regola la timbrica della cassa.
Level: regola il livello del segnale in uscita al blocco Amplifier.
2.4 Blocco EFX
Sequenza di accesso: premere [SOUND EDIT], selezionare il blocco EFX.
Descrizione: parametri di regolazione di vari effetti di eco o modulazione. Tra quelli disponibili è comunque possibile
usufruire di un solo effetto alla volta, selezionato con il parametro Efx.
DELAY
Il Delay (ritardo o eco) fornisce ripetizioni separate del segnale.
Aggiungendo feedback, ovvero facendo ritornare una parte del segnale
ritardato (e quindi in uscita dall’effetto) di nuovo all’ingresso, è possibile
ottenere successive ripetizioni, ognuna con un livello più basso delle
precedenti.
Type: seleziona la modalità di generazione degli echi,
Stereo: gli echi sono stereofonici, per cui con un Sound stereo
anche le ripetizioni mantengono il panorama stereofonico.
Mono: gli echi sono sempre monofonici, indipendentemente dal
Sound selezionato (stereo o mono).
Ping pong: gli echi vengono generati alternativamente sui canali destro e sinistro.
Delay (ms): imposta il tempo, in millisecondi, che intercorre tra un eco ed il successivo.
Feedback: regola la quantità di segnale riportato all’ingresso dell’effetto e con ciò il tempo di decadimento degli echi.
Hi Damp: regola la frequenza di taglio di un filtro passa-basso che attenua gli echi con frequenza superiore.
Impostando questo parametro con un valore relativamente alto, è possibile ricreare il suono di un delay analogico o di
un eco a nastro, in cui le ripetizioni ritardate successive hanno un timbro caldo e dolce.
Dry/Wet: bilanciamento tra segnale originale in ingresso all’effetto (con slider completamente a sinistra) e gli echi
generati (slider completamente a destra).
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Viscount Physis Piano G1000 Manuale del proprietario

Tipo
Manuale del proprietario
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